02.091 Messaggio concernente un credito quadro per misure di promozione civile della pace nell'ambito del DDPS del 9 dicembre 2002

Onorevoli presidenti e consiglieri, Con il presente messaggio vi sottoponiamo, per approvazione, un disegno di decreto federale concernente un credito quadro per misure di promozione civile della pace nell'ambito del DDPS.

Gradite, onorevoli presidenti e consiglieri, l'espressione della nostra alta considerazione.

9 dicembre 2002

In nome del Consiglio federale svizzero: Il presidente della Confederazione, Kaspar Villiger Il cancelliere della Confederazione, Annemarie Huber-Hotz

546

2002-2567

Compendio L'impegno della Confederazione a favore della promozione della pace deriva dall'articolo 2 capoverso 4 della Costituzione federale ed è concretizzato in quanto compito strategico nel RAPOLSIC 2000. I mezzi impiegati dalla Confederazione per la promozione della pace comprendono diversi contributi del DFAE e del DFE; il DDPS impiega a tal scopo, oltre a mezzi militari (segnatamente la partecipazione a impieghi di sostegno alla pace), anche mezzi civili.

Le misure di promozione civile della pace del DDPS si sono finora concentrate su tre Centri aventi sede a Ginevra e su un programma di promovimento della libera circolazione di informazioni determinanti in materia di politica di sicurezza. Si tratta del Centro di politica di sicurezza, del Centro internazionale per lo sminamento a scopo umanitario, del Centro per il controllo democratico delle Forze armate nonché del «International Relations and Security Network» del Politecnico federale di Zurigo. Inoltre sono pure intraprese e appoggiate numerose attività civili nell'ambito del Partenariato per la pace nonché programmi di cooperazione e di sostegno bilaterali o multilaterali.

Con il presente messaggio si richiede un credito quadro di 180 milioni di franchi per il periodo 2004­2007, con il quale si intendono finanziare le misure di promozione civile della pace nell'ambito del DDPS. Si tratta del proseguimento e del consolidamento delle attività precedenti e del loro completamento con il progetto «Maison de la Paix». Tale progetto consiste nel riunificare geograficamente tutti e tre i Centri e nel mettere a disposizione dei locali per altre istituzioni attive in settori simili. Alla base del progetto vi è l'intenzione di incrementare ulteriormente l'influsso di queste istituzioni, di ridurre i costi mediante un'infrastruttura comune, di intensificare i contatti e la collaborazione con altre istituzioni ginevrine e di rafforzare il carattere internazionale di Ginevra.

Con il presente credito non si propone alcun incremento sostanziale dei mezzi per la promozione civile della pace nell'ambito del DDPS. Lo scopo primario è piuttosto la trasformazione dei crediti annuali in un credito quadro pluriennale, a causa della mutata situazione giuridica: adozione della legge federale su misure di promozione civile della pace e di rafforzamento dei
diritti umani, in conformità alla quale le risorse per tali misure sono autorizzate, in quanto credito quadro, sull'arco di più anni. Per le pertinenti misure, nel bilancio di previsione 2003 sono stati integrati 43,125 milioni di franchi. Le risorse sollecitate per il periodo 2004­2006 sono conformi alla pianificazione finanziaria in vigore. La media annuale per l'intero periodo coperto dal credito quadro richiesto ammonta a 45 milioni di franchi.

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Messaggio 1

Misure di promozione civile della pace nell'ambito del DDPS

1.1

Introduzione

In conformità all'articolo 2 capoverso 4 della Costituzione federale, la Confederazione svizzera si impegna per un ordine internazionale giusto e pacifico, e l'articolo 54 della Costituzione federale assegna le pertinenti attività, in quanto comprese negli affari esteri, alla competenza della Confederazione. Nel Rapporto del Consiglio federale all'Assemblea federale sulla politica di sicurezza della Svizzera del 7 giugno 1999 («Sicurezza attraverso la cooperazione», RAPOLSIC 2000) è riportato l'obiettivo di contribuire alla stabilità e alla pace al di là delle nostre frontiere nonché allo sviluppo di una comunità internazionale dai valori democratici. Da tale obiettivo risulta ­ pure in conformità al RAPOLSIC 2000 ­ il compito strategico della promozione della pace e della gestione della crisi: «La Svizzera, mediante l'impiego di strumenti idonei della sua politica di sicurezza, sfrutta tutte le possibilità per promuovere la pace nel suo contesto strategico e contribuire alla gestione possibilmente pacifica delle crisi internazionali e alla ricostruzione di regioni danneggiate dalla guerra.» Tra l'altro, già nel Rapporto 90 del Consiglio federale all'Assemblea federale sulla politica di sicurezza della Svizzera del 1° ottobre 1990 («Politica di sicurezza svizzera in transizione»), la promozione della pace mediante la cooperazione e l'assistenza figurava come una delle quattro componenti della strategia in materia di politica di sicurezza.

La Svizzera si assume questo compito definito nella Costituzione federale e nei Rapporti sulla politica di sicurezza mediante mezzi e misure civili e militari.

I mezzi militari comprendono l'appoggio di impieghi internazionali di sostegno alla pace con contingenti di militari su base volontaria, con osservatori militari o con contributi materiali e finanziari. Dal 1953, la Svizzera partecipa alla «Neutral Nations Supervisory Commission» per la sorveglianza dell'armistizio tra la Corea del Nord e la Corea del Sud. Nel 1989­1990 ha appoggiato con un'unità sanitaria la missione dell'ONU che ha condotto all'indipendenza della Namibia, nel 1991­ 1994, parimenti con un'unità sanitaria, la missione dell'ONU nel Sahara occidentale e nel 1996­2000 la missione dell'OSCE in Bosnia-Erzegovina con un'unità logistica (Swiss Headquarters Support Unit, «berretti gialli»). Dal
1999, la Svizzera contribuisce nell'ambito della KFOR a mantenere la stabilità nel Kosovo con una compagnia rinforzata («Swisscoy»). Inoltre, dall'inizio degli anni novanta la Svizzera appoggia, con in media circa 20 osservatori militari, svariati impieghi di promozione della pace delle Nazioni Unite. A ciò si aggiungono persone singole che appoggiano missioni dell'OSCE e dell'ONU nonché operazioni di sminamento a scopo umanitario. Infine, la Svizzera ha appoggiato la creazione di moderne Forze armate in numerosi Stati mediante la fornitura di materiale militare (nessuna arma).

548

Le misure civili comprendono diversi contributi del DFAE e del DFE1; pure il DDPS, oltre a misure militari, impiega mezzi per la promozione civile della pace. In questo contesto, si è creata una suddivisione dei compiti e del lavoro tra il DFAE e il DDPS per quanto concerne la promozione civile della pace, che è definita nelle ordinanze sull'organizzazione dei due Dipartimenti e che vale anche per le misure per le quali, con il presente messaggio, viene richiesto un credito quadro.

1.2

Misure di promozione civile della pace nell'ambito del DDPS nel periodo 1995­2002

La promozione civile della pace nell'ambito del DDPS ha ricevuto un forte impulso dalla partecipazione della Svizzera al Partenariato per la pace, avviata nel dicembre 1996. Tra i temi prioritari delle offerte svizzere nell'ambito del Partenariato, il documento di presentazione del 1996 elenca i settori seguenti, compresi nelle misure di promozione civile della pace del DDPS: ­

il controllo democratico delle Forze armate, cooperazione civile-militare, Forze armate plurilingue, rispetto delle minoranze e strutture federalistiche;

­

istruzione in materia di diritto internazionale umanitario ­ in particolar modo il diritto delle Convenzioni di Ginevra e dei loro protocolli complementari ­ diffusione e rafforzamento del diritto internazionale umanitario, segnatamente tramite una migliore osservanza di tali disposizioni;

­

istruzione in materia di politica di sicurezza per ufficiali, diplomatici e impiegati civili dei ministeri della difesa e degli esteri;

­

creazione di centri di competenza in settori importanti in materia di politica di sicurezza;

­

promovimento del libero flusso di informazioni.

Questa accentuazione degli aspetti civili è risultata da una parte dall'analisi dei settori nei quali la Svizzera potrebbe proporre delle offerte particolarmente utili, dall'altra dagli sforzi volti a limitare la collaborazione militare diretta perlomeno durante una prima fase della partecipazione al Partenariato (p.es. la rinuncia a esercitazioni comuni con le truppe).

Le misure del DDPS per la promozione civile della pace si concentrano sui tre Centri ginevrini e su un programma per il promovimento del libero flusso di informazioni determinanti in materia di politica di sicurezza. Si tratta del Centro di politica di sicurezza, del Centro internazionale per lo sminamento a scopo umanitario, del Centro per il controllo democratico delle Forze armate nonché del «International Relations and Security Network» del Politecnico federale di Zurigo.

Centro di politica di sicurezza di Ginevra (GCSP) Nel 1986, l'«Institut universitaire de hautes études internationales» di Ginevra, su mandato dell'ex DMF, ha avviato un corso d'istruzione di nove mesi per esperti in

1

Cfr. il Messaggio concernente un credito quadro per le misure della gestione civile dei conflitti e del promovimento dei diritti dell'uomo del 23 ottobre 2002. Inoltre, numerose attività della DSC e del seco hanno un influsso positivo sulla promozione della pace.

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materia di politica di sicurezza dell'amministrazione federale (DMF, DFAE, Ufficio centrale della difesa). L'occasione per tale corso è stata data dall'aumentato bisogno di conoscenze specifiche in materia di politica di sicurezza in seno all'amministrazione federale. Il corso è stato giudicato molto utile; a partire dal quarto anno del suo svolgimento (1989/90) svariati Stati esteri sono stati invitati a inviare al corso d'istruzione, offerto gratuitamente, uno o due diplomatici, ufficiali o impiegati civili dei ministeri degli esteri e della difesa. Per Stati dell'Europa centrale e orientale il DDPS ha messo a disposizione delle borse di studio per coprire i costi del viaggio di andata e di ritorno nonché del soggiorno a Ginevra. Il corso ha goduto di una forte domanda.

Basandosi su questa offerta consolidata e su una presenza comprovata della domanda, nel 1994 il DMF ha lanciato l'iniziativa di creare a Ginevra un Centro di politica di sicurezza sotto forma di fondazione, in grado di offrire, oltre a questo corso, dei corsi supplementari in materia di politica di sicurezza di minore durata. Oltre alla Svizzera (DMF e DFAE) e al Cantone di Ginevra, 20 Stati esteri sono membri della fondazione, creata in base a un decreto del Consiglio federale del 29 novembre 1995: Danimarca Germania Estonia Finlandia Francia

Gran Bretagna Italia Lettonia Lituania Austria

Polonia Romania Federazione russa Svezia Repubblica slovacca

Repubblica ceca Turchia Ucraina Ungheria USA

Attualmente il GCSP offre internazionalmente i corsi seguenti: Denominazione

Durata

Svolto Numero di partecipanti annualmente da

International Training Course in Security Policy European Security Policy Training Course New Issues in Security Course Arms Control Training Seminar (per ufficiali/diplomatici del Vicino e Medio Oriente)

9 mesi

1995/96

3 mesi 3 mesi 8 giorni

1997 2000 1998

242 da 28 Stati 97 da 29 Stati 54 da 33 Stati 73 da 15 Stati

I corsi sono orientati alle esigenze di diplomatici, di militari e del personale dell'amministrazione attivi nel settore della politica di sicurezza. I partecipanti, di provenienza internazionale, ricevono un'istruzione e un perfezionamento che appoggerà il loro lavoro futuro. A essi vengono fornite ampie conoscenze e mostrate nuove tendenze e connessioni complesse in materia di sicurezza internazionale. Grazie a simulazioni, esempi ed esercitazioni, i partecipanti possono assimilare capacità e tecniche specifiche.

Il GCSP considera la cooperazione nel suo seno di persone esperte sia nell'ambito della prassi che in ambito teorico un vantaggio decisivo nell'istruzione in materia di temi rilevanti per la politica di sicurezza. L'obiettivo dell'istruzione è insegnare ai partecipanti un modo di pensare strategico e di consentire loro, mediante il reciproco scambio di idee, di venire a conoscenza dei differenti aspetti delle problematiche.

Dal 1997, presso il GCSP si svolge un seminario della durata di due settimane per l'istruzione dei diplomatici del DFAE. Il suo scopo primario è familiarizzare i parte550

cipanti con la politica di sicurezza internazionale e svizzera. Dal 2002, il GCSP organizza anche un seminario della durata di una settimana presso il corso d'istruzione supplementare 2 dell'Esercito svizzero. Il suo scopo primario è familiarizzare i partecipanti con la politica di sicurezza internazionale. Nel 2002 è stato pure offerto un seminario in materia di politica di sicurezza per ambasciatori e ambasciatrici della Svizzera, nel corso del quale sono stati discussi temi attuali della politica di sicurezza internazionale e delle sue ripercussioni sul nostro Paese. Infine occorre menzionare il fatto che i futuri addetti alla difesa svizzeri e i loro sostituti e assistenti, prima di assumere la loro funzione, assolvono l'«European Security Policy Training Course» del GCSP, della durata di tre mesi.

Moduli d'istruzione nel settore della politica di sicurezza svizzera Denominazione

Durata

Istruzione per giovani diplomatici del DFAE 2 settimane Corso d'istruzione supplementare 2 1 settimana Seminario sulla politica di sicurezza per 4 giorni ambasciatori/trici svizzeri/e

Svolto Numero di partecipanti annualmente da

1997 2002 2002

122 18 12

Inoltre, il GCSP offre pure unità d'istruzione al di fuori del Centro. Finora sono state svolte unità di esercitazione a Roma e a Mosca in collaborazione con le accademie diplomatiche nazionali. Programmi d'istruzione sul posto consentono di trattare un settore tematico sotto diversi punti di vista, in maniera esaustiva e concentrata e in breve tempo, nonché di raggiungere un pubblico più vasto.

Programmi di formazione sul posto Denominazione

Durata

Svolto Numero di partecipanti annualmente da

Seminario di Roma Seminario di Mosca

1 settimana 3 giorni

2001 1998

60 da 1 Stato 120 da 1 Stato

Allo scopo di mantenere la rete di relazioni creatasi a Ginevra e di promuovere lo scambio tra i partecipanti di corsi di diversi anni, ogni anno si svolgono degli incontri tra ex partecipanti: l'«ITC Alumni Meeting» e l'«ETC Alumni Meeting». Di regola sono Stati esteri membri del GCSP a invitare a questi incontri, assumendosi pure le spese sul posto.

Per tener conto dell'evoluzione delle esigenze poste all'insegnamento sotto il profilo contenutistico e metodologico, il Centro di politica di sicurezza di Ginevra si impegna anche nel «Working Group on Curriculum Development», che si occupa dello sviluppo dei contenuti dei corsi in seno al Consorzio delle accademie di difesa e degli istituti di politica di sicurezza del Partenariato per la pace. Questo gruppo di lavoro fornisce al GCSP l'opportunità di occuparsi dei settori tematici più attuali, di questioni inerenti all'insegnamento e della collaborazione reciproca (accreditazione/reciproco riconoscimento) nonché di fornire un proprio contributo in materia.

Ogni anno, il DDPS conclude con il GCSP dei contratti quadro per i quattro anni successivi e un accordo sulle prestazioni per l'anno susseguente (nel quadro dei cre551

diti approvati [credito/bilancio]). I contributi finanziari hanno lo scopo di compensare le prestazioni accordate per l'anno successivo. Il rispetto degli accordi sulle prestazioni è controllato dal DDPS. Dal 1996 al 2002 il DDPS ha fornito al GCSP i contributi finanziari seguenti: Anno

Contributi DDPS

Contributi di altri uffici federali

Contributi di altri Stati

Totale

1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002

1,050 mio fr.

3,282 mio fr.

3,529 mio fr.

4,647 mio fr.

5,100 mio fr.

5,500 mio fr.

5,735 mio fr.

­ 0,063 mio fr.

0,070 mio fr.

0,063 mio fr.

0,055 mio fr.

0,183 mio fr.

0,105 mio fr.

0,878 mio fr.

1,680 mio fr.

1,886 mio fr.

1,729 mio fr.

1,754 mio fr.

1,853 mio fr.

1,490 mio fr.

1,928 mio fr.

5,025 mio fr.

5,485 mio fr.

6,439 mio fr.

6,909 mio fr.

7,536 mio fr.

7,330 mio fr.

Oltre ai contributi summenzionati, sono a carico del DDPS anche i costi d'affitto dei locali del GCSP (circa 600 000 franchi all'anno). Finora, il direttore del GCSP, del rango di diplomatico, è sempre stato un collaboratore del DFAE, che si assume il suo salario e i relativi costi sociali (classe di salario 32/33, analoga a quella di un capodivisione del DFAE). Stati esteri membri della fondazione del GCSP non sono obbligati a sostenere il Centro; alcuni di questi mettono però del personale insegnante gratuitamente a disposizione del GCSP (Germania, Francia, Gran Bretagna, Svezia e USA dal 1996, Finlandia durante il periodo 1996­2001) e/o forniscono contributi finanziari, segnatamente per l'insegnamento nelle lingue francese e inglese. Questi contributi sono inclusi nell'elenco sovraesposto.

I corsi del GCSP costituiscono un elemento fondamentale dell'offerta svizzera nell'ambito del Partenariato per la pace. La qualità dei corsi, nonché le attività accompagnatorie nella ricerca orientata all'istruzione e nel «Networking», è riconosciuta internazionalmente; il GCSP, come una delle prime istituzioni in assoluto, è stato definito «Partnership for Peace Training Centre» ufficiale. Non vi sono indizi secondo i quali in futuro la domanda dovrebbe calare; anche per il motivo che il GCSP adegua continuamente i contenuti dei corsi alle esigenze che mutano secondo la situazione politico-militare.

Centro internazionale per lo sminamento a scopo umanitario di Ginevra (GICHD) Le mine antiuomo sono armi che restano attive per dei decenni, anche dopo la conclusione del conflitto politico che ha causato il loro impiego, provocando morte e mutilazione, soprattutto tra la popolazione civile, e rallentando la ricostruzione del Paese. Si ritiene che attualmente circa 80 Stati ne siano colpiti e che ogni anno circa 24 000 persone siano uccise o ferite dalle mine.

Dopo che la Svizzera, prima ancora dell'approvazione della Convenzione sul divieto delle mine antiuomo (Convenzione di Ottawa), aveva eliminato tutte le sue pertinenti armi, il DDPS, in collaborazione con il DFAE, ha voluto prestare un contributo allo sminamento internazionale a scopo umanitario e ha perciò creato nel 1998 ­ in base a un decreto del Consiglio federale del 26 novembre 1997 ­ la Fondazione del Centro internazionale per lo sminamento a scopo umanitario di Ginevra, unitamente al Cantone di Ginevra e ai 16 Stati esteri seguenti:

552

Belgio Germania Finlandia Francia Gran Bretagna

Italia Giappone Cambogia Canada Messico

Paesi Bassi Norvegia Austria Svezia Sudafrica

USA

Il GICHD (Geneva International Centre for Humanitarian Demining) contribuisce a sviluppare ulteriormente le procedure e le tecnologie applicate allo sminamento a scopo umanitario, con l'obiettivo di incrementare la sicurezza e l'efficienza delle operazioni di sminamento. Appoggia operazioni di sminamento a scopo umanitario in corso. In collaborazione con le Nazioni Unite e il Politecnico federale di Zurigo, esso ha sviluppato l'«Information Management System for Mine Action» (un sistema per la raccolta di dati e la gestione delle informazioni orientato alle esigenze dei Mine Action Centres e attualmente impiegato in 28 Stati). Inoltre, su mandato delle Nazioni Unite ha elaborato gli «International Standards for Mine Action» e gestisce un sistema d'informazione per nuove tecnologie e nuovi pericoli. Infine, nel settembre 2001 il GICHD ha ricevuto un mandato degli Stati firmatari della Convenzione di Ottawa per la creazione di una «Implementation Support Unit». Con l'aiuto di questo segretariato de facto, il GICHD appoggia l'applicazione della Convenzione, mentre continua a organizzare le sessioni del Comitato permanente della Convenzione, che si svolgono due volte all'anno.

Ogni anno il DDPS conclude con il GICHD dei contratti quadro per i quattro anni successivi e un accordo sulle prestazioni per l'anno susseguente (nel quadro dei crediti approvati [credito/bilancio]). I contributi finanziari hanno lo scopo di compensare le prestazioni accordate per l'anno successivo. Il rispetto degli accordi sulle prestazioni è controllato dal DDPS. Dal 1998 al 2002 il DDPS ha fornito al GICHD i contributi finanziari seguenti: Anno

Contributi DDPS

Contributi di altri uffici federali

Contributi di altri Stati

Totale

1998 1999 2000 2001 2002

0,391 mio fr.

2,768 mio fr.

3,750 mio fr.

5,500 mio fr.

7,610 mio fr.

­ 0,300 mio fr.

­ ­ ­

0,300 mio fr.

0,900 mio fr.

3,100 mio fr.

6,450 mio fr.

3,900 mio fr.

0,691 mio fr.

3,968 mio fr.

6,850 mio fr.

11,950 mio fr.

11,510 mio fr.

Oltre ai contributi summenzionati, sono a carico del DDPS pure i costi d'affitto dei locali del GICHD (circa 600 000 franchi all'anno). Finora il direttore del GICHD, del rango di diplomatico, è sempre stato un collaboratore del DFAE, che si assume il suo salario e i relativi costi sociali (classe di salario 32/33, analoga a quella di un capodivisione del DFAE). Stati esteri membri della fondazione del GICHD non sono obbligati a sostenere il Centro; alcuni di questi forniscono però notevoli contributi: nel 2001, p. es., la Gran Bretagna ha contribuito con 2,4 milioni di franchi, gli Stati Uniti con 1,3 milioni, Germania, Italia, Norvegia e Svezia con complessivamente 1 milione.

Il contributo del GICHD a favore dello sminamento a scopo umanitario viene internazionalmente considerato importante e irrinunciabile. Questo fatto è sottolineato pure dal mandato impartito dagli Stati firmatari della Convenzione di Ottawa, in quanto si tratta di uno dei pochi casi in cui una fondazione di diritto svizzero riceve un mandato di diritto internazionale. Inoltre, il Centro è uno dei collaboratori più 553

stretti delle Nazioni Unite nell'ambito degli sforzi per lo sminamento a scopo umanitario.

Centro per il controllo democratico delle Forze armate di Ginevra (DCAF) Per tanti Stati, l'impostazione di relazioni tra le istituzioni civili e quelle militari su di una base democratica costituisce una difficile sfida. Ciò vale soprattutto per Paesi che si trovano in fase di transizione verso un regime democratico nonché per società danneggiate da guerre o crisi. In numerosi Stati le Forze armate, le formazioni paramilitari, le Forze di Polizia, le truppe delle guardie di confine e altre istituzioni importanti in materia di sicurezza costituiscono attori fondamentali spesso difficilmente controllabili. Di frequente essi operano come uno «Stato nello Stato», che assorbe una quantità sproporzionata delle già scarse risorse, che rende più difficile il processo di democratizzazione e inoltre incrementa il potenziale di conflitto interno al Paese oppure tra diversi Stati. Per questo motivo, garantire il controllo democratico e civile di tali strumenti di potere costituisce l'elemento principale della prevenzione dei conflitti, della promozione della democrazia e della pace nonché la garanzia di uno sviluppo economico e sociale duraturo.

Il rafforzamento del controllo democratico e civile delle Forze armate è diventato uno degli obiettivi politici più importanti della Comunità internazionale. Il DCAF, creato per iniziativa del DDPS unitamente al DFAE e con l'appoggio di più di altri 20 Stati, raccoglie le pertinenti esperienze mettendole a disposizione, nell'ambito di un'attività di consulenza, di quegli Stati che intendono rafforzare il controllo democratico, spesso nel quadro di una riforma delle Forze armate e dei ministeri della difesa oppure addirittura nell'ambito di una riforma globale del settore della sicurezza. Oltre alla Svizzera e al Cantone di Ginevra, la fondazione, creata in base a un decreto del Consiglio federale del 13 giugno 2000, comprende ormai i 40 Stati membri seguenti: Albania Armenia Azerbajdzan Bosnia-Erzegovina Bulgaria Costa d'avorio Danimarca Germania Estonia Finlandia

Francia Georgia Grecia Gran Bretagna Irlanda Italia Croazia Lettonia Lituania Macedonia

Moldavia Paesi Bassi Nigeria Norvegia Austria Portogallo Polonia Romania Federazione russa Svezia

Serbia-Montenegro Repubblica slovacca Slovenia Spagna Sudafrica Repubblica ceca Ucraina Ungheria Bielorussia USA

Il DCAF promuove la collaborazione internazionale in questo settore. Il Centro rileva sistematicamente le conoscenze specifiche, realizza progetti di ricerca e contribuisce alla creazione di una rete di contatti con lo scopo di individuare i problemi, di elaborare le esperienze fatte e infine di trovare e proporre le migliori procedure nel settore del controllo democratico delle Forze armate e delle relazioni tra le istituzioni civili e quelle militari. Inoltre il Centro fornisce perizie e assistenza a tutti i gruppi interessati, segnatamente a Governi, ad autorità parlamentari, ad autorità militari, a organizzazioni internazionali, a organizzazioni non governative e a istituzioni accademiche.

Il DCAF fornisce perizie sia a livello bilaterale e multilaterale, sia per un pubblico più ampio. Dei progetti di appoggio bilaterali nell'ambito della riforma del settore della sicurezza (priorità: truppe delle guardie di confine, polizia, servizi d'infor554

mazione) e del controllo parlamentare delle Forze armate sono stati o sono ora svolti nella Repubblica federale jugoslava, nella Repubblica serba, in Bosnia ed Erzegovina, in Macedonia nonché in Ucraina e in Russia. Nel 2001, il DCAF ha elaborato, su mandato del presidente jugoslavo e in collaborazione con l'«EastWest Institute» di New York, le basi concezionali per il nuovo orientamento della politica di sicurezza e per la riforma del settore della sicurezza in Jugoslavia e in Serbia. Questo lavoro ha comportato ulteriori mandati, compresi progetti di realizzazione in Jugoslavia. A livello multilaterale, il DCAF realizza numerosi progetti nel quadro del Patto di stabilità per l'Europa del Sud-Est e dell'OSCE. Attualmente sono in corso pure progetti concreti di cooperazione con organi dell'ONU.

Ogni anno il DDPS conclude con il DCAF dei contratti quadro per i quattro anni successivi e un accordo sulle prestazioni per l'anno susseguente (nel quadro dei crediti approvati [crediti/bilancio]). I contributi finanziari hanno lo scopo di compensare le prestazioni accordate per l'anno successivo. Il rispetto degli accordi sulle prestazioni è controllato dal DDPS. Dal 2000 al 2002 il DDPS ha fornito al GCSP i contributi finanziari seguenti: Anno

Contributi DDPS

Contributi di altri uffici federali

Contributi di altri Stati

Totale

2000 2001 2002

2,000 mio fr.

6,300 mio fr.

8,000 mio fr.

­ 0,574 mio fr.

0,360 mio fr.

0,018 mio fr.

0,242 mio fr.

2,069 mio fr.

2,018 mio fr.

7,116 mio fr.

10,429 mio fr.

Il DDPS si assume i costi d'affitto per i locali del DCAF (circa 550 000 fr. all'anno) e il salario e i costi sociali del direttore, del rango di un ambasciatore (classe di salario 32/33, analoga a quella di un capodivisione del DFAE). Altri membri della fondazione del Centro per il controllo democratico delle Forze armate di Ginevra forniscono al DCAF dei contributi, o li mettono a disposizione dei membri dello stato maggiore, per attività specifiche; questi contributi sono contenuti nell'elenco summenzionato, alla voce «Contributi di altri Stati».

Il grande numero di membri di fondazione e la presenza di una forte domanda delle sue prestazioni soprattutto da parte di Stati in fase di transizione da un passato totalitario a un futuro democratico, dimostrano che il DCAF ­ il terzo Centro di Ginevra ­ corrisponde a una reale esigenza internazionale.

International Relations and Security Network (ISN) del Politecnico federale di Zurigo Nella moderna società dell'informazione, l'informazione, la comunicazione e le conoscenze costituiscono fattori di importanza strategica. Sulla base di questa constatazione, nel 1994 è stato creato l'«International Relations and Security Network (ISN)», il quale viene sviluppato e gestito dal Centro di ricerca in materia di politica di sicurezza del PF di Zurigo. L'ISN mette a disposizione di circoli interessati alla politica di sicurezza le conoscenze dei suoi esperti e informazioni in materia, e promuove il dialogo internazionale e la collaborazione per mezzo di tecnologie d'informazione e di comunicazione moderne. A partire dal 1996, l'iniziativa si è sviluppata nell'ambito del contributo svizzero al Partenariato per la pace (PfP). Essa rispecchia l'idea che il libero accesso all'informazione e lo scambio di informazioni costituiscono un presupposto fondamentale per la formazione di una volontà demo-

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cratica. In quanto rete integrata di conoscenze in materia di relazioni internazionali e di politica di sicurezza riconosciuta a livello mondiale, l'ISN contribuisce a creare stabilità e pace a livello internazionale.

L'ISN si rivolge ai responsabili di organi statali, internazionali e privati, a istituzioni scientifiche e ai media, nonché a persone private interessate alla politica di sicurezza. Attualmente il sito web dell'ISN registra oltre 720 000 visite e 100 000 utenti al mese. Queste cifre relative all'accesso al sito dimostrano di un bisogno in forte crescita di informazioni importanti in tema di politica di sicurezza liberamente accessibili, indipendenti e affidabili.

ISN visite del sito al mese

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00 em br e0 0 no ve m br e0 0 ge nn aio 01 m ar zo 01 m ag gi o 01 lu gl io 01 se tte m br e0 1 no ve m br e0 1 ge nn aio 02 m ar zo 02 m ag gi o 02 lu gl io 02 se tte m br e0 2 no ve m br e0 2

1000000 900000 800000 700000 600000 500000 400000 300000 200000 100000 0

L'ISN gestisce una serie di servizi informativi di elevata qualità. In questo settore esso si è rapidamente creata una posizione di primo piano a livello internazionale: Denominazione

Links Library Conference Calendar ISN LASE

Descrizione

raccolta specializzata con più di 5000 link banca dati della conferenza con più di 1600 dati motore di ricerca per pagine Internet specializzate FIRST Reference Database banca dati statistica specifica per Paesi Publishing House pubblicazioni on line Security Watch servizio informazioni con più di 6000 abbonati e-Learning Courses accesso a moduli computerizzati

Operativa dal

maggio 1994 giugno 1997 novembre 1997 dicembre 1998 giugno 1999 gennaio 2000 novembre 2000

Sulla base di questi prodotti basati su Internet, l'ISN si è gradualmente sviluppato divenendo una rete integrata in materia di informazioni, d'istruzione e di conoscenze, mantenendo in primo piano i quattro campi d'attività seguenti: ­

piattaforma di pubblicazione: pubblicazione di articoli scientifici, di riviste, di libri e di perizie, preparazione di documenti provenienti da archivi nonché distribuzione di rapporti di riunione di conferenze accademiche e di manifestazioni del PfP. Completa l'offerta di pubblicazioni un servizio d'informazione elettronico con notizie d'attualità e rapporti sui retroscena;

­

conferenze e seminari: organizzazione di 16 seminari e di 2 conferenze ministeriali concernenti le interfacce tra la tecnologia d'informazione e la

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politica di sicurezza nell'Europa del Sud-Est, nel Caucaso, nel Baltico e in Asia centrale; ­

apprendimento elettronico: produzione, catalogazione e distribuzione di unità d'insegnamento computerizzate. L'ISN partecipa in funzione di capofila a un gruppo di lavoro internazionale che sta creando un sistema standardizzato per la registrazione, la catalogazione e la distribuzione di moduli di formazione basati su Internet (PfP Learning Management System);

­

sistemi di tecnologia dell'informazione strutturati per il Partenariato per la pace: sviluppo di una soluzione EED basata sulla tecnologia Internet per la pianificazione e la valutazione dei programmi di lavoro del Partenariato per la pace e dei programmi di partenariato individuale (sistema PRIME).

L'ISN collabora con più di 75 organizzazioni internazionali, enti governativi, istituti scientifici e organizzazioni non governative. Esso collabora strettamente con i tre Centri di Ginevra, mette loro a disposizione svariate competenze nel settore dell'apprendimento elettronico e li assiste in ulteriori questioni di tecnologia dell'informazione. I collegamenti con le organizzazioni partner all'estero sono garantiti tramite addetti IT a Bruxelles e a Washington. Servizi affini sono la «Rete in materia di politica estera e politica di sicurezza svizzera» e il «Comprehensive Risk Analysis and Management Network».

Ogni anno il DDPS conclude con il Centro di ricerca in materia di politica di sicurezza del PFZ dei contratti quadro per i quattro anni successivi e un accordo sulle prestazioni per l'anno susseguente (nel quadro dei crediti approvati [credito/bilancio]). I contributi finanziari hanno lo scopo di compensare le prestazioni accordate per l'anno successivo. Il rispetto degli accordi sulle prestazioni è controllato dal DDPS. Dal 1997 al 2002 il DDPS ha fornito all'ISN i contributi finanziari seguenti: Anno

Contributi DDPS

Contributi di altri

Totale

1997 1998 1999 2000 2001 2002

0,960 mio fr.

1,500 mio fr.

1,700 mio fr.

3,125 mio fr.

4,100 mio fr.

6,000 mio fr.

0,384 mio fr.

0,600 mio fr.

0,680 mio fr.

1,250 mio fr.

1,640 mio fr.

2,400 mio fr.

1,344 mio fr.

2,100 mio fr.

2,380 mio fr.

4,375 mio fr.

5,740 mio fr.

8,400 mio fr.

I costi dell'infrastruttura e i costi supplementari dei salari per il progetto sono assunti dal PFZ; questi contributi sono contenuti nell'elenco summenzionato, alla voce «Contributi di altri». Alcuni servizi sono gestiti unitamente ad altri partner.

Grazie all'ISN, la Svizzera assume un ruolo di primo piano a livello internazionale in settori strategicamente importanti delle moderne tecnologie dell'informazione e dei nuovi media per la formazione. L'ISN è una rete integrata di conoscenze di qualità elevata, internazionalmente riconosciuta in materia di relazioni internazionali e di politica di sicurezza, ha un'elevata visibilità ed è conforme alle esigenze in rapido aumento.

Programmi di cooperazione e di appoggio Oltre a questi importanti programmi o progetti, il DDPS ha appoggiato la promozione civile della pace con svariati contributi di minore entità nella rubrica del bilancio 557

della SG DDPS «Partecipazioni ad attività di partenariato». Alcuni di questi progetti sono riassunti qui di seguito.

Dopo l'avvio della partecipazione della Svizzera al Partenariato per la pace, sono stati creati quattro cosiddetti «clusters of competence» (reti scientifiche ciascuna focalizzata su un determinato tema). Essi si occupano, mediante riunioni, workshop, conferenze e pubblicazioni, del lavoro e dello sviluppo dell'OSCE, della ricostruzione di società danneggiate da guerre, del disarmo e del controllo dell'armamento, nonché della distribuzione e di una più estesa applicazione del diritto umanitario internazionale.

Con un indirizzo simile ­ rete di contatto internazionale per persone attive in ambito teorico e pratico ­ il DDPS appoggia il Consorzio delle accademie di difesa e degli istituti di ricerca e di formazione in materia di politica di sicurezza. L'obiettivo consiste nel promuovere un doppio scambio: da una parte quello tra le accademie di difesa con indirizzo militare e gli istituti civili, d'altra parte tra i diversi Stati. Il dipartimento della difesa degli Stati Uniti attribuisce a questa iniziativa una grande importanza; nel 1999 il capo del DDPS e il ministro della difesa americano hanno sottoscritto un Memorandum of Understanding concernente il sostegno a questo progetto.

Il promovimento della comunicazione e lo scambio a livello internazionale è pure l'obiettivo dell'«International Security Forum», che ha luogo ogni due anni; ad esso partecipano diverse centinaia di esponenti dell'insegnamento, della ricerca e dell'amministrazione, i quali discutono le possibilità di miglioramento conformi alla prassi della collaborazione transfrontaliera tra l'insegnamento e la ricerca.

Su richiesta della missione dell'OSCE in Bosnia-Erzegovina, nel luglio del 1999 e nell'aprile del 2001 il DDPS ha organizzato un seminario della durata di tre giorni destinato a politici importanti e militari provenienti da ambedue le entità della Bosnia-Erzegovina, ossia dalla Federazione della Bosnia-Erzegovina e dalla Repubblica Srpska (ministri della difesa, sostituti dei ministri della difesa, presidenti e membri delle commissioni della difesa dei tre Parlamenti, capi di Stato maggiore generale). Nel primo seminario si è trattata la questione delle possibilità di sviluppare una politica di sicurezza
globale per la Bosnia-Erzegovina, basandosi sull'approccio della Svizzera, la quale, in quanto Stato federalistico e plurilingue, costituisce un punto di riferimento per i due Paesi. Il secondo seminario era dedicato al controllo democratico delle Forze armate: anche in questo ambito i partecipanti dalla Bosnia-Erzegovina si sono mostrati interessati alla prassi svizzera.

Il DDPS ha appoggiato numerosi seminari del Comitato di direzione politicomilitare per il Partenariato per la pace a Ginevra e dell'Assemblea parlamentare della NATO, in seno alla quale l'Assemblea federale ha lo statuto di membro associato. Si trattava di promuovere temi che interessano la Svizzera e contemporaneamente di presentare i contributi svizzeri per la gestione delle sfide comuni (p. es.

l'internazionalità di Ginevra e i Centri ginevrini).

Unitamente ad altri Stati, la Svizzera appoggia il «Baltic Defence College» a Tartu (Estonia), un'istituzione di formazione per ufficiali e sottufficiali provenienti dall'Estonia, dalla Lettonia e dalla Lituania nonché dalla Bosnia-Erzegovina (tutte e tre le etnie). Finora, e allo stato attuale della pianificazione sino alla fine del 2002, sotto il profilo militare la Svizzera mette a disposizione del «Baltic Defence College» un ufficiale per il corpo insegnanti; nell'ambito della promozione civile della 558

pace viene versato un contributo finanziario annuale. Lo scopo di tale appoggio è rafforzare le competenze in materia di politica di sicurezza nei Paesi balcanici e di promuovere la creazione di Forze armate sottoposte a principi democratici.

1.3

Misure di promozione civile della pace previste nell'ambito del DDPS 2004­2007

Con i tre Centri ginevrini e con l'«International Relations and Security Network», la Svizzera ha fornito dei contributi riconosciuti e apprezzati internazionalmente per una politica di sicurezza internazionale basata su principi democratici e orientata alla stabilità e alla pace. Si considera che negli anni dal 2004 al 2007 la domanda concernente le prestazioni fornite da tali Centri e programmi rimarrà perlomeno invariata e anzi probabilmente aumenterà ancora.

Centro di politica di sicurezza di Ginevra (GCSP) Il GCSP dovrà tenere conto dell'evoluzione delle esigenze della formazione in materia di politica di sicurezza e sviluppare corsi adeguati. Oltre a mantenere l'offerta dei corsi esistenti, in questo ambito sono prioritari i tre aspetti seguenti: in primo luogo occorre indirizzarsi mediante corsi brevi a una clientela maggiormente orientata alla politica e a rappresentanti di organizzazioni internazionali, (cosiddetti «executive course»). Gli sviluppi in materia di politica di sicurezza necessitano un incremento della realizzazione e dell'offerta di moduli di formazione e di perfezionamento per attori della società civile e per rappresentanti del bacino mediterraneo meridionale e del Vicino e Medio Oriente.

Secondariamente, il GCSP intraprende maggiori sforzi nel settore dell'e-learning (apprendimento computerizzato) per appoggiare una formazione e un perfezionamento globali e durevoli, anche in combinazione con gli «executive course». In questo ambito il GCSP ricorre all'«International Relations and Security Network» (ISN), il quale crea i presupposti tecnici in questo settore e fornisce assistenza mediante perizie.

In terzo luogo il GCSP intende rappresentare in misura sempre maggiore una piattaforma per scambi a livello politico, volta alla promozione dello scambio di opinioni tra i massimi esponenti della «Ginevra internazionale», con una successiva integrazione di questo ulteriore aspetto di formazione.

Centro internazionale per lo sminamento a scopo umanitario di Ginevra (GICHD) In considerazione dell'immenso numero di mine antiuomo e di munizioni inesplose sparse in numerosi Paesi, le attività di sminamento a scopo umanitario, e dunque anche l'impegno del GICHD, saranno necessari ancora per un periodo dalla durata imprevedibile.

Nel settore dell'appoggio operativo, il Centro
metterà a disposizione anche in futuro un sistema di gestione delle informazioni (IMSMA) per le operazioni di sminamento. Il pacchetto di offerte comprende l'installazione e l'istruzione sul posto, l'insegnamento, la manutenzione ed eventuali riparazioni. Attualmente l'IMSMA è impiegato in 28 Paesi afflitti dal flagello delle mine; l'obiettivo per il 2007 è impiegare 559

l'IMSMA in circa 40 Stati. Perciò sono già in corso dei progetti per adattare allo standard IMSMA banche dati esistenti sul posto.

Su mandato dell'ONU, il GICHD ha elaborato degli standard internazionali (IMAS) per facilitare le operazioni di sminamento e renderle più rapide, sicure ed efficaci.

Questi standard continuano a essere adattati e completati, come per esempio per quanto concerne i cani per la ricerca di mine.

Il Centro continuerà pure a gestire, su mandato dell'ONU, un sistema d'informazione globale che tiene conto degli sviluppi più recenti in campo tecnico (Technical Notes for Mine Action) e distribuisce informazioni concernenti novità nel settore delle mine (nuove trappole, nuovi metodi di rimozione delle mine, ecc.) agli operatori sul posto (TRITON Reports). Infine, il Centro raccoglie pure informazioni concernenti le tecnologie disponibili e gli equipaggiamenti, per esempio nel catalogo, regolarmente aggiornato, degli apparecchi meccanici di sminamento, dei detettori di metallo, ecc..

Sulla base del proprio statuto di organo indipendente e imparziale, il GICHD intende creare le capacità necessarie per poter valutare su richiesta azioni e programmi di sminamento in corso. Inoltre, continuerà a mettere a disposizione esperti per brevi impieghi a favore delle nazioni Unite, di organizzazioni internazionali, di governi e di organizzazioni non governative.

Nell'ambito della ricerca, il Centro organizzerà anche in futuro dei progetti orientati all'applicazione, per rendere più sicuro ed efficace lo sminamento a scopo umanitario. Con questo obiettivo, seguiterà con la sua prassi, che ha dato buone prove, di realizzare tali progetti su mandato delle Nazioni Unite, di governi e di altre istituzioni e di finanziarli con risorse acquisite in occasione di ogni singolo progetto. Le priorità della ricerca continueranno a comprendere i settori tematici relativi ai cani per la ricerca di mine, allo sminamento meccanico, alla prevenzione di incidenti causati da mine, alla creazione di capacità specifiche, alla collaborazione tra uffici militari e civili, all'eliminazione di scorte di magazzino, ecc..

Nel quadro dell'appoggio alla Convenzione di Ottawa, il Centro sarà dapprima attivo sulla base del mandato rilasciato dagli Stati firmatari della Convenzione. La portata del cambiamento a cui sarà
sottoposto questo settore di compiti dipenderà soprattutto dalla Conferenza di riesame che si svolgerà nel 2004. In ogni caso, il centro proseguirà i lavori in corso inerenti alla realizzazione di un ufficio di documentazione e si terrà pronto a fornire i pertinenti servizi. Nello stesso senso, il Centro si terrà pronto a fornire servizi su richiesta e secondo le necessità nell'ambito dei negoziati che si stanno delineando nel settore di determinate armi convenzionali («certain conventional weapons»). Le modalità e i contenuti dovranno però essere verificati di caso in caso.

Centro per il controllo democratico delle Forze armate di Ginevra (DCAF) Mediante le sue attività, il DCASF contribuisce alla stabilizzazione e alla democratizzazione del contesto internazionale nel quale è situata la Svizzera, segnatamente nell'ambito del rimpatrio di profughi o dell'impedimento dell'emigrazione dai più importanti Paesi di provenienza dell'Europa del Sud-Est e dell'Africa occidentale.

Inoltre, esso fornisce un contributo riconosciuto internazionalmente per la politica estera e di sicurezza della Svizzera, segnatamente nell'ambito del Partenariato per la

560

pace, dell'OSCE e del Patto di stabilità nonché della partecipazione alle Nazioni Unite.

Nel periodo 2004­2007 il DCAF intende proseguire le sue attuali attività e in particolare creare delle relazioni di lavoro permanenti con l'Unione europea, l'OSCE, la NATO, il Consiglio di partenariato euro-atlantico, il Partenariato per la pace, il Consiglio d'Europa, le Nazioni Unite e tutti i Parlamenti europei. La posizione del Centro per quanto riguarda le attività «track two» (diplomazia non statale) deve essere rafforzata; inoltre si ambisce pure allo svolgimento di singole attività nel quadro della diplomazia statale («track one»). Con il DFAE (Direzione politica e Direzione per lo sviluppo e la cooperazione) è sviluppata una collaborazione sulla base di mandati a lungo termine.

Per rafforzare la sua posizione, il DCAF deve assicurare e sviluppare i suoi atout qualitativi, soprattutto lo spessore tecnico e geografico dell'approccio e la connessione tra ricerca e lavoro analitico con progetti pratici sul posto. Oltre alla consulenza e all'assistenza bilaterale e multilaterale, il Centro deve fornire, anche mediante un vasto programma di pubblicazioni e di manifestazioni, un contributo fondamentale al dibattito internazionale concernente la tematica del «good governance» e alla sicurezza. Basandosi sulle prestazioni visibili a favore della Comunità internazionale, si intende ambire a incrementare la partecipazione di risorse terze al preventivo del DCAF. Ciò non interessa soltanto gli altri Stati membri della Fondazione, ma soprattutto l'UE, l'OSCE, i Parlamenti europei, il programma di sviluppo dell'ONU nonché eventualmente le istituzioni finanziarie internazionali.

International Relations and Security Network (ISN) del Politecnico federale di Zurigo Nel periodo 2004­2007, l'ISN deve essere consolidata e sviluppata come una rete integrata di conoscenze riconosciuta internazionalmente per le relazioni internazionali e la politica di sicurezza. I servizi d'informazione devono essere continuamente migliorati e ampliati, unitamente a partner nazionali e internazionali, mediante contenuti supplementari di elevata qualità. Inoltre, l'ISN appoggerà i responsabili della formazione dell'esercito e i Centri ginevrini nella concezione e realizzazione di forme d'insegnamento elettroniche nel quadro della sua
offerta di formazione in materia di politica di sicurezza . Per la «Maison de la Paix» (vedi prossimo capitolo) si intende concepire e realizzare un portale di conoscenze integrato.

Contemporaneamente, l'ISN collabora allo sviluppo di nuove forme di cooperazione nella ricerca, nell'ambito di colloqui specialistici e nella formazione. Si tratta di integrare la produzione di conoscenze, l'istruzione fisica ed elettronica nonché i servizi d'informazione elettronici in «memorie di conoscenze» tematicamente specifiche. Le nuove tecnologie devono consentire di classificare i contenuti in modo tale da facilitare la ricerca di informazioni interessanti per i gruppi target. Inoltre si intendono sviluppare servizi d'informazione d'avanguardia utilizzando le tecnologie più recenti per una gestione efficiente di grandi banche dati e di sistemi d'insegnamento distribuiti in modo più complesso.

La rete partenariale nazionale e internazionale dell'ISN deve essere consolidata e sviluppata. Gli ambiti scientifici e tecnologici devono essere coinvolti per appoggiare la cooperazione in materia di politica di sicurezza internazionale e contemporaneamente per promuovere la competitività della Svizzera nella tecnologia dell'informazione. Segnatamente, si intende rafforzare il ruolo della Svizzera di «lead nation» 561

per quanto riguarda la moderna tecnologia dell'informazione nel quadro del Partenariato per la pace. Per poter conseguire tale obiettivo, le competenze del PFZ nel settore della tecnologia dell'informazione devono essere riunite, affinché sia possibile realizzare dei progetti apripista nell'ambito della promozione civile della pace.

Maison de la Paix I tre centri ginevrini, il più vecchio dei quali è stato creato nel 1995 e il più recente nel 2000, hanno conseguito una posizione stabile, sono riconosciuti e apprezzati internazionalmente e sono considerati contributi fondamentali della Svizzera per la stabilità, la pace e la democrazia. Finora, il Centro di politica di sicurezza di Ginevra e il Centro internazionale per lo sminamento a scopo umanitario di Ginevra hanno sede, in affitto, nell'edificio dell'Organizzazione mondiale di meteorologia (Organisation Mondiale de Météorologie). Il Centro per il controllo democratico delle Forze armate di Ginevra ha sede, pure in affitto, in un edificio privato.

Basandosi sul successo dei Centri, si intende costruire a Ginevra una «Maison de la Paix», nella quale saranno riuniti tutti e tre i Centri; inoltre tale «Maison» metterà vari locali a disposizione di ulteriori istituzioni attive in settori affini, senza però interferire con la loro indipendenza per quanto riguarda i contenuti. Alla base di questo progetto vi è l'intenzione di incrementare ulteriormente l'influsso di queste istituzioni, di ridurre i costi mediante un'infrastruttura comune, di intensificare i contatti e la collaborazione con altre istituzioni ginevrine (p. es. l'Institut universitarie de hautes études internationales) e di rafforzare il carattere internazionale di Ginevra in uno dei suoi settori tematici prioritari.

Le risorse necessarie per la costruzione della «Maison de la Paix» non sono oggetto di questo messaggio, bensì verranno richieste in un futuro messaggio sugli immobili militari.

Rilevanti per il credito quadro richiesto con il presente messaggio sono invece i costi d'affitto per i tre Centri ginevrini fino all'occupazione della «Maison de la Paix», prevista per il 2007 (quasi due milioni di franchi annui), la creazione graduale di una cellula amministrativa con lo scopo di sgravare i Centri per quanto riguarda i lavori amministrativi e l'equipaggiamento della «Maison de
la Paix» grazie ai più moderni mezzi della tecnologia dell'informazione. La base legale è la medesima che per l'appoggio dei Centri ginevrini, ossia la legge federale sulle misure di promozione civile della pace e di rafforzamento dei diritti umani e l'articolo 149a della legge federale sull'esercito e l'amministrazione militare2.

Programmi di cooperazione e di appoggio Il DDPS intende continuare a rafforzare la sicurezza e la stabilità e a promuovere la pace anche con mezzi civili nel quadro di programmi bilaterali o multilaterali di cooperazione e mediante programmi effettivi di appoggio per singoli Stati. La rubrica del bilancio finora pertinente «Partecipazione alle attività di partenariato» della SG DDPS (due milioni di franchi nel 2002) è sostituita dalla rubrica del bilancio «Programmi di cooperazione» della Direzione per la politica di sicurezza. Le 2

562

Articolo 149a, Provvedimenti di promozione della pace: «Il Consiglio federale può mettere a disposizione installazioni ed equipaggiamenti dell'esercito per provvedimenti di promozione della pace internazionale. Nell'ambito di tali provvedimenti può sostenere persone giuridiche di diritto privato, crearne o associarvisi.»

attività in questo settore si possono sommariamente suddividere nelle due categorie seguenti: da una parte si tratta di programmi per regioni la cui stabilità abbisogna di un ulteriore rafforzamento e che sono importanti per la Svizzera in materia di politica di sicurezza. In prima fila figurano l'Europa del Sud-Est (Balcani) e l'Europa dell'Est.

Di regola tali attività sono reattive, l'iniziativa giunge cioè solitamente in forma di una richiesta dall'esterno, dal Paese interessato oppure da parte di altri Stati che intendono a loro volta lanciare un programma e che cercano dei partner. In tal modo si garantisce che questi programmi corrispondono a un bisogno, sia del diretto interessato sia della Comunità internazionale. Il fatto che il DDPS reagisca in questo settore primariamente su richiesta di attori esterni comporta una diminuzione della prevedibilità e un incremento del bisogno di flessibilità.

D'altra parte si tratta di programmi concentrati in misura minore su determinate regioni o Paesi ma che hanno un'utilità più globale per la Comunità internazionale e il cui appoggio da parte della Svizzera sottolinea la rilevanza dell'azione del nostro Paese e il suo impegno per la pace. Programmi consolidati e orientati alla continuità, quali i «clusters of competence», il Consorzio delle accademie di difesa e degli istituti di ricerca e d'insegnamento in materia di politica di sicurezza, l'«International Security Forum», che si svolge in Svizzera ogni due anni, nonché i workshop della Commissione di direzione politico-militare del Partenariato per la pace, continueranno a essere appoggiati anche in futuro.

Programmi di ricerca Per l'appoggio della promozione civile della pace del DDPS potranno essere assegnati in misura limitata anche mandati di ricerca (circa l'uno per cento del credito quadro richiesto con il presente messaggio invece del 2,7 per cento previsto dapprima nella pianificazione finanziaria), di regola a istituti di ricerca svizzeri o a scienziati. Questi contribuiscono all'appoggio scientifico alla promozione civile della pace del DDPS.

2

Ripercussioni

2.1

Ripercussioni finanziarie e in materia di personale

2.1.1

Ripercussioni sulla Confederazione

Il Consiglio federale richiede per la prima volta un credito quadro per misure di promozione civile della pace nell'ambito del DDPS. L'impiego di tale credito è di competenza della Direzione per la politica di sicurezza. In quanto strumento della pianificazione e della direzione finanziaria, il credito quadro deve garantire la necessaria continuità nell'adempimento dei compiti. Ciò è particolarmente indicato per impegni in istituzioni e programmi avviati dalla Svizzera e nei quali sono coinvolti politicamente, in materia di personale e di risorse pure altri Stati e organizzazioni, anche se la parte più importante dell'appoggio è fornita dalla Svizzera. Pure il profilo politico di queste attività impone uno sforzo di continuità e la possibilità di intraprendere impegni della durata di numerosi anni.

563

In conformità all'articolo 25 capoverso 1 della legge federale sulle finanze della Confederazione3, per poter ottemperare a tali obblighi è necessario disporre di un credito d'impegno. Il credito quadro richiesto consente una pianificazione a medio termine. In futuro, ogni quattro anni dovrà essere sottoposto alle Camere federali un pertinente messaggio per un credito quadro. In tal modo il Parlamento avrà la possibilità di verificare regolarmente l'entità delle risorse da mettere a disposizione e l'orientamento strategico dell'impiego delle risorse.

2.1.1.1

Entità del credito quadro

Con il presente messaggio non si richiede alcun incremento sostanziale delle risorse per le misure di promozione civile della pace nell'ambito del DDPS. Lo scopo primario è piuttosto di trasformare i crediti annuali in un credito quadro pluriennale, a causa della mutata situazione giuridica ­ adozione della legge federale sulle misure di promozione civile della pace e di rafforzamento dei diritti umani, in conformità alla quale le risorse per tali misure sono autorizzate, in quanto credito quadro, sull'arco di più anni. Per le pertinenti misure, nel bilancio di previsione 2003 sono stati iscritti 43,125 milioni di franchi. Le risorse sollecitate per il periodo 2004­ 2006 sono conformi alla pianificazione finanziaria in vigore. Il credito quadro globale richiesto con il presente messaggio e destinato a coprire il periodo 2004­ 2007, ammonta a 180 milioni di franchi, ossia a circa l'uno per cento dell'intero preventivo del DDPS.

Per l'adempimento degli obblighi contratti durante la validità del credito quadro sono previsti nella pianificazione i pertinenti crediti di pagamento: 2004: 2005: 2006: 2007:

44,284 mio fr.

45,116 mio fr.

45,116 mio fr.

45,484 mio fr.

2.1.1.2

Durata del credito quadro

La durata del credito quadro è di quattro anni (2004­2007) e corrisponde a un periodo di legislatura. Essa garantisce che l'impegno della Confederazione sia sottoposto a una scrupolosa verifica parlamentare almeno una volta durante la legislatura.

I crediti di pagamento necessari sono richiesti nell'ambito del pertinente bilancio di previsione annuale della Confederazione.

3

564

RS 611.0

2.1.1.3

Ripartizione degli obblighi a carico del credito quadro

La specificazione più esatta dei singoli crediti d'impegno è delegata al Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport.

In conformità alla pianificazione attuale, è prevista la ripartizione seguente sui singoli programmi di promozione civile della pace (fatta però salva una certa flessibilità in considerazione delle mutevoli esigenze): Centro di politica di sicurezza di Ginevra Centro internazionale per lo sminamento a scopo umanitario di Ginevra Centro per il controllo democratico delle Forze armate di Ginevra International Relations and Security Network «Maison de la Paix» Programmi di cooperazione e di appoggio Programmi di ricerca

15,0 % 18,3 % 23,0 % 18,5 % 14,4 % 10,1 % 0,7 %

Alla base di questa ripartizione vi è l'idea di concedere priorità al rafforzamento e alla realizzazione degli elementi fondamentali della promozione civile della pace del DDPS ­ ossia gli ormai consolidati tre Centri ginevrini e l'ISN, nonché alla loro integrazione nella «Maison de la Paix» ­ e contemporaneamente di disporre di una sufficiente flessibilità per attività di partenariato e per programmi di cooperazione pianificabili in misura minore.

2.1.1.4

Controlling

L'impiego della Direzione per la politica di sicurezza del DDPS consente di verificare in continuazione e sistematicamente l'utilizzazione conforme agli accordi sulle prestazioni dei mezzi messi a disposizione dal DDPS. Per i tre Centri ginevrini e per l'ISN ciò avviene in base a rapporti di gestione trimestrali.

Per quanto riguarda i tre Centri ginevrini, il fatto che un rappresentante del DDPS (il capo della Direzione per la politica di sicurezza per il GCSP e il GICHD, il segretario generale del DDPS per il DCAF) sia membro del Consiglio di fondazione e del suo ufficio garantisce un ulteriore controlling permanente e approfondito.

In tal modo il DDPS dispone di strumenti globali per controllare l'applicazione degli accordi sulle prestazioni e anche per influenzare in modo determinante le attività dei Centri al di là di questi accordi sulle prestazioni.

2.1.1.5

Personale

Il credito quadro richiesto con il presente messaggio non ha ripercussioni in materia di personale sull'Amministrazione federale. La Direzione per la politica di sicurezza del DDPS è stata costituita a metà maggio 2002 e le risorse in materia di personale assegnatele sono sufficienti per l'amministrazione delle misure richieste con il presente credito quadro.

565

2.1.2

Freno alle spese

Conformemente all'articolo 159 capoverso 3 lettera b della Costituzione federale, il decreto federale proposto è soggetto al freno alle spese e richiede dunque il consenso della maggioranza dei membri di ciascuna Camera.

2.1.3

Ripercussioni sui Cantoni e sui Comuni

L'esecuzione del decreto federale proposto compete unicamente alla Confederazione e non va a carico dei Cantoni e dei Comuni.

2.2

Ripercussioni a livello di informatica

L'esecuzione del decreto federale proposto non ha alcuna ripercussione a livello di informatica.

2.3

Ripercussioni economiche

Oltre al rafforzamento di Ginevra in uno dei suoi settori tematici fondamentali, ossia la politica di sicurezza e la pace, l'esecuzione del decreto federale proposto non ha alcuna ripercussione significativa sull'economia.

3

Pianificazione della legislatura

Il presente progetto non è annunciato nella pianificazione della legislatura 1999­ 2003. Dopo approfonditi accertamenti interni all'amministrazione, nel 2000 il Consiglio federale ha deciso di elaborare una base legale per le misure di promozione civile della pace e di rafforzamento dei diritti umani. Il pertinente disegno di legge è stato trasmesso alle Camere federali parallelamente al presente messaggio e a un messaggio concernente un credito quadro per misure di gestione civile dei conflitti e di promovimento dei diritti umani. Poiché per richiedere dei crediti quadro il Consiglio federale ha bisogno di una pertinente base legale, non gli è stato possibile integrare nella pianificazione di legislatura 1999­2003 la richiesta di un credito quadro per misure di promozione civile della pace nell'ambito delle attività del DDPS.

4

Basi legali

Il decreto federale sottoposto all'approvazione si basa sull'articolo 4 della legge federale su misure di promozione civile della pace e di rafforzamento dei diritti umani, in conformità della quale le risorse per finanziare tali misure sono accordate sotto forma di crediti quadro pluriennali. Poiché si tratta di un decreto finanziario, in

566

conformità all'articolo 4 della legge del 23 maggio 1962 sui rapporti fra i Consigli4 è prevista la forma del decreto federale semplice. La competenza dell'Assemblea federale in materia di bilancio risulta dall'articolo 167 della Costituzione federale e dalle pertinenti regolamentazioni nella legge federale sulle finanze della Confederazione5 rispettivamente nell'ordinanza sulle finanze della Confederazione6.

4 5 6

RS 171.11 RS 611.0 RS 611.01

567