Strategia di e-government Svizzera 2020­2023

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Introduzione

1.1

Scopo

Il ricorso alle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (TIC) nella vita privata e professionale di tutti i giorni cambia i processi e le forme di interazione finora conosciute: grazie alle nuove possibilità offerte dalle TIC la società e l'economia evolvono costantemente. Anche l'amministrazione pubblica è coinvolta in questo processo di trasformazione. Essa sfrutta i vantaggi delle TIC per assolvere i propri compiti in modo moderno e orientato ai servizi.

Nella Svizzera federale il disbrigo di una pratica con le autorità coinvolge spesso diversi uffici amministrativi. Inoltre le autorità dello stesso livello statale offrono in gran parte le stesse prestazioni. La digitalizzazione delle offerte fornite dall'Amministrazione richiede pertanto un elevato grado di armonizzazione e offre allo stesso tempo un grande potenziale nello scambio di esperienze tra gli uffici amministrativi.

In questo contesto Confederazione, Cantoni e Comuni definiscono nella Strategia di e-government Svizzera 2020­2023 gli obiettivi da perseguire congiuntamente nell'ambito della digitalizzazione e i campi d'azione fondamentali per gestire attivamente la trasformazione digitale dell'Amministrazione.

La strategia deve concentrarsi sui campi d'azione per i quali è necessaria un'attività coordinata a livello di Confederazione, Cantoni e Comuni al fine di affrontare le sfide poste dalla trasformazione digitale. Un fattore critico di successo è, ad esempio, l'adempimento di compiti trasversali, in particolare la definizione di una politica pubblica in materia di dati nel rispetto delle competenze dei tre livelli istituzionali.

La presente strategia sostituisce la Strategia di e-government Svizzera del 2016.

1.2

La collaborazione nell'ambito del Governo elettronico negli anni precedenti

Nel 2008 sono entrate in vigore la prima Strategia comune di e-government Svizzera di Confederazione, Cantoni e Comuni e la relativa Convenzione quadro 2008­2015.

Un catalogo di progetti prioritari fungeva da strumento di attuazione della strategia per il Comitato direttivo composto da membri dei tre livelli statali. Nell'ambito di una Convenzione quadro leggermente modificata, dal 2012 la Confederazione e i Cantoni hanno iniziato a mettere a disposizione per la prima volta congiuntamente e con cadenza annuale mezzi finanziari al fine di portare avanti più rapidamente alcuni progetti del catalogo. Nei primi otto anni di collaborazione nell'ambito del Governo elettronico sono state poste basi importanti per l'Amministrazione digitale: è stata creata la piattaforma per la trasmissione sicura dei dati (sedex) ed è stata semplificata l'identificazione di persone e imprese nei registri delle autorità grazie all'introduzione del numero AVS a 13 cifre (NAVS13) e del numero d'identificazione delle imprese. In questo periodo, inoltre, i privati e le imprese hanno avuto numerose possibilità per sbrigare elettronicamente le pratiche con le autorità, si pensi ad esempio all'invio della dichiarazione d'imposta, all'ordinazione di documenti ufficiali, alla presentazione di domande di costruzione o alla denuncia alla 7290

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polizia di reati di lieve entità. Nel 2016 sono entrate in vigore una nuova strategia e una nuova Convenzione quadro che ponevano maggiore attenzione sulle attività comuni e prevedevano un aiuto finanziario più consistente. A livello organizzativo è stato istituito un organo preposto alla direzione operativa; in tal modo gli specialisti di Governo elettronico e gli esperti informatici dei tre livelli istituzionali hanno avuto la possibilità di influire maggiormente sull'attuazione della strategia. Tra i risultati raggiunti nel periodo di validità della strategia 2016­2019 vi sono la diffusione del progetto eTrasloco, il lancio del portale EasyGov dedicato alle imprese, il rendiconto IVA elettronico senza discontinuità dei sistemi di trasmissione, la fondazione della società eOperations Svizzera SA per la gestione comune delle soluzioni di Governo elettronico e l'adozione della legge sull'Ie.

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La seguente cronologia fornisce una panoramica delle tappe fondamentali della collaborazione nell'ambito del Governo elettronico per il periodo 2008­2019 e di una parte dei risultati conseguiti:

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1.3

Situazione attuale del Governo elettronico in Svizzera

Oggigiorno Internet è disponibile quasi sempre e ovunque in Svizzera: oltre il 90 per cento delle economie domestiche private dispone di una connessione Internet e quasi l'80 per cento dell'intera popolazione possiede uno smartphone che permette di connettersi a Internet fuori casa1. L'accesso al mondo virtuale è diventato sempre più semplice negli ultimi anni e ha introdotto saldamente nella vita quotidiana della popolazione svizzera nuove forme di comunicazione: lo scambio di messaggi tramite le reti sociali sta lentamente sostituendo la classica forma dei messaggi brevi via SMS; anche gli acquisti vengono effettuati da più di due terzi della popolazione tramite Internet e i pagamenti vengono effettuati sempre più spesso online2.

Prestazioni elettroniche fornite dalle autorità In Svizzera è affermata anche l'interazione elettronica con le autorità. È quanto emerge in particolare quando si tratta di contattare le autorità oppure di cercare informazioni, operazioni per cui i tre quarti dei privati utilizzano il canale elettronico3. Meno frequente è in Svizzera il ricorso a servizi online offerti dalle autorità: infatti, vengono usati da appena poco più della metà della popolazione svizzera.

Questo è dovuto in particolare a ostacoli nello svolgimento di tali operazioni: le offerte sono irreperibili o incomprensibili. Spesso le pratiche avviate in modalità telematica vengono poi però concluse personalmente oppure per corrispondenza. Il motivo risiede nel fatto che molti processi non sono ancora completamente disponibili per via elettronica. Ma nei sondaggi la popolazione e l'economia dichiarano di voler ricorrere maggiormente a servizi online delle autorità. Nei prossimi anni l'Amministrazione dovrà pertanto ampliare ulteriormente la sua offerta di servizi elettronici e la possibilità di partecipare alla vita pubblica tramite i canali elettronici migliorandone la facilità d'uso.

Servizi di base La Svizzera dispone a livello mondiale della rete più estesa di telefonia mobile e della densità più elevata di connessioni a banda larga4. Si tratta di importanti infrastrutture per la diffusione e l'utilizzo dei servizi digitali offerti dalle autorità. Nel nostro Paese sono già stati sviluppati importanti servizi di base per il Governo elet1

2

3

4

Rilevazione Omnibus 2017: www.bfs.admin.ch > Trovare statistiche > Cultura, media, società dell'informazione, sport > Informationsgesellschaft > Gesamtindikatoren > Haushalte und Bevölkerung > Internetzugang der Haushalte; Comparis 2016: it.comparis.ch > Media > Archivio > Tema: Telecomunicazione > «Tre svizzeri su quattro hanno uno smartphone» del 22 febbraio 2016.

Portale di statistiche «statista» secondo nau.ch: www.nau.ch/social-media-nutzung-in-derschweiz-65496793; rilevazione Omnibus 2017: www.bfs.admin.ch > Trovare statistiche > Cultura, media, società dell'informazione, sport > Informationsgesellschaft > Gesamtindikatoren > Haushalte und Bevölkerung > E-Commerce und EBanking Rilevazione Omnibus 2017: www.bfs.admin.ch > Trovare statistiche > Cultura, media, società dell'informazione, sport > Informationsgesellschaft > Gesamtindikatoren > Verwaltung > Interaktionen mit Verwaltungen WEF Global Information Technology Report 2016: www.weforum.org > Casella di ricerca: > The Global Information Technology Report 2016

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tronico come la piattaforma sedex. Altri servizi di base, come l'identità elettronica per un'identificazione sicura e riconosciuta dallo Stato, il ricevimento e l'invio in forma elettronica di documenti o registri comuni di dati per il riempimento automatico di dati già presenti, semplificherebbero in modo determinante il ricorso a servizi online forniti dalle autorità. Questi sono attualmente in fase di sviluppo oppure sono già disponibili presso la Confederazione nonché in alcuni Cantoni e città, ma a livello nazionale la Svizzera accusa un importante ritardo. Studi internazionali dimostrano che gli Stati che dispongono di servizi di base ben sviluppati sono all'avanguardia in materia di Governo elettronico. Anche le strutture che garantiscono una trasmissione sicura dei dati tra le amministrazioni sono fondamentali per il successo del Governo elettronico. In questo ambito la Svizzera possiede dunque un grande potenziale per promuovere ulteriormente la trasformazione digitale dell'Amministrazione.

Basi giuridiche Confederazione, Cantoni e Comuni collaborano dal 2008 a livello istituzionale per implementare il Governo elettronico in Svizzera e perseguono a questo scopo una strategia comune. Hanno fondato a tal fine un'organizzazione comune, «egovernment Svizzera», che viene gestita da rappresentanti politici di tutti e tre i livelli statali. Le competenze di questa organizzazione sono definite nella Convenzione quadro di diritto pubblico concernente la collaborazione nell'ambito del Governo elettronico, la cui prima versione è stata firmata nel 2007 dal Consiglio federale e dalla Conferenza dei governi cantonali (CdC). La Convenzione quadro disciplina anche il finanziamento dei progetti comuni mediante un credito messo a disposizione per metà ciascuno da Confederazione e Cantoni. Inoltre la decisione relativa all'attuazione di un progetto o all'introduzione di un nuovo servizio di Governo elettronico spetta alle rispettive autorità. Nella Convenzione quadro non figura a tal proposito alcuna obbligatorietà e l'organizzazione «e-government Svizzera» non dispone di alcuna facoltà di impartire istruzioni nei confronti di Confederazione, Cantoni e Comuni. Questo meccanismo di attuazione basato sulla libera volontà frena il rapido avanzamento della digitalizzazione. Il Consiglio federale e la CdC lo
hanno riconosciuto. Anche il numero elevato di attori che oggi promuovono i temi del Governo elettronico e della digitalizzazione causa sovrapposizioni e confusione nelle competenze. Le innovazioni negli ambiti dell'organizzazione e delle basi giuridiche svolgeranno pertanto un ruolo decisivo per accelerare l'attuazione del Governo elettronico in Svizzera.

Fiducia La fiducia della popolazione e dell'economia nei confronti dello Stato e della politica è generalmente molto elevata in Svizzera. Anche i servizi online forniti dalle autorità godono oggi di una grande fiducia: circa il 66 per cento della popolazione e quasi il 75 per cento delle imprese confidano nei servizi online degli enti pubblici per quanto riguarda la tutela della persona e dei dati personali5. Il dibattito pubblico sul ruolo dello Stato nella digitalizzazione è cresciuto negli ultimi anni. Gli articoli 5

Studio nazionale sul Governo elettronico 2019: www.egovernment.ch > Documentazione > Studi > Studio nazionale sul Governo elettronico 2019

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relativi al fallimento di alcuni progetti informatici dell'Amministrazione o alle lacune in materia di sicurezza di importanti progetti di Governo elettronico, come il voto elettronico, hanno suscitato uno sguardo più critico da parte dell'opinione pubblica nei confronti della digitalizzazione dell'Amministrazione. La fiducia è un fattore importante anche per i collaboratori dell'Amministrazione, affinché i progetti di Governo elettronico, che spesso comportano cambiamenti nei processi operativi abituali, siano sostenuti internamente. Per rafforzare questa fiducia sono necessarie un'informazione aperta e adeguata ai gruppi di destinatari nonché una trasmissione mirata delle conoscenze.

Questi quattro ambiti ­ prestazioni elettroniche fornite dalle autorità, servizi di base, basi giuridiche e fiducia ­ sono fondamentali per il proseguimento della trasformazione digitale delle autorità di Confederazione, Cantoni e Comuni. La presente Strategia di e-government Svizzera 2020­2023 definisce pertanto i seguenti campi d'azione come quadro di riferimento per le misure strategiche: «Interazione e partecipazione», «Servizi di base e infrastruttura», «Organizzazione e basi giuridiche» e «Fiducia e conoscenza» (cfr. n. 4).

1.4

Elaborazione e basi

A metà del periodo strategico 2016­2019, il Comitato direttivo e-government Svizzera ha deciso di aggiornare la strategia del 2016. Uno dei motivi è stata la firma della Dichiarazione di Tallinn sull'e-government nell'ottobre 2017. Con questo documento la Svizzera e altri 31 Paesi dell'UE e dell'AELS hanno ribadito la loro disponibilità a portare avanti la digitalizzazione dell'Amministrazione e a sostenere in modo adeguato il relativo mutamento culturale.

Sempre nel 2017 il Consiglio federale ha incaricato il Dipartimento federale delle finanze e la Cancelleria federale di elaborare i punti fondamentali della prossima strategia di e-government. In seguito al mandato al Consiglio federale, la CdC ha deciso di redigere le linee direttive cantonali per l'ulteriore sviluppo del Governo elettronico. Questi due documenti sono stati elaborati nel 2018 nell'ambito del coordinamento tra le segreterie dell'organizzazione «e-government Svizzera» e della CdC, coinvolgendo specialisti del Governo elettronico di tutti i livelli statali. Il 27 settembre 2018 l'assemblea plenaria della CdC ha approvato le «Linee direttive dei Cantoni relative all'amministrazione digitale», mentre il 14 novembre 2018 il Consiglio federale ha approvato i punti fondamentali della Strategia di e-government Svizzera 2020­2023 elaborati dal Comitato direttivo. Questi ultimi sono composti dalla missione, dai sette principi e dai quattro campi d'azione della nuova strategia.

L'organizzazione «e-government Svizzera» ha elaborato questi punti fondamentali basandosi sui risultati di studi nazionali e internazionali nonché considerando le «linee direttive dei Cantoni relative all'amministrazione digitale». Anche i principi della Dichiarazione di Tallinn hanno costituito una base importante. Questi ultimi sono riassunti qui di seguito.

I sei principi della Dichiarazione europea sono di ampia portata: da semplice opzione possibile, il canale elettronico diventa il primo mezzo per la fornitura di informazioni e servizi nonché per la partecipazione ai processi politici («digital-by-default», 7295

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inclusività, accessibilità). Lo scambio di dati tra autorità e tra Paesi deve essere coerente al fine di evitare oneri amministrativi supplementari a carico della popolazione e dell'economia originati dalla ripetuta comunicazione di dati da un'autorità all'altra («once-only»). La sicurezza delle informazioni e la protezione della sfera privata nell'attuazione dei servizi elettronici sono ritenute prioritarie. A tal fine è necessario rafforzare anche l'accettazione dei sistemi statali di identificazione elettronica e facilitarne l'uso (affidabilità e sicurezza). Cittadini e imprese devono avere la possibilità di verificare e amministrare autonomamente i dati personali gestiti dall'amministrazione pubblica (apertura e trasparenza). L'attenzione si concentra sullo sviluppo e sull'utilizzo di prestazioni elettroniche transfrontaliere: a tale scopo è necessario armonizzare tra loro i sistemi tecnologici, la semantica delle informazioni da scambiare e le architetture aziendali e IT («Interoperability-by-default»).

Infine, i firmatari hanno dichiarato l'impegno di migliorare le competenze digitali a tutti i livelli dell'amministrazione pubblica al fine di contribuire alla riuscita della trasformazione digitale delle autorità («horizontal enabling policy steps»).

Tutti i principi di Tallinn sono ripresi nella missione, nei principi oppure nei campi d'azione della presente strategia.

La Strategia di e-government Svizzera 2020­2023 concretizza diversi campi d'azione in materia di amministrazione digitale della strategia «Svizzera digitale» del Consiglio federale6.

1.5

Destinatari della strategia

L'organizzazione «e-government Svizzera» di Confederazione, Cantoni e Comuni è responsabile dell'attuazione della Strategia di e-government Svizzera 2020­2023.

Quest'ultima si rivolge agli attori della politica, della società e dell'Amministrazione. Per quanto riguarda l'Amministrazione si tratta degli uffici federali, delle amministrazioni cantonali e comunali nonché dei responsabili delle prestazioni secondo il piano di attuazione, che fa parte della presente strategia. Questa strategia intende inoltre servire da guida sia per le organizzazioni che per le imprese private e di diritto pubblico che partecipano all'attuazione.

1.6

Quadro legislativo

In diversi settori esiste un quadro legislativo per la digitalizzazione dell'Amministrazione. Particolarmente importanti sono le disposizioni concernenti l'utilizzo e l'elaborazione dei dati come pure la messa di disposizione di offerte elettroniche.

Affinché i progetti di Governo elettronico siano attuati con successo, è necessario tener conto per tempo di questi quadri legislativi, in particolare per quanto concerne la protezione dei dati, la sicurezza delle informazioni, l'archiviazione e l'accessibilità.

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La strategia «Svizzera digitale» è disponibile all'indirizzo: www.bakom.admin.ch > Svizzera digitale e internet > Svizzera digitale

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L'organizzazione «e-government Svizzera» si impegna nell'ambito della presente strategia a favore di una più stretta collaborazione tra gli specialisti del Governo elettronico e gli esperti in materia di protezione dei dati, sicurezza delle informazioni, archiviazione e accessibilità digitale (si veda anche il n. 3.5 «Scambio e collaborazione»).

2

Missione: principio del «digital first»

Confederazione, Cantoni e Comuni lavorano da oltre dieci anni alla digitalizzazione dei servizi e delle prestazioni offerti dalle autorità. Da allora il canale elettronico è disponibile parallelamente, in alternativa a quello analogico. Per consentire il passaggio all'amministrazione digitale, in futuro Confederazione, Cantoni e Comuni renderanno il canale elettronico talmente allettante da diventare la prima scelta per la popolazione e l'economia: in linea di principio essi offrono le loro informazioni e i loro servizi in modo elettronico, laddove possibile in modo adattato ai dispositivi mobili. Essi migliorano l'accesso all'offerta elettronica di prestazioni, garantendo l'accessibilità e puntando sulla continuità dei processi elettronici. Viene garantito il diritto all'autodeterminazione informativa.

Con la presente strategia Confederazione, Cantoni e Comuni perseguono la seguente missione:

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a)

Confederazione, Cantoni e Comuni danno la priorità all'interazione digitale rispetto alle offerte analogiche per la popolazione e l'economia incrementando così l'orientamento alle prestazioni e la trasparenza del loro operato;

b)

per l'adempimento dei loro compiti, Confederazione, Cantoni e Comuni puntano su prestazioni digitalizzate senza discontinuità, incrementando così l'efficienza e la qualità nell'erogazione delle loro prestazioni;

c)

Confederazione, Cantoni e Comuni assicurano un'attuazione inclusiva ed evitano qualsiasi forma di esclusione digitale. Badano inoltre a ridurre al minimo l'impatto della digitalizzazione sull'ambiente.

Principi

I seguenti sette principi fungono da linee guida per i progetti del futuro piano di attuazione strategico. Essi costituiscono le condizioni quadro per l'attuazione delle attività da intraprendere nei quattro campi d'azione «Interazione e partecipazione», «Servizi di base e infrastruttura», «Organizzazione e basi giuridiche» e «Fiducia e conoscenza».

Confederazione, Cantoni e Comuni devono inoltre applicare tali principi nei loro progetti volti alla digitalizzazione di processi, prestazioni e canali di comunicazione.

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3.1

Servizi e informazioni adeguati ai gruppi di destinatari

Confederazione, Cantoni e Comuni offrono alla popolazione e all'economia informazioni e servizi digitali che siano il più possibile di facile utilizzo, adeguati ai gruppi di destinatari, standardizzati ed efficienti dal punto di vista del consumo di risorse.

Quasi i tre quarti della popolazione si ritengono soddisfatti delle prestazioni elettroniche fornite dalle autorità svizzere7. Ciononostante, nel confronto effettuato nel lungo periodo il ricorso ai servizi online risulta stagnante, a dimostrazione del fatto che continuano a esistere ostacoli nell'utilizzo del Governo elettronico. Il grado di notorietà è ad esempio aumentato, ma tuttora circa il 45 per cento della popolazione svizzera dichiara di non conoscere l'offerta online. Anche la continuità e la chiarezza redazionale e contenutistica dell'offerta online vengono spesso valutate criticamente. Nella digitalizzazione delle prestazioni offerte dalle autorità, le amministrazioni devono pertanto costantemente concentrarsi sulle esigenze degli utenti e attenersi alle disposizioni in materia di usabilità e accessibilità.

3.2

Processi automatizzati e senza discontinuità

Confederazione, Cantoni e Comuni offrono all'economia processi prevalentemente automatizzati. Questo riguarda in particolare la trasmissione di dati basata su interfacce in caso di processi ricorrenti. Confederazione, Cantoni e Comuni offrono servizi per i quali gli interessati non devono attivarsi autonomamente (procedura automatica).

I processi automatizzati e senza discontinuità accelerano l'elaborazione da parte dell'Amministrazione e da parte degli utenti.

Nel caso della digitalizzazione dei processi amministrativi le autorità devono verificare se sia possibile uno svolgimento automatico del processo oppure un'automatizzazione parziale e se ciò comporti un valore aggiunto per gli utenti e l'Amministrazione.

Per rendere possibile un'automatizzazione dei processi servono una gestione comune dei dati tra le autorità di tutti i livelli statali e adeguate basi giuridiche che lo consentano.

3.3

Gestione comune dei dati

Confederazione, Cantoni e Comuni organizzano i loro registri in modo che la popolazione e le imprese debbano inserire i dati una sola volta e che tali dati siano memorizzati in un unico luogo.

La Dichiarazione di Tallinn sull'e-government che la Svizzera ha firmato a ottobre 2017 prevede che i cittadini e le imprese debbano inserire i dati per le autorità una 7

Studio eGovernment Monitor 2018: www.egovernment.ch > Documentazione > Studi

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sola volta. Questo principio semplifica agli utenti il disbrigo di pratiche amministrative poiché i dati già forniti non devono essere nuovamente cercati e comunicati.

Grazie alla gestione comune dei dati, l'Amministrazione può risparmiare risorse e migliorare la qualità dei dati. Ciò presuppone la creazione di registri di base dai quali le amministrazioni di tutti i livelli statali possano recuperare i dati necessari per l'adempimento del loro mandato legale. La creazione di tali registri di base comuni necessita di basi giuridiche.

Nei progetti in cui vengono utilizzati dati esistenti le autorità devono utilizzare registri consolidati o adoperarsi affinché possano utilizzarli. Laddove possibile e opportuno, andrebbero privilegiate le soluzioni di rete piuttosto che i singoli registri centrali.

Finché la politica pubblica in materia di dati non sarà chiaramente definita, le autorità saranno libere di decidere, sotto la propria responsabilità, riguardo all'accesso ai dati, alla loro conservazione e al loro riutilizzo, nel rispetto dei principi della sovranità e della sicurezza.

3.4

Apertura e trasparenza

Confederazione, Cantoni e Comuni mettono a disposizione i dati in linea di principio in formati a lettura ottica e aperti affinché possano essere riutilizzati liberamente, sempre che ciò sia giuridicamente ammesso. I privati e le imprese possono consultare i loro dati utilizzati dall'Amministrazione e laddove opportuno gestirli in maniera autonoma.

Un libero accesso ai dati dell'Amministrazione promuove la trasparenza e la partecipazione, rafforza la responsabilità e contribuisce all'incremento della creazione di valore, ad esempio promuovendo innovazioni o consentendo nuovi modelli aziendali. Con la Dichiarazione di Tallinn gli Stati firmatari chiedono che l'impiego dei dati da parte delle autorità sia tracciabile.

Nei progetti di digitalizzazione i dati devono pertanto essere predisposti possibilmente sin dall'inizio per essere riutilizzati liberamente e devono essere messi a disposizione su piattaforme di dati, ad esempio sul portale Open Government Data oppure sull'Infrastruttura nazionale di dati geografici. Le amministrazioni pubbliche devono sviluppare i servizi per privati e imprese in modo tale che questi possano risalire facilmente agli uffici amministrativi che hanno avuto accesso ai loro dati.

I dati personali dovrebbero essere possibilmente messi a disposizione in modo da consentire agli interessati di consultarli per via elettronica e, laddove opportuno, anche di gestirli nonché di autorizzarne o meno la trasmissione a terzi. Il riutilizzo dei dati deve avvenire in modo equo, non discriminatorio e in conformità con il principio della proporzionalità.

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3.5

Scambio e collaborazione

Confederazione, Cantoni e Comuni cercano lo scambio regolare e mirato di informazioni ed esperienze per sfruttare le sinergie e trovare nuove possibilità di collaborazione.

La competenza relativa alla digitalizzazione di un processo amministrativo spetta all'autorità che lo offre. Questi processi spesso però coinvolgono diversi livelli amministrativi e sono multidisciplinari, motivo per cui lo scambio orizzontale e verticale è determinante per il successo dell'attuazione di progetti di Governo elettronico. Per quanto riguarda la digitalizzazione, può accadere invece che i relativi progetti non vengano attuati contemporaneamente a tutti i livelli. La caratteristica dell'autonomia federale costituisce un vantaggio solo se le amministrazioni pubbliche condividono le loro buone prassi ed esperienze.

Pertanto in qualsiasi progetto di Governo elettronico è fondamentale una strategia per lo scambio regolare e mirato di informazioni con altre amministrazioni. Anche lo scambio interdisciplinare è necessario per lo sviluppo di soluzioni complete: oltre agli esperti di digitalizzazione e ai responsabili dei processi devono essere coinvolti per tempo e in modo coerente nell'attività progettuale anche esperti dei settori della legislazione, della protezione dei dati e della sicurezza delle informazioni nonché dell'archiviazione.

3.6

Standardizzazione e interoperabilità

Confederazione, Cantoni e Comuni mirano a soluzioni standardizzate e interfacce aperte per consentire così una digitalizzazione sostenibile e a costi contenuti di prestazioni e processi amministrativi, nonché la trasmissione di dati senza discontinuità tra le autorità di tutti i livelli statali.

Con la Dichiarazione di Tallinn sull'e-government gli Stati firmatari intendono promuovere l'utilizzo transfrontaliero di prestazioni digitali delle autorità e di servizi di base. A tal fine sono necessari sistemi interoperabili. In Svizzera viene attribuita la massima importanza a questo principio, poiché senza l'applicazione di standard e senza garanzia dell'interoperabilità non sono possibili processi efficienti ed economici tra i livelli statali.

Secondo il principio dell'interoperabilità è necessario perseguire la compatibilità tecnica dei sistemi, la corrispondenza di contenuti delle informazioni da scambiare nonché il coordinamento di obiettivi e architetture aziendali e IT.

3.7

Promozione dell'innovazione e monitoraggio degli sviluppi tecnologici

Confederazione, Cantoni e Comuni seguono attivamente gli sviluppi tecnologici ed esaminano come sfruttarli per la digitalizzazione dei processi amministrativi. Essi promuovono progetti innovativi volti all'impiego di nuove tecnologie.

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Nuove tecnologie e approcci innovativi consentono di migliorare l'attrattiva e l'usabilità delle prestazioni elettroniche fornite dalle autorità. Si tratta ad esempio dell'apprendimento automatico («machine learning»), dell'intelligenza artificiale o delle tecnologie blockchain.

Nell'ambito di progetti pilota le autorità devono esaminare sommariamente i vantaggi e i rischi delle nuove tecnologie. In questo modo potranno essere sviluppate ulteriormente e ottimizzate soluzioni innovative per l'impiego nell'Amministrazione.

4

Campi d'azione

La Strategia di e-government Svizzera 2020­2023 non poggerà su un terreno inesplorato. La trasformazione digitale è in pieno svolgimento nell'Amministrazione e per molti processi e servizi oggi ci si affida al supporto delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (cfr. in merito anche il n. 1.3). Le amministrazioni pubbliche hanno spesso una buona dimestichezza con lo spazio virtuale e offrono prestazioni elettroniche delle quali la grande maggioranza della popolazione e delle imprese in Svizzera si ritiene soddisfatta8. Nel confronto internazionale però, in diversi ambiti del Governo elettronico la Svizzera occupa solo una posizione intermedia o presenta addirittura un notevole ritardo rispetto ad altri Stati. Ed è in questo contesto che occorre intervenire nei prossimi anni. La presente Strategia definisce pertanto quattro campi d'azione centrali in cui è necessario perseguire degli obiettivi strategici. Questi ultimi sono elencati nel capitolo 5.

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Studio nazionale sul Governo elettronico 2019: www.egovernment.ch > Documentazione > Studi

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Confederazione, Cantoni e Comuni si rivolgono alla popolazione e all'economia prevalentemente per via elettronica per lo scambio di informazioni o documenti (personali). Essi offrono alla popolazione e all'economia canali elettronici per partecipare all'attività della politica e dell'amministrazione pubblica.

Confederazione, Cantoni e Comuni definiscono in modo vincolante le competenze e la collaborazione nell'ambito del Governo elettronico.

Uniscono le loro risorse a favore della digitalizzazione dei processi amministrativi e strutturano in maniera efficace la direzione. La collaborazione comprende anche la creazione e l'armonizzazione delle basi giuridiche. La collaborazione e la direzione nell'ambito del Governo elettronico devono essere focalizzate e strutturate in maniera più efficace.

Nelle loro attività comuni, Confederazione, Cantoni e Comuni sviluppano in via prioritaria infrastrutture nazionali per consolidare a lungo termine i processi amministrativi digitali. Per farlo ricorrono a interfacce aperte e mirano allo sviluppo di servizi fruibili dalla collettività. Uno dei compiti principali dell'organizzazione «egovernment Svizzera» è capire se le prestazioni vanno erogate in maniera congiunta o centrale dalla Confederazione.

Nell'ambito della gestione delle identità, degli accessi e dei dati, riveste particolare importanza la fornitura di adeguati servizi di base.

Per un Governo elettronico di successo è fondamentale che l'Amministrazione e gli utenti presso la popolazione e l'economia conoscano le opportunità e i rischi della digitalizzazione.

Affinché possano affermarsi nuovi metodi di lavoro, la digitalizzazione deve essere sancita a livello istituzionale.

Confederazione, Cantoni e Comuni consentono il mutamento culturale necessario e pongono particolare attenzione al rafforzamento della fiducia presso popolazione ed economia e allo sviluppo delle conoscenze all'interno dell'Amministrazione.

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Obiettivi strategici

5.1

Ampliare a livello nazionale le offerte di interazione e partecipazione digitali

L'amministrazione digitale avrà successo soltanto se le sue offerte saranno utilizzate. Attualmente uno dei principali ostacoli a un maggiore utilizzo delle prestazioni elettroniche fornite dalle autorità consiste nel fatto che esse non sono conosciute, 7302

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non sono ancora disponibili online senza discontinuità o non sono comprese. Inoltre il confronto internazionale dimostra che in Svizzera ci sono solo poche possibilità per la popolazione e l'economia di partecipare per via elettronica alla vita pubblica.

L'obiettivo delle attività comuni di Confederazione, Cantoni e Comuni deve pertanto essere quello di digitalizzare ulteriori prestazioni delle autorità in tutta la Svizzera, migliorarne l'usabilità e creare sempre più canali elettronici che consentano di partecipare all'attività della politica e dell'amministrazione pubblica.

Temi: servizi online, partecipazione, accesso.

5.2

Predisporre servizi di base nazionali per la comunicazione elettronica con le autorità

I servizi di base sono fondamentali nel Governo elettronico per eseguire in modo semplice ed efficiente i processi elettronici. Un aspetto centrale è la predisposizione di servizi e infrastrutture per la gestione delle identità e degli accessi nonché per l'utilizzo e la gestione dei dati. Secondo alcuni studi, in questo ambito la Svizzera resta al di sotto della media europea. L'obiettivo delle attività comuni di Confederazione, Cantoni e Comuni deve pertanto essere quello di consolidare i principali servizi di base nazionali, come un'identità elettronica riconosciuta a livello statale, elaborare una strategia per una gestione comune dei dati e creare i primi registri comuni. Occorre esaminare tempestivamente anche possibili modelli di finanziamento e di gestione di soluzioni congiunte (cfr. a questo proposito anche il n. 5.3).

Temi: gestione delle identità e degli accessi, dati, standard.

5.3

Disciplinare in modo vincolante la collaborazione nazionale per la trasformazione digitale

Il Governo elettronico non è tanto una questione tecnologica quanto organizzativa.

La definizione di processi, il chiarimento di competenze e interdipendenze come pure la creazione di basi giuridiche sono prioritari, in particolare per progetti di respiro nazionale. Lo stesso dicasi per i modelli di finanziamento e di gestione, i quali devono essere definiti in vista dello sviluppo, dell'acquisto e della gestione di soluzioni e sistemi congiunti. I ruoli dei livelli statali e delle singole autorità nella digitalizzazione dell'Amministrazione e le varianti per una collaborazione maggiormente vincolante tra i vari attori vengono discussi da tempo e sono oggetto di un progetto comune di Confederazione e Cantoni. L'obiettivo delle attività comuni di Confederazione, Cantoni e Comuni deve essere quello di chiarire questioni di natura organizzativa e giuridica e regolamentarle in modo vincolante (cfr. a questo proposito anche il n. 6 «Attuazione»).

Temi: organizzazione, diritto, architettura.

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5.4

Promuovere le conoscenze sulla digitalizzazione dell'Amministrazione e rafforzare la fiducia

La digitalizzazione comporta molti cambiamenti per l'intera società che semplificano la quotidianità, ma che pongono anche alcune sfide. In Svizzera lo Stato non è il precursore della trasformazione digitale, ma vi assume un ruolo attivo.

L'Amministrazione offre prestazioni elettroniche affidabili, sulla cui sicurezza la popolazione e l'economia fanno affidamento. Su questa base il canale elettronico può affermarsi come prima scelta per il disbrigo di una pratica amministrativa.

Questo obiettivo è stato raggiunto ad esempio per la dichiarazione d'imposta, che oggi il 70 per cento della popolazione presenta per via elettronica. La fiducia è un fattore importante anche per i collaboratori dell'Amministrazione, affinché i progetti di Governo elettronico, che spesso comportano cambiamenti nei processi operativi abituali, siano sostenuti internamente. L'obiettivo delle attività comuni di Confederazione, Cantoni e Comuni deve essere pertanto quello di trasmettere le conoscenze sul Governo elettronico in maniera adeguata ai gruppi di destinatari, diffondendole sia tra gli utenti presso la popolazione e l'economia, sia tra i responsabili dell'attuazione, ovvero tra i dirigenti e i collaboratori delle amministrazioni, e rafforzando così la fiducia nell'amministrazione digitale. L'Amministrazione deve inoltre promuovere la comprensione interna delle nuove tecnologie e delle loro ripercussioni sugli individui e sull'ambiente, sviluppare conoscenze e competenze per l'utilizzo di nuovi metodi di lavoro digitali nonché consentire il mutamento culturale a tutti i livelli amministrativi.

Temi: fiducia, conoscenza, mutamento culturale.

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Attuazione

Con la Strategia di e-government Svizzera 2020­2023 il Consiglio federale, la CdC nonché l'Unione delle Città svizzere e l'Associazione dei Comuni svizzeri stabiliscono ciò che intendono ottenere congiuntamente nell'ambito del Governo elettronico.

Come strumento per l'attuazione della presente strategia viene redatto, insieme a specialisti di Governo elettronico di tutti i livelli statali, un piano di attuazione con obiettivi e misure. Il Comitato direttivo lo approverà all'inizio del 2020 dopo l'entrata in vigore della Strategia di e-government 2020­2023.

Per stabilire le competenze e i ruoli nella collaborazione nell'ambito del Governo elettronico, il Consiglio federale e i Cantoni rappresentati dalla CdC hanno concluso già nel 2008 una Convenzione quadro di diritto pubblico. Su tale base i Cantoni hanno garantito fino ad oggi il coordinamento con i loro Comuni nell'ambito del Governo elettronico secondo diversi modelli di collaborazione.

Il Consiglio federale e la CdC hanno deciso di prolungare di al massimo due anni la Convenzione quadro di diritto pubblico concernente la collaborazione nell'ambito del Governo elettronico 2016­2019 adottando piccoli adeguamenti. Infatti già nella primavera del 2019 entrambe le parti si sono dichiarate favorevoli a esaminare la possibilità di creare basi giuridiche maggiormente vincolanti per i settori della digitalizzazione e del Governo elettronico. A tal fine hanno avviato, con il coinvol7304

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gimento dei Comuni, un progetto congiunto in cui oltre alle questioni giuridiche vengono chiariti anche eventuali aspetti organizzativi. A conclusione di questo progetto, verosimilmente nel 2020, nell'ambito della presente strategia saranno avviati i lavori relativi a una nuova base giuridica e, di pari passo, quelli relativi alla definizione della futura organizzazione «e-government Svizzera». La Convenzione quadro sarà pertanto valida fino al 31 dicembre 2020. Successivamente la sua durata di validità si prorogherà una volta di un anno, salvo disdetta da parte di una delle due parti contrattuali.

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