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Messaggio concernente l'insediamento nel castello di Prangins/VD della sede romanda del Museo nazionale svizzero del 17 agosto 1983

Onorevoli presidenti e consiglieri, Con il presente messaggio vi sottoponiamo, per approvazione: - un disegno di decreto concernente l'insediamento nel castello di Prangins/ VD della sede romanda del Museo nazionale svizzero e - un disegno di legge che modifica la risoluzione del 27 giugno 1890 sulla istituzione del Museo nazionale e che abroga la risoluzione del 18 giugno 1891 sulla sua sede.

Gradite, onorevoli presidenti e consiglieri, l'espressione della nostra alta considerazione.

17 agosto 1983

1983 -- 558 51

Foglio federale 1983, Voi. III

In nome del Consiglio federale svizzero: II presidente della Confederazione, Aubert II cancelliere della Confederazione, Buser

809

Compendio // presente messaggio chiede un credito di 19 850 000 franchi, destinato a finanziare l'insediamento nel castello di Prangins/VD della sezione romanda del Museo nazionale. Prima della sua apertura al pubblico, 2 250 000 franchi di spese supplementari andranno a carico del Museo nazionale a Zurigo.

La proprietà di Prangins è stata comperata nel 1974 dai Cantoni di Vana e di Ginevra e poi donata alla Confederazione perché vi fosse allogata una seconda sede del Museo nazionale che accogliesse un'esposizione stabile, dedicata alla storia ed alla civiltà elvetiche nel 18° e nel 19° secolo, come anche esposizioni temporanee. Il Museo di Prangins svolgerà così la funzione di ponte culturale tra le varie regioni linguistiche della Svizzera.

Il castello ed i giardini, insieme storico di grande valore, rappresenta il sito ideale per l'insediamento di un museo, ma necessita di vasti restauri e si dovranno inoltre costruire un rifugio sotterraneo, un posteggio ed.un accesso pedonale al castello.

Attuato come annesso del Museo nazionale, il museo di Prangins si varrà dell'infrastruttura tecnica del Museo di Zurigo e dipenderà dalla sua direzione. Il materiale esposto sarà proveniente, per lo più, dalle collezioni della casa madre.

Il concetto museologico di Prangins si adegua rigorosamente alle caratteristiche del castello e si conforma esattamente alle disposizioni dell'atto di donazione. L'esposizione permanente presenterà una retrospettiva della storia svizzera a decorrere dal XVIII secolo, ed illustrerà il trapasso dalla vecchia Confederazione allo Stato federale odierno; procurerà un'immagine viva delle diversità regionali, di lingua, di civiltà, delle strutture politiche e delle relazioni internazionali del nostro Paese, e chiuderà con un panorama del XX secolo. L'esposizione è destinata tanto agli adulti quanto ai fanciulli.

Ideata come «vetrina» della Svizzera dovrà soddisfare ad alte esigenze internazionali, ed applicherà le cognizioni più recenti in materia di conservazione e presentazione delle collezioni. Il suo programma non farà concorrenza alcuna alle collezioni presentate nei musei svizzeri. Rispondendo a una necessità indiscutibile su piano nazionale, Prangins s'inserirà organicamente nel quadro dei compiti fondamentali assegnati al Museo nazionale svizzero.

Per apprestare
corrette basi legali a questa nuova sede romanda del Museo nazionale, occorre modificare l'articolo 10 della risoluzione del 27 giugno 1890 sulla istituzione del Museo nazionale svizzero, nonché abrogare, simultaneamente, la risoluzione del 18 giugno 1891 concernente la sua sede.

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I

Parte generale

II III

Situazione iniziale Introduzione

L'idea d'istituire nella Svizzera romanda una sede del Museo nazionale svizzero, e di gettare in tal modo un ponte culturale tra la Svizzera tedesca e quella romanda preoccupa sin dalla metà degli anni cinquanta la Commissione federale per il Museo nazionale svizzero. Nella ricerca di un sito adeguato, la proprietà di Prangins s'è subito imposta come ideale. Poiché la Confederazione aveva subordinato l'attuazione del progetto ad un'offerta del terreno e dell'edificio, gli Stati di Vaud e di Ginevra hanno acquistato il castello e il parco per complessivi 2 500 000 franchi.

112

Donazione della proprietà di Prangins

II 19 luglio 1974 fu stipulato il contratto di acquisto con la società proprietaria (Les Abériaux SA), per cui il castello e il terreno diventarono possesso comune dei due Cantoni. Il contratto di donazione venne firmato il 9 luglio 1975 tra la Confederazione, da una parte, e i Cantoni, dall'altra, al fine d'attuare una seconda sede del Museo nazionale. In virtù della convenzione i Cantoni cedevano alla Confederazione «a titolo gratuito l'insieme della proprietà».

Dal canto suo la Confederazione s'impegnava a destinare il castello, ed i terreni annessi, «ad accogliere la sede romanda del Museo nazionale svizzero, che sarà dedicata principalmente alla presentazione delle collezioni del 18° e 19° secolo, come pure ad esposizioni temporanee». L'insediamento dovrà farsi in un lasso di tempo ragionevole.

113

Oggetto della donazione

La proprietà di Prangins, offerta alla Confederazione dai Cantoni di Vaud e Ginevra consta di: Edifici: - castello (3000 m2 circa di superficie lorda, su 4 piani); - dimora del custode (90 m2 circa di superficie lorda, su 2 piani); - dipendenza (280 m2 di superficie lorda, su 2 piani).

Giardini: 49 000 m2 di superficie complessiva.

114

Descrizione della proprietà

La proprietà di Prangins (castello e parco) è un monumento storico di prim'ordine. La costruzione risale a Louis Guiguer, banchiere sangallese stabilitosi a Parigi. Acquistata nel 1723, la signoria di Prangins fece demolire la fortezza medievale e costruire sul sedime l'edificio odierno.

Il castello di Louis Guiguer sovrasta il Lemano, da un terrazzo sostenuto da 811

un muro imponente, e si configura come costruzione strettamente simmetrica: il corpo principale dell'edificio prospiciente il lago è compreso tra due ali laterali di ugual grandezza che delimitano la corte d'onore. Quattro torri quadrangolari inquadrano l'edificio, il cui terzo piano e i tetti a quattro spioventi dominano l'intera costruzione.

Prangins è uno dei primi esempi d'architettura francese settecentesca, che tanta influenza esercitò nel 18° secolo in Svizzera. L'edificio è notevole per proporzioni classiche ed equilibrate, sobrietà, assenza di ornati. Anche gli interni, i cui rivestimenti lignei, le porte, i camini, gli stucchi e gli ornamenti di ferro battuto sono in gran parte originali non sembrano mai aver avuto una decorazione soverchia.

11 parco comprende un giardino di stile francese (un tempo orto) situato, più abbasso, dinnanzi la corte d'onore, e un giardino inglese traversato da un grande viale. Il parco ed i viali non sono disposti secondo la simmetria assiale del castello, ma si orientano rispetto alle facciate laterali. Si è di fronte a un sistema di prospettive, particolarmente interessante nell'ambito dei giardini storici svizzeri.

I due annessi, la dipendenza insediata nel giardino alla francese e il vecchio forno per la cottura del pane, trasformato di poi in portineria, risalgono al XVIII secolo e sono parte integrante dell'insieme architettonico.

Come testimoniano documenti d'epoca tuttora inediti, che offrono un'immagine caratteristica degli ultimi tempi del vecchio regime, il castello di Prangins e il parco hanno conosciuto un'epoca di particolare splendore nella seconda metà del XVIII secolo. La proprietà è rimasta in possesso della famiglia Guiguer sino al 1814, data in cui il suo discendente più noto, generale Charles-Jules Guiguer de Prangins l'ha venduta al fratello di Napoleone, Giuseppe Bonaparte, già re di Spagna, che vi trascorse alcuni mesi.

La proprietà è passata poi per più mani, sino al 1873, anno in cui venne comprata dalla «Comunità dei Fratelli moravi», che vi aprì un internato per giovani, istituzione che salì in grande fama sino al 1920, quando venne chiusa. Da allora il castello, ritornato proprietà privata, è rimasto praticamente disabitato.

12 121

D Museo nazionale svizzero Posizione e funzione

II nostro messaggio del 31 maggio 1889, a proposito dell'istituzione di un museo nazionale svizzero, affermava che il Museo ha lo scopo di offrire un'immagine possibilmente completa dello sviluppo della civiltà e dell'arte, nelle contrade che oggi costituiscono la Svizzera, a contare dalla preistoria sino alla fine del XVIII secolo.

Secondo la legge sull'organizzazione dell'amministrazione del 19 settembre 1978 (RS 172.010), il Museo nazionale è un ufficio autonomo subordinato al Dipartimento federale dell'interno (DFI). L'ordinanza sui compiti dei dipartimenti, dei gruppi e degli uffici del 9 maggio 1979 (RS 172.010.15), così ne specifica le funzioni: 812

- acquisto e conservazione di antichità mobiliari di importanza storica e storico-artistica; - allestimento di una mostra collettiva, conforme allo spirito dei tempi della cultura svizzera dalle origini fino ai tempi presenti; - conservazione e cura delle collezioni, nonché sviluppo di nuovi metodi di conservazione; - ricerca scientifica nel campo della storia dell'arte e della cultura svizzera e internazionale; - informazione dell'opinione pubblica sugli aspetti della cultura svizzera connessi con il patrimonio del museo.

Il periodo contemporaneo è stato di poi aggiornato gradualmente, il che ha determinato un ampliamento degli acquisti, che, per mancanza di spazio, non possono esser oggetto d'un'esposizione permanente. Ad esempio, il XIX secolo, epoca decisiva per la formazione dello Stato elevetico, non può tutt' ora esser oggetto di un'esposizione che ne presenti i vari aspetti. Questo compito di primaria importanza spetterà alla sede romanda del Museo, al castello di Prangins che, al riguardo, offre condizioni ideali.

122

Ragioni dell'istituzione di una sede romanda

I compiti del Museo nazionale riguardano l'intera compagine svizzera; per i!

loro adempimento l'istituzione di una sede romanda è risultata non soltanto auspicabile, ma addirittura necessaria: verrà così attuato un ponte culturale tra due grandi regioni linguistiche della Svizzera. L'ideazione del futuro museo di Prangins è conforme essenzialmente a questo scopo.

Per apprestare una base legale alla sede romanda, è necessario abrogare la risoluzione federale del 18 giugno 1891 sulla sede del Museo (RS 432.312) e inserire appropriate disposizioni nell'articolo 19 della risoluzione federale del 27 giugno 1890 sulla istituzione del Museo (RS 432.31). Come già detto nel compendio, il Museo di Prangins dipenderà dalla direzione del Museo nazionale a Zurigo.

2

La sede romanda del Museo nazionale nel castello di Prangins

21

Concetto museologico

211

Condizioni generali

Quando la Confederazione è subentrata proprietaria del castello di Prangins, il DF1 è partito dall'idea che il nuovo museo si sarebbe potuto avvalere dei servizi tecnici del Museo nazionale di Zurigo. Per questo motivo il programma di Prangins non prevede né grandi depositi, né laboratori artigianali o di restauro, e si concentra essenzialmente sui servizi accessibili al pubblico.

813

212

Esposizioni

212.1

Esposizione permanente

Conformemente alla convenzione stipulata tra la Confederazione ed i Cantoni donatori di Vaud e di Ginevra, l'esposizione permanente del castello di Prangins sarà consacrata al XVIII el XIX secolo. Percorrendo la storia recente del Paese, che ha fatto della vecchia Confederazione lo Stato confederale odierno, il cittadino potrà acquistare consapevolezza delle proprie radici e della propria identità politica e culturale. Il visitatore straniero ricaverà, dal canto suo, un'immagine viva della diversità delle regioni, delle lingue e delle civiltà, come pure delle strutture politiche e delle relazioni internazionali svizzere.

A pian terreno l'esposizione presenterà la Svizzera del XVIII secolo. Alcuni interni rievocheranno la vita di società (gastronomia, festini, musica, giochi, esotismo, curiosità letterarie e scientifiche); il servizio mercenario sarà ricordato attraverso l'esempio della famiglia Guiguer, di Prangins. Le sale dell'esposizione informano circa la politica e l'economia nel Vecchio Regime.

Il primo piano è dedicato alla storia svizzera del XIX secolo, dalla caduta del Vecchio Regime allo scoppiò della I guerra mondiale; l'epoca verrà illustrata cronologicamente secondo la seguente tematica: - l'immagine della Svizzera verso il 1800; - la Repubblica elvetica (1798-1802); - la Mediazione (1803-1813); - la Svizzera dal 1813 al 1815; - l'entrata dei nuovi Cantoni (1803 e 1815); - la Restaurazione (1815-1829); - la Svizzera liberale (1830-1839); - la Svizzera dei radicali (1839-47). Il Sonderbund; - la Costituzione federale (1848-1874); - dalla Confederazione di Stati allo Stato confederale (1848-1874); - autoritratto della Svizzera (1870-1914); - il consolidamento dello Stato federale (1874-1914); - entrata nel XX secolo (1914).

Accanto alla storia politica verranno presentati in modo attraente ed istruttivo gli sviluppi dell'economia, del commercio, dei trasporti, dei costumi e della cultura nel corso del tempo. Arredamenti interni daranno un'idea dei vari stili: Impero, Luigi-Filippo, Napoleone III, arte floreale (1900). La galleria verrà disposta in zone di riposo dedicate all'arte e alla letteratura tra il 1800 e il 1914; il pubblico avrà accesso ai libri. Nell'insieme dell'esposizione l'accento sarà messo sul concetto «nazionale», il che significa che la Svizzera verrà considerata
un'entità e che si darà risalto al modo in cui tra Svizzera romanda e Svizzera tedesca è venuta componendosi la trama delle relazioni del «tessuto confederale». Sarà dedicata particolare attenzione alla presentazione dei compiti che si sono posti al nostro Collegio a decorrere dal 1848 e allo sviluppo delle questioni che ha dovuto affrontare.

814

Saranno presentati due programmi audiovisivi: uno, a pian terreno, costituirà un'introduzione generale all'esposizione; l'altro, al primo piano, offrirà una panoramica della storia svizzera dal 1914 ad oggi.

Nel percorso principale, aspetti quali la storia dell'alimentazione a decorrere dal XVIII secolo, e la diversità delle regioni svizzere saranno soltanto accennate. Il primo di tali aspetti ora citati verrà trattato con dovizia di particolari nelle cantine; il secondo, nei solai, dove dei vari Cantoni verranno esposte caratteristiche e tradizioni.

Il programma dell'esposizione permanente tien conto delle possibilità offerte dall'ambiente, e vi si adegua; non mira a far concorrenza alle collezioni esposte negli altri musei romandi; colmerà invece una lacuna, risponderà ad una necessità culturale indiscutibile, ed adempirà il compito fondamentale del Museo nazionale svizzero.

212.2

Esposizioni temporanee

II pian terreno dell'ala est accoglierà esposizioni temporanee che serviranno principalmente a promuovere gli scambi tra le differenti regioni linguistiche della Svizzera. Temi culturali e politici d'interesse nazionale saranno poi presentati dettagliatamente. L'arte contemporanea vi troverà pure posto.

Esposizioni temporanee regolari contribuiranno ad interessare il pubblico e ad invogliarlo a nuove visite.

212.3

Esposizione nella dipendenza

La dipendenza situata nel giardino alla francese è predestinata ad accogliere un'esposizione dedicata all'arte del giardino in Svizzera nel XVIII e nel XIX secolo. Presentazioni temporanee permetteranno di diversificare l'esposizione.

213

Manifestazioni culturali

II castello e il parco di Prangins offrono condizioni ideali per allestirvi manifestazioni culturali d'ogni genere (riunioni, spettacoli, concerti, ecc.). La galleria del primo piano potrà essere adoperata per concerti e conferenze, e altrettanto dicasi dei vasti locali per le esposizioni temporanee. Anche in questo campo Prangins adempirà la propria missione di ponte culturale tra le varie regioni della Svizzera.

214

Amministrazione

L'amministrazione del Museo (gestione dell'esposizione permanente, allestimento delle esposizioni temporanee, servizio dell'informazione e delle visite commentate, pianificazione dei programmi culturali, ecc.) sarà allogata nei solai, dove sono previsti uffici, sale di lavoro, per sedute e per conferenze, 815

archivi e una biblioteca. Restaurata, la dimora del custode diventerà abitazione dell'intendente.

215

Biblioteca, documentazione e pubblicazioni

Per il lavoro quotidiano e per l'informazione ai visitatori (visite commentate, ragguagli, ricerche) l'amministrazione dovrà potersi fondare su una infrastruttura scientifica. Sono pertanto indispensabili una biblioteca di consultazione ed una documentazione (inventari, ecc.).

Compito del museo è anche quello d'illustrare l'esposizione mediante pubblicazioni, cataloghi e guide.

216

Protezione delle persone e dei beni culturali

Conformemente alle esigenze di protezione delle persone e dei beni culturali, sotto la terrazza verrà costruito un rifugio. Ubicato in modo funzionale, comprenderà un rifugio destinato ad accogliere i beni culturali ed adibito in pari tempo a deposito di materiale d'esposizione, un rifugio della protezione civile e locali per gli impianti tecnici.

217

Ristorante

Siccome il castello è destinato a diventare meta ricercata d'escursioni, la necessità di dotarlo di ristorante appare evidente. Verrà allogato come «self service» nell'ala ovest dell'edificio, con una capienza di 40 posti, ai quali se ne aggiungono altrettanti, per bel tempo, sulla terrazza.

218

Giardini

I giardini, ambiente naturale del castello, saranno conservati nella struttura loro specifica, in relazione con l'edificio (v. n. 114). Non verranno in alcun modo snaturati da un uso disforme dalla loro predestinazione. Gli accessi al castello verranno tracciati in modo da offrire al visitatore i molteplici aspetti dello scenario architetturale. Il giardino alla francese verrà riattato, conformemente al suo carattere, secondo un piano rigorosamente simmetrico.

L'esposizione allestita nella dipendenza vi sarà strettamente connessa. Nella zona ovest, alberata, un padiglione arredato con tavoli e sedie di semplice fattura permetterà di consumare uno spuntino ai gruppi di visitatori, alle scolaresche ed ai visitatori singoli. La terrazza, con vista sul lago e sul Monte Bianco, sarà aperta al pubblico. Il terreno sottostante, «Les Abériaux» verrà adoperato in modo da non ostacolare la vista panoramica.

219

Posteggio e sentieri

II museo sarà accessibile mediante mezzi di trasporto pubblici (treno, bus Nyon-Prangins, battello). La maggior parte dei visitatori affluirà tuttavia in 816

torpedoni o con veicolo privato. D'intesa con il comune di Prangins sono previsti spazi di posteggio sufficienti per un'occupazione media. Nei giardini il traffico motorizzato sarà ridotto al minimo (fornitori, invalidi).

22

Attuazione

221

Considerazioni generali

Conformemente all'idea museologica (v. n. 211), il museo verrà attuato come istituzione annessa del Museo nazionale: la maggior parte del materiale d'esposizione proverrà dalle collezioni del Museo nazionale di Zurigo, 0 sarà da questo comperato, il che rappresenta un maggior onere a preventivo. Per le varie questioni d'ordine scientifico e tecnico la casa madre metterà a disposizione i suoi specialisti.

Alla preparazione ed all'attuazione dell'esposizione collaboreranno strettamente specialisti romandi.

222

Collaborazione con altri musei

II programma del museo di Prangins sarà curato in modo da non far concorrenza ad altre esposizioni già in atto (v. n. 212.1) e non potrà dunque esser allestito senza frequenti contratti con altri musei, specialmente nei Cantoni romandi. I servizi cantonali competenti verranno consultati, ad esempio, per la preparazione dell'esposizione nei solai dedicata ai vari Cantoni.

223

Idea ed attuazione museograf iche dell'esposizione

II Museo nazionale non dispone dell'infrastruttura necessaria all'ideazione ed all'attuazione museografiche di un'esposizione vasta ed importante qual'è quella di Prangins. Per tale motivo si ricorrerà a un esperto delle tecniche odierne di presentazione e a laboratori specializzati.

224

Configurazione dei giardini

II concetto museologico annette grande importanza ai giardini come ambiente naturale e zona distensiva (cfr. n. 218). È un ambiente storico, di un genere raro in Svizzera, legato intimamente al castello.

225

Calendario dei lavori

1 lavori verranno aggiudicati non appena il messaggio sarà accettato dalle Camere. Il restauro degli edifici e dei giardini durerà tre anni circa, come pure la preparazione e la fabbricazione dell'esposizione permanente. Per l'insediamento del museo bisognerà prevedere al minimo un anno supplementare. Ragioni d'ordine museologico ed architettoniche vietano un'apertura in fasi successive.

817

23

Concetto amministrativo

231

Collaborazione Zurigo-Prangins

L'amministrazione del Museo di Prangins dipenderà dalla direzione di Zurigo e avrà stretti contatti con essa.

232

Amministrazione

Per la pianificazione e l'amministrazione del Museo di Prangins, si sono istituiti tempestivamente i posti necessari (v. n. 238).

233

Allestimento d'esposizioni temporanee

Le esposizioni temporanee (v. n. 212.2) saranno allestite dall'amministrazione del Museo di Prangins in collaborazione con la sede di Zurigo e con altri musei. Per l'allestimento di queste esposizioni, oltre che al personale disponibile sul posto, si ricorrerà ai restauratori ed agli artigiani del Museo nazionale di Zurigo. Verranno pure allogate esposizioni itineranti.

234

Manutenzione dei giardini

Come già avviene, la manutenzione dei giardini sarà curata parzialmente da un'azienda regionale del ramo.

235

Esercizio del ristorante

L'esercizio del ristorante (v. n. 217) sarà affidato a un gerente. È auspicabile che si concluda un accordo a tal fine con un esercizio pubblico della località.

236

Orario

II castello sarà aperto al pubblico tutto l'anno. Altrettanto dicasi dei giardini. Il museo dovrebbe accogliere come minimo 60 000 visitatori ogni anno.

L'entrata sarà gratuita, come al Museo nazionale di Zurigo.

237

Informazione

Per far conoscere a un vasto pubblico il programma delle visite commentate, delle esposizioni e delle manifestazioni culturali di Prangins, è indispensabile provvedere ad un'informazione regolare.

818

238

Personale

Rubrica

Servizi

Rimunerazione del personale (292)

-

Impiegati ausiliari (312)

Per: - Visite commentate . . .

- Servizio di pulizia . . . .

- Sorveglianza di bambini, guardaroba, vendita . . .

- Sorveglianza del parco .

Numero d'unità di personale

Conservatore Collaboratore scientifico Segretario Intendente/giardiniere .

4,5

10,5 Tra le unità che costituiranno il personale del museo, una e mezza già è in funzione. Si dovranno assumere 9 unità.

3

Progetto di costruzione

31

Stato della pianificazione

Da quando la Confederazione è proprietaria del sito di Prangins (1975), l'Ufficio delle costruzioni federali è responsabile del complesso. In collaborazione con un architetto ha allestito i documenti di base.

Con decisione del 21 aprile 1982 il nostro Consiglio ha accordato un credito di 460 000 franchi per l'elaborazione del progetto.

11 presente concetto è stato elaborato dal Museo nazionale in stretta collaborazione con la Commissione federale dei monumenti storici. La Commissione federale per il Museo nazionale svizzero ha influenzato il concetto dell'esposizione, attraverso due suoi membri rappresentanti dei Cantoni di Vaud e di Ginevra.

32

Stato del castello, degli edifici annessi e dei giardini

In due secoli e mezzo di esistenza, il castello e i giardini di Prangins hanno subito poche modificazioni fondamentali. Costruito saldamente; il castello non presenta fessure. I muri a vista, di arenaria, hanno resistito ai secoli.

Fatto raro, l'edificio non è mai stato rimesso a nuovo. Alcune cornici e davanzali hanno subito danni rilevanti. Lo stato generale delle travature è buono. La copertura del tetto e gli elementi di zinco sono invece assai deteriorati.

819

Le suddivisioni originali interne sono rimaste immutate quasi dovunque, spesso con l'arredamento del XVIII secolo. Le pitture originali sono reperibili quasi dovunque sotto quelle sovrapposte. I lavori di marmo (camini, pavimenti, fontane) e gli stucchi dei soffitti sono in maggior parte anch'essi settecenteschi.

La dimora del custode si presenta in uno stato meno buono del castello. Le murature hanno sofferto parecchio e parecchie pietre dovranno esser sostituite. Lo stato del tetto è paragonabile a quello del castello. L'interno, assai modificato, non presenta interesse alcuno.

La dipendenza presenta i medesimi guasti della casa del custode (murature, tetto) e vi è stata aggiunta, di poi, una serra. Gli elementi architettonici dei giardini (muri, fontane, scale, cancellate) necessitano di restauri, già per ragioni di sicurezza.

Da che la Confederazione è proprietaria di Prangins, si sono adottati provvedimenti urgenti per garantire la perennità del monumento. Ma provvedimenti del genere non sono prorogabili ad infinito.

33

Descrizione dei lavori

331

Restauro degli esterni

II rinnovo restituirà al castello la fisionomia del XVIII secolo. La sostanza originale rimasta in buono stato verrà mantenuta e restaurata.

Sulle facciate e sui tetti del castello e degli edifici annessi si dovranno sostituire, sopprimere o restaurare elementi importanti.

332

Restauri interni

Siccome la sostanza originale interna è per gran parte conservata, l'adeguamento del castello alle nuove funzioni verrà condotto con somma cura. 1 nuovi piani rispettano l'antica disposizione delle sale.

La dimora del custode verrà rinnovata come abitazione dell'intendente.

Anche la dipendenza sarà oggetto d'importanti restauri.

333

Rifugio per le persone e per i beni culturali

I rifugi sono stati previsti in una costruzione sotterranea posta sotto la terrazza sud del castello.

In collegamento diretto, attraverso la tromba delle scale del corpo principale e il montacarichi, con i locali d'esposizione e quelli amministrativi il blocco adibito a rifugio contiene: - un locale con pavimento intermedio, destinato ad accogliere le collezioni in caso di pericolo; - un rifugio della protezione civile; - un locale per impianti tecnici.

820

334

Impianti tecnici

Per ragioni d'economia il castello e gli edifici annessi verranno riscaldati con l'elettricità.

La ventilazione condizionata dei locali d'esposizione verrà fornita da unità mobili.

Per il trasporto delle persone e dei materiali verranno istallati: - un ascensore montacarichi (corpo principale); - un montacarichi di servizio per il collegamento tra la cucina e la cantina del ristorante; - una piattaforma mobile nel locale di protezione dei beni culturali.

La cucina verrà attrezzata per la piccola ristorazione.

335

Impianti di sicurezza

Per prevenire furti, scassi, vandalismi, attentati, incendi dolosi si adotteranno vari provvedimenti di sicurezza.

336

Esposizione

«Vetrina della Svizzera», l'esposizione permanente di Prangins deve soddisfare ad esigenze internazionali. Saranno applicate le scoperte più recenti in fatto di conservazione e presentazione delle collezioni. L'informazione didattica del museo, viva e variata, interesserà del pari bambini e adulti, mediante mezzi di comunicazione di provata efficacia. Testi e didascalie saranno redatti in più lingue.

Superficie totale dell'esposizione: 2170 m2 ca.

337

Giardini

II riassetto dei giardini verrà eseguito in stretta unione con quello del castello (v. n. 218) ed attuato nel pieno rispetto dell'antico. Il complesso dei restauri non prevede trasformazioni profonde. Nei giardini, i muri di cinta, i terrazzi, le scale, le fontane, le cancellate ed i sentieri verranno ripristinati.

Il selciato originale della corte d'onore (scoperto nel corso di scandagliature archeologiche) verrà rimesso alla luce e restaurato.

338

Sentieri pedonali

I sentieri pedonali d'accesso al museo condurranno a una scoperta progressiva del sito.

L'itinerario richiederà alcuni riassetti, che verranno ideati d'intesa con il Comune di Prangins (adeguamento del sentiero della valletta, rettificazione della strada comunale, costruzione di un marciapiede).

821

4

Prospetto dei costì

41

Costi di costruzione

I costi di costruzione, secondo l'indice del 1 ° ottobre 1982 = 133,8 punti (base: 1» aprile 1977 = 100 punti) a carico della rubrica 314.501.01 (costruzioni e impianti) sono valutati a: 42

15 930 000.-

Costi d'arredamento del museo

Gli arredamenti museologici, ed i mobili (a carico della rubrica 314.512.01 -- mobili per nuovi edifici) ascendono a: ' Totale del credito

43

Fr

3 920 000.-- 19850000.

Costi supplementari

Costi supplementari per un totale di 2 250 000 franchi andranno a carico del Museo nazionale (rubrica 312.342.30 spese d'esercizio per Prangins), per affidare certi lavori a terzi (restauri, costruzioni di modelli, testi, didascalie): questi costi verranno iscritti nei preventivi 1987 e 1988.

5 51 511

Conseguenze finanziarie e ripercussioni sull'effettivo del personale Conseguenze finanziarie Spese d'investimento

I pagamenti annui a carico del credito di costruzione di 19 850 000 franchi verranno iscritti nei preventivi 1984-1988.

512

Spese d'esercizio

L'istituzione della sede di Prangins determina per il Museo nazionale spese supplementari d'esercizio, valutabili a 350 000 franchi, riguardanti essenzialmente le spese amministrative (compreso il credito d'acquisto per la biblioteca), d'energia e di manutenzione.

52

Ripercussioni sull'effettivo del personale

Le 9 unità di personale occorrenti saranno accordate progressivamente, in parte dal Museo nazionale e in parte dal DFI.

822

53

Linee direttive della politica di governo

II progetto di costruzione è compreso nelle linee direttive della politica di governo 1979-1983 (FF 1980 I 606, parte seconda, n. 531) e nel piano finanziario degli anni 1984-1986.

6

Basi giuridiche

La domanda di credito è fondata sulle basi giuridiche seguenti: - articoli 1 e 2 della risoluzione federale del 27 giugno 1890 sulla istituzione del Museo nazionale (RS 432.31); - convenzione del 9 luglio 1975 tra la Confederazione ed i Cantoni di Vaud e di Ginevra riguardante la donazione del castello di Prangins, per l'istituzione della sede romanda del Museo nazionale.

La competenza della vostra Assemblea d'accordare il credito richiesto deriva dall'articolo 85 numero 10 della Costituzione federale. Secondo l'articolo 8 della legge federale sui rapporti tra i Consigli (RS 171.11), l'atto legislativo che stanzia il credito deve configurarsi come decreto federale semplice, non soggetto a referendum.

823

Allegati 1 2 3 4 5

824

Piano di situazione Facciata sud Fotografia del castello visto dal lago Fotografia del castello visto dal borgo Prospetto dei costi

52

Foglio federale 1983, Vol. III

825

§, u

826


Allegato 3

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Allegato 4

Allegato 5 CHAUTEAU DE FRANGINS

MUSEE NATIONAL SUISSE Centres d'imputation des frais

TABLEAU M A T R I C I E L .

GROUPES PRIMAIRES

CFC 1.

Travaux préparatoires

2.

Bâtiments

3. Equipements d'exploitation

Château AA1

Abris AA2

Conciergerie AB

Dépendance AC

Frais communs ZZ

Totaux

43T045. -

lO'OOO. -

20'470. -

26'350. -

13'900. -

501'765. -

7'897'674. -

584'700. -

426'965. -

447'380. -

-.-

9'356'719. -

185'600. -

6'000. -

-.-

-.-

-.-

-.-

2'740'500. -

2'740'500. -

-.-

-.-

669'000. -

669'000. -

-.-

-.-

l'344'600. -

l'344'600. -

191'600. -

co

di ti <*H

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4. Aménagements extérieurs

-.-

5.

Frais secondaires

-.-

6.

Alimentation centrale

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·D 01

tu l< o M O)

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8. Imprévus 8 Ï <0

Crédit de construction

9. Ameublement décoration $-9 < 0

Crédit d'ouvrage

681U45. -

48'056. -

35'795. -

37'898. -

322'922. -

l'125'816. -

9'195'464.-

648'756. -

483'230. -

511'628. -

5'090'922. -

15'930'000. -

3'664'900.-

2'000. -

-.-

253'100.-

-.-

3'920'000. -

12'860'364.-

650'756. -

483'230. -

764'728. -

5'090'922.-

19'850'000. -

Decreto federale Disegno concernente l'attuazione della sede romanda del Museo nazionale svizzero nel castello di Prangins/VD del

L'Assemblea federale della Confederazione Svizzera, visto l'articolo 85 numero 10 della Costituzione federale; visto il messaggio del Consiglio federale, del 17 agosto 1983 '>, decreta:

Art. l È stanziato un credito d'opera di 19 850 000 franchi per l'attuazione della sede romanda del Museo nazionale svizzero nel castello di Prangins/VD.

Art. 2 II presente decreto, che non è di obbligatorietà generale, non sottosta al referendum.

11

FF 1983 III 809

830

Legge federale sulla istituzione di un Museo nazionale svizzero

Disegno

Modificazione del

L'Assemblea federale della Confederazione Svizzera, visto il messaggio del Consiglio federale del 17 agosto 1983 1>, decreta:

La risoluzione federale del 27 giugno 18902> sulla istituzione di un Museo nazionale svizzero è modificata come segue: Titolo Legge federale sulla istituzione di un Museo nazionale svizzero

Art. 10 1 La città di Zurigo è sede del Museo nazionale.

2 Una sede romanda è situata in Prangins, Canton Vaud.

II La risoluzione federale del 18 giugno 18913) sulla sede del Museo nazionale è abrogata.

III 1 3

La presente legge sottosta al referendum facoltativo.

Essa entra in vigore il 1° luglio 1984.

» FF 1983 111 809

2) 3)

RS 432.31

RS 432.312

831

Schweizerisches Bundesarchiv, Digitale Amtsdruckschriften Archives fédérales suisses, Publications officielles numérisées Archivio federale svizzero, Pubblicazioni ufficiali digitali

Messaggio concernente l'insediamento nel castello di Prangins/VD della sede romanda del Museo nazionale svizzero del 17 agosto 1983

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Jahr

1983

Année Anno Band

3

Volume Volume Heft

41

Cahier Numero Geschäftsnummer

83.060

Numéro d'affaire Numero dell'oggetto Datum

18.10.1983

Date Data Seite

809-831

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10 114 247

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