09.059 Messaggio concernente la concessione di un mutuo alla Fondazione per gli immobili delle organizzazioni internazionali (FIPOI) per il finanziamento dell'ampliamento intra-muros della sede dell'Organizzazione mondiale del commercio (OMC) a Ginevra del 29 maggio 2009

Onorevoli presidenti e consiglieri, con il presente messaggio vi sottoponiamo per approvazione un disegno di decreto federale concernente la concessione di un mutuo di 20 milioni di franchi, senza interessi e rimborsabile in 50 anni, alla Fondazione per gli immobili delle organizzazioni internazionali (FIPOI) per il finanziamento dell'ampliamento intra-muros della sede dell'Organizzazione mondiale del commercio (OMC) a Ginevra.

Gradite, onorevoli presidenti e consiglieri, l'espressione della nostra alta considerazione.

29 maggio 2009

In nome del Consiglio federale svizzero: Il presidente della Confederazione, Hans-Rudolf Merz La cancelliera della Confederazione, Corina Casanova

2009-0415

3585

Compendio L'Assemblea federale è invitata a concedere alla FIPOI un mutuo di 20 milioni di franchi sotto forma di credito d'impegno per l'ampliamento intra-muros della sede dell'OMC a Ginevra.

Il 1° agosto 2008 la Svizzera ha concluso con l'Organizzazione mondiale del commercio (OMC) un accordo per la ristrutturazione, l'ampliamento intra-muros e l'estensione del Centre William Rappard (CWR). La ristrutturazione in tre tappe della sede dell'OMC è finalizzato alla realizzazione del cosiddetto «site unique» che consentirà all'organizzazione di riunire le proprie attività sotto un unico tetto e di far fronte a medio e a lungo termine all'aumento dell'organico. Una prima descrizione dettagliata del progetto di «site unique» è stata sottoposta alle Camere federali con il messaggio del 30 maggio 2008 riguardante la prima tappa del progetto immobiliare dell'OMC (FF 2008 4379). Per la realizzazione di questa tappa (ristrutturazione del CWR), le Camere hanno approvato, nella sessione autunnale 2008, un credito d'impegno di 45 milioni di franchi.

Con il presente messaggio il Consiglio federale chiede ora alle Camere federali di concedere un credito d'impegno per il finanziamento della seconda tappa del progetto immobiliare dell'OMC, ovvero per l'ampliamento intra-muros del Centre William Rappard senza aumentarne la superficie al suolo o modificarne la facciata.

Si tratta di finanziare il progetto nel quadro della politica svizzera di Stato ospite mediante la concessione alla FIPOI di un mutuo della Confederazione senza interessi, rimborsabile in 50 anni.

Per l'ultima tappa del progetto di «site unique» (estensione del CWR mediante la costruzione di un nuovo annesso) verrà presentato a tempo debito un messaggio separato.

La Svizzera vanta una lunga tradizione quale Stato ospite di organizzazioni internazionali e quale sede di conferenze e riunioni multilaterali. Il ruolo di Stato ospite pone il nostro Paese in una situazione unica e privilegiata, che gli consente di perseguire e difendere i propri interessi in materia di politica estera. Le prestazioni offerte dalla Confederazione per il tramite della FIPOI sono uno degli elementi sostanziali della politica di Stato ospite. Ne sono un esempio i mutui che, in virtù della legge sullo Stato ospite, la Confederazione può erogare per il tramite della FIPOI
alle organizzazioni intergovernative con sede in Svizzera per progetti edili. Si tratta di un particolare tipo di promozione della piazza Svizzera che assicura l'insediamento duraturo di organizzazioni internazionali riconosciute, la maggior parte delle quali si è stabilita proprio a Ginevra.

L'OMC è una delle più importanti organizzazioni intergovernative con sede in Svizzera. La FIPOI seguirà il progetto di riattamento e ampliamento interno e assisterà il committente, ovvero l'OMC, nella realizzazione.

La concessione del credito d'impegno destinato a finanziare il mutuo senza interessi rimborsabile in 50 anni comporta per la Confederazione un onere finanziario di 20 milioni di franchi.

3586

Indice Compendio

3586

Elenco delle abbreviazioni

3588

1 Introduzione 1.1 Situazione iniziale 1.2 Il ruolo internazionale di Ginevra 1.3 La politica immobiliare e la FIPOI 1.4 L'Organizzazione mondiale del commercio (World Trade Organization, WTO)

3590 3590 3590 3592 3593

2 Ristrutturazione, ampliamento intra-muros ed estensione del sito dell'OMC 2.1 Antefatti 2.2 Progetto immobiliare 2.2.1 Considerazioni preliminari 2.2.2 Ristrutturazione ­ sunto dei lavori in corso 2.2.3 Prossima tappa del progetto immobiliare dell'OMC: ampliamento intra-muros 2.2.4 Estensione (nuovo edificio) ­ stato della situazione 2.2.5 Procedure cantonali (in particolare modifiche legislative) 2.3 Disposizioni dell'accordo con l'OMC 2.4 Costi 2.4.1 Considerazioni preliminari 2.4.2 Costi dell'ampliamento intra-muros

3598 3602 3602 3603 3604 3604 3604

3 Finanziamento dell'edificio dell'OMC 3.1 Sostegno finanziario alla FIPOI 3.2 Effetti del rincaro

3606 3606 3606

4 Ripercussioni 4.1 Ripercussioni finanziarie 4.2 Applicazione del freno alle spese 4.3 Ripercussioni sull'effettivo del personale 4.4 Ripercussioni finanziarie per Cantoni e Comuni

3607 3607 3607 3607 3607

3595 3595 3596 3596 3598

5 Programma di legislatura

3607

6 Aspetti giuridici 6.1 Basi legali 6.2 Forma dell'atto

3608 3608 3608

Decreto federale concernente la concessione di un mutuo alla Fondazione per gli immobili delle organizzazioni internazionali (FIPOI) per il finanziamento dell'ampliamento intra-muros della sede dell'Organizzazione mondiale del commercio (OMC) a Ginevra (Disegno) 3615 3587

Elenco delle abbreviazioni ACICI ACNUR AELS AIIC BRI CCC CDH CEC CEI CERN CICG CICR CIM CWR FIPOI GATS GATT GEC GLN IBE/UNESCO IVA LDCs LSO OCSTAT OIM OING OIT OMC OMM OMPI OMS ONG OTIF SIA SIG SWR

3588

Agenzia di cooperazione e d'informazione per il commercio internazionale Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati Associazione europea di libero scambio Associazione internazionale degli interpreti di conferenza Banca dei regolamenti internazionali Codice dei costi di costruzione Consiglio dei diritti dell'uomo Consiglio ecumenico delle Chiese Commissione elettrotecnica internazionale Organizzazione per le ricerche nucleari Centre International de Conférence Genève Comitato internazionale della Croce Rossa Comitato intergovernativo per le migrazioni (trasformato nel 1989 in Organizzazione internazionale per le migrazioni, OIM) Centre William Rappard Fondazione per gli immobili delle organizzazioni internazionali Accordo generale sugli scambi di servizi Accordo generale sulle tariffe doganali e sul commercio Geneva Executive Center (oggi Casa internazionale dell'ambiente, IEH) Genève Lac Nation Ufficio internazionale di educazione Imposta sul valore aggiunto Least developed countries Legge del 22 giugno 2007 sullo Stato ospite (RS 192.12) Ufficio cantonale di statistica di Ginevra Organizzazione internazionale per le migrazioni Organizzazione internazionale non governativa Organizzazione internazionale del lavoro Organizzazione mondiale del commercio Organizzazione meteorologica mondiale Organizzazione mondiale della proprietà intellettuale Organizzazione mondiale della sanità Organizzazione non governativa Organizzazione intergovernativa per i trasporti internazionali per ferrovia Società svizzera degli ingegneri e architetti Services Industriels de Genève Salle William Rappard (sala di conferenze presso il CWR)

TRIPS UICN UIT UNAIDS UNHCHR UNOG UPU WEF WWF

Accordo sugli aspetti dei diritti di proprietà intellettuale attinenti Unione internazionale per la conservazione della natura e delle sue risorse Unione internazionale delle telecomunicazioni Programma delle Nazioni Unite contro l'HIV/Aids Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani Ufficio delle Nazioni Unite di Ginevra Unione postale universale Forum economico mondiale World Wide Fund for Nature

3589

Messaggio 1

Introduzione

1.1

Situazione iniziale

Nel febbraio del 2008 la Confederazione e l'Organizzazione mondiale del commercio (OMC) si sono accordati su un progetto immobiliare che consentirà all'OMC di riunire le proprie attività sotto un unico tetto (il cosiddetto «site unique») e di far fronte a medio e a lungo termine alla crescita dell'organico. Il progetto, i cui elementi essenziali sono fissati nell'Accordo del 1° agosto 20081 tra la Svizzera e l'OMC concernente i bisogni a lungo termine dell'organizzazione in materia di locali, contempla la ristrutturazione, il riattamento puntuale e l'ampliamento intramuros della sede attuale (senza modifiche della facciata o aumento della superficie al suolo) nonché la sua estensione grazie alla costruzione di un annesso. Il progetto sarà realizzato fra il 2008 e il 2012 in tre tappe coordinate e parzialmente sovrapposte laddove sia possibile e opportuno dal punto di vista della pianificazione edilizia.

Per ogni tappa il Consiglio federale elabora un messaggio.

Per la prima fase del progetto (ristrutturazione), nel frattempo avviata e la cui conclusione è prevista per la fine del 2011, le Camere federali hanno autorizzato, già nella sessione autunnale del 2008, un credito d'impegno di 45 milioni di franchi2 basandosi sul messaggio del 30 maggio 20083 concernente la concessione di un contributo a fondo perso alla Fondazione per gli immobili delle organizzazioni internazionali (FIPOI) per il finanziamento della ristrutturazione della sede dell'Organizzazione mondiale del commercio (OMC) a Ginevra.

Con il presente messaggio il nostro Collegio chiede ora i mezzi per la seconda fase del progetto (ampliamento intra-muros), già presentata a grandi linee nel messaggio summenzionato e qui descritta in dettaglio sulla base dello studio di progetto realizzato nel frattempo (cfr. n. 2.2.3). La terza e ultima fase (costruzione di un annesso) sarà oggetto, a tempo debito, di un messaggio separato. Lo stato di avanzamento dei lavori per la realizzazione della nuova costruzione è descritto brevemente al punto 2.2.4 (in particolare per quanto riguarda il concorso d'architettura ­ cui hanno partecipato vari studi di architetti ­ e le modifiche alla legislazione cantonale).

1.2

Il ruolo internazionale di Ginevra

La Svizzera vanta una decennale tradizione quale Stato ospite di organizzazioni internazionali; le più antiche sono state istituite nel 19° secolo. Oggi numerose organizzazioni intergovernative e altri organismi internazionali che sono beneficiari istituzionali ai sensi della legge del 22 giugno 20074 sullo Stato ospite (LSO) hanno sede in Svizzera. La loro presenza è un elemento distintivo del nostro Paese e costi1

2 3 4

Una breve descrizione del contenuto, dei motivi, dei costi, delle basi giuridiche e della durata dell'Accordo sarà verosimilmente pubblicata nel rapporto del Consiglio federale sui trattati internazionali conclusi nel 2008 (pubblicazione prevista a giugno del 2009).

FF 2008 7477 FF 2008 4379 RS 192.12

3590

tuisce una piattaforma importante per la politica estera elvetica. L'adesione della Svizzera all'Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) ha rafforzato il ruolo di Stato ospite del nostro Paese, e in particolare di Ginevra, consolidandone l'immagine di sede di numerose organizzazioni intergovernative e di centro per l'organizzazione di conferenze e incontri multilaterali.

Complessivamente, la Svizzera ha concluso un accordo di sede con 25 organizzazioni; con 7 organizzazioni internazionali quasi intergovernative esiste un accordo fiscale. Vanno altresì ricordati innumerevoli altri organismi, programmi, e segretariati di trattati internazionali. Il numero delle organizzazioni non governative (ONG) con funzione consultiva presso le Nazioni Unite e sede in Svizzera è di 250 circa, tra cui il Consiglio ecumenico delle Chiese (CEC), il World Wide Fund for Nature (WWF, l'ex World Wildlife Fund), e il Worl Economic Forum (WEF) a Ginevra.

Per tradizione, il principale punto d'incontro e la «piazza» svizzera dei beneficiari internazionali è Ginevra che, insieme a New York, è uno dei due più importanti siti della collaborazione multilaterale. Vi hanno sede, per esempio, l'Ufficio delle Nazioni Unite di Ginevra (UNOG), il Consiglio dei diritti dell'uomo dell'ONU (CDH) e varie organizzazioni speciali dell'ONU (l'Organizzazione internazionale del lavoro OIL, l'Organizzazione mondiale della sanità OMS, l'Organizzazione meteorologica mondiale OMM, l'Organizzazione mondiale per la proprietà intellettuale OMPI, l'Unione internazionale delle telecomunicazioni UIT, l'Ufficio internazionale di educazione IBE/UNESCO) come pure gli Alti Commissariati delle Nazioni Unite per i rifugiati (ACNUR) e per i diritti umani (UNHCHR). A queste si aggiunge una serie di organizzazioni che non fanno parte del sistema dell'ONU quali l'Organizzazione mondiale del commercio (OMC), l'Organizzazione europea per le ricerche nucleari (CERN), l'Organizzazione internazionale per le migrazioni (OIM) e il Comitato internazionale della Croce Rossa (CICR). Altre importanti organizzazioni intergovernative hanno sede a Berna (Unione postale universale, UPU) e a Basilea (Banca dei regolamenti internazionali, BRI).

L'importanza di Ginevra è testimoniata dal fatto che 161 Stati esteri e la stessa Svizzera vi hanno una missione permanente e che
ogni anno vi si tengono migliaia di riunioni e di conferenze internazionali alle quali partecipano circa 200 000 delegati (comprese le conferenze indette dalle OING)5.

La cosiddetta «Ginevra internazionale» non riveste soltanto una grande rilevanza politica per la Svizzera ma è anche fondamentale per l'economia del Cantone di Ginevra e della Confederazione in generale. Complessivamente in Svizzera il personale internazionale conta circa 40 000 persone, compresi familiari e domestici.

Inoltre circa 14 000 impieghi nel settore privato (in particolare nell'industria alberghiera) sono creati indirettamente dalla presenza delle organizzazioni internazionali e dipendono dalla Ginevra internazionale. Secondo le stime, le spese annue delle organizzazioni intergovernative firmatarie di un accordo di sede in Svizzera ammontano a circa 4,4 miliardi di franchi (2007), di cui oltre la metà rifluisce nell'economia svizzera sotto forma di salari o controprestazioni per merci e prestazioni di

5

Comunicato stampa «Les organisations internationales à Genève en 2007/2008». Ufficio cantonale di statistica (OCSTAT), Ginevra 4 dic. 2008.

http://www.ge.ch/statistique/tel/compresse/2008/geneve_cp_2008_38.pdf

3591

servizi6. Questa stima non tiene conto del valore aggiunto generato indirettamente dalla presenza delle organizzazioni internazionali; si tratta di un valore difficilmente quantificabile, ma probabilmente contribuisce in misura sostanziale al buon andamento dell'economia ginevrina.

Da oltre un decennio la concorrenza fra gli Stati ospite è notevolmente aumentata (basti pensare alla scelta della sede dell'OMC). Come osservato a più riprese negli anni scorsi dal nostro Consiglio, la fine della guerra fredda ha provocato un cambiamento cruciale anche nel settore delle organizzazioni internazionali. Con il tramonto della logica dei due blocchi, la concorrenza per ospitare le sedi delle organizzazioni multilaterali e per l'attribuzione di conferenze internazionali si è intensificata7.

Per rispondere a queste nuove sfide, il nostro Consiglio ha elaborato una strategia volta al consolidamento della posizione della Svizzera quale sede di organizzazioni internazionali. Alla quantità si preferisce la qualità. La Confederazione concentra i suoi sforzi in settori prioritari chiaramente definiti, nei quali si possono mantenere e sviluppare sinergie di lavoro. Nell'accogliere nuove organizzazioni procede in maniera selettiva, focalizzandosi sugli ambiti tradizionalmente centrali: questioni umanitarie e diritti umani, politica della pace, della sicurezza e del disarmo, economia e lavoro, scienza, sanità, ambiente e sviluppo sostenibile. Questa strategia consente di rafforzare e potenziare in maniera mirata la posizione della Svizzera quale Stato ospite e in particolare quella di Ginevra come centro di conferenze e riunioni internazionali.

1.3

La politica immobiliare e la FIPOI

Come confermato dalle esperienze dei decenni passati, una politica immobiliare mirata costituisce un aspetto straordinariamente importante della politica di Stato ospite. Si tratta di uno strumento molto utilizzato in particolare a Ginevra, dove gli spazi finanziariamente accessibili da destinare a uffici sono estremamente difficili da reperire sul mercato.

Le organizzazioni internazionali che desiderano trovare locali a Ginevra possono rivolgersi alla Fondazione per gli immobili delle organizzazioni internazionali (FIPOI). La FIPOI è una fondazione di diritto privato svizzero istituita nel 1964 dalla Confederazione e dal Cantone di Ginevra per promuovere il ruolo di Ginevra come centro di incontri internazionali8. È sottoposta al controllo dell'Autorità federale di vigilanza sulle fondazioni nonché al Controllo federale delle finanze e a quello cantonale. La Confederazione e il Cantone di Ginevra, membri fondatori, dispongono ciascuno di tre rappresentanti nel consiglio di fondazione e ne assumono a turno la presidenza.

6

7

8

Cfr. in proposito l'allegato 3 del rapporto del Consiglio federale del 21 maggio 2008 sulle relazioni con l'Organizzazione delle Nazioni Unite e con le organizzazioni internazionali che hanno sede in Svizzera (FF 2008 5291).

Cfr. in proposito il messaggio del 13 sett. 2006 concernente la legge federale sui privilegi, le immunità e le facilitazioni, nonché sugli aiuti finanziari accordati dalla Svizzera quale Stato ospite (FF 2006 7359).

DF dell'11 dicembre 1964 concernente la concessione di mutui alla FIPOI (FF 1964 II 2507).

3592

La Fondazione è incaricata di proporre alle organizzazioni internazionali un'offerta di locali interessante. A tal fine la Confederazione può concedere alla FIPOI contributi unici o ricorrenti (a fondo perso) come pure mutui senza interessi rimborsabili in 50 anni, con i quali la Fondazione può agevolare l'acquisto, la costruzione o la ristrutturazione di immobili da parte di organizzazioni internazionali. Inoltre la FIPOI stessa può acquistare o costruire immobili, darli in locazione e amministrarli.

Per un'organizzazione alla ricerca di locali, l'offerta di un mutuo senza interessi per la costruzione o l'acquisizione di un edificio costituisce un'opzione molto interessante che risponde altresì agli obiettivi della politica svizzera di Stato ospite. In effetti, avviando con la consulenza e l'ausilio della FIPOI un progetto immobiliare di una certa entità e diventando proprietaria di un edificio, l'organizzazione si insedia più stabilmente in Svizzera. La possibilità di concedere mutui FIPOI è dunque un fattore cruciale nell'attuazione della politica dello Stato ospite.

Dalla sua istituzione e fino al 31 dicembre 2008, la FIPOI ha ricevuto dalla Confederazione mutui per un importo di 706 milioni di franchi e donazioni per 372 milioni di franchi, ovvero, complessivamente, 1078 milioni di franchi. Per questi prestiti la FIPOI aveva già versato alle casse federali, a fine 2008, 544 milioni di franchi, di cui 357 milioni a titolo di rimborso e 187 milioni per il pagamento di interessi. Di conseguenza, al 31 dicembre 2008, la FIPOI doveva ancora alla Confederazione la somma di 349 milioni di franchi. Alla stessa data, stando alle stime dell'assicurazione contro gli incendi, il valore dei beni immobiliari della FIPOI era di 664 milioni di franchi (878 milioni se si include il CWR).

Il Cantone di Ginevra è un partner attivo della Confederazione nell'attuazione di questa politica immobiliare. Secondo una prassi di lunga data, il Cantone rinuncia a percepire i canoni dei diritti di superficie per i terreni messi a disposizione delle organizzazioni internazionali o della FIPOI se la Confederazione non esige interessi sui mutui concessi alla Fondazione per i progetti associati a tali terreni. Dal 1996, anno in cui le Camere federali hanno deciso che i futuri mutui alla FIPOI sarebbero stati senza interessi, la rinuncia del Cantone a percepire il canone del diritto di superficie è la regola9.

1.4

L'Organizzazione mondiale del commercio (World Trade Organization, WTO)

Da oltre dieci anni l'Organizzazione mondiale del commercio funge da quadro istituzionale per il sistema commerciale multilaterale. È infatti l'unica organizzazione internazionale che disciplina a livello mondiale le relazioni commerciali tra gli Stati. L'OMC è anche un forum in seno al quale vengono condotti negoziati multilaterali per lo sviluppo delle relazioni commerciali.

L'OMC ha iniziato la sua attività il 1° gennaio 1995 a conclusione di negoziati durati oltre sette anni conosciuti come «Uruguay Round». Dell'OMC sono parte integrante l'Accordo generale sulle tariffe e sul commercio (GATT), che già dal 1948 è il dispositivo «provvisorio» in cui sono fissate le regole per il commercio internazionale di beni, l'Accordo generale sugli scambi di servizi (GATS) e 9

DF del 21 giugno 1996 concernente gli aiuti finanziari alla Fondazione per gli immobili delle organizzazioni internazionali (RU 1996 2682).

3593

l'Accordo sugli aspetti dei diritti di proprietà intellettuale attinenti al commercio (Accordo TRIPS). Un'importante novità rispetto al GATT, è l'istituzione, avvenuta con la nascita dell'OMC, dell'Organo di conciliazione (Dispute Settlement Body), denominato anche Organo per la composizione delle controversie, e dell'Istanza di ricorso (organo permanente di appello, Appellate Body) ai quali i governi dei Paesi membri dell'OMC possono rivolgersi per contrastare pratiche di altri Stati contrarie alle regole dell'OMC.

Attualmente sono oltre una trentina gli accordi multilaterali stipulati nell'ambito dell'OMC, che ne sorveglia il rispetto. Gli accordi dell'OMC sono finalizzati alla progressiva liberalizzazione del commercio internazionale, che deve essere favorita mediante tornate negoziali. L'OMC mira quindi alla massima apertura possibile del mercato mondiale, le cui regole e i cui limiti riflettano il più alto grado possibile di consenso tra gli Stati membri. Nel novembre 2001 è stata avviato a Doha (Qatar) un nono ciclo di negoziati sul commercio mondiale, noto come Agenda di sviluppo di Doha, che non è ancora concluso. Oltre agli accordi multilaterali che hanno effetto vincolante per tutti i membri dell'OMC, ci sono accordi bilaterali che impegnano soltanto gli Stati parte.

La sede e unico ufficio dell'OMC si trova a Ginevra. L'organizzazione conta attualmente 153 Paesi e territori membri, di cui circa tre quarti sono Paesi in sviluppo.

Di questi circa un quarto (32) fanno parte dei Paesi più poveri (least-developed countries, LDCs). La Svizzera, che ha aderito all'OMC il 1° luglio 1995, è uno dei membri fondatori dell'organizzazione. Le ultime adesioni sono state quelle delle Isole di Capo Verde (2008), dell'Ucraina (2008), del Tonga (2007), del Vietnam (2007) e dell'Arabia Saudita (2005). Negoziati sono in corso per l'adesione di una trentina di altri Paesi, fra cui, per esempio, la Federazione russa. Visto il costante aumento dei suoi membri, l'OMC sta diventando un'organizzazione universale.

134 Paesi membri dell'OMC hanno una rappresentanza permanente a Ginevra, e talvolta, come nel caso della Svizzera, addirittura una missione presso l'OMC.

L'organo supremo dell'OMC è la Conferenza ministeriale che si riunisce almeno ogni due anni. Le sottostà il Consiglio generale, che si riunisce
più volte all'anno a Ginevra per discutere aspetti di fondo. Infine numerosi comitati speciali e gruppi di lavoro si occupano dell'implementazione dei singoli accordi e di altre questioni specifiche relative al commercio. A differenza di altre organizzazione intergovernative, l'OMC non ha un consiglio esecutivo autonomo dotato di ampi poteri. I governi degli Stati membri sono rappresentati in maniera paritetica negli organi direttivi e nei vari comitati e gruppi di lavoro dell'OMC e le decisioni sono adottate, di norma, per consenso. Ad esempio, le modifiche alle disposizioni centrali dell'OMC possono entrare in vigore solo dopo l'approvazione da parte di tutti i membri dell'organizzazione, in conformità alle procedure prescritte dalle rispettive Costituzioni.

Il budget dell'OMC ammonta a circa 185 milioni di franchi (2008). Il suo finanziamento avviene attraverso i contributi dei membri, il cui ammontare è fissato in base alla quota di commercio mondiale detenuta da ciascun Paese. La Svizzera partecipa al finanziamento del budget nella misura di circa l'1,4 per cento, pari per il 2008 a un contributo annuo di 2,5 milioni di franchi.

Dal settembre 2005 il direttore generale dell'OMC è il francese Pascal Lamy al quale, recentemente, è stato rinnovato l'incarico fino all'agosto del 2013. Egli è a capo del Segretariato dell'organizzazione, che impiega attualmente circa 750 persone presso la sede di Ginevra. Il «Segretariato» svolge i compiti di amministrazione 3594

generale dell'OMC; suddiviso in varie sezioni, è responsabile della preparazione e del sostegno delle trattative fra i membri dell'OMC, della consulenza ai partner commerciali, dell'analisi, dell'elaborazione e della pubblicazione di dati riguardanti lo sviluppo del commercio mondiale e dell'organizzazione delle procedure di risoluzione delle controversie.

Come con tutte le organizzazioni intergovernative stabilite in Svizzera il nostro Consiglio ha stipulato con l'OMC un accordo di sede. L'accordo è stato firmato il 2 giugno 199510.

2

Ristrutturazione, ampliamento intra-muros ed estensione del sito dell'OMC

2.1

Antefatti

L'OMC è una delle maggiori organizzazioni intergovernative con sede in Svizzera.

Dalla sua fondazione, nel 1995, ha sede a Ginevra, nel Centre William Rappard (CWR), che in passato ospitava parte del Segretariato del GATT. Lo storico edificio, costruito nel 1926 per l'Ufficio internazionale del lavoro, è sito in rue de Lausanne, in prossimità del lago.

Dopo l'integrazione del GATT nell'OMC, il nostro Consiglio, con il sostegno dell'Assemblea federale e del Cantone di Ginevra, si impegnò con successo per conservare a Ginevra la sede dell'OMC, che Bonn desiderava aggiudicarsi. Complesse trattative sfociarono nella conclusione di un cosiddetto «contratto di infrastruttura» tra la Confederazione, il Cantone di Ginevra, la FIPOI e l'OMC per disciplinare gli impegni assunti nei confronti dell'OMC in ambito immobiliare. Con un gesto straordinario, la Svizzera decise di donare all'OMC il Centre William Rappard e di assumersi le spese di manutenzione dell'edificio (anche dopo il passaggio di proprietà)11. Questa soluzione era volta a garantire che l'edificio fosse restituito alla FIPOI in buone condizioni allo scadere dei diritti di usufrutto o in caso di sgombero anticipato dell'OMC (cfr. messaggio del 12 giugno 1995 concernente la donazione del Centro William Rappard (CWR) all'Organizzazione mondiale del commercio (OMC) e le sue conseguenze finanziarie12). Contemporaneamente si impegnò a costruire una sala di conferenze ­ inaugurata il 16 febbraio 1998 e praticamente sempre occupata ­ e a coprirne i costi di manutenzione e di gestione13. In ragione del contratto di infrastruttura, la Svizzera versa all'OMC un contributo di manutenzione di circa 1,7 milioni di franchi annui.

Il mantenimento della sede dell'OMC a Ginevra costituisce uno dei più brillanti successi della politica elvetica di Stato ospite negli ultimi decenni.

In quanto Stato ospite, la Svizzera ha tutto l'interesse di garantire alle organizzazioni internazionali le migliori condizioni di lavoro possibili. Per quanto riguarda l'OMC, già durante le trattative del 1995 per il contratto di infrastruttura era opinione diffusa

10 11 12 13

RS 0.192.122.632 FF 1996 I 454 FF 1995 III 963 Decreti federali del 13 e del 24 marzo 1995 (FF 1995 II 354; RU 1998 1460).

3595

che prima o poi il CWR si sarebbe rivelato insufficiente per i bisogni dell'organizzazione. Oggi, l'OMC ha incontestabilmente bisogno di più spazio14.

L'Organizzazione mondiale del commercio, costantemente preoccupata di mantenere un apparato organizzativo snello, si adopera per impedire che, malgrado le crescenti incombenze, la sua amministrazione diventi ipertrofica. Dato lo sviluppo dell'organizzazione, un aumento dell'effettivo era tuttavia inevitabile: dal 1995, quando l'OMC contava 445 collaboratori, il personale del Segretariato è nettamente aumentato. Oggi l'organizzazione impiega, con contratti di lavoro di vario tipo, 750 collaboratori e da anni ormai non è possibile ospitarli tutti nei locali del CWR.

Tenuto conto delle prossime adesioni previste, dei negoziati di Doha in corso e dei nuovi compiti che ne risultano per l'OMC, un ulteriore aumento del personale nei prossimi anni è molto probabile. I calcoli su cui si basa l'ampliamento della sede dell'OMC partono dall'ipotesi che a lungo termine l'organico dell'OMC conterà 1100 persone.

Il progetto immobiliare su cui la Confederazione e l'OMC si sono formalmente accordati il 1 agosto 2008 mediante un Accordo concernente i bisogni a lungo termine dell'OMC in materia di locali (cfr. n. 1.1) è finalizzato a offrire sufficiente spazio per gli uffici dell'Istanza di ricorso e del Segretariato come pure zone d'incontro, locali di riunione e sale di conferenze indispensabili alle attività dell'OMC. Il progetto risponde a un desiderio esplicito del direttore generale dell'OMC che, poco dopo la sua entrata in servizio, ha auspicato di riunire le attività dell'organizzazione sotto un unico tetto, il cosiddetto «site unique». Il presente progetto sostituisce quello originariamente previsto, ovvero la costruzione, per 60 milioni di franchi, di un nuovo edificio in Avenue de France («Progetto OMC II»), progetto per il quale, alla fine del 2001, l'OMC aveva chiesto alla Confederazione un mutuo15. Dopo che, il 31 luglio 2008, il Consiglio generale dell'OMC ha approvato l'accordo con la Svizzera ed ha formalmente abbandonato il progetto OMC II, la trattazione parlamentare per l'approvazione del necessario credito d'impegno sospesa dal momento in cui si è appreso il cambiamento di strategia immobiliare dell'OMC ­ ha potuto essere definitivamente archiviata nel corso della sessione autunnale 2008.

2.2

Progetto immobiliare

2.2.1

Considerazioni preliminari

Il «site unique» dell'OMC sarà realizzato tra il 2008 e il 2012 in tre tappe: la fase I (autunno 2008­fine 2011) prevede la ristrutturazione del CWR; la fase II (inizio 2010­ metà 2012) l'ampliamento intra-muros del Centro e la fase III (inverno 2010­fine 2012) l'estensione con la costruzione di un nuovo annesso. L'OMC e la Svizzera si ripartiscono il finanziamento come segue: per la prima fase (ristrutturazione) la Confederazione ha concesso, come noto, un contributo a fondo perso di 45 milioni di franchi. Inoltre, la Confederazione finanzierà con 10 milioni di franchi 14 15

Cfr. in proposito il messaggio del 30 maggio 2008 (FF 2008 4379) Cfr. messaggio del 9 novembre 2005 concernente la concessione di un mutuo alla Fondazione per gli immobili delle organizzazioni internazionali (FIPOI) per il finanziamento di un immobile destinato all'Organizzazione mondiale del commercio (OMC) a Ginevra (FF 2005 6099).

3596

la costruzione di un garage sotterraneo nel nuovo annesso (nell'ambito della fase III). Aggiungendo i 15 milioni di franchi che la Confederazione ha già stanziato per prendere in locazione la sede provvisoria in Chemin des Mines e metterla gratuitamente a disposizione dell'OMC per la durata dei lavori nel CWR, il contributo svizzero, ammonta complessivamente a 70 milioni di franchi. L'OMC, dal canto suo, investirà nel «site unique» 60 milioni di franchi, di cui 20 milioni sono destinati ai lavori di ampliamento intra-muros del CWR (fase II oggetto del presente messaggio) e 40 milioni alla nuova costruzione (fase III). Per finanziare questi investimenti l'OMC riceverà mutui FIPOI per un importo complessivo di 60 milioni di franchi (ovvero la stessa somma prevista per il progetto OMC II). Per la fase II le Camere federali hanno stanziato, nell'ambito della prima aggiunta al preventivo 2008 un credito di progettazione di 2,5 milioni di franchi. Sempre nell'ambito della prima aggiunta al preventivo 2008 è stato autorizzato un credito d'impegno di 500 000 franchi per lo svolgimento del concorso d'architettura per l'aggiudicazione del progetto di estensione del CWR (nuova costruzione).

Per il progetto «site unique» le Camere federali hanno già autorizzato i seguenti crediti d'impegno: Crediti d'impegno autorizzati per il progetto «site unique» Fase

Progetto parziale/rubrica di bilancio

I­III Locazione sede provvisoria (Chemin des Mines) I Ristrutturazione II III

Ampliamento intra-muros (progettazione/pianificazione) Estensione (concorso d'architettura) Totale crediti d'impegno autorizzati

Credito d'impegno (in CHF)

Autorizzazione

15 000 000

Aggiunta I/2008

45 000 000 Sessione autunnale 2008 2 500 000 Aggiunta I/2008 500 000

Aggiunta I/2008

63 000 000

Totale complessivo previsto (contributi a fondo perso e mutui)

130 mio. franchi

Considerata l'importanza dell'Organizzazione per la politica svizzera di commercio estero e il suo ruolo di motore per la Ginevra internazionale, il miglioramento della situazione logistica dell'OMC attraverso l'aumento della capacità strutturale e l'ampliamento del CWR (pianificati e in parte già avviati nell'ambito della fase I del progetto) riveste carattere di massima priorità. La realizzazione del progetto «site unique» contribuirà senza dubbio a cementare ulteriormente la permanenza dell'OMC a Ginevra. Date le circostanze, appare opportuno continuare a garantire il massimo sostegno al progetto di ristrutturazione, ampliamento intra-muros ed estensione della sede dell'OMC e, per quanto riguarda le due prossime tappe, accordare i contributi e i mutui summenzionati.

Con il presente messaggio il nostro Consiglio chiede i mezzi necessari alla realizzazione della fase II (ampliamento intra-muros), descritta qui di seguito in modo particolareggiato. Per la ristrutturazione del CWR, oggetto della prima fase del 3597

progetto, il Parlamento ha già autorizzato il credito d'impegno necessario, pertanto segue unicamente un breve sunto di quanto già noto. La preparazione della terza e ultima fase (costruzione nuovo annesso) è descritta brevemente al numero 2.2.4. I dettagli saranno presentati alle Camere federali a tempo debito in un messaggio separato.

2.2.2

Ristrutturazione ­ sunto dei lavori in corso

Il CWR, sede dell'OMC, sorge in rue de Lausanne a Ginevra sulla parcella edificabile 246, appartenente al Cantone di Ginevra e il cui diritto di superficie è messo a disposizione gratuitamente. Il CWR, costruito tra il 1923 e il 1926 per l'Organizzazione internazionale del lavoro, è stato ampliato nel 1937 e nel 1950; nel 1975 è stato acquistato dalla Confederazione per 18 milioni di franchi e sottoposto a restauro per un costo di circa 40 milioni di franchi. Date l'età e le condizioni dell'edificio sono oggi necessari una nuova, completa ristrutturazione dei locali e l'ammodernamento degli impianti.

Con i lavori di ristrutturazione, in corso dall'inizio del 2009 e per i quali la Confederazione ha stanziato 45 milioni di franchi, si perseguono gli obiettivi seguenti: ­

rinnovo e, in parte, sostituzione completa di pareti, soffitti, pavimenti, installazioni elettriche, cablaggi, impianti sanitari e ascensori;

­

riorganizzazione degli spazi e realizzazione di uffici e sale di conferenze modulabili (aumento del numero di posti di lavoro nell'edificio esistente);

­

conservazione e valorizzazione di elementi caratteristici e storici del CWR;

­

miglioramento del bilancio ambientale e della sostenibilità dell'edificio;

­

aumento della sicurezza sul posto di lavoro e della sicurezza antincendio;

­

ristrutturazione di lieve entità della Salle William Rappard (SWR) che sorge nelle immediate vicinanze del CWR.

La ristrutturazione avverrà a tappe, affinché il CWR possa essere in gran parte utilizzato anche durante i lavori. Alcuni collaboratori troveranno una sistemazione provvisoria nel CWR stesso; altri,in un altro edificio. A tal fine la Confederazione ha preso in locazione uffici supplementari per circa 250 collaboratori nelle immediate vicinanze del Centro (Chemin des Mines 15)16.

2.2.3

Prossima tappa del progetto immobiliare dell'OMC: ampliamento intra-muros

I lavori di ampliamento intra-muros che costituiscono la fase II del progetto riguardano i cortili interni dell'edificio nord e dell'edificio sud (cfr. Allegato 2). Il cortile nord, attualmente aperto, sarà coperto con un tettoia di vetro trasparente. La superficie così ricavata, luminosa e ariosa, diventerà uno spazio centrale e un punto di ritrovo per i delegati e i collaboratori; accoglierà diversi servizi generali (accoglienza, centro di distribuzione dei documenti, ordinatori liberamente accessibili collegati 16

Per una descrizione dettagliata del progetto di ristrutturazione si rinvia al messaggio del 30 maggio 2008 (FF 2008 4379)

3598

a Internet, banca, biblioteca, centro stampa, bar, ecc.) e fungerà da intersezione con le sale di riunioni e di conferenze che verranno create durante la prima e la seconda fase del progetto. Viste le dimensioni, sarà possibile utilizzare questo nuovo spazio anche per ricevimenti ed eventi di vario tipo. Il cortile interno dell'edificio sud, al cui piano interrato si trovava fino al 2007 la biblioteca dell'Istituto Universitario di Alti Studi Internazionali (IUHEI), sarà trasformato in un centro di conferenze moderno e polivalente in grado di accogliere fino a 400 persone: a tal fine, il piano interrato sarà completamente ristrutturato e il soffitto ­ una copertura in cemento al livello del piano terra ­ verrà sostituito. Ampie scale con piattaforme elevatrici per i disabili collegheranno i due cortili. Tutti i provvedimenti di carattere edile e architettonico sono stati ponderati e ottimizzati sotto il profilo della sostenibilità e della compatibilità ambientale.

I lavori della fase II sono strettamente connessi ai lavori di ristrutturazione della fase I: la realizzazione di nuovi locali di riunione nell'ala sud e di una vasta area polivalente nel cortile interno nord consentirà di aumentare il numero degli uffici nel resto dell'edificio poiché grazie alla ristrutturazione diverranno disponibili a tal fine locali fin qui utilizzati per incontri e riunioni o riservati ai servizi generali. La capacità nominale del CWR passerà così dagli attuali 630 a 800 collaboratori. Le due fasi del progetto vanno coordinate anche per quanto riguarda i lavori al nuovo sistema antincendio, che è stato potenziato durante la fase I del progetto e che dovrà essere esteso alle strutture che sorgeranno nei cortili interni.

Il committente della seconda fase è l'OMC, assistita dalla FIPOI unicamente a titolo consultivo. Il progetto è finanziato dalla Confederazione con un mutuo concesso all'OMC per il tramite della FIPOI di 20 milioni di franchi, senza interessi e rimborsabile in 50 anni. La FIPOI ha incaricato della pianificazione e della realizzazione del progetto (per conto e a spese dell'OMC) i seguenti studi di architetti e ingegneri: group8 architectes associés, Ginevra (architetti), Thomas Jundt SA, Carouge (ingegneri del genio civile), RG Riedweg & Gendre SA, Carouge (ingegneri degli impianti di aerazione e
riscaldamento), MAB Ingénierie SA, Morges (ingegneri elettrici), Zanini V. Baechli P. et Associés Ingénieurs-Conseils SA, Ginevra (ingegneri sanitari), G. Money & Associés, Losanna (ingegneri acustici) e Institut de Sécurité, Neuchâtel (ingegneri della sicurezza). Il limite dell'impegno finanziario della Confederazione per la realizzazione della fase II sarà chiaramente sancito nel contratto di mutuo che verrà concluso con l'OMC. La stretta collaborazione tra l'OMC e la FIPOI garantirà un impiego efficiente dei mezzi.

Descrizione dettagliata dei lavori previsti nell'ala nord Il cortile interno verrà rialzato e portato al livello del piano terra. Le finestre del corridoio al piano terra che danno sul cortile interno verranno demolite per lasciare posto ad un'arcata orientata verso il nuovo spazio interno e migliorare così la mobilità e la fluidità nell'intero edificio. Questa nuova area ricettiva (padiglione) sarà strutturata in modo da trarre vantaggio dall'interattività e dalla funzione distributiva dello spazio. Piante da interno sostituiranno la vegetazione che occupa attualmente il cortile interno. La fontana (un dono della Gran Bretagna) sarà risanata e integrata nel nuovo spazio. Nuovi corridoi collegheranno il padiglione al resto dell'edificio e due nuove scale garantiranno un collegamento diretto con le sale di conferenze nel cortile interno sud. Una rampa per le sedie a rotelle collocata tra l'ingresso e il padiglione agevolerà l'accesso delle persone con disabilità motorie a tutte le parti dell'edificio. Complessivamente i lavori di costruzione/trasformazione riguarderan3599

no una superficie di 1315m2 (compresa la superficie riservata ai servizi generali che occuperà in gran parte gli spazi ai lati del nuovo padiglione).

Il padiglione avrà una cupola ultraleggera e trasparente alta quanto l'attuale tetto dell'edificio, composta di cuscini pneumatici in fogli di EFTE Texlon®. Questo materiale, simile al Teflon, presenta diversi vantaggi rispetto al vetro classico: molto più leggero (i muri portanti non dovranno essere rafforzati, il che consentirà un risparmio del 30­60 per cento) è infrangibile, incombustibile (si scioglie a temperature superiori a 200 °C senza esalare fumi o formare gocce), anecoico (non produce eco), quasi totalmente trasparente ed molto resistente. Di facile manutenzione (la superficie estremamente liscia è praticamente autopulente) costituisce inoltre una soluzione vantaggiosa sotto il profilo economico (durata di vita: 50 anni) ed ambientale (prodotto non petrolifero, privo di solventi, fabbricato senza CFC, 100 % riciclabile, comporta un consumo minimo di energia grigia per la produzione e il trasporto). La struttura portante si compone di 14 sottili travi di acciaio ad arco lunghe all'incirca 23,60 metri, poste ad intervalli di 3,5 metri l'una dall'altra parallelamente all'asse lago-strada (dal settore II al settore VII; cfr. Allegato 2). Dette travi saranno rafforzate da travi d'acciaio identiche poste perpendicolarmente alle prime, anch'esse ad una distanza di 3,5 metri le une dalle altre in modo da formare una griglia regolare. Gli uffici del cortile interno continueranno ad essere utilizzati anche durante i lavori, che si dovranno pertanto eseguire tenendo conto di questo aspetto (minor impatto ambientale possibile).

I locali del quarto piano, attualmente utilizzati come uffici, sono troppo piccoli; verranno pertanto ampliati, orientati verso il cortile interno e trasformati in locali di formazione. Il centro di formazione, che occuperà una superficie complessiva di 730 m2, si comporrà di 2 uffici di 16 m2, 2 uffici di 25 m2 e 3 sale di riunione di 330 m2 complessivi.

Tutte le finestre del primo, secondo e terzo piano dei settori II e VII che danno sul cortile (dunque i lati dell'ala nord paralleli al lago, da una parte, e alla rue de Lausanne, dall'altro) saranno smontate. L'intonaco dei muri che danno sul cortile verrà ripulito.
Poiché la posa di una cupola sul cortile creerà uno spazio chiuso, è indispensabile garantire un clima gradevole. D'estate il padiglione sarà aerato in modo naturale: l'aria fresca entrerà attraverso aperture al piano terra e all'ultimo piano e l'aria calda fluirà verso l'estero per mezzo di bocchette situate ai bordi del nuovo tetto. Un meccanismo di controllo consentirà di aprire automaticamente alcune finestre, di giorno come di notte (senza compromettere la sicurezza), in modo da consentire all'aria fresca proveniente dal lago di rinfrescare l'edificio. La nuova struttura sarà completata da un'apposita protezione solare attivabile nei giorni di forte irradiazione e di un sistema di nebulizzazione di particelle d'acqua al pianterreno e al quarto piano per ridurre la temperatura dell'ambiente. In inverno il padiglione sarà riscaldato passivamente dai raggi del sole. Il riscaldamento a bassa temperatura del pavimento e i radiatori saranno controllati da un sistema automatico e azionati solo in giornate particolarmente fredde e/o in assenza dei raggi solari. Solo i locali di formazione al quarto piano collocati direttamente sotto il tetto saranno aerati con un sistema di ventilazione meccanico e condizionati in estate. L'energia necessaria per alimentare l'impianto di raffreddamento sarà attinta direttamente dal lago di Ginevra attraverso la rete Genève-Lac-Nation gestita dai Services Industriels de Genève (SIG). Grazie a questo e ad altri provvedimenti previsti (ad es. miglioramento dell'isolamento termico dell'involucro dell'edificio), il consumo energetico per il 3600

riscaldamento sarà ridotto di circa il 50 per cento rispetto al valore soglia ammesso dalla norma SIA 380/1, ovvero di 93 MJ/m2 o 200 tonnellate di CO2 all'anno. Il risparmio di energia per il raffreddamento dei locali sarà di circa 100 tonnellate di CO2 all'anno.

Nella fase II del progetto sono previsti lavori anche alle condutture d'acqua per garantire l'alimentazione del nuovo impianto di nebulizzazione e della fontana e per raccogliere l'acqua piovana. È altresì prevista l'installazione di un impianto di illuminazione ad alta efficienza energetica (categoria di consumo energetico «A») che, oltre a garantire la luce necessaria, creerà un'atmosfera gradevole e ricca di contrasti.

Descrizione dettagliata dei lavori previsti nell'ala sud Con l'aumento degli Stati membri dell'OMC è cresciuto notevolmente il bisogno di sale di conferenze e di riunione. Si è dunque previsto di trasformare il piano interrato dell'ala sud, che ospitava la biblioteca dell'IUHEI, in un centro conferenze composto da tre sale modulabili (una da 200 e due da 100 posti a sedere) di una superficie complessiva netta pari a 1060 m2 (di cui 840 m2 per le sale di conferenze e 220 m2 per guardaroba, bagni, corridoi con piccoli salottini, ecc.). Le sale modulabili si possono combinare liberamente in modo da ottenere spazi in grado di ospitare 100, 200, 300 o al massimo 400 persone sedute. Tutte le sale saranno equipaggiate con cabine per la traduzione simultanea e con impianti audio-visivi di ultima generazione. L'impianto di illuminazione risponderà ai criteri della massima efficienza energetica (categoria di consumo «A»). Sul tetto leggermente bombato del centro conferenze sarà realizzato un giardino. Raggiungibile dal pianoterra, avrà una funzione non solo estetica ma anche di miglioramento delle condizioni climatiche estive degli uffici che vi si affacciano. La realizzazione del tetto non richiederà ulteriori strutture portanti cosicché nella sale di conferenze non dovranno essere aggiunti elementi architettonici che intralcerebbero la vista. Il corridoio (galleria) previsto nel piano interrato ­ che corre lungo i lati esterni delle sale di conferenze collegandole all'edificio principale ­ sarà ricoperto con un tetto di vetro per sfruttare in modo ottimale la luce naturale. Lungo il corridoio saranno realizzate nicchie che
ospiteranno piccoli salottini dove i delegati e i partecipanti alle conferenze potranno appartarsi e continuare le discussioni. Il piano interrato ospiterà altresì impianti sanitari per 400 persone e locali per gli impianti tecnici (di aerazione, alimentazione elettrica, riscaldamento/raffreddamento). La scelta dei sanitari cadrà su modelli rispondenti all'esigenza di un consumo parsimonioso dell'acqua.

Poiché gli uffici dell'ala sud continueranno ad essere utilizzati, i lavori dovranno comportare il minor impatto ambientale possibile (ad es. mediante l'impiego di elementi prefabbricati). Proprio in quest'ottica si è deciso di conservare il pavimento dell'ex biblioteca, il quale, per sostenere il peso della nuova costruzione, dovrà tuttavia essere rinforzato per mezzo di sottili pali d'acciaio (del diametro di 5 cm) inseriti nelle fondamenta. I muri portanti attorno al centro conferenze e i muri che separano le singole cabine degli interpreti saranno in cemento armato (privo di solventi e, nel limite del possibile, prodotto con ghiaia riciclata). La parte calpestabile del tetto sarà sostenuta da 9 travi d'acciaio parallele che, alla distanza di 3,2 metri l'una dall'altra, poggeranno sui muri portanti e sui muri di separazione delle cabine degli interpreti. Per rafforzare l'intera struttura, travi di legno verranno aggiunte perpendicolarmente alle travi d'acciaio.

3601

Le sale di conferenze saranno aerate mediante un impianto di ventilazione regolabile il cui consumo energetico sarà ridotto grazie ad un sistema di recupero del calore.

Come per l'ala nord, l'impianto per il raffreddamento sarà alimentato con energia della rete GLN (mentre il calore sarà prodotto dall'attuale sistema di riscaldamento del CWR). Nel rispetto delle norme dell'Associazione internazionale degli interpreti di conferenza (AIIC), le cabine degli interpreti disporranno di un sistema di condizionamento d'aria autonomo. In estate, il corridoio con tettoia di vetro (galleria) che corre lungo i lati delle sale di conferenze sarà aerato e rinfrescato in modo naturale grazie a bocchette disposte sui bordi della tettoia. Il tetto bombato del centro conferenze e il giardino sovrastante limiteranno l'irradiazione solare diretta. In inverno, le bocchette per la circolazione naturale dell'aria verranno chiuse e il corridoio sarà aerato meccanicamente.

Le condutture d'acqua saranno adattate per alimentare i nuovi impianti sanitari e il sistema di irrigazione del giardino. L'evacuazione dell'acqua piovana sarà regolata in modo da garantire che il terreno del giardino resti umido il più a lungo possibile.

2.2.4

Estensione (nuovo edificio) ­ stato della situazione

Come precisato nel messaggio del 30 maggio 2008 riguardante la prima fase del progetto di «site-unique» (ristrutturazione), la terza fase prevede l'estensione del CWR mediante la costruzione di un nuovo edificio in grado di ospitare 300 posti di lavoro (uffici), una piccola tipografia per la stampa di documenti, la biblioteca, una nuova caffetteria nonché l'Organo di compensazione delle controversie e l'Istanza di ricorso dell'OMC. È altresì prevista la costruzione di un garage sotterraneo per 200 posti macchina17.

Nell'autunno del 2008 è stato bandito il concorso per l'aggiudicazione dei lavori. Il progetto vincitore, dello studio Wittfoht Architekten di Stuttgart, è stato presentato al pubblico il 24 febbraio 2009. Lo stanziamento dei mezzi necessari per lo studio di progetto, pari a 4,5 milioni di franchi, sarà verosimilmente chiesto al Parlamento nell'ambito della seconda aggiunta al preventivo 2009. Il messaggio, elaborato sulla base di tale studio, sarà presentato al Parlamento a tempo debito. L'avvio dei lavori è previsto per l'inizio del 2011.

2.2.5

Procedure cantonali (in particolare modifiche legislative)

La costruzione di un nuovo edificio sulla parcella del CWR presuppone, tra l'altro, una modifica del piano regolatore e un adeguamento della legge cantonale sulla protezione delle sponde del lago (loi sur la protection des rives du lac). Nel Cantone di Ginevra entrambe le modifiche sottostanno a referendum facoltativo. Il 6 aprile 2009 il Consiglio comunale della città di Ginevra ha espresso parere positivo (préavis positif) sui due progetti. Contro tale decisione, tuttavia, è stato lanciato il referendum. Se il necessario numero di firme (4000) sarà raccolto, nell'autunno 2009 i ginevrini saranno chiamati alle urne per esprimersi sul parere del Consiglio comunale. Poiché la decisione del Consiglio comunale non è vincolante per il Cantone, 17

Cfr. FF 2008 4379

3602

quest'ultimo potrà tuttavia decidere di procedere alle summenzionate modifiche legislative indipendentemente dal risultato della votazione popolare.

Anche se il referendum cittadino riuscisse, il progetto di costruzione non verrebbe ritardato. Se però contro le due modifiche legislative venisse lanciato un referendum a livello cantonale e il numero di firme necessario venisse raccolto, non sarebbe possibile rispettare il calendario dei lavori che prevede la consegna del nuovo edificio alla fine del 2012. Mediante conferenze stampa e campagne d'informazione, le autorità ginevrine si stanno mobilitando per creare il più ampio consenso possibile attorno al progetto dell'OMC e ridurre al minimo le possibilità di successo di eventuali referendum cantonali.

Né il referendum cittadino né eventuali referendum cantonali avrebbero comunque ripercussioni sulla fase II del progetto che è oggetto del presente messaggio.

L'associazione ginevrina Action patrimoine vivant (APV) ha chiesto, a inizio marzo del 2009, di includere il CWR nel patrimonio dei monumenti storici. Dalle decisioni preliminari fin qui adottate dalle competenti autorità, non sembra vi siano molte possibilità che la richiesta venga accolta. Se venisse respinta, l'APV potrebbe interporre ricorso ma, anche in questo caso, la FIPOI ritiene che la realizzazione dell'ampliamento intra-muros del CWR entro la metà del 2012 non sarebbe minacciata. Un ricorso non pregiudicherebbe nemmeno la realizzazione della terza fase del progetto (nuova costruzione). Del resto, uno degli obiettivi del «site unique» è di preservare e valorizzare gli elementi storici e caratteristici del CWR. Il progetto risponde quindi già alle preoccupazioni dell'APV e rende superflua la classificazione dell'edificio fra i monumenti storici. I rischi derivanti dalla domanda avanzata dall'APV sono quindi reputati minimi sia per la fase II che per la fase III del progetto.

2.3

Disposizioni dell'accordo con l'OMC

Con il contratto di infrastruttura del 1995 la Svizzera si è impegnata a donare all'OMC il CWR e a provvedere alla sua manutenzione. Formalmente, tuttavia, la Confederazione (per il tramite della FIPOI, poiché l'edificio è a suo nome) ne è tuttora proprietaria, poiché il Cantone di Ginevra non ha ancora adempiuto un obbligo assunto nell'ambito del contratto di infrastruttura (l'autorizzazione di un mutuo per la costruzione, nel quartiere di Sécheron, di un nuovo parcheggio coperto in cui 400 posti auto saranno messi gratuitamente a disposizione dell'OMC). I lavori di costruzione del parcheggio non sono ancora iniziati e non saranno terminati prima del 2012. In questo contesto è importante che la questione del passaggio di proprietà sia regolata prima dell'inizio della fase II (ampliamento intra-muros) affinché, oltre che committente del progetto, l'OMC divenga, in un futuro prossimo, proprietaria dell'immobile. Per questo l'Accordo del 1° agosto 2008 tra l'OMC e la Svizzera contempla al punto 2.1 una dichiarazione d'intenti per l'adeguamento del contratto di infrastruttura entro la fine del 2010. Resta in ogni caso valido l'impegno assunto dal Cantone di costruire un parcheggio e mettere gratuitamente a disposizione dell'OMC un certo numero di posti macchina.

La modifica del contratto di infrastruttura è attualmente al vaglio di un gruppo di lavoro formato da rappresentanti delle quattro parti contraenti. Secondo l'articolo 26 capoverso 2 lettera d LSO, l'approvazione delle modifiche del contratto di infra3603

struttura spetta al Consiglio federale, fatta salva la competenza budgetaria dell'Assemblea federale in materia di conferimento di aiuti finanziari e di altre misure di sostegno.

2.4

Costi

2.4.1

Considerazioni preliminari

Per l'intero progetto la Svizzera e l'OMC hanno convenuto un limite di spesa di 130 milioni di franchi a copertura dei costi di ristrutturazione e di costruzione e dei costi per la locazione della sede provvisoria. La ripartizione prevista del budget figura nella tabella seguente: Ripartizione del budget del progetto immobiliare di «site unique» dell'OMC Fase

Progetto parziale/rubrica di bilancio

Costi (in CHF)

Finanziamento

I­III I II III III

Locazione Chemin des Mines Ristrutturazione Ampliamento intra-muros Estensione (nuovo edificio) Estensione (posti auto)

15 000 000 45 000 000 20 000 000 40 000 000 10 000 000

Confederazione Confederazione Mutuo FIPOI Mutuo FIPOI Confederazione

Totale complessivo

130 000 000

Mutuo FIPOI della Confederazione

60 mio. franchi

Contributo federale a fondo perso

70 mio. franchi

Il presente messaggio concerne soltanto il credito d'impegno per il finanziamento dell'ampliamento intra-muros (fase II).

2.4.2

Costi dell'ampliamento intra-muros

La stima dei costi per la realizzazione della seconda fase del «site-unique» (ampliamento intra-muros del CWR) è pari a 20 milioni di franchi. Di questi, 2,5 milioni sono per spese riguardanti la fase di progettazione e pianificazione (studio di progetto, preventivo e altri lavori preparatori) e 2,3 milioni circa per una riserva a copertura degli imprevisti e del rincaro. I lavori commissionati dall'OMC in qualità di committente del progetto sono esenti dall'imposta sul valore aggiunto (IVA).

L'intera somma sarà finanziata con un mutuo della Confederazione senza interessi rimborsabile in 50 anni. I costi summenzionati sono così ripartiti:

3604

Distinta costi secondo il codice dei costi di costruzione (CCC) CCC

Categorie costi Principali gruppi

Costi (in CHF)

%

1 2 4 5 6 7

Lavori preparatori Edificio Sistemazione esterna Costi accessori di costruzione Diversi e imprevisti Riserva per il rincaro

1 875 000 15 126 000 537 000 176 000 879 000 1 407 000

9,37 75,63 2,69 0,88 4,40 7,03

Totale complessivo (IVA esclusa)

20 000 000

100,00

Mutuo della Confederazione

20 mio. franchi

Il preventivo generale dei costi si basa sull'indice dei costi di costruzione di Ginevra dell'ottobre 2007 = 112.6 (aprile 2003 = 100). NB: i costi per il mobilio e le attrezzature del nuovo centro conferenze (CCC 3 e 9) sono a carico dell'OMC.

Le voci del CCC riportate comprendono in particolare le posizioni seguenti: Lavori preparatori (CCC 1): Vi rientrano i lavori che vanno svolti prima dell'avvio dei lavori di costruzione veri e propri, come le modifiche all'edificio e alle canalizzazioni esistenti.

Edificio (CCC 2): Costi delle prestazioni edili volte a garantire l'utilizzabilità permanente di un edificio al termine dei lavori di costruzione (installazioni elettriche e sanitarie, impianti di riscaldamento e di ventilazione, architettura d'interni).

Sistemazione esterna (CCC 4): Costi per la sistemazione degli spazi esterni (ad esempio, giardinaggio).

Spese accessorie (CCC 5): Autorizzazioni ed emolumenti, riproduzione di documenti e modelli, assicurazioni e spese varie.

Riserva per costi vari e imprevisti (CCC 6): Riserva per costi imprevisti che potrebbero insorgere dopo l'inizio dei lavori e per costi vari.

Riserva per il rincaro (CCC 7): Riserva per le eventuali ripercussioni del rincaro (cfr. n. 3.2, Effetti del rincaro).

Gli onorari rappresentano il 20,96 per cento (4,19 milioni di franchi) dei costi totali, ovvero un importo in linea con quanto è normalmente versato a Ginevra per i progetti di costruzione (dal 16 al 20 per cento dei costi complessivi). Il fatto che nel caso specifico l'importo si collochi al livello superiore della forbice indicata è dovuto alla particolare complessità del progetto.

3605

3

Finanziamento dell'edificio dell'OMC

3.1

Sostegno finanziario alla FIPOI

Uno dei principali strumenti della politica svizzera di Stato ospite è fornire, per il tramite della FIPOI, alle organizzazioni intergovernative e agli altri beneficiari istituzionali ai sensi della LSO edifici che rispondano ai loro bisogni. Nell'ambito di tale politica la Confederazione può decidere di concedere ad un'organizzazione, attraverso la FIPOI, un prestito senza interessi, rimborsabile in cinquanta anni, per il finanziamento di un progetto di costruzione.

Al fine di creare, per i beneficiari istituzionali, condizioni di lavoro adeguate, la Confederazione ha già concesso, in passato, diversi mutui di questo tipo. Vanno ricordati in proposito messaggi precedenti18, in base ai quali le Camere federali hanno approvato crediti d'impegno per mutui alla FIPOI. Anche l'ampliamento intra-muros oggetto del presente messaggio dovrà essere finanziato con un mutuo FIPOI.

Su proposta del nostro Consiglio, le Camere federali hanno concesso alla FIPOI, con la prima aggiunta al preventivo 2008, una prima tranche del mutuo pari a 2,5 milioni di franchi per il progetto di ampliamento del CWR. La somma era destinata al finanziamento del progetto preliminare, di uno studio di progetto e di un preventivo. I documenti in questione, elaborati nel frattempo, costituiscono la base del presente messaggio. Fondandoci su di essi chiediamo alle Camere federali di approvare un pacchetto globale nella forma di un credito di impegno di 20 milioni di franchi per finanziare la realizzazione del progetto di ampliamento illustrato. La prima tranche di 2,5 milioni di franchi è compresa in questa cifra. Secondo le stime attuali, la durata complessiva dei lavori di costruzione propriamente detti è di 24 mesi (probabile fine dei lavori: metà 2012).

3.2

Effetti del rincaro

Le domande di credito sottoposte al Parlamento per costruzioni civili o militari della Confederazione in genere non tengono contro del rincaro. Il progetto di ampliamento oggetto del presente messaggio non può, tuttavia, essere equiparato a queste categorie, essendo destinato a terzi che non sottostanno all'ordinanza del 14 dicembre 199819 sulla gestione immobiliare e la logistica della Confederazione (OILC).

18

19

Messaggi del 18 set. 1964 (FIPOI, GATT, AELS; FF 1964 II 919), del 6 giu. 1966 (OIL; FF 1966 I 789), del 5 giu. 1967 (ONU, UIT, OMM, UPU; FF 1967 I 746), del 17 feb.

1971 (AELS, CICG, OMPI, OIL; FF 1971 I 314), del 1° mag. 1974 (CERN; FF 1974 I 1329), del 7 ago. 1974 (UIT, OIL, OMPI; FF l 1974 II 437), del 2 mar. 1977 (OMPI; FF 1977 I 1189), del 25 mag. 1983 (CIM; FF 1983 II 1445), del 5 mar. 1984 (CERN; FF 1984 I 965), del 27 nov. 1985 (UIT; FF 1985 III 431), del 18 feb. 1987 (OMPI; FF 1987 I 664), del 13 feb. 1989 (ACNUR; FF 1989 I 1025), del 17 feb. 1993 (CERN, OMM; FF 1993 I 965), del 30 mag. 1994 (GEC, Federazione internazionale delle Società della Croce-Rossa e della Mezzaluna Rossa; FF 1994 III 945), del 19 set. 1994 (OMM, CWR; FF 1994 V 245), del 15 mag. 1996 (UIT; FF 1996 III 1), del 16 apr. 2003 (OMS, ONUAIDS; FF 2003 2933), del 7 dic. 2007 (IUCN; FF 2008 173), del 27 feb. 2008 (CERN; FF 2008 1303) e del 10 set. 2008 (CICR; FF 2008 6939).

RS 172.010.21

3606

È d'altronde difficile stimare l'entità del rincaro annuo fino al termine dei lavori. I calcoli su cui si fonda il messaggio prevedono una riserva del 7,03 per cento per far fronte all'aumento dei prezzi indotto dal rincaro fino alla conclusione del progetto di ampliamento prevista per la metà del 2012 (i prezzi della costruzione a Ginevra aumenteranno verosimilmente del 2 % all'anno).

4

Ripercussioni

4.1

Ripercussioni finanziarie

La presente proposta di concedere un mutuo alla FIPOI per finanziare l'ampliamento intra-muros del CWR comporterà per la Confederazione un onere complessivo di 20 milioni di franchi (compresa la prima tranche per i lavori di progettazione e pianificazione), ripartito sugli anni 2009­2013. Le necessarie risorse finanziarie figurano nel preventivo 2009 e nel piano finanziario (credito a preventivo A4200.0017).

4.2

Applicazione del freno alle spese

Il disegno di decreto federale allegato prevede all'articolo 1 la concessione di un credito di impegno di 20 milioni di franchi conformemente all'articolo 21 della legge federale del 7 ottobre 200520 sulle finanze della Confederazione. Non trattandosi di una nuova spesa unica di oltre 20 milioni di franchi, l'articolo 1 del presente disegno di decreto non deve essere sottoposto al freno alle spese di cui all'articolo 159 capoverso 3 lettera b della Costituzione federale21.

4.3

Ripercussioni sull'effettivo del personale

Il progetto non ha alcuna ripercussione sull'effettivo del personale della Confederazione.

4.4

Ripercussioni finanziarie per Cantoni e Comuni

Per il Cantone e il Comune di Ginevra il presente progetto di costruzione non comporterà alcun costo.

5

Programma di legislatura

Il progetto di apportare un sostegno finanziario all'OMC nell'ambito della politica svizzera di Stato ospite, per la realizzazione del progetto di «site-unique», si inserisce nell'indirizzo politico numero 5 «Consolidare la posizione della Svizzera nel mondo globalizzato ­ Istituire un sistema multilaterale di regole» del programma di 20 21

RS 611.0 RS 101

3607

legislatura 2007­2011 illustrato nel messaggio del 23 gennaio 200822. È tuttavia probabile che la realizzazione del progetto si protragga oltre il suddetto periodo di legislatura.

6

Aspetti giuridici

6.1

Basi legali

La legge federale del 22 giugno 200723 sullo Stato ospite (LSO) è la base legale per la concessione di sostegni finanziari alla FIPOI. L'articolo 20 lettera b della legge prevede che la Confederazione possa accordare, per il tramite della FIPOI, mutui a interesse zero, rimborsabili in 50 anni. Secondo l'articolo 22 LSO, al Parlamento vanno richiesti crediti d'impegno se devono essere contratti impegni per oltre un anno contabile, come nella fattispecie. La competenza delle Camere federali in materia di bilancio si evince dall'articolo 167 della Costituzione federale24.

Il presente progetto di costruzione non è destinato alla Confederazione ma a un'istituzione terza e dunque non rientra nel campo d'applicazione delle legge federale del 16 dicembre 199425 sugli acquisti pubblici.

6.2

Forma dell'atto

Conformemente all'articolo 163 capoverso 2 della Costituzione federale e all'articolo 25 capoverso 2 della legge 13 dicembre 200226 sul Parlamento, l'atto da emanare nel caso specifico è un decreto federale semplice che non è soggetto a referendum.

22 23 24 25 26

FF 2008 597 676 RS 192.12 RS 101 RS 172.056.1 RS 171.10

3608

Allegato 1 Cartina

Legenda: ONU OMC OMPI UIT

Nazioni Unite (Palais des Nations) Organizzazione mondiale del commercio (Centre William Rappard) Organizzazione mondiale della proprietà intellettuale Unione internazionale delle telecomunicazioni

CICR HCR OMS BIT

Comitato internazionale della Croce Rossa Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati Organizzazione mondiale della sanità Ufficio internazionale del lavoro, sede dell'Organizzazione internazionale del lavoro (OIL)

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Allegato 2 I vari settori del Centre William Rappard

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Allegato 3 Sezione del padiglione che sorgerà nel cortile interno nord

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Allegato 4 Interno del padiglione che sorgerà nell'ala nord

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Allegato 5 Sezione del nuovo centro conferenze che sorgerà nel cortile interno dell'ala sud

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