03.012 Messaggio concernente il decreto federale sull'impiego dell'esercito in servizio d'appoggio a favore delle autorità civili e nel quadro dell'accordo bilaterale con la Francia in occasione del vertice del G8 di Evian dal 1° al 3 giugno 2003 del 12 febbraio 2003

Onorevoli presidenti e consiglieri, Con il presente messaggio vi sottoponiamo, per approvazione, il disegno di decreto federale sull'impiego dell'esercito in servizio d'appoggio a favore delle autorità civili e nel quadro dell'accordo bilaterale con la Francia in occasione del vertice del G8 di Evian dal 1° al 3 giugno 2003.

Gradite, onorevoli presidenti e consiglieri, l'espressione della nostra alta considerazione.

12 febbraio 2003

In nome del Consiglio federale svizzero: Il presidente della Confederazione, Pascal Couchepin La cancelliera della Confederazione, Annemarie Huber-Hotz

2003-0182

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Compendio Dal 1° al 3 giugno 2003, a Evian-les-Bains avrà luogo il prossimo vertice del G8.

Su richiesta del presidente francese, nell'estate 2002 il presidente della Confederazione Kaspar Villiger ha acconsentito ad assicurare un appoggio da parte della Svizzera.

I problemi della sicurezza nell'ambito del vertice esigono misure straordinarie della Confederazione che vanno oltre l'ampiezza normale dei compiti di polizia di competenza dei Cantoni direttamente interessati. Inoltre, il servizio d'appoggio dell'esercito, a differenza di tutti gli impieghi sussidiari effettuati finora, comprenderà una nuova dimensione nella forma della cooperazione transfrontaliera.

Di conseguenza, la sicurezza nella regione di frontiera, sul lago di Ginevra e nello spazio aereo può essere efficacemente garantita soltanto se la Svizzera e la Francia esercitano in comune la loro sovranità durante un periodo determinato e in uno spazio geografico chiaramente definito e delimitato. A tale scopo la Svizzera e la Francia concluderanno un accordo bilaterale.

Su richiesta dei Cantoni di Ginevra, di Vaud e del Vallese, verso metà del mese di gennaio 2003 il Consiglio federale ha prospettato un impiego sussidiario di sicurezza da parte dell'esercito.

Il potenziale di minaccia per il vertice internazionale è elevato a causa dell'attenzione mediatica, della visibilità e della forte valenza simbolica che lo contraddistinguono. L'analisi delle minacce si fonda su due presupposti: da una parte, va considerato il rischio per la sicurezza di singole persone, di delegazioni, di installazioni o di opere; dall'altra, occorre tenere conto della possibilità che si verifichino ampie manifestazioni di oppositori della globalizzazione, danni materiali e scontri. Sul piano bilaterale, la Svizzera ha sempre sottolineato che per le attese manifestazioni pubbliche di carattere politico sarebbe stato necessario reperire un luogo adeguato in territorio francese.

I mezzi e le forze di polizia di sicurezza dei tre Cantoni interessati non bastano per garantire in misura sufficiente la sicurezza di una simile manifestazione, nemmeno se vengono potenziati ricorrendo ad altri corpi di polizia. Di conseguenza, le condizioni per un impiego dell'esercito nell'ambito del servizio d'appoggio sono adempiute.

La valutazione della situazione odierna prevede
l'impiego di circa 4500 militari nell'ambito del servizio d'appoggio al fine di garantire la sicurezza in occasione del vertice del G8 di Evian. Il servizio d'appoggio durerà al massimo dal 22 maggio al 5 giugno 2003.

Poiché si tratta di un impiego di oltre 2000 militari, esso deve essere approvato dall'Assemblea federale.

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L'impiego sussidiario di sicurezza sarà effettuato da formazioni dell'esercito, o da loro parti, secondo la tabella modificata dei corsi 2003. A tali formazioni si aggiunge inoltre il personale professionista del Corpo della guardia delle fortificazioni (CGF) e delle Forze aeree. Pure il Corpo delle guardie di confine (Cgcf) sarà appoggiato da militari. Nello spazio aereo sopra la regione la navigazione aerea sarà limitata durante il vertice del G8 allo scopo di garantirne la sicurezza.

La Francia e la Svizzera assumeranno di principio la responsabilità per la sicurezza sul rispettivo territorio nazionale. Una cooperazione militare transfrontaliera sarà instaurata in particolare sul lago di Ginevra e nello spazio aereo; questa cooperazione sarà disciplinata nell'ambito dell'accordo previsto con la Francia.

I costi globali provvisori di 4 milioni di franchi potranno presumibilmente essere coperti integralmente nel quadro dei crediti stanziati per il DDPS. Di conseguenza, la Confederazione non dovrà assumere spese supplementari. Ai Cantoni non saranno fatturati ulteriori costi relativi all'impiego dell'esercito. Le prestazioni fornite direttamente dall'esercito alla Francia per quanto riguarda l'aiuto alla condotta e la logistica saranno fatturate al prezzo di costo, rispettivamente secondo la tariffa degli emolumenti del DDPS. Il disciplinamento di questo rimborso delle spese da parte della Francia sarà pure oggetto dell'accordo internazionale.

Con riferimento all'impiego effettuato dall'esercito in servizio d'appoggio, il DDPS si riserva la facoltà di sollecitare per la via ordinaria la sospensione del blocco dei crediti o un credito aggiuntivo qualora le prestazioni fornite effettivamente dall'esercito fossero sensibilmente superiori alle previsioni attuali.

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Messaggio 1

Parte generale

1.1

Situazione iniziale

Su invito del presidente francese Jacques Chirac, il prossimo vertice del G8 avrà luogo dal 1° al 3 giugno 2003 nella località francese di Evian-les-Bains. Esso sarà abbinato al cosiddetto Nouveau Partenariat pour le Développement de l'Afrique (NEPAD) e comprenderà perciò anche una dimensione «africana». Il presidente Chirac ha informato nell'estate del 2002 l'allora presidente della Confederazione Svizzera in merito a tale vertice e ha chiesto l'appoggio della Svizzera nei settori della logistica, della protezione, della sicurezza e dell'informazione. All'inizio del mese di agosto 2002, il presidente della Confederazione Kaspar Villiger ha acconsentito ad assicurare un appoggio da parte del nostro Paese.

In occasione del vertice di Evian, nell'arco di cinque a sei giorni sono attesi nel Bassin lémanique i capi di Governo delle otto nazioni economicamente più sviluppate nonché altre 20 personalità, tra capi di Stato e capi di Governo, provenienti da Paesi in via di sviluppo e da Paesi emergenti. Essi saranno accompagnati da delegazioni ufficiali che secondo le previsioni comprenderanno circa 10 000 persone, alle quali si aggiungeranno 3000 rappresentanti dei media. La destinazione principale sarà l'aeroporto di Ginevra-Cointrin. Le delegazioni principali dei capi di Stato del G8 saranno alloggiate a Evian. È previsto che la maggior parte dei partecipanti sia ospitata sulla riva svizzera del lago di Ginevra, nella regione di Losanna ­ Montreux. Si presume che il vertice mobiliterà decine di migliaia di oppositori della globalizzazione provenienti da tutto il mondo.

Le misure nel settore della protezione e della sicurezza per l'organizzazione e lo svolgimento del vertice del G8 nel Bassin lémanique esigono dalla Svizzera contributi di un elevato grado di complessità e ampiezza. Il nostro Consiglio è intenzionato ad assumere questi compiti nell'ottica della funzione della Svizzera, segnatamente di Ginevra, quale sede di conferenze e di appoggiare la Francia in occasione dell'organizzazione del vertice.

Il nostro Consiglio è consapevole che le prestazioni richieste alla Svizzera, soprattutto nel settore della protezione e della sicurezza, pongono i Cantoni di fronte a compiti ai quali sarà possibile far fronte soltanto mediante l'appoggio sussidiario da parte della Confederazione. Oltre alla
complessità della cooperazione a livello intercantonale e confederale nonché tra il settore civile e militare, vi sarà anche il nuovo aspetto della cooperazione transfrontaliera binazionale. Di conseguenza, questi compiti porranno i partner interessati di fronte a esigenze considerevoli e parzialmente nuove.

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1.2

Organizzazione del progetto

Per i preparativi la Svizzera ha perciò istituito il cosiddetto Comité directeur. Esso consta di rappresentanti della Confederazione (DFAE, DFGP e DDPS) e dei Cantoni interessati ed è sotto la supervisione dell'Organo direttivo in materia di sicurezza nonché di una delegazione intercantonale. Il Comité directeur assume i compiti e le funzioni seguenti: ­

funge da interlocutore per la controparte francese nell'ambito delle attività del Comitato di coordinamento bilaterale franco-svizzero;

­

individua in Svizzera le risorse necessarie e pianifica la loro utilizzazione;

­

sorveglia le attività nei gruppi di lavoro che si occupano della sicurezza, della logistica, dell'aeroporto di Ginevra, della comunicazione, delle finanze e degli aspetti giuridici.

Pierre Aepli, ex comandante della polizia cantonale vodese, è stato nominato dal nostro Consiglio, d'intesa con i Cantoni interessati, presidente del Comité directeur. Il DFAE, il quale è competente anche per le trattative con la Francia, ne assumerà la direzione a livello di Confederazione.

Dall'inizio dei contatti con la Francia, la Svizzera ha sempre sottolineato ­

che per le manifestazioni autorizzate degli oppositori della globalizzazione si sarebbe dovuto trovare un luogo in territorio francese e

­

che, oltre ad assumere le spese per l'alloggio e il trasporto delle delegazioni ufficiali, la Francia avrebbe dovuto anche partecipare a quelle per le misure di sicurezza.

Alcuni membri del nostro Consiglio (il capo del DDPS e il capo del DFGP) hanno ripetutamente ribadito queste posizioni in occasione di incontri con i loro colleghi francesi. Finora, i rappresentanti francesi hanno reagito piuttosto positivamente a queste richieste di principio.

1.3

Posizione attuale del nostro Consiglio

Con lettera del 22 novembre 2002, i Cantoni di Ginevra, di Vaud e del Vallese hanno domandato di poter beneficiare di un appoggio con mezzi della Confederazione e di una partecipazione alle spese previste per le misure di sicurezza e quelle relative ad altri ambiti. Altri punti della domanda concernevano l'impiego della polizia intercantonale (IKAPOL), l'appoggio da parte di truppe e di mezzi dell'esercito, anche se in misura non ancora definita, il potenziamento del Cgcf, la partecipazione alle spese per l'alloggio, i trasporti, l'infrastruttura medica ecc. nonché una responsabilità della Confederazione per eventuali danni collaterali in caso di dimostrazioni in territorio svizzero.

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Nella sua risposta del 15 gennaio 2003 ai Cantoni di Ginevra, di Vaud e del Vallese, il nostro Consiglio ha di principio accolto le loro domande riguardanti l'IKAPOL, il materiale dell'esercito, i mezzi di trasporto (aerei) e la partecipazione finanziaria alle spese per le misure di sicurezza. Inoltre, ha previsto un impiego sussidiario di sicurezza da parte di militari. Tutti gli impegni sono stati vincolati alla condizione che l'entità dell'appoggio da parte della Confederazione sul piano del materiale e delle risorse umane doveva essere definito in dettaglio dalle autorità civili dei Cantoni interessati.

1.4

Accordo bilaterale con la Francia

La natura e l'ampiezza del vertice, la possibile minaccia per la sicurezza e per l'ordine pubblico nonché la situazione geografica rendono indispensabile la preparazione e l'organizzazione congiunta del vertice del G8 da parte della Francia e della Svizzera. I due Stati possono adempiere questo compito comune soltanto con un approccio innovativo e cooperativo. La sicurezza nel territorio transfrontaliero franco-svizzero, sul lago di Ginevra e in modo particolare nello spazio aereo sopra il Bassin lémanique potrà essere garantita efficacemente soltanto se la Svizzera e la Francia esercitano in comune la loro sovranità durante un periodo determinato e in uno spazio geografico chiaramente definito e limitato.

Per la Francia e la Svizzera, l'esercizio congiunto della sovranità nel territorio transfrontaliero comune rappresenta una novità non soltanto sotto il profilo politico e giuridico, ma anche militare. Il nostro Consiglio considera questa nuova forma di cooperazione nel settore della protezione delle conferenze come una possibile preparazione alle imminenti conferenze di ampiezza comparabile che si terranno a Ginevra (con una costellazione di interessi speculare a quella attuale).

La cooperazione prevista tra i due Paesi deve fondarsi su una base giuridica. Di conseguenza, per la cooperazione pianificata nell'ambito della protezione del vertice del G8 è indispensabile concludere previamente un accordo internazionale. Tale accordo è conforme anche gli obblighi di protezione che la Svizzera deve assumere, nell'ambito del diritto internazionale, nei confronti dei rappresentanti ufficiali degli Stati partecipanti al vertice.

Il progetto di accordo, che sarà trasmesso alla parte francese, stabilisce il quadro della cooperazione prevista. In tale contesto occorre considerare sia la sovranità dei due Stati sia gli accordi bilaterali in vigore (in particolare l'Accordo tra il Consiglio federale svizzero e il Governo della Repubblica francese sulla cooperazione transfrontaliera in materia giudiziaria, di polizia e doganale dell'11 maggio 1998 [RS 0.360.349.1]). La parte principale del progetto comprende disposizioni generali concernenti le autorità competenti per l'applicazione dell'accordo (per la Svizzera: il DFAE), l'istituzione di un centro di coordinamento comune e la composizione di eventuali controversie. Il progetto di accordo stabilisce anche il principio secondo il quale la Svizzera applicherà per analogia la convenzione dell'ONU dell'8 dicembre

1350

1969 sulle missioni speciali [RS 0.919.2] nei confronti dei partecipanti ufficiali al vertice del G8 che saranno alloggiati in Svizzera durante questo periodo o che transiteranno sul suo territorio nazionale. Gli aspetti riguardanti l'indennizzo finanziario delle prestazioni fornite dalla Svizzera a favore della Francia e le questioni relative ai possibili danni collaterali in seguito al vertice del G8 saranno pure oggetto dell'accordo (cfr. n. 8). La cooperazione tra le autorità militari sarà disciplinata negli allegati (cfr. n. 5.3 e 6.1.4). Le trattative con la Francia sono in corso.

2

Aspetti relativi alla sicurezza

2.1

Valutazione dei possibili sviluppi

Nell'ambito della valutazione delle minacce, gli organi della Confederazione incaricati della raccolta di informazioni si fondano su due differenti presupposti: da una parte, è possibile che singole persone, delegazioni, installazioni o opere con un valore simbolico diventino l'obiettivo di attentati; dall'altra, occorre considerare l'eventualità che in occasione delle dimostrazioni anti G8 vi siano violenti scontri e danni materiali nei luoghi del vertice, da entrambi i lati della frontiera.

2.2

Minaccia terroristica e obiettivi potenziali in Svizzera

Finora non esistono informazioni concrete su possibili obiettivi di attentati durante il vertice del G8 (stato: inizio febbraio 2003). La possibilità di un attentato terroristico rimane tuttavia un pericolo da considerare seriamente. Un vertice di questa ampiezza rappresenta un obiettivo potenziale, poiché presenta molti aspetti quali l'attenzione mediatica, la visibilità, la forza simbolica e altri ancora. Sono ipotizzabili pure azioni contro obiettivi di ripiego (secondo il modello di Bali/Indonesia o Djerba/Tunisia) da parte di gruppi affini.

Si presume che non soltanto Evian, in quanto località in cui si svolge il vertice, rappresenti un obiettivo potenziale, ma che possano diventarlo anche le numerose opere situate nel Bassin lémanique in relazione diretta con il vertice, quali l'aeroporto di Ginevra-Cointrin, le infrastrutture di organizzazioni internazionali, le infrastrutture diplomatiche dei membri del G8 a Ginevra e Berna, gli alberghi svizzeri in cui saranno alloggiati i partecipanti al vertice e altro ancora. Una copertura integrale a titolo di protezione preventiva globale non è possibile. Per tale motivo le misure di sicurezza devono limitarsi a opere che presentano un potenziale di rischio particolarmente elevato e a opere per le quali sussistono concreti segni di minaccia. Queste misure di sicurezza saranno prese in maniera coordinata con la Francia.

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2.3

Dimostrazioni da parte di oppositori della globalizzazione

Si ritiene che l'importanza simbolica del vertice del G8 sia ulteriormente cresciuta dopo i violenti scontri di Genova del 2001. Inoltre, vi è un nuovo potenziale di protesta a causa dell'eventualità di un conflitto armato in Iraq, accompagnata da un netto aumento dell'antiamericanismo a livello internazionale.

La Francia intende adottare drastiche misure di sicurezza e di conseguenza limitare la libertà di movimento degli elementi estremisti presenti tra gli oppositori della globalizzazione, ma nel contempo mettere a disposizione delle manifestazioni un'ampia area in territorio francese.

3

Misure previste concernenti l'impiego dell'esercito

L'impiego terrestre e l'impiego aereo saranno distinti. A tale scopo sono state istituite una Land Task Force (LTF) e un'Air Task Force (ATF) indipendenti l'una dall'altra.

Determinate formazioni sono pronte, conformemente alla tabella modificata dei corsi 2003, ad alimentare con l'intero effettivo, o con parte di esso, la LTF e l'ATF. In particolare, sono interessate determinate formazioni della fanteria, delle truppe meccanizzate e leggere, delle truppe del genio, delle truppe da fortezza, delle truppe di trasmissione, delle truppe sanitarie, delle truppe dei trasporti, della polizia stradale e delle Forze aeree; all'elenco va inoltre aggiunto il personale professionista del CGF e delle Forze aeree.

Il Cgcf sarà appoggiato dal CGF secondo le modalità in vigore nonché da militari.

Durante il vertice del G8 l'uso dello spazio aereo sopra la regione sarà limitato (cfr. n. 6.1.5 / 6.5).

4

Valutazione giuridica dell'impiego dell'esercito

Conformemente all'articolo 67 della legge militare del 3 febbraio 1995 (LM; RS 510.10) le truppe possono fornire aiuto alle autorità civili che lo richiedono: ad esempio per salvaguardare la sovranità sullo spazio aereo e per proteggere persone e oggetti degni di particolare protezione (servizio d'appoggio). Il compito deve essere di interesse pubblico e le autorità civili non devono più essere in grado di far fronte ai loro compiti per mancanza di personale, di materiale o di tempo.

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Attualmente, una valutazione definitiva della situazione in materia di sicurezza per quanto riguarda l'organizzazione e lo svolgimento del vertice del G8 previsto dal 1° al 3 giugno non è ancora possibile. È però certo che, a causa della vicinanza del luogo del vertice alla Svizzera, del coinvolgimento di infrastrutture svizzere (aeroporto di Ginevra, città di Ginevra, città di Losanna e assi di comunicazione) e del potenziale di minaccia prevedibile, le forze di polizia di sicurezza locali non basteranno per garantire in misura sufficiente la sicurezza della manifestazione. I mezzi dei tre Cantoni interessati non saranno sufficienti nemmeno se potenziati da altri corpi di polizia. Per tali ragioni le condizioni per un impiego dell'esercito nell'ambito di un servizio d'appoggio finalizzato ad offrire aiuto ai tre Cantoni sono adempiute.

Per quanto riguarda la domanda presentata in tal senso dai Governi dei Cantoni di Ginevra, di Vaud e del Vallese, il 15 gennaio 2003 il nostro Consiglio ha assicurato il suo appoggio a un impiego di polizia intercantonale (cfr. n. 1.3).

Il nostro Consiglio fonda la sua decisione sull'articolo 70 LM, il quale recita: 1 La

competenza in materia di chiamata in servizio e di assegnazione alle autorità civili spetta: ­ al Consiglio federale; ­ al Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport in caso di catastrofi in Svizzera.

2 Se

la chiamata in servizio concerne più di 2000 militari o l'impiego dura più di tre settimane, l'Assemblea federale deve approvare l'impiego nella sessione successiva.

Qualora l'impiego si concluda prima della sessione, il Consiglio federale presenta un rapporto.

Nel presente caso è previsto un impiego di oltre 2000 militari. Di conseguenza, l'impiego deve essere approvato dall'Assemblea federale.

5

Cooperazione militare con la Francia

5.1

In ambito terrestre

Ogni partner assume la responsabilità per la sicurezza sul proprio territorio nazionale. In questo settore sono previste responsabilità separate. Con la Francia saranno stabilite regole d'impiego comuni (Rules of Engagement). Eventuali spostamenti transfrontalieri di polizia e di militari ­ per esempio nell'ambito del perseguimento di autori di reati ­ saranno disciplinati nelle regole d'impiego. In territorio svizzero vi sarà un solo settore d'impiego (transcantonale).

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5.2

Nello spazio aereo

Per la cooperazione in materia d'istruzione militare esistono già apposite convenzioni bilaterali, tuttavia esse non sono sufficienti per l'impiego a Evian. Per gli impieghi militari comuni delle Forze aeree dei due Paesi, nella forma pianificata in vista del vertice del G8, attualmente non esiste ancora alcuna base giuridica stipulata dai due Stati. Per poter realizzare la cooperazione nello spazio aereo, si provvederà perciò a disciplinare questo aspetto nell'ambito dell'accordo tra la Francia e la Svizzera (cfr. n. 1.4).

5.3

Sul lago di Ginevra

Il lago di Ginevra è un settore d'impiego unitario.

Poiché l'esercito svizzero non dispone di un numero di imbarcazioni sufficiente, occorrerà preparare e disciplinare la possibilità per le imbarcazioni francesi di operare anche sulle acque territoriali svizzere. Sulle imbarcazioni francesi è prevista la presenza di un ufficiale di collegamento svizzero responsabile di garantire l'applicazione delle pertinenti regole d'impiego nelle acque territoriali svizzere. A partire dalla riva, sarà nuovamente applicata la responsabilità nazionale. Anche questo settore sarà disciplinato nell'accordo con la Francia (cfr. n. 1.4).

6

Impiego dell'esercito in servizio d'appoggio a favore delle autorità civili e della Francia

6.1

Entità e durata dell'impiego sussidiario di sicurezza dell'esercito

La valutazione della situazione odierna prevede un fabbisogno di circa 4500 militari da impiegare in servizio d'appoggio per la protezione del vertice del G8 di Evian.

L'esercito sarà impiegato in servizio d'appoggio dal 22 maggio al 5 giugno 2003, ossia: ­

dal 22 maggio al 4 giugno a favore del Cgcf alla frontiera;

­

dal 28 maggio al 5 giugno per appoggiare le autorità cantonali nell'applicazione di misure di sicurezza;

­

dal 29 maggio al 5 giugno a favore della sicurezza nello spazio aereo, ma già dal 22 maggio, a orario parziale durante determinati periodi, per l'allenamento e la verifica delle procedure.

1354

6.1.1

Impieghi autonomi al suolo (compresi quelli sul lago di Ginevra)

L'appoggio da parte dell'esercito avverrà nei settori seguenti: ­

impieghi a favore delle forze di polizia civili;

­

appoggio al Cgcf;

­

protezione dell'aeroporto di Ginevra-Cointrin;

­

sorveglianza e protezione delle autostrade A1 e A9;

­

potenziamento della polizia comunale di Losanna nell'ambito di compiti di sorveglianza e di disciplinamento della circolazione;

­

potenziamento della polizia lacuale sul lago di Ginevra;

­

sorveglianza della base eliportuale, nonché di altre infrastrutture delle Forze aeree svizzere e dell'Armée de l'Air;

­

sorveglianza di aerodromi;

­

sorveglianza di alture dominanti;

­

aiuto alla condotta;

­

rafforzamento del servizio sanitario;

­

compiti di trasporto.

6.1.2

Impieghi autonomi nello spazio aereo

Nel quadro delle misure di sicurezza per la protezione del vertice del G8, le Forze aeree svizzere adempiranno autonomamente i compiti seguenti: ­

esecuzione di trasporti aerei con elicotteri del tipo Alouette III, SUPERPUMA e COUGAR a favore delle autorità civili, della polizia e delle truppe d'armata;

­

sorveglianza, se del caso, di determinati aerodromi civili nella Svizzera occidentale al fine di controllare lo svolgimento regolare dell'esercizio di volo;

­

completamento della sorveglianza dello spazio aereo mediante stazioni radar mobili TAFLIR (radar tattico d'aviazione) e posti di osservazione aerea;

­

sorveglianza 24 ore su 24 dello spazio aereo soggetto a limitazioni della navigazione aerea.

1355

6.1.3

Impieghi comuni effettuati sul lago di Ginevra

Poiché il lago di Ginevra è considerato un settore d'impiego unitario, per quanto riguarda le attività sulle acque territoriali vi sarà una cooperazione con la Francia nell'ambito della sorveglianza e dei servizi di scorta. A tale scopo le imbarcazioni francesi ­ con a bordo un ufficiale di collegamento svizzero responsabile di garantire l'applicazione delle pertinenti regole d'impiego ­ opereranno anche in territorio svizzero (cfr. n. 5.3).

6.1.4

Impieghi comuni nello spazio aereo

L'impiego delle Forze aeree svizzere incaricate di «salvaguardare la sovranità sullo spazio aereo» sarà strettamente coordinato con l'Armée de l'Air.

Per garantire la salvaguardia della sovranità sullo spazio aereo e la sicurezza aerea, unitamente all'Armée de l'Air saranno fornite a livello transfrontaliero le prestazioni seguenti: ­

sorveglianza dello spazio aereo e applicazione delle misure di polizia aerea a favore di Evian-les-Bains, dell'aeroporto di Ginevra-Cointrin, della regione di Losanna/Lavaux e all'interno dello spazio aereo del Bassin lémanique nel quale la navigazione aerea sarà limitata;

­

approntamento e impiego dei mezzi d'intervento (velivoli da combattimento armati, velivoli a elica ed elicotteri) per il servizio di polizia aerea;

­

identificazione degli aeromobili e applicazione dei pertinenti processi decisionali con la possibilità di ricorrere all'uso delle armi secondo l'articolo 10 dell'ordinanza del 17 ottobre 1984 concernente la salvaguardia della sovranità sullo spazio aereo (SR 748.111.1);

­

pianificazione e direzione in comune degli impieghi di difesa aerea;

­

coinvolgimento dell'Ufficio federale dell'aviazione civile (UFAC) e della Direction Navigation Aérienne (DNA) nell'ambito di tutti gli accordi e di tutte le regolamentazioni tra le Forze aeree svizzere, l'Armée de l'Air e i partner civili (CH-F, p. es. aeroporto di Ginevra-Cointrin, Skyguide, AeroClub Svizzero e altri);

­

emanazione di tutte le pubblicazioni necessarie per l'aviazione civile (CH-F) (incaricati: UFAC e DNA);

­

garanzia della sicurezza, prevalentemente con mezzi delle Forze aeree svizzere, dell'infrastruttura dell'aerodromo militare interessato;

­

creazione di una riserva di capacità nell'ambito dei trasporti aerei per appoggiare la Francia nel Giura vodese;

1356

­

stazionamento e esercizio di radar tattici d'aviazione francesi in territorio svizzero, comprese le relative installazioni di comunicazione per la sorveglianza radar nel Basso Vallese;

­

stazionamento e esercizio di mezzi aerei dell'Armée de l'Air a partire dal territorio svizzero.

6.2

Misure giuridiche per la sicurezza nello spazio aereo

Per garantire la sicurezza nello spazio aereo e salvaguardare la sovranità sullo spazio aereo, il nostro Consiglio limiterà durante il vertice del G8 l'uso dello spazio aereo svizzero sopra la regione in questione conformemente all'articolo 7 della legge federale sulla navigazione aerea (LNA; RS 748.0).

6.3

Competenze militari

6.3.1

Direzione globale del servizio d'appoggio a favore del vertice del G8 di Evian

Nel quadro dell'accordo con la Francia in occasione del vertice del G8 di Evian, la direzione globale del servizio d'appoggio dell'esercito a favore delle autorità civili incombe al capo dello Stato maggiore generale.

6.3.2

Comandante dell'impiego sussidiario di sicurezza terrestre

Il divisionario Luc Fellay, comandante della divisione territoriale 1, sarà il comandante della LTF.

6.3.3

Comandante dell'impiego sussidiario di sicurezza aereo

Il divisionario Markus Gygax, capo del Gruppo operazioni delle Forze aeree, sarà il comandante dell'ATF.

1357

7

Forma giuridica

Il presente decreto federale costituisce un atto unico dell'Assemblea federale (art. 173 cpv. 1 lett. h Cost.) espressamente previsto in una legge federale (art. 70 LM). Poiché esso non ha carattere normativo, né sottostà a referendum, è emanato sotto forma di decreto federale semplice (art. 163 cpv. 2 Cost., art. 4 cpv. 2 della legge sui rapporti fra i Consigli [LRC]).

8

Conseguenze finanziarie

Il servizio d'appoggio previsto a favore delle autorità civili comporterà per la maggioranza delle truppe impiegate unicamente un aumento irrilevante delle spese rispetto a un servizio d'istruzione o a un servizio di volo ordinari.

Attualmente, non è ancora possibile preventivare in maniera sufficientemente precisa gli oneri operativi rilevanti sotto il profilo dei costi (p. es. quelli relativi all'entità dei trasporti aerei o al fabbisogno di mezzi e di reti per le telecomunicazioni), poiché le prestazioni da fornire a favore delle autorità civili e della Francia non sono ancora stabilite.

Le spese causate direttamente dalla truppa in servizio d'appoggio, compresa una quota minima di spese per gli acquisti sostitutivi, la manutenzione e altro, saranno di circa 3 milioni di franchi. Le truppe in servizio d'appoggio saranno assistite da personale professionista militare e civile del DDPS. L'onere supplementare specifico all'impiego è preventivato in circa 1 milione di franchi.

I costi globali provvisori di 4 milioni di franchi potranno presumibilmente essere coperti integralmente nel quadro dei crediti stanziati per il DDPS. Di conseguenza, la Confederazione non dovrà assumere spese supplementari. Ai Cantoni non saranno fatturati costi ulteriori.

Il DDPS prevede di fatturare al prezzo di costo, rispettivamente secondo l'ordinanza del DDPS sugli emolumenti per prestazioni («Tariffa degli emolumenti del DDPS»), le prestazioni fornite direttamente dall'esercito alla Francia per quanto concerne l'aiuto alla condotta e la logistica. In sostanza, si tratta di spese dovute all'acquisizione di prestazioni presso privati (p. es. linee di telecomunicazione) oppure in relazione con i trasporti delle Forze aeree o delle Forze terrestri. Il disciplinamento di questo rimborso delle spese da parte della Francia sarà pure oggetto dell'accordo internazionale.

Con riferimento all'impiego dell'esercito in servizio d'appoggio, il DDPS si riserva la facoltà di sollecitare per la via ordinaria la sospensione del blocco dei crediti o un credito aggiuntivo qualora le prestazioni fornite effettivamente dall'esercito fossero sensibilmente superiori alle previsioni attuali.

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9

Procedura preliminare

Con lettera del 15 gennaio 2003, il nostro Consiglio ha di principio approvato l'appoggio ai Cantoni di Ginevra, di Vaud e del Vallese per quanto riguarda il materiale militare, i mezzi di trasporto e la partecipazione finanziaria alle spese per le misure di sicurezza; esso ha inoltre previsto un impiego sussidiario di sicurezza da parte di militari.

Il presente messaggio è stato elaborato in stretta collaborazione dagli organi competenti del DFAE, del DFGP, del DDPS, del DFF, del DATEC e della Cancelleria federale.

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