16.036 Messaggio concernente la concessione alla Fondazione per gli immobili delle organizzazioni internazionali (FIPOI) di un mutuo destinato a finanziare la ristrutturazione della sede del Comitato internazionale della Croce Rossa (CICR) a Ginevra del 20 aprile 2016

Onorevoli presidenti e consiglieri, con il presente messaggio vi sottoponiamo, per approvazione, il disegno di decreto federale concernente la concessione alla Fondazione per gli immobili delle organizzazioni internazionali (FIPOI) di un mutuo di 9,9 milioni di franchi, a interesse preferenziale e rimborsabile in 30 anni, destinato a finanziare la ristrutturazione della sede del Comitato internazionale della Croce Rossa (CICR) a Ginevra.

Gradite, onorevoli presidenti e consiglieri, l'espressione della nostra alta considerazione.

20 aprile 2016

In nome del Consiglio federale svizzero: Il presidente della Confederazione, Johann N. Schneider-Ammann Il cancelliere della Confederazione, Walter Thurnherr

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Compendio Il Consiglio federale chiede alle Camere federali di accordare alla Fondazione per gli immobili delle organizzazioni internazionali (FIPOI) un mutuo di 9,9 milioni di franchi, sotto forma di credito d'impegno, destinato a finanziare la ristrutturazione della sede del Comitato internazionale della Croce Rossa (CICR) a Ginevra.

Il Consiglio federale intende consolidare e sviluppare ulteriormente la posizione della Svizzera quale Stato ospite di organizzazioni internazionali e primo centro di governance mondiale. Elemento fondamentale dell'immagine della Svizzera nel mondo, la Ginevra internazionale offre al Paese una tribuna privilegiata per la sua politica estera. Il ruolo di Stato ospite conferisce alla Svizzera un peso senza paragone rispetto alle sue dimensioni reali: un successo dovuto in larga parte alla politica attiva che la Confederazione persegue in questo ambito e alla stretta collaborazione con i Comuni, le Città e i Cantoni coinvolti.

Gli ottimi risultati ottenuti finora dalla politica di Stato ospite non sono tuttavia una garanzia per il futuro. Sono molte, infatti, le sfide inedite che il Paese si trova ad affrontare: trasformazioni geopolitiche, concorrenza più agguerrita da parte di tutte le regioni del mondo, frammentazione della governance mondiale, nuove tecnologie e nuovi metodi di lavoro, ma anche il generale contesto di austerità finanziaria.

L'elevato costo della vita induce le organizzazioni già presenti sul territorio svizzero a formulare nuove richieste alle autorità o a cercare altrove sedi meno onerose.

Va ricordato inoltre anche il cattivo stato nel quale versa buona parte del patrimonio immobiliare delle organizzazioni internazionali con sede in Svizzera, che richiede importanti interventi di ristrutturazione.

Per far fronte a questa situazione, il Consiglio federale ha studiato una strategia, precisata con il messaggio del 19 novembre 2014 concernente le misure per rafforzare il ruolo della Svizzera quale Stato ospite, approvato dal Parlamento il 16 giugno 2015. Nel messaggio, il Consiglio federale ha ribadito l'importanza cruciale dei progetti immobiliari concernenti le organizzazioni internazionali con sede in Svizzera, chiarendo nel contempo che la concessione di mutui per questo tipo di interventi sarebbe stata oggetto di volta in volta di messaggi
separati.

Scopo del presente messaggio è la concessione alla FIPOI di un mutuo di 9,9 milioni di franchi, a interesse preferenziale, a favore del CICR. Il mutuo servirà a finanziare la ristrutturazione dell'involucro esterno dell'edificio che accoglie il CICR.

Il credito d'impegno di cui si chiede l'approvazione, destinato a finanziare il mutuo a interesse preferenziale rimborsabile in 30 anni, corrisponde per la Confederazione a un onere finanziario di 9,9 milioni di franchi ripartito su tre anni (2017­2019).

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Messaggio 1

Situazione iniziale

1.1

Il ruolo della Ginevra internazionale

Come specificato a diverse riprese, ad esempio nel nostro messaggio del 19 novembre 2014 concernente le misure per rafforzare il ruolo della Svizzera quale Stato ospite1, approvato dalle vostre Camere il 16 giugno 2015, o nel messaggio del 24 febbraio 2016 concernente la concessione di mutui destinati al finanziamento di progetti di costruzione e ristrutturazione di edifici di tre organizzazioni internazionali con sede a Ginevra (UNOG, OMS e OIL)2, la presenza di numerose organizzazioni internazionali sul territorio svizzero è un elemento prezioso, che contribuisce alla difesa dei nostri interessi e alla promozione dei nostri valori. In effetti, il ruolo di Stato ospite conferisce alla Svizzera un peso politico nettamente superiore alle sue reali dimensioni. La concentrazione di organizzazioni internazionali sulle rive del Lemano ha un tale impatto sulla posizione e la visibilità del nostro Paese nel mondo da permetterci legittimamente di parlare di «Svizzera internazionale grazie a Ginevra». D'altronde, le attività delle organizzazioni internazionali presenti in Svizzera contribuiscono al raggiungimento degli obiettivi della nostra politica estera, sanciti nell'articolo 54 della Costituzione federale3 (Cost.). Offrendo un'ospitalità ottimale alle organizzazioni internazionali, la Svizzera concorre in modo efficace a garantire il buon funzionamento delle relazioni tra i Paesi del mondo e ad affrontare i grandi problemi della nostra epoca. Il suo ruolo di Stato ospite e la sua posizione all'interno delle organizzazioni internazionali si rafforzano reciprocamente.

Oggi la politica di Stato ospite è costretta ad affrontare numerose sfide, strategiche e materiali, che indeboliscono la nostra posizione in relazione ad altre sedi. La concorrenza internazionale tra gli Stati per l'accoglienza di conferenze, sedi di organizzazioni e segreterie di nuove convenzioni è infatti sempre più agguerrita. Questa tendenza può spingere le organizzazioni internazionali a delocalizzare una parte delle loro attività, in particolare quelle amministrative, in altre città considerate finanziariamente più vantaggiose.

Di fronte a questa situazione, il nostro Collegio ha deciso, assieme al Cantone e alla Città di Ginevra, di mettere in atto una strategia volta a rafforzare il ruolo della Svizzera come Stato ospite
(cfr. messaggio del 19 novembre 2014 menzionato sopra). Uno degli elementi essenziali per consentire il proseguimento di un'attività multilaterale di qualità e preservare l'immagine che Ginevra e la Svizzera diffondono attraverso questi edifici, garantendo al tempo stesso la funzionalità e la sicurezza delle persone che vi lavorano, è il mantenimento in buono stato del parco immobiliare della Ginevra internazionale. Una parte considerevole del patrimonio immobiliare delle organizzazioni internazionali è infatti in cattivo stato e richiede importanti interventi di ristrutturazione.

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FF 2014 7963 FF 2016 1219 RS 101

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Tuttavia, soprattutto in seguito alla crisi dapprima finanziaria e poi economica iniziata nel 2008, le organizzazioni internazionali e i principali Paesi contribuenti sono sempre meno inclini ad assumersi tali costi e cercano soluzioni di finanziamento alternative, aumentando le proprie aspettative nei confronti dello Stato ospite.

Per continuare a consolidare il ruolo specifico della Svizzera quale centro di governance mondiale e permettere alle organizzazioni internazionali di disporre di un parco immobiliare moderno ed efficace, il 26 giugno 2013 il nostro Collegio ha deciso di modificare la sua politica in materia di finanziamento delle ristrutturazioni degli immobili delle organizzazioni internazionali con sede in Svizzera. Abbiamo pertanto stabilito di sostenere finanziariamente tali progetti mettendo a disposizioni mutui rimborsabili in 30 anni, a un tasso d'interesse preferenziale, concessi per il tramite della Fondazione per gli immobili delle organizzazioni internazionali (FIPOI).

Il Cantone di Ginevra è coinvolto attivamente nella realizzazione della politica federale di Stato ospite, in particolare per gli aspetti immobiliari. Secondo una prassi consolidata, il Cantone concede diritti di superficie, rinunciando alle rendite dei terreni che mette a disposizione di organizzazioni internazionali o della FIPOI, quando la Confederazione, da parte sua, per i progetti associati a questi terreni concede mutui senza interessi. Per quanto riguarda i progetti di ristrutturazione delle sedi di organizzazioni internazionali, nella nostra decisione del 26 giugno 2013 abbiamo precisato che la Confederazione concederà mutui in tal senso solo a condizione che anche il Cantone e la Città direttamente coinvolti contribuiscano in misura sostanziale (circa il 30 % del mutuo svizzero, se si tratta di un contributo finanziario). Lo stesso principio sarà applicato ai futuri progetti di demolizione e ricostruzione di sedi nel caso in cui al Cantone e alla Città non sia richiesta alcuna altra contropartita (come la messa a disposizione dei terreni).

1.2

La politica immobiliare e la Fondazione per gli immobili delle organizzazioni internazionali (FIPOI)

La FIPOI4 è l'interlocutore privilegiato, per così dire lo «sportello unico», al quale sono invitate a rivolgersi le organizzazioni internazionali con sede a Ginevra quando devono affrontare questioni immobiliari. Questa fondazione di diritto privato è uno strumento efficace della politica svizzera di Stato ospite. Istituita nel 1964 dalla Confederazione e dal Cantone di Ginevra per consolidare il ruolo della città a livello internazionale5, la FIPOI è sottoposta al controllo dell'Autorità federale di vigilanza sulle fondazioni e al controllo finanziario federale e cantonale. Quali membri fondatori, la Confederazione e il Cantone dispongono ciascuno di tre rappresentanti nel

4

5

Ulteriori informazioni sulla FIPOI si trovano nel messaggio del 24 febbraio 2016 concernente la concessione di mutui destinati al finanziamento di progetti di costruzione e ristrutturazione di edifici di tre organizzazioni internazionali con sede a Ginevra (UNOG, OMS e OIL); FF 2016 1219.

Decreto federale dell'11 dicembre 1964 concernente la concessione di mutui alla FIPOI (FF 1964 II 2507).

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consiglio di fondazione, che presiedono a turno. Uno dei seggi del Cantone è stato ceduto alla Città di Ginevra.

La FIPOI si occupa della ricerca di locali e siti per le organizzazioni internazionali che desiderano insediarsi nel Cantone di Ginevra o, a titolo eccezionale, in altri Cantoni che accolgono beneficiari istituzionali in virtù della legge federale del 22 giugno 20076 sui privilegi, le immunità e le facilitazioni, nonché sugli aiuti finanziari accordati dalla Svizzera quale Stato ospite (Legge sullo Stato ospite, LSO). Gestisce anche due centri congressuali, il Centro internazionale di conferenze di Ginevra (CICG) e il Centro conferenze di Varembé (CCV), che fanno parte dell'infrastruttura offerta dalla Svizzera in qualità di Stato ospite. La FIPOI mette inoltre a disposizione delle organizzazioni internazionali edifici in affitto o in proprietà, in particolare grazie a crediti (sotto forma di mutui senza interessi per le costruzioni o a un tasso d'interesse preferenziale per la ristrutturazione di edifici esistenti).

Infine, grazie alla fusione prevista tra la Fondation du Centre International de Genève (FCIG) e la FIPOI, quest'ultima potrà in futuro sostenere anche le ONG internazionali nella ricerca di locali appropriati a Ginevra. Questa fusione permetterà una migliore redditività, offrirà maggiore visibilità alla politica di Stato ospite e consoliderà l'intero dispositivo della Ginevra internazionale.

Poiché il volume e la complessità dei compiti di cui si fa carico la FIPOI aumentano, nel novembre 2015 il Consiglio di fondazione ha avviato una serie di misure per rafforzare la struttura di gestione, ampliando le capacità in settori quali la pianificazione strategica e la comunicazione interna. Questa riorganizzazione, accompagnata dalla nomina di un nuovo direttore nel gennaio 2016, permetterà alla FIPOI di essere all'altezza delle sfide particolarmente importanti che si presenteranno nei prossimi anni. Inoltre, il Consiglio di fondazione ha deciso che la FIPOI applicherà la normativa federale concernente gli acquisti pubblici per gli appalti che attribuirà nel quadro delle sue competenze.

1.3

Il Comitato internazionale della Croce Rossa (CICR)

Fondato nel 1863, il CICR è all'origine delle Convenzioni di Ginevra e del Movimento internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa, di cui dirige e coordina le attività dispiegate nel caso di conflitti armati internazionali e di altre situazioni di violenza a livello nazionale.

Il CICR fonda la sua azione sulle Convenzioni di Ginevra del 1949 e sui loro Protocolli aggiuntivi; a ciò si aggiungono il suo statuto, quello del Movimento internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa, e le risoluzioni adottate dalla Conferenze internazionali della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa. Il CICR è un'istituzione indipendente e neutrale, che protegge e assiste le vittime di conflitti armati e di altre situazioni di violenza. Offre un aiuto umanitario nelle situazioni di urgenza e si adopera per il rispetto del diritto umanitario internazionale e la sua integrazione nelle legislazioni nazionali.

6

RS 192.12

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Oggi tutti i Paesi del mondo sono vincolati dalle quattro Convenzioni di Ginevra del 1949, che garantiscono la protezione dei feriti, dei malati e dei naufraghi delle forze in conflitto, dei prigionieri di guerra e dei civili in caso di scontri armati. Oltre tre quarti degli Stati aderiscono anche ai due Protocolli aggiuntivi del 1977 alle Convenzioni di Ginevra. Il Protocollo aggiuntivo I e il Protocollo aggiuntivo II proteggono rispettivamente le vittime dei conflitti armati internazionali e le vittime dei conflitti armati non internazionali. Più in dettaglio, definiscono le norme relative alla protezione della popolazione civile dagli effetti delle ostilità. Il Protocollo aggiuntivo III, del 2005, autorizza le Società nazionali che fanno parte del Movimento ad adottare un altro emblema distintivo, il cristallo rosso.

Nel settore umanitario, il CICR svolge un ruolo importante, a fianco della Federazione internazionale delle società della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa (FISCR). La sua presenza è essenziale per la reputazione di Ginevra quale capitale umanitaria.

La Svizzera è lo Stato depositario delle Convenzioni di Ginevra, sulle quali si fonda l'azione del CICR, ma oltre a svolgere questa funzione il nostro Paese offre anche al CICR un sostegno negli interventi che organizza per affrontare le sfide umanitarie, in costante evoluzione, e per promuovere il rispetto e il consolidamento del diritto umanitario internazionale e dei suoi principi. Questo partenariato garantisce che il CICR sia in grado di intervenire rapidamente e in modo efficace nelle situazioni d'emergenza, di proteggere i civili e di offrire assistenza medica sul posto.

Il preventivo del CICR per il 2016 è di 196,5 milioni di franchi per la sede e di 1,5 miliardi di franchi per le attività sul campo. Il contributo della Svizzera per il 2016 ammonta a 80 milioni di franchi per la sede e a 55,3 milioni di franchi per le operazioni. La Svizzera accorderà inoltre un sostegno supplementare distaccando uno specialista dell'aiuto umanitario svizzero per le attività in questo ambito e versando un'ultima tranche di 4,55 milioni di franchi per il 150° anniversario dell'azione umanitaria, commemorato nel 2013 e nel 20147. Presso la sua sede di Ginevra, il CICR impiega circa 950 persone.

Un accordo di sede8 disciplina lo statuto giuridico del CICR in Svizzera. Il CICR è considerato una «istituzione internazionale» ai sensi dell'articolo 2 capoverso 1 lettera b LSO.

2

Ristrutturazione della sede del CICR (involucro esterno)

2.1

Situazione iniziale

La sede attuale del CICR si trova al numero 19 dell'Avenue de la Paix, di fronte al Parco dell'Ariana, nel cuore della Ginevra internazionale. L'edificio principale, detto «Carlton», fu costruito nel 1874. Accolse dapprima un convitto, poi l'Ufficio internazionale del lavoro (UIL) e in seguito un albergo, il «Carlton» appunto, dal 7 8

Durante quattro anni, dal 2013 al 2016, la Svizzera ha versato 4,55 mio. fr. all'anno.

RS 0.192.122.50

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quale prende oggi il suo nome. Nel 1940 divenne un centro d'accoglienza della Croce Rossa e, in seguito, la sede del CICR. Questo edificio è un vero e proprio emblema del CICR, ruolo sottolineato ulteriormente dalla sua posizione dominante.

L'edificio è stato risistemato più volte, in funzione delle diverse esigenze che si sono presentate nel tempo. L'involucro esterno ha già subito numerosi interventi che hanno interessato la copertura in ardesia, le parti in lamiera, i blocchi di pietra (in parte sostituiti), l'intonaco, le finestre e le persiane. Ciò nonostante, l'aspetto originale è stato sempre mantenuto.

Nel maggio 2015 il CICR ha presentato alla Confederazione una domanda di finanziamento per la ristrutturazione della sua sede. Il progetto prevede importanti interventi di rinnovamento della struttura e migliorie dell'isolamento termico 9 per un importo complessivo di 9,891 milioni di franchi. Dopo una serie di chiarimenti, in particolare sulle possibilità di finanziamento parziale o completo da parte dello Stato ospite, è stato appurato che, quale condizione necessaria al versamento di un mutuo da parte della Confederazione, occorreva che il proprietario dell'edificio, ossia il Cantone di Ginevra, lo donasse al CICR. Il Cantone di Ginevra ha accettato di effettuare la donazione (cfr. n. 3.2) e ha avviato le procedure necessarie. Nel dicembre 2015 il CICR ha formalizzato la sua domanda di sostegno confermando il preventivo di 9,891 milioni di franchi per la ristrutturazione dell'involucro (facciata, finestre, serramenti ecc.) e precisando che, dal canto suo, si assumerà i costi degli interventi interni, valutati in 5 milioni di franchi. Ha inoltre annunciato l'intenzione di avviare il cantiere all'inizio del 2017. Si prevede che i lavori dureranno due anni.

L'edificio è in cattivo stato. L'intonaco delle facciate mostra screpolature e fessure evidenti; la tinteggiatura ha raggiunto la fine del ciclo di vita. I blocchi di pietra del XIX secolo, che erano tutti verosimilmente di molassa (una pietra locale verdastra), nel tempo sono stati sostituiti, almeno in parte, con blocchi in pietra di Savonnière (calcare biancastro). L'accostamento di questi due materiali dà alla facciata un aspetto non omogeneo. Alcune cornici e alcune modanature sono sgretolate e sbrecciate, rendendo così necessaria
la sostituzione dei blocchi di pietra, mentre gli zoccoli delle facciate sono disgregati e imbrattati.

Gli infissi di legno sono stati sostituiti in periodi diversi. Si ritiene che pochi siano ancora originali, probabilmente quelli che si trovano lungo la tromba delle scale.

L'insieme è veramente malridotto, soprattutto le finestre della mansarda, particolarmente esposte alle intemperie. Anche le persiane del piano mansardato sono in pessimo stato, poiché sono strutturate a lamelle verticali e tendono ad assorbire l'acqua.

Malgrado la copertura sia stata interamente rinnovata tra il 1980 e il 1985, le parti in lamiera si stanno ora palesemente staccando. Altri elementi (supporti, ossature metalliche, comignoli ecc.) sono fuori uso e devono essere riparati. Gli impianti parafulmine e il dispositivo per garantire l'incolumità degli addetti alla manutenzione devono essere controllati e resi conformi alle norme vigenti. Le saldature e i

9

Il CICR ha già beneficiato di due mutui FIPOI: un mutuo di 9,8 mio. fr. per la costruzione di un centro di formazione a Versoix nel 1999 e un mutuo di 26 mio. fr. per la costruzione di un padiglione logistico nel 2008.

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giunti di dilatazione della grondaia interna devono essere verificati, poiché anche questi, probabilmente, sono giunti al termine della loro durata.

Secondo le norme vigenti l'isolamento termico dell'involucro è insufficiente. Il muro monolitico della facciata è costruito in pietra di Meillerie, con finestre non isolanti e vetri poco performanti. Nel suo stato attuale, l'edificio non corrisponde più agli standard in materia di sicurezza e di consumo energetico e non presenta un ambiente di lavoro ottimale per proseguire un'attività multilaterale di qualità.

2.2

Il progetto di ristrutturazione

Il progetto di ristrutturazione terrà conto di diversi aspetti, in particolare delle caratteristiche architettoniche dell'edificio ottocentesco, del grado di vetustà degli elementi, delle funzionalità d'origine e dell'evoluzione successiva.

Poiché l'intonaco della facciata è in cattivo stato e non è adatto alle caratteristiche fisiche dell'edificio, va interamente rinnovato seguendo le procedure di un tempo, ricorrendo quindi a una base di calce, così da ripristinare la struttura e l'aspetto originario del muro monolitico in pietra di Meillerie.

La tinteggiatura applicata sull'intonaco dovrà essere di tipo minerale e a base acquosa, e soprattutto idrorepellente, così da ridurre l'infiltrazione d'acqua e il deposito di sporcizia. Dovrà inoltre garantire un'ottima permeabilità al vapore acqueo, necessaria al buon funzionamento e alla buona conservazione del supporto.

Per quanto concerne i blocchi di pietra, gli elementi sbrecciati saranno asportati mediante picchettatura e al loro posto saranno inseriti nuovi elementi di materiale analogo, a seconda della posizione. Le parti di roccia nuda, presenti soprattutto al piano terra, saranno pulite mediante microsabbiatura. Le superfici color molassa saranno pulite nello stesso modo.

L'aspetto non uniforme sarà conservato, poiché restaurare con pietre simili alla molassa originale o sostituire i blocchi di molassa con blocchi di pietra di Savonnière avrebbe un costo proibitivo.

Le coperture terrazzate saranno risistemate e provviste di isolamento termico. È stata proposta una copertura verde estensiva, che richiederà poca manutenzione e contribuirà alla durevolezza del manufatto.

È prevista la sostituzione degli infissi della facciata con elementi in legno-metallo.

Le persiane di legno saranno rinnovate, eccezion fatta per il piano mansardato che sarà completamente ristrutturato.

La copertura in ardesia e le parti in lamiera saranno completamente controllate e riparate. Gli elementi molto danneggiati saranno eliminati e gli altri riparati (puntoni, travatura, copertura e sottocopertura, parti in lamiera ecc.).

Il miglioramento termico dell'involucro è previsto unicamente per le finestre (sostituite con finestre a doppi vetri), con un isolamento complementare dei sottotetti e l'isolamento delle coperture degli avancorpi.

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In linea generale, i materiali saranno scelti secondo i principi di sostenibilità (materiale, fabbricazione, utilizzazione, riciclaggio).

Un'analisi sulla presenza di amianto e di policlorobifenili (PCB) nei servizi igienici ha rivelato tracce di amianto nel mastice utilizzato per posare le piastrelle per i pavimenti e i rivestimenti, nelle guarnizioni dei vetri, a livello dei giunti di uscita dei comignoli e nei vasi di fiori in fibrocemento. Nell'intonaco delle facciate, invece, non sono stati trovati né amianto né PCB.

Siccome nei servizi igienici è stato eseguito un solo prelievo, sarà tuttavia necessario, prima di avviare i lavori, procedere ad analisi in tutte le altre zone che si prevede di toccare, per decidere se occorrerà effettivamente intervenire ovunque. I costi corrispondenti sono stati integrati nella domanda di mutuo.

I lavori di ristrutturazione inizieranno nel gennaio 2017 e proseguiranno fino alla fine del 2018.

2.3

Costi del progetto

Secondo le stime, il costo per rinnovare l'involucro della sede del CICR sarà di 9,9 milioni di franchi. I lavori richiesti dal CICR in qualità di committente non sono soggetti all'imposta sul valore aggiunto (IVA). La somma totale è finanziata dalla Confederazione mediante un mutuo con un interesse preferenziale. La tabella seguente riassume i costi previsti.

Distinta secondo il Codice dei costi di costruzione (CCC) CCC

Categorie (gruppi principali)

Costo (in fr.)

1 2 3 4 5 6

Lavori preparatori Edificio Lavori esterni Costi secondari Onorari Riserva per imprevisti

531 500 5 875 200 4 000 849 300 1 781 000 850 000

5,37 59,4 0,04 8,58 18,0 8,59

Totale (IVA esclusa)

9 891 000

100,00

Mutuo della Svizzera

%

9,9 milioni di franchi

3561

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Le voci del CCC riportate nella tabella comprendono in particolare le seguenti posizioni: Lavori preparatori (CCC 1) Lavori che vanno svolti prima dell'avvio della costruzione vera e propria, compresi l'installazione del cantiere e gli interventi di bonifica delle parti contenenti amianto.

Edificio (CCC 2) Lavori che mirano a garantire l'agibilità a lungo termine dell'edificio (opere edili, impianti elettrici, di riscaldamento e di ventilazione, impianti sanitari e architettura d'interni).

Lavori esterni (CCC 3) Costi dei lavori esterni (p. es. modellatura del terreno e lavori di giardinaggio).

Costi secondari (CCC 4) Autorizzazioni ed emolumenti, riproduzioni e modelli, assicurazioni e altre spese.

Onorari dei mandatari (CCC 5) Gli onorari rappresentano il 18 per cento del costo totale del progetto e sono quindi compresi nella fascia consueta per i progetti di costruzione a Ginevra dove in generale rappresentano il 16­20 per cento.

Riserva per imprevisti (CCC 6) Questo gruppo corrisponde a una riserva destinata a coprire costi imprevisti al momento di aprire il cantiere e spese varie.

3

Finanziamento dell'edificio del CICR

3.1

Contributo finanziario della Confederazione

Con lettera del 22 dicembre 2015, il direttore generale del CICR ha chiesto alla Confederazione un mutuo di 9,9 milioni di franchi per la ristrutturazione gravato da interessi e rimborsabile in 30 anni.

Il CICR è un'organizzazione emblematica della Ginevra internazionale. Offrirgli condizioni d'accoglienza vantaggiose, in particolare a livello di infrastrutture, affinché conservi le sue radici ginevrine presenta senz'altro un vantaggio per il nostro Paese, soprattutto per mantenere e consolidare la presenza delle organizzazioni in campo umanitario, che costituisce uno dei principali pilastri sui quali si fonda la Ginevra internazionale. È dunque nell'interesse della Svizzera sostenere un progetto di ristrutturazione necessario per dare al CICR un edificio funzionale e all'altezza delle sue esigenze; tanto più che quest'ultimo è pronto a contribuire al finanziamento per quanto riguarda gli interventi interni.

Conformemente alla sua politica di sostegno ai progetti immobiliari delle organizzazioni internazionali, e considerata l'importanza del CICR così come la necessità di rinnovare la sua sede, il nostro Collegio desidera appoggiare il progetto, concedendo 3562

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un mutuo a interesse preferenziale. Proponiamo pertanto alle vostre Camere di approvare un credito d'impegno di 9,9 milioni di franchi destinato al finanziamento del progetto che qui vi presentiamo in base alle modalità previste per i mutui destinati a interventi di ristrutturazione. Stabiliremo il tasso d'interesse a tempo debito, poco prima della conclusione del contratto di mutuo tra il CICR e la FIPOI, in funzione dei costi di rifinanziamento della Confederazione.

I lavori di ristrutturazione dureranno circa due anni. Poiché inizieranno nel gennaio 2017, il cantiere chiuderà probabilmente alla fine del 2018.

3.2

Contributo del Cantone e della Città di Ginevra

Come indicato sopra (n. 1.1), il Cantone e la Città ospiti sono tenuti a contribuire in misura sostanziale all'appoggio fornito dalla Confederazione perché anch'essi beneficiano delle ricadute economiche e politiche della presenza di organizzazioni internazionali sul loro territorio.

Nel presente caso il Cantone di Ginevra si è detto disposto a donare al CICR l'edificio «Carlton», attualmente di sua proprietà. Secondo le stime il valore dell'edificio «Carlton» è di 26,5 milioni di franchi. Inoltre, il Cantone è pronto a concedere al CICR un diritto di superficie gratuito esercitabile in due gradi, attraverso la FIPOI (primo grado: Cantone di Ginevra­FIPOI; secondo grado: FIPOI­ CICR). Questo diritto di superficie in due gradi manterrà la stessa scadenza del diritto di superficie iniziale, ossia fino al 2079.

3.3

Effetti del rincaro

Poiché i lavori di ricostruzione dell'edificio del CICR dureranno solo due anni, non è necessario prevedere una riserva per il rincaro.

4

Ripercussioni

4.1

Ripercussioni per la Confederazione

4.1.1

Ripercussioni finanziarie

La domanda concernente la concessione alla FIPOI di un prestito per il rinnovo della sede del CICR a Ginevra comporterà per la Confederazione un onere finanziario totale di 9,9 milioni di franchi. Anche se il cantiere durerà due anni, la somma del mutuo destinato ai lavori di rinnovo sarà ripartita sugli anni 2017­2019. Infatti, conformemente all'articolo 23 capoverso 2 della legge del 5 ottobre 1990 10 sui sussidi (LSu), un aiuto finanziario può essere versato interamente solo dopo avere ricevuto le fatture finali.

10

RS 616.1

3563

FF 2016

I pagamenti saranno ripartiti nel modo seguente: 3,75 milioni di franchi nel 2017, 4,25 milioni di franchi nel 2018 e 1,9 milioni nel 2019.

Suddivisione del mutuo della Confederazione in base alla durata dei lavori Anno

Costi (in fr.)

2017 2018 2019

3,75 milioni 4,25 milioni 1,9 milioni

37,9 42,9 19,2

Totale

9,9 milioni

100,00

4.1.2

in %

Ripercussioni sull'effettivo del personale

La realizzazione del progetto non inciderà sul personale della Confederazione.

4.2

Ripercussioni finanziarie per i Cantoni e i Comuni

Il progetto che vi presentiamo non comporta ripercussioni per il Cantone o la Città di Ginevra, a parte il versamento dei contributi menzionati nel numero 3.2.

4.3

Ripercussioni per l'economia

Il progetto di ristrutturazione che vi presentiamo non comporta ripercussioni economiche dirette. Come menzionato sopra, il mantenimento in buono stato degli edifici delle organizzazioni internazionali con sede a Ginevra contribuisce tuttavia al rafforzamento dell'attrattiva e della competitività della Ginevra internazionale. L'impatto economico positivo di quest'ultima per la Città di Ginevra, l'Arco lemanico e l'intera Svizzera è stato descritto in modo dettagliato nel nostro messaggio del 19 novembre 2014 concernente le misure per rafforzare il ruolo della Svizzera quale Stato ospite11, approvato dalle vostre Camere il 16 giugno 2015, e nel nostro messaggio del 24 febbraio 2016 concernente la concessione di mutui destinati al finanziamento di progetti di costruzione e ristrutturazione di edifici di tre organizzazioni internazionali con sede a Ginevra (UNOG, OMS e OIL) 12. Non bisogna inoltre dimenticare che le imprese svizzere potranno partecipare ai bandi di gara a cui procederà l'Organizzazione, il che genera potenziali ricadute economiche supplementari.

11 12

FF 2014 7963 FF 2016 1219

3564

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5

Programma di legislatura e strategie nazionali del Consiglio federale

Il progetto che qui vi presentiamo non è stato annunciato nel messaggio del 27 gennaio 2016 sul programma di legislatura 2015­201913 poiché la domanda del CICR è stata inoltrata dopo l'annuncio del programma.

L'obiettivo di rafforzare la Ginevra internazionale si iscrive nel quadro della politica di Stato ospite e fa parte delle linee di intervento prioritarie della nostra strategia di politica estera 2016­2019. Mantenere in buono stato il parco immobiliare è una mossa importante per consolidare la Ginevra internazionale, secondo la strategia elaborata congiuntamente dalla Confederazione, dal Cantone e dalla Città di Ginevra.

6

Aspetti giuridici

6.1

Costituzionalità e legalità

Conformemente all'articolo 18 lettera a LSO, la Confederazione può accordare aiuti finanziari e altre misure di sostegno per migliorare le condizioni di accoglienza, di lavoro, d'integrazione e di sicurezza in Svizzera dei beneficiari di cui all'articolo 19 LSO, tra i quali rientrano le organizzazioni intergovernative come il CICR, che è considerato un'istituzione internazionale ai sensi dell'articolo 2 capoverso 1 lettera b LSO. L'articolo 20 lettera b LSO stabilisce che la Confederazione può accordare alla FIPOI mutui edilizi a interesse zero, rimborsabili in 50 anni. Anche il nuovo strumento dei mutui destinati alla ristrutturazione di immobili di organizzazioni internazionali, da noi approvato nella già menzionata decisione del 26 giugno 2013, si fonda su questa disposizione. La proposta sottopostaci il 19 giugno 2013 precisava infatti che, se la Confederazione è autorizzata a concedere mutui edilizi, deve anche poter accordare mutui destinati a interventi di ristrutturazione. L'articolo 22 LSO prevede peraltro che se devono essere contratti obblighi per oltre un anno contabile, come nel presente caso, vanno richiesti crediti d'impegno.

Conformemente all'articolo 167 Cost., la decisione concernente il presente decreto finanziario compete all'Assemblea federale.

6.2

Forma dell'atto

Conformemente all'articolo 163 capoverso 2 Cost. e all'articolo 25 capoverso 2 della legge del 13 dicembre 200214 sul Parlamento, per l'atto da adottare è prevista la forma del decreto federale semplice non sottoposto a referendum.

13 14

FF 2016 909 RS 171.10

3565

FF 2016

6.3

Subordinazione al freno alle spese

Il disegno di decreto federale che vi presentiamo prevede, nell'articolo 1, la concessione di un credito d'impegno ai sensi dell'articolo 21 della legge federale del 7 ottobre 200515 sulle finanze della Confederazione, per un importo di 9,9 milioni di franchi. Secondo l'articolo 159 capoverso 3 lettera b Cost., l'articolo 1 del disegno di decreto federale non sottostà al freno alle spese in quanto non comporta una spesa unica di oltre 20 milioni di franchi.

6.4

Rispetto delle regole concernenti gli appalti pubblici e sorveglianza esercitata dalla FIPOI

Il presente progetto non sottostà alla legge federale del 16 dicembre 199416 sugli acquisti pubblici (LAPub). Il committente dei lavori sarà il CICR. Quale istituzione intergovernativa ai sensi della LSO, il CICR non è un committente ai sensi dell'articolo 2 LAPub. È tuttavia vincolato al rispetto delle sue norme e procedure interne, fondate sugli stessi principi della legge menzionata, ossia il rafforzamento della libera concorrenza tra gli offerenti, la trasparenza delle procedure di aggiudicazione e l'impiego economico dei fondi. Il CICR dispone inoltre di revisori interni ed esterni. I dossier relativi all'aggiudicazione dei lavori sono sottoposti per approvazione a un Comitato di valutazione del quale fanno parte un rappresentante delle finanze, un rappresentante della gestione immobiliare ed esperti indipendenti. Inoltre la Svizzera, in qualità di Stato ospite, attraverso la FIPOI e partecipando al «Comitato di coordinamento CICR­Stato ospite» può seguire da vicino la gestione e lo sviluppo del progetto nonché il rispetto dei costi e delle procedure relative agli appalti pubblici.

6.5

Conformità alla legge sui sussidi

La decisione di finanziamento che sollecitiamo con il presente messaggio è retta dalle disposizioni della LSu che, secondo l'articolo 2, si applica a tutti gli aiuti finanziari previsti dal diritto federale. L'articolo 3 precisa che un aiuto finanziario può prendere anche la forma della concessione di mutui a condizioni preferenziali.

Questo è il caso non solo dei mutui edilizi, accordati a interesse zero e per la durata di 50 anni, ma anche dei mutui destinati a interventi di ristrutturazione, che sono concessi a tassi di interesse inferiori a quelli praticati sul mercato 17.

Secondo l'articolo 5 LSu, il nostro Collegio è tenuto a riesaminare periodicamente gli aiuti finanziari e le indennità concessi dalla Confederazione. Nel rapporto del 30 maggio 200818 concernente i sussidi abbiamo proposto che l'Esecutivo riesamini 15 16 17

18

RS 611.0 RS 172.056.1 Questo tasso si fonderà sui costi di rifinanziamento della Confederazione, per analogia con il tasso applicabile ai muti concessi dalla Tesoreria federale per una durata di 30 anni.

Cfr. n. 3.

FF 2008 5409

3566

FF 2016

sistematicamente i sussidi il cui finanziamento è sottoposto alle vostre Camere con messaggi speciali, come nel presente caso.

6.5.1

Importanza dei mutui edilizi e destinati a interventi di ristrutturazione per realizzare gli obiettivi previsti

La politica di Stato ospite è un elemento essenziale della nostra politica estera.

Nell'ambito dell'ospitalità che, per lunga tradizione, ha testimoniato e testimonia a organizzazioni internazionali, rappresentanze estere e conferenze mondiali, la Svizzera ­ come altri Paesi e conformemente agli usi internazionali ­ accorda loro privilegi e immunità. La politica di Stato ospite, tuttavia, prevede anche lo stanziamento di mezzi finanziari per sostenere queste organizzazioni e, in tal modo, promuovere il ruolo della Svizzera a livello mondiale. Come ricordato sopra (cfr. n. 1), le diverse sfide strategiche e materiali che indeboliscono la nostra posizione rispetto ad altri Paesi e città ospiti rendono ancora più necessari gli interventi per mantenere in buono stato il parco immobiliare della Ginevra internazionale. I sussidi accordati sulla base della LSO permettono di mantenere e consolidare di fronte alla concorrenza internazionale la nostra posizione di Stato ospite. Questi aiuti finanziari sono concessi a titolo sussidiario, quali sovvenzioni e contributi esaminati caso per caso.

Tutti sottostanno ai criteri stabiliti dalla LSO e sono valutati in funzione della loro pertinenza nell'ambito della politica di Stato ospite. Secondo l'articolo 18 LSO, in particolare, gli aiuti finanziari e le altre misure di sostegno servono a migliorare le condizioni di accoglienza, di lavoro, d'integrazione e di sicurezza in Svizzera dei beneficiari di cui all'articolo 19 LSO, tra i quali figurano le organizzazioni quali il CICR, considerato istituzione internazionale ai sensi dell'articolo 2 capoverso 1 lettera b LSO.

Come ricordato nel numero 1.1, data la necessità di ristrutturazione di una parte considerevole del parco immobiliare della Ginevra internazionale, nel giugno 2013 abbiamo deciso di sostenere le organizzazioni internazionali che presentano una domanda di mutuo destinato a interventi di ristrutturazione mediante la concessione di crediti a tassi preferenziali, versati per il tramite della FIPOI e rimborsabili in 30 anni. Per incentivare le organizzazioni internazionali a mantenere in buono stato gli immobili di loro proprietà e ad alimentare un fondo di ristrutturazione, le modalità per la concessione di mutui destinati a interventi di ristrutturazione sono meno vantaggiose di quelle applicabili ai
mutui accordati per la costruzione delle sedi.

Contrariamente ai mutui edilizi, quelli destinati a interventi di ristrutturazione sono generalmente soggetti a interesse e rimborsabili in 30 anni anziché in 50 anni. Il Cantone e la Città ospiti sono tenuti a contribuire in misura sostanziale a tali mutui, dal momento che beneficiano anche loro delle ricadute economiche e politiche dell'insediamento di organizzazioni internazionali sul loro territorio. Tale contributo sostanziale (dell'ordine del 30 % del costo complessivo del progetto) sottolinea l'impegno delle autorità dello Stato ospite, ai tre livelli, a favore dell'attuazione della politica di Stato ospite e segnatamente a favore del rafforzamento della Ginevra internazionale. Finora, il Cantone e la Città di Ginevra hanno contribuito ai progetti di costruzione delle organizzazioni internazionali concedendo i diritti di superficie senza riscuotere i relativi canoni (cfr. n. 1.1). Quanto ai nuovi progetti 3567

FF 2016

immobiliari (costruzione o rinnovo) per i quali il Cantone ha già messo a disposizione i terreni e per i quali l'organizzazione è proprietaria dell'edificio, il Cantone e la Città ospiti contribuiranno al finanziamento dei mutui destinati a interventi di ristrutturazione accordati dalla Confederazione per il tramite della FIPOI o concederanno contributi in natura che permettano di ridurre l'importo del mutuo federale. Nel presente caso, e come indicato nel numero 3.2, l'edificio non appartiene al CICR, bensì al Cantone, che ha tuttavia accettato di farne dono all'organizzazione, concedendo un nuovo diritto di superficie gratuito esercitabile in due gradi, per una durata di 63 anni. La donazione da parte del Cantone, che rende il CICR nuovo proprietario del «Carlton», rafforzerà l'integrazione dell'Organizzazione a Ginevra.

Le organizzazioni internazionali che beneficiano di un mutuo edilizio o destinato a interventi di ristrutturazione sono tenute a fornire a loro volta una prestazione commisurata alla loro capacità economica (art. 7 lett. c LSu).

Nel progetto che qui vi presentiamo, il CICR si assumerà i costi per la ristrutturazione interna dell'edificio, che ammonteranno a circa 5 milioni di franchi.

6.5.2

Gestione materiale e finanziaria del mutuo

Il mutuo per la ristrutturazione della sede del CICR sarà concesso attraverso la FIPOI. Secondo una prassi consolidata, le condizioni di erogazione e di rimborso di tale mutuo saranno specificate in un contratto apposito sottoscritto dall'Organizzazione e dalla FIPOI, così da garantire un meccanismo efficace di gestione e di controllo dell'impiego dei mezzi stanziati. Conformemente a questo contratto, la somma sarà versata dalla FIPOI in tranche successive, in funzione dei bisogni dell'Organizzazione, per coprire i costi dei lavori, su presentazione di uno scadenzario dei pagamenti, dei preventivi e delle spese già sostenute o previste. Durante i lavori l'Organizzazione presenterà regolarmente alla FIPOI un rapporto sul loro avanzamento e farà trimestralmente il punto della situazione sui pagamenti effettuati e su quelli previsti per il trimestre successivo.

Se l'Organizzazione decide, per ragioni esclusivamente interne, di non realizzare il progetto di ristrutturazione o di costruzione, il contratto prevede il rimborso di qualsiasi quota del mutuo già versata entro un periodo non superiore a cinque anni.

Qualora l'Organizzazione dovesse decidere il proprio scioglimento oppure il trasferimento della sua sede fuori dal territorio svizzero, il rimborso della somma prestata sarebbe esigibile immediatamente.

6.5.3

Procedura per la concessione di un mutuo edilizio o destinato a lavori di ristrutturazione

Ogni organizzazione internazionale che intende chiedere un mutuo per costruire o ristrutturare la sua sede deve presentare la sua domanda alla Missione svizzera a Ginevra, che la trasmette alla Divisione Nazioni Unite e organizzazioni internazionali del DFAE. Quest'ultima, d'intesa con la FIPOI, effettua un esame dettagliato 3568

FF 2016

per determinare la fondatezza della richiesta, la fattibilità tecnica e finanziaria del progetto e la conformità agli obiettivi della politica di Stato ospite. Se, sulla base di questa valutazione e delle informazioni disponibili, il DFAE decide di proseguire, istituisce un comitato di coordinamento composto da rappresentanti dell'organizzazione internazionale richiedente, della FIPOI, della Confederazione (Missione svizzera a Ginevra e Divisione Nazioni Unite e organizzazioni internazionali del DFAE) e del Cantone di Ginevra. Questo comitato, le cui competenze possono variare, è di solito chiamato ad approvare la struttura del progetto, le diverse fasi di studio, la nomina dei principali mandatari, la procedura di appalto, il preventivo generale e il computo definitivo, a garantire che l'organizzazione internazionale rispetti le regole procedurali nel quadro dell'appalto di servizi, beni e costruzioni, e a controllare l'evoluzione dei costi, delle scadenze e della qualità. È inoltre tenuto a verificare che i fondi stanziati dalla Confederazione siano utilizzati conformemente al tenore dei messaggi sottoposti alle vostre Camere. Da questo comitato dipende un gruppo operativo, costituito da rappresentanti dell'organizzazione internazionale, della FIPOI, della Missione svizzera a Ginevra e del Cantone. Questo secondo organismo, di natura più tecnica, informa periodicamente il comitato di coordinamento sull'evoluzione del progetto e sulle scadenze, i costi e gli eventuali imprevisti o modifiche. Grazie a questa struttura, la FIPOI e la Confederazione possono seguire da vicino l'avanzamento degli studi e dei lavori, influendo positivamente, in particolare, su diversi aspetti quali l'attribuzione degli appalti, le scadenze, la pianificazione finanziaria e l'evoluzione dei costi e dei termini. Forte della sua esperienza, la FIPOI accompagna il progetto e mette a disposizione dell'organizzazione internazionale la sua consulenza per quanto concerne gli studi di fattibilità, la pianificazione e l'esecuzione dei lavori. Il rapporto sul controllo dei costi, presentato a scadenza trimestrale, permette di seguire la gestione finanziaria del progetto. Basata sul Codice dei costi di costruzione (CCC), che si applica a tutti i progetti realizzati in Svizzera, questa scheda di valutazione consente una lettura
immediata del preventivo. Va ricordato che negli scorsi anni i mutui accordati dalla FIPOI non sono mai stati superati e le scadenze annunciate sono sempre state rispettate, a dimostrazione dell'efficacia di questo sistema di sorveglianza. Anche gli Stati membri dell'organizzazione internazionale interessata verificano, da parte loro, il rispetto del programma finanziario preventivato.

3569

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Allegato 1

Progetti immobiliari della Ginevra internazionale Progetti in corso Comitato internazionale della Croce Rossa (CICR) Costo totale del progetto: circa 15 milioni di franchi Mutuo Svizzera:

9,9 milioni di franchi

Mutuo Confederazione:

9,9 milioni di franchi (mutuo destinato a interventi di ristrutturazione)

Contributo Ginevra:

donazione dell'edificio («Carlton») e concessione del diritto di superficie gratuito

Stato della situazione:

il progetto fa parte del presente messaggio

Federazione internazionale delle società della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa (FISCR) Costo totale del progetto: 59,4 milioni di franchi Mutuo Svizzera:

59,4 milioni di franchi

Mutuo Confederazione:

59,4 milioni di franchi (mutuo edilizio senza interessi rimborsabile in 50 anni), di cui 5 milioni di franchi accordati dal Parlamento per gli studi preliminari nel quadro dell'aggiunta I al Preventivo 2014

Contributo Ginevra:

donazione dell'edificio e concessione del diritto di superficie gratuito

Stato della situazione:

il disegno di decreto federale presentato con il messaggio del Consiglio federale è stato approvato dal Consiglio nazionale il 30 novembre 2015 e dal Consiglio degli Stati il 17 marzo 2016

Ufficio delle Nazioni Unite a Ginevra (Strategic Heritage Plan SHP) Costo totale del progetto: 836,5 milioni di franchi Mutuo Svizzera:

400 milioni di franchi

Mutuo Confederazione:

292 milioni di franchi (senza interessi; rimborsabile in 30 anni per la parte ristrutturazione e in 50 anni per la parte costruzione)

Contributo Ginevra:

mutuo di 108 milioni di franchi (senza interessi; rimborsabile in 30 anni per la parte ristrutturazione e in 50 anni per la parte costruzione)

Stato della situazione:

il messaggio è stato adottato dal Consiglio federale il 24 febbraio 2016

3570

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Organizzazione mondiale della sanità (OMS) Costo totale del progetto: 250 milioni di franchi Mutuo Svizzera:

140 milioni di franchi

Mutuo Confederazione:

90,4 milioni di franchi (mutuo edilizio senza interessi rimborsabile in 50 anni), di cui 14 milioni di franchi già accordati dal Parlamento per gli studi preliminari nel quadro dell'aggiunta I al Preventivo 2014

Contributo Ginevra:

mutuo senza interessi di 29,6 milioni di franchi

Contributo FIPOI:

mutuo senza interessi di 20 milioni di franchi

Stato della situazione:

il messaggio è stato adottato dal Consiglio federale il 24 febbraio 2016

Organizzazione internazionale del lavoro (OIL) Costo totale del progetto: 205,6 milioni di franchi per la prima fase (su un totale di 299 milioni) Mutuo Svizzera:

70 milioni di franchi

Mutuo Confederazione:

70 milioni di franchi (mutuo destinato a interventi di ristrutturazione, rimborsabile in 30 anni a un tasso d'interesse preferenziale)

Contributo Ginevra:

donazione della metà di una parcella all'OIL e sostegno amministrativo, procedurale e politico nella vendita di un'altra parcella appartenente all'Organizzazione (ricavi delle vendite: 54 milioni di franchi)

Stato della situazione:

il messaggio è stato adottato dal Consiglio federale il 24 febbraio 2016

Unione internazionale delle telecomunicazioni (UIT) Costo totale del progetto: circa 150 milioni di franchi (non ancora definito; sono attualmente allo studio diverse varianti, tra cui quella di un trasferimento all'estero) Mutuo Svizzera:

circa 150 milioni di franchi

Mutuo Confederazione:

circa 105 milioni di franchi (la natura del mutuo ­ ristrutturazione e/o costruzione ­ dipenderà dall'opzione scelta dall'UIT)

Contributo Ginevra:

circa 45 milioni di franchi19

19

La Confederazione e Ginevra non hanno ancora discusso in merito al contributo di Ginevra al progetto UIT. Come per gli altri progetti, questo contributo dovrebbe tuttavia ammontare al 30 per cento circa del mutuo Svizzera, ossia a 45 milioni di franchi circa su un prestito di 150 milioni di franchi.

3571

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Stato della situazione:

se durante la sessione di maggio 2016 il Consiglio dell'UIT optasse per la sostituzione dell'edificio di Varembé, il relativo messaggio potrebbe essere adottato dal Consiglio federale durante il primo semestre 2019 e presentato alle Camere federali nel corso dello stesso anno

Altri progetti possibili In base a un'analisi preliminare, l'Organizzazione europea per la ricerca nucleare (CERN) ha stimato in 600 milioni di franchi le proprie esigenze finanziarie per progetti di ristrutturazione e nuove costruzioni. Nel dicembre 2014, l'Organizzazione ha chiesto alla Confederazione di esaminare la possibilità di istituire un comitato di coordinamento CERN­FIPOI­Stato ospite incaricato di completare l'analisi e di preparare una domanda di finanziamento. Nel maggio 2015, l'Organizzazione ha comunicato alla Svizzera che la domanda di sostegno potrebbe riguardare un importo di circa 400 milioni di franchi. I lavori previsti si protrarrebbero per dodici anni (2019­2030). Vista l'assenza, a questo stadio, di informazioni sufficientemente concrete, il comitato di coordinamento non è ancora stato istituito.

In una lettera del 2 ottobre 2015, il direttore generale dell'Organizzazione internazionale per le migrazioni (OIM) ha espresso l'auspicio della sua Organizzazione di ristrutturare la sede di Ginevra, precisando che si tratta di un'opzione al vaglio tra altre (trasferimento in nuovi locali o costruzione di un nuovo edificio). All'inizio del 2016 sono previsti scambi tecnici volti ad aiutare l'OIM a precisare le proprie esigenze e a elaborare soluzioni adeguate.

Con lettera del 22 gennaio 2016 il segretario generale dell'Organizzazione meteorologica mondiale (OMM) ha chiesto il sostegno della Svizzera per sostituire con vetri fotovoltaici quelli che attualmente ricoprono la facciata della sede e installare sul tetto pannelli solari tradizionali. Ha proposto alla Confederazione di esaminare due opzioni, ossia un mutuo destinato a interventi di ristrutturazione ma senza interessi e un termine di rimborso particolare, oppure la concessione di un termine dilatorio di quattro anni, esente da interessi, per il rimborso del mutuo attuale (l'OMM beneficia già di un mutuo FIPOI concesso per la costruzione dell'edificio, da rimborsare entro il 2048). Con lettera del 17 febbraio 2016 il DFAE, senza pronunciarsi sul principio di un appoggio in sé, ha risposto di non poter entrare nel merito sulle due opzioni proposte. Da un lato, la Confederazione non può concedere un mutuo destinato a interventi di ristrutturazione alle stesse condizioni previste per un mutuo edilizio; dall'altro, poiché la
durata massima per il rimborso di un mutuo edilizio è di 50 anni, non è possibile prendere in considerazione un termine dilatorio. Poiché queste due opzioni non possono essere considerate, al momento sono allo studio alternative possibili per trovare una soluzione soddisfacente.

Infine, in base a discussioni preliminari, l'Unione postale universale (UPU) sarebbe intenzionata a presentare una domanda di mutuo per la ristrutturazione della sua sede a Berna. L'importo dei lavori è stimato in circa 4,5 milioni di franchi. Verifiche interne sono attualmente in corso.

3572

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Allegato 2

Cartina generale

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Allegato 3

La facciata del Carlton

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Allegato 4

Schema dell'edificio

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Allegato 5

Progetto di ristrutturazione: stato della situazione Finestra

Persiana

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Allegato 6

Progetto di ristrutturazione: stato della situazione Copertura

Facciata

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