03.044 Messaggio concernente i progetti di costruzione e l'acquisto di terreni e immobili del settore civile (Programma 2004 delle costruzioni civili) del 6 giugno 2003

Onorevoli presidenti e consiglieri, con il presente messaggio vi sottoponiamo, per approvazione, il disegno di decreto federale concernente i progetti di costruzione e l'acquisto di terreni e immobili del settore civile.

Nel contempo, vi proponiamo di togliere di ruolo il seguente intervento parlamentare (cfr. motivazione nel n. 1.1.3 del messaggio): 2000

P

00.3385

Locale fitness e docce per i membri del Parlamento (N 23.6.2000, Giezendanner)

Gradite, onorevoli presidenti e consiglieri, l'espressione della nostra alta considerazione.

6 giugno 2003

In nome del Consiglio federale svizzero: Il presidente della Confederazione, Pascal Couchepin La cancelliera della Confederazione, Annemarie Huber-Hotz

2003-0217

4421

Compendio Con il presente messaggio, il Consiglio federale domanda un credito d'impegno sotto forma di credito collettivo di 365 000 000 franchi, ripartiti come segue: Fr.

­

otto progetti di costo superiore a 10 milioni di franchi (n. 1) 215 000 000

­

progetti di costo inferiore a 10 milioni di franchi ciascuno (n. 2)

150 000 000

Progetti di costo superiore a 10 milioni di franchi Trasformazione e nuova occupazione del Palazzo del Parlamento e del Palazzo federale Utenti:

Parlamento, Servizi del Parlamento (PD) e Dipartimenti 30,0 milioni di franchi (progetto n. 2001.163)

Su domanda della Delegazione amministrativa dell'Assemblea federale e sulla base di un documento interlocutorio del Dipartimento federale delle finanze (DFF), il Consiglio federale ha deciso, il 2 febbraio 2000, di elaborare un piano il cui obiettivo è di garantire al Consiglio federale, ai dipartimenti, alla Cancelleria federale, al Parlamento, ai suoi Servizi come anche ai mass media un numero sufficiente di uffici, sale per conferenze e sale di rappresentanza (Piano di occupazione del Palazzo del Parlamento e di Palazzo federale).

Il piano di occupazione, elaborato secondo tali criteri e approvato dalla Delegazione amministrativa dell'Assemblea federale e dal Consiglio federale alla fine del 2000, prevede di mettere a disposizione del Consiglio federale, dei dipartimenti e della Cancelleria federale, nonché delle Camere federali e dei Servizi del Parlamento, circa 700 stazioni di lavoro nel Palazzo del Parlamento e nell'ala ovest ed est di Palazzo federale. Il piano prevede inoltre di creare nel Palazzo del Parlamento stazioni di lavoro per i parlamentari, locali per i gruppi parlamentari e diverse sale di riunione.

In seguito al trasferimento delle stazioni di lavoro dei media nel nuovo centro per la stampa alla Bundesgasse 8­12, il 3° piano del Palazzo del Parlamento deve essere completamente trasformato. Per quanto concerne la nuova occupazione dell'ala ovest di Palazzo federale, i lavori si concentreranno soprattutto sulla trasformazione del 3° piano al fine di creare un maggior numero di stazioni di lavoro. Occorrerà inoltre risanare e adeguare le strutture dell'ala est di Palazzo federale.

Sulla base del progetto preliminare e del preventivo dei costi, è necessario un credito d'opera di 30 milioni di franchi.

4422

Risanamento completo dell'edificio alla Bundesgasse 3 (Bernerhof) a Berna Utente:

Dipartimento federale delle finanze (DFF) 42,3 milioni di franchi (progetto n. 2001.169)

L'ex-albergo «Bernerhof» situato alla Bundesgasse 3 a Berna, costruito nel 1856 poi ampliato e trasformato nel 1907, ospita oggi la sede del Dipartimento federale delle finanze. Lo stato dell'edificio rende necessaria una ristrutturazione completa.

Visto che la facciata esterna del Bernerhof è integralmente protetta, i lavori si concentrano sul mantenimento e il risanamento dell'involucro secondo i criteri della protezione dei monumenti storici.

Il risanamento e la ristrutturazione della parte interna dell'edificio sono parte integrante del piano di occupazione del Palazzo del Parlamento e del Palazzo federale. Presso il Bernerhof, situato al centro della città di Berna, e nelle immediate vicinanze del Palazzo del Parlamento e del futuro centro per la stampa sono create le sale di rappresentanza necessarie per il Governo. È un'occasione unica di allestire sale di rappresentanza a un prezzo così vantaggioso e in una posizione così centrale. La doppia destinazione come sale di rappresentanza e sale di riunione per l'Amministrazione renderà ancora più economica la soluzione prevista.

I locali nella Casa von Wattenwyl nella città di Berna e quelli situati nella tenuta di campagna Lohn a Kehrsatz sono troppo piccoli per la maggior parte delle manifestazioni organizzate attualmente. Gli accertamenti svolti hanno evidenziato che non è possibile ampliare la Casa von Wattenwyl e l'ampliamento della tenuta Lohn risulterebbe molto più caro degli investimenti previsti al Bernerhof. Inoltre, sarebbe ogni volta necessario condurvi i partecipanti e riportarli poi in città; soluzione poco accettabile a causa non solo dei disagi causati, ma anche della destinazione multipla degli edifici.

Sulla base del progetto e del preventivo dei costi, è necessario un credito d'opera di 42 300 000 franchi.

Risanamento delle facciate e del tetto dell'ala ovest di Palazzo federale Utenti:

Cancelleria federale (CaF) e due dipartimenti 23,5 milioni di franchi (progetto n. 2001.140)

L'ala ovest di Palazzo federale è stata costruita tra il 1852 e il 1857. Era la prima delle tre ali che compongono oggi Palazzo federale. La facciata in arenaria che risale a più di 140 anni fa deve essere completamente risanata; l'entità dei lavori dipende dal grado di deterioramento della pietra. Nell'autunno 2001, per motivi di sicurezza, sono stati installati tetti di protezione sopra le entrate principali.

La facciata dovrebbe essere risanata e stabilizzata in diverse tappe a partire dal 2005 per ritrovare l'aspetto originale. Il rivestimento del tetto dovrebbe essere risanato e migliorato tenendo conto delle norme vigenti in materia di isolamento termico e di impermeabilità. Si dovrà inoltre tener conto delle norme antincendio e di sicurezza.

4423

Sulla base del progetto e del preventivo dei costi, è necessario un credito d'opera di 23 500 000 franchi.

Nuova ubicazione della Biblioteca militare: risanamento dell'edificio alla Papiermühlestrasse 21A a Berna Utente:

Segreteria generale del Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (SG/DDPS) 14,3 milioni di franchi (progetto n. 2031.073)

La Biblioteca militare federale (BMF) è la biblioteca scientifica di riferimento che raccoglie le opere e gli archivi dedicati a tutte le questioni legate alla guerra e alla pace, alla politica di sicurezza, alla difesa e alla protezione della popolazione. Dal 1852, la biblioteca vera e propria è situata al 3° piano dell'ala est di Palazzo federale, in parte costruita per questa istituzione; altre parti della BMF sono attualmente distribuite in altri due edifici a Berna.

Il piano di occupazione del Palazzo del Parlamento e del Palazzo federale prevede che la BMF dovrà lasciare l'ala est di Palazzo federale entro la metà del 2005.

Secondo criteri organizzativi e gestionali, la BMF potrà essere installata in modo ottimale nell'edificio situato alla Papiermühlestrasse 21A (utilizzato finora come arsenale federale) e sulla parcella adiacente n. 120. Viste le limitate risorse finanziarie, il trasloco della BMF dovrà essere effettuato in due tappe: la prima prevede la trasformazione e il risanamento del vecchio edificio (disponibile nel 2005), la seconda la costruzione di un magazzino sotterraneo (pronto nel 2009). Se i crediti di pagamento lo permettono, il risanamento dell'edificio e la costruzione del magazzino sotterraneo potrebbero svolgersi nello stesso tempo.

Sulla base del progetto preliminare e del preventivo dei costi, è necessario un credito d'opera di 20 000 000 franchi.

Costruzione di un magazzino sotterraneo ovest alla Hallwylstrasse 15 a Berna Utente:

Biblioteca nazionale svizzera (BN) 37,5 milioni di franchi (progetto n. 2025.030)

Il piano globale per lo sviluppo della Biblioteca nazionale svizzera (BN), elaborato nel 1992, ha evidenziato gli interventi necessari dal profilo architettonico e organizzativo fino al 2020. Nel 1993, le Camere federali hanno stanziato un primo credito d'impegno di 27,6 milioni di franchi per la costruzione del magazzino sotterraneo est, terminato nel 1997.

Nel 1996, le Camere federali hanno stanziato un secondo credito d'impegno di 35 milioni di franchi per rinnovare e trasformare l'edificio principale situato in Hallwylstrasse 15. I lavori si sono conclusi il 1° marzo 2001. Gli edifici a disposizione al termine di queste due tappe permettono alla Biblioteca nazionale di consegnare rapidamente agli utenti i documenti che gestisce. Il magazzino è occupato al 95 per cento e le sue riserve di capacità dovrebbero bastare fino all'inizio del 2006.

La realizzazione del magazzino sotterraneo ovest costituisce quindi la terza ed ultima tappa dell'estensione prevista nel piano globale e assicura nel contempo un

4424

magazzino dotato di 125 000 metri di scaffali. Il progetto prevede anche l'utilizzazione provvisoria del magazzino da parte dell'Archivio federale svizzero (ARF) e tiene conto del fatto che la capacità del magazzino è sufficiente fino alla fine del 2006. Uno studio indipendente, commissionato congiuntamente dalla BN e dall'ARF nel 2000, ha mostrato che l'immagazzinamento in locali lontani dalla BN e dall'ARF genererebbe considerevoli costi supplementari. Il secondo magazzino sotterraneo (ovest) sarà situato quasi simmetricamente al primo (est) nel complesso attuale. La realizzazione di quattro piani sotterranei permetterà di raggiungere un rendimento ottimale dal profilo architettonico, tenendo conto delle condizioni quadro geologiche e di quelle legate all'ubicazione.

Sulla base del progetto preliminare e del preventivo dei costi, è necessario un credito d'impegno di 37 500 000 franchi.

Allestimento di un centro per la conservazione di collezioni ad Affoltern am Albis Utente:

Museo nazionale svizzero (MNS) 28,0 milioni di franchi (progetto n. 4117.001)

Il Museo nazionale svizzero (MNS) è tenuto a presentare, nell'ambito di un'esposizione globale, il patrimonio culturale dello Stato federale. Deve inoltre svolgere una funzione di coordinamento per i musei cantonali nei settori delle collezioni e della ricerca museografica. L'esposizione permanente presso la sede principale accorda una posizione prioritaria alla storia culturale svizzera, dalle origini fino ai giorni nostri, mentre il castello di Prangins e i musei esterni offrono esposizioni su singole epoche o determinati temi.

Il 18 giugno 1891, le Camere federali decisero di insediare il MNS nella città di Zurigo, che si impegnò a coprire i costi per l'acquisto del terreno, di costruzione, di allestimento e di manutenzione. Nel 1972, il museo è stato ceduto alla Confederazione, liberando la città dal suo obbligo di ampliare l'edificio, di cui si era discusso la prima volta già nel 1905.

La realizzazione di un centro per la conservazione delle collezioni contribuirà a concentrare il deposito, la logistica e gli atelier nello stesso posto. La prima importante tappa aveva preso avvio nel 1998 con la trasformazione degli edifici del vecchio arsenale di Affoltern am Albis (SZA 1).

Grazie a questa soluzione, il gruppo MUSEE SUISSE disporrà di un Centro di prestazioni costituito, da una parte, di un Centro delle collezioni che servirà per depositare le collezioni museografiche utilizzate per le esposizioni e la ricerca e, dall'altra, di un Centro di conservazione incaricato di occuparsi della manutenzione degli oggetti di collezione, di conservarli in modo durevole e di proteggerli a regola d'arte.

Sulla base del progetto preliminare e del preventivo dei costi, è necessario un credito d'opera di 28 000 000 franchi.

4425

Risanamento del vecchio edificio del Museo nazionale svizzero a Zurigo, prima tappa Utente:

Museo nazionale svizzero (MNS) 16,0 milioni di franchi (progetto n. 3667.031)

La sede principale a Zurigo denota un ritardo considerevole sul piano architettonico. Non solo, non può più essere gestito in modo razionale secondo le esigenze attuali, ma lo stato dell'edificio, costruito nel 1898, necessita di misure in grado di garantire la sicurezza del pubblico, del personale e delle opere d'arte. Nonostante l'eliminazione dei difetti della struttura portante dopo la chiusura parziale del 25 marzo 1994, numerosi settori del museo possono essere utilizzati solo in modo limitato. L'obiettivo di tutti gli interventi architettonici e gestionali e degli investimenti consiste nell'assicurare il funzionamento di un istituto culturale nazionale che risponda alle moderne esigenze in materia di presentazione, conservazione e di trattamento delle collezioni, permetta di organizzare manifestazioni tematiche attrattive e garantisca la gestione dei diversi istituti del MNS in tutta la Svizzera.

Si prevede di realizzare i lavori di costruzione alla sede principale in tre tappe: ­

miglioramento della statica delle parti dell'edificio che dovranno essere a disposizione per la gestione dopo la conclusione del risanamento completo e dell'ampliamento;

­

risanamento completo degli impianti tecnici e degli impianti di sicurezza;

­

costruzione di un nuovo edificio secondo il progetto prescelto durante il concorso organizzato nel 2002.

Sulla base del progetto preliminare e del preventivo dei costi, è necessario un credito d'opera di 16 000 000 franchi per il risanamento del vecchio edificio del MNS (prima tappa).

Costruzione di una nuova residenza a Washington Utente:

Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) 17,7 milioni di franchi (progetto n. 3805.003)

Costruita nel 1926, l'attuale residenza «Twin Oaks» è di proprietà della Confederazione dal 1940. Il terreno che la circonda ha una superficie di 25 000 m2 e comprende l'edificio della cancelleria e l'ex-rimessa per le carrozze, che attualmente ospita l'appartamento del custode. All'epoca, la residenza era stata costruita per durare cinquant'anni e di conseguenza oggi l'edificio è in cattivo stato. Dovrebbe essere sostituita da un nuovo edificio situato sullo stesso terreno; si prevede pure di costruire un appartamento per il custode.

Il presente progetto è stato scelto nel 2001 tra i dieci progetti presentati nell'ambito di un concorso internazionale a due livelli. La residenza sarà caratterizzata da una pianta cruciforme che, da una parte, definisce chiaramente le diverse zone e, dall'altra, presenta una trasparenza orizzontale che viene perseguita in modo coerente anche in sezione.

4426

Sulla base del progetto e del preventivo dei costi, è necessario un credito d'opera di 17 700 000 franchi.

Progetti di costo inferiore a 10 milioni di franchi È richiesto un credito di 150 000 000 per tutti i progetti di costo inferiore a 10 milioni di franchi ciascuno. Tale credito comprende crediti collettivi per la realizzazione di progetti di costruzione imprevisti e l'acquisto di immobili, come pure per singoli progetti già noti nelle rappresentanze svizzere all'estero e nell'Amministrazione generale della Confederazione, i cui costi sono valutati fra uno e dieci milioni di franchi.

4427

Messaggio 1

Progetti di costo superiore a 10 milioni di franchi

1.1

Trasformazione e nuova occupazione del Palazzo del Parlamento e del Palazzo federale Utenti: Parlamento, Servizi del Parlamento e dipartimenti 30,0 milioni di franchi (progetto n. 2001.163)

1.1.1

Situazione iniziale

Situazione attuale Su domanda della Delegazione amministrativa dell'Assemblea federale e sulla base di un documento interlocutorio del Dipartimento federale delle finanze (DFF), abbiamo deciso, il 2 febbraio 2000, di elaborare un piano il cui obiettivo è di garantire al nostro Consiglio, ai dipartimenti, alla Cancelleria federale, al Parlamento, ai suoi servizi come anche ai media un numero sufficiente di uffici, sale per conferenze e di sale di rappresentanza (piano di occupazione del Palazzo del Parlamento e di Palazzo federale). Abbiamo inoltre deciso che, tenendo conto del lungo termine e delle possibilità di realizzazione a tappe, occorre trovare soluzioni nell'ambito delle strutture attuali. Il dislocamento di posti di lavoro dell'Amministrazione al di fuori del perimetro del Palazzo del Parlamento e del Palazzo federale è quindi indispensabile per la realizzazione di questo obiettivo. I lavori di risanamento in corso, in parte urgenti, alle facciate, alle installazioni e agli impianti interni degli edifici devono essere coordinati con la realizzazione del piano di occupazione.

I perimetri di utilizzazione presentati nel piano d'occupazione dovrebbero permettere di assicurare a lungo termine la sistemazione necessaria alle istituzioni al centro delle attività governative e amministrative. Di conseguenza, nell'attuazione del piano d'occupazione occorre tener conto di un potenziale di crescita adeguato.

Questa regola concerne in particolare le istituzioni seguenti: ­

Parlamento e Servizi del Parlamento;

­

Cancelleria federale;

­

il DFAE, il DFGP, il DDPS e il DFE.

I volumi e le strutture degli edifici, chiaramente definiti e protetti nel contesto urbano della protezione dei monumenti storici, riducono notevolmente le possibilità di utilizzazione degli spazi. Di conseguenza, le misure di ottimizzazione riguardano i seguenti settori: ­

attribuzione dei singoli uffici secondo le istruzioni;

­

maggior utilizzazione di uffici collettivi;

­

considerazione degli aspetti legati alla gestione e all'organizzazione per definire la struttura di utilizzazione;

­

definizione delle superfici e delle attrezzature comuni (creazione di sinergie).

4428

Situazione richiesta Secondo il piano di occupazione elaborato su questa base per il Palazzo del Parlamento e il Palazzo federale, approvato alla fine del 2000 dalla Delegazione amministrativa dell'Assemblea federale e dal nostro Consiglio, le capacità di occupazione seguenti dovrebbero essere disponibili per il Consiglio federale, i dipartimenti, la Cancelleria federale, nonché per le Camere federali e i Servizi del Parlamento: ­ Palazzo del Parlamento

stazioni di lavoro delle Camere federali e dei gruppi parlamentari: circa 30 stazioni di lavoro per i Servizi del Parlamento

­ ala ovest di Palazzo federale

circa 350 stazioni di lavoro

­ ala est di Palazzo federale circa 320 stazioni di lavoro Totale

circa 700 stazioni di lavoro.

Oltre a questi posti, saranno coperti i bisogni delle istituzioni necessarie per la gestione del Palazzo del Parlamento e del Palazzo federale: nell'ala ovest di Palazzo federale, locali per La Posta Svizzera e locali per le guardie di fortificazione; nel Palazzo del Parlamento, ala ovest ed est di Palazzo federale, locali per gli impianti tecnici e i servizi dell'Ufficio federale delle costruzioni e della logistica (UFCL).

Condizioni e interdipendenze Il punto più importante e determinante dell'attuazione dell'intero piano d'occupazione del Palazzo del Parlamento e del Palazzo federale è la realizzazione e l'allestimento di un centro per la stampa alla Bundesgasse 8­12. Il credito d'impegno corrispondente è stato chiesto nel programma 2002 delle costruzioni civili ed è stato stanziato dalle Camere federali mediante il decreto federale del 3 dicembre 2001.

Un altro elemento importante per l'attuazione del piano di occupazione è la creazione di sale di rappresentanza per il Consiglio federale, inclusa l'infrastruttura necessaria al pianterreno e in talune parti dei sotterranei dell'edificio situato alla Bundesgasse 3 (Bernerhof). La relativa domanda di credito è parte del presente messaggio (cfr. n. 1.2).

1.1.2

Descrizione dei lavori

Palazzo del Parlamento Dopo il trasferimento delle stazioni di lavoro dei media nel nuovo centro per la stampa della Bundesgasse 8­12, sarà necessario trasformare soprattutto il 3° piano del Palazzo del Parlamento. Gli interventi di ripristino dei locali tecnici della SSR implicheranno l'adeguamento degli impianti elettrici e di aerazione.

Altri lavori di trasformazione e di risanamento saranno effettuati in previsione dell'occupazione dei locali da parte dei Servizi del Parlamento e l'allestimento di stazioni di lavoro per i parlamentari. Durante questi lavori, previsti per il secondo

4429

semestre 2006, sarebbe auspicabile che le sedute del Parlamento si svolgano in un'altra sede almeno per una sessione.

Ala ovest di Palazzo federale I lavori principali in vista della nuova occupazione riguarderanno la trasformazione del 3° piano allo scopo di aumentare il numero di uffici. I lavori saranno svolti a tappe e coordinati con il risanamento della facciata e del tetto. Si prevede inoltre di rinnovare la caffetteria. Il resto dell'edificio sarà adeguato alle norme più recenti in materia di allestimento degli uffici. La concentrazione dell'occupazione delle superfici utili presuppone inoltre la sostituzione dell'illuminazione e degli impianti elettrici.

Ala est di Palazzo federale Occorre adeguare e rinnovare l'edificio in seguito al cambiamento di occupazione.

1.1.3

Postulato Giezendanner, locale fitness e docce per i membri del Parlamento (00.3385)

In relazione al piano di occupazione del Palazzo del Parlamento e del Palazzo federale è stata esaminata anche la possibilità di allestire un locale fitness e relative docce per i membri del Parlamento. Da un esame approfondito risulta che la superficie e l'accessibilità dei locali previsti nell'interrato dell'ala est di Palazzo federale sono insufficienti. Inoltre, non è stato possibile trovare altre varianti accettabili e convenienti in altre parti dell'edificio. Visto che i primi studi concernenti la gestione privata di questi locali non hanno dato risultati soddisfacenti, vi proponiamo, d'intesa con la Delegazione amministrativa delle Camere federali, di rinunciare allo studio del progetto di allestimento di una simile sala e di togliere di ruolo il postulato.

1.1.4

Scadenzario

Per la realizzazione sono previsti i termini seguenti: ­ pianificazione

2004

­ esecuzione

a tappe dal 2005 al 2008

­ conclusione

2008

4430

1.1.5

Conseguenze finanziarie

Sulla base del progetto preliminare e del preventivo dei costi (± 10 %), le spese sono stimate nel modo seguente: Palazzo del Parlamento

Ala ovest Palazzo federale

Ala est Palazzo federale

Fr.

Fr.

Fr.

­ costi di trasformazione e risanamento

8 250 000

9 800 000

6 000 000

­ riserva di circa il 10 %

1 050 000

1 100 000

700 000

­ arredamento e apparecchiature

1 700 000

1 000 000

400 000

11 000 000

11 900 000

7 100 000

Totale intermedio Totale credito d'impegno

1.2

30 000 000

Risanamento completo dell'edificio della Bundesgasse 3 (Bernerhof) a Berna Utente: Dipartimento federale delle finanze (DFF) 42,3 milioni di franchi (progetto n. 2001.169)

1.2.1

Situazione iniziale

L'ex albergo «Bernerhof» situato alla Bundesgasse 3 a Berna, costruito nel 1856, ampliato e trasformato nel 1907, ospita oggi la sede del Dipartimento federale delle finanze. La serie di immobili, delimitata dal Bernerhof a un'estremità e dall'albergo Bellevue all'altra, è una delle serie di facciate del 19° secolo più preziose di Berna.

Lo stato attuale dell'edificio rende necessario un risanamento completo. L'esterno dell'edificio è integralmente protetto; i lavori esterni si concentreranno quindi sulla conservazione e il risanamento dell'involucro secondo i criteri della protezione dei monumenti storici.

Il risanamento e la ristrutturazione all'interno dell'edificio è prevista dal piano di occupazione del Palazzo del Parlamento e del Palazzo federale. Presso il Bernerhof, situato al centro della città di Berna e nelle immediate vicinanze del Palazzo del Parlamento e del futuro centro per la stampa, sono create le necessarie sale di rappresentanza per il Governo. È un'occasione unica di allestire sale di rappresentanza a un prezzo così vantaggioso e in una posizione così centrale. La doppia destinazione come sale di rappresentanza e sale di riunione per l'Amministrazione renderà ancora più economica la soluzione prevista.

I locali nella Casa von Wattenwyl nella città di Berna e quelli situati nella tenuta di campagna Lohn a Kehrsatz sono troppo piccoli per la maggior parte delle manifestazioni organizzate attualmente. Gli accertamenti svolti hanno evidenziato che non è possibile ampliare la casa von Wattenwyl e l'ampliamento della tenuta Lohn risulterebbe molto più caro degli investimenti previsti al Bernerhof. Inoltre, sarebbe necessario ogni volta condurvi i partecipanti e ricondurli in seguito in città; soluzione

4431

poco accettabile a causa non solo dei disagi causati, ma anche della destinazione multipla degli edifici.

1.2.2

Descrizione dei lavori

Futura utilizzazione Il progetto scelto nell'ambito di un concorso è stato rielaborato e completato. La zona riservata all'Amministrazione offre, nei cinque piani superiori e i tre livelli interrati, uno spazio sufficiente per 260 posti di lavoro, sei sale di conferenza di diverse grandezze e una caffetteria all'ultimo piano. La sede del capo del dipartimento, con un'ampia sala di conferenza separata e la ricezione installata nel patio centrale, si trova al primo piano. Al pianterreno, le grandi camere d'albero dell'epoca, restaurate, con la hall, la «Leuchtersaal», un piccolo salone e quattro grandi saloni o sale di conferenza saranno utilizzati insieme alla nuova sala dei banchetti, da un lato, ai fini di rappresentanza e, dall'altro, per manifestazioni interne o esterne e come sale di riunione per l'Amministrazione. I locali per gli impianti sanitari e quelli per la preparazione dei rinfreschi si trovano al primo interrato. La zona rappresentativa può essere completamente separata dalla zona amministrativa per determinate manifestazioni (ricevimento di capi di Stato, visite di lavoro, presentazione di credenziali) o esservi collegata per sedute di informazione o il normale lavoro d'ufficio.

Involucro dell'edificio Le facciate nord ed est devono essere completamente risanate. Le parti in pietra naturale deteriorate saranno rimodellate o, se necessario, sostituite con arenaria del Krauchthaler o di Ostermundiger; si è rinunciato ad impiegare pietra artificiale. Per soddisfare le nuove esigenze in materia di energia, isolamento fonico e di sicurezza, tutte le finestre saranno sostituite e dotate di tapparelle. Tutti i tetti saranno rinnovati secondo le norme della fisica applicata alla costruzione e delle tecniche energetiche.

Protezione dei monumenti storici I pochi interventi terranno conto delle attuali esigenze: nuova entrata principale accessibile alle sedie a rotelle e dotata di pensilina in vetro, pergola per l'utilizzazione della terrazza sud, nuovi lucernari.

Le perizie hanno mostrato che certe parti della modanatura originale sono ancora presenti sotto i rivestimenti e gli strati di pittura più recenti al pianterreno, nella hall centrale, nelle ali ovest e sud, nonché nel patio centrale ai piani superiori. Gli interventi all'interno dell'edificio si concentreranno pertanto sul restauro
di queste modanature originali nello stile Novecento.

Materiali Il principio di continuità presuppone l'utilizzazione degli stessi materiali. A ciò si aggiungono le esigenze in materia di acustica dei locali, che influiscono sulla scelta dei rivestimenti dei pavimenti e dei soffitti. Affinché i soffitti di gesso decorati di stucchi nelle sale storiche del pianterreno possano essere restaurati, è previsto di posare rivestimenti tessili insonorizzanti sul pavimento. Nella sala dei banchetti, l'isolamento acustico sarà garantito mediante un nuovo soffitto e il pavimento sarà 4432

rivestito con parquet. Nel patio e le gallerie circolari, il parquet sarà rinnovato. Negli uffici, i soffitti in gesso saranno restaurati e i pavimenti dotati di un rivestimento tessile o eventualmente di un parquet come i corridoi. Nelle sale di conferenza, i soffitti saranno oggetto di un'attenzione supplementare. Le nuove scale saranno in pietra artificiale e i muri saranno ricoperti da un intonaco bianco.

1.2.3

Scadenzario

Sono previsti i termini seguenti: ­ realizzazione del progetto definitivo

2003

­ esecuzione

2004

­ ultimazione dei lavori e consegna

inizio 2005

1.2.4

Conseguenze finanziarie

Sulla base del progetto preliminare e del preventivo dei costi (± 5 %), le spese sono valutate nel modo seguente: Fr.

­ costi di trasformazione e risanamento

38 000 000

­ riserva di circa il 5 %

1 600 000

­ arredamento e apparecchiature

2 700 000

Totale credito d'impegno

1.3

42 300 000

Risanamento delle facciate e del tetto dell'ala ovest di Palazzo federale Utenti: Consiglio federale, Cancelleria federale (CaF) e due dipartimenti 23,5 milioni di franchi (progetto n. 2001.140)

1.3.1

Situazione iniziale

L'ala ovest di Palazzo federale è stata costruita tra il 1852 e il 1857 ed è la più antica delle tre ali che compongono oggi Palazzo federale. Oltre al DFAE, il DFGP e la Cancelleria federale, ospita attualmente alcune sezioni dei Servizi del Parlamento, la Biblioteca del Parlamento e l'ufficio postale di Palazzo federale.

La facciata in arenaria che risale a più di 140 anni fa deve essere completamente risanata; i lavori dipendono tuttavia dal grado di degradazione della pietra.

Nell'autunno 2001, per motivi di sicurezza sopra le entrate principali sono stati installati tetti di protezione.

4433

Il rivestimento del tetto piatto e inclinato è in uno stato tale che necessita di essere completamente risanato. I lucernari esistenti non sono ermetici e l'isolamento termico è insufficiente. Manca inoltre un sottotetto che protegga dalla pioggia e dalla neve soffiata.

La facciata dovrebbe essere risanata e stabilizzata in diverse tappe a partire dal 2005 per ritrovare l'aspetto originale. Le parti difettose dovranno essere sostituite. Occorrerà frenare l'erosione dell'arenaria e prolungare gli intervalli di manutenzione.

Il tetto dovrà essere risanato e migliorato tenendo conto delle norme vigenti in materia di isolamento termico e di impermeabilità. Si dovrà inoltre tener conto delle norme antincendio e di sicurezza.

1.3.2

Descrizione dei lavori

Lo stato attuale dell'edificio richiede un risanamento completo e accurato delle parti molto degradate; in collaborazione con i servizi per la conservazione dei monumenti storici, i profili e le decorazioni originali saranno restaurati. Il risanamento si protrarrà per diversi anni.

L'esecuzione a tappe ridurrà al minimo gli inconvenienti arrecati agli utenti dalle impalcature e dai loro rivestimenti. Durante il risanamento del tetto, che avverrà a tappe, sarà inevitabile trasferire provvisoriamente i posti di lavoro o procedere a spostamenti interni. Questi costi non fanno parte del progetto.

1.3.3

Scadenzario

Sono previsti i termini seguenti: ­ realizzazione del progetto definitivo

2003/2004

­ esecuzione

a tappe 2005­2007

­ realizzazione

2008

1.3.4

Conseguenze finanziarie

Sulla base del progetto e del preventivo dei costi (± 5 %), le spese sono valutate nel modo seguente: Fr.

­ costi di trasformazione e risanamento ­ riserva di circa il 5 % Totale credito d'impegno

4434

22 430 000 1 070 000 23 500 000

1.4

Nuova ubicazione della Biblioteca militare: risanamento dell'edificio della Papiermühlestrasse 21A a Berna Utente: Segreteria generale del Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (SG DDPS) 20 milioni di franchi (progetto n. 2031.073)

1.4.1

Situazione iniziale

La Biblioteca militare federale (BMF) è la biblioteca scientifica di riferimento che raccoglie le opere e gli archivi dedicati a tutte le questioni legate alla guerra e alla pace, alla politica di sicurezza, alla difesa e alla protezione della popolazione. Dal 1852, la biblioteca vera e propria è situata al terzo piano dell'ala est di Palazzo federale, in parte costruita per questa istituzione; le altre parti della BMF sono attualmente distribuite in altri due edifici a Berna.

Il piano di occupazione del Palazzo del Parlamento e del Palazzo federale prevede che la BMF dovrà lasciare l'ala est del Palazzo federale entro la metà del 2005.

Il progetto di trasferimento della BMF deve adempiere le condizioni seguenti: ­

raggruppamento della gestione e dell'organizzazione dei diversi settori della BMF attualmente distribuiti in tre sedi;

­

adeguamento della struttura della biblioteca all'evoluzione dei bisogni di immagazzinamento, di trattamento e degli utenti;

­

sistemazione di tutto l'effettivo della biblioteca in un unico posto secondo le direttive vigenti;

­

allestimento di una zona di protezione per beni culturali che devono essere protetti secondo le direttive dell'ordinanza sulla protezione dei beni culturali.

L'edificio della Papiermühlestrasse 21A (utilizzato finora come arsenale federale) e la parcella adiacente n. 120 permettono di adempiere queste condizioni.

1.4.2

Descrizione dei lavori

Contesto architettonico Il vecchio arsenale del 1893 destinato alla Biblioteca militare federale fa parte delle costruzioni militari rappresentative realizzate nel 19° secolo lungo la Papiermühlestrasse.

Norme di rinnovo e di ampliamento L'involucro dell'edificio sarà completamente risistemato, isolato e se necessario impermeabilizzato. La struttura dell'edificio è in buono stato e deve essere completata solo in parte. Il soffitto sotto il piano superiore sarà rinforzato per la biblioteca.

L'edificio è dotato di un'infrastruttura tecnica rudimentale non potenziabile, che sarà quindi sostituita.

4435

Architettura La concezione architettonica dovrà valorizzare in modo ottimale la hall del pianterreno. I tramezzi saranno trasparenti e ridotti al minimo. La zonizzazione del piano di base deve garantire la flessibilità necessaria per le ristrutturazioni successive.

In particolare, i corridoi dovranno offrire la possibilità di istallare diversi tipi di scaffali.

I locali adiacenti e le sale di riunione saranno installati nelle due ali laterali al primo piano al centro dell'edificio, mentre i posti di lavoro saranno ubicati lungo la facciata. Gli uffici supplementari saranno integrati su due piani al centro della costruzione, leggermente arretrati rispetto alla facciata. Un ascensore e un montacarichi per i libri serviranno tutti i piani.

Protezione dei monumenti storici L'edificio è classificato «degno di protezione» dal servizio di conservazione dei monumenti della città di Berna. La sua occupazione da parte della BMF gli permetterà di ritrovare il suo aspetto originario.

Energia /Ecologia Le prescrizioni della norma SIA 380/1 (2001) e dell'ordinanza sull'energia del Cantone di Berna sono adempiute. Sarà accordata un'attenzione particolare alla protezione dell'ambiente.

La biblioteca al pianterreno e al piano superiore, che comprende soprattutto uffici di vaste dimensioni, sarà ventilata meccanicamente, in modo da rispettare i criteri «Minergie».

Tappe Viste le limitate risorse finanziarie, il trasferimento della BMF dovrà svolgersi a tappe nonostante tale soluzione generi costi supplementari e notevoli inconvenienti per la gestione: ­

prima tappa: trasformazione e risanamento del vecchio edificio;

­

seconda tappa: costruzione di un magazzino sotterraneo che offra la capacità necessaria.

La prima tappa (che si concluderà il 30 giugno 2005) dovrà coprire i bisogni in locali dei servizi che lasceranno l'ala est di Palazzo federale, ma in modo limitato, ossia con una riserva di posti ristretta fino al 2009; si tratterà quindi di una soluzione transitoria fino al momento in cui tutte le superfici richieste saranno disponibili. La seconda tappa (il cui completamento è previsto per l'autunno 2009) comprende le superfici di immagazzinamento, inclusa una riserva di posti fino al 2030, e la zona di protezione dei beni culturali, come magazzino sotterraneo connesso alla prima tappa. La ripartizione definitiva delle superfici per la gestione e la zona accessibile ai clienti nella parte trattata nella prima tappa potrà essere realizzata solo dopo la conclusione della seconda tappa.

4436

1.4.3

Scadenzario

prima tappa: risanamento del vecchio edificio ­ progetto di costruzione

giugno 2003

­ procedura di autorizzazione e preparazione dell'esecuzione

fine 2003

­ esecuzione

primavera 2004

­ conclusione

fine giugno 2005

La realizzazione della seconda tappa (costruzione di un magazzino sotterraneo) è prevista per il 2008/2009 (disponibilità al più tardi per l'autunno 2009). Se i crediti d'impegno lo permettono, il risanamento dell'edificio e la costruzione del magazzino sotterraneo potrebbero svolgersi nello stesso tempo.

1.4.4

Conseguenze finanziarie

Sulla base del progetto preliminare e del preventivo dei costi (± 10 %), le spese sono valutate nel modo seguente: prima tappa

seconda tappa

Fr.

Fr.

11 200 000

4 700 000

­ riserva di circa il 10 %

1 400 000

550 000

­ arredamento e apparecchiature

1 700 000

450 000

14 300 000

5 700 000

­ risanamento e ampliamento

Totale intermedio Totale credito d'impegno

20 000 000

Per la realizzazione della seconda tappa i costi sono valutati a circa 5 700 000 franchi.

1.5

Costruzione di un nuovo magazzino sotterraneo ovest alla Hallwylstrasse 15 a Berna Utente: Biblioteca nazionale svizzera (BN) 37,5 milioni di franchi (progetto n. 2025.030)

1.5.1

Situazione iniziale

Nel 1992, il piano globale per lo sviluppo della Biblioteca nazionale svizzera (BN) ha evidenziato gli interventi necessari dal profilo architettonico e organizzativo fino al 2020. Nel 1993, le Camere federali hanno stanziato un primo credito d'impegno di 27,6 milioni di franchi per la costruzione del magazzino sotterraneo est, terminata nel 1997. Per la seconda tappa, nel 1996 è stato stanziato un secondo credito d'impegno di 35 milioni di franchi da destinare al risanamento e alla ristrutturazione 4437

dell'edificio principale. Il 1° marzo 2001, lo stabile riattato alla Hallwylstrasse 15 ha potuto essere rioccupato. I due edifici a disposizione della Biblioteca nazionale svizzera dopo l'ultimazione delle suddette tappe fanno sì che i documenti da essa amministrati siano disponibili per gli utenti in un breve lasso di tempo. La capacità di stoccaggio disponibile è sfruttata per il 95 per cento e offre riserve fin verso l'inizio del 2006. Dopo sei anni di esercizio, il magazzino est è ottimamente collaudato dal profilo della concezione, dell'equipaggiamento e della tecnica, così che con il nuovo magazzino ovest non si correranno rischi, se si escludono i fattori di insicurezza legati allo scavo delle fondamenta.

La costruzione del primo magazzino sotterraneo è anzitutto servita a compensare il notevole ritardo, a livello di stoccaggio, denotato dalla BN, poiché ha permesso di liberare vecchi spazi di stoccaggio nell'Archivio federale e nell'edificio principale della Hallwylstrasse 15. L'abbandono dei vecchi spazi di stoccaggio è dettato da motivi tecnici: per potere conservare in modo duraturo documenti nel vecchio magazzino sarebbe stato necessario climatizzarlo interamente, operazione che avrebbe richiesto un investimento spropositato. Per questa ragione si è optato per la trasformazione dell'edificio del 1930 ampliando lo spazio destinato al pubblico, migliorando e rinnovando l'infrastruttura (fornitura, atelier, impianti tecnici) e accogliendo il deposito dell'Archivio federale dei monumenti storici, fino ad allora ospitata in sistemazioni provvisorie.

La realizzazione del magazzino sotterraneo ovest costituisce quindi la terza e ultima tappa nell'estensione prevista dal piano globale generale e garantisce nel contempo un magazzino dotato di una capacità pari a complessivi 125 000 metri lineari. Il progetto prevede anche l'utilizzazione del magazzino da parte dell'Archivio federale (ARF) e tiene conto del fatto che la capacità del magazzino è sufficiente fino alla fine del 2006. Uno studio indipendente, commissionato congiuntamente dalla BN e dall'ARF nel 2000, ha evidenziato che una temporanea copertura del fabbisogno di stoccaggio mediante soluzioni transitorie che non si trovino nelle immediate vicinanze della BN e dell'ARF avrebbe causato considerevoli costi supplementari. In quanto
struttura nazionale, la BN non è in grado di controllare la sua crescita, perché la produzione dei documenti che è tenuta a collezionare è influenzata da fattori esterni, come l'arrivo di una casa editrice nel nostro Paese o la sua partenza all'estero. La legge obbliga la BN a collezionare senza restrizioni l'insieme delle opere tenendo conto delle esigenze della politica, dell'economia e della cultura. In ragione della diversità dei tipi e dei formati dei documenti che riceve e che deve stoccare (scatole per l'archiviazione (grosse e voluminose, dischi, collezioni di progetti, grafici ecc.), ne risulta una superficie utile totale di circa 90 000 metri lineari di scaffali. In questo modo viene coperto il previsto fabbisogno di stoccaggio fino al 2025.

Il volume risultante dal magazzino sotterraneo ovest verrà utilizzato come segue: ­

crescita generale della BN con un tasso di crescita annuo del 3 per cento circa;

­

archivio dei manoscritti (lasciti) dell'Archivio letterario svizzero;

­

Archivio federale dei monumenti storici con collezione di negativi fotografici su vetro, archivio fotografico e lasciti di fotografie;

­

copertura del fabbisogno di stoccaggio dell'Archivio federale svizzero durante un determinato periodo ancora da stabilire.

4438

1.5.2

Descrizione dei lavori

Contesto architettonico Dal punto di vista architettonico, il magazzino sotterraneo 2 (ovest) si integra in modo quasi simmetrico rispetto al magazzino sotterraneo 1 (est) nell'attuale complesso. Realizzando quattro piani sotterranei verrà conseguito un rendimento ottimale sia dal punto di vista della tecnica della costruzione e da quello geologico sia dell'ubicazione. Con il contratto, concluso già nel 1993 con il patriziato di Berna e della durata di 80 anni, relativo all'autorizzazione di costruzione per lo sfruttamento del sottosuolo del parco del Museo di storia naturale, sono stati assicurati i presupposti giuridici per la realizzazione del progetto.

Concezione d'esercizio I quattro piani saranno collegati alle vie di trasporto esistenti e all'impianto di trasporto automatico mediante un collegamento verticale trasparente collegato all'edificio principale annesso. L'ascensore costituirà la sola parte visibile del nuovo magazzino e corrisponderà nell'aspetto alla costruzione sviluppata assieme ai servizi dei monumenti storici nella parte est. La logistica comprende il trasporto manuale con vagoncini per i libri, costruiti appositamente per la Biblioteca nazionale, attraverso un ascensore/montacarichi combinato e con l'impianto di trasporto automatico esistente esteso a tutti i piani del nuovo magazzino.

Il capitolato d'oneri del progetto distingue per ogni piano i seguenti gruppi di locali: ­

zona di stoccaggio per libri, supporti audio e supporti di dati e/o manoscritti e grafici;

­

locale di servizio quale centro logistico;

­

locale per il materiale (parti di ricambio per gli scaffali ecc.);

­

zona sanitari;

­

zona tecnica (riscaldamento, ventilazione, climatizzazione).

Sostanzialmente si ricorrerà a materiali e costruzioni che hanno dato buoni risultati nel primo magazzino. Si persegue in particolare l'intercambiabilità dei componenti dell'impianto di scaffalatura mobile, in modo che successivamente sia possibile spostare senza problemi i gruppi di collezioni. Si terrà conto delle nuove conoscenze, in particolare in materia di climatizzazione e in generale nel settore dell'energia.

Si applicheranno altresì i più recenti standard di sicurezza (protezione delle persone e degli oggetti).

Energia ed ecologia Le prescrizioni della norma SIA 380/1 (2001) e dell'ordinanza sull'energia del Cantone di Berna saranno rispettate. Sarà attribuita un'attenzione particolare alla protezione dell'ambiente.

Il magazzino sotterraneo sarà climatizzato secondo le norme, vigenti e collaudate, in materia di conservazione di carta, materiale fotografico e documenti AV. Verranno perciò create differenti zone di climatizzazione e quanto al dimensionamento degli impianti, sarà possibile rifarsi alle esperienze fatte finora con il magazzino 1.

4439

1.5.3

Scadenzario

Lo scadenzario previsto è il seguente: ­ progetto di costruzione

2003

­ procedura di ottenimento del permesso di costruzione e preparazione della realizzazione

fine 2003

­ realizzazione

2004/2005

­ conclusione e occupazione

metà 2006

1.5.4

Conseguenze finanziarie

Sulla base del progetto preliminare e del preventivo dei costi (± 10 %), le spese sono valutate nel modo seguente: Fr.

­ costi di investimento

33 000 000

­ riserva 10 %

3 300 000

­ arredamento e apparecchiature

1 200 000

Totale credito d'impegno

1.6

37 500 000

Allestimento del centro per la conservazione di collezioni ad Affoltern am Albis Utente: Museo nazionale svizzero (MNS) 28,0 milioni di franchi (progetto n. 4117.001)

1.6.1

Situazione iniziale

Compiti Il Museo nazionale svizzero (MNS) è tenuto a presentare il patrimonio culturale dello Stato federale nell'ambito di un'esposizione globale. Deve inoltre svolgere una funzione di coordinamento per i musei cantonali nei settori delle collezioni e della ricerca museografica. L'esposizione permanente presso la sede principale accorda una posizione prioritaria alla storia e alla cultura svizzera, dalle origini fino ai giorni nostri, mentre nel Castello di Prangins e nei musei esterni vengono presentate in maniera più approfondita singole epoche e tematiche.

Origine e sviluppo Il 18 giugno 1891 le Camere federali decisero di insediare il MNS nella città di Zurigo, che si impegnò a provvedere ai costi per l'acquisto dei terreni, la costruzione, le installazioni e la manutenzione. Nel 1972, il museo venne ceduto alla Confederazione, liberando la città dall'obbligo di ampliare l'edificio, di cui si era già

4440

discusso concretamente nel 1905. Tuttavia, soltanto negli anni Settanta fu avviata una pianificazione globale generale che contemplava ampliamenti del complesso attuale e il risanamento degli impianti esistenti. Con la realizzazione prevista all'epoca si intendeva colmare le carenze di gestione e di costruzione ravvisate da anni. Tuttavia, avendo privilegiato il progetto del Castello di Prangins quale sede secondaria della sede principale di Zurigo, il progetto urgente di ampliamento e di risanamento rimase bloccato nella fase di pianificazione. Quando infine, il 25 marzo 1994, il MNS dovette chiudere provvisoriamente i battenti a seguito di un parziale pericolo di crollo, la necessità di risanare l'impianto divenne ineludibile. Oggi la sede principale si presenta quale struttura poco omogenea, raffazzonata con misure d'emergenza . Con un'infrastruttura poco redditizia da anni (p. es. i locali di stoccaggio e quelli di lavoro sono ripartiti in undici posti), oggi la sede principale deve soddisfare i fabbisogni della sede secondaria di Prangins e delle sei sedi esterne.

Obiettivo L'obiettivo di tutti gli interventi e investimenti a livello di costruzione e di gestione è di disporre di un istituto culturale nazionale che soddisfi le moderne esigenze in materia di presentazione, di conservazione e di trattamento delle collezioni, che consenta di organizzare manifestazioni speciali attrattive e che assicuri la gestione della sede secondaria di Prangins e delle diverse sedi esterne sparse in tutta la Svizzera.

Per le zone di stoccaggio e di logistica e per gli atelier del MNS, questi obiettivi implicano: ­

il raggruppamento dei settori, attualmente ripartiti in undici siti diversi;

­

l'adeguamento agli standard di tecnica di lavoro e di stoccaggio necessari a livello nazionale e internazionale, con un rilevamento uniforme degli oggetti fondato su basi scientifiche;

­

la concentrazione di tutti i settori di gestione e dei posti di lavoro che non devono essere assegnati direttamente all'esposizione presso la sede principale;

­

l'utilizzazione quale deposito provvisorio per accogliere tutti gli oggetti della sede principale a causa della chiusura parziale del MNS durante gli interventi previsti.

Ogni intervento alla sede principale, tra i quali figura la prima tappa del risanamento del complesso esistente prevista quale progetto separato nel presente programma delle costruzioni civili (cfr. n. 1.7), presuppone la realizzazione del centro per la conservazione di collezioni del MSN ad Affoltern am Albis. Detto centro costituisce così una premessa indispensabile per il risanamento della sede principale.

In questo modo, l'intero gruppo MUSEE SUISSE disporrà di un «Centro di prestazioni» costituito dal «Centro delle collezioni», nel quale gli oggetti delle collezioni saranno immagazzinati e tenuti pronti per essere utilizzati nelle esposizioni e nella ricerca, e dal «Centro di conservazione», incaricato di occuparsi della manutenzione degli oggetti da collezione, di conservarli in modo durevole e di proteggerli a regola d'arte. Inoltre, il centro di collezione permetterà la ricerca in materia di manutenzione e di tecnologia, offrirà un'analisi dei materiali specifica alla manutenzione e disporrà di spazi per l'insegnamento e la ricerca. Si occuperà anche della formazione

4441

e del perfezionamento di personale qualificato nel quadro di seminari, riunioni e presentazioni nonché della gestione di una biblioteca moderna specializzata nei settori conservazione-restauro, ricerca in materia di conservazione e tutela dei beni culturali. Le conoscenze e le esperienze acquisite nei settori conservazione-restauro, ricerca in materia di conservazione e analisi dei materiali saranno messe a disposizione anche dei musei e delle istituzioni non facenti parte del Gruppo MUSEE SUISSE.

La realizzazione di questo centro di collezione contribuirà a concentrare lo stoccaggio, la logistica e gli atelier nello stesso posto. Un primo passo importante in questa direzione era stato compiuto nel 1998 con la nuova utilizzazione degli edifici dell'arsenale di Affoltern am Albis (SZA 1).

1.6.2

Descrizione dei lavori

La concentrazione delle zone di stoccaggio e di logistica nonché degli atelier nel centro per la conservazione di collezioni ad Affoltern am Albis avverrà in tre tappe.

La prima tappa prevede il trasferimento provvisorio delle collezioni del MNS durante la chiusura della sede centrale per la durata dei lavori di ristrutturazione e ampliamento. Queste collezioni dovrebbe potere essere accolte nel perimetro del «nuovo arsenale di Affoltern am Albis.» con la realizzazione del centro per la conservazione di collezioni (SZA).

La seconda tappa prevede il trasferimento definitivo degli impiegati incaricati della conservazione e del trattamento delle collezioni dalla sede principale ad Affoltern am Albis, posti di lavoro che non sono legati direttamente alla gestione del museo a Zurigo.

La 3a tappa concerne il trasloco, dagli altri siti, di tutti gli oggetti che non sono stati trasferiti durante la prima tappa. Comprenderà l'equipaggiamento delle rimanenti superfici di stoccaggio con sistemi di stoccaggio per l'immagazzinamento definitivo delle collezioni esistenti e dovrebbe coprire il fabbisogno fino al 2020. Essa avrà luogo immediatamente dopo che gli oggetti d'esposizione saranno stati ritrasferiti alla sede principale.

Sul perimetro dell'arsenale vi sono tre edifici risalenti al 1985, che finora erano serviti come deposito del materiale militare e officina per la manutenzione. Presentano una superficie lorda per piano di 20 000 m2, di cui 10 000 m2 per l'edificio A, 6000 m2 per l'edificio B e 4000 m2 per l'edificio C. Per l'allestimento del centro di collezione, questi edifici saranno mantenuti nella loro struttura essenziale. In vista della nuova utilizzazione, sarà tuttavia necessario adeguare l'involucro degli edifici, gli impianti tecnici e le attrezzature di gestione. Un'importanza particolare sarà attribuita all'isolamento al fine di ottimizzare i coefficienti energetici. La gestione parsimoniosa dei volumi edificati da riutilizzare costituirà la premessa per eventuali successivi ampliamenti sul perimetro dell'arsenale.

4442

1.6.3

Scadenzario

Pianificazione e realizzazione ­ progetto di costruzione

2003

­ procedura di ottenimento del permesso di costruzione e preparazione della realizzazione

fine 2003

­ realizzazione (a tappe)

2004­2007

­ occupazione (a tappe)

da metà 2005

1.6.4

Conseguenze finanziarie

Sulla base del progetto preliminare e del preventivo dei costi (± 10 %), le spese sono valutate nel modo seguente: Fr.

­ costi di ristrutturazione

23 000 000

­ riserva di circa il 10 %

2 000 000

­ arredamento e apparecchiature

3 000 000

Totale credito d'impegno

1.7

28 000 000

Risanamento del vecchio edificio del Museo nazionale svizzero a Zurigo, prima tappa Utente: Museo nazionale svizzero (MNS) 16,0 milioni di franchi (progetto n. 3667.031)

1.7.1

Situazione iniziale

La sede principale del MNS a Zurigo denota un considerevole ritardo sul piano architettonico. Non solo il Museo non può più essere gestito in modo razionale secondo le esigenze attuali, ma lo stato dell'edificio, costruito nel 1898, necessita di misure che garantiscano la sicurezza del pubblico, del personale e delle opere d'arte.

Nonostante l'eliminazione dei difetti principali della struttura portante dopo la chiusura parziale del 25 marzo 1994, numerosi settori del museo possono essere visitati solo in modo limitato. Pur essendo state ancora una volta adeguate negli ultimi anni, le installazioni di sicurezza non saranno sufficienti a medio termine.

Nella sede principale permane in ogni momento un elevato rischio di danni provocati dall'acqua a causa della vetustà della rete degli impianti sanitari e del riscaldamento. Per ridurre il rischio sarebbe necessario sostituire la maggior parte di detti impianti, soluzione del tutto antieconomica e difficilmente realizzabile senza una ristrutturazione completa. Per le medesime considerazioni, è possibile migliorare il clima dei locali solo localmente e temporaneamente mediante singoli apparecchi per oggetti d'esposizione speciali. Con un'infrastruttura da anni poco razionale (p. es. i 4443

locali di stoccaggio e quelli di lavoro sono ripartiti in undici siti), oggi la sede principale deve soddisfare i fabbisogni della sede secondaria di Prangins e delle 6 sedi esterne.

L'obiettivo di tutti gli interventi e investimenti a livello di costruzione e di gestione è di permettere la gestione di un istituto culturale nazionale che soddisfi le moderne esigenze in materia di presentazione, di conservazione e di trattamento delle collezioni, che consenta di organizzare manifestazioni speciali attrattive e che assicuri il funzionamento dei diversi istituti secondari sparsi in tutta la Svizzera.

1.7.2

Descrizione dei lavori

Si prevede di realizzare i lavori di costruzione alla sede principale in tre tappe: ­

risanamento della statica delle parti dell'edificio che dovranno essere a disposizione della gestione dopo la conclusione del risanamento completo e dell'ampliamento e, se la sicurezza della gestione lo richiede, anche nelle altre parti degli edifici (presente progetto);

­

risanamento completo degli impianti tecnici e di sicurezza, accompagnato dagli adeguamenti architettonici allo scopo di riorganizzare la gestione in relazione con il nuovo immobile;

­

costruzione di un nuovo immobile secondo il progetto prescelto con il concorso organizzato nel 2002.

Ognuno di questi interventi esige che le parti della sede principale che saranno man mano interessate dai lavori siano completamente chiuse al pubblico e alla gestione e che i posti di lavoro interessati, gli oggetti d'esposizione e le collezioni di studio possano essere sistemati in un altro posto sicuro. Ne consegue che ogni tappa condiziona necessariamente la realizzazione del centro per la conservazione di collezioni del MSN ad Affoltern am Albis, oggetto di un progetto distinto figurante nel presente programma delle costruzioni civili (v. n. 1.6).

La prima tappa dei lavori di costruzione sull'edificio esistente comprende soprattutto il risanamento della struttura portante, vale a dire il risanamento dei portanti del tetto e il rafforzamento delle volte e delle solette. A tale scopo dovranno tra l'altro essere smontati, messi in un deposito provvisorio e successivamente ricollocati anche gli stucchi antichi.

1.7.3

Scadenzario

Pianificazione e realizzazione ­ progetto di costruzione

2003

­ procedura di ottenimento del permesso di costruzione e preparazione della realizzazione

2004/2005

­ realizzazione

2006/2007

­ conclusione e occupazione

2007

4444

1.7.4

Conseguenze finanziarie

Sulla base del progetto preliminare e del preventivo dei costi (± 10 %), le spese sono valutate nel modo seguente: Fr.

­ costi di risanamento e di trasformazione

13 500 000

­ riserva di circa il 10 per cento

1 500 000

­ arredamento e apparecchiature

1 000 000

Totale credito d'impegno

1.8

16 000 000

Costruzione di una nuova residenza a Washington Utente: Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) 17,7 milioni di franchi (progetto n. 3805.003)

1.8.1

Situazione iniziale

Situazione attuale Costruita nel 1926, l'attuale residenza «Twin Oaks» è proprietà della Confederazione dal 1940. Il terreno che la circonda ha una superficie complessiva di circa 25 000 m2 e comprende l'edificio della cancelleria e l'ex rimessa per le carrozze che attualmente ospita l'appartamento del custode. Nella parte inferiore della parcella si trovano inoltre una piscina e la sua dépendance.

La superficie utile lorda dell'edificio è di 950 m2. L'edificio consta di due piani, con scantinati e nel 1960 è stato ampliato con un edificio annesso di un piano.

All'epoca, la residenza era stata costruita per durare cinquant'anni e di conseguenza oggi l'edificio è in cattivo stato. Le vecchie fondamenta non sono più all'altezza delle esigenze. I cavi elettrici sono vetusti e celano un rischio per la sicurezza. Le pareti esterne sono pannelli di legno intonacati e l'isolamento non corrisponde più alle attuali esigenze.

Situazione richiesta La residenza esistente dovrebbe essere sostituita da un nuovo edificio situato sullo stesso terreno. Si prevede pure di costruire un nuovo edificio annesso per il custode.

Occorrerà poi prestare particolare attenzione all'assetto degli spazi esterni e delle vie di accesso. È anche previsto di rinnovare il mobilio. Perché la nuova residenza soddisfi le attuali esigenze dei suoi utenti, occorrerà inoltre aumentare la superficie utile. La nostra ambasciata a Washington è una delle più importanti rappresentanze svizzere all'estero e le sue attività diplomatiche sono intense, sia a livello politico sia economico. I locali di ricezione dovranno quindi essere all'altezza dei diversi tipi di invito; le sale di rappresentanza devono essere dimensionate per poter ricevere fino a 200 persone. Inoltre, la residenza diplomatica deve potere offrire alloggio a ospiti importanti provenienti dalla Svizzera o da altri Paesi.

4445

1.8.2

Descrizione dei lavori

Concorsi Il presente progetto è stato scelto nel 2001 tra i dieci progetti presentati nell'ambito di un concorso internazionale a due livelli.

Situazione Il terreno va percepito come un parco collegato nei suoi vari elementi. Per i nuovi edifici ­ residenza ed edificio annesso ­ verrà scelta una superficie rettangolare stabilizzata.

Edifici La residenza è caratterizzata dalla sua pianta cruciforme che, da una parte, definisce chiaramente le diverse zone e, dall'altra, palesa una trasparenza orizzontale che viene perseguita in maniera coerente anche in sezione. Prospettive traversanti, orizzontali e verticali consentono all'osservatore di stabilire continuamente una relazione tra la sua posizione e l'edificio e di comprenderne la complessità. Al piano superiore, la soluzione scelta risponde ai bisogni abitativi e di tutela della sfera privata.

Grazia alla pianta a croce si aprono interessanti angoli visuali sui diversi settori del parco. Lungo l'asse che dà sul «Washington Monument» sono sistemate le sale aperte al pubblico. Dall'entrata alla sala di ricezione passando dal grande salone si accede alla terrazza, che offre una vista spettacolare, attraverso il parco, sulla città di Washington.

Decorazione delle facciate Le facciate frontali delle ali sono in cemento a vista colorato e definiscono in maniera precisa le dimensioni dell'edificio. Le rimanenti facciate, in vetro profilato, riempiono il volume nettamente delimitato e fungono da tramite trasparente e semitrasparente tra l'interno e l'esterno. Il tetto è previsto quale quinta facciata inerbata che può inoltre servire da cisterna dell'acqua piovana.

Impianti tecnici, ecologia La produzione di calore avviene mediante gas naturale in una caldaia a condensazione e la produzione di freddo con da una macchina frigorifera. La climatizzazione avviene mediante un impianto convenzionale e le sale di rappresentanza sono dotate di un sistema di ventilazione a spostamento d'aria. Lo sfruttamento dei sistemi si rifà agli standard americani più elevati e sono previste misure per migliorare l'isolamento e la protezione solare. Inoltre, in tutti gli impianti di ventilazione vengono integrati sistemi redditizi di ricupero del calore. L'edificio è sviluppato secondo i criteri LEED (Leadership in Energy & Environmental Design). Sono rispettate severe norme in materia di compatibilità con le esigenze ecologiche dei materiali e degli apparecchi nonché di consumo d'energia degli impianti.

4446

1.8.3

Scadenzario

Lo scadenzario previsto è il seguente: ­ pianificazione

2002/2003

­ procedura di ottenimento del permesso di costruzione

2003/2004

­ realizzazione

2004/2005

­ conclusione

metà del 2005

1.8.4

Conseguenze finanziarie

Sulla base del progetto preliminare e del preventivo dei costi (± 10 %), le spese sono valutate nel modo seguente: Fr.

­ costruzione della nuova residenza e appartamento del custode, sistemazioni esterne ­ imprevisti, riserva di circa il 10% per cento ­ arredamento e apparecchiature Totale credito d'impegno

15 610 000 1 270 000 820 000 17 700 000

I costi sono stati calcolati sulla base del seguente corso del dollaro: 1 USD = 1,35 CHF.

2

Progetti di costo inferiore a 10 milioni di franchi

Elenco dei crediti collettivi Progetto n.

Utenti Descrizione del progetto Credito d'impegno/costi

0203.004

201 DFAE, Direzione delle risorse e della rete esterna Credito collettivo per lavori di costruzione imprevisti, manutenzione pianificabile, misure di sicurezza, gruppi elettrogeni di sicurezza, impianti di comunicazione e satellitari nelle rappresentanze svizzere all'estero Credito d'impegno: fr. 20 000 000

0204.004

201 DFAE, Direzione delle risorse e della rete esterna Credito collettivo per acquisti d'immobili imprevisti e urgenti per rappresentanze svizzere all'estero Credito d'impegno: fr. 20 000 000

4447

Progetto n.

Utenti Descrizione del progetto Credito d'impegno/costi

0206.016

201 DFAE, Direzione delle risorse e della rete esterna Credito collettivo destinato all'attrezzatura iniziale per mobilio di nuove costruzioni o edifici appena acquistati delle rappresentanze svizzere all'estero Credito d'impegno: fr. 10 000 000

0620.034

620 Ufficio federale delle costruzioni e della logistica (UFCL) Credito collettivo per gli adeguamenti imprevisti e attrezzature negli stabili di proprietà della Confederazione Credito d'impegno: fr. 50 000 000

0620.057

620 Ufficio federale delle costruzioni e della logistica (UFCL) Credito collettivo destinato all'attrezzatura iniziale per mobilio di nuove costruzioni dell'Amministrazione federale civile Credito d'impegno: fr. 20 000 000

0653.015

620 Ufficio federale delle costruzioni e della logistica (UFCL) Credito collettivo per progetti preliminari e progetti di costruzione (progettazioni) Credito d'impegno: fr. 20 000 000

0620.066

620 Ufficio federale delle costruzioni e della logistica (UFCL) Credito collettivo per esami preliminari, studi di fattibilità, perizie ed esperimenti (studi preliminari) Credito d'impegno: fr. 10 000 000 Totale Progetti di costo inferiore a 10 milioni di franchi

3

fr. 150 000 000

Composizione del credito d'impegno Fr.

Progetti di costo superiore a 10 milioni di franchi Totale

215 000 000

Trasformazione e nuova occupazione del Palazzo del Parlamento e del Palazzo federale (progetto n. 2001.163) (n. 1.1)

30 000 000

Risanamento completo dell'edificio della Bundesgasse 3 (Bernerhof) a Berna (progetto n. 2001.169) (n. 1.2)

42 300 000

Risanamento delle facciate e del tetto dell'ala ovest di Palazzo federale (progetto n. 2001.140) (n. 1.3)

23 500 000

4448

Fr.

Nuova ubicazione della Biblioteca militare: risanamento dell'edificio della Papiermühlestrasse 21A a Berna (progetto n. 2031.073) (n. 1.4)

20 000 000

Costruzione di un nuovo magazzino sotterraneo ovest alla Hallwylstrasse 15 a Berna (progetto n. 2025.030) (n. 1.5)

37 500 000

Allestimento del centro per la conservazione di collezioni ad Affoltern am Albis (progetto n. 4117.001) (n. 1.6)

28 000 000

Risanamento del vecchio edificio del Museo nazionale svizzero a Zurigo, prima tappa (progetto n. 3667.031) (n. 1.7)

16 000 000

Costruzione di una nuova residenza a Washington (progetto n. 3805.003) (n. 1.8)

17 700 000

Progetti di costo inferiore a 10 milioni di franchi Totale

150 000 000

Progetti secondo l'elenco dei crediti collettivi (n. 2) Totale generale del credito d'impegno

365 000 000

4

Conseguenze finanziarie, ripercussioni sull'effettivo del personale e sullo scadenzario, freno alle spese

4.1

Conseguenze finanziarie

Gli investimenti sono contenuti nella pianificazione degli investimenti 2003­2010 per le costruzioni civili della Confederazione.

4.2

Ripercussioni sull'effettivo del personale

I progetti presentati non hanno alcuna ripercussione sul fabbisogno di personale.

4.3

Ripercussioni sullo scadenzario

Per quanto riguarda i singoli progetti, si può di massima presumere che dopo lo stanziamento del credito da parte delle Camere i lavori inizieranno secondo i termini stabiliti. Non si può tuttavia escludere che la situazione finanziaria della Confederazione ritardi i termini di realizzazione, in particolare a causa del programma di sgravio delle finanze federali.

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4.4

Freno alle spese

Conformemente all'articolo 159 capoverso 3 lettera b della Costituzione federale, le disposizioni in materia di sussidi nonché i crediti d'impegno e le dotazioni finanziarie implicanti nuove spese uniche di oltre 20 milioni di franchi o nuove spese ricorrenti di oltre 2 milioni di franchi richiedono il consenso della maggioranza dei membri di ciascuna Camera.

5

Fondamenti giuridici

Il disegno si basa sulla competenza generale della Confederazione di adottare i provvedimenti necessari all'adempimento dei suoi compiti.

Per il resto sono determinanti: ­

gli articoli 25, 26 e 27 della legge federale del 6 ottobre 1989 sulle finanze della Confederazione (RS 611.0);

­

l'articolo 1 del decreto federale del 6 ottobre 1989 concernente le domande di crediti d'opera per acquisti di fondi o per costruzioni (RS 611.017);

­

l'articolo 15 dell'ordinanza del 14 dicembre 1998 sulla gestione immobiliare e la logistica della Confederazione (RS 172.010.21).

La competenza dell'Assemblea federale di approvare i crediti proposti risulta dall'articolo 167 della Costituzione federale. Ai sensi dell'articolo 4 delle legge federale del 23 marzo 1962 sui rapporti fra i Consigli (RS 171.11), l'atto normativo deve avere la forma di un decreto federale semplice che non sottostà al referendum.

6

Versione abbreviata del programma delle costruzioni civili/documentazione complementare

Negli ultimi anni il programma delle costruzioni civili vi è stato sottoposto nella versione abbreviata. Questo modo di procedere è stato mantenuto e anche il programma delle costruzioni civili di quest'anno contiene i progetti previsti e i crediti collettivi. I dettagli tecnici e di costruzione e un eventuale preventivo più dettagliato figurano nella documentazione complementare (quaderni di progetto). Come finora, tale documentazione è distribuita dal loro segretariato alle commissioni delle costruzioni pubbliche competenti e, su richiesta, anche ai membri del Parlamento interessati.

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