Rapporto della Delegazione delle finanze alle Commissioni delle finanze del Consiglio nazionale e del Consiglio degli Stati concernente l'alta vigilanza sulle finanze della Confederazione nel 2019 del 17 marzo 2020

Onorevoli colleghi, conformemente all'articolo 51 della legge federale del 13 dicembre 2002 sull'Assemblea federale (Legge sul Parlamento, LParl, RS 171.10), vi sottoponiamo il rapporto della Delegazione delle finanze delle Camere federali concernente la sua attività nel 2019 affinché ne prendiate atto.

Il presente rapporto informa su una selezione dei principali oggetti trattati dalla Delegazione delle finanze nell'anno in rassegna, sulle constatazioni e conclusioni scaturite, nonché sullo stato d'attuazione delle sue raccomandazioni.

17 marzo 2020

In nome della Delegazione delle finanze delle Camere federali: Il presidente: Peter Hegglin, consigliere agli Stati Il vicepresidente: Pirmin Schwander, consigliere nazionale

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Compendio Il presente rapporto di attività contiene una selezione di oggetti per i quali nell'anno in rassegna 2019 la Delegazione delle finanze ha ravvisato la necessità di intervento dal profilo dell'alta vigilanza finanziaria esercitata dal Parlamento, oppure che hanno dato adito a intense discussioni e osservazioni critiche. Nel compendio viene presentata una sintesi di alcuni di questi temi.

Crediti: l'evoluzione dell'ultimo anno dimostra che l'approccio restrittivo della Delegazione delle finanze in fatto di approvazione di crediti aggiuntivi urgenti (crediti a preventivo e d'impegno aggiuntivi con anticipazione) o di sorpassi di credito per importi superiori alla soglia di 5 milioni di franchi esplica un effetto preventivo. La Delegazione ritiene estremamente importante che l'Amministrazione effettui le sue pianificazioni in modo accurato e per tempo e che i crediti aggiuntivi urgenti vengano richiesti soltanto in caso di eventi inattesi e non pianificabili.

Continuerà quindi ad applicare requisiti severi nel valutare l'urgenza dei crediti aggiuntivi e, qualora fossero formulate richieste di credito, esigerà che il Dipartimento competente esamini sempre se esistono possibilità di compensazione.

Rapporto sulla retribuzione dei quadri 2018: la Delegazione delle finanze ha constatato che le retribuzioni massime consentite per i quadri delle aziende e degli stabilimenti della Confederazione sono di norma rispettate. Le differenze sono spesso dovute a decisioni salariali anteriori con garanzia dei diritti acquisiti e all'evoluzione del rincaro. Queste differenze dovranno essere eliminate alla prima occasione, per esempio dopo la rinomina o la nomina di un'altra persona al posto in questione. Per quanto riguarda il CEO e presidente della direzione delle FFS, le Commissioni della gestione (CdG) hanno chiesto alla Delegazione delle finanze di verificare più a fondo la sua retribuzione e l'aumento dei versamenti alla sua previdenza professionale. Basandosi su una verifica svolta dal Controllo federale delle finanze (CDF), la Delegazione è giunta alla conclusione che l'intera retribuzione era sì più elevata nel 2018 rispetto al 2017 ma era rimasta al livello del periodo 2014 ­ 2016. Ha inoltre constatato che la componente variabile si era ridotta a favore di quella fissa e che l'aumento dei pagamenti
alla previdenza professionale era dovuto a un trasferimento contabile e non consisteva in un vero e proprio aumento.

Trasformazione digitale dell'Amministrazione federale: da oltre dieci anni la sorveglianza del settore delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (TIC) della Confederazione è una delle attività prioritarie della Delegazione delle finanze. Nel suo rapporto d'attività essa espone le sue principali constatazioni e aspettative nonché lo stato d'attuazione delle sue raccomandazioni (cfr. allegato).

Negli ultimi anni ha in particolare deplorato le lacune constatate nella governance, nella gestione e nella conduzione a livello di TIC. Malgrado alcuni progressi, il Consiglio federale tergiversa ancora troppo di fronte alle enormi sfide che la trasformazione digitale pone all'Amministrazione federale. La Delegazione delle finanze attribuisce questa situazione tra l'altro alla riluttanza dei dipartimenti che, invocando il principio dipartimentale sancito dalla Costituzione, sono restii ad

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accettare un maggiore controllo centrale come pure un'«architettura aziendale» globale e una pianificazione a medio termine.

Nell'anno in rassegna la Delegazione ha discusso con il capo del DFF delle sei raccomandazioni che la Delegazione delle finanze ha formulato nel periodo 2014­ 2017 e che non sono ancora state attuate, del raggiungimento degli obiettivi della strategia TIC della Confederazione 2016­2019, dei principi cardine della strategia TIC della Confederazione 2020­2023 e dell'attuazione delle raccomandazioni del gruppo di lavoro «Digitalizzazione e organizzazione TIC» nei settori della governance TIC, del computo delle prestazioni, delle prassi in materia di acquisti pubblici e delle competenze in materia di TIC. Il DFF intende riprendere, nell'ambito della strategia TIC 2020­2023, l'istituzione di un'architettura aziendale chiesta dalla Delegazione delle finanze e presentare al Consiglio federale nella primavera 2020 una proposta per un nuovo modello di governance dell'Amministrazione federale.

La Delegazione delle finanze si occuperà in modo approfondito di questi due temi.

La Delegazione delle finanze si è inoltre occupata per la prima volta anche della Strategia di e-government Svizzera 2020­2023. Si è in particolare interessata al modo in cui le sfide della trasformazione digitale possono essere affrontate grazie all'interazione tra Confederazione, Cantoni e Comuni e come questa trasformazione può essere realizzata in modo economico. La Delegazione delle finanze ha invitato il Consiglio federale a verificare in che misura sia necessaria una modifica costituzionale, in particolare per quanto riguarda lo sviluppo dei registri nazionali, dei servizi degli indirizzi e delle reti. Se tale modifica dovesse rivelarsi necessaria per la competenza normativa della Confederazione, occorrerà avviarla rapidamente.

Cibersicurezza, ciberdifesa e perseguimento penale della cibercriminalità: basandosi sul «Piano di attuazione della Strategia nazionale per la protezione della Svizzera contro i cyber-rischi (SNPC) 2018­2022» il Consiglio federale ha licenziato la struttura organizzativa del settore cibernetico. Tale struttura riprende la divisione dei compiti fra i tre settori, ossia cibersicurezza (DFF), ciberdifesa (DDPS) e perseguimento penale della cibercriminalità (DFGP). Il Consiglio federale
ha costituito un comitato per la cibersicurezza ­ composto dai capi del DFF, del DDPS e del DFGP ­ alle cui riunioni sono rappresentati anche i Cantoni. Le priorità per quanto riguarda l'attuazione della Strategia nazionale per la protezione della Svizzera contro i cyber-rischi dovranno quindi essere fissate d'intesa con il delegato alla cibersicurezza nominato a giugno 2019 presso la segreteria generale del DFF, il quale ha un ruolo centrale per quanto riguarda la collaborazione tra i vari servizi. Sono stati inoltre intensificati gli scambi tra la Confederazione e i vari attori ossia le piattaforme del settore privato e le università. La Delegazione delle finanze plaude ai progressi compiuti nel 2019 nei vari settori d'intervento del piano d'attuazione della Strategia nazionale per la protezione della Svizzera contro i cyber-rischi. Si è riusciti a introdurre elementi strutturali centrali e le misure corrispondenti iniziano ad espletare il loro effetto. I lavori di allestimento del Centro nazionale per la cibersicurezza dovrebbero concludersi entro metà 2020. La facoltà di emanare istruzioni del delegato alla cibersicurezza è attualmente limitata. La Delegazione delle finanze segue da vicino le decisioni che il Consiglio federale prenderà nel 2020 sull'ampliamento di tale facoltà.

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Alta vigilanza finanziaria sui progetti chiave TIC: ogni anno, in primavera e in autunno, la Delegazione delle finanze esamina le panoramiche redatte dell'Organo direzione informatica della Confederazione (ODIC) sullo stato d'avanzamento dei progetti chiave TIC della Confederazione. Nell'anno in rassegna ha rilevato ancora una volta che la mancanza di personale qualificato all'interno della Confederazione e/o sul mercato era il principale rischio citato nell'ambito dei più importanti progetti chiave. Ha ribadito al Consiglio federale il suo invito ad avviare grandi progetti TIC soltanto se l'organizzazione progettuale e di programma nonché i fornitori interni di prestazioni dispongono delle necessarie risorse di personale. Dato il grande numero di progetti della Confederazione che devono essere realizzati nell'ambito della trasformazione digitale, è indispensabile che il Consiglio federale fissi delle priorità. L'avvio di un progetto deve essere posticipato in caso di mancanza di personale.

Progetto chiave TIC «SUPERB»: dopo diversi rinvii, a metà dicembre 2019 il Consiglio federale ha adottato all'attenzione del Parlamento il messaggio concernente i crediti d'impegno per i programmi «SUPERB» e «Sistemi ERP D/ar». Le decisioni prese dal Consiglio federale durante i lavori preparatori per l'elaborazione del messaggio non hanno convinto la Delegazione delle finanze. Il Consiglio federale ha punti di vista radicalmente diversi su aspetti cruciali (in particolare sistemi e crediti d'impegno distinti, mancanza di governance) e nelle sue decisioni ha tenuto conto soltanto in misura molto limitata delle attese della Delegazione delle finanze. Questa ha mantenuto le sue richieste e ha regolarmente comunicato la sua valutazione alle Commissioni delle finanze. Rammenterà la sua posizione quando le Commissioni delle finanze esamineranno il messaggio. La Delegazione delle finanze ha preso atto a metà febbraio 2020 di un'analisi del messaggio realizzata dal CDF all'attenzione delle Commissioni delle finanze e di uno scritto della Commissione delle finanze del Consiglio nazionale (CdF-N) indirizzato al Consiglio federale. In questo scritto, la CdF-N chiede al Consiglio federale di disciplinare chiaramente e dettagliatamente la governance concernente il passaggio alla nuova soluzione SAP emanando una direttiva
all'attenzione dei tutti i dipartimenti e della Cancelleria federale.

Progetto chiave TIC «DaziT»: il progetto chiave TIC «DaziT» è un programma di trasformazione globale dell'AFD, che comporta un rinnovamento completo dell'ambiente TIC e di tutti i processi di lavoro dell'AFD. In considerazione delle sue dimensioni, della sua complessità e del suo impatto decisivo sui processi di lavoro dell'AFD, il programma DaziT richiede grande attenzione da parte dell'alta vigilanza finanziaria. Per la Delegazione delle finanze è importante che questo programma non sia trattato come un semplice progetto TIC. Questo perché la sua attuazione non avrà soltanto un impatto profondo sull'organizzazione e i processi dell'AFD, ma porterà non da ultimo anche a un cambiamento di cultura, che dovrà essere considerato nell'ambito dello sviluppo dell'organizzazione. La Delegazione delle finanze seguirà da vicino il progetto.

Progetto chiave TIC «Realizzazione e introduzione di GEVER Confederazione» (GENOVA): nel 2015 il software Acta Nova è stato acquistato come nuovo standard per la gestione elettronica degli affari (GEVER) dell'intera Amministrazione federa-

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le. Nella primavera 2019 i problemi di stabilità del software hanno ritardato la sua introduzione nelle grandi unità amministrative. Il ritardo accumulato è stato di sei mesi e questo ha comportato un aumento dei costi. Con l'Aggiunta II al Preventivo 2019 il DATEC ha chiesto alla Delegazione delle finanze un credito aggiuntivo con anticipazione di 3,5 milioni di franchi. Nell'autunno 2019 la Delegazione delle finanze lo ha approvato per evitare di sospendere temporaneamente un progetto importante per l'Amministrazione federale. Oltre all'aspetto finanziario le sfide sono soprattutto come riuscire a garantire l'accettazione del sistema da parte degli utilizzatori e l'utilizzo generalizzato di Acta Nova nell'Amministrazione federale. La Delegazione delle finanze si attende da tutti i dipartimenti e da tutte le unità amministrative dell'Amministrazione federale centrale che la soluzione GEVER Acta Nova sia utilizzata in modo generalizzato, affinché, tra l'altro, la collaborazione interamministrativa e interdipartimentale funzioni come da programma senza interruzioni per motivi informatici. Ha inoltre invitato le Commissioni delle finanze a esaminare lo stato d'attuazione nei singoli dipartimenti e unità amministrative nell'ambito dell'esame del consuntivo. La Delegazione delle finanze continuerà a seguire da vicino il programma GENOVA.

Revisione della legislazione in materia di acquisti pubblici: dal 2015 la Delegazione delle finanze segue dal punto di vista dell'alta vigilanza finanziaria la revisione della legge federale sugli acquisti pubblici (LAPub). Convinta della necessità di regolamentare e precisare l'attuale diritto d'esame degli atti e le verifiche del prezzo della Confederazione presso i fornitori di prestazioni monopolisti, la Delegazione ha raccomandato al Consiglio federale di non indebolire l'attuale dispositivo di protezione nell'ambito della revisione in corso dell'ordinanza sugli acquisti pubblici (OAPub). Con soddisfazione la Delegazione delle finanze apprende che il Consiglio federale ha ampiamente ripreso le sue richieste nell'OAPub riveduta e che ha fissato la sua entrata in vigore ­ assieme a quella della LAPub interamente riveduta ­ al 1° gennaio 2021.

RUAG: su richiesta della RUAG il CDF ha esaminato le accuse sollevate nella stampa secondo cui, al posto del concordato 8
per cento, RUAG ricavava un margine di guadagno tra il 30 e il 35 per cento. Il CDF è giunto alla conclusione che sui mandati della Confederazione (senza concorso) RUAG ha realizzato, al posto dell'8 per cento, un margine di guadagno tra l'11,6 per cento e il 14,6 per cento. La Delegazione delle finanze ha discusso sul rapporto, ne ha preso atto e ha suggerito di fissare l'imputazione dei costi generali secondo il principio di causalità negli obiettivi strategici per gli anni 2020­2023. Questo suggerimento è stato accolto dal Consiglio federale. In una lettera alla responsabile del DDPS la Delegazione delle finanze ha chiarito che spetta in primo luogo al Consiglio federale, o al DDPS e all'AFF in qualità di rappresentati del proprietario, esercitare attivamente la vigilanza sulla RUAG.

Come noto, la RUAG deve essere scorporata in una RUAG MRO Svizzera, che in primo luogo opera per l'esercito svizzero come centro di competenza per il materiale, e in una RUAG International, in cui sono inserite le attività civili, come l'aviazione civile e le tecniche spaziali (RUAG Space). Lo scorporo a livello organizzativo è stato effettuato al 1° gennaio 2020. Lo scorporo completo giuridico e

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finanziario del Gruppo RUAG si concluderà presumibilmente a metà 2020. Nella primavera 2019 la responsabile del DDPS ha informato la Delegazione delle finanze sui piani del Consiglio federale e del suo dipartimento e a inizio 2020 sullo stato attuale dello scorporo. Per la Delegazione delle finanze è importante che, in qualità di proprietaria, la Confederazione assuma una posizione forte nei confronti di RUAG e che rappresenti con determinazione gli interessi federali. Segue la suddivisione finanziaria e il processo di vendita e liquidazione di RUAG International, ponendo particolare attenzione a dove saranno convogliati i guadagni derivanti dalla vendita di singoli pezzi.

Fideiussioni della Confederazione per le navi d'alto mare: nel quadro dell'alta vigilanza concomitante sulle finanze, la Delegazione delle finanze vigila dall'estate 2015 sugli impegni della Confederazione derivanti dalla concessione di fideiussioni nel settore della navigazione d'alto mare. Alla fine del 2019 la Delegazione delle finanze ha incaricato il DEFR di esaminare, in collaborazione con il DFF, le modalità e le probabilità di successo di un proseguimento dell'esercizio delle navi d'alto mare con fideiussioni solidali esistenti. Devono essere valutate, tanto a medio quanto a lungo termine, le prospettive di una gestione economicamente necessaria.

La Delegazione delle finanze ritiene determinante se e in quale misura è possibile un ammortamento dei crediti concessi. La messa a punto di questa valutazione generale sui rischi rimanenti connessi a una relativa strategia d'uscita va coordinata con la strategia futura, ancora da definire, del Consiglio federale sulle navi battenti bandiera svizzera e presentata alla Delegazione delle finanze entro la metà del 2020.

Alta vigilanza concomitante sulla NFTA: dopo lo scioglimento della Delegazione di vigilanza della NFTA (DVN), avvenuto il 30 novembre 2019, l'alta vigilanza concomitante sulla NFTA è stata affidata alla Delegazione delle finanze. L'ultima grande opera NFTA, la galleria di base del Ceneri (GBC), sarà inaugurata all'inizio di settembre del 2020 e l'esercizio commerciale regolare sarà avviato a metà dicembre 2020. I lavori di messa in esercizio, la messa in esercizio e la fase iniziale dello stesso necessitano di un controllo da vicino da parte dell'alta vigilanza. La
Delegazione delle finanze ha perciò deciso di istituire una sottodelegazione «NFTA» e ha chiesto al DATEC di informarla in un breve rapporto separato sullo stato e sullo sviluppo di quei rischi che figurano nell'ultimo rapporto di attività della DVN all'attenzione della Delegazione delle finanze datato 4 novembre 2019.

La DelFin riferirà in merito alle sue constatazioni e osservazioni nel suo prossimo rapporto di attività.

Controllo federale delle finanze (CDF): nell'anno in rassegna la Delegazione delle finanze si è occupata del ruolo del CDF in relazione all'alta vigilanza parlamentare. A tal fine ha avuto colloqui con la direzione del CDF. Le conclusioni sono contenute e pubblicate nel numero 6 lettera b dei suoi Principi d'azione modificati del 26 novembre 2019. Ha inoltre esaminato la prassi del CDF in materia di informazione e di pubblicazione nonché la collaborazione del Consiglio federale e dell'Amministrazione con il CDF. Sulla base di colloqui con il presidente e il cancelliere della Confederazione la DelFin ha constatato che il lavoro del CDF è generalmente apprezzato. Nel contempo Consiglio federale e Amministrazione

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hanno auspicato una maggiore sensibilità da parte del CDF, soprattutto nel comunicare i risultati delle sue verifiche. La Delegazione delle finanze ritiene che la pubblicazione dei risultati delle verifiche dell'organo superiore di vigilanza finanziaria della Confederazione sia conforme alla legge, rispetti le norme internazionali, sia nell'interesse del Parlamento, dei contribuenti e dell'opinione pubblica. Da inizio 2019 gli organi soggetti a verifica hanno la possibilità di illustrare, in occasione della pubblicazione di rapporti di verifica del CDF, quali cambiamenti sono stati introdotti o quali misure sono state attuate dall'esecuzione della verifica. Con le misure attuate negli ultimi anni il CDF ha migliorato, secondo la Delegazione delle finanze, la sua prassi in materia di informazione. La stessa DelFin respinge un'ulteriore autolimitazione dell'autonomia del CDF in materia di informazione.

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Indice Compendio

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Elenco delle abbreviazioni

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Introduzione

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Crediti 2.1 Evoluzione sul lungo termine 2.2 Credito aggiuntivo urgente per il programma GENOVA, 2a tappa DATEC 2.3 Sorpassi di credito relativi al 2019

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Affari in materia di personale 3.1 Accordo 2015 3.2 Rapporto sulla retribuzione dei quadri

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4

Temi trasversali 4.1 Informatica della Confederazione 4.1.1 Trasformazione digitale 4.1.2 Alta vigilanza finanziaria sui progetti chiave TIC 4.1.3 Cibersicurezza (DFF), ciberdifesa (DDPS) e perseguimento penale della cibercriminalità (DFGP) 4.2 Acquisti pubblici della Confederazione 4.2.1 Controllo strategico degli acquisti 4.2.2 Revisione della legislazione in materia di acquisti pubblici 4.3 Ruolo e posizione degli uffici trasversali

8422 8422 8422 8425

Temi prioritari per i vari dipartimenti 5.1 Autorità e tribunali 5.1.1 Progetto chiave TIC «Realizzazione e introduzione di GEVER Confederazione» (GENOVA) 5.2 Dipartimento federale degli affari esteri 5.2.1 Ginevra internazionale 5.2.2 Esposizione universale 2020 di Dubai 5.3 Dipartimento federale dell'interno 5.3.1 Vigilanza sugli organi d'esecuzione delle prestazioni complementari 5.3.2 Conto annuale del fondo di compensazione dell'AVS, dell'AI e delle PC 5.4 Dipartimento federale di giustizia e polizia 5.4.1 Progetti chiave TIC del DFGP 5.5 Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport 5.5.1 RUAG 8442 5.5.2 Progetti informatici del DDPS

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7

Dipartimento federale delle finanze 5.6.1 Progetto chiave TIC «SUPERB» 5.6.2 Progetto chiave TIC «DaziT» dell'Amministrazione federale delle dogane 5.6.3 Progetto chiave TIC «FISCAL-IT» dell'Amministrazione federale delle contribuzioni Dipartimento federale dell'economia, della formazione e della ricerca 5.7.1 Fideiussioni della Confederazione per le navi d'alto mare Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni 5.8.1 Sussidi dell'UFT 5.8.2 Alta vigilanza concomitante sulla NFTA 5.8.3 Risanamento della galleria autostradale del San Gottardo 5.8.4 Acquisto di materiale rotabile nel settore ferroviario 5.8.5 Fondo per la ricerca forestale e del legno

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Mandato e organizzazione della Delegazione delle finanze 6.1 Rapporto tra alta vigilanza e vigilanza 6.2 Compiti e competenze della Delegazione delle finanze 6.3 Principi d'azione e istruzioni della Delegazione delle finanze 6.4 Coordinamento con le altre commissioni di alta vigilanza 6.5 Organizzazione della Delegazione delle finanze e statistica degli affari trattati

8463 8463 8464 8465 8465

Relazioni con il Controllo federale delle finanze (CDF) 7.1 Ruolo del CDF 7.2 Rapporto annuale e consuntivo annuale 2018 del CDF 7.3 Programma annuale 2019 del CDF 7.4 Preventivo 2020 con piano integrato dei compiti e delle finanze 2021­2023 del CDF

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Allegato Raccomandazioni della Delegazione delle finanze

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Elenco delle abbreviazioni AFC

Amministrazione federale delle contribuzioni

AFD

Amministrazione federale delle dogane

AFF

Amministrazione federale delle finanze

AI

Assicurazione per l'invalidità

Air2030

Programma di acquisti per nuovi aerei da combattimento e la nuova difesa terra-aria a lunga gittata et al.

AVP

Analisi del valore delle prestazioni

AVS

Assicurazione per la vecchiaia e per i superstiti

CA

Conferenza degli acquisti della Confederazione

CAMPUS

Concezione e costruzione di un nuovo centro di calcolo dell'Amministrazione federale

CC

Centri di calcolo

CDF

Controllo federale delle finanze

CdF

Commissione delle finanze

CdG

Commissione della gestione

CFP

Conferenza cantonale per la foresta, la fauna e il paesaggio

CICR

Comitato internazionale della Croce Rossa

compenswiss

Istituto di diritto pubblico indipendente amministratore dei fondi di compensazione AVS, AI e IPG

Cost.

Costituzione federale della Confederazione Svizzera del 18 aprile 1999 (RS 101)

CSI-DFGP

Centro servizi informatici CSI-DFGP

DATEC

Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni

DaziT

Progetto informatico per la digitalizzazione integrale della circolazione di merci e persone dell'Amministrazione federale delle dogane

DDPS

Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport

DEFR

Dipartimento federale dell'economia, della formazione e della ricerca

DelFin

Delegazione delle finanze

DFAE

Dipartimento federale degli affari esteri

DFF

Dipartimento federale delle finanze

DFGP

Dipartimento federale di giustizia e polizia

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DFI

Dipartimento federale dell'interno

DVN

Delegazione di vigilanza della NFTA

ERP

Enterprise Resource Planning

ESYSP

Progetto informatico di rilevamento dei dati biometrici

FF

Foglio federale

FEDPOL

Ufficio federale di polizia

FICR

Federazione internazionale delle Società della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa

FINMA

Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari

FIPOI

Fondazione per gli immobili delle organizzazioni internazionali

FISCAL-IT

Progetto informatico dell'Amministrazione federale delle contribuzioni

FITANIA

Programma informatico del DDPS

GENOVA

Progetto informatico per la realizzazione e introduzione di GEVER Confederazione

GEVER

Gestione elettronica degli affari della Confederazione

IDA BIL

Gruppo di lavoro interdipartimentale per gli acquisti, gli immobili e la logistica

IFADPA

Istituto federale per l'approvvigionamento, la depurazione e la protezione delle acque

IFPDT

Incaricato federale della protezione di dati e della trasparenza

Insieme

Progetto informatico dell'Amministrazione federale delle contribuzioni

IPG

Indennità per perdita di guadagno

ISS

Interception System Svizzera, sistema di sorveglianza

KBOB

Conferenza di coordinamento degli organi della costruzione e degli immobili dei committenti pubblici

LAPub

Legge federale del 16 dicembre 1994 sugli acquisti pubblici (RS 172.056.1)

LCF

Legge federale del 28 giugno 1967 sul controllo federale delle finanze (RS 614.0)

LFC

Legge federale del 7 ottobre 2005 sulle finanze della Confederazione (RS 611.0)

LOGA

Legge del 21 marzo 1997 sull'organizzazione del Governo e dell'Amministrazione (RS 172.010)

LParl

Legge del 13 dicembre 2002 sul Parlamento (RS 171.10)

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LPC

Legge federale del 6 ottobre 2006 sulle prestazioni complementari all'assicurazione per la vecchiaia, i superstiti e l'invalidità (RS 831.30)

LPers

Legge del 24 marzo 2000 sul personale federale (RS 172.220.1)

LPMR

Laboratorio federale di prova dei materiali e di ricerca

LRTV

Legge federale del 24 marzo 2006 sulla radiotelevisione (RS 784.40)

MDG

Master Data Governance

NFTA

Nuova linea ferroviaria transalpina

NMG

Nuovo modello di gestione dell'Amministrazione federale

OAPub

Ordinanza dell'11 dicembre 1995 sugli acquisti pubblici (RS 172.056.11)

ODIC

Organo direzione informatica della Confederazione

OIAF

Ordinanza del 9 dicembre 2011 sull'informatica nell'Amministrazione federale (RS 172.010.58)

OIL

Organizzazione internazionale del lavoro

OIM

Organizzazione internazionale per le migrazioni

OLOGA

Ordinanza del 25 novembre 1998 sull'organizzazione del Governo e dell'Amministrazione (RS 172.010.1)

OMC

Organizzazione mondiale del commercio

OMS

Organizzazione mondiale della sanità

OOAPub

Ordinanza del 24 ottobre 2012 concernente l'organizzazione degli acquisti pubblici dell'Amministrazione federale (RS 172.056.15)

PC

Prestazioni complementari

PF

Politecnici federali

PFL

Politecnico federale di Losanna

POLYCOM

Rete radio nazionale di sicurezza delle autorità e delle organizzazioni attive nel campo del salvataggio e della sicurezza

rete cond CH

Progetto informatico Rete svizzera di condotta a prova di crisi

RS

Raccolta sistematica del diritto federale

RSDS

Programma Rete di dati sicura, per garantire la comunicazione tra Confederazione e Cantoni in situazioni straordinarie, come per esempio un'interruzione su larga scala dell'erogazione di energia

RUAG

Gruppo tecnologico e di armamento

SAP

Sistemi, Applicazioni, Prodotti nell'elaborazione dei dati

SCI

Sistema di controllo interno

SCL

Società di navigazione Swiss Cargo Line

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SCT

Società di navigazione Swiss Chem Tankers

SNPC

Strategia nazionale per la protezione della Svizzera contro i cyberrischi

SG

Segreteria generale

SIAC

Sistema d'informazione sull'ammissione alla circolazione

Sistemi ERP D/ar

Progetto informatico per la pianificazione delle risorse d'impresa Difesa/armasuisse (armonizzazione con SUPERB23)

SPADfutur

Progetto informatico per ammodernare il sistema di pagamento dell'assicurazione contro la disoccupazione

STT

Sorveglianza delle telecomunicazioni

SUPERB

Progetto informatico che sostituirà l'attuale sistema nodale per i processi di supporto dell'Amministrazione federale (finanze, personale, logistica, acquisti e immobili)

TC Es

Progetto informatico Telecomunicazione dell'esercito

TIC

Tecnologie dell'informazione e della comunicazione

UBS

UBS Group AG è una grande banca svizzera con sede a Zurigo

UFAM

Ufficio federale dell'ambiente

UFAS

Ufficio federale delle assicurazioni sociali

UFCL

Ufficio federale delle costruzioni e della logistica

UFPER

Ufficio federale del personale

UFPP

Ufficio federale della protezione della popolazione

UFSP

Ufficio federale della sanità pubblica

UFT

Ufficio federale dei trasporti

UIT

Unione internazionale delle telecomunicazioni

UNB

Progetto informatico per l'attuazione della nuova architettura di rete della Confederazione

USNM

Ufficio svizzero della navigazione marittima

USTRA

Ufficio federale delle strade

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Rapporto 1

Introduzione

La Delegazione delle finanze (DelFin) esercita sulle finanze federali un'attività di alta vigilanza prevalentemente concomitante. Sorveglia e verifica da vicino gli oggetti dell'Amministrazione sin dalle fasi decisionali e può quindi influire tempestivamente su sviluppi indesiderati dal profilo dell'alta vigilanza finanziaria e se necessario intervenire presso il Consiglio federale e l'Amministrazione. Oltre a questa influenza diretta, l'attività di vigilanza esplica un altrettanto importante effetto preventivo. Nel valutare gli oggetti e nel prendere decisioni, la Delegazione delle finanze conferisce particolare importanza ai criteri di «parsimonia» ed «economicità».

L'alta vigilanza concomitante implica che la Delegazione delle finanze si occupi di numerose e svariate questioni nel corso dell'anno, sia in seguito a domande di crediti aggiuntivi o a richieste dell'Amministrazione relative al diritto del personale, sia sulla base di rapporti di verifica del Controllo federale delle finanze (CDF) o di decisioni del Consiglio federale, oppure nell'ambito di approfondimenti propri su determinati temi. Fra i numerosi oggetti di sua competenza, per il presente rapporto di attività la Delegazione ha selezionato i temi che, nel corso dell'anno, hanno dato adito a maggiori discussioni o a commenti critici.

Nel presente rapporto di attività i dati relativi ai costi, ai crediti, alle scadenze e ai rischi dei progetti chiave TIC si basano fondamentalmente sullo stato del corrispondente progetto a metà 2019. A metà novembre 2019, la Delegazione delle finanze ha preso in esame la panoramica dell'Organo direzione informatica della Confederazione (ODIC) sullo stato dei lavori. Per alcuni progetti chiave vi sono dati nuovi.

2

Crediti

2.1

Evoluzione sul lungo termine

Con i messaggi concernenti la prima e la seconda aggiunta al preventivo il Consiglio federale sottopone al Parlamento, in primavera e in autunno, domande di credito aggiuntivo ai crediti a preventivo (pagamenti) e ai crediti d'impegno (impegni).

Se non può essere differita e, quindi, non può attendere l'approvazione del credito aggiuntivo da parte dell'Assemblea federale, la spesa o l'uscita per investimenti può essere autorizzata dal Consiglio federale con il consenso della Delegazione delle finanze (anticipazione). Il Consiglio federale dà prova di moderazione in fatto di anticipazioni, affinché il diritto di stanziamento dei crediti delle Camere federali non venga pregiudicato.

Dopo aver raggiunto un picco massimo nel 2001, il numero e l'importo dei crediti aggiuntivi urgenti sottoposti alla Delegazione delle finanze ha subito una forte contrazione. In questo periodo la Delegazione ha approvato richieste di crediti urgenti per l'aviazione (circa 1,2 mia. fr. nel 2001), il versamento del provento della 8416

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vendita dell'oro al Fondo AVS (circa 7 mia. fr. nel 2007) e il salvataggio di UBS (circa 6 mia. fr. nel 2008). Ad eccezione di questi tre episodi eccezionali, la contrazione è stata perlopiù costante dal 2001.

Crediti aggiuntivi urgenti con incidenza sul finanziamento (crediti a preventivo) Negli ultimi undici anni alla Delegazione delle finanze sono stati sottoposti per approvazione 36 crediti aggiuntivi urgenti con incidenza sul finanziamento (crediti a preventivo), per un importo totale di 314,2 milioni di franchi (cfr. fig. 1). Di questi ne ha approvati 34 (302 mio. fr.) e respinti 2 (12,2 mio. fr.). L'importo complessivo dei crediti aggiuntivi urgenti richiesti (crediti a preventivo) è diminuito da 102,8 milioni di franchi nel 2009 a 0,5 milioni di franchi nel 2013, è aumentato di nuovo nel 2014 (35,8 mio. fr.) e in seguito ha subito una nuova contrazione (nel 2019 non è stato richiesto alcun credito aggiuntivo urgente).

Figura 1 Crediti aggiuntivi urgenti con incidenza sul finanziamento (crediti a preventivo) esaminati dalla Delegazione delle finanze tra il 2009 e il 2019

Fonte: Grafico della Delegazione delle finanze sulla base dei crediti aggiuntivi urgenti con incidenza sul finanziamento (crediti a preventivo) esaminati dal 2019, dati in milioni di franchi, importi arrotondati.

La quota dei crediti aggiuntivi urgenti con incidenza sul finanziamento approvati dalla Delegazione ha avuto la stessa evoluzione della somma dei crediti aggiuntivi con incidenza sul finanziamento sottoposti al Parlamento (cfr. tab. 1, colonna 5).

8417

FF 2020

Tabella 1 Evoluzione dei crediti aggiuntivi con incidenza sul finanziamento (crediti a preventivo) 2009­2019 Anno

Crediti aggiuntivi in % (in mio. fr.)

del preventivo

di cui approvati in % Residui di credito dalla Delegazione dei crediti aggiun- (in mio. fr.)

delle finanze tivi (in mio. fr.)

2009

593a)

1,0

103

17

2 136

2010

396

0,6

69

17

1 495

2011

340b)

0,3d)

23

7

2 043

2012

230

0,3d)

9

4

3 024

2013

496

0,5d)

0,1

2 221

2014

350

0,2

35

2015

406

0,5d)

32

7,9

2 692

2016

528

0,7d)

17

3,2

2 067

2017

298c)

0,4d)

9,2

3,1

1 340

2018

87

0,1d)

3,7

4,2

1 418

295

0,4d)

0

­

1 871

2019 a b c d e

0,5

10

2 881

senza la seconda tappa delle misure di stabilizzazione (710 milioni di franchi) senza i provvedimenti per attenuare l'apprezzamento del franco per 869 milioni di franchi (credito aggiuntivo IIa 2011) di cui 215 milioni di franchi per onorare le fideiussioni per navi svizzere d'alto mare (credito aggiuntivo Ia 2017) compensazioni comprese di cui 128,717 milioni di franchi per onorare le fideiussioni per navi svizzere d'alto mare (credito aggiuntivo IIa 2019)

Crediti aggiuntivi urgenti (crediti d'impegno) Per la prima volta dal 2008 il Consiglio federale ha sottoposto alla Delegazione delle finanze nell'autunno 2019 una proposta di anticipazione del credito aggiuntivo (aumento del credito d'impegno, cfr. n. 2.2). I 3,5 milioni di franchi approvati dalla Delegazione delle finanze non sono riportati né nella figura 1 né nella tabella 1, poiché entrambe riguardano soltanto i crediti a preventivo e non i crediti d'impegno.

Evoluzione dei sorpassi di credito superiori ai 5 milioni di franchi Da quando la Delegazione delle finanze deve approvare i sorpassi di credito superiori ai 5 milioni di franchi (cfr. n. 2.2), le sono stati presentati soltanto quattro casi di sorpasso per un totale di 63,7 milioni di franchi (8,6 mio. per il consuntivo 2011, 25 mio. per il consuntivo 2013, 7,5 mio. per il consuntivo 2014 e 22,6 mio. per il consuntivo 2015). La Delegazione delle finanze ha approvato tutte queste le richieste.

8418

FF 2020

Valutazione della Delegazione delle finanze L'evoluzione dell'ultimo anno dimostra che l'approccio restrittivo della Delegazione delle finanze in fatto di approvazione di crediti aggiuntivi urgenti (crediti a preventivo e d'impegno) o di sorpassi di credito per importi superiori alla soglia di 5 milioni di franchi esplica un effetto preventivo; il Consiglio federale formula con più reticenza rispetto al passato richieste di credito alla Delegazione.

La Delegazione ritiene estremamente importante che l'Amministrazione effettui le sue pianificazioni in modo accurato e per tempo e che i crediti aggiuntivi urgenti vengano richiesti soltanto in caso di eventi inattesi e non pianificabili. Continuerà quindi ad applicare requisiti severi nel valutare l'urgenza dei crediti aggiuntivi e, qualora fossero formulate richieste di credito, esigerà che il Dipartimento competente esamini sempre se esistono possibilità di compensazione.

2.2

Credito aggiuntivo urgente per il programma GENOVA, 2a tappa DATEC

Nel 2015 il software Acta Nova è stato scelto come nuovo standard per la gestione elettronica degli affari (GEVER) dell'intera Amministrazione federale. Con il decreto federale concernente il finanziamento della realizzazione di un prodotto GEVER standardizzato e della sua introduzione nell'Amministrazione federale centrale, il 17 marzo 2016 il Parlamento ha accordato un credito d'impegno di 67 milioni di franchi (25 milioni per la prima tappa denominata «realizzazione» e 42 milioni per la seconda tappa denominata «introduzione»). Nel contempo ha liberato i mezzi per la prima tappa. Il 22 marzo 2017 il Consiglio federale ha quindi liberato i crediti d'impegno per la seconda tappa.

Nella primavera 2019 i problemi di stabilità del software Acta Nova hanno ritardato la sua introduzione nelle grandi unità amministrative. Il problema è stato risolto nell'estate 2019 ma il programma ha subito un ritardo di sei mesi. Questo ha comportato un aumento dei costi dovuto al fatto che è stato necessario continuare a impiegare i responsabili del progetto e gli specialisti esterni per un periodo più lungo. Erano necessari ulteriori impegni affinché Acta Nova potesse essere introdotto nel 2019 nelle unità amministrative del DATEC (che ha funto da Dipartimento pilota). Questo implicava la concessione di un anticipo del credito aggiuntivo. Poiché era previsto che il DATEC sarebbe stato il primo dipartimento a introdurre Acta Nova, è stato il più direttamente toccato dal ritardo. Inoltre il DATEC ha fatto fronte a un onere supplementare non indifferente per organizzare i test durante la fase di presa in consegna preliminare.

Con la seconda aggiunta al preventivo 2019 il DATEC ha chiesto alla Delegazione delle finanze un credito aggiuntivo con anticipazione di 3,5 milioni di franchi al credito d'impegno «Programma GENOVA, 2a tappa, DATEC». Il credito d'impegno per l'introduzione di Acta Nova al DATEC è così stato portato a 8,5 milioni di franchi. Il fabbisogno supplementare per i pagamenti è interamente finanziato tramite i crediti a preventivo già autorizzati.

8419

FF 2020

A inizio settembre 2019 la Delegazione delle finanze si è incontrata con il vicecancelliere della Confederazione che, in qualità di incaricato, sostiene il cancelliere della Confederazione (mandante) e con rappresentanti della segreteria generale del DATEC per capire meglio i motivi della domanda di credito urgente. Ha quindi approvato il credito aggiuntivo. Questo ha permesso di evitare di sospendere per tre mesi un progetto importante per l'Amministrazione federale, di prorogare i contratti esistenti e di garantire il rispetto delle condizioni contrattuali per la continuazione dei lavori. Ulteriori informazioni sul progetto chiave TIC GENOVA (Realizzazione e introduzione di GEVER Confederazione) sono riportate al n. 5.1.1.

2.3

Sorpassi di credito relativi al 2019

I sorpassi di credito possono risultare al momento della chiusura annuale dei conti, quando i crediti non sono più sufficienti per coprire una spesa o un investimento e devono essere sottoposti a posteriori all'approvazione dell'Assemblea federale (art. 35 LFC). Dal 2011 i sorpassi di credito che superano i 5 milioni di franchi devono essere approvati anche dalla Delegazione delle finanze (art. 34 LFC).

Nel conto della Confederazione 2019 il Consiglio federale non ha deciso alcun sorpasso di credito superiore a 5 milioni di franchi.

3

Affari in materia di personale

3.1

Accordo 2015

In base all'accordo 2015 tra la Delegazione delle finanze e il Consiglio federale concernente la vigilanza nelle questioni inerenti alla legislazione sul personale, il Consiglio federale sottopone ogni anno alla Delegazione un rapporto standardizzato sui premi, sugli assegni, sulle occupazioni accessorie autorizzate, sul versamento di indennità e altre prestazioni ai quadri superiori dell'Amministrazione federale centrale nonché sulle indennità in funzione del mercato del lavoro a tutti i livelli di stipendio. Nell'anno in esame la Delegazione delle finanze ha preso atto del rapporto 2018, senza ravvisare alcuna necessità d'intervento.

Basandosi sul rapporto separato sulla gestione del personale per il 2018, che il Consiglio federale ha trasmesso alle Commissioni delle finanze e alle Commissioni della gestione delle Camere federali e poi pubblicato, la Delegazione delle finanze ha constatato che per quattro valori di riferimento e indicatori strategici non è stata raggiunta la fascia obiettivo: si tratta della distribuzione complessiva dei sessi, della quota di praticanti universitari e apprendisti assunti dall'Amministrazione federale dopo la conclusione della formazione nonché della conciliabilità tra lavoro e vita privata.

8420

FF 2020

3.2

Rapporto sulla retribuzione dei quadri

In virtù dell'articolo 6a della legge sul personale federale (LPers), ogni anno le aziende e gli stabilimenti della Confederazione riferiscono dettagliatamente sulle principali condizioni di impiego dei membri della direzione e dei consigli di amministrazione. Le aziende e gli stabilimenti in questione sottostanno alla vigilanza di un dipartimento, che assume il compito di rilevare e valutare i dati, mentre l'UFPER raccoglie i rapporti, li trasmette al Consiglio federale e alla Delegazione delle finanze e li pubblica. Il rapporto sulla retribuzione dei quadri comprende fra l'altro indicazioni concernenti gli effettivi, gli stipendi, gli onorari, i bonus e i sistemi salariali.

Dal 2012 il rapporto sulla retribuzione dei quadri contiene anche indicazioni sulle quote linguistiche e sulla rappresentanza dei sessi negli organi superiori di direzione.

Il Consiglio federale intende in tal modo garantire un'equa rappresentanza delle comunità linguistiche e dei sessi negli organi direttivi delle aziende e degli stabilimenti della Confederazione.

In seguito alla pubblicazione del rapporto sulla retribuzione dei quadri nel 2016 la Delegazione delle finanze aveva raccomandato al Consiglio federale di esaminare e verificare il grado di occupazione dei vari organi di direzione. I Dipartimenti hanno eseguito questo mandato di verifica; nel rapporto sulla retribuzione dei quadri 2018 sono riportati i tassi d'occupazione esaminati e adeguati.

Dopo aver approvato il rapporto, il Consiglio federale lo ha trasmesso alla Delegazione delle finanze a metà giugno 2019. Nel contempo ha informato mediante un comunicato stampa che si stavano attuando le misure per la gestione delle retribuzioni dei quadri superiori di aziende e stabilimenti e le disposizioni statutarie tipo.

Nel 2018 sono stati per la prima volta sottoposti per approvazione alle rispettive assemblee generali i limiti massimi degli importi totali degli onorari, delle retribuzioni e delle prestazioni accessorie. Essi sono stati preventivamente valutati dai dipartimenti competenti e dal Dipartimento federale delle finanze (DFF) e sono conformi alle direttive. L'attuazione delle misure sarà desumibile dal rapporto annuale sulla retribuzione dei quadri a partire dall'esercizio 2019. Per esempio la prestazione accessoria per i membri degli organi direttivi
non dovrà superare il 10 per cento dello stipendio fisso. Di conseguenza, nel prossimo rapporto relativo al 2019, l'importo complessivo delle prestazioni accessorie figurerà in percentuale della componente fissa dello stipendio.

Esaminando il rapporto sulla retribuzione dei quadri 2018, la Delegazione delle finanze ha constatato che gli importi massimi sono di norma rispettati. I casi in cui l'importo autorizzato è diverso rispetto a quello versato sono sporadici e spesso dovuti a decisioni salariali anteriori con garanzia dei diritti acquisiti e all'evoluzione del rincaro (PF Zurigo, PF Losanna, IFADPA, LPMR). Le differenze dovranno essere eliminate alla prima occasione, per esempio dopo la rinomina o la nomina di un'altra persona al posto in questione.

La RUAG Holding SA costituisce un caso a parte: l'indennità complessiva versata al presidente del consiglio d'amministrazione nel 2018 ha superato il limite massimo deciso dal Consiglio federale. Quest'ultimo ha approvato un aumento temporaneo del grado di occupazione e dell'indennità del presidente del consiglio d'amministra-

8421

FF 2020

zione per i lavori inerenti al progetto di scorporo della RUAG Holding SA dalla Confederazione.

Per quanto riguarda il CEO e presidente della direzione delle FFS, ad aprile 2019 le CdG hanno chiesto alla Delegazione delle finanze di verificare più a fondo la sua retribuzione e l'aumento dei versamenti alla sua previdenza professionale. La Delegazione ha affidato l'incarico al CDF. Quest'ultimo è giunto alla conclusione che l'intera retribuzione (componente fissa, componente variabile, altre prestazioni accessorie e previdenza professionale) era sì più elevata nel 2018 rispetto al 2017 ma era rimasta al livello del periodo 2014­2016. La componente variabile si è ridotta a favore di quella fissa. Fino al 2017 tra le «altre prestazioni accessorie» figurava un importo di 60 000 franchi per la previdenza sovraobbligatoria. Dal 2018 questi versamenti sono riportati sotto la voce «previdenza professionale»; si tratta di un trasferimento contabile e non di un aumento vero e proprio. Questi elementi sono riportati e illustrati in modo trasparente nel rapporto sulla retribuzione dei quadri 2018. La Delegazione delle finanze ha informato le CdG nel settembre 2019 in merito ai risultati dei suoi accertamenti.

A fine 2018 la Delegazione delle finanze aveva incaricato il CDF di effettuare una verifica presso l'Ufficio federale del personale (UFPER) in merito al rapporto sulla retribuzione dei quadri delle imprese e degli stabilimenti della Confederazione. Il mandato figura nel programma annuale 2019 del CDF. La Delegazione delle finanze si occuperà del rapporto di verifica nel corso del primo semestre 2020, non appena sarà disponibile.

4

Temi trasversali

4.1

Informatica della Confederazione

4.1.1

Trasformazione digitale

L'attuale organizzazione del settore informatico della Confederazione si basa essenzialmente sul programma di riorganizzazione NOVE-IT (1997­2003) e sull'ordinanza del 2011 concernente l'informatica e la telecomunicazione nell'Amministrazione federale (OIAF). Tale organizzazione non risponde più agli odierni bisogni di prestazione dell'Amministrazione federale e alle sfide di una società digitale. Le esigenze sono notevolmente cambiate sia dal punto di vista tecnologico sia metodologico. L'industrializzazione dell'informatica ha fatto passi da gigante: oggi esistono soluzioni standard con una grande ampiezza di funzionalità (prodotti fabbricati in serie) e la possibilità di ricorrere a soluzioni fatte su misura (per es. nel cloud).

Questo sviluppo consente soluzioni economicamente efficienti e continuerà a intensificarsi.

A cambiare però non è stata solo la tecnologia ma anche la percezione del campo d'applicazione dell'informatica e le sue ripercussioni dal punto di vista commerciale: se prima l'informatica era considerata perlopiù come uno strumento per elaborare in modo più efficiente prodotti specifici e svolgere processi aziendali consolidati, oggi grazie a dati strutturati, standard comuni e architetture di sistema coerenti sono possibili nuovi prodotti, nuove prestazioni e nuovi processi aziendali. Dato che 8422

FF 2020

questi processi aziendali e prodotti non corrispondono obbligatoriamente alle strutture organizzative, alle competenze e alle responsabilità esistenti, sono necessarie nuove strutture di governance.

Da oltre dieci anni la sorveglianza del settore delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (TIC) della Confederazione è una delle attività prioritarie della Delegazione delle finanze. Nel suo rapporto d'attività essa espone le sue principali constatazioni e aspettative nonché lo stato d'attuazione delle sue raccomandazioni (cfr. allegato). Negli ultimi anni ha in particolare deplorato le lacune constatate nella governance, nella gestione e nella conduzione a livello di TIC. Ha constatato che ­ malgrado i progressi ­ il Consiglio federale tergiversa ancora troppo di fronte alle enormi sfide che la trasformazione digitale pone all'Amministrazione federale. La Delegazione delle finanze attribuisce questa situazione tra l'altro alla riluttanza dei dipartimenti che, invocando il principio dipartimentale sancito dalla Costituzione, sono restii ad accettare un maggiore controllo centrale come pure un'«architettura aziendale» globale e una pianificazione a medio termine.

Nell'anno in rassegna la Delegazione ha discusso con il capo del DFF delle sei raccomandazioni che la DelFin ha formulato nel periodo 2014­2017 e che non sono ancora state attuate, del raggiungimento degli obiettivi della strategia TIC della Confederazione 2016­2019, dei principi cardine della strategia TIC della Confederazione 2020­2023 e dell'attuazione delle raccomandazioni del gruppo di lavoro «Digitalizzazione e organizzazione TIC» nei settori della governance TIC, del computo delle prestazioni, delle prassi in materia di acquisti pubblici e delle competenze in materia di TIC. La DelFin si è inoltre occupata per la prima volta anche della Strategia di e-government Svizzera 2020­2023. Si è in particolare interessata al modo in cui le sfide della trasformazione digitale possono essere affrontate grazie all'interazione tra Confederazione, Cantoni e Comuni e come questa trasformazione può essere realizzata in modo economico.

Strategia TIC della Confederazione 2016­2019 e 2020­2023 Nell'ambito della consultazione concernente la strategia TIC della Confederazione 2016­2019 e in relazione ai progetti chiave TIC, nel 2015 la DelFin
aveva rivolto cinque raccomandazioni al Consiglio federale (cfr. allegato). Riguardavano la definizione di un'architettura TIC per l'intera Confederazione, l'introduzione di una pianificazione TIC a medio termine, il rafforzamento della conduzione e della gestione centralizzata dell'informatica della Confederazione (delegato alla trasformazione digitale) e l'ulteriore sviluppo nel controlling TIC. Le raccomandazioni erano confluite negli orientamenti strategici e negli obiettivi della strategia TIC 2016­ 2019, ma il Consiglio federale e l'Amministrazione non hanno potuto (ancora) attuarle o lo hanno fatto solo in parte.

All'inizio di dicembre 2019 il Consiglio federale ha stabilito i principi cardine della strategia TIC della Confederazione 2020­2023. Su questa base, a metà dicembre 2019 la Delegazione delle finanze ha chiesto al Consiglio federale di tenere conto nella futura strategia delle sue raccomandazioni, dei corrispondenti orientamenti strategici e obiettivi contenuti nella strategia TIC 2016­2019 e di definire chiare priorità per la realizzazione dei progetti, considerata la scarsità di risorse umane (cfr.

n. 4.1.2). A metà febbraio 2020 il capo del DFF ha informato che, nel quadro della 8423

FF 2020

nuova strategia TIC, sarà in particolare inserita la richiesta formulata dalla Delegazione delle finanze d'istituire un'architettura aziendale. La Delegazione delle finanze si occuperà del progetto di strategia TIC 2020­2023 dopo che il presente rapporto d'attività sarà stato adottato.

Misure per la digitalizzazione nell'Amministrazione federale Per promuovere la trasformazione digitale dell'Amministrazione federale, a novembre 2018 il Consiglio federale ha costituito un gruppo di lavoro interdipartimentale «Digitalisierung und IKT-Organisation in der Bundesverwaltung» (Digitalizzazione e organizzazione TIC nell'Amministrazione federale). A fine maggio 2019 il gruppo di lavoro ha presentato al Consiglio federale raccomandazioni riguardanti l'accelerazione e il miglioramento della qualità delle prassi in materia di acquisti pubblici TIC, il computo interno e il computo delle prestazioni nonché la salvaguardia delle competenze in ambito TIC.

Il DFF è stato incaricato di attuare misure concrete entro fine 2020: ­

acquisti pubblici: migliorare le basi per gli acquisti pubblici nonché accelerare e ottimizzare gli acquisti pubblici complessi e non complessi;

­

computo: aumentare l'efficienza del processo, migliorare la trasparenza dei costi, rendere possibili i contratti a prezzo fisso, migliorare il regolamento in caso di contratto adempiuto in modo lacunoso, semplificare la procedura nell'ambito dell'utilizzo obbligatorio;

­

competenze in ambito TIC: inserire nella formazione per i quadri aspetti specifici riguardanti la digitalizzazione, allestire spazi di apprendimento e di sperimentazione per i progetti di trasformazione digitale, migliorare la comunicazione indirizzata ai quadri e svolgere una campagna di sensibilizzazione a livello federale sulla trasformazione digitale.

Misure a favore dell'organizzazione TIC in seno all'Amministrazione federale Il Consiglio federale non ha ancora chiarito una questione che la Delegazione delle finanze ritiene centrale, ossia quali compiti debbano essere sottoposti a una conduzione e una gestione sovradipartimentale e quali debbano essere disciplinati in modo centralizzato o decentralizzato nei dipartimenti e nelle unità amministrative (governance TIC) e non ha neppure definito la questione di un'organizzazione TIC mirata in seno alla Confederazione. Il capo del DFF ha affermato che il suo dipartimento sta ancora valutando le raccomandazioni al riguardo formulate dalla Delegazione delle finanze.

La Delegazione delle finanze ritiene che la digitalizzazione, come la cibersicurezza, rappresenti una sfida importante per l'Amministrazione federale. Se da un lato il Consiglio federale ha nel frattempo costituito un Centro nazionale per la cibersicurezza con un delegato alla cibersicurezza, dall'altro vi è grande reticenza quanto all'istituzione di un centro per la digitalizzazione e alla nomina di un delegato alla trasformazione digitale. Il Consiglio federale afferma che attualmente la digitalizzazione dell'Amministrazione federale fa progressi grazie alle innovazioni e agli sforzi delle singole unità amministrative. All'interno dell'amministrazione si teme dunque che l'istituzione di un centro di competenza per la digitalizzazione comporti per i 8424

FF 2020

dipartimenti oneri burocratici che finiscano per ostacolare i loro sforzi, soprattutto se al delegato è attribuita la facoltà di emanare istruzioni.

A metà febbraio 2020 il capo del DFF ha informato la Delegazione delle finanze che nella primavera 2020 il suo dipartimento sottoporrà al Consiglio federale una proposta per un nuovo modello di governance per l'Amministrazione federale. La Delegazione delle finanze prevede di occuparsi della questione della governance non appena il nuovo modello sarà disponibile.

Strategia di e-government Svizzera 2020­2023 Da diversi anni la Delegazione delle finanze segue progetti TIC che vengono realizzati in stretta collaborazione con i Cantoni. La struttura federale rappresenta una grande sfida per la realizzazione e la gestione di tali sistemi. In passato alcuni progetti hanno dovuto essere interrotti o rilanciati (per es. il sistema informativo di ammissione alla circolazione, SIAC) oppure hanno portato a soluzioni molto complesse e onerose che non sempre rispondevano ai bisogni degli utenti. Questi rischi sono presenti tra l'altro quando si costituisce una rete nazionale o s'introducono registri nazionali (per es. servizio degli indirizzi, registro di commercio, registro delle esecuzioni e registro fondiario, cartella informatizzata del paziente).

Da una perizia giuridica del 22 dicembre 2011 dell'Ufficio federale di giustizia intitolata «Rechtsgrundlagen für die IKT-Zusammenarbeit zwischen dem Bund und den Kantonen» (Basi legali per la collaborazione nel campo delle TIC tra Confederazione e Cantoni) emerge che, ad eccezione dei settori riguardanti il registro di stato civile e il casellario giudiziale, non esiste attualmente alcuna base costituzionale che conferisca alla Confederazione una competenza normativa generale per la collaborazione nel campo delle TIC con i Cantoni. Per consentire alla Confederazione d'imporre l'uniformizzazione degli strumenti elettronici all'interno di tutta l'amministrazione, bisognerebbe dapprima costituire la necessaria base mediante una modifica della Costituzione.

A fine 2019 la Delegazione delle finanze ha invitato il Consiglio federale a verificare nell'ambito della Strategia di e-government Svizzera 2020­2023 in che misura sia necessaria una modifica costituzionale, in particolare per quanto riguarda l'allestimento di
un registro nazionale, lo sviluppo dei registri nazionali, dei servizi degli indirizzi e delle reti. Se tale modifica dovesse rivelarsi necessaria per la competenza normativa della Confederazione, occorrerà avviarla rapidamente. Durante il primo semestre 2020 il Consiglio federale informerà la Delegazione delle finanze sui risultati degli accertamenti.

4.1.2

Alta vigilanza finanziaria sui progetti chiave TIC

I progetti chiave TIC sono progetti informatici dell'Amministrazione federale il cui fabbisogno di risorse finanziarie e di personale, la cui importanza strategica e complessità e i cui effetti e rischi fanno sì che la direzione, la gestione, il coordinamento e il controllo sovraordinati debbano essere rafforzati. Il Consiglio federale stabilisce quali progetti devono essere gestiti come progetti chiave. Il CDF esegue verifiche periodiche e sistematiche dei progetti chiave TIC in virtù della LCF e delle Istruzio8425

FF 2020

ni del Consiglio federale del 16 marzo 2018 concernenti i progetti TIC dell'Amministrazione federale e il portafoglio TIC della Confederazione.

La Delegazione delle finanze e le Commissioni delle finanze (CdF) hanno deciso nel 2014 di suddividersi i lavori: le CdF si occupano approfonditamente dei servizi standard TIC (di cui è responsabile l'ODIC) e di singoli progetti e applicazioni TIC (di cui sono responsabili le singole unità di servizio), mentre la Delegazione delle finanze si concentra sulla strategia TIC della Confederazione e sui progetti chiave TIC definiti dal Consiglio federale. La Delegazione delle finanze si basa soprattutto sulle panoramiche semestrali concernenti i progetti chiave TIC che il Consiglio federale le trasmette ogni primavera e autunno, sui rapporti di verifica del CDF e sui colloqui svolti con i capidipartimento competenti. Se necessario, la Delegazione approfondisce questioni specifiche nel quadro di riunioni convocate al fine di ricevere spiegazioni dagli organi cui competono la vigilanza e la gestione.

Nel presente capitolo ci si sofferma sui menzionati rapporti semestrali del Consiglio federale e su aspetti interprogettuali. I progetti chiave TIC che nell'anno in rassegna hanno dato luogo a discussioni o contestazioni di una certa importanza in seno alla Delegazione delle finanze sono oggetto di capitoli separati del presente rapporto (cfr. n. 5.1.1, 5.4.1, 5.5.2, 5.6.1, 5.6.2 e 5.6.3).

Numero e volume dei progetti chiave TIC: cambiamenti nell'anno in rassegna A fine 2019 erano 17 i progetti informatici dell'Amministrazione federale centrale gestiti come progetti chiave TIC per un volume complessivo di circa 6,2 miliardi di franchi1. Il progetto più oneroso, con un ammontare di circa 1,7 miliardi di franchi, è quello dell'Aggruppamento Difesa «Telecomunicazione dell'esercito».

Non sono più gestiti come progetti chiave né il programma FISCAL-IT dell'AFC (cfr. n. 5.6.3), poiché è stato portato a termine, né il progetto «UNB» (attuazione della nuova architettura di rete della Confederazione) dell'UFIT, poiché i suoi obiettivi sono stati in gran parte raggiunti. Al loro posto vengono ora gestiti come progetti chiave TIC il programma «Sviluppo dell'acquis di Schengen/Dublino» sotto la direzione della Segreteria generale del DFGP e il programma relativo al decentramento
delle prestazioni di base TIC in seno al DDPS sotto la direzione della Segreteria generale del DDPS.

Rischio di mancanza di risorse umane Nel 2019 la Delegazione delle finanze ha rilevato ancora una volta che le panoramiche sullo stato d'avanzamento dei più importanti progetti chiave indicavano spesso tra i principali rischi la mancanza di personale qualificato all'interno della Confederazione e/o sul mercato. Ha ribadito al Consiglio federale il suo invito ad avviare grandi progetti TIC soltanto se l'organizzazione progettuale e di programma nonché i fornitori interni di prestazioni dispongono delle necessarie risorse di personale.

Dato il grande numero di progetti della Confederazione che devono essere realizzati nell'ambito della trasformazione digitale, è indispensabile che il Consiglio federale 1

Il volume comprende gli investimenti, le spese con incidenza sul finanziamento, le spese nell'ambito del computo interno delle prestazioni e le altre spese interne per il personale sostenute dal beneficiario delle prestazioni.

8426

FF 2020

fissi delle priorità. L'avvio di un progetto deve essere posticipato in caso di mancanza di personale. La Delegazione delle finanze incoraggia esplicitamente i responsabili di progetto delle unità amministrative e dei fornitori di prestazioni a insistere affinché le ditte fornitrici impieghino personale specializzato qualificato ed esperto.

Analisi dell'Earned Value L'analisi dell'Earned Value (EV) è una tecnica utilizzata per misurare nel modo più obiettivo possibile l'avanzamento di un progetto. L'analisi dell'EV presuppone una pianificazione completa del progetto, con l'identificazione di tutte le attività necessarie e l'accurata stima dei costi associati. Questa pianificazione del progetto fornisce la base per il confronto, ossia i valori previsti che nel corso del progetto possono essere confrontati con i valori realizzati. L'analisi dell'EV permette tra l'altro di acquisire informazioni sull'efficienza finora raggiunta e formulare previsioni fondate sui costi e le scadenze finali. Il Cost Performance Index (indice di efficienza dei costi) calcolato con l'analisi dell'EV è un valore che indica l'efficienza dei costi raggiunta (un valore inferiore a 1 significa che il progetto è più caro del previsto) e il Schedule Performance Index (indice di efficienza dei tempi) è un valore che indica la precisione dello scadenziario (un valore inferiore a 1 significa che il progetto è in ritardo rispetto al piano).

Per la Delegazione delle finanze l'analisi dell'EV costituisce uno strumento efficace e di grande utilità per l'alta vigilanza parlamentare, la vigilanza del Consiglio federale e dei dipartimenti nonché per la gestione dei programmi e dei progetti. Il Consiglio federale e il Parlamento devono tuttavia potere essere sicuri che i responsabili dei progetti chiave TIC svolgano correttamente l'analisi dell'EV secondo le indicazioni dell'ODIC e che le cifre contenute nei rapporti sullo stato d'avanzamento dei progetti in termini di rispetto dei tempi e dei costi corrispondano alla realtà dei fatti.

L'analisi dell'EV è utilizzata regolarmente dai responsabili di alcuni progetti chiave TIC non solo per i rapporti semestrali rivolti alla Delegazione delle finanze e alle CdG, ma anche come strumento di gestione dei progetti stessi. La Delegazione delle finanze considera questa prassi positiva. In altri
progetti chiave invece l'analisi dell'EV non è sempre usata in modo corretto secondo le indicazioni dell'ODIC, con conseguenti ricadute negative sulla significatività e sulla comparabilità dei rapporti sullo stato d'avanzamento.

La Delegazione delle finanze ritiene importante che il controlling dei progetti legati ai programmi TIC e ai grandi progetti TIC sia all'altezza della portata finanziaria e dei rischi dei progetti stessi. Altrettando importante ai suoi occhi è potere fare affidamento sulle informazioni fornite nei rapporti sullo stato d'avanzamento di tali progetti. Dopo essersi intrattenuta con il CDF, che verifica periodicamente i progetti chiave TIC, e con l'ODIC, che compila il rapporto semestrale sullo stato d'avanzamento verificandone la plausibilità, la Delegazione delle finanze è giunta alla conclusione che attualmente non è possibile garantire un'applicazione generalizzata e allo stesso tempo corretta dell'analisi dell'EV a tutti i progetti chiave TIC.

Poiché la Delegazione delle finanze attribuisce maggiore importanza all'attendibilità delle informazioni contenute nei rapporti sullo stato di avanzamento che non all'impiego generalizzato dell'analisi dell'EV, a fine 2019 ha comunicato al Consiglio federale la sua decisione di non più esigere impiego dell'analisi dell'EV genera8427

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lizzato a tutti i progetti chiave. Ha chiesto al Consiglio federale di fare in modo che nei prossimi rapporti sullo stato d'avanzamento siano riportati i valori dell'analisi dell'EV soltanto per i progetti per i quali questi valori sono affidabili e soddisfano le indicazioni dell'ODIC. La Delegazione delle finanze ritiene opportuno che le indicazioni dell'ODIC siano precisate per i programmi e progetti per i quali l'analisi dell'EV è utilizzata con successo quale strumento di gestione e di reporting, per esempio per quanto riguarda l'impiego dell'analisi EV per un programma con più progetti.

4.1.3

Cibersicurezza (DFF), ciberdifesa (DDPS) e perseguimento penale della cibercriminalità (DFGP)

La Delegazione delle finanze si occupa da vicino di cibersicurezza, in particolare dal ciberattacco che la RUAG ha subito nel 2015. Visto che la questione ha ripercussioni sulla politica finanziaria, la Delegazione delle finanze se ne occupa in adempimento del suo mandato dell'alta vigilanza concomitante. Ha avuto a questo proposito diversi colloqui con i capidipartimento e, da agosto 2018, ha pure intensificato gli scambi su questo tema con entrambe le Commissioni della politica di sicurezza, anch'esse attivamente impegnate sul fronte della cibersicurezza.

Il 2018 è stato contraddistinto dallo sviluppo di una strategia globale di cibersicurezza per la Confederazione. Il Consiglio federale era stato invitato a elaborare entro fine 2018 una strategia globale per la protezione e la difesa dell'intero ciberspazio.

Ad aprile 2018 è stata approvata la «Strategia nazionale per la protezione della Svizzera contro i cyber-rischi SNPC 2018­2022» e il DFF è stato quindi incaricato di elaborare un piano d'attuazione e di riferire in merito entro la fine del 2018.

A luglio 2018 il Consiglio federale ha adottato altre importanti decisioni preliminari.

La Delegazione delle finanze ha però ritenuto che il mandato parlamentare di elaborare una ciberstrategia globale non fosse stato adempiuto nei tempi previsti. Ha quindi chiesto che la ciberstrategia fosse coordinata con la strategia TIC e attuata più rapidamente e che ci fosse un maggiore coinvolgimento dell'economia e dei Cantoni (cfr. il rapporto d'attività 2018, n. 4.1.3).

Il 30 gennaio 2019 il Consiglio federale ha infine stabilito le linee guida per l'elaborazione concreta della ciberstrategia e ha approvato un mandato per la costituzione di un comitato per la cibersicurezza, posto sotto la direzione del DFF e con la partecipazione del DFGP e del DDPS. Inoltre ha incaricato il DFF di istituire un centro di competenza in materia di cibersicurezza, che assumerà la direzione della gestione di eventi legati alla sicurezza nell'ambito delle TIC. La corrispondente ordinanza dovrebbe entrare in vigore a metà 2020. Il Consiglio federale ha inoltre deciso d'istituire il posto di «delegato alla cibersicurezza», il cui titolare assumerà la responsabilità strategica per la cibersicurezza della Confederazione. Entro fine 2019 si doveva inoltre esaminare, in che modo
la collaborazione con i Cantoni, l'economia e le scuole universitarie può essere intensificata e ampliata ulteriormente e quali misure organizzative sono necessarie a tale scopo.

All'inizio dell'anno in rassegna la Delegazione delle finanze ha ribadito la necessità di attuare più rapidamente le sue prescrizioni. Ha spiegato che occorre una chiara 8428

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ripartizione delle competenze e delle responsabilità nel settore della cibersicurezza e per quanto riguarda l'istituzione del centro di competenza in materia di cibersicurezza, che dovrà essere realizzato entro il 2022.

Il 15 maggio 2019 il Consiglio federale ha pubblicato il «Piano di attuazione della Strategia nazionale per la protezione della Svizzera contro i cyber-rischi (SNPC) 2018­2022» nel quale indica come la Confederazione intende organizzarsi per far fronte ai ciber-rischi. La struttura organizzativa nel settore cibernetico licenziata dal Consiglio federale riprende la divisione dei compiti fra i tre diversi settori, ossia cibersicurezza (DFF), ciberdifesa (DDPS) e perseguimento penale della cibercriminalità (DFGP). Questa suddivisione delle competenze è intesa a garantire le basi per una buona cooperazione. Conformemente alla ciberstrategia della Confederazione il Consiglio federale ha inoltre costituito un comitato per la cibersicurezza ­ composto dai capi del DFF, del DDPS e del DFGP ­ alle cui riunioni sono rappresentati anche i Cantoni. Le priorità per quanto riguarda l'attuazione della Strategia nazionale per la protezione della Svizzera contro i cyber-rischi dovranno quindi essere fissate d'intesa con il delegato alla cibersicurezza (SG DFF) nominato a giugno 2019, che in futuro potrebbe avere un ruolo centrale per quanto riguarda la collaborazione tra i vari servizi. Il Consiglio federale fa presente che il successo dell'attuazione della SNPC dipende in larga misura dall'uso ottimale delle risorse esistenti e da un loro ulteriore sviluppo accuratamente coordinato. Sono stati inoltre intensificati gli scambi tra la Confederazione e i vari attori ossia le piattaforme del settore privato e le università. Si stanno valutando da più angolature le possibilità di una maggiore cooperazione con questi attori.

Secondo il capo del DFF i maggiori rischi risiederebbero attualmente nel traffico dei pagamenti e nel settore bancario. Il problema maggiore per l'attuazione è riuscire a reclutare ciberspecialisti sufficientemente qualificati.

La Delegazione delle finanze ha preso atto anche del rapporto sulla sicurezza informatica della Confederazione. Stando al rapporto l'attuale situazione di minaccia non necessita per il momento di alcuna misura immediata di sicurezza informatica. La Delegazione
conferisce grande importanza allo sviluppo adeguato di una rete nel settore della sicurezza informatica, per il quale si impegnino i settori economici, i Cantoni e i responsabili dei sistemi di pagamento.

Con l'introduzione delle smart card per tutti i collaboratori della Confederazione che lavorano sui sistemi informatici dell'Amministrazione federale, sono stati compiuti importanti progressi anche per quanto riguarda uno dei maggiori rischi per la sicurezza. Il DFF ritiene che in particolare l'Esercito abbia fatto grandi passi avanti con l'istituzione del Cyber Defence Campus (CYD) a Thun, che ha filiali nei politecnici federali di Zurigo e Losanna, e con l'introduzione della scuola reclute per ciberspecialisti.

La Delegazione delle finanze plaude ai progressi compiuti nei vari settori d'intervento del piano d'attuazione della Strategia nazionale per la protezione della Svizzera contro i cyber-rischi. Si è riusciti a introdurre elementi strutturali centrali e le misure corrispondenti iniziano ad espletare il loro effetto. La Delegazione delle finanze continuerà a seguire da vicino l'attuazione del piano e interverrà laddove necessario.

8429

FF 2020

In relazione alle misure decise in primavera dal Consiglio federale per chiarire l'incidente di sicurezza di cui è stata vittima la RUAG la Delegazione delle finanze si è occupata anche del corrispondente rapporto di verifica del CDF del marzo 2019.

Anche se non tutte le 14 misure sono state completamente attuate, il rapporto mostra i progressi fatti a questo proposito.

A metà febbraio 2020, il delegato alla cibersicurezza ha informato la Delegazione delle finanze in merito allo stato dei lavori di allestimento del Centro nazionale per la cibersicurezza, che dovrebbero concludersi entro metà 2020, all'interazione dei comitati interdipartimentali e alle opzioni per l'istituzione di un obbligo di notifica di incidenti cibernetici. La facoltà di emanare istruzioni del delegato alla cibersicurezza è attualmente limitata. La Delegazione delle finanze ritiene che questa situazione sia insoddisfacente e segue da vicino le decisioni che il Consiglio federale prenderà nel 2020 sull'ampliamento di tale facoltà.

4.2

Acquisti pubblici della Confederazione

4.2.1

Controllo strategico degli acquisti

Dal 2015 il Consiglio federale informa la Delegazione delle finanze, ogni autunno, sugli acquisti pubblici che la Confederazione ha fatto durante l'anno precedente. Nel novembre 2019 il capo del DFF ha quindi informato sommariamente la Delegazione delle finanze sullo stato d'attuazione delle seguenti raccomandazioni della Delegazione delle finanze (cfr. allegato).

La Delegazione delle finanze prevede di rafforzare la funzione del controllo degli acquisti quale strumento di controllo e gestione. Essa ha raccomandato al Consiglio federale di redigere i rapporti in modo più semplice e tenendo maggiormente conto dei destinatari, di migliorare la qualità dei dati introducendo un'amministrazione dei dati di base per tutta la Confederazione e di aumentare la trasparenza nei confronti dell'opinione pubblica mediante la pubblicazione del rapporto annuale. Inoltre, i tre grandi organi centrali d'acquisto della Confederazione ­ l'UFCL, USTRA e armasuisse ­ devono pubblicare un rapporto annuale congiunto sui propri acquisti.

A novembre 2019 la Delegazione delle finanze ha constatato che il Consiglio federale ha ampiamente realizzato le misure di attuazione delle raccomandazioni da lei presentate. Non ha quindi individuato la necessità di un intervento immediato. Sulla base del rapporto sugli acquisti pubblici dei servizi centrali d'acquisto della Confederazione e del rapporto annuale sul controllo gestionale degli acquisti, la Delegazione continuerà a monitorare gli acquisti dell'Amministrazione federale e discuterà gli ulteriori sviluppi con il capo del DFF.

4.2.2

Revisione della legislazione in materia di acquisti pubblici

La revisione totale del diritto federale in materia di acquisti pubblici ha permesso di trasporre nella legislazione federale l'accordo del 2012 sugli appalti pubblici (GPA) 8430

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dell'OMC, vincolante anche per la Svizzera. L'obiettivo dell'accordo è consentire alle parti contraenti l'accesso reciproco ai rispettivi mercati degli appalti pubblici.

Nel contempo è stato per quanto possibile armonizzato il contenuto delle legislazioni della Confederazione e dei Cantoni in materia di acquisti pubblici, rispettando la ripartizione delle competenze del sistema federalista. Quest'armonizzazione rappresenta un'importante novità. La revisione totale del diritto federale in materia di acquisti pubblici permette di rafforzare la concorrenza oltre che di chiarire questioni di assoggettamento e di rendere maggiormente flessibili e moderne le operazioni d'acquisto.

Nel 2015 la Delegazione delle finanze aveva rivolto tre raccomandazioni al Consiglio federale, il quale le ha ampiamente riprese nel testo in consultazione. Aveva raccomandato tra l'altro di sancire nella LAPub il diritto di consultazione per tutte le aggiudicazioni in situazioni di monopolio, a prescindere dall'eccezione dell'accordo contrattuale attualmente vigente. La legge doveva anche precisare come correggere il prezzo nel caso in cui un esame portasse alla luce abusi e calcoli errati.

A inizio settembre 2019 la Delegazione delle finanze si è occupata della revisione totale della legge sugli acquisti pubblici (LAPub) licenziata dal Parlamento il 21 giugno 2019. Convinta della necessità di regolamentare e precisare il diritto d'esame degli atti e le verifiche del prezzo, la Delegazione ha chiesto al Consiglio federale di non indebolire l'attuale dispositivo di protezione nell'ambito della revisione in corso dell'ordinanza sugli acquisti pubblici (OAPub). Ha raccomandato inoltre al Consiglio federale di precisare la disposizione sulle verifiche di prezzo attualmente contenuta nell'OAPub.

In una lettera il capo del DFF ha comunicato alla Delegazione delle finanze che prevede di lasciare nell'ordinanza la normativa sul diritto d'esame degli atti e di volere mantenere e precisare l'attuale dispositivo di protezione nell'ambito della revisione dell'ordinanza.

A fine settembre 2019 la Delegazione delle finanze ha chiesto al Consiglio federale di essere consultata in merito alla revisione dell'ordinanza sugli acquisti pubblici (OAPub), come le Commissioni dell'economia e dei tributi (CET). Nell'ambito della procedura di
consultazione la CET-N e la CET-S hanno raccomandato al Consiglio federale rispettivamente con 15 voti contro 7 e 8 voti contro 1 e 1 astensione di stralciare senza proporre alternative l'articolo 24 del progetto di revisione della OAPub che disciplina la verifica del prezzo.

A fine novembre 2019 la Delegazione delle finanze ha discusso con il capo del DFF in merito al progetto di ordinanza e ha infine ribadito al Consiglio federale di essere convinta della necessità di regolamentare la verifica del prezzo. Da decenni, in base alla vigente OAPub il diritto d'esame degli atti è contenuto nei contratti tra fornitori di prestazioni monopolisti e l'Amministrazione federale. In questo modo il Controllo federale delle finanze o la revisione interna dei dipartimenti e delle unità amministrative possono procedere a titolo fiduciario per conto dei servizi d'acquisto della Confederazione a una verifica approfondita del calcolo dei prezzi dell'offerente. In base a questa verifica riferiscono alle unità amministrative incaricate degli acquisti se la situazione di monopolio comporta uno svantaggio per la Confederazione, e quindi per i contribuenti, e se di conseguenza è opportuno correggere il prezzo.

8431

FF 2020

Secondo il sistema di rapporto globale sul controllo gestionale degli acquisti 2018 l'Amministrazione federale ha aggiudicato mediante trattativa privata, ossia senza concorrenza e pressione concorrenziale, 371 appalti al di sopra del valore limite per un importo pari 946 milioni di franchi. In passato le Commissioni delle finanze e la Delegazione delle finanze hanno più volte criticato la quota e l'evoluzione di questo tipo di aggiudicazione rispetto all'intero volume degli acquisti della Confederazione.

Negli ultimi anni grazie alle verifiche del prezzo il CDF ha individuato possibilità di risparmio per l'Amministrazione federale per svariate decine di milioni di franchi.

La verifica del prezzo ha un effetto di contenimento dei prezzi praticati dagli offerenti: il sistema ha un effetto preventivo al momento della conclusione del contratto, poiché è da quel momento che l'offerente corre il rischio di subire una verifica del prezzo, ma anche un effetto correttivo qualora le verifiche del prezzo dovessero evidenziare voci di costo infondate.

All'estero la verifica del prezzo e dei costi degli appaltatori pubblici è una normale prassi. Nel settore della difesa alcuni Stati della NATO concludono ad esempio accordi specifici per una mutua assistenza amministrativa per la verifica del prezzo e dei costi. Esistono accordi di assistenza amministrativa di questo tipo tra le autorità nazionali di verifica del prezzo di Germania, Francia, Gran Bretagna, Italia, Canada, Norvegia, Spagna e Stati Uniti.

Su richiesta della Delegazione delle finanze a dicembre 2019 anche le Commissioni delle finanze si sono occupate del progetto di ordinanza. La Commissione delle finanze del Consiglio degli Stati ha sostenuto all'unanimità la richiesta della Delegazione delle finanze di lasciare le disposizioni sulla verifica del prezzo nell'OAPub, mentre la sua omologa del Consiglio nazionale l'ha approvata con 18 voti contro 4.

Il 12 febbraio 2020 il Consiglio federale ha adottato l'OAPub riveduta e fissato la sua entrata in vigore ­ assieme a quella della LAPub ­ al 1° gennaio 2021. A titolo di compromesso ha deciso di mantenere la verifica del prezzo a livello di ordinanza (nuovo articolo 24 OAPub). Tuttavia la verifica del prezzo viene esplicitamente menzionata come possibilità («norma potestativa»). Il committente
decide nei progetti concreti di appalto se concordare con l'offerente un diritto di verifica del prezzo. La Delegazione delle finanze plaude espressamente alla decisione del Consiglio federale nell'interesse dei contribuenti e dell'alta vigilanza finanziaria.

4.3

Ruolo e posizione degli uffici trasversali

In seno all'Amministrazione federale i compiti, le competenze e le responsabilità sono di massima assunti in modo decentralizzato e secondo il principio dipartimentale. Per poter orientare e gestire l'Amministrazione federale in maniera uniforme, nei settori finanze, personale, informatica, costruzioni federali e acquisti tale autonomia è subordinata a istruzioni e prescrizioni di uffici con funzioni trasversali.

Malgrado tutti i vantaggi, per forza di cose l'approccio decentralizzato fa anche sì che nei singoli dipartimenti si sviluppino pratiche differenti, che non da ultimo favoriscono anche i doppioni. Questa eterogeneità può ripercuotersi negativamente sull'economicità e sulla reputazione dell'Amministrazione federale. Negli ultimi anni la Delegazione delle finanze si è adoperata per fare in modo che gli uffici 8432

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trasversali adempiano attivamente i loro compiti e competenze esistenti nei confronti dei dipartimenti e che il Consiglio federale deleghi loro più competenze e responsabilità.

Dopo che nel 2016 il Consiglio federale, per motivi di governance, aveva bocciato l'idea di un fondamentale rafforzamento del ruolo e delle competenze degli uffici trasversali e la relativa revisione della legge sull'organizzazione del Governo e dell'Amministrazione (LOGA), la Delegazione delle finanze aveva chiesto alle Commissioni della gestione di esprimersi dal punto di vista dell'alta vigilanza parlamentare sulla gestione degli affari da parte del Consiglio federale e di valutare nel contempo se fosse necessario legiferare.

Riferendosi al principio dipartimentale sancito nella Costituzione federale, le CdG hanno negato l'opportunità di iscrivere nella legge una competenza generale di sorveglianza e d'imposizione degli uffici trasversali. Se un ufficio non osserva le istruzioni di un ufficio trasversale o del Consiglio federale, secondo le CdG spetta in primo luogo al corrispondente dipartimento imporre il rispetto di tali prescrizioni. Le CdG non hanno però escluso che in settori concreti, come ad esempio la sicurezza TIC, possa essere opportuno che gli uffici trasversali abbiano maggiori competenze di impartire istruzioni o anche che il Consiglio federale emani istruzioni supplementari.

Visto il rifiuto di principio del Consiglio federale e delle CdG di modificare la LOGA, la Delegazione delle finanze ha deciso di mostrare mediante casi concreti dove la soluzione esistente porta a risultati inaccettabili e di chiedere una migliore armonizzazione dei processi e una maggiore centralizzazione della gestione: ­

nell'ambito della trasformazione digitale la Delegazione delle finanze ha già sostenuto precedenti proposte e idee del DFF e del CDF per istituire la figura del Chief Information Officer (CIO) e un architetto d'impresa per l'Amministrazione federale. In una raccomandazione del 2014 aveva chiesto che le TIC della Confederazione venissero gestite in modo centralizzato. Le sfide poste dalla trasformazione digitale rendono sempre più importanti queste richieste di lunga data della Delegazione delle finanze (cfr. n. 4.1.1);

­

la Delegazione delle finanze ha rivolto al Consiglio federale raccomandazioni in merito alla gestione degli acquisti dell'Amministrazione federale allo scopo di uniformare ulteriormente la prassi in materia e rivalutare lo strumento del controlling degli acquisti (cfr. n. 4.2.1);

­

la Delegazione delle finanze ha preso atto che nell'autunno 2018 il Consiglio federale ha trasferito competenze dai dipartimenti al DFF e all'UFPER.

Nell'ambito delle misure tese ad approntare una struttura di classificazione coerente nel sistema salariale dell'Amministrazione federale, l'attribuzione delle funzioni nelle classi di stipendio da 1 a 31 è seguita dal 1° gennaio 2019 da un organo di coordinamento interdipartimentale diretto dal DFF incaricato di formulare raccomandazioni all'attenzione dei dipartimenti. Il DFF deve far sì che funzioni paragonabili nell'Amministrazione federale siano assegnate alle stesse classi di stipendio. È inoltre previsto che il DFF definisca, in collaborazione con gli altri dipartimenti, le funzioni di riferimento e le assegni alle singole classi di stipendio. La classe di stipendio 8433

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massima di una funzione può essere superata soltanto con il consenso del DFF; ­

a proposito della gestione dei rischi della Confederazione, la Delegazione delle finanze ha chiesto al competente gruppo di lavoro delle CdG di chiarire i motivi per cui il grado di sviluppo della gestione dei rischi presenta in parte grandi differenze tra le singole unità amministrative e i dipartimenti e in che modo è possibile ottenere una situazione più omogenea. Secondo la Delegazione, tali differenze sono dovute essenzialmente all'impostazione ampiamente decentralizzata della gestione dei rischi. Ha inoltre criticato le lacune nel sistema stesso della gestione dei rischi trasversali; la Delegazione delle finanze è dell'opinione che l'attuale sistema dipartimentale decentralizzato mostri tutti i suoi limiti in particolare per quanto riguarda i rischi critici a carattere trasversale (ad es. la cibersicurezza o la digitalizzazione dell'Amministrazione federale). Tra le preoccupazioni espresse dalla Delegazione delle finanze, il gruppo di lavoro ha ripreso la questione dell'idoneità dei responsabili dei rischi in caso di rischi trasversali e quella del diverso grado d'importanza dato alla gestione del rischio in seno ai dipartimenti;

­

nell'approvare l'attribuzione del posto di delegato alla cibersicurezza alla Segreteria generale del DFF, la Delegazione delle finanze ha espresso la sua convinzione che il delegato debba a medio termine disporre di un diritto di impartire istruzioni che non sia limitato alla gestione di incidenti cibernetici gravi nell'Amministrazione federale. A metà 2020 il DFF effettuerà una prima valutazione e chiarirà anche in che misura possono essere concessi al delegato diritti più ampi di impartire istruzioni.

5

Temi prioritari per i vari dipartimenti

5.1

Autorità e tribunali

5.1.1

Progetto chiave TIC «Realizzazione e introduzione di GEVER Confederazione» (GENOVA)

La Delegazione delle finanze segue dal 2013 l'introduzione di un nuovo sistema per la gestione degli affari nell'Amministrazione federale (GEVER). A inizio 2016 le Camere federali hanno approvato il credito complessivo di 67 milioni di franchi chiesto dal Consiglio federale (cfr. rapporto di attività 2016, n. 4.1.2). Nel contempo è stato liberato il credito d'impegno di 25 milioni di franchi per la prima tappa dedicata alla realizzazione. Nel marzo 2017 il Consiglio federale ha liberato i crediti d'impegno per un importo totale di 42 milioni di franchi per la seconda tappa dedicata all'introduzione e la Cancelleria federale è stata incaricata di gestire l'introduzione di GEVER Confederazione in maniera centralizzata nel quadro del programma GENOVA.

Dall'inizio del programma la Delegazione delle finanze si è occupata dei rischi di questo progetto ambizioso sotto il profilo dei tempi e dei contenuti. Ha posto particolare attenzione alle difficoltà relative alla capacità dell'aggiudicatario a fornire i

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FF 2020

prodotti, al pericolo di ritardi e all'evoluzione talvolta critica dei costi dei progetti nei dipartimenti (cfr. rapporto di attività 2017, n. 4.1.2 e 2018, n. 5.1.1).

La Delegazione delle finanze ha segnalato al Consiglio federale che la carente accettazione dello standard federale GEVER in seno all'Amministrazione federale, che si palesa nelle numerose deroghe e modifiche rispetto al prodotto standard, potrebbe provocare ritardi. Inoltre, ritiene che vi siano ulteriori rischi nell'attuazione del programma dovuti alla scarsa disponibilità e capacità dell'aggiudicatario a fornire il suo prodotto e alla ripartizione delle responsabilità tra Cancelleria federale, quale organo di coordinamento generale e di implementazione nei dipartimenti, e i dipartimenti, ai quali incombe la responsabilità dei progetti di migrazione e implementazione nei propri uffici. La Delegazione delle finanze ha richiesto chiarimenti anche riguardo all'armonizzazione di GEVER con altre strategie, architetture e applicazioni interdipartimentali, ad esempio con SAP. La carente accettazione finora registrata dello standard GEVER e la circostanza che la Cancelleria federale in qualità di organo di coordinamento non dispone della facoltà di emanare direttive continuano a costituire, secondo la Delegazione delle finanze, un rischio considerevole.

Nella primavera 2019 la Cancelleria federale ha informato la Delegazione delle finanze che a causa di problemi di stabilità del software la presa in consegna preliminare della versione 2.2 dello standard GEVER Acta Nova non avrebbe potuto avvenire, come previsto, verso fine marzo 2019. Il produttore è riuscito a porvi rimedio, sicché la presa in consegna preliminare è potuta avvenire a metà luglio 2019 con la raccomandazione unanime dei dipartimenti e del fornitore di prestazioni. Lo slittamento della consegna ha comportato un ritardo del programma di sei mesi con un nuovo termine per la conclusione dei lavori previsto a fine 2020 e costi supplementari pari a 24,1 milioni di franchi. Nel quadro della seconda aggiunta al preventivo 2019 il Consiglio federale ha richiesto crediti supplementari per 8,5 milioni di franchi per il credito d'impegno «Finanziamento della realizzazione di un prodotto GEVER standardizzato e della sua introduzione nell'Amministrazione federale centrale». I costi
supplementari cagionati sono stati coperti modificando le priorità con i mezzi a disposizione, senza incidere sul bilancio. Inoltre, la Delegazione delle finanze ha approvato un'anticipazione di credito aggiuntivo di 3,5 milioni di franchi per l'introduzione di GENOVA nel DATEC (cfr. n. 2.2).

La Delegazione delle finanze si aspettava che il DATEC svolgesse un'analisi a tutto campo sulle richieste delle sue unità di impiegare sistemi di gestione degli affari non standardizzati e che concedesse deroghe in modo molto restrittivo. Occorre impedire che invocando la clausola derogatoria dell'ordinanza GEVER siano sviluppati sistemi paralleli al sistema standardizzato di gestione degli affari.

A metà febbraio 2020 il cancelliere della Confederazione ha illustrato le sfide attuali, ad esempio come garantire l'accettazione del sistema da parte degli utilizzatori, estendere il più possibile l'uso di Acta Nova nell'Amministrazione federale e implementare a livello federale l'ordinanza del 30 novembre 2012 sulla gestione elettronica degli affari nell'Amministrazione federale (Ordinanza GEVER; RS 172.010.441) nelle singole unità. Le sperimentazioni di presa in consegna preliminare nelle rappresentanze estere del DFAE mostrano che, con le condizioni qua-

8435

FF 2020

dro e l'attuale infrastruttura, Acta Nova non può essere messa in esercizio. Il DFAE e la direzione del progetto stanno cercando una soluzione tecnica.

La Delegazione delle finanze si attende da tutti i dipartimenti e da tutte le unità amministrative dell'Amministrazione federale centrale che l'ordinanza GEVER sia attuata integralmente e in modo generalizzato. Essa affronterà la questione dell'attuazione dell'ordinanza e della pianificata utilizzazione della soluzione GEVER nel quadro dei suoi colloqui con i capidipartimento. Ha inoltre invitato le Commissioni delle finanze a esaminare lo stato d'attuazione nei singoli dipartimenti e unità amministrative nell'ambito dell'esame del consuntivo.

La Delegazione delle finanze continuerà a seguire da vicino il programma GENOVA ponendo particolare attenzione ai rischi finanziari, alla tabella di marcia adeguata dei progetti per la messa in esercizio nei dipartimenti, all'implementazione e all'accettazione del sistema standardizzato di gestione degli affari nei dipartimenti e alle raccomandazioni del CDF finora non ancora attuate concernenti il programma GENOVA.

5.2

Dipartimento federale degli affari esteri

5.2.1

Ginevra internazionale

Fondazione per gli immobili FIPOI A seguito delle gravi disfunzioni nell'esercizio e nell'organizzazione della Fondazione per gli immobili delle organizzazioni internazionali (FIPOI) constatate nel 2015, la Delegazione delle finanze ha deciso di seguire l'evoluzione di questa fondazione. Le considerazioni formulate dalla Corte dei conti e l'attuazione delle sue raccomandazioni hanno portato a una riorganizzazione di questa istituzione e alla sostituzione di una parte dei membri della direzione. La situazione della FIPOI è sensibilmente migliorata.

Durante il 2019 la Delegazione ha in particolare esaminato la funzione della FIPOI e le possibilità di farla evolvere in futuro. Essa ritiene che la funzione e le competenze della FIPOI debbano tendenzialmente essere estese, anche a livello strategico; mentre secondo il Consiglio federale la FIPOI dovrebbe consacrarsi al suo compito originario, ovvero mettere locali a disposizione delle organizzazioni internazionali.

La Delegazione delle finanze ha esaminato un rapporto del CDF concernente la ripartizione dei compiti di vigilanza e l'introduzione di un diritto di esame degli atti per quanto riguarda i mutui della Svizzera gestiti dalla FIPOI. Concorda con il CDF che il gruppo di lavoro per un manuale di governance, che è stato sciolto, deve essere riattivato affinché tale manuale sia concluso e validato dai differenti attori del dossier. Questo manuale deve in particolare elencare i compiti e le responsabilità generali dei principali attori implicati nei progetti immobiliari delle organizzazioni internazionali. La Delegazione delle finanze auspica che la nozione di diritto di esame degli atti della FIPOI nei progetti di rinnovo concernenti i dossier e i contratti di aggiudicazione sia definita e integrata in modo identico e sistematico nei contratti di mutuo della FIPOI in modo da fugare qualsiasi margine d'interpretazione delle parti. Per la Delegazione delle finanze, la Confederazione, come parte implicata nel 8436

FF 2020

finanziamento dei progetti, deve avere accesso alle informazioni che consentono di verificare che il denaro sia utilizzato in modo conforme allo scopo e in modo efficace. Il DFAE ricorda tuttavia che la gestione strategica dei progetti immobiliari spetta unicamente alle organizzazioni internazionali interessate che, essendo i committenti, sono di conseguenza gli unici responsabili dei progetti. Secondo il DFAE il manuale di accompagnamento di progetti immobiliari, piuttosto che costituire uno strumento di governance dei progetti, deve essere una guida di buone pratiche che illustri l'organizzazione ideale dei progetti, chiarendo i processi e precisando il ruolo di accompagnamento dello Stato ospite.

La Delegazione delle finanze mantiene il dossier aperto in attesa del manuale di governance previsto per la fine dell'anno 2020.

Progetti immobiliari Secondo il rapporto semestrale del DFAE all'indirizzo della Delegazione delle finanze e delle Commissioni delle finanze, il 30 giugno 2019 risultavano ancora in corso d'opera sei progetti concernenti la Federazione internazionale delle Società della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa (FICR), l'Organizzazione internazionale del lavoro (OIL), l'Organizzazione mondiale della sanità (OMS), il Palazzo delle Nazioni, il Comitato internazionale della Croce Rossa (CICR) e l'Unione internazionale delle telecomunicazioni (UIT). Il costo globale dei sei progetti ammonta a 1,516 miliardi di franchi, di cui una parte è finanziata mediante diversi mutui della Confederazione per un totale di 629,3 milioni di franchi.

Secondo il rapporto nel 2019 i progetti della FICR e del CICR erano conclusi o la loro conclusione era imminente, senza alcuna segnalazione da parte del DFAE di ritardi o problemi. La stessa situazione si riscontrava nel cantiere dell'OIL, per il quale la conclusione dei lavori è prevista a fine 2020. Al momento della presentazione del rapporto circa il 70 per cento dei lavori del progetto dell'OMS era terminato. Il progetto non destava preoccupazioni da parte del DFAE.

Il progetto concernente il Palazzo delle Nazioni è articolato in un progetto di rinnovo e in un progetto di costruzione di un nuovo edificio. Il progetto di rinnovo ha accumulato un lieve ritardo dovuto al protrarsi più a lungo rispetto a quanto previsto del processo per il bando di
concorso. L'apertura del cantiere è prevista per marzo 2020.

Il progetto di costruzione procede invece a ritmo sostenuto. La fine del cantiere è prevista per il 2020, termine che la FIPOI giudica ottimista. Infine, per la demolizione e il rinnovo dell'edificio E sarà indetto un bando di concorso separato, verosimilmente alla fine del 2020. L'Assemblea generale delle Nazioni Unite ha confermato che il rimborso del mutuo svizzero sarà effettuato integralmente nei tempi previsti. È stato inoltre ricordato che, per garantire la continuità delle conferenze, sarà costruita una struttura provvisoria e modulabile di una capacità di 600 posti. Il costo di questa struttura provvisoria non rientra nel budget globale dei lavori considerati nell'attuale mutuo della Confederazione. Le Nazioni Unite a Ginevra potrebbero pertanto sollecitare dallo Stato ospite ancora un sostegno finanziario.

All'UIT è stato accordato dal Parlamento soltanto un importo di 12 milioni di franchi quale sostegno agli studi preparatori. L'UIT ha presentato il documento tecnico necessario alla richiesta del muto di costruzione allo Stato ospite il 9 dicembre 2019.

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FF 2020

L'unica altra domanda che sarà probabilmente presentata a breve termine concerne l'Organizzazione internazionale per le migrazioni (OIM). L'ammontare previsto è di 68 milioni di franchi e non ha subito modifiche rispetto all'ultimo rapporto intermedio.

5.2.2

Esposizione universale 2020 di Dubai

Nel 2003, dopo diverse stime delle spese e delle entrate rivelatesi scorrette, la Delegazione delle finanze ha deciso di esercitare una vigilanza concomitante sui progetti di partecipazione della Svizzera ad alcune manifestazioni internazionali. Visti i progressi nel frattempo registrati, nel 2016 la Delegazione ha deciso di seguire soltanto i progetti con un budget superiore a 10 milioni di franchi. Per quanto riguarda Expo 2020 a Dubai, la Delegazione delle finanze ha chiesto al dipartimento responsabile, ovvero il DFAE, un preventivo dettagliato. Inoltre, mediante rapporti intermedi del DFAE, segue lo stato di avanzamento del progetto prestando particolare attenzione all'evoluzione dei costi e a qualsiasi rischio con potenziali ricadute sul budget. Visto che l'Esposizione universale 2020 di Dubai presenta una stima delle spese di 14,84 milioni di franchi a fronte di entrate da parte di terzi stimate a 7,5 milioni di franchi, dal 2016 è oggetto di tale vigilanza.

La Delegazione delle finanze ha sentito il capo del DFAE e il direttore di Presenza Svizzera a seguito del terzo rapporto intermedio che presenta la situazione al 31 luglio 2019. Il rapporto del DFAE indica che la situazione si è alquanto modificata. In particolare, il progetto ha dovuto essere ridimensionato. I costi di costruzione, basati sui prezzi indicativi forniti dalla direzione dell'Expo, stimati a 2400 USD per metro quadrato si sono rivelati ben più elevati di quanto previsto, ovvero 4000­5000 franchi al metro quadrato. Per mantenere il budget stabile la Svizzera ha deciso di ridurre la superficie al suolo del suo padiglione e di eliminare un piano di tale padiglione. Questi cambiamenti non modificano tuttavia né l'architettura né la scenografia dell'edificio presentate nel messaggio alle Camere. Questa notizia ha determinato una riorganizzazione dello scadenzario dei lavori di costruzione che saranno svolti tra il 2019 e il 2020. Una nuova ripartizione tra le diverse categorie di spesa prevede un aumento di 1 600 000 franchi delle spese di pianificazione, costruzione e smantellamento, compensate da riduzioni connesse all'aggiudicazione (­125 000 franchi ca.), alla gestione (­1 000 000 franchi) nonché al marketing e alla comunicazione (­ 400 000 franchi).

A livello di sponsorizzazioni le previsioni del Dipartimento sono
notevolmente peggiorate. Se finora qualificava l'obiettivo di 7 500 000 franchi di sostegno finanziario esterno come ambizioso ma realistico, ritiene ora che difficilmente potrà essere raggiunto, tanto più dopo la rinuncia al partenariato con alcuni sponsor. La situazione economica meno favorevole nei Paesi della regione, le case madri di alcune società in Svizzera dimostratesi reticenti su questo tipo di spese e le collettività pubbliche scarsamente interessate sono tra i fattori che hanno determinato meno successo nella ricerca degli sponsor. Proseguendo nella ricerca di sostenitori, il DFAE spera ancora in un apporto esterno di denaro mediante la locazione degli spazi nel padiglione dell'Expo. Ricorda inoltre che la carenza di sponsorizzazioni

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provocherà un aumento del costo netto della manifestazione per la Confederazione.

Ha tuttavia assicurato che, per le prossime manifestazioni, gli obiettivi per le sponsorizzazioni saranno definiti in modo più preciso in funzione dell'interesse che una manifestazione è in grado di suscitare, anche a costo di contenere le ambizioni nei messaggi trasmessi al Parlamento. Il DFAE ha inoltre informato la Delegazione delle finanze che è stato conferito a Presenza Svizzera il mandato di riesaminare la politica in materia di sponsorizzazioni della Confederazione, in particolare di valutare le opportunità e i rischi connessi alle sponsorizzazioni e formulare criteri in materia.

A livello di scadenze il DFAE assicura che, malgrado i ritardi nell'attribuzione del mandato di costruzione, dovuti in particolare al ridimensionamento del progetto, il padiglione sarà concluso il 25 settembre 2020 e non vi saranno ritardi.

Per quanto riguarda il quadro geopolitico nella regione, il DFAE continua a monitorare la situazione da vicino. A suo avviso l'evoluzione o lo stallo delle diverse crisi nella regione non dovrebbe compromettere lo svolgimento dell'Expo e la partecipazione della Svizzera. Tutt'al più ne potrebbe risultare una diminuzione più o meno importante del numero di frequentatori.

Sulla base degli elementi forniti dal DFAE, la Delegazione delle finanze ritiene che non sia necessario prendere misure particolari in materia di alta vigilanza finanziaria per il 2019. Essa continuerà ad essere informata periodicamente sullo sviluppo di questo dossier nel corso del 2020.

5.3

Dipartimento federale dell'interno

5.3.1

Vigilanza sugli organi d'esecuzione delle prestazioni complementari

A livello svizzero le prestazioni complementari (PC) sono disciplinate dalla legge federale sulle prestazioni complementari all'assicurazione per la vecchiaia, i superstiti e l'invalidità (LPC; RS 831.30). La legge è attuata da servizi cantonali, soprattutto le casse di compensazione. L'Ufficio federale delle assicurazioni sociali (UFAS) vigila su questo compito. Nel 2017 e 2018 il Controllo federale delle finanze (CDF) ha sottoposto ad esame la vigilanza da parte dell'UFAS sugli organi d'esecuzione delle PC. Nel suo rapporto di verifica del 9 maggio 2018 il CDF riferisce di aver riscontrato tra singoli settori significative differenze nell'esecuzione che possono ripercuotersi sugli importi delle PC. Queste differenze concernono ad esempio la valutazione di una determinata situazione o il trattamento di un caso e mettono dunque in discussione l'applicazione uniforme delle disposizioni legali.

Nel settembre 2018, nel quadro di un incontro con il capo del DFI e il direttore dell'UFAS, la Delegazione delle finanze si è occupata delle PC e in particolare degli importi delle PC pro capite nei singoli Cantoni. In tale contesto ha constatato differenze in parte notevoli. La Delegazione delle finanze ha chiesto al DFI di esaminare il margine di manovra dei Cantoni nell'esecuzione del diritto federale nel settore delle PC, di indagare sui motivi che portano alle differenze fra i Cantoni e di valutare se è stato oltrepassato indebitamente il margine di apprezzamento o se le differen8439

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ze sono plausibili. Con questa richiesta la Delegazione delle finanze persegue l'obiettivo di garantire una prassi esecutiva uniforme e di ridurre il più possibile le differenze tra i Cantoni.

Nella sua risposta alla Delegazione delle finanze, l'UFAS rileva che in nessuno dei Cantoni interrogati sono emersi eccessi rispetto al margine di apprezzamento consentito dalla legge. Le differenze sono dovute a fattori strutturali (situazione del mercato del lavoro, struttura della popolazione) e all'organizzazione dell'attuazione (formazione dei collaboratori, collaborazione con altre autorità, informazione della popolazione). L'UFAS intende esaminare, soprattutto per quanto riguarda il calcolo di un reddito ipotetico per persone con invalidità parziale, se integrando le direttive concernenti le PC all'AVS e all'AI si possa ulteriormente uniformare l'esecuzione.

L'analisi dei rischi sulle PC realizzata dall'UFAS rappresenta un importante ausilio soprattutto per gli organi di revisione.

Sulla base delle informazioni acquisite la Delegazione delle finanze non ritiene che vi sia allo stato attuale necessità di intervenire. Presumibilmente nel 2021, una volta entrata in vigore la riforma delle PC e quando saranno disponibili i risultati del controllo successivo della CDF presso l'UFAS, la Delegazione effettuerà un'altra valutazione.

5.3.2

Conto annuale del fondo di compensazione dell'AVS, dell'AI e delle PC

Nel giugno 2017 la Delegazione delle finanze si è occupata delle raccomandazioni del CDF concernenti il rapporto di revisione del conto annuale 2016 dei fondi di compensazione AVS, AI e IPG. La prima si riferiva al fatto che sui passivi di bilancio mancava la delimitazione degli impegni derivanti dalle prestazioni assicurative, mentre la seconda riguardava i rapporti di revisione dei consuntivi delle casse di compensazione, che al momento della verifica non erano ancora disponibili. I rappresentanti del DFI hanno comunicato che la contabilità e dunque la questione della delimitazione degli impegni saranno disciplinati nell'ambito dell'attuazione della legge sui fondi di compensazione. La creazione di un ente di diritto pubblico denominato compenswiss e l'entrata in vigore prevista per il 1° gennaio 2019 della nuova legge federale sull'istituto amministratore dei fondi di compensazione AVS, AI e IPG costituiscono tappe fondamentali verso il raggiungimento di questo obiettivo.

Nel suo rapporto il CDF ha inoltre criticato il fatto che il consiglio di amministrazione abbia approvato il conto annuale aggregato prima che fossero disponibili i rapporti di revisione dei consuntivi delle casse di compensazione. I rappresentanti del DFI hanno a questo proposito sottolineato che il sistema contabile dell'AVS è complesso e sono alla ricerca di una soluzione che consideri gli interessi di tutte le unità coinvolte. La Delegazione delle finanze ha preso atto che una soluzione potrebbe essere quella di posticipare di tre mesi l'approvazione dei conti da parte del consiglio di amministrazione. I rappresentanti del DFI esamineranno inoltre in che misura è possibile e appropriato posticipare i rapporti di verifica dei consuntivi delle principali casse di compensazione.

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FF 2020

Nella sua seduta di novembre 2019 la Delegazione delle finanze ha esaminato il rapporto di verifica del CDF del 22 maggio 2019 sui conti annuali aggregati 2018 del fondo di compensazione dell'AVS, dell'AI e delle PC. Inoltre, nel quadro dei colloqui con il capo del DFI, si è informata sullo stato dei lavori. Anche se non è ancora stato possibile attuare tutte le raccomandazioni del CDF, dai colloqui e dalle audizioni è emerso che l'UFAS sta procedendo con l'attuazione delle misure e che il conto annuale è conforme alle leggi e alle ordinanze.

L'UFAS ha adeguato le sue istruzioni concernenti la revisione delle Casse di compensazione AVS al 1° gennaio 2018. I rapporti di revisione sulla revisione finale con i conti annuali delle casse di compensazione devono ora essere presentati entro il 15 maggio del successivo anno d'esercizio (in precedenza il giorno di riferimento era il 30 giugno). In tal modo il Consiglio federale dovrebbe essere in grado di approvare il rapporto d'esercizio di compenswiss (fondo di compensazione AVS/AI/PC) ancora prima della pausa estiva. Per il lavoro parlamentare e il dibattito sul finanziamento dell'AVS è fondamentale disporre tempestivamente di dati annuali affidabili relativi all'AVS, all'AI e alle PC.

5.4

Dipartimento federale di giustizia e polizia

5.4.1

Progetti chiave TIC del DFGP

I progetti informatici in corso presso il DFGP sono il programma STT (Sviluppo ed esercizio del sistema di trattamento per la sorveglianza del traffico delle telecomunicazioni e dei sistemi d'informazione di polizia della Confederazione) presso il Centro servizi informatici del Dipartimento federale di giustizia e polizia (CSIDFGP) e il programma ESYSP (rinnovo della piattaforma di sistema per il rilevamento dei dati biometrici) diretto della Segreteria di Stato della migrazione (SEM).

Sorveglianza del traffico delle telecomunicazioni (programma STT) Il programma STT deve permettere di adeguare il sistema ISS del Servizio «Sorveglianza della corrispondenza postale e del traffico delle telecomunicazioni» (Servizio SCPT) e i sistemi di informazione di polizia dell'Ufficio federale di polizia (FEDPOL) agli sviluppi tecnici degli ultimi anni e alle esigenze delle tecnologie del futuro. Con questo progetto informatico chiave ci si prefigge di evitare potenziali lacune nella sorveglianza attuale e futura del traffico delle telecomunicazioni. Esso deve pure migliorarne la qualità. L'importo totale degli investimenti ammonta a 112 milioni di franchi, di cui 13 milioni per prestazioni proprie fornite dal DFGP. Il programma si trova attualmente nella fase d'esecuzione. Dovrebbe essere concluso entro la fine del 2021.

In occasione della riunione del maggio 2019, la Delegazione delle finanze ha preso atto del secondo rapporto di verifica del Controllo federale delle finanze (CDF) relativo all'esame del programma come progetto informatico chiave. Nel suo rapporto il CDF raccomanda che il CSI-DFGP ricerchi con l'ODIC opzioni economicamente realizzabili per aumentare il valore informativo dell'analisi del valore delle prestazioni (AVP) del programma. Questa raccomandazione è stata messa in atto alla fine di marzo 2019.

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FF 2020

Nella seduta di novembre 2019 la Delegazione delle finanze ha preso atto della valutazione sull'opportunità di differire il termine d'esecuzione del progetto a metà 2023. L'Amministrazione giustifica il rinvio con le difficoltà di trovare, sia all'interno che all'esterno, un numero sufficiente di sviluppatori e differenti funzioni di specialisti IT per portare a termine il progetto. La mancanza di risorse ha comportato un aumento della valutazione del rischio da 60 a 76, la più elevata di tutti i progetti informatici chiave. La trattazione dell'oggetto è stata rinviata alla seduta di maggio 2020 nell'attesa che la Delegazione delle finanze riceva il rapporto sullo stato d'avanzamento dei progetti chiave informatici della Confederazione del 31 dicembre 2019.

Rinnovo della piattaforma di sistema per il rilevamento dei dati biometrici (progetto ESYSP) Il programma ESYSP serve a rilevare dati biometrici quali le impronte digitali e la fotografia del viso. Questi dati sono utilizzati per rilasciare il passaporto svizzero, la carta di soggiorno biometrica, i documenti di viaggio per stranieri e i visti. I costi complessivi per la Confederazione sono stimati a 46,6 milioni di franchi per gli anni 2016­2021.

Nel periodo in rassegna la Delegazione delle finanze si è occupata di questo progetto a tre riprese, nelle sue sedute di aprile, maggio e novembre.

In aprile ha preso conoscenza della valutazione del CDF stilata durante il terzo trimestre 2018. Il CDF ha emesso tre raccomandazioni che sono state ampiamente accolte e attuate dai dipartimenti interessati. Il CDF è giunto alla conclusione che a fine agosto 2018 il programma ESYSP progrediva secondo i tempi e i costi previsti.

A causa di un ritardo nel bando di concorso OMC per i nuovi apparecchi di rilevamento si prospettano quasi inevitabilmente ritardi nelle tappe principali del programma generale e di conseguenza costi supplementari.

In novembre la Delegazione delle finanze ha preso conoscenza del peggioramento dell'indice di rischio globale del progetto, dovuto in gran parte a problemi di fornitura di imprese che collaborano al progetto, nonché delle misure attuate dal dipartimento. L'esame dell'oggetto è stato rinviato alla seduta di maggio 2020, quando la Delegazione delle finanze avrà a disposizione il rapporto sullo stato d'avanzamento dei progetti chiave informatici della Confederazione del 31 dicembre 2019.

5.5

Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport

5.5.1

RUAG

Come negli scorsi anni (cfr. rapporto d'attività 2019, n. 5.5.1) la Delegazione delle finanze si è occupata a fondo di RUAG anche nel rapporto annuale. I due più importanti punti di discussione sono stati l'esame del margine di guadagno effettivo di RUAG Aviation e l'ulteriore sviluppo di RUAG.

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FF 2020

Esame del margine di guadagno effettivo di RUAG Aviation A metà gennaio 2019 la Delegazione delle finanze ha preso atto che RUAG aveva invitato il CDF a verificare le accuse sollevate nella stampa, ovvero, che al posto del concordato 8 per cento, RUAG ricavava un margine di guadagno tra il 30 e il 35 per cento. Il direttore del CDF ha illustrato i particolari della verifica. Il CDF ha deciso di svolgerla soltanto alle sue condizioni, in particolare quella di poter consultare tutti gli atti senza restrizione alcuna. La Delegazione delle finanze ha informato l'opinione pubblica con un comunicato stampa in cui spiegava che lo scopo della verifica era di creare trasparenza sui margini di utile relativi ai mandati delle Forze aeree svizzere e sul rispetto di quanto stabilito nella convenzione sugli utili tra la Confederazione e la RUAG per gli anni 2013­2017. Ha rilevato inoltre che avrebbe discusso il rapporto prima che il CDF e RUAG lo pubblicassero come concordato.

In una lettera alla responsabile del DDPS la Delegazione delle finanze ha chiarito che spetta in primo luogo al Consiglio federale, o al DDPS e all'AFF in qualità di rappresentati del proprietario, esercitare attivamente la vigilanza sulla RUAG.

A fine giugno 2019 il direttore del CDF ha presentato i risultati della verifica. Il CDF è giunto alla conclusione che sui mandati della Confederazione (senza concorso) RUAG ha realizzato, al posto dell'8 per cento, un margine di guadagno tra l'11,6 per cento e il 14,6 per cento. Si tratta di una quota più elevata rispetto a quanto concordato, ma sensibilmente più bassa rispetto a quanto insinuato nei media (da 30 a 35 %). La Delegazione delle finanze ha discusso sul rapporto e ne ha preso atto. La Delegazione delle finanze segnala al DDPS che nei nuovi obiettivi strategici per gli anni 2020­2023 occorre fissare l'attribuzione dei costi generali secondo il principio di causalità. Questo suggerimento è stato accolto dal Consiglio federale.

Ulteriore sviluppo della RUAG Come noto, la RUAG deve essere scorporata in una RUAG MRO Svizzera, che in primo luogo opera per l'esercito svizzero come centro di competenza per il materiale, e in una RUAG International, in cui sono inserite le attività civili, come l'aviazione civile e le tecniche spaziali. La Delegazione delle finanze si è intrattenuta a tal
proposito con la responsabile del DDPS per informarsi sulle intenzioni e i piani del Consiglio federale e del DDPS. Ha in seguito riassunto le sue principali valutazioni in uno scritto indirizzato alla responsabile del DDPS in cui rileva che è indispensabile potenziare le risorse nella Segreteria generale del DDPS e che, considerata la durata del progetto, occorre predisporre un'organizzazione di progetto. Per la Delegazione delle finanze è importante che la Confederazione in qualità di proprietaria assuma nei confronti della RUAG una posizione di forza e che sappia difendere gli interessi nazionali in modo risoluto. Non è certamente in questo ambito che bisogna risparmiare sul personale. Per quanto riguarda la nomina del consiglio d'amministrazione, la Delegazione delle finanze suggerisce che il Consiglio federale, oltre al consiglio d'amministrazione della RUAG Holding, nomini pure quelli di MRO Svizzera e RUAG International. L'esperienza del passato insegna che l'influsso della Confederazione sulle unità rese autonome deve essere migliorato.

Per quanto riguarda la suddivisione della RUAG in due società, occorre assolutamente prestare attenzione affinché, nel caso di attività di principio attribuibili a entrambe le società, non si assegnino a RUAG International le più allettanti e si

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rifilino a MRO Svizzera quelle meno attrattive. Non deve accadere che la Confederazione sia chiamata a coprire un deficit di MRO Svizzera, perché gli affari migliori della RUAG sono stati affidati a RUAG International e che alla Confederazione resti un'impresa che genera soltanto deficit. Le stesse considerazioni valgono per il personale. Per la Delegazione delle finanze vi è il pericolo che, in caso di libertà di scelta, i collaboratori altamente qualificati cerchino di farsi impiegare da RUAG International. Occorre provvedere affinché anche nella MRO Svizzera restino posti di lavoro attrattivi. Soltanto in tal modo è possibile garantirne la funzionalità.

La responsabile del DDPS ha spiegato che l'articolo 62 capoverso 2 della legge federale sulle finanze della Confederazione vieta alla Confederazione di mantenere in suo possesso come investimento finanziario le parti di RUAG International che verranno privatizzate. Se intendesse restare proprietaria di RUAG International, la Confederazione dovrebbe emanare una base giuridica a tale scopo. Per la Delegazione delle finanze questo dipenderà dal fatto che la nuova società abbia o no un mandato rilevante sotto il profilo della politica di sicurezza. Se lo avrà, una base legale potrebbe essere superflua, perché in tal caso le azioni di RUAG International non costituirebbero più un puro investimento finanziario. Tutto dipenderà da come sarà concretamente impostata RUAG International. La questione giuridica andrà approfondita. Spetta al Consiglio federale decidere se RUAG International deve restare in possesso della Confederazione. Per la Delegazione delle finanze si tratta di un'opzione che presenta vantaggi e svantaggi, ma che vale senz'altro la pena di esaminare. La prevista privatizzazione di RUAG International pone diversi problemi da risolvere, ad esempio come si deve comportare la Confederazione in veste di proprietaria se un grande gruppo straniero volesse rilevare l'impresa.

Infine, la Delegazione delle finanze ha rilevato che con RUAG MRO Svizzera non vi dovranno essere finanziamenti trasversali. MRO Svizzera è il centro di competenza per il materiale dell'esercito, dovrebbe poter tuttavia effettuare in misura limitata anche affari con terzi. Questo pone la questione da lungo tempo discussa su possibili finanziamenti trasversali, ovvero
l'eventualità di svolgere i mandati per l'esercito a prezzi più alti e riuscire in tal modo a offrire negli affari con terzi prezzi più vantaggiosi rispetto alla concorrenza. Per la Delegazione delle finanze la concorrenza tra MRO Svizzera e i privati deve avvenire su un piano di parità. Viste le discussioni che ha sollevato il tema, il Consiglio federale deve assolutamente prestare a questa questione la necessaria attenzione.

A metà febbraio 2020 la responsabile del DDPS ha informato la Delegazione delle finanze sullo stato attuale dello scorporo e dell'ulteriore sviluppo della holding e subholding MRO Svizzera e RUAG International. I consigli d'amministrazione delle società sono stati nominati a metà ottobre 2019 e lo scorporo a livello organizzativo è stato effettuato al 1° gennaio 2020. Lo scorporo completo giuridico e finanziario del Gruppo RUAG si concluderà presumibilmente a metà 2020. Da quel momento i due sottogruppi opereranno indipendentemente l'uno dall'altro. Quale rappresentante della Confederazione, che è la proprietaria, il DDPS è responsabile congiuntamente all'AFF per la nuova società di partecipazione BGRB Holding SA e per la MRO Svizzera (denominazione attuale RUAG MRO Holding SA). Responsabile della RUAG International Holding SA è il DFF, poiché si tratta di una pura partecipazione finanziaria della Confederazione. La Delegazione delle finanze non è stata contat8444

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tata a proposito dello scorporo, continuerà tuttavia a seguire scrupolosamente la suddivisione finanziaria e il processo di vendita e liquidazione di RUAG International, ponendo particolare attenzione a dove saranno convogliati i guadagni derivanti dalla vendita di singoli pezzi.

La Delegazione delle finanze ha inoltre preso atto nel rapporto annuale degli obiettivi strategici 2020­2023 del Consiglio federale per la BGRB Holding SA nonché del parere delle Commissioni della politica di sicurezza. Per ragioni di tempo la Delegazione delle finanze non ha potuto pronunciarsi sul progetto del Consiglio federale.

Ha inoltre esaminato nell'anno in rassegna lo stato di attuazione dei lavori che si sono resi necessari a seguito dei ciberattacchi contro RUAG. Si è informata su questo aspetto senza tuttavia approfondire la questione dell'attuazione delle misure, poiché se ne sta occupando a fondo la competente sottocommissione della Commissione della gestione del Consiglio nazionale.

5.5.2

Progetti informatici del DDPS

La Delegazione delle finanze segue i progetti informatici del DDPS da diversi anni (cfr. rapporti d'attività 2017 e 2018, risp. n. 4.5.2 e 5.5.3) e dall'inizio dell'anno in rassegna ne ha discusso diffusamente durante i colloqui con la nuova responsabile del DDPS. Le discussioni si basano di volta in volta sulla panoramica semestrale dello stato d'avanzamento dei progetti chiave TIC (cfr. n. 4.1.2), sull'elenco dei progetti prioritari del DDPS, che viene aggiornato ogni sei mesi, e su eventuali rapporti di verifica del CDF messi a disposizione della Delegazione delle finanze.

L'elenco dei progetti prioritari, in particolare, si sta rivelando uno strumento molto utile per il monitoraggio parlamentare dei progetti informatici del DDPS. Esso presenta la valutazione dal punto di vista del responsabile del progetto o, in caso di divergenza, del committente del progetto, nei settori obiettivi, finanze, personale, tempo e rischi. Si lavora con un sistema di indicatori a colori: verde significa che non vi è necessità di intervenire a livello superiore, arancione tenere sotto controllo e rosso che vi è necessità di intervenire a livello di dipartimento.

Nel 2019 il colloquio si è tenuto nella riunione di aprile e vi hanno partecipato la responsabile del DDPS, il segretario generale del DDPS e il capo di Progetti, informatica e controlling della SG-DDPS. Si è discusso dello stato di avanzamento a fine 2018 dei progetti più importanti. Da tale colloquio non è emersa alcuna necessità d'intervento immediata. A fine novembre la Delegazione delle finanze ha svolto in relazione con il messaggio del 13 dicembre 2019 (19.079n Programmi «SUPERB» e «Sistemi ERP D/ar». Crediti d'impegno; cfr. n 5.6.1) un colloquio con il capo del DFF e con altri rappresentanti del DFF, dell'UFCL e del DDPS.

Di seguito è illustrato brevemente lo stato di avanzamento dei principali progetti informatici del DDPS (stato delle informazioni: fine 2019, secondo l'elenco dei progetti prioritari del DDPS). Le cifre menzionate relative agli investimenti in questi progetti come pure la valutazione del rispettivo stato di avanzamento sono tratte dall'elenco dei progetti prioritari del DDPS (stato: 30.09.2019). Per quel che concerne i dati finanziari, il valore effettivo indica quanto già investito, mentre il valore

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totale indica quanto pianificato. Il valore effettivo evolve nel corso del progetto. Fa dunque riferimento a un determinato momento.

Programma FITANIA FITANIA è il programma più importante dell'esercito e comprende i sottoprogetti «TC Es», «rete cond CH» e «CC Confederazione/DDPS».

Il progetto «TC Es» riunisce i sistemi di telecomunicazione dell'esercito in un'unica piattaforma di telecomunicazione (comunicazione vocale, di dati e immagini/video).

Dal momento che gli investimenti e i costi d'esercizio sono stati pianificati in pareggio fino al 2032 (Air 2030), a questa data il budget d'investimento dovrà risultare contenuto entro 1,2 miliardi di franchi. Fino al 2035 saranno investiti al massimo 1,6 miliardi di franchi (valore pianificato). Queste cifre comprendono un totale di 160 milioni di franchi per gli immobili. Le nuove pianificazioni negli anni 2015 e 2018, che hanno avuto ricadute sull'importo, prevedono sette fasi d'acquisto. Il materiale d'armamento è acquistato mediante i diversi messaggi concernenti l'esercito. La prima fase, che comprende l'introduzione di apparecchi a onde direttive con funzionalità estese, è avvenuta presso la truppa, e si è pertanto conclusa con successo. Erano pianificati costi per 40 milioni di franchi, i costi effettivi ammontano a 39 milioni di franchi. La situazione concernente il personale per le fasi di acquisto 3 e 4 è contrassegnata dal colore arancione. A prescindere da questa situazione è stato possibile raggiungere importanti traguardi e la valutazione generale del progetto in tutti i settori (obiettivi, finanze, personale, tempo, rischi) è sul colore verde.

L'obiettivo del progetto «rete cond CH» è la creazione di una rete fissa, protetta e a prova di crisi, basata su cavi in fibra ottica e su collegamenti a onde direttive da utilizzare in qualsiasi situazione per l'esercito e la gestione nazionale civile delle crisi. La rete è indipendente da provider civili e funziona per un determinato intervallo di tempo anche in caso di interruzione di corrente. L'onere finanziario previsto è di 939 milioni di franchi, il valore effettivo di 518 milioni di franchi. Le cifre comprendono anche i costi immobiliari della backbone (rete fondamentale) nonché tutti i costi immobiliari per l'allacciamento delle ubicazioni degli utenti attualmente previste. La Rete di
condotta dispone di interfacce con altri progetti prioritari (ad es.

rete per lo scambio di dati sicuro RSDS). Lo stato generale del progetto è contrassegnato nell'elenco dei progetti prioritari del DDPS per fine 2019 per quanto riguarda obiettivi, finanze e rischi con il verde e per quanto riguarda persone e tempo con l'arancione. Il rapporto annuale affronta diversi problemi da risolvere. Ad esempio è stato accumulato ritardo in diversi progetti, come l'interruzione del rollout nella modernizzazione di una rete IP per l'UFPP. Altrimenti è stato possibile ridurre notevolmente la situazione dei rischi con l'acquisizione di prestazioni di sostegno esterne. Il valore di rischio generale resta tuttavia elevato, sicché la Delegazione delle finanze continuerà a tenere sott'occhio il progetto.

Il progetto «CC Confederazione/DDPS» comprende CAMPUS UFIT, utilizzato anche per scopi civili, e i due CC FUNDAMENT e KASTRO II, utilizzati esclusivamente per scopi militari: l'importo complessivo secondo la pianificazione originaria è di 850 milioni di franchi, il valore effettivo di 341 milioni di franchi. Per quanto concerne FUNDAMENT, vi sono stati nel 2018 ritardi dovuti ai lavori di 8446

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risanamento della soletta e alla disdetta del mandato del progettista generale (cfr.

rapporto d'esercizio 2018, n. 5.5.3). La riorganizzazione a seguito della disdetta è stata nel frattempo conclusa, ciò che ha consentito di migliorare sensibilmente la situazione di rischio. A seguito della riorganizzazione e di un nuovo danno nella condotta dei gas di scarico il termine di consegna dell'intero impianto è stato differito a fine 2020. La consegna del progetto CAMPUS alla Base di aiuto alla condotta in qualità di gestore è avvenuta come previsto nel dicembre 2019. Sempre nel mese di dicembre il comitato per il progetto KASTRO II ha potuto pronunciarsi sull'ubicazione. Il progetto KASTRO sarà verosimilmente sottoposto al Parlamento con il messaggio sull'esercito 2022. Il progetto sarà probabilmente concluso nel 2028.

POLYCOM Da anni la Delegazione delle finanze segue da vicino il progetto del sistema radio di sicurezza POLYCOM (cfr. rapporti di attività 2016 e 2017, in entrambi n. 4.5.3 e rapporto d'attività 2018, n. 5.5.3). Questo ampio progetto con costi totali pari a 247,5 milioni di franchi è stato avviato nel 2015 e proseguirà fino al 2030. Dopo i problemi tecnici sorti nel 2017, nel 2018 gli indicatori sono passati al verde.

Nell'anno in rassegna vi sono stati nuovi problemi. Nell'elenco dei progetti prioritari del DDPS (stato: 31.12.2019) sono purtroppo sul verde soltanto i settori parziali finanze e personale. I settori obiettivi, tempo e rischi sono sull'arancione. Dal secondo trimestre 2020 i lavori preparatori per la migrazione tecnica delle sottoreti nei primi Cantoni proseguono secondo programma, pur essendoci ancora rischi tecnici.

Problemi si riscontrano nella salvaguardia del valore di POLYCOM presso l'Amministrazione federale delle dogane (AFD). Il ritardo nella salvaguardia del valore di POLYCOM nell'AFD dovrebbe essere di due anni. Nel settore del personale vi è il rischio che alcune persone con ruoli chiave siano sovraccariche di lavoro. La Delegazione delle finanze ritiene inoltre che la collaborazione con i Cantoni rappresenti una sfida e intende pertanto prestarvi particolare attenzione.

Programma «Sistemi ERP D/ar» Con il programma Sistemi ERP D/ar (Progetto informatico per la pianificazione delle risorse d'impresa Difesa/armasuisse) s'intende modernizzare i sistemi SAP
del DDPS rilevanti ai fini dell'impiego. Il programma SUPERB si prefigge lo stesso scopo per i processi di supporto della Confederazione nel settore civile. Tra il 2017 e il 2026 con il programma Sistemi ERP D/ar le piattaforme tecnologiche ERP funzionali per l'esercito, attuali e future, vengono adeguate secondo le nuove strutture e processi sotto il profilo dei contenuti, dell'organizzazione e dei tempi. Il programma è ancora nella fase iniziale. Il credito d'impegno è stato richiesto nel messaggio del 13 dicembre 2019 (19.079n, Programmi «SUPERB» e «Sistemi ERP D/ar». Crediti d'impegno) e prevede costi di 320 milioni di franchi per l'amministrazione civile e 240 milioni di franchi per la parte militare. A giugno 2019 il valore di rischio del programma secondo il rapporto semestrale concernente lo stato di avanzamento dei progetti chiave era considerato da moderato a significativo. I tre rischi maggiori concernono la sicurezza del sistema, il settore conoscenze specialistiche e risorse e il settore sviluppo tecnologico. Nell'anno in rassegna la Delegazione delle finanze ha avuto colloqui sia con la responsabile del DDPS sia con il capo del DFF, nel corso dei quali si è discusso in particolare sugli attuali lavori preparatori, sui passi ulterio8447

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ri, sul finanziamento previsto e sulla questione della governance. In tali occasioni la Delegazione delle finanze ha richiesto una chiara suddivisione e delimitazione dei compiti, delle competenze e delle responsabilità, come pure della competenza di decidere e di impartire istruzioni (governance) all'interno e tra i programmi del DFF (Programma SUPERB) e del DDPS (programma Sistemi ERP D/ar), nonché tra i programmi e il loro contesto. Secondo la Delegazione delle finanze la parte civile e militare dovrebbero essere gestite in modo centralizzato in un solo programma.

Altrimenti vi è il rischio che il risultato finale siano processi non ottimali con interfacce superflue, problemi tecnici, costi elevati e prestazioni basse a causa delle molte interfacce. Visti l'elevata complessità, l'elevato volume dei costi e i rischi rilevanti per l'Amministrazione federale, la Delegazione delle finanze seguirà da vicino il progetto. Le Camere porteranno a termine l'esame dei crediti d'impegno nel primo semestre 2020.

Basandosi sui rapporti concernenti lo stato di avanzamento dei progetti chiave TIC e sull'elenco dei progetti prioritari del DDPS, la Delegazione delle finanze continuerà a monitorare i progetti informatici del DDPS e discuterà del loro sviluppo con la capodipartimento durante i colloqui.

5.6

Dipartimento federale delle finanze

5.6.1

Progetto chiave TIC «SUPERB»

L'Amministrazione federale centrale utilizza il software standard della ditta SAP da quasi 20 anni, in particolare per i processi di supporto nei settori delle finanze, del personale, della logistica, degli acquisti e degli immobili. Questi sistemi di pianificazione delle risorse d'impresa («Enterprise Resource Planning», ERP) permettono, ad esempio, di elaborare ogni anno diverse centinaia di migliaia di conteggi degli stipendi, quasi 5 milioni di mandati relativi alla logistica e di eseguire fino a 50 000 operazioni di pagamento quotidiane. Oltre ai processi standard, altre soluzioni standard SAP sostengono importanti processi chiave dell'Amministrazione federale, come la logistica dell'esercito rilevante ai fini dell'impiego e il prelievo di imposte nell'Amministrazione delle contribuzioni. Anche alcune unità vicine all'Amministrazione, come i Politecnici federali, utilizzano sistemi SAP.

Nel 2015 l'impresa SAP ha comunicato che la versione attualmente in uso nell'Amministrazione federale da fine 2025 non sarà più sviluppata ulteriormente e il supporto non sarà più assicurato. Nel giugno 2017 il Consiglio federale ha deciso che in futuro per i processi di supporto nell'Amministrazione federale centrale sarà impiegato, come soluzione più vicina allo standard, il nuovo Business Suite SAP S/4HANA. Prodotti terzi e sviluppi propri saranno possibili soltanto in casi motivati se non sono disponibili funzionalità standard di SAP oppure se queste sono insufficienti, se vi sono risvolti giuridici concernenti la protezione di dati o delle informazioni che si oppongono all'impiego di SAP oppure se vi sono alternative più economiche compatibili e bene integrabili con SAP. Nel giugno 2018 il Consiglio federale ha preso atto della relativa strategia «ERP-TIC 2023» per l'impiego futuro delle TIC nel settore dei processi di supporto.

8448

FF 2020

L'attuazione del nuovo ambiente SAP avviene nell'Amministrazione federale civile mediante il programma «SUPERB» del DFF e per i sistemi SAP dell'esercito rilevanti ai fini dell'impiego mediante il programma «Sistemi ERP D/ar» del DDPS (cfr. n. 5.2.2). Entrambi i programmi sono stati avviati nel 2018 e definiti progetti chiave TIC dal Consiglio federale. Il coordinamento tra i due programmi è assicurato dal programma «SUPERB».

Lo scorso anno (cfr. rapporto d'attività 2018, n. 5.6.3) la Delegazione delle finanze ha rilevato che tra «SUPERB» e altri grandi progetti della Confederazione vi erano strategie o architetture in parte in contrasto tra loro. Ha invitato il Consiglio federale ad armonizzare questi aspetti e a definire con chiarezza le interfacce. Inoltre ha appoggiato espressamente la posizione del capo del DFF, vale a dire che il messaggio per l'attuazione della strategia «ERP-TIC 2023» vada trasmesso al Consiglio federale soltanto quando l'Amministrazione avrà chiarito e risposto in modo accurato alle domande in sospeso e potrà comprovare un notevole incremento dell'efficienza dei processi esaminati.

Sistemi separati e crediti d'impegno distinti A metà aprile 2019 il Consiglio federale ha deciso che, in linea di principio, avrebbero dovuto essere realizzati per il programma «SUPERB» un sistema civile e per il programma «Sistemi ERP D/ar» un sistema rilevante ai fini dell'impiego scindibile (ambiente a due sistemi), che poggiassero entrambi su una base unitaria definita congiuntamente per i processi di sostegno (processi chiave). I processi di supporto delle unità amministrative con esigenze rilevanti ai fini dell'impiego dovrebbero essere gestiti sul nuovo sistema SAP dell'esercito, mentre i processi di supporto delle restanti unità amministrative sul nuovo sistema SAP civile.

La migrazione per il passaggio a SAP S/4HANA dovrebbe svolgersi per entrambi i sistemi con un'attuazione progressiva e in parallelo. Secondo il DFF questa variante con minori rischi e durata del programma più breve è risultata più economica rispetto a una migrazione mediante una conversione semiautomatizzata dell'attuale piattaforma SAP su SAP S/4HANA. Essa offre la possibilità di semplificare interfacce e struttura dei dati, di adeguare o predisporre i processi alle nuove tecnologie e, nel contempo, di armonizzare
e standardizzare le interfacce con le circa 210 applicazioni specialistiche interessate dei dipartimenti. Con questa procedura il Consiglio federale si aspetta che si possano risolvere i problemi del passato nelle applicazioni specialistiche e negli sviluppi propri che sono stati aggiunti negli scorsi vent'anni e introdotti nell'attuale piattaforma SAP.

Per quanto riguarda il finanziamento il Consiglio federale ha deciso di sottoporre al Parlamento entro fine 2019 un messaggio con due crediti d'impegno ben distinti, l'uno per il programma «SUPERB», l'altro per il programma «Sistemi ERP D/ar».

L'ammontare del credito d'impegno per il programma «SUPERB» dovrebbe considerare un'ottimizzazione del processo di supporto dell'Amministrazione federale centrale con un potenziale di risparmio di circa 50 milioni di franchi. La complessità e i rischi del progetto dovrebbero essere diminuiti e minimizzati mediante la realizzazione a tappe, nonché mediante la definizione di criteri e meccanismi per liberare le singole tranche del credito d'impegno.

8449

FF 2020

A metà aprile 2019 il Consiglio federale stimava per il programma «SUPERB» dal 2020 un costo di circa 450 milioni di franchi, di cui 110 milioni per prestazioni proprie del personale interno non finanziati mediante il credito d'impegno, e per il programma «Sistemi ERP D/ar» dal 2020 un costo di circa 380 milioni di franchi, di cui 130 milioni per prestazioni proprie. Il capo del DFF ha informato in uno scritto la Delegazione delle finanze e le due Commissioni delle finanze sulle decisioni di principio del Consiglio federale.

Governance Sulla base del decreto del Consiglio federale e dello scritto del capo del DFF, a fine maggio 2019 la Delegazione delle finanze si è intrattenuta con il presidente della Confederazione Maurer e in seguito ha comunicato al Collegio governativo le sue aspettative. Ha rilevato che i lavori preparatori in seno all'Amministrazione e i chiarimenti per il messaggio hanno richiesto molto più tempo del previsto. Ha deplorato la mancanza di una chiara ripartizione e delimitazione dei compiti, delle competenze e delle responsabilità, come pure dei poteri decisionali e di impartire istruzioni (governance) in seno ai programmi, tra i due programmi del DFF e del DDPS, nonché tra questi programmi e il loro contesto (interfacce per le applicazioni specialistiche e per le applicazioni specialistiche sulla piattaforma SAP) e ha rilevato che occorreva assolutamente chiarire questa questione della governance in una disposizione vincolante emanata dal Consiglio federale. La Delegazione delle finanze chiede che si designi un organo centrale con facoltà di esaminare, decidere e impartire istruzioni. Il compito di questo organo dovrebbe essere in particolare di esaminare la conformità dei nuovi progetti alle strategie e agli standard esistenti, di adottare decisioni vincolanti in relazione ai processi di supporto e di imporre le sue istruzioni.

Nella sua risposta il Consiglio federale rileva che la responsabilità dei processi chiave dell'Amministrazione federale spetta in linea di principio all'ufficio e al dipartimento interessato. A suo avviso, una centralizzazione ampia delle competenze per quanto riguarda la definizione di tutti i sistemi SAP, come richiesto dalla Delegazione delle finanze, comprometterebbe la qualità specialistica del supporto TIC nei processi chiave specifici degli
uffici. Per quanto concerne i processi di supporto (finanze, personale, logistica, acquisti e immobili) la centralizzazione è invece già realizzata, poiché gli uffici specializzati (AFF, UFCL, UFPER) sono responsabili delle direttive federali.

La Delegazione delle finanze ritiene che la visione dipartimentale fortemente radicata in seno all'amministrazione non debba portare all'attuazione di processi inefficaci con interfacce inutili, che provochino problemi tecnici, un aumento dei costi e prestazioni basse. È indispensabile avere una visione d'insieme. Per questa ragione ha ribadito al Consiglio federale che la parte civile e la parte militare devono essere gestite in modo centralizzato in un solo programma. I bisogni specifici dell'esercito possono senz'altro essere considerati anche in un programma gestito in modo centralizzato.

8450

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Standardizzazione di tutti i processi SAP e riduzione del numero di applicazioni La Delegazione delle finanze ha chiesto al Consiglio federale che, oltre ai processi di sostegno, siano standardizzati tutti i processi della Confederazione attualmente basati su SAP. Occorre in particolare standardizzare i processi concernenti gli acquisti e la concessione dei sussidi, come pure le applicazioni corrispondenti, delimitare chiaramente in modo uniforme il programma «GENOVA» (cfr. n. 5.1.1) rispetto al sistema SAP e gestire i dati di base in SAP evitando doppioni. Infine i programmi complementari impiegati attualmente in parallelo a SAP dovrebbero essere abbandonati, in particolare per i processi di acquisto.

Il Consiglio federale ha risposto alla Delegazione delle finanze che per ragioni legali la gestione dei sussidi è effettuata in modo decentralizzato nelle numerose unità amministrative. Ha indicato che, per migliorare l'efficacia, si esamina l'eventualità di standardizzare in futuro i processi concernenti i sussidi e di gestirli con la soluzione standard SAP con poche funzionalità specifiche.

Nel settore degli acquisti il Consiglio federale vuole andare verso una standardizzazione dei processi laddove questo migliora l'efficacia. I processi e il controllo degli acquisti devono essere uniformi in tutta l'Amministrazione federale. Tuttavia gli acquisti decentralizzati, sotto la responsabilità tecnica dell'UFCL, devono essere ancora possibili laddove una centralizzazione procura alla Confederazione risparmi inferiori rispetto agli oneri amministrativi che causa.

Nel settore del personale tutti i processi sono analizzati dal 2018 e comparati ai processi relativi a soluzioni standard cloud del sistema SAP. Affinché la standardizzazione dei processi e dell'informatica poggi su una base decisionale affidabile, sono realizzati studi e si cerca di capire quali soluzioni cloud debbano essere implementate nell'Amministrazione federale e quali sono i risvolti in materia di diritto degli acquisti.

Potenziale di risparmio Il sistema SAP attualmente in uso non è in generale standardizzato, ma è impiegato in una forma adeguata e con estensioni introdotte per tenere conto delle esigenze dell'Amministrazione federale. Questo è dovuto al fatto che SAP non propone oggi le relative funzionalità, in parte a causa di
speciali disposizioni legali e in parte per motivi economici. La Delegazione delle finanze ha chiesto al Consiglio federale di ridurre al minimo il numero di applicazioni speciali attualmente in uso nel quadro della migrazione dalla piattaforma SAP verso SAP S/4HANA, di stimare i costi di queste soluzioni particolari e di indicare come questi potrebbero essere sensibilmente ridotti nell'ambito del programma «SUPERB».

Il Consiglio federale rileva che i costi supplementari causati dai numerosi adeguamenti ed estensioni non possono essere quantificati in modo affidabile con uno sforzo ragionevole. A metà del 2019 ha stimato il potenziale di risparmio a lungo termine a più di 100 milioni di franchi nei settori civile e militare.

Cambiamento del committente del programma SUPERB A metà ottobre 2019 il capo del DFF ha deciso di sgravare l'Organo direzione informatica della Confederazione (ODIC) dalla sua funzione di committente del 8451

FF 2020

programma «SUPERB» affinché questi si potesse concentrare sull'evoluzione della sua funzione strategica per l'Amministrazione federale. Poiché con la conclusione dei lavori del messaggio prevalgono i compiti operativi, sono state conferite maggiori responsabilità per il seguito dei lavori agli uffici del DFF competenti per i processi di supporto (UFCL, AFF, UFPER). Il direttore dell'UFCL è stato designato quale nuovo committente del programma.

Messaggio del 13 dicembre 2019 Dopo diversi rinvii, a metà dicembre 2019 il Consiglio federale ha adottato all'attenzione del Parlamento il messaggio concernente i crediti d'impegno per i programmi «SUPERB» e «Sistemi ERP D/ar» in cui chiede un credito d'impegno di 320 milioni di franchi per il primo e 240 milioni di franchi per il secondo progetto. Le Commissioni delle finanze esaminano il messaggio da gennaio 2020.

La Delegazione delle finanze ha preso atto a metà febbraio 2020 di un'analisi del messaggio realizzata dal CDF all'attenzione delle Commissioni delle finanze e di uno scritto della Commissione delle finanze del Consiglio nazionale (CdF-N) indirizzato al Consiglio federale. In questo scritto, la CdF-N chiede al Consiglio federale di disciplinare chiaramente e dettagliatamente la governance concernente il passaggio alla nuova soluzione SAP emanando, entro la fine dell'esame parlamentare del messaggio, una direttiva all'attenzione di tutti i dipartimenti e della Cancelleria federale.

Valutazione della Delegazione delle finanze Le decisioni prese dal Consiglio federale durante i lavori preparatori per l'elaborazione del messaggio non hanno convinto la Delegazione delle finanze. Il Consiglio federale ha punti di vista radicalmente diversi su aspetti cruciali (in particolare sistemi e crediti d'impegno distinti, mancanza di governance) e nelle sue decisioni ha tenuto conto soltanto in misura molto limitata delle attese della Delegazione delle finanze. Questa ha mantenuto le sue richieste e ha regolarmente comunicato la sua valutazione alle Commissioni delle finanze.

5.6.2

Progetto chiave TIC «DaziT» dell'Amministrazione federale delle dogane

Il progetto chiave TIC «DaziT» è un programma di trasformazione globale dell'AFD, finalizzato a un rinnovamento completo dell'ambiente TIC e di tutti i processi di lavoro dell'AFD. Esso è gestito dal 2016 come progetto chiave TIC della Confederazione ed è seguito da vicino dalla Delegazione delle finanze. Nell'autunno 2017 il Parlamento aveva stanziato un credito d'impegno di 400 milioni di franchi. Il programma è iniziato ufficialmente il 1° gennaio 2018.

L'obiettivo di DaziT è di semplificare, armonizzare e digitalizzare integralmente la riscossione di dazi e tributi. Per attuare al meglio questo progetto l'AFD deve adeguare la sua organizzazione alle nuove esigenze. In tal senso, nella sua seduta del 10 aprile 2019 il Consiglio federale ha deciso in particolare di sostituire con un profilo professionale unico le professioni di guardia di confine e specialista di doga8452

FF 2020

na. In tal modo i collaboratori potranno essere impiegati con maggiore flessibilità.

Ha inoltre deciso di modificare la denominazione di Amministrazione federale delle dogane conformemente alla nuova organizzazione in Ufficio federale delle dogane e della sicurezza dei confini (UDSC).

Nel 2019 la Delegazione delle finanze si è informata sull'evoluzione del progetto mediante il rapporto semestrale sullo stato di avanzamento dei progetti chiave TIC della Confederazione a fine giugno 2019, mediante il rapporto del CDF del 26 settembre 2019, come pure nel corso di un incontro con il capo del DFF. Il principale rischio è connesso all'eventuale penuria di personale e al livello delle qualifiche di cui dovrà disporre il personale per assumere i nuovi compiti e le nuove funzioni istituite nel quadro di DaziT. La struttura informatica, che dovrà essere in parte adeguata, e le interdipendenze a livello internazionale comportano anch'esse dei rischi, benché molto meno elevati.

Il Dipartimento ha espresso una valutazione generale positiva sul progetto, che ritiene sulla buona via. Precisa inoltre che la situazione in termini di risorse umane è leggermente migliorata rispetto all'anno precedente: diverse misure di promovimento sono state adottate, in modo tale che diverse posizioni chiave hanno potuto essere occupate internamente. Il reclutamento degli specialisti informatici esterni resta tuttavia complicato a causa della situazione attuale del mercato. Secondo il capo del DFF il fabbisogno di personale qualificato resterà elevato per il seguito del programma e non ci si deve dunque attendere un miglioramento generale dei rischi in questo ambito.

Il CDF ha già esaminato il programma «DaziT» nel 2017, nel 2018, e per l'ultima volta nel rapporto del 26 settembre 2019, indirizzando diverse raccomandazioni all'AFD. Quest'ultima ne ha potuto attuare la maggior parte. Restano in sospeso la richiesta da parte del CDF di creare basi giuridiche per una misurazione affidabile e pertinente dell'utilità e dell'avanzamento dei lavori e la richiesta di armonizzare i dati di base. Il CDF ha tuttavia confermato che, nel complesso, il programma DaziT evolve correttamente. Per garantire uno sviluppo agevole del progetto, per il quale laddove opportuno si lavora simultaneamente su diversi sottoprogetti, il CDF ritiene
giustificato dar prova di maggiore flessibilità nello stanziamento dei crediti previsti e, se del caso, liberarli anticipatamente.

In considerazione delle sue dimensioni, della sua complessità e del suo impatto decisivo sui processi di lavoro dell'AFD, il programma DaziT richiede grande attenzione da parte dell'alta vigilanza finanziaria. La Delegazione delle finanze tiene a sottolineare che questo programma non deve essere considerato semplicemente come un progetto informatico. In effetti, poiché ha ricadute notevoli sull'organizzazione e sui processi dell'AFD, l'attuazione del programma comporterà anche un cambiamento di cultura di cui si dovrà tenere conto nello sviluppo dell'organizzazione. La Delegazione delle finanze non ritiene che vi sia al momento la necessità di intervenire, ma intende seguire attentamente il progetto.

8453

FF 2020

5.6.3

Progetto chiave TIC «FISCAL-IT» dell'Amministrazione federale delle contribuzioni

Definito come primo progetto chiave TIC dal Consiglio federale nel 2013 e completato a fine 2018, FISCAL-IT ha sostituito il progetto «INSIEME» interrotto nel 2012. Con l'attuazione del programma è stato raggiunto per l'AFC e per l'Amministrazione federale un importante traguardo: per la prima volta è stato concluso un progetto specializzato complesso, definito come progetto chiave, e sono state gettate le basi per proseguire con la digitalizzazione dell'Amministrazione federale.

Questo processo non è ancora concluso.

Nel suo ultimo rapporto d'attività, la Delegazione delle finanze si è pronunciata diffusamente sugli aumenti dell'efficienza e sui risparmi a livello finanziario e di personale nonché sullo stato d'avanzamento dei lavori per colmare le lacune e le questioni pendenti a fine 2018. I conti annuali del 2018 sono stati elaborati con l'aiuto di nuovi sistemi in modo corretto e nel rispetto dei termini. Sono stati inoltre testati dal CDF. Nel 2019 la disponibilità e le prestazioni tecniche dei sistemi sono state ulteriormente ottimizzate.

Nell'anno in rassegna 2019 la Delegazione delle finanze si è occupata, nell'ambito del rapporto finale del programma, in particolare della realizzazione degli obiettivi, dei costi d'esercizio delle nuove applicazioni specialistiche e degli insegnamenti da trarne per gli altri progetti informatici chiave.

Realizzazione degli obiettivi L'obiettivo del programma era di sostituire le applicazioni specialistiche dell'AFC, ormai giunte al termine del loro ciclo di vita, rendere omogenei i sistemi IT dell'Ufficio, modernizzare i processi di lavoro rendendoli adatti al Governo elettronico e permettere incrementi di efficienza.

La gran parte delle esigenze è stata adempiuta al 100 per cento. Non sono invece state pienamente adempiute le seguenti esigenze.

Esigenza

Grado di Spiegazione adempimento

Adempiere gli obiettivi nel rispetto del budget e dei tempi

90 %

L'ammontare e i tempi sono stati conformi a quanto pianificato. I costi sono tuttavia aumentati da 85,7 a 111,5 milioni di franchi. Questo limite di spesa è stato rispettato fino alla fine del progetto.

Realizzare risparmi

90 %

L'attesa diminuzione dei costi d'esercizio non ha potuto essere conseguita prima della conclusione del programma.

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FF 2020

Esigenza

Grado di Spiegazione adempimento

Garantire l'esercizio in seno all'UFIT

80 %

A fine 2018 il fornitore (UFIT) ha potuto mettere in esercizio i nuovi sistemi dell'AFC, ma le prestazioni di questi nuovi sistemi e il supporto erano limitati. Alla conclusione del programma vi erano ancora lacune.

Utilizzazione del credito d'impegno e costo totale Il Parlamento ha approvato per FISCAL-IT un credito d'impegno di 95,2 milioni di franchi per prestazioni esterne all'Amministrazione (82,5 milioni nel 2012 e 10 milioni nel 2017). Di questo importo, soltanto 86,2 milioni di franchi (­9,5 %) sono stati infine utilizzati, poiché un maggior numero di servizi è stato fornito internamente dall'UFIT.

Il costo globale di FISCAL-IT è stato di 118,4 milioni di franchi (111,5 milioni di costi del programma, compresa la fornitura di servizi da parte dell'UFIT, e 6,9 milioni di costi di personale interno). I costi del programma (UFIT incluso) superano di 0,3 milioni (0,25 %) i 111,2 milioni preventivati (85,2 milioni più credito aggiuntivo di 26 milioni di franchi facente parte della prima aggiunta al preventivo per il 2017).

Costi d'esercizio Tranne per quanto riguarda l'aumento d'efficacia, il «Programma FISCAL-IT» ha realizzato in gran parte i benefici prospettati a fine 2018. Secondo un rapporto della società KPMG, i costi d'esercizio fatturati dall'UFIT in qualità di fornitore all'AFC erano troppo elevati rispetto ai valori di mercato. La Delegazione delle finanze ha discusso di questi costi con il capo del DFF in occasione di un incontro a metà maggio 2019. Ha preso atto che se il fornitore interno all'Amministrazione federale (UFIT) non avesse sottoposto un'offerta più bassa per la manutenzione e l'esercizio dei nuovi sistemi, l'AFC avrebbe indetto un bando di concorso OMC per cercare un fornitore esterno.

Conformemente alla ripartizione dei compiti tra la Delegazione delle finanze e le Commissioni delle finanze, la prima vigila sulla realizzazione dei progetti informatici chiave, mentre le seconde si occupano dei costi di manutenzione e di esercizio dopo che un progetto chiave è concluso. Per questa ragione la Delegazione delle finanze ha invitato le Commissioni delle finanze a continuare a prestare attenzione all'evoluzione dei costi d'esercizio e al miglioramento dell'efficienza sul piano del personale. La competente sottocommissione della Commissione delle finanze del Consiglio nazionale ha svolto il 30 aprile 2019 una riunione informativa all'AFC.

Essa seguirà l'evoluzione dei vantaggi procurati dal progetto e dei miglioramenti dell'efficacia (costi d'esercizio e utilizzazione delle risorse umane liberate) in occasione delle sedute dedicate al preventivo e al consuntivo.

8455

FF 2020

Insegnamenti La Delegazione delle finanze ha riferito nel suo ultimo rapporto d'attività che, quando sarebbe stato disponibile il rapporto di completamento del programma FISCAL-IT, si sarebbe occupata degli insegnamenti da trarre dal programma per gli attori interessati al fine di acquisire indicazioni utili per altri progetti informatici chiave come DaziT e SUPERB.

I responsabili del progetto ritengono che il buon esito del programma dipenda soprattutto dai seguenti fattori: un approccio agile, la riduzione sistematica delle esigenze specifiche e delle esigenze tecniche, l'applicazione di principi legati all'architettura (come la dissociazione e la standardizzazione) come condizione quadro per la definizione dell'architettura concernente gli affari e i mezzi tecnici, nonché la garanzia di poter gestire il programma definendo strutture dotate di una governance chiara. L'elevata importanza accordata alla qualità si è rivelata un importante fattore di successo: accanto a finanze e scadenze, deve imporsi sempre più come elemento centrale per orientare il progetto e per gli acquisti.

Il capo del DFF ha aggiunto che l'esito positivo di progetti informatici complessi richiede una vigilanza critica da parte della Segreteria generale del Dipartimento e una gestione attenta e un monitoraggio intenso da parte del capo del dipartimento competente.

La Delegazione delle finanze rileva che le sue attività di vigilanza permanente e di accompagnamento critico del programma si sono dimostrate valide. Essa ha attuato le proposte formulate dalle CdF e dalle CdG nel loro rapporto di valutazione del progetto INSIEME del 2014.

Il CDF valuterà il grado di raggiungimento degli obiettivi e gli insegnamenti da trarre dal programma in un'altra data.

5.7

Dipartimento federale dell'economia, della formazione e della ricerca

5.7.1

Fideiussioni della Confederazione per le navi d'alto mare

Nell'ambito della sua alta vigilanza finanziaria concomitante, dall'estate del 2015 la Delegazione delle finanze vigila sugli impegni della Confederazione derivanti dalla concessione di fideiussioni nel settore della navigazione d'alto mare. La Delegazione si informa periodicamente presso il DEFR in merito agli ultimi sviluppi delle navi d'alto mare svizzere dotate di fideiussioni solidali e ai relativi rischi finanziari per la Confederazione (cfr. rapporto di attività 2016, n. 4.7.5; rapporto di attività 2017, n. 4.7.1; rapporto di attività 2018, n. 5.7.1).

In seguito alla crisi di liquidità delle società armatrici SCL e SCT, il 16 maggio 2017, con la prima aggiunta A al preventivo 2017, il Consiglio federale ha chiesto al Parlamento un credito aggiuntivo pari a 215 milioni di franchi per pagare le fideiussioni che la Confederazione aveva accordato a queste due società armatrici.

Il Consiglio nazionale e il Consiglio degli Stati hanno approvato il credito aggiunti8456

FF 2020

vo nella sessione estiva 2017. Tra giugno e settembre 2017 erano state consegnate agli acquirenti le navi delle società di navigazione SCL e SCT. La liquidazione delle due società non è ancora terminata.

Inchiesta concernente il processo di vendita delle navi delle società SCL e SCT Il 12 aprile 2018 la Delegazione delle finanze ha avviato un'indagine tesa a creare trasparenza sul processo di vendita delle navi delle società SCL e SCT e a trarre i debiti insegnamenti per il futuro (alta vigilanza finanziaria a posteriori). Il CDF ha sostenuto la Delegazione nell'acquisire informazioni e nell'esaminare fattispecie specifiche. Basandosi sulle conclusioni del CDF, tra novembre 2018 e maggio 2019 la Delegazione delle finanze ha condotto numerose inchieste, chiesto informazioni scritte e preso visione degli atti in loco presso i servizi federali interessati. Il 27 giugno 2019 ha chiuso la sua inchiesta2. Complessivamente ha formulato nove raccomandazioni all'attenzione del Consiglio federale (cfr. «Raccomandazioni pendenti della Delegazione delle finanze» nell'allegato del presente rapporto).

Il ricorso alle fideiussioni della Confederazione nel 2017 ha causato alle finanze federali un danno complessivo di 204 milioni di franchi. La Delegazione delle finanze giunge alla conclusione che nell'estate 2015 il capo del DEFR ha agito correttamente quando, subito dopo la divulgazione dei problemi di liquidità delle società armatrici SCL e SCT, ha deciso di adottare una strategia intesa a limitare il più possibile le perdite. Ciò ha consentito di ridurre di svariate decine di milioni di franchi il danno per le finanze federali.

La gestione della crisi ha richiesto particolare impegno da parte dei rappresentanti della Confederazione interessati. La Delegazione delle finanze ritiene che la cellula di crisi, istituita nel 2015 dal capo del DEFR sotto la guida del suo segretario generale, ha contribuito a limitare il danno finanziario per la Confederazione fino alla conclusione del processo di vendita.

Dagli accertamenti della Delegazione delle finanze è inoltre emerso che nel processo di vendita i servizi federali interessati sono riusciti a creare una situazione concorrenziale tra i potenziali acquirenti. Anche il piano B, volto alla vendita in blocco privilegiata delle navi, è stato preparato accuratamente. In
futuro sarà importante che la Confederazione non si limiti a un'unica opzione d'intervento, bensì che esamini diverse varianti onde definire lo scenario ottimale.

La fuga di notizie del gennaio 2017 ha avuto un'influenza chiaramente negativa sulla transazione di vendita delle navi SCL e SCT. La Delegazione delle finanze deplora che la diffusione pubblica di informazioni sulle difficoltà economiche delle compagnie interessate abbia avuto un impatto negativo in particolare sull'importo delle offerte di acquisto. Riconosce la necessità di intervenire riguardo alle indiscrezioni provenienti dal Consiglio federale o dall'Amministrazione federale.

L'inchiesta della Delegazione delle finanze ha poi mostrato che, considerati i prezzi di mercato bassi nel maggio 2017, dal punto di vista finanziario le navi non sono state vendute nel momento più propizio. Il margine di manovra nello stabilire il 2

Cfr. Fideiussioni solidali della Confederazione per le navi svizzere d'alto mare: inchiesta concernente il processo di vendita delle navi delle compagnie SCL e SCT. Rapporto della Delegazione delle finanze delle Camere federali del 27 giugno 2019, FF 2020 5457.

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momento di vendita è stato tuttavia limitato notevolmente da fattori esogeni: da un lato, i costi d'esercizio non coperti delle società armatrici SCL e SCT non hanno consentito un differimento del processo di vendita e, dall'altro, non è stato possibile pronosticare l'evoluzione del mercato, estremamente volatile, delle navi d'alto mare.

Quanto al reperire servizi di consulenza esterni, la Delegazione delle finanze ha raccomandato al Consiglio federale di adottare misure al fine di evitare in futuro, in generale e anche in situazioni di crisi, grazie ad aggiudicazioni mediante trattativa privata, continui aumenti dei limiti di spesa.

Nel complesso la Delegazione delle finanze si è convinta che la causa del danno è riconducibile principalmente all'introduzione dello strumento delle fideiussioni solidali nel 1992. Che sia sotto forma di una fideiussione solidale o di una fideiussione semplice, la fideiussione della Confederazione non costituisce uno strumento adeguato per assicurare il fabbisogno di possibilità di trasporto marittime. Piuttosto, devono essere esaminati urgentemente strumenti alternativi atti a promuovere, preservare e rafforzare la flotta d'alto mare svizzera. A tal proposito occorre che il Consiglio federale chiarisca a livello di principio se anche in futuro la Svizzera debba disporre di una flotta battente bandiera rossocrociata.

Per finire, la Delegazione delle finanze ha raccomandato al Consiglio federale di non utilizzare più in futuro, al di là della promozione della navigazione marittima, lo strumento della fideiussione solidale quale mezzo per garantire un credito della Confederazione. Le fideiussioni solidali esistenti devono essere rivedute e, se possibile, convertite in fideiussioni semplici.

Parere del Consiglio federale sul rapporto d'inchiesta della Delegazione delle finanze Nel rapporto del 4 settembre 2019 il Consiglio federale si è espresso in merito alle conclusioni e alle raccomandazioni della Delegazione delle finanze.

Il Consiglio federale ha accolto le raccomandazioni 1­4 e le reputa attuate. La Delegazione delle finanze non era completamente convinta dagli argomenti addotti dal Consiglio federale poiché le modalità operative presentatele non erano ancora state sperimentate nella pratica. Nell'autunno 2019 essa non ha potuto stabilire in modo definitivo
se le misure adottate dal Consiglio federale riguardanti le vendite di navi funzionino al lato pratico. Per tale ragione la Delegazione delle finanze segue attentamente lo svolgimento della vendita a trattative private delle navi d'alto mare di un'altra società armatrice, la Massmariner SA, e valuterà tale processo dopo la sua conclusione alla luce delle proprie raccomandazioni del 27 giugno 2019. La Delegazione delle finanze considera le sue raccomandazioni 1­4 non attuate nella pratica fintanto che quanto pianificato su carta non si sia dimostrato valido nella prassi.

Quanto alle raccomandazioni 6­9 il Consiglio federale ha conferito una serie di mandati d'esame interni. La Delegazione delle finanze si occuperà a tempo debito dei risultati di tali mandati d'esame, traendo le proprie conclusioni.

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Alta vigilanza finanziaria concomitante e ulteriore procedimento Dopo avere concluso la propria inchiesta la Delegazione delle finanze ha deciso che nel 2020, in occasione di ogni seduta ordinaria, il DEFR la informerà in merito allo stato e allo sviluppo degli impegni derivanti dalla concessione di fideiussioni per le navi d'alto mare svizzere, alla vendita di altre navi nonché ai rischi e alle misure adottate. Sempre nell'ambito dell'alta vigilanza finanziaria concomitante, la Delegazione delle finanze monitorerà le questioni aperte, ossia la verifica dell'attuazione delle raccomandazioni presenti nel rapporto d'inchiesta, le domande inerenti al rapporto tra l'Ufficio svizzero della navigazione marittima del DFAE e l'Ufficio federale per l'approvvigionamento economico del Paese.

Alla fine del 2019 la Delegazione delle finanze ha incaricato il DEFR di esaminare, in collaborazione con il DFF, le modalità e le probabilità di successo di un proseguimento dell'esercizio delle attuali navi d'alto mare con fideiussioni solidali. Devono essere valutate, tanto a medio quanto a lungo termine, le prospettive di una gestione economicamente necessaria. La Delegazione delle finanze ritiene determinante se e in quale misura è possibile un ammortamento dei crediti concessi. La messa a punto di questa valutazione generale sui rischi rimanenti connessi a una relativa strategia d'uscita va coordinata con la strategia futura, ancora da definire, del Consiglio federale sulle navi battenti bandiera svizzera e presentata alla Delegazione delle finanze entro la metà del 2020.

Nave d'alto mare «San Padre Pio» Nel 2018 la Nigeria ha confiscato la nave «San Padre Pio», battente bandiera svizzera. Secondo le autorità nigeriane, la nave e i membri dell'equipaggio avrebbero violato il diritto locale trasportando petrolio di fronte alle coste della Nigeria. Poiché la nave non si trovava in acque territoriali nigeriane, in virtù del diritto internazionale il Paese africano non era autorizzato a trattenere in arresto la nave e l'equipaggio.

Il 21 maggio 2019 la Svizzera, rappresentata dalla Direzione del diritto internazionale pubblico (DDIP) del DFAE, ha chiesto al Tribunale internazionale del diritto del mare di Amburgo di adottare provvedimenti provvisori. Il motivo era che la confisca prolungata della nave con il carico
e l'equipaggio costituiva un danno irreparabile per il nostro Paese, che per questo ne ha richiesto il rilascio, equipaggio e carico compresi. Il 6 luglio 2019 il Tribunale ha in gran parte dato seguito a questa richiesta. In vista dell'attuazione delle misure provvisorie, il Tribunale ha chiesto alla Svizzera di depositare una garanzia finanziaria di 14 milioni di dollari americani.

Nel 2019 la Delegazione delle finanze è stata informata periodicamente dal DFAE sugli sviluppi nel caso «San Padre Pio». Poiché il procedimento è ancora pendente e le autorità competenti non rilasciano dichiarazioni sullo stato attuale, la Delegazione delle finanze rinuncia nel presente rapporto a considerazioni più approfondite.

8459

FF 2020

5.8

Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni

5.8.1

Sussidi dell'UFT

Ai sensi dell'articolo 15 capoverso 3 LCF, nell'autunno 2017 il CDF ha informato la Delegazione delle finanze sulle irregolarità riscontrate dall'UFT in merito ai sussidi percepiti da AutoPostale SA nel settore del traffico regionale viaggiatori.

Considerati i numerosi servizi implicati in questo dossier, la Delegazione delle finanze ha riconosciuto da subito la necessità di coordinare i propri lavori con quelli degli altri organi parlamentari coinvolti, in modo da evitare doppioni. In un primo tempo ha pertanto deciso di informarsi sullo svolgimento dei fatti, sulle misure adottate e sulle inchieste in corso.

Durante la seduta di aprile, la Delegazione delle finanze ha preso atto del rapporto del CDF sulla gestione dei rischi di AutoPostale. In precedenza aveva deciso di deliberare in merito al proprio ruolo nell'analisi di questa questione soltanto dopo la pubblicazione del rapporto. Dopo averne discusso, è giunta alla conclusione che sia meglio che non si occupi di questo dossier contemporaneamente alla Commissione della gestione (CdG), anch'essa coinvolta; la trattazione dello stesso è stata perciò rinviata a un secondo momento. Nel frattempo, le segreterie della Delegazione delle finanze e della CdG si sono accordate sul rispettivo ruolo in questo dossier.

Nella seduta di giugno la Delegazione ha preso atto del rapporto del CDF sul governo d'impresa della Confederazione del 29 maggio 2019. Di comune accordo con la CdG si è deciso che quest'ultima rediga un rapporto sull'argomento. Sempre in quella seduta, la Delegazione ha inoltre sentito la responsabile del DATEC. Dal colloquio ha saputo che, in considerazione degli ultimi eventi, il Consiglio federale ha deciso di inserire un protocollo efficace per il sistema di gestione della compliance negli obiettivi strategici per le unità della Confederazione rese autonome.

A settembre, dopo la pubblicazione di un rapporto di esperti sul governo d'impresa della Confederazione, la Delegazione ha deciso di occuparsi in modo approfondito di questo tema. L'ha tuttavia messo all'ordine del giorno soltanto per l'ultima seduta dell'anno, in attesa che le Commissioni delle finanze e le Commissioni della gestione avessero trattato il rapporto nella loro seduta di ottobre.

Durante la seduta di novembre la Delegazione ha ricordato che la Commissione preposta
in primis a questo dossier è la Commissione della gestione del Consiglio degli Stati (CdG-S) e che perciò non avrebbe commentato i lavori eseguiti dopo la pubblicazione del rapporto sul governo d'impresa della Confederazione. Inoltre, ha deciso di attendere il parere del Consiglio federale prima di decidere se vi è necessità d'intervento nella fattispecie. La pratica rimane quindi pendente e sarà di nuovo all'ordine del giorno nel 2020.

5.8.2

Alta vigilanza concomitante sulla NFTA

Il 22 marzo 2019 il Consiglio nazionale e il Consiglio degli Stati hanno deciso all'unanimità un adeguamento della legge sul transito alpino (LTAlp; RS 742.104) 8460

FF 2020

con l'obiettivo di sciogliere la Delegazione di vigilanza della NFTA delle Camere federali (DVN), che ha quindi cessato la propria attività il 30 novembre 2019. Il 4 novembre 2019 ha pubblicato il suo ultimo rapporto di attività all'attenzione delle Commissioni delle finanze (CdF), delle Commissioni della gestione (CdG) e delle Commissioni dei trasporti e delle telecomunicazioni (CTT) delle due Camere (commissioni di riferimento) nonché della Delegazione delle finanze (FF 2020 1225).

Dall'entrata in vigore dell'adeguamento della legge il 1° dicembre 2019 si applicano le disposizioni della legge sul Parlamento (LParl; RS 171.10) inerenti all'alta vigilanza delle CdF sulla gestione finanziaria (art. 50 cpv. 1 LParl), all'alta vigilanza delle CdG sulla gestione del Consiglio federale, dell'Amministrazione federale e altri enti incaricati di compiti federali (art. 52 cpv. 1 LParl) nonché all'esame e alla sorveglianza della gestione finanziaria da parte della Delegazione delle finanze (art. 51 cpv. 2 LParl).

La Delegazione delle finanze continua a esercitare l'alta vigilanza concomitante sulla realizzazione della NFTA finché, probabilmente nel 2026, non sarà stato concluso ed esaminato dal CDF il rapporto conclusivo sul progetto.

L'ultima grande opera NFTA, la galleria di base del Ceneri (GBC), sarà inaugurata all'inizio di settembre del 2020 e l'esercizio commerciale regolare sarà avviato a metà dicembre 2020. I lavori di messa in esercizio, la messa in esercizio e la fase iniziale dello stesso necessitano di un controllo da vicino da parte dell'alta vigilanza.

La Delegazione delle finanze ha perciò deciso di istituire una sottodelegazione «NFTA», incaricandola di ­

controllare per conto della Delegazione delle finanze la realizzazione della NFTA (costruzione, equipaggiamento, messa in esercizio, lavori conclusivi) nonché lo sviluppo dell'esercizio nella fase iniziale dopo la messa in esercizio della GBC;

­

occuparsi dello stato e delle previsioni dei costi (incl. le pretese supplementari avanzate dalle imprese), dell'impiego dei crediti, del rispetto delle scadenze nonché dei rischi;

­

focalizzarsi in particolare sui rischi che la DVN ha indicato esplicitamente nel suo ultimo rapporto di attività di inizio novembre 2019 all'attenzione della Delegazione delle finanze. Si tratta, nello specifico, dei lavori conclusivi, del rispetto dei requisiti d'esercizio e del conteggio finale della galleria di base del San Gottardo, della messa in esercizio, dei lavori conclusivi, del rispetto di eventuali requisiti d'esercizio e del conteggio finale della GBC nonché della riduzione dell'organizzazione e del personale, e dello scioglimento giuridico della società costruttrice AlpTransit San Gottardo SA (ATG).

La sottodelegazione si occupa inoltre della sorveglianza e della direzione del progetto del Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni (DATEC) e dell'Ufficio federale dei trasporti (UFT), dei loro rapporti all'attenzione del Parlamento nonché del rapporto conclusivo sul progetto globale.

Una rappresentanza del Controllo federale delle finanze (CDF) parteciperà alle sedute della sottodelegazione con funzione consultiva e, nel suo ruolo di istituzione

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superiore di controllo delle finanze pubbliche della Confederazione, farà rapporto sui suoi esami e sugli esiti degli stessi alle istanze di controllo della NFTA.

Per adempiere il proprio mandato, la sottodelegazione dispone degli stessi diritti all'informazione della Delegazione delle finanze, le fa rapporto sui suoi riscontri e, se necessario, fa proposte. Il presidente della sottodelegazione è il consigliere nazionale Pirmin Schwander, membri sono la consigliera agli Stati Eva Herzog e il consigliere nazionale Jean-Paul Gschwind.

Secondo l'articolo 3 del decreto del 16 settembre 2008 sul finanziamento del transito alpino (FF 2008 7481), il DATEC sottopone periodicamente alla Delegazione delle finanze un rapporto sull'avanzamento dei lavori e sull'evoluzione dei costi. L'UFT pubblica ogni anno ad aprile un rapporto sullo stato dei lavori relativi ai programmi di potenziamento ferroviario del Fondo per l'infrastruttura ferroviaria (FIF) nel quale riferisce in modo sommario anche sull'avanzamento del progetto della NFTA.

All'inizio del 2020 la Delegazione delle finanze ha chiesto al DATEC di informarla in un rapporto sintetico separato sullo stato e sullo sviluppo di quei rischi che figurano nell'ultimo rapporto di attività della DVN. Essa riferirà in merito alle sue constatazioni e osservazioni nel suo prossimo rapporto di attività.

5.8.3

Risanamento della galleria autostradale del San Gottardo

Nel febbraio del 2016 il Popolo svizzero ha accettato la costruzione della seconda canna della galleria autostradale del San Gottardo e il risanamento del tunnel esistente. La costruzione della seconda canna del tunnel autostradale del San Gottardo comporta costi molto elevati dell'ordine di due miliardi di franchi. La Delegazione delle finanze doveva pertanto decidere come seguire questo dossier. Ha deciso di seguirlo con grande attenzione.

In quest'ottica il Dipartimento competente (DATEC) ha l'obbligo di sottoporre ogni anno un rapporto (stato del progetto: 31 dicembre; data di presentazione del rapporto: 30 aprile dell'anno successivo) che illustri lo stato d'avanzamento dei lavori, l'evoluzione dei costi, l'utilizzo dei crediti approvati dal Parlamento e il rispetto delle scadenze. Il rapporto deve anche presentare un'analisi dei rischi e il parere del Dipartimento sui dati forniti dall'Ufficio federale delle strade (USTRA).

Nel corso della seduta di giugno 2019 la Delegazione delle finanze ha preso atto del primo rapporto sullo stato di avanzamento dei lavori della seconda canna del San Gottardo, presentato il 30 aprile 2019, e ne ha discusso con la responsabile del DATEC. Le principali questioni sollevate dai membri della Delegazione concernevano il controllo della qualità dei lavori.

5.8.4

Acquisto di materiale rotabile nel settore ferroviario

Il CDF ha esaminato tre progetti d'acquisto per materiale rotabile da parte delle imprese ferroviarie regionali per un ammontare di 140 milioni di franchi. Ha riscon-

8462

FF 2020

trato che la mancanza di sinergie tra le differenti strategie d'acquisto delle imprese regionali comporta un elevato rischio di inefficienza economica e costi supplementari. Il CDF ha pertanto sottoposto una serie di raccomandazioni all'Ufficio federale dei trasporti (UFT). Secondo la Delegazione delle finanze, se quest'ultimo ha preso atto delle raccomandazioni del CDF, non sembra tuttavia convinto della necessità di attuarle. La Delegazione delle finanze ha dunque deciso di scrivere al Consiglio federale.

Nel corso della sua seduta di maggio 2019, la Delegazione delle finanze ha preso conoscenza della risposta del Consiglio federale. Esso ritiene che l'acquisto e la gestione del materiale rotabile siano competenze essenziali delle imprese ferroviarie e che non siano opportune alternative come disposizioni di legge volte a standardizzare il materiale rotabile o la gestione integrata da parte di un'autorità federale di tutti i treni del trasporto regionale svizzero. Poiché non era convinta delle argomentazioni del Consiglio federale, la Delegazione delle finanze ha esaminato la possibilità di presentare un'iniziativa parlamentare. Ha invitato la Commissione dei trasporti e delle telecomunicazioni (CTT) a esaminare e presentare una tale iniziativa che recepisca le raccomandazioni del CDF.

5.8.5

Fondo per la ricerca forestale e del legno

Sulla base del rapporto del CDF del 25 agosto 2017 concernente l'utilità del Fondo per la ricerca forestale e del legno, la Delegazione delle finanze ha inviato al Consiglio federale una lettera in cui raccomanda la soppressione di questo sussidio di minore entità (cfr. le raccomandazioni pendenti in allegato). Nel corso di un incontro con la responsabile del DATEC, nel maggio 2018, la Delegazione delle finanze ha appreso che l'Ufficio federale dell'ambiente (UFAM) aveva accolto le raccomandazioni del CDF. L'UFAM doveva, in particolare, esaminare soluzioni alternative con i Cantoni e decidere sulla loro attuazione. La soppressione del Fondo era una delle possibili opzioni. Una decisione sul da farsi era attesa per metà 2019.

Nel corso della sua seduta di giugno 2019 la Delegazione delle finanze ha sentito nuovamente la responsabile del DATEC, la quale ha proposto di mantenere il Fondo adeguandone le basi legali. Questa proposta è stata sostenuta dal direttore del CDF.

L'oggetto resta pendente fintanto che sarà adottata una decisione definitiva, prevista nel primo trimestre 2020.

6

Mandato e organizzazione della Delegazione delle finanze

6.1

Rapporto tra alta vigilanza e vigilanza

Le attività di vigilanza del Parlamento e del Consiglio federale si fondano sul principio della separazione dei poteri. Il Consiglio federale è la suprema autorità direttiva ed esecutiva della Confederazione (art. 174 Cost.) e sorveglia l'Amministrazione federale e gli altri enti incaricati di compiti federali (art. 187 cpv. 1 Cost.). Conformemente all'articolo 183 capoverso 2 Cost., il Consiglio federale provvede inoltre a 8463

FF 2020

una gestione finanziaria corretta garantendo così che i mezzi della Confederazione siano impiegati in modo economico ed efficiente. L'articolo 24 capoversi 1 e 2 dell'OLOGA precisa: «Mediante la vigilanza, il Consiglio federale, i dipartimenti e la Cancelleria federale garantiscono l'adempimento dei compiti costituzionali e legali. La vigilanza sull'Amministrazione federale centrale è globale».

Dal canto suo, l'Assemblea federale esercita l'alta vigilanza sul Consiglio federale e sull'Amministrazione federale, sui Tribunali federali e sugli altri enti incaricati di compiti federali (art. 169 cpv. 1 Cost.). In questo contesto, e a differenza del Consiglio federale, la Delegazione delle finanze esercita la vigilanza in modo selettivo e provvede a individuare alcuni settori prioritari.

La vigilanza generale, l'adozione di decisioni e l'emanazione di istruzioni sono di competenza esclusiva del Consiglio federale che, in collaborazione con l'Amministrazione federale, assume in questo ambito la responsabilità della conduzione operativa. Per esercitare la sorveglianza su chi adempie questa funzione di gestione, l'alta vigilanza deve disporre di un flusso di informazioni aperto, trasparente e completo.

Le raccomandazioni dell'organo che esercita l'alta vigilanza devono inoltre essere accolte e attuate dal Consiglio federale o dal destinatario della raccomandazione.

6.2

Compiti e competenze della Delegazione delle finanze

Nel quadro dell'alta vigilanza concomitante affidatale, la Delegazione delle finanze è incaricata di esaminare in dettaglio e sorvegliare la gestione finanziaria della Confederazione (art. 51 cpv. 2 LParl). Fa rapporto per le sue attività alle Commissioni delle finanze e se necessario formula proposte (art. 51 cpv. 4 LParl). Può occuparsi di altri oggetti in deliberazione e sottoporre per conoscenza i suoi accertamenti alle Commissioni delle finanze o ad altre commissioni (art. 51 cpv. 5 LParl), per esempio in un corapporto. Effettua inoltre visite presso i servizi della Confederazione al fine di chiarire in modo approfondito determinate questioni (art. 45 cpv. 1 lett. d LParl).

Conformemente all'articolo 169 della Costituzione federale, l'obbligo di mantenere il segreto non è opponibile alle delegazioni speciali delle commissioni di vigilanza previste dalla legge. La Delegazione delle finanze riceve costantemente tutte le decisioni del Consiglio federale, proposte e corapporti inclusi (art. 154 cpv. 3 LParl).

In virtù dell'articolo 154 capoverso 2 LParl può inoltre farsi consegnare i verbali delle sedute del Consiglio federale e i documenti classificati come segreti nell'interesse della protezione dello Stato o dei servizi d'informazione, oppure la cui trasmissione a persone non autorizzate può causare un grave danno agli interessi nazionali.

La Delegazione delle finanze riceve inoltre tutti i rapporti e gli atti relativi alla vigilanza esercitata dal Controllo federale delle finanze (art. 14 cpv. 1 LCF).

In base a un accordo fra la Delegazione delle finanze e il Consiglio federale, il Consiglio federale e i dipartimenti sottopongono all'approvazione della Delegazione delle finanze richieste concernenti la classificazione delle funzioni dei quadri superiori dell'Amministrazione federale centrale così come altre decisioni aventi un'incidenza sulle spese (cfr. n. 3.1). La Delegazione delle finanze è consultata anche in 8464

FF 2020

merito ad atti normativi inerenti alla legislazione sul personale emanati dalle unità autonome della Confederazione (cfr. n. 3.3).

Infine la Delegazione delle finanze ha la competenza di decidere, su richiesta del Consiglio federale e prima dell'approvazione del Parlamento, crediti d'impegno e a preventivo urgenti (art. 28 cpv. 1 e 34 cpv. 1 LFC). Dal 2011 la Delegazione delle finanze è chiamata ad approvare anche i sorpassi di credito superiori ai 5 milioni di franchi (cfr. n. 2.3).

6.3

Principi d'azione e istruzioni della Delegazione delle finanze

In vista del cambio di legislatura la Delegazione delle finanze ha discusso approfonditamente, nel corso del secondo semestre 2019, di metodi di lavoro e possibilità di ottimizzazione. Le conclusioni più importanti sono contenute nei Principi d'azione della Delegazione delle finanze delle Camere federali del 26 novembre 2019 nonché nelle Istruzioni del 2 dicembre 2019 delle Commissioni delle finanze e della Delegazione delle finanze delle Camere federali relative al trattamento dei loro verbali e di altri documenti nonché all'accesso ai verbali e agli altri documenti dell'ex Delegazione di vigilanza della NFTA. Entrambi i documenti sono pubblicati sulla pagina Internet della Delegazione delle finanze.

6.4

Coordinamento con le altre commissioni di alta vigilanza

Le commissioni e delegazioni di vigilanza del Parlamento esercitano l'alta vigilanza sull'operato del Consiglio federale e dell'Amministrazione federale e sulla gestione finanziaria (art. 50 segg. LParl). Questi compiti sono di natura intersettoriale. Non essendo sempre possibile distinguere chiaramente gli aspetti prettamente finanziari dalle questioni relative alla gestione, gli organi parlamentari dell'alta vigilanza collaborano tra loro e con le commissioni tematiche, coordinando tempi e ambiti d'azione (art. 49 LParl).

La Delegazione delle finanze e le CdF coordinano le proprie attività sia per scritto (lettere) sia oralmente (rapporti) e, a livello di segretariato, tramite la segreteria comune. La Delegazione delle finanze informa le CdF sugli affari più importanti, soprattutto su quelli in cui il Consiglio federale oppure l'Amministrazione federale si oppongono ai suoi suggerimenti o alle sue raccomandazioni. In tale contesto, la Delegazione delle finanze presta un'attenzione particolare a garantire la tutela del segreto (art. 153 cpv. 6 LParl).

Il coordinamento fra le Commissioni della gestione (CdG) e la Delegazione delle finanze è garantito in particolare dalle rispettive segreterie. Oltre alle consultazioni correnti in merito a singoli affari, nel 2019 le due segreterie hanno tenuto quattro sedute per coordinare le loro attività e informarsi sulle priorità del lavoro delle commissioni e delle delegazioni di vigilanza.

8465

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Nel caso di affari importanti contraddistinti da una parte considerevole di aspetti gestionali ­ per esempio nel caso della trasformazione digitale, di progetti chiave TIC e del controllo degli acquisti ­ la Delegazione delle finanze informa le CdG e le CdF anche per scritto.

Talvolta il coordinamento tra le commissioni di vigilanza è assicurato anche mediante un reciproco scambio di rappresentanti a livello di sottocommissioni o di gruppi di lavoro, per esempio nell'ambito della gestione dei rischi della Confederazione. Nel settore dell'alta vigilanza sulle attività di protezione dello Stato e sui servizi di informazione, la collaborazione è disciplinata in una convenzione stipulata il 1° novembre 2011 fra la Delegazione delle finanze e la Delegazione delle CdG.

6.5

Organizzazione della Delegazione delle finanze e statistica degli affari trattati

Le CdF delle due Camere nominano al proprio interno tre membri e tre supplenti ciascuna nella Delegazione delle finanze, che poi si costituisce da sé (art. 51 cpv. 1 LParl). La presidenza della Delegazione è assunta in alternanza, ogni dodici mesi, da un membro del Consiglio nazionale e da un membro del Consiglio degli Stati.

Nell'anno in rassegna la Delegazione delle finanze era composta dai consiglieri nazionali Albert Vitali (presidente), Pirmin Schwander e Margret Kiener Nellen, nonché dai consiglieri agli Stati Anita Fetz (vicepresidente), Raphaël Comte e Erich Ettlin.

La Delegazione delle finanze lavora con il sistema dei relatori. I suoi membri preparano e rappresentano oggetti di uno o più dipartimenti, compresi autorità e tribunali, oppure singoli oggetti di carattere trasversale; di regola ai membri non viene assegnato un dipartimento il cui capo appartiene al loro stesso partito. Per assicurare una certa continuità, i membri si occupano degli stessi ambiti per almeno due anni.

Nel 2019 la Delegazione delle finanze si è riunita sei volte in seduta ordinaria e otto volte in seduta straordinaria. Nell'agosto 2019 una sottodelegazione non permanente ha effettuato inoltre a Basilea una seduta di chiarimento presso l'Ufficio svizzero della navigazione marittima (USNM) (cfr. n. 5.7.1).

Nel maggio 2019 la Delegazione delle finanze ha incontrato una delegazione della Commissione per il controllo delle finanze pubbliche del Landtag della Renania settentrionale-Vestfalia per un lungo scambio di vedute sui punti comuni e sulle differenze dei ruoli, dei compiti, delle competenze e delle responsabilità di questi due organi.

Nel 2019 il CDF ha trasmesso alla Delegazione delle finanze 152 rapporti di verifica e note (2018: 131), 64 dei quali sono stati discussi approfonditamente dalla Delegazione durante le sue sedute (2018: 57). Essa si è inoltre occupata di 65 decisioni del Consiglio federale (2018: 71). Conformemente all'Accordo 2015, la Delegazione ha esaminato anche 5 proposte relative al diritto del personale (2018: 140, dovute alla riorganizzazione del DFAE). Infine la Delegazione ha approvato un credito aggiuntivo con anticipazione a un credito d'impegno esistente per un ammontare di 3,5 milioni di franchi (cfr. n. 2.2).

8466

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7

Relazioni con il Controllo federale delle finanze (CDF)

7.1

Ruolo del CDF

Nell'anno in rassegna la Delegazione delle finanze si è occupata in modo approfondito del ruolo del CDF in relazione in generale all'alta vigilanza parlamentare e in particolare alla Delegazione delle finanze. A tal fine ha avuto colloqui con la Direzione del CDF (direttore, direttrice supplente e vicedirettore). Le conclusioni sono contenute e pubblicate nel numero 6 lettera b dei suoi Principi d'azione modificati del 26 novembre 2019.

Ruolo come autorità superiore e indipendente per il controllo delle fatture della Confederazione Il CDF è l'organo superiore di vigilanza finanziaria della Confederazione e nella sua attività di verifica è tenuto ad osservare soltanto la Costituzione federale e la legge (art. 1 cpv. 1 LCF). La sua indipendenza riguarda soprattutto la definizione del suo programma di verifiche e l'attuazione di queste ultime.

La legge sul controllo delle finanze disciplina i compiti, l'ambito della vigilanza e l'esecuzione dei controlli del CDF come segue: ­

il CDF esercita la vigilanza finanziaria secondo i criteri della regolarità, della legalità e della redditività (art. 5 LCF);

­

i compiti di controllo del CDF comprendono in particolare l'esame dei seguenti elementi: gestione finanziaria, sistemi interni di controllo, applicazioni EED, prezzi nell'ambito degli acquisti, calcolo della perequazione delle risorse e della compensazione degli oneri (art. 6 LCF);

­

il CDF fornisce perizie su tutte le questioni inerenti alla vigilanza finanziaria, fra l'altro nei settori contabilità, servizio dei pagamenti e inventari;

­

il campo di vigilanza comprende le unità amministrative centrali e decentralizzate dell'Amministrazione federale, i Servizi del Parlamento, i beneficiari di indennizzi e di aiuti finanziari, le organizzazioni che adempiono compiti pubblici, le aziende della Confederazione nonché i tribunali della Confederazione, la FINMA, l'Autorità federale di sorveglianza dei revisori e il settore del Ministero pubblico della Confederazione (art. 8 LCF); non sottostanno alla vigilanza del CDF la Banca nazionale svizzera e l'Istituto nazionale svizzero di assicurazione contro gli infortuni (fatta eccezione per l'assicurazione militare; art. 19 LCF), nonché la SSR (art. 36 LRTV);

­

il CDF valuta periodicamente l'efficacia dei servizi di revisione interna dell'Amministrazione federale centrale, ne cura il coordinamento e promuove la formazione e la formazione continua dei loro collaboratori (art. 11 cpv. 2 e 5 LCF).

A conclusione di ogni verifica redige un rapporto che trasmette alla Delegazione delle finanze unitamente al parere dell'organo oggetto della verifica e a un riassunto (art. 14 LCF). I rapporti del CDF consentono alla Delegazione delle finanze di 8467

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adempiere il suo mandato di alta vigilanza sulle finanze della Confederazione e, ove necessario, di intervenire presso il Consiglio federale, i dipartimenti o gli organi oggetto di verifica.

La Delegazione delle finanze attribuisce la massima importanza all'indipendenza del CDF nello svolgimento della sua attività di verifica. Si aspetta che questa indipendenza sancita dalla legge venga rispettata dal Parlamento e dai suoi organi, dal Consiglio federale e dagli organi oggetto di verifica.

Ruolo di verificatore su mandato della Delegazione delle finanze La Delegazione delle finanze può assegnare al CDF mandati speciali, che quest'ultimo può decidere di non accettare nei casi in cui essi compromettano l'indipendenza e l'imparzialità della sua ulteriore attività di verifica (art. 1 cpv. 2 LCF). Spetta unicamente alla Delegazione delle finanze decidere se pubblicare o meno rapporti di verifica (o informazioni ivi contenute) redatti dal CDF su mandato della Delegazione stessa, dato che questi documenti sottostanno al segreto delle deliberazioni commissionali in conformità della legge sul Parlamento.

Ruolo di sostegno e di consulente della DelFin Il CDF coadiuva l'Assemblea federale nell'esercizio delle sue competenze finanziarie costituzionali e di alta vigilanza sull'Amministrazione e sulla giustizia federali (art. 1 cpv. 1 lett. a LCF).

Il direttore del CDF partecipa di regola alle sedute della Delegazione delle finanze e, in qualità di rappresentante dell'autorità superiore di controllo dei conti della Confederazione, illustra i rapporti di verifica e le raccomandazioni del CDF nonché i pareri degli organi oggetto di verifica. Egli è a disposizione della Delegazione delle finanze in veste di consulente in caso di trattazione di altri oggetti e in occasione di colloqui con rappresentanti del Consiglio federale, dei dipartimenti e dell'Amministrazione. I colloqui della Delegazione delle finanze con magistrati si svolgono talvolta senza rappresentanti del CDF; gli interrogatori di persone informate nel quadro di un'indagine della Delegazione delle finanze si sono finora generalmente svolti senza rappresentanti del CDF.

Ruolo di assoggettato alla vigilanza Come i tribunali della Confederazione o il Ministero pubblico della Confederazione anche il CDF sottostà all'alta vigilanza parlamentare per
quanto riguarda la direzione operativa e la gestione finanziaria, ma non per quanto riguarda l'attività di verifica. Nel quadro dei suoi compiti di alta vigilanza la Delegazione delle finanze prende atto del programma annuale (programma di verifica), del rapporto annuale, del consuntivo nonché del preventivo con piano dei compiti e delle finanze del CDF.

Verifica inoltre se il CDF adempie al proprio mandato legale attenendosi ai criteri di legalità, conformità all'ordinamento vigente, adeguatezza, pertinenza ed economicità.

Nell'anno in rassegna, nell'esercizio della propria alta vigilanza la Delegazione delle finanze ha esaminato la prassi del CDF in materia di informazione e di pubblicazione nonché la collaborazione del Consiglio federale e dell'Amministrazione con il CDF. Sulla base di colloqui con il presidente e il cancelliere della Confederazione la 8468

FF 2020

Delegazione delle finanze ha constatato che il lavoro del CDF è generalmente apprezzato. Nel contempo Consiglio federale e Amministrazione hanno auspicato una maggiore sensibilità da parte del CDF, soprattutto nel comunicare i risultati delle verifiche, nel valorizzare le raccomandazioni nonché in occasione di verifiche effettuate nel quadro dei lavori preparatori relativi a oggetti del Consiglio federale.

Su incarico della Delegazione delle finanze il CDF ha illustrato nel dettaglio le basi giuridiche e le norme internazionali nonché i miglioramenti apportati negli ultimi cinque anni nella propria prassi in materia di informazione e di pubblicazione. La Delegazione delle finanze ritiene che la pubblicazione dei risultati delle verifiche dell'organo superiore di vigilanza finanziaria della Confederazione sia conforme alla legge, rispetti le norme internazionali, sia nell'interesse del Parlamento, dei contribuenti e dell'opinione pubblica. Con le misure attuate negli ultimi anni il CDF ha migliorato, secondo la Delegazione delle finanze, la sua prassi in materia di informazione. La stessa DelFin respinge con decisione un'ulteriore autolimitazione dell'autonomia del CDF in materia di informazione.

Per quanto riguarda la collaborazione fra CDF e rispettivamente Consiglio federale e organi oggetto di verifica, nell'anno in rassegna la DelFin ha potuto constatare alcuni progressi, dovuti non da ultimo a un'accresciuta sensibilità da parte del CDF.

La manifestazione di opinioni discordanti, dovute per lo più ai diversi ruoli che, da un lato, il CDF in veste di organo di controllo e, dall'altro, i servizi dell'Amministrazione quali organi oggetto di verifica rivestono, è inerente al sistema. Valutazioni discordanti del CDF e degli organi soggetti a verifica sono presentate in modo trasparente nei rapporti di verifica del CDF. Da inizio 2019 gli organi oggetto di verifica hanno la possibilità di illustrare, in occasione della pubblicazione di rapporti di verifica del CDF, quali cambiamenti sono stati introdotti o quali misure sono state attuate dall'esecuzione della verifica.

7.2

Rapporto annuale e consuntivo annuale 2018 del CDF

Il CDF presenta ogni anno alla Delegazione delle finanze e al Consiglio federale un rapporto in cui informa sulla portata e sugli aspetti più importanti della sua attività di revisione, su accertamenti e valutazioni rilevanti, come pure sulle raccomandazioni non ancora attuate (raccomandazioni in sospeso della massima rilevanza) e sui motivi della loro mancata attuazione (art. 14 cpv. 3 LCF). Il CDF pubblica il proprio rapporto e la Delegazione delle finanze ne prende atto.

Raccomandazioni pendenti Nel suo rapporto annuale 2018, di cui la Delegazione delle finanze si è occupata nella primavera del 2019, il CDF rileva 15 raccomandazioni pendenti (2017: otto).

Tali raccomandazioni, considerate di massima rilevanza, erano state accolte dalle unità amministrative, ma al 30 settembre 2018 non erano ancora state attuate nonostante il termine di attuazione approvato fosse già scaduto. Fra le raccomandazioni pendenti già menzionate lo scorso anno figurano quelle riguardanti l'informazione e i conteggi semplificati nell'UFSP, le regole di governance e i rapporti della Com8469

FF 2020

missione federale di coordinamento per la sicurezza sul lavoro con l'INSAI, la gestione e il credito per il materiale storico dell'esercito nonché le insufficienti basi legali per le sovvenzioni a terzi nel DDPS.

Notifiche di anomalie o irregolarità di rilevanza finanziaria Se il CDF constata particolari anomalie o irregolarità sostanziali o di rilevante importanza finanziaria, ne informa i servizi e il capo del dipartimento competenti o il Consiglio federale. Contemporaneamente, informa la Delegazione delle finanze (art. 15 cpv. 3 LCF). Nel 2018 è stata presentata soltanto una notifica per la costituzione di un accantonamento con ripercussioni finanziarie in relazione al consuntivo 2017 (2017: tre).

Se i servizi di revisione interna dell'Amministrazione federale centrale constatano irregolarità sostanziali o di rilevante importanza finanziaria o particolari anomalie, ne informano senza indugio la direzione del Dipartimento o dell'Ufficio e il CDF (art. 11 cpv. 4 LCF). Il CDF le riporta anche nel proprio rapporto annuale. A inizio 2019 il CDF ha comunicato alla Delegazione delle finanze che dai riscontri del 2018 dei servizi di revisione interna non sono risultate fattispecie da riportare nel rapporto annuale 2018.

Consuntivo annuale 2018 del CDF Ogni anno in aprile la Delegazione delle finanze prende atto assieme al rapporto annuale anche del consuntivo annuale del CDF. Il consuntivo annuale 2018 del CDF ha chiuso meglio di quanto preventivato, dato che le spese complessive sono risultate di circa 2,4 milioni di franchi inferiori al preventivo 2018. Le minori uscite sono motivate da ritardi accumulati in alcuni progetti, per cui l'introduzione di GENOVA CDF, del sistema di gestione degli audit e di Intranet è slittata all'anno seguente, nonché da posti vacanti nel settore delle risorse umane e da una diminuzione dei mandati di verifica affidati all'esterno. Il consuntivo 2018 del CDF è stato verificato dal Controllo delle finanze del Cantone di Soletta, in base a un contratto di prestazioni di servizio, ed era conforme alle prescrizioni legali.

7.3

Programma annuale 2019 del CDF

Il CDF stabilisce il programma annuale di revisione e lo trasmette per conoscenza alla Delegazione delle finanze e al Consiglio federale (art. 1 cpv. 2 secondo per.

LCF). Dall'introduzione del nuovo modello di gestione dell'Amministrazione federale (NMG), il programma annuale del CDF assume un ruolo significativo ai fini del suo preventivo e del suo consuntivo. Lo svolgimento delle revisioni e delle verifiche elencate nel programma costituisce l'obiettivo che il CDF si prefigge di raggiungere nel programma annuale e per cui il Parlamento approva i relativi fondi. Nel messaggio sul preventivo 2019 del CDF si è dunque fatto riferimento al programma annuale 2019 come obiettivo.

La Delegazione delle finanze si è occupata del programma annuale nel gennaio 2019. Ha preso atto che il CDF ha tenuto conto di diversi mandati speciali del Parlamento, fra cui la verifica delle uscite nel settore Interventi speciali operativi 8470

FF 2020

(FEDPOL), la verifica di progetti d'acquisto presso il Servizio delle attività informative della Confederazione, la verifica dello scorporo di RUAG International e MROHolding, la verifica dell'attuazione delle misure riguardanti gli incidenti di sicurezza accaduti presso RUAG (SG DDPS, ODIC, UFIT), la verifica della sicurezza informatica, anch'essa presso RUAG e la verifica del nuovo rapporto sulla retribuzione dei quadri per le aziende e gli stabilimenti della Confederazione.

Dopo che il Consiglio federale ne ha preso atto, il CDF ha pubblicato il proprio programma annuale. Nella primavera del 2020 la Delegazione delle finanze si occuperà del rapporto annuale 2019 del CDF ed esaminerà in che misura, nell'anno in rassegna, il CDF avrà potuto effettuare le verifiche conformemente al proprio programma annuale.

7.4

Preventivo 2020 con piano integrato dei compiti e delle finanze 2021­2023 del CDF

Conformemente all'articolo 2 capoverso 3 LCF, il CDF presenta il proprio progetto di bilancio preventivo direttamente al Consiglio federale, il quale lo trasmette senza modifiche all'Assemblea federale. Dal canto suo, la Delegazione delle finanze verifica il preventivo e comunica le proprie osservazioni alle CdF, a cui compete l'esame preliminare del preventivo del CDF. Se necessario la Delegazione delle finanze provvede a difenderlo dinanzi al Parlamento (art. 142 cpv. 3 LParl).

Con il messaggio concernente il preventivo per il 2020 con piano integrato dei compiti e delle finanze 2021­2023 il CDF ha chiesto al Parlamento un aumento delle spese funzionali (preventivo globale) per il periodo 2020­2023 di 5,1 milioni di franchi (due milioni nel preventivo 2020 e un milione all'anno negli anni del piano finanziario 2021­2023). Con i mezzi supplementari il CDF intende soprattutto incrementare l'efficacia della sua attività di controllo grazie a una miglior copertura dei rischi in costante aumento.

Nel giugno 2019 la Delegazione delle finanze si è occupata del preventivo 2020 e del piano finanziario 2021­2023 del CDF, constatando che la proposta del CDF era conforme al piano finanziario 2020­2022 approvato dal Parlamento nel dicembre 2018. Avendo ritenuto motivato il fabbisogno supplementare del CDF in termini di risorse umane per rafforzare l'attività di verifica, la Delegazione delle finanze ha sostenuto all'unanimità la richiesta del CDF al Parlamento. Consiglio nazionale e Consiglio degli Stati hanno approvato il preventivo 2020 e il piano finanziario 2021­2023 durante la sessione invernale.

Il CDF prevede l'impiego dei fondi approvati in particolare per verifiche nei settori dei progetti informatici e della sicurezza informatica, degli acquisti, degli edifici nonché delle aziende della Confederazione (Posta, FFS, Swisscom, RUAG), delle istituzioni con mandato pubblico e dei sussidi. Nel programma annuale 2020 del CDF sono previste adeguate verifiche.

Nella primavera del 2021, una volta in possesso del consuntivo 2020 del CDF la Delegazione delle finanze esaminerà in che misura il CDF può soddisfare le aspettative connesse all'aumento delle spese funzionali (preventivo globale).

8471

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Allegato

Raccomandazioni della Delegazione delle finanze a) Nuove raccomandazioni formulate del 2019 Fideiussioni solidali della Confederazione, indagine sul processo di vendita delle navi SCL e SCT (cfr. n. 5.7.1) Raccomandazioni del 27.06.2019 della Delegazione delle finanze al Consiglio federale sulla vendita di navi d'alto mare

Parere del Dipartimento Valutazione della Delegazione delle finanze

1. Riduzione al minimo delle perdite come obiettivo prioritario in caso di crisi In caso di navi d'alto mare beneficiarie di fideiussioni Parere del Consiglio federale del 4 settembre 2019: solidali in situazione finanziaria critica, la Delegazione il Consiglio federale condivide la raccomandazione, ritenendola delle finanze raccomanda al Consiglio federale di adottare tuttavia già attuata.

immediatamente misure adeguate a ridurre al minimo Valutazione della Delegazione delle finanze del 7 novembre 2019: i danni, non appena le compagnie di navigazione la DelFin ritiene che la raccomandazione non sia ancora attuata, non rispettano i piani di ammortamento concordati con dato che le procedure modificate non sono state ancora collaudate.

la Confederazione e con le banche finanziatrici.

Osserverà l'esecuzione della vendita mediante trattative private delle navi d'alto mare della Massmariner SA, analizzerà il processo a liquidazione avvenuta e deciderà quindi in quale misura considerare la raccomandazione come attuata.

8472

Stato

Il Consiglio federale ha accolto la raccomandazione.

L'attuazione è pendente.

FF 2020

Raccomandazioni del 27.06.2019 della Delegazione delle finanze al Consiglio federale sulla vendita di navi d'alto mare

Parere del Dipartimento Valutazione della Delegazione delle finanze

2. Elaborazione di una chiara strategia di gestione prima dello scoppio di una crisi di liquidità La Delegazione delle finanze invita il Consiglio federale, Parere del Consiglio federale del 4 settembre 2019: in collaborazione con gli organi societari e i proprietari il Consiglio federale accoglie la raccomandazione, ritenendola tuttavia nonché sulla base delle esperienze maturate nell'ambito già attuata. In stretta collaborazione con l'AFF il DEFR ha già attuato della liquidazione delle compagnie di navigazione SCL le richieste della raccomandazione.

e SCT, a elaborare una chiara strategia di gestione comValutazione della Delegazione delle finanze del 7 novembre 2019: prensiva delle tappe fondamentali. Nello specifico occorre la DelFin ritiene che la raccomandazione non sia ancora attuata, esaminare in che misura altre soluzioni, come dato che le procedure modificate non sono state ancora collaudate.

il fallimento o una moratoria concordataria (eventualmenOsserverà l'esecuzione della vendita mediante trattative private te con una società subentrante), possano in alternativa delle navi d'alto mare della Massmariner SA, analizzerà il processo ridurre le perdite della Confederazione o eliminare i a liquidazione avvenuta e deciderà quindi in quale misura considerare danni.

la raccomandazione come attuata.

3. Elaborazione di criteri di valutazione trasparenti La Delegazione delle finanze raccomanda al Consiglio federale di avvalersi dell'esperienza maturata con la vendita della flotta SCL e SCT e, in caso di vendita di navi, di fissare in particolare criteri per la valutazione delle offerte pervenute nonché per la loro ponderazione e per il processo di selezione.

8473

Parere del Consiglio federale del 4 settembre 2019: il Consiglio federale condivide la raccomandazione, ritenendola tuttavia già attuata.

Valutazione della Delegazione delle finanze del 7 novembre 2019: la DelFin ritiene che la raccomandazione non sia ancora attuata, dato che le procedure modificate non sono state ancora collaudate.

Osserverà l'esecuzione della vendita mediante trattative private delle navi d'alto mare della Massmariner SA, analizzerà il processo a liquidazione avvenuta e deciderà quindi in quale misura considerare la raccomandazione come attuata.

Stato

Il Consiglio federale ha accolto la raccomandazione.

L'attuazione è pendente.

Il Consiglio federale ha accolto la raccomandazione.

L'attuazione è pendente.

FF 2020

Raccomandazioni del 27.06.2019 della Delegazione delle finanze al Consiglio federale sulla vendita di navi d'alto mare

Parere del Dipartimento Valutazione della Delegazione delle finanze

4. Garanzia di una situazione concorrenziale tra i potenziali acquirenti La Delegazione delle finanze raccomanda al Consiglio Parere del Consiglio federale del 4 settembre 2019: federale di non limitarsi a un'unica opzione negoziale la raccomandazione della DelFin coincide con l'esperienza acquisita per la vendita di navi d'alto mare finanziate mediante con le precedenti vendite di navi e con le direttive che nel frattempo fideiussioni della Confederazione. Occorre piuttosto sono state adottate all'interno della Confederazione. Il Consiglio garantire una vera e propria situazione concorrenziale federale riteneva questa raccomandazione già attuata.

tra i partecipanti per ridurre al minimo i danni.

Valutazione della Delegazione delle finanze del 7 novembre 2019: la DelFin ritiene che la raccomandazione non sia ancora attuata, dato che le procedure modificate non sono state ancora collaudate.

Osserverà l'esecuzione della vendita mediante trattative private delle navi d'alto mare della Massmariner SA, analizzerà il processo a liquidazione avvenuta e deciderà quindi in quale misura considerare la raccomandazione come attuata.

5. Protezione contro le indiscrezioni riguardanti informazioni segrete e confidenziali La Delegazione delle finanze raccomanda al Consiglio Parere del Consiglio federale del 4 settembre 2019: federale di adottare misure adeguate, affinché in futuro il Consiglio federale è consapevole del problema delle indiscrezioni.

informazioni classificate come segrete o confidenziali Le indiscrezioni, in particolare nel caso di informazioni confidenziali non vengano più rese pubbliche. In caso di indiscrezioni, e segrete, minacciano di pregiudicare la fiducia nei processi decisionadevono essere utilizzati tutti i mezzi legali disponibili li interni della Confederazione. Negli ultimi anni il Consiglio federale e applicate le sanzioni previste dalla legge.

ha già adottato diverse misure per ridurre i rischi di trasmissione di informazioni all'opinione pubblica. Il Consiglio federale è pertanto del parere che ulteriori misure non porteranno ad alcun miglioramento significativo della situazione.

La Delegazione delle finanze prende atto del parere del Consiglio federale.

8474

Stato

Il Consiglio federale ha accolto la raccomandazione.

L'attuazione è pendente.

Il Consiglio federale non ha accolto la raccomandazione.

La DelFin ne ha preso atto.

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Raccomandazioni del 27.06.2019 della Delegazione delle finanze al Consiglio federale sulla vendita di navi d'alto mare

Parere del Dipartimento Valutazione della Delegazione delle finanze

6. Regolamento sui poteri di firma della Confederazione nei contratti di compravendita La Delegazione delle finanze invita il Consiglio federale Parere del Consiglio federale del 4 settembre 2019: a esaminare in che misura la Confederazione, in qualità si veda la raccomandazione 7.

di garante, debba cofirmare i contratti di vendita di navi Valutazione della Delegazione delle finanze del 7 novembre 2019: d'alto mare che beneficiano delle fideiussioni della la DelFin si occuperà a tempo debito dei risultati di questi mandati Confederazione.

di verifica e ne trarrà le proprie conclusioni.

7. Scelta parziale del diritto nei contratti di compravendita La Delegazione delle finanze ritiene necessario condurre accertamenti giuridici fondati ­ ad esempio nel contesto di una perizia giuridica ­ sulla questione se la scelta parziale del diritto nei contratti di compravendita di navi d'alto mare possa essere accettata dai tribunali svizzeri.

Il Consiglio federale deve provvedere affinché dagli accertamenti si possa trarre una prassi uniforme per la futura vendita di navi d'alto mare garantite con fideiussioni della Confederazione.

8475

Parere del Consiglio federale del 4 settembre 2019: nel contesto di una perizia giuridica il Consiglio federale chiarirà in dettaglio la validità della scelta parziale del diritto nei contratti di compravendita di navi d'alto mare, facendo esaminare nel contempo se, dal punto di vista della Confederazione quale garante, si debba elaborare una procedura standardizzata nell'ambito della vendita di navi d'alto mare. Al riguardo, deve essere esaminata anche la questione dell'opportunità che la Confederazione firmi anch'essa i contratti (cfr. raccomandazione 6) Valutazione della Delegazione delle finanze del 7 novembre 2019: la DelFin si occuperà a tempo debito dei risultati di questi mandati di verifica e ne trarrà le proprie conclusioni.

Stato

Il Consiglio federale ha conferito mandati di verifica in seno all'Amministrazione.

L'attuazione è pendente.

Il Consiglio federale ha conferito mandati di verifica in seno all'Amministrazione.

L'attuazione è pendente.

FF 2020

Raccomandazioni del 27.06.2019 della Delegazione delle finanze al Consiglio federale sulla vendita di navi d'alto mare

Parere del Dipartimento Valutazione della Delegazione delle finanze

8. Rinuncia a ripetute aggiudicazioni mediante trattativa privata La Delegazione delle finanze riconosce che la gestione Parere del Consiglio federale del 4 settembre 2019: di crisi imprevedibili è in linea di principio una situazione occorre esaminare quali misure siano adeguate per l'acquisto di servizi eccezionale, che dunque richiede in parte soluzioni in situazioni di crisi ­ come nel caso delle compagnie di navigazione eccezionali. Per superare situazioni di crisi imprevedibili, SCL e SCT ­ affinché le disposizioni sugli acquisti pubblici siano tuttavia, l'Amministrazione federale deve rispettare le rispettate nel migliore dei modi.

disposizioni giuridiche stabilite dal legislatore. In questo Valutazione della Delegazione delle finanze del 7 novembre 2019: senso, la Delegazione delle finanze raccomanda la DelFin si occuperà a tempo debito dei risultati di questi mandati al Consiglio federale di assicurarsi che, in casi analoghi di verifica e ne trarrà le proprie conclusioni.

a quello delle compagnie SCL/SCT, gli uffici federali competenti: ­ adottino misure adeguate per evitare, in caso di crisi, ripetuti aumenti dei tetti massimi di spesa mediante aggiudicazioni a trattativa privata, ­ si procurino di norma offerte alternative e ­ concludano e datino i contratti di consulenza in modo giuridicamente valido prima dell'inizio dei mandati.

9. Evitare le fideiussioni solidali La Delegazione delle finanze raccomanda al Consiglio federale di non ricorrere più in futuro allo strumento della fideiussione solidale. Le fideiussioni solidali in essere vanno verificate e, se possibile, convertite in fideiussioni semplici.

8476

Parere del Consiglio federale del 4 settembre 2019: il Consiglio federale è disposto a verificare le fideiussioni solidali esistenti, esaminando anche se ­ e, in caso affermativo, a quali condizioni ­ tali fideiussioni possano essere convertite in fideiussioni semplici. Il Consiglio federale è inoltre disposto a esaminare in dettaglio se una futura rinuncia alle fideiussioni solidali sia nell'interesse della Confederazione.

Valutazione della Delegazione delle finanze del 7 novembre 2019: la DelFin si occuperà a tempo debito dei risultati di questi mandati di verifica e ne trarrà le proprie conclusioni.

Stato

Il Consiglio federale ha conferito mandati di verifica in seno all'Amministrazione.

L'attuazione è pendente.

Il Consiglio federale ha conferito mandati di verifica in seno all'Amministrazione.

L'attuazione è pendente.

FF 2020

b) Raccomandazioni pendenti Controllo degli acquisti Raccomandazioni del 12 dicembre 2017 della Delegazione delle finanze al Consiglio federale sul controllo degli acquisti

Strategia d'acquisto Confederazione La Delegazione delle finanze invita il Consiglio federale a decidere una «Strategia d'acquisto Confederazione» coerente e valida per tutta la Confederazione con impostazioni e obiettivi concreti al più tardi al momento dell'entrata in vigore della revisione totale della legge federale sugli acquisti pubblici (LAPub). Le impostazioni e gli obiettivi serviranno agli organi di acquisto della Confederazione da quadro di riferimento per la determinazione e l'attuazione dei propri obiettivi operativi. L'attuazione degli obiettivi viene gestita e controllata con un monitoraggio strategico degli acquisti da impiegare non solo per la rendicontazione, ma anche nell'aiuto alla condotta.

Parere del Dipartimento Valutazione della Delegazione delle finanze

Stato

Il 18 aprile 2018 il Consiglio federale ha comunicato alla DelFin che condivideva questa raccomandazione.

Le principali prescrizioni strategiche relative agli acquisti pubblici della Confederazione sono definite nella LAPub e nell'ordinanza sugli acquisti pubblici (OAPub) nonché nell'ordinanza concernente l'organizzazione degli acquisti pubblici della Confederazione (OOAPub).

L'elaborazione di una «Strategia d'acquisto Confederazione» dipende dalla revisione della LAPub e dell'OAPub.

Il Parlamento ha approvato la revisione totale della LAPub nel 2019. Da quel momento l'OAPub è in fase di revisione.

La legge così modificata e l'ordinanza entreranno verosimilmente in vigore il 1° gennaio 2021.

Dopo la conclusione della fase parlamentare la Conferenza degli acquisti della Confederazione (CA) ha fatto svolgere nel 2019 lavori preparatori per l'elaborazione di una «Strategia d'acquisto Confederazione». Sotto la direzione della CA saranno esaminate nel 2020 ulteriori prescrizioni strategiche per gli acquisti pubblici della Confederazione.

A metà novembre 2019 al comitato della CA è stato presentato un calendario di massima, che prevede per fine 2020 l'adozione di una prima strategia d'acquisto per tutta la Confederazione.

La raccomandazione è stata accolta.

L'attuazione è pendente.

Nel 2019 sono iniziati i primi lavori.

Per fine 2020 l'Amministrazione si prefigge di presentare una prima Strategia d'acquisto per tutta la Confederazione

8477

FF 2020

Raccomandazioni del 12 dicembre 2017 della Delegazione delle finanze al Consiglio federale sul controllo degli acquisti

Riforma delle procedure di acquisto della Confederazione La Delegazione delle finanze invita il Consiglio federale a trasporre in una prima fase le procedure attuali di acquisto nell'Amministrazione federale in procedure standard di acquisto valide per tutta la Confederazione e a porle sotto una gestione unitaria (responsabilità procedurale) allo scopo di renderle più rapide ed economiche, di sviluppare sinergie e realizzare economie di scala. La Delegazione delle finanze suggerisce di esaminare, in una seconda fase, in che misura l'attuale struttura degli acquisti della Confederazione con gli organi centrali, con diverse organizzazioni decentralizzate presso servizi interessati, con la Conferenza degli acquisti della Confederazione (CA) e la Conferenza di coordinamento degli organi della costruzione e degli immobili dei committenti pubblici (KBOB), debba essere adeguata alle procedure di acquisto standardizzate.

8478

Parere del Dipartimento Valutazione della Delegazione delle finanze

Stato

Il 18 aprile 2018 il Consiglio federale ha comunicato alla DelFin che condivideva parzialmente questa raccomandazione.

Secondo il Consiglio federale a causa della molteplicità e diversità dei mandati vi sono dei limiti alla standardizzazione delle procedure di acquisto e alla gestione unitaria. Per disporre di procedure di acquisto innovative e il più possibile flessibili il Consiglio federale non intende inoltre attribuire eccessiva importanza alla standardizzazione. La raccomandazione potrà essere attuata non appena saranno disponibili le necessarie basi a livello di legge e di ordinanza e sarà adottata la «Strategia d'acquisto Confederazione».

L'ottimizzazione e la standardizzazione delle procedure di acquisto dovrebbero avvenire adempiendo queste condizioni e nel quadro delle prescrizioni strategiche della LAPub, nell'ambito dell'OOAPub e delle disposizioni di esecuzione.

La CA ha istituito un Gruppo di lavoro interdipartimentale per gli acquisti, gli immobili e la logistica (IDA BIL), responsabile del coordinamento di questioni strategiche, materiali, tecniche e/o organizzative nel settore della gestione degli acquisti, degli immobili e della logistica. Tra i compiti di IDA BIL vi sono anche il coordinamento e l'armonizzazione dei processi di supporto nei tre settori degli acquisti, degli immobili e della logistica, con l'obiettivo di raggiungere il massimo grado possibile di standardizzazione in seno all'Amministrazione federale.

Nei prossimi anni il gruppo di specialisti del Gruppo di lavoro interdipartimentale IDA BIL si concentrerà sull'armonizzazione dei processi di acquisto.

La raccomandazione è stata parzialmente accolta.

L'attuazione è pendente.

Il DFF ha avviato i primi lavori.

La raccomandazione potrà essere attuata non appena saranno disponibili le necessarie basi anche a livello di OAPub e sarà adottata la «Strategia d'acquisto Confederazione».

FF 2020

Raccomandazioni del 12 dicembre 2017 della Delegazione delle finanze al Consiglio federale sul controllo degli acquisti

Migliorare la qualità dei dati del controllo degli acquisti La Delegazione delle finanze raccomanda al Consiglio federale di migliorare ancora la qualità dei dati riguardanti il controllo degli acquisti introducendo un'unica amministrazione dei dati di base nell'Amministrazione federale e indicazioni più precise sul loro rilevamento.

Parere del Dipartimento Valutazione della Delegazione delle finanze

Stato

La raccomandazione sarà attuata nell'ambito del programma SUPERB, che regola la messa a disposizione delle nuove piattaforme per i processi di supporto dell'Amministrazione federale, dunque anche per le procedure di acquisto.

Il tema dell'amministrazione unificata dei dati di base è gestito sotto l'egida dell'AFF. Inoltre, nell'ambito del programma SUPERB vengono condotti diversi studi relativi ai processi di sostegno dell'Amministrazione federale. Uno di essi si occupa del tema dell'amministrazione unificata dei dati di base nell'Amministrazione federale.

I risultati dello studio serviranno anche da fondamento per i dati di base delle future procedure di acquisto nel nuovo ambiente di sistema SAP.

Il progetto MDG (Master Data Governance), sviluppato nel quadro del programma SUPERB, prevede l'introduzione in tutta l'Amministrazione federale dell'applicazione SAP Geschäftspartners, che in futuro fungerà da strumento di base del controllo degli acquisti. In base alla pianificazione del progetto, nel 2020 sarà installato un prototipo MDG per i partner commerciali. L'introduzione di SAP Geschäftspartners nei processi di acquisto sarà effettiva con l'introduzione, in tutta l'Amministrazione federale, del nuovo sistema S/4HANA prevista tra fine 2024 e inizio 2025. Entro fine 2023 l'elenco dei creditori e dei debitori dovrà essere rivisto e collegato con il nuovo SAP-Geschäftspartner.

La raccomandazione è stata accolta.

L'attuazione è pendente.

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Informatica della Confederazione Raccomandazione del 5 marzo 2014 della Delegazione delle finanze al Consiglio federale relativa all'informatica della Confederazione

Ulteriore sviluppo nel controlling TIC La Delegazione delle finanze invita il Consiglio federale ad armonizzare maggiormente le indicazioni e gli strumenti direttivi per i progetti informatici in tutta la Confederazione e soprattutto a prendere in esame l'opportunità di centralizzare il controlling dei progetti chiave TIC (gestione e sorveglianza) presso un unico organo, al fine di garantire una conduzione unitaria e professionale dei progetti TIC della Confederazione di importanza strategica.

Pianificazione a media scadenza delle TIC La Delegazione delle finanze raccomanda al Consiglio federale di valutare, in vista della prossima revisione dell'ordinanza sull'informatica nell'Amministrazione federale (OIAF), il potenziale di perfezionamento che sussiste nell'ambito dell'attuale gestione finanziaria delle TIC e di provvedere a un'attuazione di carattere vincolante di una pianificazione a media scadenza delle TIC per tutta la Confederazione.

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Parere del Dipartimento Valutazione della Delegazione delle finanze

Stato

Il Consiglio federale ha respinto la raccomandazione.

A metà novembre 2019 il Consiglio federale ha affermato che con la consegna dei rapporti semestrali dell'ODIC concernenti i progetti chiave TIC al Consiglio federale, alla DelFin e alle Commissioni della gestione era stato installato un sistema di rapporto centralizzato.

Per contro il Consiglio federale ha respinto la centralizzazione delle responsabilità per i progetti chiave TIC, poiché comporterebbe nuovi pericoli e in particolare perché le unità competenti si sentirebbero meno responsabili del successo di un progetto. Inoltre ha affermato di avere già emanato disposizioni corrispondenti.

Fondamentalmente la Delegazione delle finanze mantiene il suo invito a esaminare l'opportunità di centralizzare il controlling (conduzione e sorveglianza) presso un servizio unico, soprattutto per quanto concerne i progetti chiave TIC. Continuerà a seguire la sua richiesta con un orizzonte a lungo termine.

La raccomandazione è stata respinta.

La Delegazione delle finanze continuerà a seguire la questione a lungo termine.

Per controllare la pianificazione TIC a medio e lungo termine, le discipline di pianificazione «gestione strategica TIC», «gestione dell'architettura aziendale» e la conseguente «gestione del portafoglio TIC» devono essere rese operative e coordinate.

Per controllare la pianificazione TIC a medio e lungo termine devono essere state istituite discipline di pianificazione come la «gestione dell'architettura aziendale» e una gestione del portafoglio TIC. In seguito alla sospensione dei lavori relativi alla gestione dell'architettura informatica della Confederazione è stata rimandata anche l'elaborazione di una pianificazione completa dei progetti informatici.

La raccomandazione è stata accolta.

L'attuazione ha subito ritardi dato che mancano importanti elementi per la pianificazione a medio termine.

FF 2020

Strategia informatica della Confederazione 2016­2019 Raccomandazione del 25 settembre 2015 della Delegazione delle finanze al Consiglio federale sulla strategia informatica 2016­2019

Conduzione e gestione centralizzata La Delegazione delle finanze si è espressa chiaramente a favore di un ulteriore rafforzamento della conduzione e gestione centralizzata delle funzioni interdipartimentali e si aspetta quindi che in base alla nuova strategia TIC l'ODIC si occupi in modo più energico della situazione generale del sistema informatico della Confederazione e rafforzi la propria attività di conduzione in questo ambito.

A tale scopo è indispensabile che l'architettura delle TIC all'interno della Confederazione e le prestazioni TIC, di cui le unità amministrative devono poter disporre con funzionalità e livelli di qualità uguali o analoghi, vengano considerati servizi TIC standard e siano soggetti a una conduzione e gestione centrale.

Revisione dell'OIAF La Delegazione delle finanze raccomanda al Consiglio federale di esaminare se le competenze e la facoltà di impartire istruzioni dell'ODIC sono chiaramente definite nell'OIAF, se possono essere perfezionate e quale ruolo va attribuito in futuro al Consiglio informatico della Confederazione (CIC).

Architettura TIC della Confederazione La Delegazione delle finanze si aspetta che in futuro le sinergie interdipartimentali vengano individuate tempestivamente e valorizzate. Raccomanda quindi al Consiglio federale di inserire nella strategia TIC 2016­2019 l'elaborazione di una gestione dell'architettura TIC per tutta la Confederazione che comprenda anche una pianifi-

Parere del Dipartimento Valutazione della Delegazione delle finanze

Stato

Per controllare la pianificazione TIC a medio e lungo termine, le discipline di pianificazione «gestione strategica TIC», «gestione dell'architettura aziendale» e la conseguente «gestione del portafoglio TIC» devono essere rese operative e coordinate. Questo non è ancora stato realizzato per tutta la Confederazione. Nel dicembre 2017 il Consiglio federale ha respinto l'introduzione di una gestione del portafoglio TIC centralizzata, decidendo invece di introdurre una gestione del portafoglio TIC armonizzata a livello di Confederazione.

La raccomandazione è stata sostanzialmente accolta.

Un'attuazione riguardante l'architettura delle TIC a livello di Confederazione e il ruolo dell'ODIC è attualmente incerta.

A fine 2019 il Consiglio federale non aveva ancora concluso le proprie discussioni sulla governance informatica e quindi sul ruolo degli attuali organi informatici, ossia dell'ODIC e dell'UFIT.

In merito al ciberspazio e nel quadro dello sviluppo del Centro di competenza per la cibersicurezza, nel corso del primo semestre 2020 il DFF sottoporrà al Consiglio federale un disegno di revisione dell'OIAF.

La raccomandazione è stata accolta.

L'attuazione ha subito ritardi a causa delle discussioni ancora in corso in seno al Consiglio federale in merito alla governance informatica.

La Delegazione delle finanze sostiene due raccomandazioni del CDF: la prima, rivolta al Consiglio federale, è intesa a rafforzare il ruolo dell'ODIC al fine di permettergli di controllare l'architettura aziendale della Confederazione e di ripensare il ruolo del board architetturale Confederazione; la seconda, rivolta all'ODIC, è intesa a garantire la coerenza dei progetti TIC di grandi dimensioni con la futura archi-

La raccomandazione è stata accolta.

L'attuazione avviene attualmente in singoli settori,

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FF 2020

Raccomandazione del 25 settembre 2015 della Delegazione delle finanze al Consiglio federale sulla strategia informatica 2016­2019

Parere del Dipartimento Valutazione della Delegazione delle finanze

Stato

cazione a media scadenza nel settore dell'architettura TIC. In qualità di organo di alta vigilanza, la Delegazione delle finanze seguirà con attenzione lo sviluppo dell'architettura della Confederazione.

tettura aziendale della Confederazione.

Le richieste della Delegazione delle finanze sono incluse nella strategia TIC 2016­2019 della Confederazione. Tuttavia la realizzazione di una gestione dell'architettura TIC per tutta la Confederazione comprendente anche una pianificazione a media scadenza ha subito ritardi e finora non ha potuto essere attuata.

Nella primavera 2018 il DFF ha sospeso i lavori inerenti alla gestione dell'architettura TIC per tutta la Confederazione. Anche dopo essere stato più volte modificato, il progetto non ha ottenuto il necessario sostegno all'interno dell'Amministrazione federale, dato che diversi dipartimenti ritenevano che il rapporto costi-benefici di una architettura comune non fosse conveniente.

Per contro, sono stati avviati lavori in singoli settori (standardizzazione di strumenti di lavoro, convenzioni e modelli, elaborazione dell'architettura in dipartimenti e uffici e, innanzitutto, nel quadro di progetti come DaziT, GENOVA, SUPERB). I risultati di questi lavori saranno raggruppati progressivamente. La pianificazione a medio termine avviene nei dipartimenti (cfr. anche le decisioni concernenti la gestione del portafoglio di cui sopra). L'ODIC ha inoltre presentato alla Conferenza dei segretari generali una panoramica delle applicazioni da rinnovare. Dal canto loro i dipartimenti esaminano le possibili sinergie. Secondo le basi della nuova strategia informatica della Confederazione 2020­2023 la realizzazione di una gestione dell'architettura dell'informatica è prevista in quanto disciplina di pianificazione, ciò che è indispensabile nel contesto della trasformazione digitale.

mentre i lavori inerenti a una futura architettura comune a livello federale sono per il momento sospesi.

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FF 2020

Raccomandazione pendente al DATEC Raccomandazione del 14 dicembre 2017 della Delegazione delle finanze al Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni (DATEC) su un sussidio di minore entità

Soppressione di un sussidio di minore entità La Delegazione delle finanze raccomanda alla responsabile del DATEC di esaminare la soppressione dell'aiuto finanziario al fondo per la ricerca forestale e del legno (sussidio di minore entità).

Parere del Dipartimento Valutazione della Delegazione delle finanze

Stato

L'allora responsabile del DATEC concordava con la Delegazione delle finanze sul fatto che l'importo di 770 000 franchi rappresenti una cifra modica per un sussidio e che, sulla base delle lacune constatate dal CDF, il fondo non possa essere mantenuto nella forma attuale. Tuttavia si tratta di uno strumento pluriennale che in questo caso presenta il vantaggio di essere sotto la responsabilità congiunta della Confederazione e dei Cantoni. Poiché in Svizzera le attività pratiche dei servizi forestali sono organizzate a livello cantonale, è auspicabile che vi sia una collaborazione tra ricerca e attuazione pratica. Anche la Conferenza cantonale per la foresta, la fauna e il paesaggio (CFP), competente in materia, condivide tale posizione.

Il DATEC ha esaminato con i Cantoni se una soluzione alternativa permetterebbe di soddisfare le indiscutibili esigenze di adeguamento, mantenendo nel contempo le qualità del fondo attuale. Nel giugno 2019 la nuova responsabile del DATEC ha informato la DelFin del fatto che per il Fondo per la ricerca forestale e del legno sarebbe stata utilizzata una nuova forma giuridica e che il deposito comune presso la Confederazione in cui convergono i contributi della Confederazione e dei Canoni sarebbe stato chiuso. Una convenzione sulle prestazioni fra l'UFAM e la CFP è entrata in vigore il 1° gennaio 2020.

La DelFin è rimasta alquanto stupita dell'elevato dispendio amministrativo causato dalla soluzione applicata da DATEC e Cantoni e ne discuterà nuovamente con la responsabile del DATEC.

Il DATEC ha accolto la raccomandazione.

L'attuazione è avvenuta soltanto in parte e sarà nuovamente discussa con la responsabile del DATEC, visti gli elevati costi amministrativi che ne derivano.

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FF 2020

c) Raccomandazioni attuate nel 2019 Controllo degli acquisti Raccomandazioni del 12 dicembre 2017 della Delegazione delle finanze al Consiglio federale sul controllo degli acquisti

Approvazione e pubblicazione del nuovo sistema di rapporto globale La Delegazione delle finanze chiede al Consiglio federale - che a partire dal 2017 approvi il nuovo sistema di rapporto globale sul controllo gestionale degli acquisti per il Consiglio federale e la Delegazione delle finanze sulla base dell'allegato 3A dell'OOAPub, invece di limitarsi a prenderne atto, come fatto finora, prima di inoltrarlo alla Delegazione delle finanze con la propria valutazione e i dati su eventuali misure decise; - che a partire dal 2017 pubblichi il sistema di rapporto globale al fine di aumentare ulteriormente la trasparenza nel settore degli acquisti dell'Amministrazione federale.

Rapporto annuale dei servizi centrali d'acquisto della Confederazione La Delegazione delle finanze invita il Consiglio federale a fare in modo che a partire dal 2018 almeno i tre principali servizi centrali d'acquisto della Confederazione (armasuisse, USTRA e UFCL) redigano insieme, sulla falsa riga del modello del rapporto annuale dell'USTRA, un rapporto annuale sugli acquisti fatti e provvedano alla sua pubblicazione.

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Parere del Dipartimento Valutazione della Delegazione delle finanze

Stato

Il 18 aprile 2018 il Consiglio federale ha comunicato alla DelFin di essere d'accordo con questa raccomandazione.

In considerazione dell'attribuzione delle competenze al livello gerarchico appropriato, il Consiglio federale continuerà unicamente a prendere atto del rapporto globale (art. 23b cpv. 5 OOAPub) senza approvarlo, come invece auspicato dalla Delegazione delle finanze.

Il «Reporting-Set Beschaffungscontrolling 2018» (soltanto in tedesco e francese) è stato pubblicato per la prima volta il 20 settembre 2019 nella pagina Internet del CA, dopo che il Consiglio federale ne aveva preso atto. Lo stesso avverrà per tutti i documenti di questo tipo, che possono essere consultati al seguente indirizzo: www.bkb.admin.ch/bkb/de/home/oeffentlichesbeschaffungswesen/beschafungscontrolling-bverw.html

La raccomandazione è stata parzialmente accolta.

L'attuazione è avvenuta nell'autunno 2019.

Il Consiglio federale continua a prendere atto del sistema di rapporto, ma senza approvarlo.

Il 18 aprile 2018 il Consiglio federale ha comunicato alla DelFin di essere d'accordo con questa raccomandazione.

Il 20 settembre 2019 il primo rapporto annuale congiunto dei servizi centrali d'acquisto della Confederazione è stato pubblicato in contemporanea con il «Reporting Set Beschaffungscontrolling 2018» (soltanto in tedesco e francese): www.bkb.admin.ch/bkb/it/home/oeffentlichesbeschaffungswesen/gemeinsamer-jahresbericht.html

La raccomandazione è stata accolta.

L'attuazione è avvenuta nell'autunno 2019.