Adempimento di mozioni e postulati accolti Rapporto della Commissione della gestione del Consiglio degli Stati dell'8 ottobre 2019 Parere del Consiglio federale del 13 dicembre 2019

Onorevoli presidente e consiglieri, conformemente all'articolo 158 della legge sul Parlamento, vi presentiamo il nostro parere in merito al rapporto della Commissione della gestione del Consiglio degli Stati (CdG-S) dell'8 ottobre 20191 sull'adempimento di mozioni e postulati.

Gradite, onorevoli presidente e consiglieri, l'espressione della nostra alta considerazione.

13 dicembre 2019

In nome del Consiglio federale svizzero: Il presidente della Confederazione, Ueli Maurer Il cancelliere della Confederazione, Walter Thurnherr

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Parere 1

Contesto

Nel gennaio 2018 la Commissione della gestione del Consiglio degli Stati (CdG-S) ha incaricato il Controllo parlamentare dell'amministrazione (CPA) di effettuare una valutazione sull'adempimento delle mozioni e dei postulati accolti. La valutazione chiesta dalla CdG-S aveva lo scopo di esaminare come il Consiglio federale e l'Amministrazione federale attuano le richieste presentate in questi interventi parlamentari. La valutazione è motivata dal fatto che finora questo compito non è mai stato oggetto di un'indagine.

Il CPA ha esaminato, da un punto di vista temporale e materiale, l'adempimento degli interventi da parte del Consiglio federale. Ha inoltre determinato se gli strumenti a disposizione permettono al Parlamento di monitorare in modo adeguato tale adempimento.

Il 10 ottobre 2019 la CdG-S ha pubblicato il suo rapporto dell'8 ottobre 2019. Con lettera dell'8 ottobre 2019 ha invitato il Consiglio federale a esprimersi sulle sue raccomandazioni entro il 23 dicembre 2019.

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Parere del Consiglio federale

Il Consiglio federale ha preso atto del rapporto della CdG-S dell'8 ottobre 2019 e si esprime sulle raccomandazioni nel modo seguente:

2.1

Osservazioni generali

Il Consiglio federale prende atto che il lasso di tempo impiegato per adempiere le mozioni e i postulati trasmessi dal Parlamento è in generale adeguato e nella maggior parte dei casi i mandati sono adempiuti a livello formale. Prende atto anche della valutazione della CdG-S secondo cui i rapporti del Consiglio federale sulle mozioni e sui postulati funzionano tutto sommato bene, visto e considerato il costante aumento del numero di interventi, e il rapporto annuale sulle mozioni e sui postulati (rapporto MoPo) è, eccezion fatta per pochi casi, esauriente. Il Consiglio federale è disposto a procedere con i miglioramenti formulati nel rapporto della CdG-S sempre che rientrino nel suo ambito di competenza.

Nel rapporto la CdG-S ricorda che le compete la vigilanza sul Consiglio federale e sull'Amministrazione federale, mentre per la vigilanza sulla gestione dell'Assemblea federale sono competenti altri organi. Benché le sue raccomandazioni si rivolgano direttamente al Consiglio federale, la CdG-S constata che in questo contesto esiste un potenziale di miglioramento nell'interazione tra l'Amministrazione federale e il Parlamento, per la precisione i Servizi del Parlamento (SP). Il Consiglio

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federale condivide questo parere. In questi settori la Cancelleria federale (CaF) ha già individuato le lacune e adottato i provvedimenti del caso.

All'inizio del 2018 la CaF e i SP hanno quindi istituito un gruppo di lavoro «Schnittstellen BK/PD» allo scopo di migliorare la compatibilità tra i processi, i modelli di dati e i sistemi di informazione della CaF e dei SP sia a livello tecnico che operativo.

Il miglioramento dello scambio di dati sugli interventi trasmessi costituisce un obiettivo importante di questo gruppo di lavoro. In questo contesto la CaF ha eseguito, alla fine del dicembre 2018, un «Proof of Concept» (PoC) per determinare se il rapporto MoPo possa essere allestito automaticamente. Già nel 2017 la CaF aveva intrapreso i primi passi e i lavori preparatori per l'automatizzazione del rapporto MoPo, poi è subentrato il gruppo di lavoro. Maggiori informazioni sul PoC sono presentate nel numero 2.3. Il Consiglio federale è persuaso che soltanto una stretta collaborazione tra l'Amministrazione federale e i SP potrà colmare le lacune identificate nel rapporto della CdG-S.

2.2

Parere sulle raccomandazioni

Raccomandazione 1

Riprendere l'obiettivo iniziale di un intervento nella proposta di stralcio dal ruolo

Il Consiglio federale riprende l'obiettivo inziale dell'intervento nella proposta di stralcio dal ruolo affinché i parlamentari possano valutarla consapevolmente.

Il Consiglio federale è disposto a dar seguito a questa raccomandazione e ad attuarla già nel 2019. A tal fine, nel numero 1 del rapporto MoPo verrà quindi inserito, oltre alla proposta di stralcio dal ruolo, anche il testo ripreso da Curia Vista. Il Consiglio federale ricorda a tal proposito che le Camere federali hanno la possibilità di modificare una mozione o un postulato e in questi casi eccezionali il testo dell'incarico trasmesso può differire dall'obiettivo iniziale («Testo depositato»). Queste modifiche sono visibili soltanto nella cronologia di Curia Vista e il testo trasmesso non è sempre ripreso integralmente nel suo tenore. Il Consiglio federale è ben disposto a riprendere il testo trasmesso anche quando le mozioni e i postulati sono stati modificati, a condizione che i SP lo mettano a disposizione in Curia Vista in modo strutturato.

Il Consiglio federale concorda inoltre con l'analisi della CdG-S per cui l'obiettivo degli interventi presentati debba essere formulato in modo preciso affinché il mandato affidato al Consiglio federale sia chiaro.

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Raccomandazione 2

Definire chiaramente le competenze e le responsabilità nell'ambito dell'elaborazione del rapporto

Il Consiglio federale chiarisce le diverse competenze e definisce uniformemente le responsabilità sia per l'elaborazione del rapporto sulle mozioni e sui postulati accolti sia nelle rispettive proposte di stralcio dal ruolo. Deve inoltre creare le condizioni tecniche necessarie per evitare, per quanto possibile, interruzioni dei supporti mediatici e garantire la completezza delle informazioni contenute nel rapporto sulle mozioni e sui postulati, nei limiti delle basi legali. In particolare, provvede a far installare un'applicazione interdipartimentale che garantisca che le informazioni siano disponibili in una forma strutturata e che faciliti lo scambio tra i diversi attori interessati.

Il Consiglio federale ritiene che le competenze e le responsabilità sia relative al rapporto sulle mozioni e sui postulati accolti, sia alle rispettive proposte di stralcio dal ruolo siano già disciplinate tra la CaF e i dipartimenti in maniera uniforme e definite in promemoria.

Il Consiglio federale condivide il parere secondo cui debbano essere create le condizioni tecniche necessarie per evitare interruzioni dei supporti mediatici negli uffici e nei dipartimenti durante l'elaborazione dei rapporti sugli interventi accolti. Intende esaminare fino a che punto possano essere impiegati ed eventualmente ampliati le applicazioni e i mezzi informatici esistenti per procedere a uno scambio strutturato dei dati, prima di acquisire e installare nuove applicazioni.

Raccomandazione 3

Rivedere la procedura di rendiconto

Il Consiglio federale esamina le possibili opzioni per impostare la procedura di rendiconto in modo più efficiente ed adeguato per permettere di monitorare più facilmente l'adempimento delle mozioni e dei postulati. È inoltre invitato a determinare se occorra completare questo strumento con una banca dati per semplificare così la procedura di allestimento. L'applicazione di questa misura dovrebbe anche garantire che gli interessati possano informarsi in qualsiasi momento sullo stato dell'attuazione.

Il Consiglio federale è disposto a redigere in modo strutturato le informazioni contenute nel rapporto MoPo ­ in particolare la sua proposta di stralcio dal ruolo, la motivazione o lo stato di trattazione di un intervento non ancora adempiuto ­ e di metterle a disposizione dei SP in questa forma. Queste informazioni possono così essere riprese nella banca dati degli affari dei SP Curia Vista (in futuro CURIAplus) per gli interventi interessati. Ciò permette di seguire in modo efficiente ed adeguato l'adempimento degli interventi sulla banca dati del Parlamento. Per evitare interruzioni dei supporti mediatici nello scambio dei dati tra la CaF e i SP, entrambe le parti devono creare nei loro sistemi informatici i campi necessari e realizzare le interfacce sulle quali effettuare questo scambio di dati. Come già esposto nella raccomandazione 2, il Consiglio federale esaminerà l'impiego ed eventualmente l'ampliamento dei mezzi informatici esistenti.

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Raccomandazione 4

Informare direttamente l'autore dell'intervento

Il Consiglio federale esamina quali misure possano essere avviate per informare direttamente l'autore di una mozione o di un postulato sullo stato d'attuazione o sulla proposta di togliere dal ruolo il suo intervento.

La legge del 13 dicembre 20022 sul Parlamento non prevede che il Consiglio federale informi l'autore di un intervento. Una volta trasmesso un intervento alle due Camere o a una Camera, non è più rilevante dal punto di vista giuridico sapere chi abbia presentato l'intervento. Il Consiglio federale non condivide quindi il parere della CdG-S secondo cui il Consiglio federale debba informare l'autore di una mozione o di un postulato sullo stato d'attuazione del suo intervento.

L'informazione all'autore è tuttavia possibile nell'ambito dell'attuazione della raccomandazione 3: riprendendo nella banca dati degli affari del Parlamento Curia Vista (in futuro CURIAplus) il rapporto del Consiglio federale sullo stato d'attuazione di una mozione o di un postulato in maniera strutturata per i singoli interventi, viene garantito che l'autore possa informarsi sullo stato d'attuazione del suo intervento.

Raccomandazione 5

Prendere le misure necessarie per risolvere i problemi di trasmissione delle informazioni tra la CaF e i SP

Il Consiglio federale, in collaborazione con i Servizi del Parlamento, è invitato a seguire e attuare rapidamente le procedure necessarie da parte dell'Amministrazione per impostare il processo di elaborazione del rapporto annuale in modo ancor più semplice e meno soggetto a errori. Le informazioni tratte dal rapporto annuale dovrebbero essere messe a disposizione del Parlamento e dei suoi servizi in una forma che consenta di integrarle interamente in CURIAplus.

Il Consiglio federale condivide l'opinione della CdG-S secondo cui nei processi devono essere creati, in collaborazione con i SP, le condizioni tecniche, i modelli di dati e le interfacce per permettere che la registrazione degli interventi e la procedura di rendiconto siano effettuate in modo esauriente e senza interruzioni dei supporti mediatici (cfr. anche raccomandazioni 2 e 3). Il gruppo di lavoro «Schnittstellen BK/PD» segue l'avanzamento di questi lavori.

2.3

Test sull'allestimento automatico del rapporto

La CdG-S ha invitato il Consiglio federale a illustrare le conclusioni alle quali è giunta la CaF dopo i test condotti sull'allestimento automatico del rapporto MoPo.

A fine dicembre 2018 la CaF ha effettuato un PoC per determinare se era possibile allestire il rapporto MoPo automaticamente. Il PoC ha mostrato che è possibile generare un progetto di rapporto con l'aiuto del servizio di pubblicazione della CaF.

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RS 171.10

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Tuttavia, attualmente non sono disponibili in forma strutturata tutti i dati specialistici necessari per una messa in servizio produttiva (ad es. stato delle deliberazioni parlamentari su un intervento, proposta di stralcio, testi delle motivazioni sulle proposte di stralcio). A tal fine, sia l'Amministrazione che i SP devono ancora adeguare o ampliare le applicazioni utilizzate. Gli aggiustamenti necessari tra l'Amministrazione federale e i SP sono discussi nell'ambito del gruppo di lavoro «Schnittstellen BK/PD» e del progetto «CURIAplus». Nell'ambito del PoC è stata soltanto esaminata la fattibilità tecnica di una generazione automatizzata del progetto di rapporto.

Gli adeguamenti dei corrispondenti processi operativi non erano oggetto di questo esame.

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