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Iniziativa parlamentare Linee direttive della politica di governo Parere del Consiglio federale del 19 settembre 1983

Onorevoli presidenti e consiglieri, II 30 settembre 1982, il consigliere agli Stati on. Generali depositava un'iniziativa individuale a tenore dell'articolo 93 capoverso 1 della Costituzione federale, chiedendo, da un canto, la soppressione del rapporto intermedio del nostro Collegio sulle linee direttive della politica di governo, nonché, dall'altro, lo stralcio, nella legge sui rapporti fra i Consigli, del disposto che obbliga le vostre Camere ad istituire commissioni ad hoc per l'esame preliminare di detto rapporto e di quello sul piano finanziario.

La Commissione del Consiglio degli Stati incaricata di esaminare l'iniziativa propone, nel suo rapporto del 21 giugno 1983 (FF 1983 III 315), di dar seguito alla medesima, invitandoci nel contempo, giusta l'articolo 218epties della legge in parola, a pronunciarsi in merito.

Tanto l'istituzione del rapporto intermedio, quanto l'esame preliminare delle linee direttive e del piano finanziario da parte delle pertinenti commissioni parlamentari sono il frutto di una decisione della vostra Assemblea, giacché, il 22 giugno 1979, sulla scorta di un'iniziativa individuale del consigliere nazionale Weber-Arbon del 19 marzo 1976, proprio le vostre Camere optavano, per il tramite di una revisione della legge sui rapporti fra i Consigli (LRC) e di quella concernente la gestione finanziaria della Confederazione (RU 7979 1318), di connettere più strettamente, nella materia e nel tempo, le direttive ed il piano, nonché di consolidare la partecipazione del Parlamento all'elaborazione della pianificazione politica. Quest'ultimo intento doveva essere conseguito grazie a tre innovazioni: il ricordato esame preliminare in sede commissionale, la mozione inerente alle linee direttive giusta l'articolo 45 ter capoverso 2 LRC ed infine il rapporto intermedio governativo, da indirizzarvi a metà di ogni legislatura. Ebbene, con l'iniziativa parlamentare di cui qui si dibatte, due di queste innovazioni verrebbero a cadere, visto che, a detta della Commissione del Consiglio degli Stati, esse non avrebbero risposto alle aspettative, bensì unicamente gravato i lavori parlamentari.

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1983 -- 780

Condividiamo il parere della Commissione del Consiglio degli Stati secondo cui non vi è imperiosa necessità di presentare un rapporto intermedio, tanto più che il dispendio di tempo si è rilevato eccessivo sia per il nostro Collegio sia per la vostra Assemblea. Per altro, convinti che il giudizio sull'opportunità degli strumenti di controllo parlamentari rientri strettamente nella competenza dei vostri Consigli, ci restringiamo qui a poche osservazioni in merito alle singole proposte del rapporto: - Il breve compendio sullo stato d'attuazione delle direttive governative nel rapporto annuo di gestione, auspicato dalla Commissione, è senz'altro fattibile dato che l'Amministrazione federale si attiene, al suo interno, al sistema della pianificazione continuativa dei compiti finanziari e politici.

Teniamo tuttavia a far notare che tale compendio si riferirà forzatamente all'anno precedente giacché considerazioni programmatiche di più ampia portata esulano, per loro natura, dal contesto di un rapporto di gestione, che è, e deve rimanere, un mero strumento di rendiconto al servizio della vigilanza parlamentare.

- Per altro, non ci opponiamo alla proposta di non più menzionare nella LRC l'esame preliminare ora svolto dalle pertinenti commissioni parlamentari. Riteniamo nondimeno che, prima di modificare in tal senso i regolamenti consiliari, come sembra suggerire il rapporto della Commissione del Consiglio degli Stati, occorra ancora un esame più approfondito dell'intera questione, segnatamente per appurare se anche i piani finanziari annuali, sottopostivi assieme al preventivo, debbano ormai essere anch'essi sottratti all'esame preliminare delle vostre Commissioni delle finanze.

- Condividiamo infine il parere della Commissione del Consiglio degli Stati secondo cui la revisione proposta non comporterà essenziali sgravi finanziari e risparmi di personale nell'Amministrazione federale. Come già ricordato, le direttive governative sono riesaminate e adattate all'interno del nostro Collegio indipendentemente dalla presentazione del rapporto intermedio.

Il 17 marzo 1982, il Consiglio degli Stati ha approvato un postulato Binder volto a rafforzare la partecipazione del Parlamento all'elaborazione della pianificazione politica. Come rilevato nel nostro parere del 24 febbraio 1982, questo postulato pone una ridda di questioni di principio, tuttora all'esame, soprattutto per quanto attiene ai rapporti fra Legislativo ed Esecutivo nell' ambito di detta pianificazione. Il rapporto in merito vi sarà sottoposto nel corso del prossimo anno.

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Gradite, onorevoli presidenti e consiglieri, l'espressione della nostra alta considerazione.

19 settembre 1983

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In nome del Consiglio federale svizzero: II presidente della Confederazione, Aubert li cancelliere della Confederazione, Buser

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18.10.1983

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