Riabilitazione delle persone che, al tempo del nazionalsocialismo, hanno aiutato i profughi Aggiunta al rapporto della Commissione di riabilitazione del 2 marzo 20091 e rapporto finale sull'attività della Commissione nel periodo 2004­2011 del 29 febbraio 2012

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FF 2009 2807

2012-0490

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Rapporto Il 1o gennaio 2004, con l'entrata in vigore della legge federale del 20 giugno 20032 sull'annullamento delle sentenze penali pronunciate contro persone che, al tempo del nazionalsocialismo, hanno aiutato i profughi, è stata istituita una riabilitazione in due fasi: la prima consiste in una riabilitazione generale e astratta (annullamento di tutte le sentenze penali), mentre la seconda sfocia in un accertamento di riabilitazione individuale e concreto. L'articolo 8 capoverso 1 della legge prevede che le domande debbano essere presentate entro cinque anni dalla sua entrata in vigore, ma la Commissione può decidere di considerare anche le domande presentate successivamente, ma comunque entro otto anni dall'entrata in vigore, se il ritardo è dovuto a motivi scusabili (cpv. 2).

Nel suo ruolo di commissione di riabilitazione, la Commissione delle grazie e dei conflitti di competenza ha tenuto complessivamente 11 sedute, procedendo d'ufficio o su domanda a esaminare se le sentenze penali connesse con le domande di riabilitazione potessero rientrare nel campo di applicazione della procedura di annullamento generale. In caso di riscontro positivo, la Commissione ha emanato la relativa decisione di accertamento. Il 2 marzo 2009 la Commissione ha discusso gli ultimi 21 casi (15 dei quali sono stati oggetto di una decisione di accertamento) e ha infine approvato il rapporto d'attività.

68 delle 137 decisioni di accertamento sono state prese in base a ricerche eseguite dalla Commissione presso l'Archivio federale e gli archivi cantonali, mentre 63 decisioni derivano da quattro domande presentate dalla Fondazione Paul Grüninger.

Infine tre decisioni di accertamento sono state emanate a partire da domande presentate individualmente da persone all'epoca condannate oppure dai loro discendenti.

Le persone che hanno aiutato i profughi appartenevano a tutti i ceti sociali ed esercitavano le professioni più disparate: disoccupati, giuristi, medici, contadini, pescatori professionisti, doganieri, soldati, commercianti e altri professionisti entrati in contatto con i fuggitivi o con chi li aiutava. Queste persone appartengono inoltre a nazionalità diverse: francese, italiana, polacca, tedesca (compresi alcuni alsaziani), ceca, ungherese e spagnola, mentre alcuni erano apolidi (in precedenza di nazionalità
tedesca o austriaca).

Nessun caso è più stato sottoposto alla Commissione dopo il 2 marzo 2009. La Commissione ha cessato la propria attività il 31 dicembre 2011.

29 febbraio 2012

In nome della Commissione: Il presidente, Konrad Graber

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