06.028 Messaggio sul decreto federale concernente gli aiuti finanziari per la custodia di bambini complementare alla famiglia del 10 marzo 2006

Onorevoli presidenti e consiglieri, con il presente messaggio vi sottoponiamo per approvazione il disegno di decreto federale concernente gli aiuti finanziari per la custodia di bambini complementare alla famiglia.

Gradite, onorevoli presidenti e consiglieri, l'espressione della nostra alta considerazione.

10 marzo 2006

In nome del Consiglio federale svizzero: Il presidente della Confederazione, Moritz Leuenberger La cancelliera della Confederazione, Annemarie Huber-Hotz

2005-2890

3113

Compendio La legge federale sugli aiuti finanziari per la custodia di bambini complementare alla famiglia, entrata in vigore il 1° febbraio 2003, allestisce un programma d'impulso di otto anni per l'istituzione di strutture supplementari di custodia diurna dei bambini, allo scopo di consentire ai genitori una migliore conciliabilità tra famiglia e professione o formazione. È stato stanziato un primo credito d'impegno di 200 milioni di franchi per un periodo di quattro anni (1° febbraio 2003­31 gennaio 2007).

Possono beneficiare di questi aiuti le nuove strutture di custodia collettiva diurna e parascolastiche, come pure le strutture esistenti che aumentano la loro offerta in maniera significativa. Sono altresì compresi i progetti nel settore della custodia in famiglie diurne. Gli aiuti finanziari sono concessi sotto forma di contributi forfetari per una durata massima di tre anni.

Conformemente alle prescrizioni di legge, l'Ufficio federale delle assicurazioni sociali, incaricato dell'attuazione del programma, ha svolto una valutazione degli effetti degli aiuti finanziari finalizzata, in primo luogo, a verificare l'efficacia del programma d'impulso rispetto al numero di posti creati. Il risultato della valutazione funge da base decisionale per il proseguimento del programma e la fissazione del secondo credito d'impegno per il periodo dal 1° febbraio 2007 al 31 gennaio 2011.

L'attuazione del programma d'impulso è stata considerata buona. La valutazione ha dimostrato che i genitori sfruttano le possibilità di custodia sia per esercitare un'attività professionale, sia per seguire una formazione. Il programma ha consentito di aumentare il numero dei posti di custodia. Nei primi quattro anni si stimano a 13 400 i nuovi posti che hanno beneficiato degli aiuti finanziari della Confederazione. Sempre secondo le stime, su 200 milioni di franchi disponibili nell'ambito del primo credito d'impegno ne saranno utilizzati al massimo 107; il credito restante è annullato.

Il Consiglio federale propone la continuazione del programma d'impulso. Tale decisione è fondata principalmente sui risultati della valutazione come pure sugli argomenti che motivano un'estensione dell'offerta nel settore della custodia extrafamiliare. Rispetto all'importo del primo credito d'impegno, 'in considerazione dell'inattesa scarsità
di domande di aiuti finanziari pervenute e della difficile situazione delle finanze federali, s'impone tuttavia una netta riduzione. Per il periodo 1° febbraio 2007­31 gennaio 2011 il Consiglio federale propone quindi un secondo credito d'impegno di 60 milioni di franchi.

3114

Messaggio 1

Parte generale

1.1

Situazione iniziale

1.1.1

Situazione attuale nel settore della custodia di bambini complementare alla famiglia

La custodia extrafamiliare è un elemento chiave di una politica familiare durevole.

La creazione di strutture di custodia risponde a un bisogno accertato.

Quasi un terzo delle economie domestiche con figli di età inferiore ai 15 anni si avvale della custodia extrafamiliare. Circa la metà delle famiglie ricorre a parenti (in genere i nonni); il 16 per cento utilizza strutture collettive (asili nido, doposcuola ecc.); il 15 per cento affida i figli a famiglie diurne e il 10 per cento a conoscenti e vicini. L'8 per cento, infine, utilizza altre forme di custodia (strutture parascolastiche, personale domestico). Per le famiglie che lasciano i figli in custodia più di un giorno alla settimana, le offerte istituzionali sono più importanti del ricorso ai parenti1. Queste cifre, tuttavia, non forniscono informazioni sulle difficoltà incontrate dai genitori che cercano per i figli posti di custodia adeguati ai loro bisogni, né forniscono indicazioni sul numero di bambini che non possono essere accolti in strutture appropriate.

Si constata un vasto consenso sul fatto che l'offerta della custodia extrafamiliare è di gran lunga inferiore alla richiesta2. Secondo un rilevamento per campionatura eseguito in tutte le regioni presso economie domestiche con figli in età prescolastica3, in Svizzera mancano 50 000 posti di custodia per questa categoria d'età. Per gli asili nido, in particolare, i genitori devono iscriversi su una lista d'attesa e quindi pazientare a lungo, talvolta addirittura per due anni4, prima che un posto si liberi. La scarsità di posti di custodia disponibili risulta anche da queste cifre: secondo la rilevazione del 1995 sulle forze di lavoro in Svizzera, il 50 per cento delle madri che non esercitano un'attività professionale sarebbero liete di esercitarla se il problema della custodia dei figli fosse risolto5.

La mancanza di strutture di custodia è discussa sempre più spesso dall'opinione pubblica e a livello politico. Va ricondotta principalmente al fatto che le donne professionalmente attive sono sempre più numerose, mentre i bambini possono sempre più raramente essere custoditi in seno alla famiglia (per esempio dai nonni), a causa delle mutate strutture familiari. Su tre donne con un partner e figli in età da 0 1

2

3

4

5

Rapporto sulle famiglie 2004: Esigenze strutturali di una politica familiare adeguata ai bisogni. Dipartimento federale dell'interno. pag. 56; (download da www.bsv.admin.ch/fam/projekte/i/familienbericht.htm ) Bébés et employeurs ­ comment réconcilier travail et vie de famille. Vol. 3: NouvelleZélande, Portugal et Suisse, OCDE 2004, pag. 124. (consultabile presso www1.oecd.org/publications/e-book/8104162E.pdf) Iten, Rolf et al., Familienergänzende Kinderbetreuung in der Schweiz: Aktuelle und zukünftige Nachfragepotenziale, Schweizerischer Nationalfonds ­ NFP 52, 2005.

(download da www.nfp52.ch/files/download/Wissenschaftlicher_Bericht.pdf.)

Rapporto della CSSS-N del 22 febbraio 2002. Iniziativa parlamentare. Finanziamento iniziale per l'istituzione di strutture di custodia per l'infanzia complementari alla famiglia (Fehr Jacqueline), FF 2002 3765, n. 2.1.1.

Frauenfragen, 2/2001, pag. 42.

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a 6 anni, due lavorano. Non appena il figlio minore è in età di scolarizzazione, più di tre quarti delle donne ritornano ad esercitare una professione. La percentuale d'occupazione delle donne capofamiglia è nettamente superiore a quella delle donne che possono contare su un partner6.

Molti sono gli argomenti in favore di un ampliamento dell'offerta di forme di custodia. In buona parte sono già stati esplicitati dalla Commissione della sicurezza sociale e della sanità del Consiglio nazionale (qui appresso «la Commissione»)7 e dal nostro Consiglio8 in occasione della creazione del programma d'impulso per custodia di bambini complementare alla famiglia, che, sotto diversi punti di vista, appare d'importanza fondamentale:

6 7 8

9 10

­

un'offerta sufficiente di strutture di custodia extrafamiliare accresce la libertà di scelta dei genitori, e in particolare della madre, in materia di attività professionale, perché ancora molte donne cessano di lavorare dopo la nascita del primo figlio. Al tempo stesso, questa offerta rende più facile la decisione di avere figli per le donne che desiderano continuare ad esercitare un'attività lucrativa o che vi sono costrette per ragioni economiche;

­

la custodia complementare alla famiglia stimola la socializzazione dei bambini, ha effetti benefici sul loro sviluppo e sulle loro capacità cognitive e facilita quindi l'integrazione, in particolare nella scuola;

­

le pari opportunità delle donne nel mondo del lavoro sono migliorate, i genitori (madre e padre) possono meglio conciliare lavoro e famiglia. Inoltre una più vasta offerta di strutture di custodia complementari alla famiglia incoraggia anche la parità tra donne e uomini in relazione con le possibilità d'impiego;

­

un maggiore impegno professionale delle donne è benefico per l'economia.

Da un lato, accresce il reddito familiare, prevenendo l'impoverimento delle famiglie e quindi influenzando positivamente i consumi e aumentando le entrate fiscali. Dall'altro, contribuisce a ridurre le perdite di capitale umano generate dall'uscita dal mercato del lavoro e combatte la scarsità di personale qualificato in determinati settori. La creazione di strutture di custodia è parte integrante di una politica aziendale orientata alle famiglie. Uno studio effettuato presso una selezione di aziende svizzere presentato di recente dimostra i vantaggi di una simile politica9;

­

a livello locale, e in particolare per i Comuni, un'offerta sufficiente di strutture di custodia complementari alla famiglia, costituisce un vantaggio sotto il profilo concorrenziale, influenzando in maniera decisiva la scelta del luogo di residenza delle giovani famiglie10.

Rapporto sulle famiglie 2004, (nota 1), pag. 50.

Rapporto della CSSS-N del 22 febbraio 2002, (nota 4), n. 2.1.2.

Parere del Consiglio federale sull'iniziativa parlamentare Finanziamento iniziale per l'istituzione di centri di accoglienza per l'infanzia complementari alle famiglie (Fehr Jacqueline), FF 2002 3808, n. 2.1.

Prognos AG, Basel, Betriebswirtschaftliche Kosten-Nutzen-Analyse familienfreundlicher Unternehmenspolitik, 2005, ordinazioni e download presso www.seco.admin.ch.

Betreuungsindex Kanton Zürich, Ergebnisse der Pilotphase, Gleichstellungskommission des Kantons Zürich, 2004.

3116

1.1.2

Programma d'impulso per la creazione di posti di custodia

1.1.2.1

Genesi

Il 22 marzo 2000, la consigliera nazionale Jacqueline Fehr ha depositato un'iniziativa parlamentare (00.403 Finanziamento iniziale per posti di custodia extrafamiliare) in forma di interrogazione del tenore seguente: «Vanno elaborate le basi legali necessarie per consentire alla Confederazione di sostenere finanziariamente i Comuni che allestiscono centri di accoglienza per l'infanzia complementari alle famiglie (asili nido, doposcuola, famiglie diurne, scuole a orario continuato ecc.).

La Confederazione verserà una quota annuale di 100 milioni di franchi al massimo come finanziamento iniziale per l'istituzione di centri di accoglienza per l'infanzia complementari alle famiglie durante i dieci anni seguenti l'entrata in vigore delle basi legali in questione. Queste strutture dovranno essere riconosciute dallo Stato. La Confederazione sosterrà finanziariamente questi centri per due anni al massimo, a partire dall'istituzione delle relative strutture o dalla loro entrata in funzione. Il sostegno finanziario non dovrà superare un terzo dei costi di gestione.» Il 21 marzo 2001, il Consiglio nazionale ha deciso di dare seguito all'iniziativa con una netta maggioranza.

Il 22 febbraio 2002, con 14 voti contro 3 e 2 astensioni, la Commissione ha adottato l'avamprogetto di legge federale sugli aiuti finanziari per la custodia di bambini complementare alla famiglia elaborato dalla sottocommissione «Politica familiare».

L'avamprogetto del decreto federale sul finanziamento è stato approvato con 13 voti contro 3 e 2 astensioni.

Secondo il progetto di legge, durante il periodo di dieci anni, potevano essere accordati aiuti finanziari alle seguenti strutture: ­

strutture di custodia diurna;

­

strutture di custodia parascolastiche;

­

strutture di coordinamento della custodia in famiglie diurne.

Secondo il progetto di decreto federale presentato contemporaneamente, per i primi quattro anni dopo l'entrata in vigore della legge si doveva approvare un credito d'impegno di 400 milioni di franchi al massimo. Per gli anni successivi, fino alla scadenza della durata di validità della legge, dovevano essere decisi nuovi crediti d'impegno.

Nel parere del 27 marzo 2002, il nostro Consiglio ha approvato gli obiettivi dell'iniziativa e l'attuazione proposta nel progetto di legge, ma ha considerato troppo elevato il finanziamento previsto, esprimendosi in favore di un importo globale massimo di 100 milioni di franchi per i primi quattro anni. Il nostro Consiglio ha altresì proposto di limitare gli aiuti della Confederazione a un periodo totale di otto anni, in modo che la durata del secondo credito d'impegno sia di quattro anni.

Il 4 ottobre 2002 l'Assemblea federale ha approvato la legge federale concernente gli aiuti finanziari per la custodia di bambini complementare alla famiglia limitata a

3117

otto anni (qui appresso «la legge»)11. Un credito d'impegno di 200 milioni di franchi per i primi quattro anni è stato adottato con il decreto federale del 30 settembre 200212.

Il 9 dicembre 2002 il nostro Consiglio ha emanato l'ordinanza sugli aiuti finanziari per la custodia di bambini complementare alla famiglia (qui appresso «l'ordinanza»)13. Legge e ordinanza sono entrate in vigore il 1° febbraio 2003.

1.1.2.2

Il programma d'impulso

1.1.2.2.1

Principi di base

La legge e l'ordinanza hanno introdotto un programma d'impulso di otto anni per promuovere la creazione di posti supplementari di custodia diurna, in modo da consentire ai genitori di meglio conciliare la famiglia con l'attività professionale o la formazione.

Secondo la legge gli aiuti finanziari possono essere concessi: ­

alle strutture di custodia collettiva diurna (soprattutto asili infantili);

­

alle strutture di custodia parascolastiche (per es. istituzioni che custodiscono bambini in età scolastica al di fuori delle ore di insegnamento, mense);

­

alle strutture che coordinano la custodia in famiglie diurne (per es. associazioni di genitori diurni).

Questi aiuti finanziari sono stanziati per tre anni al massimo e devono essere utilizzati dai beneficiari per la creazione o l'incremento dell'offerta di strutture di custodia diurna o per l'istituzione di strutture di custodia parascolastiche. Corrispondono al massimo a un terzo dei costi di gestione e d'investimento. Beneficiano degli aiuti finanziari soltanto le nuove strutture di custodia o quelle che aumentano considerevolmente la propria offerta. I posti di custodia già esistenti sono esclusi.

Nel settore delle famiglie diurne gli aiuti finanziati sono accordati per misure di formazione o di perfezionamento professionale come pure per progetti finalizzati a migliorare il coordinamento o la qualità della custodia nelle famiglie diurne. Gli aiuti finanziari non sono versati ai genitori dei bambini da custodire né alle famiglie diurne. Anche in questo caso il finanziamento massimo non è superiore a un terzo dei costi.

1.1.2.2.2

Condizioni

Gli aiuti finanziari possono essere concessi alle strutture di custodia collettiva diurna e parascolastiche che sono costituite sotto forma di persone giuridiche e non perseguono scopi lucrativi o che sono gestite da collettività pubbliche, che rispondono alle esigenze qualitative cantonali e il cui finanziamento a lungo termine sembra garantito per sei anni al minimo. L'ordinanza definisce inoltre requisiti specifici per i vari tipi di struttura.

11 12 13

RS 861 FF 2003 365 RS 861.1

3118

Le strutture di custodia collettiva diurna devono adempiere le condizioni qui appresso: ­

i nuovi asili per bambini in età prescolastica devono disporre di almeno dieci posti ed essere aperti almeno 25 ore alla settimana e 45 settimane all'anno;

­

le strutture esistenti che ampliano la loro offerta devono aumentare di un terzo il numero di posti, ma al minimo di dieci posti, ed estendere di un terzo le ore di apertura annue.

Le strutture di custodia parascolastiche devono adempiere le condizioni qui appresso: ­

le nuove strutture devono disporre di almeno dieci posti e essere aperte almeno quattro giorni alla settimana e 36 settimane scolastiche all'anno.

Devono custodire i bambini durante blocchi orari di almeno un'ora alla mattina, di due ore a mezzogiorno (pasto incluso) o di due ore il pomeriggio;

­

le strutture esistenti che ampliano la loro offerta devono aumentare di un terzo il numero dei posti, ma almeno di dieci posti, ed estendere di un terzo le ore di apertura annue.

1.1.2.2.3

Calcolo e durata degli aiuti finanziari

Gli aiuti finanziari alle strutture di custodia collettiva diurna sono erogati sotto forma di contributi forfetari per un periodo di due anni. L'importo forfetario è di 5000 franchi annui per ogni nuovo posto occupato a tempo pieno (orario di apertura di almeno 2025 ore lavorative all'anno); questo importo è diminuito proporzionalmente in caso di offerte a orario ridotto. L'importo forfetario per i posti occupati è erogato integralmente per due anni. Durante il primo anno, sono altresì erogati contributi pari al 50 per cento dell'importo forfetario per i posti non occupati.

Gli aiuti finanziari alle strutture di custodia parascolastiche sono erogati sotto forma di contributi forfetari per un periodo di tre anni. Anche in questo caso i contributi riguardano i nuovi posti. Per i posti occupati a tempo pieno (orario di almeno 225 giorni all'anno) il contributo è di 3000 franchi annui; questo importo è diminuito proporzionalmente in caso di offerte a orario ridotto. Il calcolo degli importi forfetari avviene sulla base dei blocchi orari giornalieri. Si fa la distinzione tra custodia mattutina (prima dell'inizio della scuola), custodia di mezzogiorno (pasto incluso) e custodia pomeridiana (dopo la fine della scuola). L'importo forfetario per i posti occupati è erogato integralmente nei primi due anni, mentre nel terzo anno il contributo è del 50 per cento. Durante il primo anno, sono altresì erogati contributi pari al 50 per cento dell'importo forfetario per i posti non occupati.

Alle strutture che coordinano la custodia in famiglie diurne, da un lato sono accordati aiuti finanziari per la formazione e il perfezionamento professionale dei genitori diurni e delle persone incaricate del coordinamento per un periodo massimo di tre anni. Sono erogati fino a 85 franchi per famiglia diurna occupata, ma al massimo un terzo delle spese effettive. D'altro lato, per progetti intesi a migliorare il coordinamento o la qualità della custodia nelle famiglie diurne sono erogati aiuti finanziari che coprono un terzo delle spese computabili.

3119

1.1.2.2.4

Procedura: dalla domanda al versamento degli aiuti finanziari

Le domande di aiuti finanziari devono essere inoltrate all'Ufficio federale delle assicurazioni sociali (UFAS) al più tardi dodici settimane prima dell'apertura della struttura, dell'aumento dell'offerta o dell'esecuzione dei relativi provvedimenti.

Dopo l'esame preliminare, le domande sono sottoposte per parere alle autorità cantonali competenti, che devono esprimersi, tra l'altro, in merito al bisogno, alla qualità e al piano di finanziamento. L'UFAS, dopo un esame finale, determina con una decisione formale il diritto all'aiuto finanziario e la sua durata. Tale decisione può essere impugnata mediante ricorso presso il Dipartimento dell'interno.

Gli aiuti finanziari sono erogati annualmente. I documenti necessari al calcolo devono essere presentati all'UFAS entro tre mesi dalla scadenza dell'anno in cui sono erogati gli aiuti finanziari o dalla conclusione del progetto. Su domanda scritta possono essere concessi anticipi.

1.2

Svolgimento del programma d'impulso 2003­2006

Dall'esame delle 875 domande presentate dall'entrata in vigore della legge fino al 31 gennaio 2006 appare che quasi la metà riguarda strutture di custodia collettiva diurna, il 41 per cento strutture di custodia parascolastiche e il 10 per cento il settore delle famiglie diurne. Il 71 per cento delle domande emana da istituzioni private, il 29 per cento dai poteri pubblici. Due terzi delle domande concernono la creazione di nuove istituzioni e un terzo l'aumento dell'offerta già esistente. 482 domande sono state accolte, 162 respinte, 91 sono state ritirate dai richiedenti e le rimanenti sono in corso. Le 482 domande autorizzate hanno consentito di sostenere la creazione di 7637 nuovi posti di custodia. Gli impegni assunti rappresentano un importo globale massimo di 63,3 milioni di franchi. La ripartizione regionale figura nella tabella dell'allegato. Qualora tutte le domande pervenute entro il 31 gennaio 2006 e ancora pendenti fossero approvate, 10 568 nuovi posti di custodia beneficeranno degli aiuti finanziari e la somma totale degli impegni sarà di 85,6 milioni di franchi al massimo.

In base a un primo apprezzamento di questi risultati, nei primi quattro anni del programma d'impulso, 13 400 posti di custodia sono stati creati con gli aiuti finanziari della Confederazione. Gli impegni che ne derivano ammontano a 107 milioni di franchi al massimo. Questa somma rappresenta l'importo degli aiuti finanziari nel caso in cui i posti creati siano pienamente occupati. Nel settore delle famiglie diurne il sostegno è andato principalmente alla formazione e al perfezionamento professionale.

3120

1.3

Valutazione del programma d'impulso

1.3.1

Rapporti di valutazione conformemente al mandato legislativo

Gli articoli 8 della legge e 14 dell'ordinanza prescrivono una valutazione regolare degli effetti degli aiuti finanziari. Per adempiere tale compito si può ricorrere a specialisti esterni. La valutazione deve determinare l'efficacia dei finanziamenti iniziali e fare un bilancio sul numero di posti istituiti14. Su tale base, sarà decisa la continuazione del programma e sarà fissato il fabbisogno di mezzi del secondo credito d'impegno per il periodo dal 1° febbraio 2007 al 31 gennaio 2011.

Fondandosi sulle disposizioni citate, nell'agosto 2004 l'UFAS ha conferito due mandati esterni. I risultati dei due studi sono stati pubblicati in due rapporti di valutazione. Il primo porta sulla valutazione dell'attuazione della legge da parte dei vari attori15. Il secondo esamina e valuta gli effetti degli aiuti finanziari16.

Le valutazioni si riferiscono a informazioni ed esperienze relative ai primi 19 mesi del programma d'impulso e cioè fino a settembre 2004. La fase introduttiva ha quindi potuto essere ampiamente esaminata e valutata. Per quanto concerne l'ulteriore attuazione della legge e i suoi effetti, tuttavia, si sono potute trarre solo conclusioni limitate, perché la durata del programma in esame è troppo breve e i risultati delle valutazioni si riferiscono principalmente a dati specifici della fase iniziale.

1.3.2

Risultati dei rapporti di valutazione

1.3.2.1

Valutazione dell'esecuzione del programma

La prima valutazione esamina l'attuazione dal punto di vista materiale e procedurale. Le principali domande sono: com'è valutata l'attuazione pratica dagli interessati?

L'attuazione è cambiata rispetto alla prassi finora vigente? A quali requisiti si devono conformare i vari attori? Quali sono gli ambiti e le modalità di interazione? Di quale sostegno hanno bisogno i richiedenti, chi offre assistenza e di che genere (per es. associazioni, UFAS, autorità cantonali)? Si constatano difficoltà tipiche a cui rispondere con spiegazioni sistematiche?

I risultati dimostrano che né l'UFAS, né i richiedenti e neppure gli specialisti cantonali rilevano carenze sistematiche nell'attuazione del programma d'impulso. La comunicazione tra l'UFAS e le istituzioni come pure i Cantoni è generalmente considerata buona. La struttura di base della procedura è adeguata anche se si possono osservare singole possibilità di migliorie. Nella prima fase di attuazione si sono manifestati alcuni problemi che successivamente hanno potuto essere eliminati.

14 15

16

Rapporto della CSSS-N del 22 febbraio 2002, (nota 4), n. 4.4 e Parere del Consiglio federale del 27 marzo 2002, (nota 8), n. 2.3 conclusioni.

B,S,S. Volkswirtschaftliche Beratung, Finanzhilfen für familienergänzende Kinderbetreuung: Evaluation des Vollzugs, in: Beiträge zur Sozialen Sicherheit, Nr. 318.010.11/05, UFAS, 2005, ISBN 3-909340-27-X, http://www.bsv.admin.ch/forschung/publikationen/11_05d_eBericht.pdf.

Ecoplan, Forschung und Beratung in Wirtschaft und Politik, Finanzhilfen für familienergänzende Kinderbetreuung: Evaluation des Impacts, in: Beiträge zur Sozialen Sicherheit, Nr. 318.010.12/05, UFAS, 2005, ISBN 3-9093-40-28-8, http://www.bsv.admin.ch/forschung/publikationen/12_05d_eBericht.pdf.

3121

L'esame materiale e formale delle domande presentate all'UFAS adempie le prescrizioni della legge e dell'ordinanza. La valutazione porta innanzi tutto sulla plausibilità del finanziamento a lungo termine come pure sulla durevolezza dell'offerta da creare. Le stime dell'UFAS sulla durevolezza delle strutture finora si sono rivelate corretta. Solo in rari casi, le offerte di nuovi posti che erano state approvate sono venute a mancare. Nella fase iniziale del programma (da febbraio a luglio 2003), il 20 per cento delle domande è stato respinto per motivi formali (per es. inosservanza del termine di presentazione e non conformità della forma giuridica dell'istituzione interessata). Dopo che l'UFAS ha intensificato la diffusione di informazioni in merito, questa aliquota è stata ridotta a 6 per cento (da febbraio a luglio 2005).

Gran parte delle domande sono incomplete o scorrette, specialmente per quanto concerne i dati sul budget e il finanziamento. Anche i conteggi pervenuti appaiono molto più problematici di quanto previsto. Ne consegue, per l'UFAS, un carico di lavoro più elevato del previsto tanto più che, al di fuori della procedura di esame, si devono fornire importanti prestazioni si sostegno e di consulenza. La valutazione dimostra che dal punto di vista dei Cantoni e delle associazioni le indicazioni richieste dall'UFAS sono simili alle spiegazioni che devono in ogni caso essere fornite in previsione dell'apertura o dell'ampliamento di un'istituzione.

Per le ragioni summenzionate, il tempo di disbrigo degli incarti nella fase iniziale del programma è stato (troppo) lungo. I provvedimenti presi successivamente dall'UFAS lo hanno ridotto in maniera costante. La valutazione parte dal presupposto che ci si potrà mantenere entro i limiti previsti di circa tre mesi.

1.3.2.2

Valutazione degli effetti del programma

La seconda valutazione esamina gli effetti che si intendevano produrre con il programma.

­

Dove e in che misura si sono creati nuovi posti di custodia grazie agli aiuti finanziari (effetto d'impulso)? In quale misura sono stati cofinanziati progetti che sarebbero stati realizzati in ogni caso anche senza l'erogazione medesimi (effetto di coinvolgimento)?

Dalla valutazione appare che senza gli aiuti finanziari il 49 per cento della nuova offerta di posti di custodia non sarebbe stata progettata né realizzata. Per l'offerta restante non si è potuto dimostrare in che misura gli aiuti finanziari abbiano contribuito alla pianificazione e alla realizzazione delle strutture in questione. In questi casi si constata quindi un effetto di coinvolgimento. Nella prima fase di finanziamento è stata sostenuta la creazione di nuove strutture o l'ampliamento di quelle esistenti soprattutto nelle regioni dove esisteva già un'offerta di posti di custodia per i bambini in età prescolastica e scolastica.

Si constata che, per differenti motivi, la fase di pianificazione di strutture di custodia extrafamiliare dura spesso molto a lungo. Altrettanto spesso, di conseguenza, nei primi mesi del programma sono state sostenute offerte la cui progettazione era già cominciata prima dell'entrata in vigore della legge. La valutazione ha quindi esteso l'esame anche alle domande inoltrate tra ottobre 2004 e gennaio 2005, osservando, in questo caso, effetti d'impulso più marcati. Tuttavia, il numero di queste domande non era sufficiente per trarre conclusioni valide a carattere generale.

3122

Si noti che gli effetti di coinvolgimento costatati principalmente presso i Comuni sono intrinseci al concetto stesso degli aiuti finanziari, istituiti dal Parlamento a titolo di aiuti iniziali. Per questo motivo sono stati limitati nel tempo e destinati essenzialmente al finanziamento di posti di custodia non occupati. Inoltre si esige dai richiedenti un piano di finanziamento a medio termine che, di fatto, rende necessario l'impegno preliminare di altri finanziatori pubblici.

­

Come si può valutare il raggiungimento degli obiettivi di durevolezza delle offerte alle quali sono stati concessi aiuti, nonostante la brevità del periodo in esame?

Allo stato attuale delle cose la durevolezza delle offerte create è un dato di fatto. Dal momento che finora solo singole strutture hanno dovuto essere chiuse, la valutazione dei bisogni e i piani di finanziamento delle offerte alle quali è stato accordato un sostegno possono essere considerati realisti. Nel primo anno, i contributi coprono una somma pari al 22 ­ 31 per cento dei costi di un posto di custodia in una struttura di nuova creazione17. Quindi, come nelle intenzioni del programma d'impulso, le strutture beneficiarie, al termine del periodo di finanziamento, devono provvedere a sostituire i contributi mancanti. Nel 12 per cento dei casi, le strutture non devono trovare nuovi mezzi, perché gli aiuti finanziari della Confederazione sono stati impiegati a titolo di investimento iniziale. Il 55 per cento delle strutture parte dal presupposto di sopperire alla cessazione degli aiuti mediante uno sfruttamento ottimale, mentre il 20 per cento prevede di aumentare, se necessario, i contributi dei genitori. Ulteriori lacune nel finanziamento devono essere colmate, nel 65 per cento dei casi, da sovvenzioni supplementari o da contributi unici del Comune o del Cantone.

­

Gli aiuti finanziari hanno indotto una distorsione del mercato, per esempio perché le strutture sovvenzionate hanno preso il posto di quelle esistenti (effetto di sostituzione)?

L'offerta di nuovi posti di custodia creati grazie al programma d'impulso non ha finora scalzato le strutture esistenti. Sia dal punto di vista qualitativo sia da quello dei prezzi praticati le due offerte sono comparabili. Non si è constatato un trasferimento dalle strutture esistenti alle nuove. Gli aiuti finanziari non hanno quindi portato a una distorsione del mercato, il che, tra l'altro, conferma la correttezza delle stime di durevolezza.

­

A quali ragioni va ascritta l'utilizzazione dell'offerta di posti di custodia (motivazione dei genitori)?

Nove genitori su dieci affidano i figli a un asilo d'infanzia o a un doposcuola per poter esercitare un'attività professionale o seguire una formazione. Al secondo posto fra i motivi citati ­ menzionato dal 60 per cento dei genitori ­ figura la socializzazione del bambino, che è stimolata dalla custodia extrafamiliare.

17

Nelle strutture che ampliano la propria offerta il grado di copertura è inferiore perchè i posti di custodia esistenti non sono sovvenzionati dalla Confederazione. I contributi dei genitori coprivano dal 40 al 43 % del fabbisogno di finanziamenti, quelli dei Comuni il 15 %, quelli dei Cantoni l'8 % e gli aiuti provenienti da altre fonti dal 6 al 15 %.

3123

­

Qual è la domanda potenziale di strutture di custodia extrafamiliare non ancora coperta?

Secondo le stime della valutazione, l'eccedenza di domanda di posti di custodia extrafamiliare in strutture che praticano tariffe in funzione del reddito delle famiglie si situa tra il 50 e il 100 per cento dell'offerta esistente. Anche uno studio del Fondo nazionale di recente pubblicazione, consacrato unicamente ai posti di custodia per bambini da 0 a 4 anni, è pervenuto a risultati analoghi18.

­

Perché le domande di aiuti finanziari sono state inferiori al previsto e il credito d'impegno non è stato esaurito?

Durante i primi 19 mesi, periodo sul quale si fonda la valutazione, grazie al programma d'impulso sono stati creati circa 3500 posti di custodia, il che rappresenta un aumento del 6 per cento dell'offerta. Non è possibile determinare qual era il tasso di crescita prima dell'introduzione del programma d'impulso, né quale sarebbe stato senza gli aiuti finanziari della Confederazione. Da un calcolo approssimativo risulta che probabilmente solo la metà ­ al massimo ­ del credito d'impegno messo a disposizione per i primi quattro anni sarà utilizzata per il programma. La domanda di aiuti finanziari è quindi nettamente inferiore alle stime fatte al momento della concezione del programma. La cosa è tanto più sorprendente alla luce dei risultati dei recenti studi, che assodano un'eccedenza di domande di posti di custodia. Queste sono le spiegazioni fornite in proposito dalla valutazione: ­

gli aiuti finanziari coprono sono una parte relativamente esigua dei costi, sono limitati alla fase iniziale e non sono utilizzati per sovvenzionare strutture che praticano tariffe in funzione del reddito. Se si intendesse rispondere alla domanda esistente di posti di custodia in strutture con questo tipo di sistema tariffale, sarebbe necessaria una partecipazione accresciuta e a lungo termine di altri finanziatori (Comuni, Cantoni, aziende);

­

la prova obbligatoria di finanziamento su sei anni richiede che già prima della realizzazione del progetto sia definito in che modo saranno sostituiti gli aiuti finanziari entro il termine di due o tre anni. L'obiettivo di durevolezza così perseguito contrasta con quello di creare il maggior numero possibile di posti di custodia (impulso);

­

la pianificazione e la realizzazione di nuove offerte dura nettamente più a lungo di quanto comunemente supposto. Ciò potrebbe essere un ulteriore motivo per cui finora l'effetto d'impulso del programma è stato inferiore a quanto previsto e auspicato.

1.3.3

Apprezzamento delle conclusioni dei rapporti di valutazione

I rapporti di valutazione dimostrano che il programma ha raggiunto gli obiettivi fissati sia sotto il profilo della durevolezza dell'offerta suscitata sia sotto quello dell'attuazione L'effetto d'impulso risulta invece inferiore alle aspettative. Ciò deve per altro essere ricondotto alla concezione stessa del programma. La valutazione rileva che agli aiuti 18

Iten, Rolf et al., Familienergänzende Kinderbetreuung in der Schweiz (nota 3).

3124

finanziari è stato conferito primariamente il carattere di aiuti iniziali, e che quindi sono limitati nel tempo. Le strutture se ne servono per finanziare i posti di custodia non ancora occupati durante la fase di allestimento. Gli aiuti finanziari adempiono così pienamente lo scopo inteso dal legislatore: servono a garantire la sicurezza finanziaria nella fase iniziale. Per produrre effetti d'impulso più forti occorre che un maggior numero di finanziatori (Comuni, Cantoni, imprese) siano disposti a investire in questo settore. Alla citata utilizzazione degli aiuti si aggiungono anche gli svantaggi derivanti dall'obbligo legale di provare il finanziamento a lungo termine. I richiedenti devono elaborare già nella (complessa) fase di pianificazione una strategia attendibile in materia del finanziamento a lungo termine delle strutture dopo la cessazione degli aiuti della Confederazione. Ciò serve, è vero, ad assicurare la desiderata durevolezza, ma l'impulso risulta attenuato. In altre parole, gli aiuti finanziari non stimolano principalmente la creazione di nuovi posti di custodia, bensì contribuiscono significativamente alla possibilità di lanciare una nuova offerta.

In conclusione, si può dire che: ­

nella fase di creazione o di ampliamento delle strutture, i contributi della Confederazione hanno un importante ruolo di aiuti iniziali;

­

gli aiuti finanziari della Confederazione favoriscono la durevolezza dei nuovi posti di custodia;

­

gli aiuti finanziari contribuiscono a un maggiore coinvolgimento dei Comuni nel settore della custodia extrafamiliare (benché, spesso, non nella misura desiderata);

­

nei primi quattro anni di attuazione del programma, gli aiuti finanziari della Confederazione hanno consentito la creazione di circa 13 400 posti di custodia, il che, secondo le stime, corrisponde a un aumento di circa un quarto dell'offerta di posti di custodia.

2

Proposta del Consiglio federale

2.1

Continuazione del programma d'impulso e approvazione di un secondo credito d'impegno

Nella valutazione l'attuazione della legge è stata giudicata buona (cfr. n 1.3.2). In quasi tutti i casi i genitori di sono avvalsi dell'offerta disponibile di strutture di custodia complementare alla famiglia per esercitare un'attività professionale o per seguire una formazione. Il programma d'impulso ha contribuito alla creazione di nuovi posti di custodia, il cui numero per i primi quattro anni, secondo le stime, è di 13 400.

Nel numero 1.1.1 è esplicitato che i motivi citati nel 2002 dalla Commissione per l'ampliamento dell'offerta nel settore della custodia extrafamiliare sono tuttora validi19.

19

Rapporto della CSSS-N del 22 febbraio 2002, (nota 4), n. 2.1.2 e 2.1.3.

3125

Il nostro Consiglio propone quindi la continuazione del programma d'impulso, che prenderà fine, come previsto, il 31 gennaio 2011, allo scadere di un periodo di otto anni. I risultati della valutazione non richiedono una modifica della legge o dell'ordinanza. Per consentire il proseguimento del programma, il nostro Consiglio si pronuncia in favore di un secondo credito d'impegno di quattro anni.

2.2

Calcolo e durata del secondo credito d'impegno

Secondo un calcolo approssimativo delle domande presentate fino al 31 gennaio 2006 su un periodo di quattro anni, risulta che dei 200 milioni di franchi stanziati per il primo credito, sono impegnati al massimo 107 milioni di franchi. Questa somma è calcolata in basse alla piena utilizzazione dei posti di custodia creati. Perciò, nella migliore delle ipotesi, solo la metà del credito d'impegno in corso sarà utilizzata nei primi quattro anni; il credito restante è annullato.

Nel calcolo del secondo credito d'impegno si deve evitare di sopravvalutare nuovamente il bisogno di mezzi finanziari. Tenuto conto del fatto che la domanda di aiuti è nettamente inferiore a quanto si era supposto al momento dell'approvazione del primo credito d'impegno, il nostro Consiglio ritiene che la dotazione finanziaria della seconda parte del programma debba essere ridotta di conseguenza. L'obiettivo che ci proponiamo con gli aiuti da mettere a disposizione è di continuare e concludere il programma in maniera adeguata. Per giunta, nel calcolo di queste spese supplementari della Confederazione si deve tenere conto della difficile situazione delle finanze federali. Oggi non c'è un margine di manovra sufficiente per poter integrare riserve finanziarie nel secondo credito d'impegno. Qualora i mezzi accordati al secondo credito d'impegno non dovessero essere sufficienti, si dovrà stabilire l'ordine di priorità di cui all'articolo 4 paragrafo 3 della legge per cercare di ripartire equamente tra le regioni gli aiuti della Confederazione.

Per questi motivi il nostro Consiglio propone l'approvazione di un secondo credito d'impegno di 60 milioni di franchi con decorrenza dal 1° febbraio 2007 al 31 gennaio 2011.

3

Ripercussioni

3.1

Ripercussioni per la Confederazione

3.1.1

Ripercussioni finanziarie

Per la Confederazione le ripercussioni si presentano come segue: i costi annui del primo credito d'impegno (1° febbraio 2003­31 gennaio 2007) figurano nel preventivo e nel piano finanziario vigenti. Ammontano a 24 milioni di franchi per l'anno contabile 2007, a 15 milioni di franchi per il 2008, a 4,7 milioni di franchi per il 2009 e a 1,2 milioni di franchi per il 201020.

20

Dato che gli aiuti della Confederazione portano su un periodo di 2 o 3 anni, per le domande approvate durante l'ultimo anno del primo credito d'impegno (2006), i versamenti dovranno essere effettuati fino al 2009 o al 2010.

3126

Il nostro Consiglio parte dal presupposto che il secondo credito d'impegno proposto permetterà di coprire la domanda di aiuti finanziari (in caso contrario si dovrà stabilire l'ordine di priorità summenzionato). Si calcola quindi che annualmente si possono contrarre nuovi impegni per circa 15 milioni di franchi. La scadenza degli impegni assunti si protrae considerevolmente, come dimostrato dall'evoluzione di pagamenti del primo credito. Per il secondo credito si prevede che i costi si scaglioneranno come segue:21 Anno

Mio. franchi

Anno

Mio. franchi

2007 2008 2009 2010

2,6 9,0 13,4 14,2

2011 2012 2013 2014

12,5 6,1 1,7 0,5

L'evoluzione dei pagamenti per tutto il periodo di validità della legge si presenta come segue: Custodia di bambini complementare alla famiglia: Familienergänzende Kinderbetreuung: Geschätzter Kostenverlauf 1. und 2. Finanztranche (2. Tranche = 60 Mio.)

Stima dell'evoluzione dei costi della 1a e 2a tranche finanziaria (2a tranche = 60 Mio.)

30.000 27.300

26.600 24.000

25.000 22.900

Mio. Fr.

20.000

18.100 15.400

15.000 12.500

10.000 eff.

Ausgaben spese effettive 6.100

5.000 1.700 spese effettive eff. Ausgaben

0.500

0.000 2003

2004

2005

2006

2007

1.a Finanztranche 1 tranche finanziaria

21

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2.a Finanztranche 2 tranche finanziaria

Dato che gli aiuti della Confederazione portano su un periodo di 2 o 3 anni, per le domande approvate durante l'ultimo anno del secondo credito d'impegno (2010), i versamenti dovranno essere effettuati fino al 2013 o al 2014.

3127

3.1.2

Ripercussioni sul personale

Attualmente, l'attuazione necessita di 4,4 posti, finanziati, come disposto dall'articolo 4 capoverso 2 della legge, tramite il primo credito d'impegno. Dall'evoluzione dei costi illustrata nel numero 3.1.1 risulta che i compiti d'attuazione (controlling, conteggio) risultanti dagli impegni assunti nell'ambito del primo credito si protrarranno fino al 2010.

Per analogia, i costi di personale per l'attuazione della seconda parte del programma d'impulso dovranno essere finanziati tramite il secondo credito d'impegno. I compiti di attuazione relativi al primo e al secondo credito d'impegno si sovrappongono per diversi anni. Come risulta dal grafico nel numero 3.1.1, il maggior carico di lavoro interverrà, probabilmente, tra il 2005 e il 2008. Tuttavia, il presente effettivo di personale di 4,4 posti dovrebbe poter adempiere i compiti di attuazione anche in questa fase. Dal 2009, con la diminuzione del carico di lavoro si dovrà provvedere a una corrispondente riduzione progressiva dei costi di personale.

3.2

Ripercussioni per i Cantoni

A livello cantonale, l'attuazione della legge induce effettivamente un certo sovraccarico amministrativo. D'altra parte, tuttavia, i Cantoni ricevono informazioni su progetti sul loro territorio e possono esprimersi in merito, assicurandosi così che la loro legislazione e la loro politica nel settore della custodia extrafamiliare siano in sintonia.

Un miglioramento dell'offerta di strutture di custodia offre numerosi vantaggi a livello cantonale come a quello comunale. In particolare, per le famiglie con bambini piccoli, l'accesso a strutture di custodia adeguate costituisce un fattore sempre più importante nella scelta del luogo di residenza (cfr. in proposito anche n. 3.3).

3.3

Ripercussioni economiche

Sotto il profilo economico, l'utilità del potenziamento dell'offerta delle strutture di custodia è esplicitata nel numero 1.1.1.

Dalla valutazione del programma d'impulso risulta che nei primi 19 mesi i due obiettivi qualitativi (conciliabilità tra famiglia e professione e durevolezza) sono stati pienamente e totalmente raggiunti, mentre l'obiettivo quantitativo (netto aumento dell'offerta) è stato realizzato solo parzialmente (n. 1.3).

Dalla valutazione non risultano indicazioni sulle eventuali ripercussioni economiche negative indotte dalla messa a disposizione dei mezzi della Confederazione. La concorrenza non è stata distorta a svantaggio dell'offerta esistente, né sono state escluse dal mercato strutture già in funzione. Al contrario, gli aiuti finanziari sono limitati sia per la portata sia per la durata (due o tre anni) e servono a coprire i costi supplementari iniziali dell'allestimento di nuove strutture (ammortamento degli investimenti iniziali, sfruttamento insufficiente dei posti nella fase di lancio), consentendo alla nuova offerta di consolidarsi sul mercato. In definitiva, il programma d'impulso non solo non limita la concorrenza, bensì l'incrementa. Non ci si può ancora pronunciare sul rapporto costo ­ profitto del programma per la Confederazione e le altre amministrazioni pubbliche (incremento degli utili fiscali, diminuzio3128

ne delle spese di sostegno alle famiglie). Stime precedenti lasciano tuttavia presumere un profitto considerevole22. Che il «mercato» abbia riconosciuto l'utilità di posti supplementari di custodia è provato dal fatto che gli aiuti finanziari sono stati chiesti anche in regioni dove esisteva già un'offerta di strutture di custodia.

La creazione di nuovi posti di custodia extrafamiliare ha effetti positivi sul mercato del lavoro. Da un lato le nuove strutture di custodia collettiva complementare alla famiglia creano nuovi posti di lavoro permanenti, dall'altro quasi tutti i genitori si avvalgono di questa offerta per esercitare un'attività professionale o per seguire una formazione.

4

Programma di legislatura

Il presente disegno di revisione è annunciato nel Rapporto sul programma di legislatura 2003­200723, quale oggetto previsto nelle direttive.

5

Basi legali

5.1

Costituzionalità e legalità

L'articolo 4 della legge dispone che l'Assemblea federale decide i mezzi necessari per gli aiuti finanziari sotto forma di un credito d'impegno pluriennale. La competenza del Parlamento è sancita dall'articolo 167 della Costituzione federale.

5.2

Forma dell'atto

La decisione del credito da parte delle due Camere non ha carattere legislativo. Deve quindi essere emanata in forma di decreto federale semplice e come tale non sottostà a referendum (art. 25 cpv. 2 LParl 24 e art. 163 cpv. 2 Cost.).

5.3

Compatibilità con gli impegni internazionali della Svizzera

La legge con la quale sono stanziati gli aiuti finanziari per posti di custodia extrafamiliare è in sintonia con gli orientamenti degli strumenti internazionali ratificati dalla Svizzera (convenzioni ONU) e con il diritto europeo (strumento del Consiglio d'Europa e disposizioni dell'Unione europea). In genere, spetta agli Stati parte fissare le modalità di attuazione.

22

23 24

Karin Müller, Tobias Bauer, Volkswirtschaftlicher Nutzen von Kindertagesstätten: Welchen Nutzen lösen die privaten und städtischen Kindertagesstätten in der Stadt Zürich aus?, Sozialdepartement Zürich, 2001.

FF 2004 969, segnatamente pagg. 998 e 1018 RS 171.10

3129

5.4

Freno alle spese

Nell'ambito del freno alle spese, l'articolo 159 capoverso 3 lettera b della Costituzione federale25 prevede che le disposizioni in materia di sussidi nonché i crediti d'impegno e le dotazioni finanziarie implicanti nuove spese uniche di oltre 20 milioni di franchi o nuove spese ricorrenti di oltre due milioni di franchi richiedono il consenso della maggioranza dei membri di ciascuna Camera. L'importo previsto all'articolo 1 capoverso 1 del disegno di decreto federale supera questo limite; la disposizione sottostà quindi al freno alle spese.

25

RS 101

3130

2.7%

3.5%

0.6%

1.0%

1.0%

2.9%

3.5%

2.7%

1.7%

1.7%

4.4%

10.8%

1.5%

2.7%

23.9%

1

69

7

21

13

17

3

5

5

14

17

2

1

28

7

13

8

8

21

2

52

7

13

115

482

BE

BL

BS

FR

GE

GL

GR

JU

LU

NE

NW

OW

SG

SH

SO

SZ

TG

TI

UR

VD

VS

ZG

ZH

TOTALE TOTAL

3131

4.4%

2

AI

AR

100.0%

0.4%

1.5%

5.8%

0.2%

0.4%

1.5%

14.3%

0.2%

0.4%

31

AG

in %

6.4%

Anzahl numero

Kanton Cantone

bewilligte domande accolte Gesuche

(Stato 31 Januar gennaio 2006) (Stand 31.

2006)

4'098

683

133

42

674

270

87

41

86

55

177

10

0

88

71

65

36

14

574

136

72

24

473

20

0

267

Anzahl numero

100.0%

16.7%

3.2%

1.0%

16.4%

6.6%

2.1%

1.0%

2.1%

1.3%

4.3%

0.2%

2.1%

1.7%

1.6%

0.9%

0.3%

14.0%

3.3%

1.8%

0.6%

11.5%

0.5%

6.5%

in %

neue Plätze nuovi posti Kindertagesstätten custodia diuma

3'539

1'173

117

52

608

130

32

41

77

35

71

0

11

188

41

20

12

30

0

27

360

0

416

0

10

88

Anzahl numero

100.0%

33.1%

3.3%

1.5%

17.2%

3.7%

0.9%

1.2%

2.2%

1.0%

2.0%

0.3%

5.3%

1.2%

0.6%

0.3%

0.8%

0.0%

0.8%

10.2%

11.7%

0.3%

2.5%

in %

neue Plätze nuovi posti schulergänzende Betreuung custodia parascolastica

7'637

1'856

250

94

1'282

400

119

82

163

90

248

10

11

276

112

85

48

44

574

163

432

24

889

20

10

355

100.0%

24.3%

3.3%

1.2%

16.8%

5.2%

1.6%

1.1%

2.1%

1.2%

3.2%

0.1%

0.1%

3.6%

1.5%

1.1%

0.6%

0.6%

7.5%

2.1%

5.7%

0.3%

11.6%

0.3%

0.1%

4.6%

in %

neue nuoviPlätze posti Total Totale Anzahl numero

Verteilung derdelle bewilligten Gesuche und e neuen Plätze posti auf dieper Kantone Ripartizione domande accolte dei nuovi Cantone

1'413'189

216'667

21'040

56'770

125'997

7'400

51'971

50'812

28'749

47'837

13'758

98'379

7'568

8'242

32'651

74'211

14'720

37'666

8'136

77'833

53'775

27'037

47'931

176'617

11'853

3'713

111'856

n.absolut assoluto

100.0%

15.3%

1.5%

4.0%

8.9%

0.5%

3.7%

3.6%

2.0%

3.4%

1.0%

7.0%

0.5%

0.6%

2.3%

5.3%

1.0%

2.7%

0.6%

5.5%

3.8%

1.9%

3.4%

12.5%

0.8%

0.3%

7.9%

in %

Bevölkerung popolazione 00­16 - 16 Jahre anni

Allegato

3132