99.081 Messaggio concernente un credito aggiuntivo per l'esposizione nazionale dell'8 ottobre 1999

Onorevoli presidenti e consiglieri, Con il presente messaggio vi sottoponiamo per approvazione il disegno di decreto federale concernente un credito aggiuntivo per l'esposizione nazionale.

Gradite, onorevoli presidenti e consiglieri, l'espressione della nostra alta considerazione.

8 ottobre 1999

In nome del Consiglio federale svizzero: La presidente della Confederazione, Ruth Dreifuss Il cancelliere della Confederazione, François Couchepin

1999-5339

8123

Compendio Il 10 dicembre 1996, le Camere federali hanno stanziato un credito d'impegno di 130 milioni di franchi (di cui 20 milioni quale garanzia per un eventuale deficit) per l'organizzazione e la realizzazione dell'esposizione nazionale nel 2001. Per il rimanente, la pianificazione, l'organizzazione e la realizzazione dell'esposizione nazionale spettano all'associazione EXPO 2001.

Una valutazione della situazione attuale sulla base della pianificazione e dei lavori preparatori sinora eseguiti per l'esposizione nazionale dimostra che si sta allestendo un'esposizione nazionale interessante e attrattiva dal profilo della forma e da quello del contenuto. Per quanto concerne invece le finanze, le scadenze e in particolare la direzione, la situazione appare estremamente critica.

Ritenuto che appare poco probabile una riuscita dell'EXPO nel 2001, il Consiglio federale accetta di rinviare l'esposizione al 2002. Per garantirne il successo, il Consiglio federale vuole essere d'esempio e, con la proposta di un credito aggiuntivo di 250 milioni di franchi, dare un segnale forte che permetta all'associazione EXPO 2001 e all'economia di garantire, con l'indispensabile impegno da parte loro, il successo dell'esposizione.

Il Consiglio federale propone il seguente stanziamento supplementare che libererà unicamente se vi saranno i presupposti per una riuscita dell'esposizione: in mio di fr.

­ spese per i progetti espositivi della Confederazione; ­ mutui per garantire la solvibilità e per coprire il rischio finanziario nel budget interno dell'associazione EXPO 2001 (di questi, 20 milioni di franchi devono essere calcolati per coprire la mancanza di liquidità nel periodo dall'ottobre al dicembre 1999); ­ contributi per il finanziamento dei progetti speciali d'infrastruttura e del programma PMI.

50

150 50

Il Consiglio federale ritiene che, nella misura in cui siano adempiute le condizioni fissate per il credito aggiuntivo, la realizzazione dell'EXPO sia la soluzione migliore rispetto all'abbandono del progetto.

8124

Messaggio 1

Genesi e valutazione della situazione attuale

11

Genesi

L'EXPO deve essere una manifestazione nazionale che abbia ripercussioni anche oltre i nostri confini. È concepita quale luogo di riflessione, di incontro e di scambio di idee, quale spazio di sperimentazione e, non da ultimo, anche come festa; è rivolta a tutti i cittadini della Svizzera, agli Svizzeri all'estero, alla popolazione degli Stati limitrofi e ai turisti di tutto il mondo. L'esposizione avrà luogo nella regione dei tre laghi ­ collegata all'acqua e sull'acqua ­ con quattro stazioni (denominate arteplages) a Bienne, Morat, Neuchâtel e Yverdon-les-Bains, nonché con una arteplage mobile per il Cantone del Giura.

Il 10 dicembre 1996, l'Assemblea federale ha approvato il seguente decreto federale concernente un contributo all'esposizione nazionale 2001: Art. 1 1

È stanziato un credito d'impegno di 130 milioni di franchi, di cui 20 milioni quale garanzia per un eventuale deficit, per l'organizzazione e la realizzazione dell'esposizione nazionale nel 2001.

2

Il fabbisogno finanziario annuo è iscritto nel budget.

Art. 2 1

L'organizzazione e la realizzazione dell'esposizione nazionale sono affidate all'associazione EXPO 2001.

2

Il Consiglio federale decide le modalità e l'entità della partecipazione della Confederazione Svizzera all'associazione EXPO 2001.

Art. 3

1

La Confederazione versa il contributo previsto soltanto previo versamento di un contributo finanziario sostanziale da parte dei Cantoni e dei Comuni partecipanti, come pure degli altri Cantoni e se l'esposizione nazionale 2001 è pianificata e realizzata rispettando l'ambiente.

2

Le esigenze in materia di protezione dell'ambiente, di sistemazione del territorio, di trasporti e d'energia, formulate dal Consiglio federale nel suo messaggio del 22 maggio 1996 e nei rapporti complementari del 6 settembre e 5 novembre 1996 sono imperative. Sono salve le modifiche esigibili al termine della procedura d'esame o d'autorizzazione previste dalla legge.

Art. 4 Annualmente, nell'ambito del rapporto di gestione, il Consiglio federale informa le Camere federali sull'avanzamento del progetto EXPO 2001.

8125

Art. 5 Il presente decreto, che non è di obbligatorietà generale, non sottostà al referendum.

Il relativo messaggio del 22 maggio 1996 (FF 1996 III 317) presenta la genesi del progetto esposizione nazionale 2001 e comprende la descrizione del programma, il risultato dello studio di fattibilità e le prevedibili ripercussioni per la Confederazione.

Nell'ambito dei costi e del finanziamento, gli organizzatori distinguono sempre tra «budget interno» e «budget dei partner» (qui di seguito: «budget esterno»). Il «budget interno» include tutti gli investimenti e i costi d'esercizio per la realizzazione e la gestione delle infrastrutture dell'EXPO.01. Il messaggio presentava un budget interno con un totale di entrate e di spese di rispettivamente 516,2 milioni di franchi e sottolineava però che le cifre preventivate nel budget si basavano su diverse supposizioni. Originariamente, gli organizzatori pretendevano un contributo dalla Confederazione di 170 milioni di franchi (di cui 40 mio di fr. quale garanzia per un eventuale deficit); il budget è però stato limitato a 130 milioni di franchi stanziati in seguito (di cui 20 mio di fr. quale garanzia per un eventuale deficit). Inoltre vi è il budget esterno (budget dei partner quali espositori del settore privato, proprietari e gestori di alberghi, ristoranti e snack-bar). Oltre ai 130 milioni di franchi, stanziati quale contributo della Confederazione all'esposizione nazionale, i Cantoni e i Comuni coinvolti hanno assicurato il versamento di 62,6 milioni di franchi, mentre gli altri Cantoni hanno promesso 22,2 milioni di franchi. Alla fine di agosto 1999, la Confederazione aveva effettuato pagamenti per un importo complessivo di 80,2 milioni di franchi, mentre i pagamenti dei Cantoni e dei Comuni ammontavano a 50,3 milioni di franchi (Cantoni coinvolti: 28,5 mio di fr., città coinvolte: 13,6 mio di fr., altri Cantoni: 8,2 mio di fr.).

La preparazione, l'organizzazione e la realizzazione dell'esposizione nazionale 2001 sono state affidate all'associazione EXPO 2001. Si tratta di un'associazione di diritto privato ai sensi degli articoli 60 segg. del Codice civile svizzero (RS 210).

Nell'ambito dell'aiuto finanziario della Confederazione, 20 milioni di franchi dovevano originariamente essere impiegati a sostegno di progetti di esposizione della Confederazione. Il
15 giugno 1998, abbiamo approvato i quattro temi che la Confederazione intende presentare all'EXPO. I quattro progetti devono mostrare ai visitatori un'immagine di una Svizzera aperta, solidale, efficace, diversificata e sicura.

Abbiamo incaricato il «Groupe Interdépartemental de Coordination» (GIC), quale organo interdipartimentale di coordinamento, di continuare nell'attuazione e nella realizzazione dei progetti con l'assistenza di specialisti e in stretta collaborazione con la direzione generale dell'EXPO.01. Questa cooperazione è disciplinata in una convenzione.

Sin dall'inizio, Parlamento e Consiglio federale hanno rilevato l'estrema importanza dell'applicazione di chiare prescrizioni di protezione dell'ambiente, pianificazione del territorio, trasporti ed energia. Inoltre, il 1° luglio 1998 il nostro Consiglio ha approvato il piano settoriale EXPO.01. Quale strumento quadro di guida e di direzione, il piano settoriale garantisce il coordinamento di tutti i provvedimenti rilevanti per l'assetto territoriale e indispensabili per la realizzazione dell'esposizione.

8126

12

Motivi per una nuova valutazione della situazione attuale

Anche se i preparativi dell'esposizione nazionale ­ la determinazione del contenuto e della scenografia dell'esposizione, la pianificazione della realizzazione tecnica, la ricerca di partner finanziari segnatamente negli ambienti dell'economia, l'allacciamento di contatti con l'opinione pubblica come pure internamente lo sviluppo delle strutture dirigenti ­ non si sono sempre svolti senza attriti e problemi, prima del 1999 non abbiamo mai avuto alcun motivo per prendere misure straordinarie.

L'evoluzione e gli avvenimenti degli ultimi mesi e settimane hanno però reso necessaria una valutazione complessiva della situazione attuale:

13

­

L'ultima versione del «budget interno» (budget 10) comprende spese ed entrate per 942 milioni di franchi (rispetto ai 516 mio di fr. approvati con il decreto federale concernente un contributo all'esposizione nazionale 2001).

Questo budget contiene inoltre diversi fattori di rischio sia dalla parte delle entrate sia da quella delle uscite (contributi di sponsor, proventi della vendita dei biglietti, costi di costruzione, eventuali spese per la sicurezza).

­

Dopo la sostituzione, nel corso del 1999, di due membri della direzione, il 5 agosto 1999 anche la direttrice generale ha lasciato l'incarico. Nel comitato strategico come pure negli ambienti esterni, si sente sempre maggiormente l'esigenza di nuove strutture dirigenti per l'associazione EXPO 2001.

­

I costi dei quattro progetti della Confederazione, per i quali sono previsti 20 milioni di franchi dall'aiuto finanziario della Confederazione, sono valutati, sulla base di nuovi dati, a più di 50 milioni di franchi. Per quanto concerne i progetti federali, per la fase di realizzazione è necessaria una nuova organizzazione con una migliore ripartizione e definizione delle responsabilità.

­

Già nel corso del 1999, l'associazione EXPO 2001 si è vista confrontata con problemi di liquidità. Le banche mettono in discussione la concessione dei crediti necessari per la continuazione dei lavori di preparazione. L'esigenza di prefinanziamento per la realizzazione dell'esposizione secondo i termini raggiungerà un importo di svariate centinaia di milioni di franchi, prima che la sua liquidità sia garantita in particolare dai proventi della vendita di biglietti.

­

Nascono forti dubbi sul fatto che i progetti edilizi assai complicati, costosi e articolati possano essere realizzati tecnicamente entro la data prevista per l'inaugurazione, il 3 maggio 2001.

Mandati di accertamento

Vista la situazione, il 13 agosto 1999 l'ufficio del comitato strategico ha incaricato la ditta Hayek Engineering di eseguire uno studio sull'attuale stato dell'esposizione nazionale. Secondo la lettera del 3 settembre 1999 del presidente dell'associazione EXPO 2001, l'esame riguarda le scadenze, i costi e il finanziamento, come pure le conseguenze di un rinvio dell'EXPO o di un eventuale abbandono dei lavori di preparazione.

Inoltre, abbiamo incaricato un gruppo interdipartimentale di elaborare varianti per la successiva evoluzione nell'ambito delle finanze, dello scadenzario e delle strutture organizzative, cosicché, con i risultati del rapporto Hayek sulla situazione, siano 8127

disponibili gli elementi per le necessarie decisioni di Consiglio federale e Parlamento.

2

Retrospettiva storica: esposizioni nazionali del XX secolo

Nel XX secolo la Svizzera ha vissuto per ben tre volte l'evento di un'esposizione nazionale: nel 1914 a Berna, nel 1939 a Zurigo e nel 1964 a Losanna. Non si tratta a questo punto di procedere a una valutazione globale di questi importanti appuntamenti per la nostra popolazione, bensì di enucleare da questi progetti del XX secolo conoscenze che possano rivelarsi utili per il primo progetto del XXI secolo.

Berna 1914. La Confederazione aveva versato il contributo a fondo perso inizialmente richiesto di circa 2 milioni di franchi e aveva poi partecipato con un buon milione di franchi supplementare al capitale di garanzia, o aveva dato comunque la sua disponibilità a concedere un mutuo. Tuttavia, queste nuove somme le erano state restituite o non aveva nemmeno dovuto sborsarle rimanendo per finire con l'onere dei 2 milioni di franchi inizialmente richiesti.

Zurigo 1939. I promotori dell'esposizione nazionale del 1939 si erano rivolti a due riprese alla Confederazione: una prima volta per chiedere un contributo e una partecipazione al capitale di garanzia, in seguito per l'assegnazione di crediti nell'ambito delle occasioni di lavoro. Insieme ai progetti della Confederazione e dopo la restituzione del capitale di garanzia, l'onere per la Confederazione ammontava a circa 4,5 milioni di franchi, ovvero a un franco per abitante o alla metà di un biglietto d'entrata all'esposizione nazionale del 1939.

Losanna 1964. Sulla base del messaggio iniziale, la Confederazione poteva prevedere nell'ipotesi peggiore ritenuta dapprima improbabile un onere massimo assoluto di 25 milioni di franchi. Un secondo messaggio si basava su un onere massimo assoluto di 58,6 milioni di franchi, che il Consiglio federale aumentò nuovamente nell'ambito della sua competenza (urgenza) di altri 10 milioni facendolo passare a 68,6 milioni di franchi. Insieme all'aumento dei costi intervenuto con i progetti della Confederazione (dagli iniziali 5 a 23 mio di fr.) vi fu un onere massimo di circa 75 milioni di franchi.

È possibile constatare che i preventivi delle tre esposizioni nazionali portate a termine nel XX secolo erano fortemente lievitati già prima dell'apertura delle stesse. Dopo aver interpellato una prima volta l'Assemblea federale, il Consiglio federale dovette consultarla almeno una seconda volta. L'esposizione a Berna
fu differita dal 1913 al 1914; a Zurigo, nel 1936, la data dell'esposizione venne cambiata dal 1938 al 1939; nel caso di Losanna l'ipotesi di un differimento fu respinta nel 1962.

I progetti della Confederazione presentavano problemi già nell'ambito della Landi 1939. Riguardo all'EXPO 1964 è possibile constatare un incremento dei costi dagli iniziali 5 milioni di franchi ad oltre 20 milioni di franchi. Tutto questo ricorda senz'altro i problemi del presente e tocca questioni fondamentali connesse con simili grandi progetti realizzati a intervalli irregolari di vari decenni.

Per quanto riguarda le tre esposizioni nazionali effettivamente realizzate, i responsabili principali della manifestazione erano nei tre casi una grande città e un Cantone rappresentato in Consiglio federale. Visto il peso politico, era più facile da un lato far passare questi progetti alle Camere federali ma, dall'altro, la «socializzazione» di un possibile insuccesso non entrava comunque in linea di conto. Ogni contraccolpo 8128

si sarebbe piuttosto ripercosso direttamente sull'immagine del Cantone e della città interessati: Berna doveva dimostrarsi capace nel 1914 come lo era stata Ginevra nel 1896, Zurigo nel 1939 come Berna nel 1914 e Losanna nel 1964 come Zurigo nel 1939, poiché numerosi visitatori nell'età più influente avevano già visto da giovani o da giovani adulti la precedente esposizione e si ricordavano delle discussioni di quei tempi. Lo spirito cantonale e quello della città erano fortemente impegnati a far trionfare l'equivalente di quel sentimento chiamato nella Svizzera interna «orgoglio nazionale», che non per nulla nel 1987 fu all'origine dell'insuccesso del progetto CH 91 (Andreas Iten, Anna-Marie Kappeler, Vorbei am Landesstolz, Ergründung des Neins zum Projekt CH 91, Lucerna: ed. Reuss, senza indicazione dell'anno).

Le tre esposizioni riuscite avevano ciascuna un'ubicazione e un partner cantonale e comunale. Questa semplice constatazione spiega perché molti aspetti erano più semplici a livello temporale, locale e politico rispetto a EXPO.01, in cui sono direttamente coinvolti cinque Cantoni e quattro città.

Vi si aggiunge pure un altro aspetto: oltre a contributi a fondo perso e crediti, le esposizioni nazionali del 1914 e del 1939 lavoravano con un capitale di garanzia rimborsabile e quella del 1964 con garanzie deficitarie. L'esperienza ­ lo svolgimento dei preparativi per l'EXPO ne è solo una chiara conferma ­ mostra le evidenti differenze nelle ripercussioni morali dei diversi strumenti di finanziamento. I donatori del capitale di garanzia, di cui facevano parte oltre alle finanze pubbliche i cittadini, speravano di recuperare il loro denaro. La direzione dell'esposizione non voleva subire l'umiliazione di dover ammettere la totale sconfitta. Così è andata nel 1914 e nel 1939, sebbene le crisi scoppiate in Europa e le mobilitazioni svizzere avessero creato condizioni veramente difficili. Chi oggi passa davanti alla Kunsthalle di Berna o al Museo delle Alpi, o al palazzo dei congressi di Zurigo, può vedere opere al cui finanziamento hanno contribuito le risorse rimaste dopo il rimborso del capitale di garanzia delle esposizioni nazionali.

L'effetto morale della garanzia deficitaria è completamente diverso: nell'ipotesi peggiore questa è volutamente e per quanto possibile completamente esaurita
nella convinzione assai diffusa che sarebbe peccato non impiegarla dal momento che c'è.

Nell'ipotesi migliore si instaura un sentimento di grande sicurezza, perché si pensa che se il denaro non dovesse bastare il deficit è coperto almeno sino a concorrenza di un determinato importo. Il processo d'allestimento del preventivo per EXPO 2001 conferma questa esperienza storica. Vi si aggiunge un altro aspetto: nel 1914, nel 1939 e nel 1964 tutte le persone coinvolte erano coscienti del fatto che massicci sorpassi di spesa avrebbero comportato un intenso confronto con i parlamenti dei tre livelli statali (Confederazione, Cantoni, Comuni) e che un obbligo morale e politico illimitato della Confederazione di versamenti supplementari non poteva essere affatto accettato.

Quali insegnamenti possiamo trarre dai successi del nostro Paese con le sue tre grandi esposizioni nazionali di questo secolo? Sicuramente soprattutto quello che un progetto in un certo senso promettente anche dal profilo finanziario deve in ogni caso fare i conti con l'orgoglio nazionale, con l'impegno diretto morale e volontario dei cittadini. Questo è coadiuvato a ragione da una partecipazione chiaramente delimitata, ma indispensabile di tutti e tre i livelli dello Stato con contributi a fondo perso e mutui, a condizione che vi sia un impegno paragonabile e vincolante da parte dell'economia. Infine, occorrono strutture, sufficientemente solide e trasparenti, che permettano di ovviare allo svantaggio della dispersione spaziale e politica e di guadagnare e riconfermare la fiducia della popolazione.

8129

3

Risultati degli accertamenti

Gli accertamenti e segnatamente il «Rapporto sulla situazione attuale dell'EXPO.01 su mandato del comitato strategico» del 24 settembre 1999 (rapporto Hayek) sono giunti alla conclusione che, per quanto riguarda la forma e il contenuto, l'esposizione nazionale è senza dubbio interessante, mentre riguardo alle finanze, alle scadenze e soprattutto alla direzione la situazione è quanto mai critica.

31

Finanze

311

Budget interno

311.1

Dal budget presentato nel messaggio del 1996 alla situazione attuale

Lo sviluppo delle finanze e la relativa valutazione nel rapporto Hayek sono illustrati nella tavola 1 mediante il raffronto di quattro budget: ­

Budget 1 della direzione dell'EXPO dell'aprile 1997 (il messaggio del 22 maggio 1996 si basava sul budget relativo allo studio di fattibilità dell'esposizione nazionale; dato che presenta una struttura diversa rispetto ai successivi budget dell'EXPO, non è adatto al raffronto);

­

Budget 10 della direzione dell'EXPO del giugno 1999;

­

«Estimate» (minimo) del rapporto Hayek: comprende le entrate e le uscite ipotizzando i rischi minimi;

­

«Estimate & Risk» (massimo) del rapporto Hayek: comprende i rischi supplementari difficilmente calcolabili nelle entrate e nelle uscite al fine di quantificare il rischio massimo.

8130

Tavola 1 Budget interno dell'EXPO.01: confronto tra il budget 1 e il budget 10 della direzione dell'EXPO, nonché il budget minimo e massimo del rapporto Hayek a) Uscite Direzione EXPO Budget 1

Rapporto Hayek

Budget 10

Minimo (Estimate)

Massimo (Estimate & Risk)

in mio di fr.

Arteplages Arteplage Giura /Helvéthèque Navigazione Ristorazione Alloggi Piste ciclabili/percorsi sportivi Esposizioni dell'EXPO Manifestazioni dell'EXPO Spese generali

296.8 13.0 3.0 3.0 3.0 14.0 64.7 ­ 219.2

434.7 20.0 12.5 5.7 3.0 14.0 33.2 68.7 349.9

575.6 20.0 12.5 5.7 3.0 14.0 67.3 92.5 363.6

630.6 20.0 12.5 5.7 9.0 12.0 67.3 92.5 362.3

Totale uscite EXPO *

616.7

941.6

1154.3

1212.9

b) Entrate Direzione EXPO Budget 1

Rapporto Hayek

Budget 10

Minimo (Estimate)

Massimo (Estimate & Risk)

in mio di fr.

Contributi pubblici Sponsor EXPO Licenze/sponsor manifestazioni Sponsor infrastruttura Proventi della locazione per l'esposizione Concessioni Merchandising/pubblicità Lotteria Proventi trasporti Proventi esposizione Diversi

194.8 48.0 15.0 ­ 48.5

194.8 76.3 33.1 150.0 58.8

194.8 100.0 34.0 50.0 55.8

194.8 100.0 34.0 50.0 41.4

45.4 19.0 5.0 60.1 180.9 -

37.8 26.8 5.0 26.9 325.1 7.0

33.0 20.8 5.0 20.2 319.1 7.0

30.7 19.6 5.0 18.8 265.8 7.0

Totale entrate EXPO *

616.7

941.6

839.7

767.2

0

0

­314.6

­444.8

Totale differenza entrate e uscite *

* Le differenze minime nelle somme sono dovute ad arrotondamenti.

8131

Essenzialmente si constata che: ­

Il rapporto Hayek stabilisce che il budget 10 dell'EXPO non ha alcun fondamento solido né plausibile.

­

Le uscite preventivate sono aumentate dal budget 1 al budget 10 da 616,7 a 941,6 milioni di franchi (+52,7%). «Estimate» prevede un ulteriore incremento pari a circa 212,7 milioni di franchi (totale uscite: 1154,3 mio di fr.), «Estimate & Risk» un aumento complessivo di 270,4 milioni di franchi (totale uscite: 1219,9 mio di fr.).

­

Tutti i budget della direzione dell'EXPO sono pareggiati. Ciò è dovuto segnatamente al fatto che parallelamente alle crescenti spese sono state costantemente aumentate diverse entrate (p. es. i proventi dei biglietti d'ingresso e gli apporti degli sponsor) o sono state istituite nuove categorie di entrate (p. es. sponsor nel settore infrastrutture e programma sponsor per le piccole e medie imprese, PMI).

­

Rispetto al budget 10 «Estimate» prevede minori entrate pari a 101,9 milioni di franchi, mentre per «Estimate & Risk» la differenza ammonterebbe a 174,4 milioni di franchi.

­

«Estimate» prevede pertanto che vi sarà un disavanzo di 314,6 milioni di franchi, mentre «Estimate & Risk» di 444,8 milioni di franchi.

311.2

Rischi nel budget interno

I rischi sono segnatamente legati ai seguenti settori.

Spese di costruzione: Tra il budget 1 e il budget 10 le spese di costruzione sono incrementate di oltre 90 milioni di franchi. Secondo il rapporto Hayek, il budget 10 non contempla tutte le possibili spese in questo settore. In particolare non è stata presa in considerazione la maggior parte delle spese di ripristino, che secondo «Estimate» ammonterebbero complessivamente a 78,5 milioni di franchi. Da questo importo vanno dedotti possibili ricavi dalla vendita di materiale per un ammontare di 19,5 milioni di franchi. Un grande rischio è costituito anche dalla situazione iniziale sfavorevole (poche le imprese generali interessate, posizione negoziale difficile per la scarsa disponibilità di tempo), ciò che può comportare ulteriori aumenti delle spese. Il rapporto Hayek prevede in tutto maggiori spese nel settore delle costruzioni di circa 130 milioni di franchi rispetto al budget 10.

Sicurezza: Nel budget interno sono previsti 25 milioni di franchi per il controllo e la sicurezza nell'area dell'EXPO, ma non sono comprese tutte le prestazioni. Il rapporto Hayek prevede nel bilancio «Estimate» una spesa totale per la sicurezza di circa 53 milioni di franchi. Tale importo può tuttavia essere ridotto nella misura in cui la Confederazione, i Cantoni e i Comuni interessati rinuncino a imputare le loro spese di sicurezza.

Vendita dei biglietti d'ingresso: I proventi dei biglietti sono stati via via corretti verso l'alto nei budget dell'EXPO (da 180 mio di fr. nel budget 1 a 325 mio di fr. nel budget 10). Le inchieste sembra8132

no confermare le attese positive per quanto riguarda il numero dei visitatori.

«Estimate» prevede pertanto 319 milioni di franchi per i biglietti d'ingresso. Tale importo è tuttavia considerato piuttosto ottimistico: in effetti «Estimate & Risk» ha preventivato i proventi dei visitatori a 265 milioni di franchi.

Sponsor infrastruttura: Sotto questa rubrica il budget 10 ha preventivato entrate dai programmi allestiti dagli sponsor (sponsor infrastruttura e programma per le piccole e medie imprese, PMI) per un totale di 150 milioni di franchi. Questi programmi sono stati inseriti per poter disporre di ulteriori fonti di finanziamento.

Secondo il rapporto Hayek, le possibilità di successo dal profilo attuale sono minime, segnatamente per quanto riguarda il programma degli sponsor relativo all'infrastruttura. Nel bilancio «Estimate» si è pertanto rinunciato a iscrivere i proventi realizzati con tale programma. Le entrate di 50 milioni di franchi previste nel budget 10 nell'ambito del programma PMI sono state riprese ­ nonostante talune riserve formulate nel rapporto Hayek ­ nel budget «Estimate».

312

Budget esterno

Nel budget esterno sono considerate le entrate e uscite che non sono direttamente sotto la responsabilità della direzione dell'EXPO, pur essendo in stretta relazione con la manifestazione A seconda della suddivisione, per questo bilancio vengono nominate differenti somme. La tavola 2 mostra le voci che il rapporto Hayek include e valuta nell'analisi con la designazione di budget esterno, paragonando inoltre le spese e le entrate complessive, e rilevandone le differenze.

La voce di spesa più importante del budget esterno è costituita dai costi per le esposizioni private. «Estimate» parte dal presupposto che, oltre ai quattro progetti della Confederazione e ai quattro progetti dei Cantoni (che sono contabilizzati nel budget interno), sono necessari 45 progetti di esposizione privati per poter realizzare un'EXPO allettante. Ciò nonostante, degli investimenti propri di 265,8 milioni di franchi necessari per tali progetti, attualmente sembrano essere assicurati, nella migliore delle ipotesi, soltanto 194,2 milioni di franchi. Questo importo non comprende le locazioni degli spazi espositivi, che rientrano nel budget interno. Se si considera il rischio di 35,6 milioni di franchi preventivato nel rapporto Hayek, risultano investimenti propri degli espositori pari a soli 158,6 milioni di franchi (dedotti i contributi per la locazione delle superfici espositive).

313

Considerazioni globali (budget interno ed esterno)

Sommando le cifre dei budget interno ed esterno (conformemente alla suddivisione effettuata nel rapporto Hayek) nel budget 10 risultano spese globali di 1241,9 milioni di franchi. Il rapporto Hayek giunge nel budget «Estimate» a maggiori spese pari a 296,6 milioni di franchi e a minori entrate pari a 84,6 milioni di franchi, cosicché si stima un disavanzo globale di almeno 381,2 milioni di franchi. Prendendo in considerazione ulteriori rischi nel bilancio «Estimate & Risk», il rapporto pronostica spese per un totale di 1596,2 milioni di franchi e entrate complessive di 1044,5 milioni di franchi, da cui risulta un disavanzo massimo di 551,6 milioni di franchi.

8133

Tavola 2 Budget esterno e budget globale: confronto tra il budget 10 della direzione dell'EXPO, nonché il budget minimo e massimo del rapporto Hayek a) Uscite budget esterno Direzione EXPO Budget 10

Rapporto Hayek Minimo (Estimate)

Massimo (Estimate & Risk)

in mio di franchi

Costi d'esposizione di terzi Costi manifestazioni di terzi Parcheggi Navigazione

141.2 107.9 30.6 20.5

265.8 81.0 17.9 19.5

265.8 81.0 17.9 19.5

Totale costi EXPO di terzi

300.2

384.2

384.2

b) Entrate budget esterno Direzione EXPO Budget 10

Rapporto Hayek Minimo (Estimate)

Massimo (Estimate & Risk)

in mio di franchi

Investimenti degli espositori privati Sponsor manifestazioni Proventi delle manifestazioni Traffico di accesso

141.2 16.7 91.2 51.1

194.2 27.5 58.5 37.4

158.6 27.5 58.5 32.8

Totale entrate EXPO di terzi

300.2

317.6

277.4

c) Riepilogo del budget globale Direzione EXPO Budget 10

Rapporto Hayek Minimo (Estimate)

Massimo (Estimate & Risk)

in mio di franchi

Totale spese globali EXPO Totale entrate globali EXPO Differenza budget interno Differenza budget esterno Differenza totale

8134

1241.9 1241.9 0 0 0

1538.5 1157.3 ­314.6 ­66.6 ­381.2

1596.2 1044.5 ­444.8 ­106.8 ­551.6

314

Valutazione nell'ottica del Consiglio federale

Se non vengono messi a disposizione ulteriori importanti mezzi federali, la prevista esposizione nazionale non è realizzabile. Occorre tuttavia delimitare chiaramente l'impegno della Confederazione, e questo avviene con i seguenti provvedimenti: il credito aggiuntivo è limitato a 250 milioni di franchi; il versamento di questo importo dipende dall'impegno globale vincolante dell'economia di versare 380 milioni di franchi entro il 31 dicembre 1999, da ridimensionamenti o dall'acquisizione di ulteriori mezzi finanziari da parte della direzione dell'EXPO per un importo di 290 milioni di franchi e infine da strutture direttive rinnovate e capaci.

32

Finanziamento dei progetti della Confederazione

Dal messaggio del 22 maggio 1996 risulta che il contributo totale della Confederazione di 130 milioni di franchi all'esposizione nazionale comprende un contributo di 20 milioni di franchi per contributi reali dei servizi dell'Amministrazione federale quali espositori. Tuttavia, nel decreto federale tale importo non risulta separato dal resto dello stanziamento.

Quali contributi reali degli uffici sono attualmente previsti quattro «Esposizioni della Confederazione» (progetti della Confederazione).

I quattro progetti della Confederazione fanno parte delle circa 70 esposizioni originariamente previste dall'EXPO.01. La Confederazione prevede un progetto per ogni sito dell'EXPO: ­

Nuova DestiNazione. Un intenso dialogo tra i cittadini e lo Stato («Heureka lässt grüssen») a Bienne;

­

Sicurezza nell'apertura («Werft») a Morat;

­

Sviluppo sostenibile («Palais de l'équilibre») a Neuchâtel;

­

Corpo e identità («Chi sono?») a Yverdon.

Per i quattro progetti della Confederazione sarebbero in realtà stati a disposizione sinora 20 milioni del credito d'impegno del 1996 nonché 7 milioni di franchi dei fondi stanziati dagli sponsor per il progetto «Sviluppo sostenibile». Questi mezzi sono stati nel frattempo impiegati per garantire la liquidità. Anche con una sponsorizzazione garantita e i contributi auspicati per altri progetti, la parte corrispondente del credito d'impegno stanziato nel 1996 non sarebbe assolutamente bastata per realizzare i quattro progetti previsti dalla Confederazione. Dalle attuali stime relative ai costi risulta che sono necessari oltre 58 milioni di franchi per la pianificazione, l'allestimento, l'esercizio e lo smantellamento delle quattro esposizioni della Confederazione. Sussistono inoltre altri rischi: ­

Le stime si basano su studi di pianificazione e progetti preliminari e non su offerte concrete.

­

Non è escluso che l'intensa attività edilizia legata all'EXPO, concentrata su un breve periodo, possa comportare incrementi dei prezzi, segnatamente perché i committenti lavorano sotto pressione.

­

Non è escluso che le locazioni dei siti, che incombono ai promotori dell'EXPO (incl. la Confederazione), subiranno ulteriori aumenti.

8135

­

33

Anche la gestione, le misure collaterali, le PR e l'informazione prima e durante l'esposizione comportano ulteriori rischi.

Problemi di liquidità

All'inizio di settembre 1999, un consorzio bancario ha assicurato la liquidità per le settimane successive con un credito pari a 10 milioni di franchi. Ciò nonostante si dovrà presto far fronte a un ulteriore fabbisogno di prefinanziamento. Per questi ultimi mesi del 1999, al fine di garantire la solvibilità saranno necessari altri crediti per un ammontare di 50 milioni di franchi. Secondo le attuali previsioni sulle liquidità necessarie all'associazione EXPO 2001, nel secondo semestre del 2000 il fabbisogno ammonterà a circa 150 milioni di franchi.

34

Direzione

341

In generale

Secondo il rapporto Hayek, un aspetto caratteristico degli attuali organi direttivi supremi dell'EXPO è che essi «non vedono i problemi o ritengono di non dover illustrare apertamente i problemi esistenti». Il lavoro a tempo parziale di titolari di funzioni strategiche e a maggior ragione di coloro che lavorano contemporaneamente nella loro azienda, esponendosi continuamente al pericolo di conflitti d'interesse, non si addice a un progetto di tale entità e complessità. È quindi necessario riorganizzare completamente la direzione, inclusi i settori di direzione.

L'esposizione nazionale prevista richiede un gruppo di lavoro professionale, efficiente, organizzato, che operi sul posto a tempo pieno e disponga di una direzione adeguata.

Inoltre, è necessario un comitato direttivo forte e capace composto di cinque membri al massimo.

342

Associazione EXPO 2001

La mancanza di un organo direttivo incisivo dell'associazione EXPO 2001 era stata indicata come un punto debole dell'organizzazione dell'esposizione nazionale già all'inizio degli accertamenti.

Lo statuto dell'associazione del 28 novembre 1996 prevede i seguenti organi: il comitato strategico, l'ufficio del comitato strategico, la direzione generale, il segretariato generale, le direzioni delle «arteplages», gli organi consultivi e l'ufficio di revisione. Il comitato strategico svolge la funzione di assemblea generale dell'associazione. Si compone di un presidente e di 18 membri. Di essi, tre sono rappresentanti della Confederazione nominati dal Consiglio federale (di cui uno è delegato del Consiglio federale), nove sono rappresentanti dei Cantoni e delle città partner, tre sono rappresentanti della Conferenza dei governi cantonali e tre sono indipendenti.

La responsabilità operativa è ampiamente delegata alla direzione generale la quale, secondo lo statuto, si compone del presidente della direzione generale e di 2-4 direttori nominati dal comitato strategico. In pratica le direzioni erano competenti nei 8136

seguenti settori: arte; logistica, tecnica, sicurezza; finanze, trasporti, ambiente, turismo; marketing, comunicazione.

Il 27 agosto 1999, con una modifica dello statuto il comitato strategico ha deciso di adeguare le strutture dirigenti. L'aspetto essenziale è l'istituzione di un comitato direttivo composto di cinque membri del quale fanno parte, oltre al presidente, due rappresentanti dei Cantoni e delle città interessati e due rappresentanti dell'economia (che non devono essere membri del comitato strategico). A questo nuovo organo direttivo vengono assegnate ulteriori competenze. Secondo il nostro Consiglio, il comitato strategico, che diventa l'assemblea generale, dovrebbe rimanere competente in materia di conti.

343

Direzione dei progetti federali

Per la realizzazione dei progetti federali abbiamo istituito il «Groupe Interdépartementale de Coordination» (GIC), del quale fanno parte rappresentanti dei dipartimenti interessati sotto la direzione del delegato del Consiglio federale per l'EXPO.

La responsabilità dei quattro progetti federali non è tuttavia disciplinata in modo chiaro. Essa spetta in parte alla direzione dell'EXPO, dal momento che essa è responsabile dal profilo artistico di tutte le esposizioni. Secondo questo disciplinamento, il contributo della Confederazione e i fondi degli sponsor a destinazione vincolata vanno all'EXPO, che paga le fatture per i progetti federali.

Riguardo ai progetti federali, il rapporto Hayek giunge alle seguenti conclusioni: ­

per i progetti federali vi sono state notevoli difficoltà dovute a un'insufficiente organizzazione e cultura progettuale;

­

i progetti federali evidenziano lacune nella gestione professionale dei progetti;

­

la ripartizione delle responsabilità tra l'associazione EXPO 2001 e la Confederazione non è disciplinata in modo chiaro;

­

le esigenze elevate della Confederazione riguardo ai suoi progetti sono in contraddizione con i mezzi federali originariamente previsti di 20 milioni di franchi in totale;

Il Consiglio federale dovrà quindi disciplinare nuovamente l'organizzazione dei progetti federali.

La responsabilità dei progetti federali spetterà in futuro chiaramente alla Confederazione. Viene istituita un'organizzazione professionale che corrisponde alle regole riconosciute della moderna gestione di progetti. Ognuno dei progetti federali è realizzato su mandato della Confederazione da un direttore di progetto. Quest'ultimo dirige il progetto, amministra il budget ed è responsabile della realizzazione del progetto entro i termini stabiliti e tenendo conto dei costi e della qualità preventivati.

Per quanto concerne le questioni di contenuto, può contare sulla collaborazione di un gruppo di autori in parte interno alla Confederazione. I mezzi finanziari sono attribuiti ai singoli progetti.

I progetti federali sono controllati e sostenuti da un organo di sorveglianza dei progetti che, a seconda del suo livello, è responsabile del budget globale, dell'acquisizione e dell'impiego delle risorse nonché della riuscita del progetto.

8137

I rimanenti compiti dell'attuale GIC sono affidati alla nuova organizzazione dei progetti.

La direzione dell'EXPO assume unicamente una funzione di sostegno artistico (come per i progetti privati, ad essa compete la responsabilità finale in campo artistico).

Affinché la nuova organizzazione dei progetti possa realizzarsi rapidamente e in modo efficace, è indispensabile che l'Amministrazione federale la sostenga con il suo know-how e le sue prestazioni in materia d'infrastruttura.

35

Valutazione dello scadenzario

Considerata la data originariamente prevista di inaugurazione nel maggio 2001 e in base allo stato attuale dei progetti, il rapporto Hayek valuta lo scadenzario estremamente critico.

La pianificazione dei termini evidenzia perdite di tempo. Lo indica anche il fatto che, nel settembre del 1999, delle 853 attività da svolgere nei diversi luoghi ­ in gran parte a Morat e a Bienne ­ più di un quarto si trova in una situazione critica.

Questo è particolarmente preoccupante perché sinora la direzione non ha evidentemente valutato con esattezza il problema delle scadenze e di conseguenza non ha preso i provvedimenti necessari.

4

Petizione dell'associazione EXPO 2001

Nella petizione rivolta il 28 settembre 1999 al nostro Collegio, il comitato strategico ha preso posizione in merito al rapporto Hayek sottoponendoci, a mente delle nostre proposte, una domanda di credito aggiuntivo.

D'accordo con la Direzione dell'EXPO, il comitato strategico, dopo aver analizzato il rapporto Hayek, rimane fermamente convinto che l'EXPO possa svolgersi come previsto. Considerate l'attuale difficile situazione e le brevi scadenze, il Comitato ammette la necessità di mobilitare le forze congiunte di politica, economia e cultura e che l'associazione EXPO 2001 deve rapidamente migliorare le proprie strutture, a livello strategico e operativo.

Il comitato strategico ritiene che i seguenti elementi costituiscano le fondamenta per la prosecuzione dei lavori: ­

garantire in tutti i modi il rispetto dello scadenzario;

­

consolidare il budget interno con un tetto di 1150 milioni di franchi;

­

migliorare la direzione strategica (nomina del comitato direttivo di 5 membri, trasferimento a questo delle necessarie competenze, rinuncia dei membri del comitato strategico a una nomina in seno al comitato direttivo);

­

migliorare la direzione operativa (riorganizzazione della Direzione con direttori a tempo pieno e concentrazione della direzione a Neuchâtel);

­

ulteriori mezzi finanziari della Confederazione per un ammontare complessivo di 230 milioni di franchi (120 mio di fr. sotto forma di mutuo; 50 mio di fr. per il finanziamento dei progetti speciali d'infrastruttura e del programma PMI;

8138

­

30 milioni di franchi cadauno per i progetti federali e per il finanziamento di ulteriori progetti espositivi di particolare rilevanza nazionale).

Nella sua petizione, il comitato strategico è scettico riguardo a un rinvio dell'esposizione di un anno per i seguenti motivi: ­

i costi di un rinvio di un anno sono calcolati in 80-100 milioni di franchi (165 mio di fr. in caso di rinvio di due anni);

­

andrebbero adeguate basi sostanziali (regolamenti edilizi, permessi di costruzione, concessioni e altri contratti);

­

molti progetti andrebbero rielaborati a livello contenutistico;

­

partner espositivi potrebbero essere tentati di realizzare i loro progetti in anticipo autonomamente oppure di annullare il loro impegno;

­

attuali collaboratori con preziose conoscenze cambierebbero posto di lavoro;

­

tutte le forze che finora hanno lavorato con grande impegno in previsione dell'esposizione nazionale 2001 dovrebbero trovare una nuova motivazione.

Terremo conto di questo parere del comitato strategico nella nostra valutazione in merito alla futura procedura da seguire. Per noi è importante che il comitato strategico condivida ampiamente la valutazione della situazione del rapporto Hayek, e in particolare salutiamo la disponibilità del comitato a migliorare profondamente la direzione a livello strategico e operativo.

5

Opzioni e loro valutazione

51

Svolgimento dell'esposizione nel 2001

Le analisi mostrano che la riuscita dell'EXPO presuppone l'adempimento di quattro premesse: ­

dal profilo tecnico, l'EXPO è realizzabile nei termini previsti;

­

i problemi di organizzazione e di management sono risolvibili tempestivamente, la direzione è garantita;

­

i rimanenti rischi finanziari vengono ridotti grazie a ulteriori sussidi federali;

­

l'economia partecipa in modo determinante al finanziamento degli oggetti espositivi e delle infrastrutture.

In seguito occorre mostrare fino a che punto sono soddisfatte o possono essere ancora soddisfatte le premesse per uno svolgimento dell'esposizione nazionale nel 2001 (cfr. n. 511-514). Successivamente questa opzione, rischi inclusi, va ponderata (n. 6) rispetto ad altri possibili scenari (n. 52), quali il rinvio dell'esposizione di un anno e l'abbandono del progetto.

511

La fattibilità dal profilo temporale

La pianificazione originaria prevedeva l'inizio dei lavori di costruzione per tutte le arteplages nell'aprile del 1999. Tuttavia, il margine contemplato nel programma di costruzione generale è già stato eroso fino a questo momento.

8139

Date le circostanze, l'inaugurazione il 3 maggio 2001, come da programma, è perciò difficilmente realizzabile. Dovrebbero essere soddisfatte, senza eccezioni, numerose condizioni quali l'ottenimento tempestivo dei permessi di costruzione ancora mancanti, in particolare per l'ubicazione a Bienne, e l'assegnazione tempestiva dei mandati per costruzioni ed esposizioni e la loro esecuzione nei termini previsti. Inoltre, non potrebbero sorgere imprevisti (ad es. ritrovamenti archeologici, periodi di maltempo).

La perdita di tempo verificatisi nel corso degli ultimi anni non può essere recuperata con il denaro, qualunque sia l'importo. Anche in caso di rinvio, il management e i suoi mandatari devono fornire una prestazione d'assieme eccellente al fine di evitare rischi dal profilo temporale.

512

Questioni organizzative e di management

La direzione di un progetto dell'ordine di grandezza e della complessità di un'esposizione nazionale pone esigenze straordinarie a management, metodi e strumenti.

Dopo che ai responsabili delle direzione non è evidentemente riuscito di organizzare e portare a buon fine il passaggio dalla fase pianificatoria a quella di realizzzione, solo con un miglioramento immediato e duraturo di strutture, processi, management, direzione e condizioni quadro è possibile costituire le premesse affinché l'EXPO abbia successo. Il rapporto Hayek mostra chiaramente come devono essere tali premesse.

513

Partecipazione dell'economia

L'idea dell'EXPO presuppone che l'economia partecipi in diverse forme alla sua realizzazione. Essenzialmente, le forme di partecipazione sono: partner ufficiali, partner di prodotti e servizi, partner espositivi, sponsor di manifestazioni, sponsor di infrastrutture e una partecipazione al programma PMI. Ce ne occuperemo nei paragrafi successivi:

513.1

Partner ufficiali

I partner ufficiali sono gli sponsor principali dell'EXPO e godono dell'esclusiva per il loro settore all'interno di questa categoria di partenariato. In sostanza finanziano le spese di comunicazione e appaiono in maniera evidente già prima dell'EXPO.

Attualmente sono stati firmati undici contratti per un ammontare di 73,5 milioni di franchi. Con un dodicesimo partner (6 mio di fr.) i negoziati sono in dirittura d'arrivo. Sin d'ora questo segmento di partner può essere definito un successo.

513.2

Partner di prodotti e servizi

I partner di prodotti e servizi sono i fornitori ufficiali di prodotti e servizi all'EXPO.

L'obiettivo è di trovare 15-20 imprese che forniscano complessivamente 20 milioni di franchi in contributi di sponsorizzazione. Per il momento, tuttavia, vi sono impegni solamente per 5-6 milioni di franchi.

8140

513.3

Partner espositivi

L'idea prevede che l'EXPO appresti le superfici espositive e l'infrastruttura di base nel quadro del budget interno. Le superfici espositive sono date in locazione a partner espositivi pubblici e privati, i quali finanziano il contenuto della loro esposizione.

I responsabili dell'EXPO e il rapporto Hayek prevedono che siano necessari almeno 53 progetti espositivi per poter svolgere in maniera interessante l'EXPO conformemente all'idea definita.

Confederazione e Cantoni hanno deciso di finanziare quattro progetti ognuno. I privati dovranno quindi organizzare e finanziare 45 progetti.

Le spese per lo svolgimento dei 45 progetti di esposizione privati sono preventivate in 343 milioni di franchi, di cui circa 77 milioni per la locazione delle superfici espositive e circa 266 milioni per le esposizioni stesse.

Secondo il rapporto Hayek, attualmente, nella migliore delle ipotesi, è presumibile che l'economia sia disposta a investire 250 milioni di franchi in progetti espositivi (circa 30 esposizioni). Da parte dei privati mancano così circa 100 milioni di franchi per le esposizioni.

513.4

Sponsor di manifestazioni

Gli sponsor di manifestazioni finanziano del tutto o in parte manifestazioni culturali e di altro genere in seno all'EXPO. Il rapporto Hayek prevede che per questo ambito di sponsorizzazione possano essere mobilitati 50-55 milioni di franchi. In questo modo verrebbe raggiunto l'obiettivo di 50 milioni di franchi posto dalla direzione dell'EXPO.

513.5

Progetti infrastrutturali e programma PMI

La direzione dell'EXPO conta su fondi degli sponsor per un ammontare di 100 milioni di franchi nel settore delle infrastrutture e di 50 milioni nell'ambito del programma PMI.

Per progetti infrastrutturali si intendono installazioni e attrazioni che devono essere realizzate nel quadro della concezione artistica globale dell'EXPO. Ne sono un esempio i cipressi nel porto di Morat, un gigantesco monolite nel lago, proiezioni sovradimensionali, piccole capanne con installazioni video, fuochi sull'acqua, una nuvola artificiale con ristorante, oppure un bar sott'acqua. Obiettivo dell'EXPO è di trovare partner del mondo economico per tutti questi progetti infrastrutturali. Ai partner dei progetti infrastrutturali saranno proposte talune contropartite quali condizioni preferenziali per pubblicizzare la ditta, posizionamento del logo e altri privilegi.

Il programma PMI deve offrire a piccole e medie imprese la possibilità di essere anch'esse presenti all'EXPO, ad esempio sotto forma di partecipazione al panorama della battaglia presso Morat, di partecipazione alle dune di fiori sull'arteplage di Yverdon oppure ai canneti sull'arteplage di Neuchâtel. Per il programma PMI vi

8141

sono stretti contatti con l'Unione svizzera delle arti e mestieri, che si è assunta il patronato per la commercializzazione del suddetto programma.

513.6

Impegno complessivo dell'economia

L'EXPO attende complessivamente una partecipazione dell'economia di oltre 600 milioni di franchi. Attualmente, a voler essere ottimisti, si può contare su 400-450 milioni.

514

Necessità della partecipazione della Confederazione alla copertura dei rischi

In base al rischio globale calcolato finora nel budget interno ed esterno di 551,6 milioni di franchi, si deve partire dal presupposto che l'EXPO non potrà svolgersi se la Confederazione non partecipa alle spese dell'EXPO al di là dell'impegno già assunto. Solo a queste condizioni si può presumere che l'economia sia disposta a sua volta a reperire un importo globale di oltre 600 milioni per realizzare l'esposizione nazionale.

Una partecipazione della Confederazione va tuttavia legata a premesse che contribuiscano a far sì che i rischi finanziari esistenti vengano ridotti, ovvero che non ne sorgano di nuovi.

Premessa ovvero provvedimento 1 I difetti organizzativi e di direzione evidenziati nel rapporto Hayek devono essere eliminati rapidamente.

Premessa ovvero provvedimento 2 Ridurre il rischio che i costi aumentino ancora.

Un ulteriore sostegno della Confederazione deve essere accordato unicamente a condizione che la direzione dell'EXPO diminuisca i costi.

Premessa ovvero provvedimento 3 Oltre alla Confederazione, anche i Cantoni e i Comuni devono fornire gratuitamente le prestazioni in materia di sicurezza.

Premessa ovvero provvedimento 4 La liberazione dei crediti aggiuntivi della Confederazione va fatta dipendere dall'impegno degli ambienti economici nella misura necessaria, nella fattispecie quali partner espositivi privati.

Premessa ovvero provvedimento 5 Occorre creare incentivi affinché i contributi degli sponsor previsti nel budget siano forniti al programma infrastrutturale e al programma PMI.

8142

Premessa ovvero provvedimento 6 L'economia intensifica i propri sforzi di mobilitare gli attesi contributi degli sponsor di manifestazioni.

52

Scenari alternativi

521

Rinvio dell'esposizione di un anno

Nella sua petizione, il comitato strategico è critico riguardo al rinvio dell'EXPO, segnalando fra l'altro ulteriori costi di 80-100 milioni di franchi in caso di rinvio di un anno o addirittura di 165 milioni se il rinvio fosse di due anni. Esso evidenzia i numerosi, grossi rischi che comporterebbe una simile decisione, in particolare il rinnovo dei permessi di costruzione e di pianificazione, l'adeguamento di contratti, l'insicurezza dei partner e degli sponsor economici e culturali con tutte le conseguenze negative o ancora il venire meno della motivazione dei collaboratori, con il pericolo di perdere elementi portanti.

Il rapporto Hayek si china solo brevemente sullo scenario di un rinvio dell'esposizione di un anno. Stima in circa 80 milioni di franchi i costi supplementari e rimanda a ulteriori rischi di ordine giuridico come conseguenza della necessaria rescissione o del necessario adeguamento di contratti.

È chiaro che nel caso di un rinvio si dovrebbero mettere ulteriori mezzi finanziari a disposizione dell'EXPO. Risulta tuttavia difficile stimare gli ulteriori rischi da coprire. Da un lato un rinvio causa senza dubbio costi supplementari, dall'altro le conseguenze finanziarie della fretta potrebbero essere attenuate da uno svolgimento nel 2002. Così, ad esempio, si ridurrebbe il rischio di prezzi di costruzione eccessivi. Se vi fosse più tempo a disposizione, probabilmente potrebbe anche essere aumentato il numero delle esposizioni, il che a sua volta si ripercuoterebbe positivamente sui proventi. Inoltre, proprio nel caso di un rinvio dovrebbe essere possibile realizzare grandi riduzioni dei costi. Più si esamina da vicino lo scenario di un rinvio, più appaiono minimi i suoi svantaggi. Nel suo parere del 6 ottobre 1999 il «Comité stratégique» si è espresso a favore del rinvio di un anno dell'esposizione.

522

L'abbandono con o senza un nuovo inizio

522.1

In generale

Finora non sono state esaminate nel dettaglio le ripercussioni di un abbandono con un nuovo inizio in tutte le attuali ubicazioni o in una parte di esse, con l'obiettivo di svolgere un'esposizione nazionale verso il 2005 o il 2006. In particolare non è noto fino a che punto potrebbero continuare a essere in parte utilizzati gli ampi e dispendiosi lavori di pianificazione dell'EXPO eseguiti finora e quindi essere considerati quali entrate.

8143

522.2

Le conseguenze finanziarie

522.21

In generale

La direzione dell'EXPO ha provvisoriamente stimato in circa 300 milioni di franchi le conseguenze finanziarie di un abbandono. Circa 180 milioni sono già stati spesi.

Oltre a ciò, giungerebbero a scadenza pagamenti per lavori non ancora conteggiati.

Inoltre occorre prevedere richieste di risarcimento danni per contratti conclusi.

Complessivamente si calcola che vi saranno ulteriori richieste per un ammontare di altri 120 milioni di franchi circa.

A fronte dei costi complessivi di 300 milioni di franchi, nel conteggio dell'EXPO vi sono proventi già realizzati per circa 160 milioni. Mancherebbero così circa 140 milioni.

Riguardo alla questione di un eventuale abbandono del progetto, il rapporto Hayek reputa che il relativo scenario calcolato a grandi linee dall'EXPO e le ripercussioni finanziarie per un ammontare di circa 300 milioni di franchi risultano adeguati e plausibili.

522.22

Conseguenze per la Confederazione

Per debiti dell'associazione i membri rispondono solamente fino all'importo degli obblighi da loro contratti nei confronti dell'associazione. Giuridicamente la Confederazione ha così finora obblighi al massimo fino a un importo di 130 milioni di franchi. Con l'autorizzazione del presente credito aggiuntivo da parte delle Camere federali e se sono soddisfatte le condizioni di cui all'articolo 2 capoverso 3 del decreto federale, l'impegno della Confederazione potrebbe salire a 330 milioni di franchi. Mentre la situazione in merito alla responsabilità giuridica è evidente, la responsabilità politica della Confederazione necessita eventualmente di un'osservazione più accurata. Nonostante la struttura organizzativa di diritto privato dell'EXPO 2001, è stata indubbiamente la Confederazione a dare inizio all'esposizione nazionale: il 13 luglio 1994 abbiamo deciso che nel 2001 si sarebbe svolta un'esposizione nazionale. Abbiamo anche deliberato in favore del «Progetto dei tre laghi» e affidato all'associazione EXPO 2001 l'organizzazione dell'esposizione.

522.3

Danni immateriali

Anche se dal profilo puramente formale l'EXPO riguarda un'associazione privata, non è escluso che le responsabilità di un abbandono siano almeno in parte addossate alle autorità politiche, in particolare a quelle federali.

Ne potrebbe risultare danneggiata anche l'immagine della Svizzera all'estero. È presumibile che una decisione di abbandono verrebbe recepita, in misura limitata, anche a livello internazionale. Varie imprese straniere hanno manifestato il loro interesse per una partecipazione attiva alla realizzazione dell'EXPO.

Nelle regioni interessate un abbandono non troverebbe grande comprensione e lascerebbe tracce profonde. In fondo e non da ultimo il progetto, con l'EXPO, intendeva dare indirettamente una mano a una regione economicamente piuttosto debole,

8144

rendendo inoltre sperimentabile per il resto della Svizzera l'incontro delle culture proprio là dove esse si incontrano geograficamente.

Va inoltre messo in conto anche un danno tecnico ed economico difficilmente valutabile in cifre, ma comunque significativo. Numerose innovazioni, ad esempio nel settore della ristorazione e nell'industria alberghiera non potrebbero per il momento essere realizzate nel nostro Paese e quindi neppure essere presentate in un ambito di grande risonanza a livello internazionale.

6

Valutazione globale del Consiglio federale

Secondo il Consiglio federale, il rapporto Hayek contiene sostanzialmente due semplici indicazioni. La prima è la seguente: l'EXPO si trova in tali difficoltà per quanto riguarda le scadenze, le finanze e l'organizzazione che in circostanze normali bisognerebbe parlare di un fallimento del progetto. La seconda indicazione menziona di conseguenza le condizioni concrete indispensabili per il successo dell'esposizione nazionale: intervento immediato in tutti i settori critici, riorganizzazione della direzione e della gestione, stabilizzazione del budget e programmi di riduzione dei costi, finanziamento supplementare da parte dello Stato e dell'economia, rispetto delle scadenze e garanzia di un alto livello dell'esposizione.

Il Consiglio federale si associa a questa valutazione. Accettiamo quindi di rinviare l'esposizione nazionale di un anno al 2002. Siamo inoltre disposti a sostenere la mobilitazione di tutte le forze necessarie per il successo dell'esposizione e a crearne la condizione indispensabile dal profilo finanziario proponendo un finanziamento supplementare di 250 milioni di franchi. La nostra decisione non è stata facile. Siamo tuttavia convinti che non è compito di un governo nazionale sottrarre il sostegno a un progetto nazionale che ha esso stesso avviato, fintanto che le possibilità di riuscita non sono del tutto nulle. Alle soglie del nuovo millennio si parla molto di nuovi progetti, svolta, nuovo orientamento, solidarietà e capacità di rischio. Sarebbe quindi difficilmente comprensibile se il primo grande progetto del futuro intrapreso dal nostro Paese nel nuovo millennio fosse già vittima di quel nostro senso di scoraggiamento che critichiamo in ogni discorso del 1° agosto. E sarebbe anche difficile capire come l'incontro delle nostre culture, simboleggiato dal «Progetto dei tre laghi», si possa trasformare nel suo contrario alla prima tempesta.

Riteniamo che la situazione critica dell'esposizione nazionale sia ampiamente indicata per mettere alla prova la tanto decantata volontà della Svizzera, nazione sorta proprio per la volontà dei suoi cittadini. Essa offre al Paese l'opportunità non solo di celebrare a parole la collaborazione tra Stato, cultura ed economia ma anche di realizzarla per il tramite di questa esposizione nazionale e a trarne le dovute conclusioni per il futuro
del nostro Paese.

Non dimentichiamo che, anche con un decorso favorevole del progetto a partire da ora, permangono rischi considerevoli e in parte incalcolabili. Intendiamo arginare questi rischi vincolando il finanziamento supplementare a condizioni che devono essere obbligatoriamente soddisfatte affinché vengano liberati i contributi della Confederazione.

Al momento in cui dovrà deliberare sul credito aggiuntivo, il Parlamento disporrà inoltre, contrariamente al Consiglio federale, di elementi concreti circa il seguito che si vorrà dare alle raccomandazioni del rapporto Hayek e saprà se vi saranno effetti8145

vamente le condizioni per una riuscita dell'esposizione e quindi per un promettente finanziamento supplementare da parte della Confederazione.

Riteniamo che lo svolgimento dell'esposizione nazionale sia la soluzione migliore rispetto alla variante dell'abbandono. Come illustrato in precedenza, anche un abbandono risulterebbe costoso e causerebbe inoltre danni immateriali.

7

Principi, criteri e strumenti di un finanziamento aggiuntivo

71

Il concetto di base

Punto di partenza per l'entità e la struttura del finanziamento aggiuntivo da parte della Confederazione sono il rapporto Hayek e la richiesta presentata dall'Associazione EXPO 2001.

L'Associazione EXPO 2001 richiede alla Confederazione mezzi supplementari per un importo complessivo di 230 milioni di franchi (120 mio di fr. sotto forma di mutuo; 50 mio di fr. per il finanziamento di progetti speciali di infrastruttura e del programma PMI; 30 mio di fr. per i progetti della Confederazione e 30 mio di fr. per il finanziamento di ulteriori progetti espositivi di particolare importanza nazionale).

Rinviando l'EXPO di un anno il fabbisogno di mezzi finanziari aumenta di circa 80100 milioni di franchi.

Per due diversi motivi l'importo del credito aggiuntivo non può essere equiparato né al rischio globale massimo di circa 555 milioni di franchi ipotizzato dal rapporto Hayek, né al rischio minimo valutato in 381 milioni di franchi (senza i costi supplementari di 80-100 mio di fr. in caso di rinvio di un anno).

Anzitutto l'onere supplementare della Confederazione deve esser limitato per motivi di politica finanziaria. Il rispetto degli obiettivi di bilancio stabiliti a livello costituzionale per gli anni 2000 e 2001 non può essere pregiudicato dal finanziamento aggiuntivo. Se il disegno di preventivo 2000 presentato dal nostro Collegio consente ancora un modesto margine di manovra (deficit preventivato: 1,74 mia di fr.; limite superiore del deficit: 2,5 mia di fr.), per il 2001 vanno ancora colmate ingenti lacune per poter raggiungere l'obiettivo. Pertanto, se per il 2001 deve essere evitato nella misura del possibile un ulteriore onere supplementare, per l'anno di preventivo 2000 sarebbe altamente sconsiderato e addirittura irresponsabile fare capo per la sola EXPO a un'ampia porzione del margine di manovra disponibile. Per motivi di politica finanziaria il credito aggiuntivo deve quindi essere limitato a un tetto massimo di 250 milioni di franchi, nel senso di un importo «top-down».

Secondariamente, il credito aggiuntivo può essere ridotto rispetto ai rischi stimati in funzione di un approccio «bottom-up». La concessione di un credito aggiuntivo generoso che coprirebbe la totalità dei rischi costituirebbe un segnale sbagliato da parte della Confederazione nei confronti dell'Associazione EXPO 2001,
come pure nei confronti dei Cantoni, dei Comuni e dell'economia. Il credito deve essere commisurato in modo che la realizzazione dell'esposizione nazionale possa nuovamente essere considerata realistica, ma anche in modo da esercitare una pressione sufficiente in vista di un'utilizzazione parsimoniosa dei mezzi e da suscitare un'adeguata partecipazione finanziaria da parte di terzi. Il nostro Collegio ritiene quindi che l'esplosione massiccia dei costi possa senz'altro essere affrontata mediante ridimensionamenti e risparmi e fa dipendere la concessione del credito aggiuntivo da una riduzione dello scoperto di circa 290 milioni di franchi per il tramite di misure con8146

crete di ridimensionamento, di provvedimenti di risparmio e di ulteriori contributi vincolanti dei Cantoni, dei Comuni e degli sponsor. L'Esecutivo fa inoltre dipendere la concessione del credito aggiuntivo dalla condizione che l'economia confermi entro la fine dell'anno contributi vincolanti per un importo almeno pari a quello dei contributi complessivi della Confederazione, ossia di 380 milioni di franchi.

A condizione di riunire notevoli sforzi di risparmio e un impegno sufficiente da parte dell'economia e dei Cantoni e dei Comuni interessati, un credito aggiuntivo della Confederazione dell'ordine di 250 milioni di franchi dovrebbe bastare. Il nostro Collegio è disposto a presentare una corrispondente proposta di credito aggiuntivo e ad avviare così i primi passi per la realizzazione dell'EXPO.

Il nostro Collegio rammenta che conformemente al rapporto Hayek sussisterà un saldo scoperto di rischio dell'ordine di 170 milioni di franchi. D'altra parte rammenta altresì che in caso di annullamento di EXPO.01 entro la fine di quest'anno i costi potrebbero aumentare di circa 35 milioni rispetto ai dati attuali, ma che non ne risulterebbero ulteriori impegni legali per la Confederazione.

Nel contempo il nostro Collegio darà il nulla osta ai crediti di impegno e di pagamento che dovranno essere approvati dalle vostre Camere soltanto se l'economia e i Cantoni e i Comuni interessati daranno un segno tangibile dell'impegno che esigiamo da parte loro e se saranno adempite le condizioni di riuscita dell'esposizione menzionate nel rapporto Hayek.

Il limite superiore di 250 milioni di franchi del finanziamento aggiuntivo della Confederazione è peraltro giustificato anche dai seguenti coefficienti: ­

Con un finanziamento aggiuntivo dell'ordine di grandezza più sopra menzionato la percentuale dei contributi della Confederazione rispetto alle entrate complessive del budget interno (Base budget 10) corrisponde a un buon terzo. Secondo la nostra proposta del maggio 1996 tale percentuale doveva ammontare al massimo a un quarto delle entrate del preventivo dell'epoca.

Questa percentuale non è comprensiva delle prestazioni dell'esercito, né di quelle della Posta, di Swisscom e delle FFS.

­

Anche in confronto alle prestazioni della Confederazione per l'EXPO 1964 di Losanna, è senz'altro giustificato ipotizzare un impegno complessivo di 380 milioni di franchi per l'EXPO.

Il finanziamento aggiuntivo dovrà essere strutturato come segue: ­

Redditività e parsimonia Come indicato qui sopra, il finanziamento aggiuntivo non deve coprire il rischio finanziario massimo. Un sostegno troppo generoso pregiudica ogni sforzo di impiego razionale e parsimonioso dei mezzi finanziari e sminuisce la disponibilità dei terzi di impegnarsi finanziariamente. Sempre nell'ottica di questo criterio è opportuno coprire il fabbisogno di liquidità mediante mutui della Confederazione (rifinanziamento più vantaggioso per il tramite della tesoreria federale).

­

Trasparenza e flessibilità È importante che il Parlamento decida in merito al finanziamento aggiuntivo in piena conoscenza del rischio finanziario massimo. Tale piena conoscenza è garantita dalla pubblicazione del rapporto Hayek. Nel contempo ­ conside-

8147

rato il clima persistente di insicurezza ­ è indispensabile che nel corso dei prossimi mesi le autorità diano prova di sufficiente flessibilità.

­

Impulsi positivi Affinché la Confederazione non abbia a sopportare da sola l'onere di un indispensabile finanziamento aggiuntivo, si dovrà rinunciare nella misura del possibile ad ogni contributo a fondo perso. Sono necessari strumenti di finanziamento che incoraggino e non sminuiscano la disponibilità di cofinanziamento da parte dei terzi.

72

Gli strumenti proposti

Sulla scorta delle considerazioni che precedono, il finanziamento aggiuntivo della Confederazione dovrà essere concentrato sui tre seguenti oggetti: Mio di fr.

­ Spese per i progetti espositivi propri della Confederazione ­ Mutuo per garantire la solvenza nonché per coprire i rischi finanziari del budget interno dell'Associazione EXPO 2001. (In questo importo vanno computati i 20 milioni di franchi per coprire l'ammanco di liquidità nel periodo da ottobre a dicembre 1999) ­ Contributi per il finanziamento di speciali progetti di infrastruttura e del programma PMI Totale del credito aggiuntivo

50

150 50 250

Visto che il credito di impegno di 130 milioni di franchi approvato dal Parlamento il 10 dicembre 1996 è stato interamente trasferito all'Associazione EXPO 2001, nel nuovo credito aggiuntivo di 250 milioni di franchi dovranno essere previsti 50 milioni per il finanziamento dei progetti propri della Confederazione. Il nostro Collegio dovrà avere la competenza di effettuare se del caso trasferimenti di lieve entità fra i diversi strumenti proposti (rispettivamente fra le quote di crediti di impegno).

All'importo complessivo del credito aggiuntivo deve essere sommata la garanzia di deficit di 20 milioni di franchi decisa nell'ambito del credito di impegno iniziale. È esatto che essa non debba essere contemplata né nel budget dell'EXPO né nella valutazione dei rischi del rapporto Hayek.

721

Mezzi finanziari supplementari per i progetti espositivi propri della Confederazione

Sulla scorta delle valutazioni dei costi attualmente disponibili, i mezzi finanziari riservati dal credito di impegno iniziale per i progetti espositivi propri della Confederazione (20 mio di fr.) ­ messi nel frattempo a disposizione dell'Associazione EXPO 2001 per garantirne la solvenza ­ e le sponsorizzazioni definitivamente garantite a tutt'oggi (7 mio di fr.) non bastano di gran lunga. A mente dei temi dei diversi progetti, il rapporto Hayek considera esigue le chance di colmare le lacune di finanziamento dei progetti della Confederazione mediante lo sponsoring.

8148

Il nostro Collegio ritiene che non debbano essere effettuati tagli di qualità ai progetti della Confederazione. Si dovranno però operare i risparmi accettabili che sono comunque stati decisi. I costi di esercizio di tutti i progetti della Confederazione potranno inoltre essere ridotti facendo capo alle persone che prestano servizio civile.

Chiarimenti in merito sono in corso.

Chiediamo un contributo di 50 milioni di franchi per i progetti della Confederazione. Dato che in futuro la responsabilità dei progetti della Confederazione incomberà pienamente all'autorità federale, i mezzi finanziari non verranno più trasferiti all'EXPO, bensì allibrati come spese materiali in un'apposita rubrica (da creare) della Segreteria generale del DFE. Il budget interno dell'EXPO è ridotto in pari misura.

722

Mutui per garantire la solvenza nonché per coprire i rischi finanziari del budget interno dell'Associazione EXPO 2001

Mutui per un importo massimo di 150 milioni di franchi dovrebbero consentire di risolvere contemporaneamente due diversi problemi, ossia garantire la liquidità dell'Associazione EXPO 2001 e coprire i rischi finanziari del preventivo interno.

In merito alla garanzia di solvenza: È caratteristico delle esposizioni nazionali che i flussi di entrate e di uscite scorrano talvolta molto separati nel tempo (le spese precedono). Sino in tempi recenti l'Associazione ha potuto garantire la sua liquidità grazie ai contributi dei poteri pubblici; all'inizio di settembre del 1999 essa ha però dovuto ricorrere per la prima volta a un credito bancario di 10 milioni. Per i prossimi mesi e sino alla fine del 1999 la garanzia di solvenza renderà necessaria l'assunzione di ulteriori crediti per un importo dell'ordine di 50 milioni di franchi. Secondo l'attuale pianificazione delle liquidità, ci si aspetta un picco del fabbisogno finanziario di 150 milioni di franchi nel corso del secondo semestre del 2000. Per colmare l'ammanco di liquidità sino alla fine di quest'anno il nostro Collegio chiede alle vostre Camere un credito aggiuntivo di 50 milioni di franchi per il 1999. Tale credito dovrà immediatamente essere liberato dalla Delegazione delle finanze. Circa 30 milioni di franchi sull'importo complessivo di 50 milioni saranno computati nel credito di impegno di 130 milioni di franchi già approvato con il decreto federale del 10 dicembre 1996. Il saldo di 20 milioni dovrà invece essere computato nel credito aggiuntivo di 250 milioni di franchi.

Esistono più argomenti a favore del ricorso a mutui federali per garantire la solvenza dell'Associazione EXPO 2001 anche in una fase successiva. In questo contesto sono rilevanti le spese vantaggiose di rifinanziamento della Confederazione e la possibilità di una copertura contemporanea dei rischi.

In merito alla copertura dei rischi: Affinché i mutui della Confederazione possano coprire anche i rischi del budget interno dell'EXPO, i mutui devono essere collocati dopo i crediti riconosciuti di terzi. Questo significa che il loro rimborso verrà effettuato soltanto dopo che saranno stati interamente onorati i crediti riconosciuti di terzi. In questo modo i mutui della Confederazione non garantiscono unicamente la solvenza dell'Associazione, ma svolgono una certa qual funzione
di garanzia del deficit in caso di perdite. Essi coprono i rischi dei costi edilizi nel settore delle «arteplages», nonché quelli di ulteriori infrastrutture comuni, come pure le incertezze di biglietteria.

8149

Per alleviare ulteriormente il preventivo, i mutui dovranno essere concessi a un tasso preferenziale stabilito dall'Amministrazione federale delle finanze.

723

Contributi per il finanziamento di speciali progetti di infrastruttura e del programma PMI

I progetti speciali di infrastruttura e il programma PMI (cfr. n. 513.5) costituiscono indubbiamente un grosso rischio finanziario del budget interno.

I costi complessivi dei progetti di infrastruttura sono stati preventivati in 100 milioni di franchi. L'obiettivo dell'EXPO di finanziare questi costi esclusivamente per il tramite dello sponsoring privato non può però essere considerato realistico.

Per quanto concerne il programma PMI esistono stretti contatti con l'Unione svizzera delle arti e mestieri, che ha assunto la commercializzazione dei singoli progetti.

Anche nel caso del programma PMI l'intero finanziamento del preventivo di 50 milioni tramite sponsoring non è garantito.

Con la terza parte del credito aggiuntivo (50 mio di fr.) la Confederazione intende sostenere finanziariamente la realizzazione di questi progetti importanti per l'identità dell'EXPO. Essa fa però dipendere tale sostegno finanziario dallo sponsoring dell'economia privata e da ulteriori apporti delle economie domestiche, di istituzioni e di corporazioni pubbliche («un franco della Confederazione per ogni franco di offerte»), limitando comunque il suo impegno complessivo a 50 milioni di franchi.

L'Associazione potrebbe per esempio richiedere ogni mese il contributo della Confederazione fornendo la prova di prestazioni garantite in modo vincolante dalle imprese e da altri terzi.

Nel caso di questo forma di finanziamento le incertezze in merito al volume definitivo di finanziamento sussisterebbero ancora per qualche tempo, ragione per la quale alla direzione dell'EXPO incomberebbero esigenze particolarmente severe di controllo budgetario e di controllo delle scadenze. Limitando il contributo della Confederazione a 50 milioni di franchi si può mantenere alta la pressione in vista della realizzazione di possibili risparmi e ridimensionamenti.

73

Nessun finanziamento federale di ulteriori progetti espositivi privati

Il nostro Collegio rifiuta i 30 milioni di franchi richiesti dall'Associazione EXPO 2001 per il finanziamento di altri progetti espositivi di particolare importanza nazionale. Come già ribadito più sopra ­ a prescindere dal finanziamento dei suoi propri progetti ­ non spetta alla Confederazione fornire contributi finanziari per progetti che secondo il concetto dell'EXPO dovevano essere finanziati da sponsor privati.

8150

8

Ripercussioni

81

Ripercussioni finanziarie

811

Prestazioni della Confederazione

A mente delle considerazioni del numero 72, il nostro Collegio considera accettabile una partecipazione finanziaria supplementare ai costi di complessivi 250 milioni di franchi.

La maggior parte dei mezzi supplementari richiesti dovranno essere versati nel corso degli anni di preventivo 2000 e 2001. Si può ipotizzare che: ­

i mezzi finanziari supplementari per i progetti espositivi propri della Confederazione verranno per metà a scadenza negli anni di preventivo 2000 e 2001;

­

i mutui per garantire la solvenza e per coprire i rischi finanziari del budget interno dell'Associazione EXPO 2001 dovranno essere forniti in gran parte nel 2000;

­

i contributi per il finanziamento di speciali progetti di infrastruttura e per il programma PMI (la cui realizzazione dipende essenzialmente dal successo dello sponsoring), verranno a scadenza nel corso degli anni di preventivo 2000 e 2001.

Si prevede che i mezzi finanziari per i progetti propri della Confederazione non saranno trasferiti alla direzione dell'EXPO, bensì gestiti dalla Confederazione. A tale scopo si dovrà aprire una rubrica di spese materiali presso la Segreteria generale del DFE.

I crediti aggiuntivi richiesti con il presente messaggio non sono previsti né nel preventivo 2000 adottato dal nostro Collegio né nel piano finanziario di legislatura.

Visto che taluni pagamenti verranno già a scadenza nel 2000, il nostro Collegio annuncerà alle Commissioni delle finanze di entrambe le Camere i crediti di pagamento da inserire nel preventivo 2000. L'approvazione di questi crediti aggiuntivi da parte del Parlamento potrà essere effettuata nel corso della sessione invernale 1999 nell'ambito dell'adozione del preventivo 2000.

Il piano finanziario di legislatura 2001-2003 dovrà essere adeguato corrispondentemente in funzione dei pagamenti da effettuare dopo il 2000.

Nella misura in cui sostengono progetti espositivi, gli Uffici federali devono provvedervi nell'ambito dei loro crediti ordinari.

812

Prestazioni dei Cantoni e dei Comuni

Il versamento di ulteriori contributi da parte della Confederazione dipenderà dall'adempimento tempestivo delle garanzie finanziarie dei Cantoni e dei Comuni interessati.

8151

82

Ripercussioni sull'effettivo del personale

L'esecuzione dell'esposizione nazionale incombe come sinora all'Associazione EXPO 2001. Per quanto concerne i progetti della Confederazione, la modifica della direzione di progetto necessita un aumento di personale dell'ordine di 20 posti per una durata di circa tre anni.

9

Servizi nel settore della sicurezza (Confederazione, Cantoni e Comuni)

Già nel messaggio del 22 maggio 1996 abbiamo spiegato che la Confederazione, i Cantoni e i Comuni mettono a disposizione mezzi materiali e personale per garantire la sicurezza. In questo senso, abbiamo anche tenuto conto del fatto che l'esercito fornirà un importante sostegno logistico all'EXPO.

Il Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport sosterrà l'esposizione nazionale dal profilo materiale e del personale. I servizi da prestare riguardano essenzialmente l'impiego di truppe a titolo sussidiario a favore dei Cantoni dell'EXPO nei settori della sicurezza pubblica (sostegno della polizia), sanitario, di aiuto in caso di catastrofe e, su richiesta, anche a favore della direzione dell'EXPO.

Le spese per i corpi di polizia cantonali interessati e per la direzione dell'EXPO sono attualmente valutate a 25-30 milioni di franchi, tenendo conto anche delle prestazioni d'indennità per perdita di guadagno. L'ordinanza del Consiglio federale concernente l'impiego di mezzi militari a favore di attività civili e attività fuori del servizio prevede di norma l'indennizzo di questi servizi.

Vista l'importanza di questa manifestazione nazionale e tenuto conto della sua situazione finanziaria, ma anche del fatto che i Cantoni e i Comuni non fatturano le loro prestazioni analoghe all'EXPO, anche le prestazioni della Confederazione nel settore della sicurezza pubblica non sono fatturate. L'associazione EXPO 2001 si è assicurata presso i Cantoni che le loro prestazioni nel settore della sicurezza non le vengano fatturate.

Negli altri settori si ricercano accordi adeguati e amichevoli. Al riguardo bisognerà esaminare se non si fa concorrenza a imprese private.

10

Programma di legislatura

Il progetto non è contenuto nel programma di legislatura 1995-1999. La necessità di un contributo supplementare della Confederazione per l'esposizione nazionale non era stata prevista.

11

Basi legali

Le considerazioni contenute nel numero 6 del messaggio del 22 maggio 1996 (FF 1996 III 317) concernenti le basi legali per un contributo della Confederazione all'esposizione nazionale 2001 in merito alla costituzionalità, all'esigenza di una base

8152

legale e alla forma dell'atto legislativo sono valide anche per il decreto federale concernente un credito aggiuntivo della Confederazione per l'esposizione nazionale.

12

Freno alle spese

Per la concessione di un aiuto finanziario supplementare all'esposizione nazionale è necessaria l'approvazione della maggioranza di tutti i membri delle due Camere, conformemente all'articolo 88 capoverso 2 Cost.

8153

Allegato Budget interno dell'EXPO.01: confronto tra il budget 1 e il budget 10 della direzione dell'EXPO, nonché il budget minimo e massimo del rapporto Hayek (nei particolari) a) Uscite Budget interno

Direzione EXPO Budget 1

Budget 10

Rapporto Hayek Minimo (Estimate)

Massimo (Estimate & Risk)

mio di fr.

1. Arteplages

296.8

434.7

575.6

630.6

­ Zona pubblica ­ Zona espositiva ­ Villaggio EXPO ­ Manifestazioni ­ Accesso traffico privato/parcheggi ­ Accesso traffico pubblico ­ Car terminal ­ Spese generali ­ Riserva di costruzione

79.2 105.2 10.3 15.0 49.6 11.3 3.0 23.3 0

154.4 188.1 12.3 0 19.3 4.4 5.6 50.7 0

190.7 232.4 12.3 0 35.1 4.4 5.4 85.3 10.0

208.7 254.4 12.3 0 35.1 4.4 5.4 100.3 10.0

2. Arteplage Giura/Helvetheque

13.0

20.0

20.0

20.0

3. Navigazione

3.0

12.5

12.5

12.5

4. Ristorazione

3.0

5.7

5.7

5.7

5. Alloggi

3.0

3.0

3.0

9.0

6. Piste ciclabili/percorsi sportivi

14.0

14.0

14.0

12.0

7. Esposizioni dell'EXPO

64.7

33.2

67.3

67.3

8. Manifestazioni dell'EXPO 9. Spese generali ­ Comitato strategico ­ Direzione generale ­ Sponsoring ­ Marketing /comunicazione ­ Acquisizione ­ Finanze/ambiente/trasporti ­ Direzione artistica ­ Direzione tecnica ­ Gestione ambientale ­ Costi finanziari ­ Costi biglietteria Totale uscite EXPO

8154

­

68.7

92.5

92.5

219.2

349.9

363.6

362.3

15.9 16.2 0 53.0 0 38.2 21.7 17.6 3.9 10.0 42.7

17.1 27.4 25.7 92.5 0 35.5 36.6 48.7 10.9 7.1 48.5

17.1 27.4 33.0 72.3 15.0 35.5 36.6 48.7 10.9 7.1 60.2

17.1 27.4 33.0 72.3 12.0 35.0 36.6 48.7 10.9 10.1 59.4

616.7

941.6

1154.3

1212.0

b) Entrate Budget interno

Direzione EXPO Budget 1

Rapporto Hayek

Budget 10

Minimo (Estimate)

Massimo (Estimate & Risk)

mio di fr.

Contributi pubblici Sponsor EXPO Sponsor manifestazioni Sponsor infrastruttura Proventi della locazione per l'esposizione Concessioni ristoranti/alberghi Concessioni camping Merchandising/proventi pubblicitari Licenze manifestazioni Lotteria Proventi della vendita dei biglietti di navigazione Proventi dei trasporti VIP, accoglienza Entrate esposizione Diversi Totale entrate EXPO Totale differenza entrate e uscite

194.8 48.0 0.0 0.0 48.5

194.8 76.3 33.1 150 58.8

194.8 100 34 50 55.8

194.8 100 34 50 41.4

40.0 5.4 19.0 15.0 5.0 3.0

30.6 7.2 26.8 0 5 0

27.1 5.9 20.8 0 5 0

25.2 5.5 19.6 0 5 0

57.1

26.9 6.2 325.1 0.8

20.2 6.2 319.1 0.8

18.8 6.2 265.8 0.8

616.7

941.6

839.7

767.2

0

0

­314.6

­444.8

180.9

1655

8155