Aiuto umanitario della Direzione dello sviluppo e della cooperazione (DSC) allo Sri Lanka dopo lo tsunami Rapporto della Commissione della gestione del Consiglio degli Stati del 24 ottobre 2008 Parere del Consiglio federale del 6 marzo 2009

Onorevoli presidente e consiglieri, vi sottoponiamo il nostro parere in merito al rapporto della Commissione della gestione del Consiglio degli Stati del 24 ottobre 2008 sull'«Aiuto umanitario della Direzione dello sviluppo e della cooperazione (DSC) allo Sri Lanka dopo lo tsunami».

Gradite, onorevoli presidente e consiglieri, l'espressione della nostra alta considerazione.

6 marzo 2009

In nome del Consiglio federale svizzero: Il presidente della Confederazione, Hans-Rudolf Merz La cancelliera della Confederazione, Corina Casanova

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Parere Il Consiglio federale ringrazia la CdG-S del rapporto del 24 ottobre 2008 sull'«Aiuto umanitario della Direzione dello sviluppo e della cooperazione (DSC) allo Sri Lanka dopo lo tsunami» in cui si esaminano i due programmi seguenti che la DSC aveva avviato nello Sri Lanka dopo l'onda anomala del 26 dicembre 2004: ­

la ricostruzione di scuole nel distretto di Matara (realizzato dalla DSC)

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la ricostruzione di case unifamiliari «Cash for Repar and Reconstruction» realizzato tramite un consorzio svizzero cui hanno partecipato la DSC, la Croce Rossa Svizzera (CRS), l'Aiuto delle Chiese evangeliche Svizzere (ACES/HEKS) e la Catena della solidarietà.

Il Consiglio federale prende atto con soddisfazione del fatto che la CdG-S in base al rapporto del Controllo federale delle finanze non ha trovato indizi di gestione finanziaria lacunosa nei due programmi al centro delle critiche.

Analogamente, il Consiglio federale constata con soddisfazione che la CDG-S apprezza le conclusioni positive della KPMG sul programma di ricostruzione di case unifamiliari «Cash for Repair and Reconstruction». Nel rapporto di audit, la KPMG arriva alla conclusione che il transfer finanziario dalla Svizzera ai beneficiari nello Sri Lanka si è svolto correttamente e che il consorzio svizzero ha saputo impiegare i mezzi nel migliore dei modi.

In una raccomandazione la CDG-S invita il Consiglio federale ad assicurarsi che vengano prese tutte le misure necessarie perché nella realizzazione di progetti di questo tipo le strutture gestionali e la suddivisione delle competenze tra i diversi livelli siano chiare sin dall'inizio e vengano comunicate a tutto il personale in modo adeguato.

Il Consiglio federale condivide le richieste della CdG-S: strutture gestionali chiare e una precisa ripartizione delle competenze sono indispensabili alla piena realizzazione di programmi eccellenti e complessi in condizioni di lavoro difficili.

In tale contesto, il Consiglio federale mette in risalto due circostanze: ­

lo tsunami del 2004 ha costituito una catastrofe eccezionale e senza precedenti nel nostro secolo, al di là di tutte le esperienze che gli operatori coinvolti avevano potuto fare fino ad allora;

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la partecipazione finanziaria della Confederazione al consorzio edile per il programma CfRR si è limitata a circa il 10 %.

Nel frattempo il consorzio, grazie ad una rielaborazione interna delle esperienze fatte con i programmi (valutazioni, audit), ha costituito le basi per permettere in futuro di strutturare e svolgere meglio un programma analogo in caso di catastrofi simili.

Inoltre nel 2007 all'Aiuto umanitario della DSC è stato conferita la certificazione ISO per le attività di pronto intervento. Nel quadro di questi lavori le competenze, le procedure e gli strumenti di pronto intervento e aiuto alla sopravvivenza sono stati esaminati, adeguati e regolamentati. Valutazioni precise e sistematiche dopo gli interventi (ad es. il ciclone Nargis ed il terremoto in Cina) e audit annuali della ditta

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SQS sono destinati a promuovere l'apprendimento istituzionalizzato, a riconoscere eventuali lacune e a mantenere elevata e garantire la qualità degli interventi.

La CDG-S inoltre constata nel rapporto che l'affidamento ai fini della ricostruzione di due scuole al Governo dello Sri Lanka senza previo consenso formale dell'UNICEF non si è svolto nel migliore dei modi e chiede al DFAE che la Svizzera in futuro si comporti in modo diverso.

Il Consiglio federale condivide questa valutazione e queste aspettative della CdG-S.

Trasferire a partner i progetti in maniera corretta assume un'importanza centrale per il successo di un programma di sviluppo e garantisce sia la sostenibilità del progetto sia la credibilità della Svizzera quale Paese donatore e attore.

Il Consiglio federale coglie l'occasione per fornire informazioni sui più recenti sviluppi nel programma di ricostruzione post tsunami nello Sri Lanka dopo la presentazione del rapporto della CdG-S: Programma di ricostruzione post tsunami per scuole nel sud dello Sri Lanka: ­

dall'ottobre 2008 la DSC sostiene il fondo della NU per l'infanzia UNICEF nello svolgimento della seconda fase del programma di ricostruzione dopo lo tsunami nei distretti di Matara e Ampara per mezzo di due esperti svizzeri di edilizia membri del Corpo svizzero per l'aiuto in caso di catastrofe ASC che esercitano un'importante funzione di coordinamento e garanzia della qualità. Oltre a lavori di infrastruttura in ambito sanitario e idrico, il programma, che terminerà alla fine del 2009, comprende la costruzione di undici scuole tra cui in particolare due che originariamente facevano parte del programma della DSC di ricostruzione post tsunami, concordato con il Governo (S. Servatious e Mahamaya);

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i lavori per le due scuole a Mirissa affidate all'ACES/HEKS procedono secondo il programma: gli edifici potranno essere consegnati alle autorità ad aprile 2009;

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a Jaffna, nel nord tamil dell'isola, la ricostruzione delle scuole danneggiate dallo tsunami condotta dalla DSC ha potuto essere conclusa alla fine del 2008.

Programma di ricostruzione dopo lo tsunami per case unifamiliari «Cash for Repair and Reconstruction»: ­

La «External Evaluation of the Swiss Consortium's Cash for Repair and Reconstruction Project in Sri Lanka 2005­08», svolta dalla consulente Yasemin Aysan per incarico del consorzio svizzero, ha potuto essere conclusa a dicembre 2008. La valutazione è positiva e attesta al progetto un'elevata efficenza in un contesto difficile ­ in breve tempo è stato possibile riparare o ricostruire più di 10 500 case. Il 24 dicembre 2008 il rapporto di valutazione è stato messo a disposizione del pubblico per consultazione sui siti web dei partner del consorzio insieme alla Management Response del consorzio.

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