Rapporto del Controllo federale delle finanze a destinazione della Delegazione delle finanze delle Camere federali e del Consiglio federale sull'attività svolta nel 2007 del 31 gennaio 2008

Onorevoli presidenti e consiglieri, ci pregiamo sottoporvi il rapporto del Controllo federale delle finanze sulla sua attività svolta nell'anno trascorso. Conformemente all'articolo 14 capoverso 3 della legge sul Controllo delle finanze (LCF; RS 614.0), il rapporto riferisce su accertamenti e valutazioni rilevanti, come pure sulle pendenze e sui motivi degli eventuali ritardi. Il rapporto è pubblicato nel Foglio federale.

Gradite, onorevoli presidenti e consiglieri, l'espressione della nostra alta considerazione.

31 gennaio 2008

Controllo federale delle finanze: Il direttore, Kurt Grüter

2008-0692

2351

Compendio Mandato legale Il Controllo federale delle finanze (CDF) è l'organo superiore di vigilanza finanziaria della Confederazione. Secondo l'articolo 1 della legge sul Controllo delle finanze (LCF), nella sua attività di verifica il CDF è tenuto a osservare soltanto la Costituzione federale e la legge. Svolge un'attività autonoma e indipendente e coadiuva, da una parte, l'Assemblea federale nell'esercizio dell'alta vigilanza e, dall'altra, il Consiglio federale nell'esercizio della vigilanza. Uno dei suoi compiti principali consiste nella verifica della gestione finanziaria della Confederazione. Conformemente all'articolo 5 della LCF, esso esercita la vigilanza finanziaria secondo i criteri della regolarità, della legalità e della redditività. Per mezzo di verifiche della redditività e di valutazioni, il CDF intende contribuire allo sviluppo di una gestione dell'Ammi-nistrazione orientata all'efficienza. I mandati di verifica vengono selezionati secondo criteri di rischio. Le verifiche tengono conto del sistema interno di controllo, della gestione dei rischi e degli aspetti del buon governo.

Valutazioni Il CDF verifica l'operato dell'Amministrazione non solo in base ai criteri di regolarità e di legalità. Infatti, secondo la LCF è anche tenuto ad analizzare in modo critico la redditività e l'efficacia. Nell'anno in rassegna il CDF ha potuto concludere diverse valutazioni. Ha pubblicato i rapporti concernenti la consegna di apparecchi acustici da parte dell'AI (cfr. n. 2.1), l'aliquota ridotta nell'ambito dell'imposta sul valore aggiunto (cfr. n. 1.2), le norme e gli standard nel settore delle strade nazionali (cfr. n. 2.2) e la tassa d'incentivazione sui COV (cfr. n. 2.7). Su mandato del Parlamento, il CDF ha inoltre valutato gli affari di compensazione nell'ambito degli acquisti del materiale d'armamento (cfr. n. 2.3).

Nuovo modello contabile e gestione dei rischi a livello di Confederazione Il 1° gennaio 2007 è stato introdotto nell'Amministrazione federale il Nuovo modello contabile (NMC). Il CDF ha esercitato sui lavori svolti una vigilanza finanziaria accompagnatoria ed ha espresso il proprio parere in particolare sulle questioni relative alla valutazione e sulla cerchia di consolidamento. In tutte le questioni più importanti riguardanti la valutazione ha accolto i principi dell'Amministrazione
federale delle finanze. Gli importi da iscrivere nel bilancio di apertura sono tutt'ora oggetto di verifiche approfondite. Per quanto concerne il consolidamento delle finanze federali con i fondi e le aziende, il CDF era del parere che le considerazioni sul rapporto costi-benefici non giustificassero l'inclusione in particolare delle FFS e della Posta. Un altro aspetto importante dell'attività del CDF è stata la collaborazione all'elaborazione di direttive concernenti il sistema interno di controllo, che dopo la revisione della legge sulle finanze della Confederazione dispone di una base legale incisiva. Con il NMC la Confederazione deve presentare nel bilancio gli accantonamenti per i rischi e informare sui principali rischi nell'allegato al conto annuale. Il CDF si è occupato quindi anche delle modalità di gestione e valutazione

2352

dei rischi. Nel 2007, il Consiglio federale ha tuttavia rinunciato a far allestire a livello centrale dei rapporti concernente i rischi.

Best Practice Il CDF ha integrato nel suo programma le verifiche trasversali, anche sulla base del rapporto della Corte dei conti federale della Germania, che nel quadro della revisione tra pari (Peer Rewier) aveva formulato una raccomandazione in tal senso.

Queste verifiche consentono al CDF di esaminare simultaneamente la stessa problematica in diversi servizi e quindi di effettuare paragoni trasversali e benchmark.

Esse facilitano la ricerca e l'attuazione di misure di miglioramento opportune e orientate alla prassi. Un'eventuale necessità di intervenire a livello superiore può essere meglio identificata. Infine, tali verifiche consentono ai responsabili di vedere come si situa il loro settore in rapporto alle altre unità organizzative. Nell'anno in rassegna, il CDF ha realizzato verifiche trasversali dell'efficacia degli Ispettorati delle finanze della Confederazione, della redditività dei grandi progetti IT, della vigilanza e della gestione strategica degli Uffici GEMAP, della redditività dei contratti di assistenza pluriennali, della soluzione informatica GEVER (Gestione degli affari) nonché dei collaudi dei lavori di costruzione e delle prestazioni di garanzia (cfr. n. 1 e 2).

Le verifiche del CDF mostrano che le qualifiche tecniche in materia di revisione delle persone che esercitano funzioni di vigilanza non soddisfano sempre le esigenze. Esercitare il mestiere di revisore presuppone la conoscenza di metodi mediante i quali si possa garantire l'efficacia e la documentazione delle fasi di verifica. Nel mese di maggio del 2007, il CDF ha organizzato un corso di due giorni allo scopo di professionalizzare l'attività di vigilanza. Il corso ha offerto metodi e tecniche concernenti le principali fasi di verifica, la documentazione nonché l'identificazione dei rischi di frode e corruzione.

Risorse Il CDF sostiene la Delegazione delle finanze delle Camere federali e il Consiglio federale. Le risorse che non devono essere impiegate per le revisioni prescritte, ad esempio le revisioni finali, sono destinate alla vigilanza finanziaria sulla base delle valutazioni dei rischi. Le spese per il personale corrispondono pressoché a tre quarti delle uscite, che si
aggirano sui 18 milioni di franchi. Con il proprio personale il CDF assolve il 90 per cento del programma annuo. Il rimanente 10 per cento è svolto tramite mandati esterni. Le spese del CDF ammontano allo 0,3 per mille delle uscite totali della Confederazione. È difficile quantificare con esattezza l'utilità del CDF, ciononostante il suo lavoro di verifica consente risparmi di parecchio superiori ai suoi costi.

2353

Nota concernente il rapporto Il presente rapporto espone le constatazioni e i metodi di lavoro del CDF. Il capitolo 1 tratta i principali punti di verifica. Il capitolo 2 contiene i risultati delle singole verifiche di vigilanza finanziaria, suddivise secondo i settori di attività della Confederazione. Oltre alla vigilanza finanziaria, il CDF svolge diversi mandati di revisione finale. Fra questi, il più importante è la verifica del consuntivo. Il capitolo 3 riassume i principali risultati di questa verifica e commenta i risultati della verifica effettuata presso le opere sociali, i Politecnici federali e altre organizzazioni. Il capitolo 4 offre un compendio di questi lavori di revisione presso le organizzazioni internazionali che il CDF assume per la Svizzera. Il capitolo 5 informa sullo stato di attuazione delle precedenti raccomandazioni. Nel capitolo 6 sono illustrate altre funzioni assunte dal CDF come la facoltà di presentare osservazioni nella procedura legislativa, di partecipare a organi specialistici e di trasmettere Best Practice. Il capitolo 7 offre una panoramica sulle relazioni del CDF. Questi è integrato in una rete di organi di vigilanza e di associazioni professionali e può pertanto profittare di un ricco scambio di esperienze. Infine, nel capitolo 8 il CDF si presenta.

Le diverse constatazioni e indicazioni relative al potenziale di ottimizzazione potrebbero dare l'impressione che l'Amministrazione federale lavori in modo approssimativo e poco professionale. Non è così. Il rapporto ha l'obiettivo di elencare le lacune. Nell'ambito delle proprie verifiche, il CDF ha potuto nuovamente constatare che i collaboratori della Confederazione lavorano spesso in condizioni difficili che richiedono grande impegno, coscienza deontologica e molta professionalità.

Le seguenti constatazioni concernono fattispecie ed eventi degli anni 2006 e 2007 e sono state fatte in occasione delle revisioni dell'anno in rassegna. Al momento della presentazione del rapporto non è stato possibile valutare in modo esaustivo in quale misura le carenze illustrate erano state colmate e le raccomandazioni del CDF attuate. Le verifiche successive permetteranno di giudicare lo stato concreto dei singoli affari.

2354

Indice Compendio

2352

Elenco delle abbreviazioni

2357

1 Aspetti più importanti dell'attività di revisione 1.1 Nuova perequazione finanziaria 1.2 Verifica delle imposte federali 1.3 Controlli delle costruzioni e degli acquisti 1.4 La liquidazione del materiale dell'esercito 1.5 L'informatica della Confederazione 1.6 La gestione strategica delle unità amministrative GEMAP 1.7 La Nuova Ferrovia transalpina NFTA 1.8 Nuovo modello contabile

2360 2360 2361 2363 2365 2367 2370 2371 2372

2 Altre verifiche di vigilanza finanziaria 2.1 Previdenza sociale e sanità 2.2 Trasporti pubblici e strade nazionali 2.3 Difesa nazionale 2.4 Formazione e ricerca 2.5 Agricoltura 2.6 Relazioni con l'estero 2.7 Economia e ambiente 2.8 Altri settori di compiti

2373 2373 2376 2379 2380 2380 2381 2383 2386

3 Verifiche finali 3.1 Consuntivo 2006 3.2 Fondo per i grandi progetti ferroviari 3.3 Assicurazioni sociali 3.4 Aziende e istituti 3.4.1 Settore dei PF 3.4.2 Swissmedic 3.4.3 Garanzia dei rischi delle esportazioni

2389 2389 2390 2391 2392 2392 2392 2393

4 Organizzazioni internazionali

2393

5 Pendenze e informazioni 5.1 L'attuazione delle raccomandazioni del CDF 5.2 Pendenze secondo l'articolo 14 della legge sul Controllo federale delle finanze 5.3 Informazioni secondo l'articolo 15 della legge sul Controllo federale delle finanze

2394 2394

6 Pareri e perizie 6.1 Pareri nella procedura legislativa 6.2 Collaborazione in gruppi di esperti 6.3 Trasmissione di principi di buona prassi (best practice)

2396 2397 2397 2398

2395 2396

2355

7 Il CDF e altri organi di revisione 7.1 Controlli cantonali delle finanze 7.2 Ispettorati delle finanze 7.3 Corti dei conti estere 7.4 Organizzazioni e associazioni professionali

2399 2399 2399 2399 2400

8 Il Controllo federale delle finanze si presenta 8.1 Posizione istituzionale e compiti 8.2 Personale 8.3 Finanze 8.4 Rischi

2401 2401 2402 2403 2403

9 Prospettive

2404

Allegati 1. Compendio delle verifiche effettuate nel 2007 2. Ispettorati delle finanze della Confederazione 3. Organigramma del CDF

2405 2418 2419

2356

Elenco delle abbreviazioni AD AELS AFC AFF ASR AVS BERS BLEs BV PLUS CaF CDF CDFC CdG-N CdG-S CFC Cgcf CIA CISA COSIG COV CSC CSF DATEC DDPS DelFin DFAE DFE DFI DSC EUROSAI fedpol FINMA FIPOI FNP FTP GEMAP

Assicurazione contro la disoccupazione Associazione europea di libero scambio Amministrazione federale delle contribuzioni Amministrazione federale delle finanze Aggruppamento per la scienza e la ricerca Assicurazione per la vecchiaia e per i superstiti Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo Base logistica dell'esercito Sistema d'informazione concernente il personale della Confederazione Cancelleria federale Controllo federale delle finanze Controllo/i cantonale/i delle finanze Commissione della gestione del Consiglio nazionale Commissione della gestione del Consiglio degli Stati Cassa federale di compensazione Corpo delle guardie di confine Certified Internal Auditor Certified Information Systems Auditor (Organizzazione dei revisori diplomati) Coordinazione sistemi di informazione geografica Composti organici volatili (volatile organic compounds) Cassa svizzera di compensazione Chernobyl Shelter Fund Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello port Delegazione delle finanze delle Camere federali Dipartimento federale degli affari esteri Dipartimento federale dell'economia Dipartimento federale dell'interno Direzione dello sviluppo e della cooperazione European Organisation of Supreme Audit Institutions Ufficio federale di polizia Autorità di vigilanza sui mercati finanziari Fondazione per gli immobili delle organizzazioni internazionali Istituto federale di ricerca per la foresta, la neve e il paesaggio Fondo per i grandi progetti ferroviari Gestione con mandati di prestazione e preventivo globale 2357

GEVER GRE IDI IF IFI IFRS IIA INSIEME INTOSAI IPG IPI IPSAS IRR ISA ISACA ISBD ISBO ISC IVA LCF LPMR LSR NFTA NMC OMPI OSCE OSIC OTIF PF PFL PISA PKI PNUS RAV RUAG SAP Sapomp

2358

Gestione elettronica degli affari Garanzia dei rischi delle esportazioni INTOSAI Development Initiative Ispettorato delle finanze Istituzioni finanziarie internazionali International Financial Reporting Standards Institute of Internal Auditors Sistemi comuni IT dell'Amministrazione federale delle contribuzioni International Organization of Supreme Audit Institutions Indennità per perdita di guadagno Istituto Federale della Proprietà Intellettuale International Public Sector Accounting Standards (Principi contabili internazionali per il settore pubblico) Regolazione internazionale del Reno International Standards on Auditing Information Systems Audit and Control Association Incaricati della sicurezza informatica di tutti i dipartimenti, della Cancelleria federale e dei Servizi del Parlamento Incaricato della sicurezza informatica dell'organizzazione Istituzioni superiori di controllo delle finanze pubbliche Imposta sul valore aggiunto Legge sul Controllo delle finanze, Legge federale sul Controllo federale delle finanze Laboratorio federale di prova dei materiali e di ricerca Legge sui revisori Nuova ferrovia transalpina Nuovo modello contabile della Confederazione Organizzazione mondiale della proprietà intellettuale Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa Organo strategia informatica della Confederazione Organizzazione intergovernativa per i trasporti internazionali ferroviari Politecnico federale Politecnico federale di Losanna Sistema di gestione del personale dell'esercito Public Key Infrastructure Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo Rete ferroviaria ad alta velocità Imprese d'armamento della Confederazione Software standard per la contabilità Società finanziaria della Confederazione per gli immobili destinati alla promozione della proprietà di abitazioni

SECO SER SEVAL SIC SIMIC SIPPO SOFI SVIR Swissmedic TTPCP UCC UE UFAB UFAC UFAG UFAM UFAP UFAS UFCL UFCOM UFIT UFM UFPER UFSP UFSPO UFT UIT UPU USEC USTRA

Segreteria di Stato dell'economia Segreteria di Stato per l'educazione e la ricerca Società svizzera di valutazione Sistema interno di controllo Sistema d'informazione centrale sulla migrazione Programma svizzero di promozione delle importazioni Organizzazione svizzera per facilitare gli investimenti Associazione svizzera per le revisioni interne Istituto svizzero per gli agenti terapeutici Tassa sul traffico pesante commisurata alle prestazioni Ufficio centrale di compensazione a Ginevra Unione Europea Ufficio federale delle abitazioni Ufficio federale dell'aviazione civile Ufficio federale dell'agricoltura Ufficio federale dell'ambiente Ufficio federale delle assicurazioni private Ufficio federale delle assicurazioni sociali Ufficio federale delle costruzioni e della logistica Ufficio federale delle comunicazioni Ufficio federale dell'informatica e della telecomunicazione Ufficio federale della migrazione Ufficio del personale Ufficio federale della sanità pubblica Ufficio federale dello sport Ufficio federale dei trasporti Unione internazionale delle telecomunicazioni Unione postale universale Ufficio svizzero per l'espansione commerciale Ufficio federale delle strade

2359

Rapporto 1

Aspetti più importanti dell'attività di revisione

1.1

Nuova perequazione finanziaria

Dal 2008, la Nuova impostazione della perequazione finanziaria genera ogni anno flussi finanziari superiori a quattro miliardi di franchi tra la Confederazione e i Cantoni. La ripartizione di questi mezzi si basa principalmente sugli indici della perequazione delle risorse e della compensazione degli oneri. L'indice delle risorse si compone di sei indicatori che devono essere comunicati ogni anno dalle singole amministrazioni cantonali. Essi sono il reddito delle persone fisiche, il reddito delle persone fisiche tassato alla fonte, la sostanza delle persone fisiche, gli utili delle persone giuridiche, gli utili determinanti delle persone giuridiche con statuto fiscale speciale e la ripartizione intercantonale nell'ambito dell'imposta federale diretta.

Poiché questi dati hanno un'elevata portata politica e finanziaria, i Cantoni e il Parlamento federale hanno approntato un sistema di garanzia della qualità basato in particolare sulle verifiche regolari, prescritte dalla legge, che il CDF effettua nelle 26 amministrazioni cantonali delle contribuzioni. Per creare la relativa base legale, la legge sul Controllo delle finanze è stata così completata: il CDF esamina «i calcoli della perequazione delle risorse e della compensazione degli oneri conformemente alla legge federale del 3 ottobre 2003 concernente la perequazione finanziaria e la compensazione degli oneri nonché i dati forniti per questi calcoli dai Cantoni e dai servizi federali coinvolti». Le singole tassazioni non possono essere controllate. È tuttavia possibile che si debba accedere agli incarti dei contribuenti per garantire che i dati rilevanti siano stati registrati e trasmessi in modo corretto. Ai fini dell'adempimento di questo nuovo compito, il CDF effettua ogni anno una verifica approfondita dei dati relativi ai sei indicatori utilizzando un campione di sei o sette Cantoni.

Dopo quattro anni tutti i Cantoni devono essere stati sottoposti a verifica. Le verifiche devono essere eseguite sulla base di un'analisi specifica dei rischi. Il CDF si fonderà nel limite del possibile sui rapporti di revisione esistenti e terrà conto dei sistemi di garanzia della qualità delle amministrazioni cantonali.

Nell'Amministrazione federale delle finanze (AFF) il CDF ha analizzato la dotazione dei mezzi e gli strumenti per l'attuazione della nuova
perequazione finanziaria.

Le verifiche hanno dato buoni risultati. Le misure interne di controllo garantiscono in misura sufficiente l'affidabilità del calcolo degli importi versati nel 2008 ai Cantoni a titolo di perequazione delle risorse e compensazione degli oneri e dei casi di rigore. Nel 2008 saranno distribuiti complessivamente 3,7 miliardi di franchi, di cui 3,0 miliardi destinati alla perequazione delle risorse e 0,7 miliardi alla compensazione degli oneri. Per la compensazione dei casi di rigore sono previsti ulteriori 0,4 miliardi di franchi. L'87 per cento dei dati della perequazione delle risorse è basato su singoli dati statistici dell'imposta federale diretta. L'Amministrazione federale delle contribuzioni (AFC) controlla la plausibilità di questi dati e li paragona con i rendiconti trimestrali dell'imposta federale diretta forniti dai Cantoni. La garanzia della qualità dell'AFF copre solo l'otto per cento circa del potenziale delle risorse. Il CDF ha constatato che i controlli a campione della sostanza delle persone fisiche eseguiti nei Cantoni non erano rappresentativi. Non esiste una procedura formalizzata che garantisca la qualità dei dati trasmessi dalle amministrazioni canto2360

nali delle contribuzioni. L'AFC ha assicurato l'adozione di misure corrispondenti volte a eliminare le lacune. Il CDF giudica sufficiente l'affidabilità e la verificabilità dei dati dell'Ufficio federale di statistica per garantire la completezza ed esattezza delle cifre della compensazione degli oneri per il 2008.

1.2

Verifica delle imposte federali

Il CDF ha analizzato l'efficacia dell'aliquota ridotta dell'imposta sul valore aggiunto per le derrate alimentari. Esso è giunto alla conclusione che il rapporto costibenefici dell'aliquota ridotta è negativo. Gli effetti politicamente indesiderati dell'imposta sul valore aggiunto non devono essere compensati attraverso aliquote ridotte, ma mediante altri strumenti più efficaci. Gli oneri supplementari legati a un'aliquota unitaria per le economie domestiche a basso reddito potrebbero essere compensati in modo più efficace con ulteriori riduzioni dei premi nell'ambito dell'assicurazione malattie obbligatoria.

Il Consiglio federale aveva introdotto nel 1941 la riduzione fiscale per determinate derrate alimentari nel quadro dell'imposta sulla cifra d'affari, poiché allora le uscite per i generi alimentari ammontavano a oltre il 35 per cento delle uscite delle economie domestiche e la maggior parte delle famiglie erano numerose. Con il passaggio all'imposta sul valore aggiunto questa riduzione è stata mantenuta sotto forma di aliquota ridotta. Solo l'otto per cento delle uscite dell'economia domestica media attuale è destinato ai generi alimentari. L'effetto ridistributivo dell'aliquota ridotta risulta quindi notevolmente attenuato. Al contempo le diverse aliquote d'imposta causano numerosi problemi di delimitazione, con conseguente perdita di entrate e aumento dell'onere per l'Amministrazione delle contribuzioni e i contribuenti. Il CDF stima le perdite di entrate in 45 milioni di franchi annui, l'aumento dell'onere per l'Amministrazione delle contribuzioni tra gli otto e i 13 milioni di franchi e i maggiori costi amministrativi per le imprese in 58 milioni di franchi. Il trasferimento del vantaggio fiscale dalle imprese ai consumatori dipende inoltre dal rapporto tra domanda e offerta. Diversi casi concreti hanno mostrato che le aliquote basse si ripercuotono solo in modo parziale sui prezzi finali ai consumatori.

Rispetto a questi costi elevati, i pagamenti mirati alle economie domestiche a basso reddito nel quadro della riduzione individuale dei premi nel settore dell'assicurazione malattie causano costi amministrativi supplementari di soli tre milioni di franchi. Il CDF ha quindi raccomandato di compensare gli effetti politicamente indesiderati dell'imposta sul valore aggiunto mediante la
riduzione individuale dei premi e non mediante le aliquote ridotte per le derrate alimentari. Il rapporto completo può essere consultato all'indirizzo www.cdf.admin.ch.

Nell'Amministrazione federale delle contribuzioni il CDF ha esaminato l'attuazione delle raccomandazioni del rapporto di verifica del 2005, l'organizzazione e i processi di lavoro nonché l'amministrazione dei contribuenti. Il CDF ha constatato che l'Amministrazione federale delle contribuzioni sta colmando le lacune riscontrate.

Diversi punti deboli e rischi esistenti nei settori informatica, organizzazione e contabilità potranno però essere definitivamente eliminati solo dal 2009, ossia con l'introduzione di un nuovo sistema di rendiconto d'imposta. La strategia di controllo per le grandi aziende con una cifra d'affari superiore a 50 milioni di franchi è stata ridefinita. Tutte le grandi aziende che non sono state controllate negli ultimi 10 anni sono registrate in modo speciale affinché siano esaminate nei prossimi anni. Grande 2361

importanza viene attribuita alla lotta contro la frode. A tal fine, è stato istituito un gruppo speciale. Il CDF ha raccomandato di diminuire, mediante l'adozione di misure corrispondenti nell'ambito del sistema interno di controllo, i rischi derivanti dalla separazione delle funzioni limitata a livello di organizzazione e di documentare predetti rischi. Nella sua presa di posizione l'Amministrazione federale delle contribuzioni ha affermato che gli strumenti di controllo esistenti sono adeguati regolarmente.

Il CDF ha analizzato anche l'imposta preventiva e le tasse di bollo, diverse procedure di rimborso e di notifica dell'imposta preventiva nonché la gestione dei diritti d'accesso alle applicazioni informatiche nei settori amministrazione e archiviazione.

La revisione ha dato buoni risultati. I controlli nel settore dell'informatica hanno mostrato che le esigenze minime concernenti la sicurezza non sono state ancora soddisfatte. Il CDF ha chiesto di adottare misure adeguate per diminuire i rischi attuali. L'Amministrazione federale delle contribuzioni si è impegnata ad elaborare, in collaborazione con l'Ufficio federale dell'informatica e delle telecomunicazioni, i concetti relativi alla sicurezza informatica e alla protezione dei dati per le applicazioni più importanti e a integrarli nel piano di prevenzione delle catastrofi dell'Amministrazione federale.

Un gruppo di lavoro composto da rappresentanti del CDF, dei Controlli cantonali delle finanze e dell'Amministrazione federale delle contribuzioni ha elaborato quattro anni or sono una Guida per l'esame dell'imposta federale diretta, in cui sono descritte le più importanti operazioni di verifica. Il CDF partecipa alle verifiche dei Cantoni allo scopo di valutare l'applicabilità di questo strumento e sostenere gli organi di controllo cantonali nelle loro verifiche. Nel 2007, il CDF ha partecipato a 18 verifiche cantonali. La verifica verteva sulla procedura di tassazione impiegata dai Cantoni (registro dei contribuenti, imposizione e riscossione) e sulla valutazione dei sistemi interni di controllo. Al contempo è stato controllato il rispetto delle scadenze per il conteggio e il versamento dell'imposta federale diretta alla Confederazione. L'esattezza materiale delle tassazioni non è stata inclusa nella verifica. Le sei verifiche effettuate
nel 2006 hanno mostrato che l'esecuzione dell'imposta federale diretta è avvenuta in modo regolare e l'organizzazione delle autorità fiscali era appropriata. La tassazione delle persone fisiche a livello comunale richiede esigenze elevate per quanto concerne l'organizzazione e il sistema interno di controllo. L'impiego sistematico nei Cantoni di strumenti di controlling è indispensabile per la valutazione e la gestione dei rischi da parte dell'Amministrazione cantonale delle contribuzioni. In un Cantone esistono già convenzioni sulle prestazioni con i Comuni, che disciplinano in modo mirato e dettagliato la gestione degli uffici comunali delle contribuzioni. La tassazione delle persone giuridiche è effettuata esclusivamente dalle autorità fiscali cantonali. Sono state registrate grandi differenze tra i singoli Cantoni per quanto riguarda il numero di revisioni effettuate in loco. La verifica della riscossione delle imposte ha dato complessivamente buoni risultati.

Nell'esecuzione dell'imposta alla fonte le disposizioni della Confederazione per il conteggio e il versamento non sono interamente rispettate. I Controlli cantonali delle finanze hanno giudicato la guida un ausilio prezioso per eseguire le verifiche in funzione del rischio ed entro i termini. La collaborazione con i Controlli cantonali delle finanze e le autorità fiscali cantonali è stata molto costruttiva.

Su richiesta di un Cantone, il CDF ha verificato la contabilità fiscale cantonale per stabilire se tra il 1999 e il 2004 una parte del gettito fiscale era stata impiegata per uno scopo diverso da quello previsto o se era stata contabilizzata in modo sbagliato.

2362

Il CDF ha dato seguito alla richiesta e ha formulato raccomandazioni concernenti i miglioramenti tecnici, le misure organizzative ed eventuali verifiche complementari.

Il CDF ha discusso con l'AFC i risultati della verifica e le possibili ripercussioni sull'attività di vigilanza.

1.3

Controlli delle costruzioni e degli acquisti

La Delegazione delle finanze delle Camere federali ha incaricato il CDF di chiarire i motivi per cui il rinnovo dell'edificio del Parlamento ha generato maggiori costi per circa 13 milioni di franchi, di valutare la situazione giuridica in materia di crediti e di indicare le conseguenze dei ritardi. Il CDF ha rilevato che il credito aggiuntivo di 13 milioni di franchi chiesto nel messaggio 2007 concernente le costruzioni riguardava le prestazioni supplementari. Queste sono da ricondurre principalmente alle accresciute esigenze degli utenti, ma anche alle condizioni poste dalle autorità competenti per l'autorizzazione ­ inerenti alla conservazione dei monumenti storici o alla protezione contro gli incendi ­ o da enti come la SUVA. La sottostima del fabbisogno è imputabile a carenze nell'organizzazione del progetto. Il CDF ha constatato che esistono differenze tra i punti di vista dei Servizi del Parlamento e dell'Ufficio federale delle costruzioni e della logistica riguardo al carattere determinante dell'ordinanza sulla gestione immobiliare e la logistica della Confederazione e di conseguenza alle competenze e alle responsabilità. Il CDF ha proposto di precisarle il più rapidamente possibile. Le disposizioni della legislazione sulle finanze federali non sono state violate.

Il CDF ha effettuato una verifica trasversale delle prestazioni in garanzia nell'Ufficio federale delle costruzioni e della logistica (UFCL), nel Politecnico federale di Losanna (PFL) e nel settore Immobili di armasuisse. È stato valutato se nel quadro dell'organizzazione delle strutture e dei processi si erano create le condizioni per il collaudo e la messa in funzione efficienti delle opere e se i periodi di garanzia erano sorvegliati. Il CDF ha constatato che il PFL ha organizzato in modo appropriato il collaudo e la messa in funzione delle opere. La situazione non è ancora soddisfacente in seno all'UFCL e ad armassuisse, che gestiscono oggetti in tutta la Svizzera in quanto rappresentanti della Confederazione. Diversamente dall'UFCL e da armasuisse, il PFL controlla le prestazioni in garanzia in funzione dei rischi e in modo indipendente dal valore contratto. Il CDF ha constatato inoltre che i portafogli degli immobili e le forme di organizzazione sono diversi nelle tre organizzazioni che si occupano dei lavori di costruzione
e degli immobili. La gestione degli immobili è considerata però da tutte e tre le organizzazioni un processo di supporto finalizzato a soddisfare in modo ottimale il fabbisogno di locali delle organizzazioni utenti. Gli affari dovrebbero essere gestiti centralmente. Poiché tutte e tre le organizzazioni hanno il ruolo di proprietario, vi sono buone condizioni per svolgere i mandati in modo efficiente e regolare nonché per amministrare in maniera appropriata i diritti di garanzia. La gestione degli edifici a livello tecnico e di esercizio presenta invece delle differenze. Il PFL stesso è l'esercente, l'UFCL riveste in parte il suo ruolo mediante l'organizzazione utenti e nel settore aziendale «armasuisse Immobili» il ruolo di esercente è assunto soprattutto dalla Base logistica dell'Esercito. Il CDF ha tra l'altro raccomandato di creare le condizioni affinché i lavori di manutenzione e i contratti di assistenza siano descritti nei documenti per i bandi di concorso e la formazione dell'esercente sia pianificata tempestivamente a tutela dei suoi diritti di garanzia.

2363

Il CDF ha verificato la redditività dei contratti di assistenza pluriennali negli organi degli immobili della Confederazione, ovvero l'Ufficio federale delle costruzioni e della logistica (UFCL), armasuisse e i PF. Sono stati oggetto di verifica i contratti per la manutenzione di piattaforme elevatrici, apparecchi elevatori, gru, ascensori, impianti di climatizzazione e di riscaldamento. Il CDF ha esaminato se i contratti di assistenza garantiscono una manutenzione economica, se tale manutenzione è necessaria e se esiste un potenziale di risparmio. La verifica dei primi due punti ha dato risultati positivi nell'UFCL e nei PF e negativi in seno ad armasuisse. Inoltre, le lacune evidenziate nel 1998, come i doppioni, la mancanza di una verifica critica dei contratti e l'assenza di aggiudicazioni in condizioni di concorrenza, non sono state ancora eliminate. Il CDF ha quindi rilevato un elevato potenziale di risparmio dell'ordine di un milione di franchi. Ha consigliato di mettere a concorso le prestazioni di manutenzione e di assistenza congiuntamente ai progetti di investimento e di aggiudicare in condizioni di concorrenza gli attuali contratti dopo la loro scadenza.

Affinché sia possibile istituire il controlling e il reporting, il CDF ha chiesto alla Base logistica dell'Esercito di definire senza indugio i processi relativi alla conduzione, agli affari e al supporto finalizzati alla gestione strategica delle prestazioni degli esercenti. Nel settore militare e in quello della protezione civile bisogna inoltre completare e aggiornare al più presto la gamma delle prestazioni fornite dagli esercenti affinché questi possano pianificare e adempiere il mandato su basi complete.

Tutte le unità amministrative sottoposte a verifica hanno accolto le raccomandazioni e intendono attuare le misure necessarie.

Il CDF ha verificato in seno ad armasuisse determinati affari dei programmi d'armamento dal 2001 al 2005. Gli affari da verificare sono stati selezionati principalmente sulla base dei criteri dell'importanza finanziaria e della diversità dei prodotti. Si è inoltre provveduto a scegliere unità organizzative che fossero abbastanza diverse tra loro. Non si è tenuto conto degli affari già esaminati dall'Ispettorato delle finanze di armasuisse o trattati dal Controllo parlamentare dell'amministrazione. Gli
aspetti più importanti della revisione sono stati la determinazione del fabbisogno e la messa in esercizio. Gli affari da selezionare ai fini della revisione ammontavano a circa 1,6 miliardi di franchi; il CDF ha analizzato un volume di 836 milioni di franchi. Esso ha constatato che gli affari d'armamento sono eseguiti e ampiamente documentati all'interno di processi predefiniti. Di regola il fabbisogno è determinato dallo Stato maggiore di pianificazione dell'esercito. armasuisse effettua gli acquisti che sono poi gestiti dalla base logistica. Per il materiale d'armamento chiesto con il messaggio sui Programmi d'armamento sono disponibili progetti di contratto quasi pronti per essere firmati. I progetti sono valutati, se necessario si allestiscono prototipi, l'idoneità all'impiego da parte della truppa è confermata e i probabili fornitori sono definiti. Il CDF ha constatato che i processi di acquisto sono rispettati. La determinazione del fabbisogno è documentata e comprensibile. Le quantità sono giustificate in modo plausibile. Nel caso dei simulatori laser per i carri armati granatieri 93, il CDF ha preso atto che il Parlamento aveva autorizzato l'acquisto di 340 simulatori nell'ambito del Programma d'armamento 93. Per motivi finanziari e sulla base degli effettivi attuali dell'esercito, ne sono stati acquistati solo 288.

Nell'Ufficio federale dell'informatica e della telecomunicazione (UFIT) il CDF ha verificato l'acquisto di beni e prestazioni di servizi. Il CDF ha constatato che le disposizioni relative agli acquisti pubblici non sono integralmente rispettate. In particolare non si tiene sempre conto del principio dell'obbligatorietà del bando di concorso. Dei 37 affari verificati solo 12 erano stati messi a pubblico concorso.

2364

Secondo il CDF, anche alcune delle restanti 25 aggiudicazioni avrebbero potuto essere messe a concorso. L'UFIT avrebbe dovuto stimare tempestivamente la durata probabile e l'estensione massima delle prestazioni di servizi acquistate e sciogliere i contratti quadro risalenti a oltre dieci anni fa. Per la maggior parte degli affari esaminati, i contratti sono stati firmati molte settimane dopo l'inizio della fornitura della prestazione. L'UFIT sta centralizzando gli acquisti allo scopo di accelerare le procedure. In futuro tutti gli acquisti che superano la soglia OMC saranno comunicati all'Ufficio federale delle costruzioni e della logistica per essere pubblicati nel Foglio ufficiale svizzero di commercio. L'UFIT ha già adottato misure per l'attuazione delle dodici raccomandazioni.

In seno all'Amministrazione federale delle dogane l'acquisto di beni è effettuato a livello centrale dalla sezione Materiale e stampati. Il CDF ha raccomandato di attribuire a questa sezione anche l'acquisto di prestazioni di servizi. In tal modo, si facilita l'osservanza delle disposizioni relative alla procedura di aggiudicazione come la pubblicazione delle aggiudicazioni OMC mediante trattativa privata, alla valutazione dell'offerta, ai singoli punti del contratto e alla documentazione. La direzione dell'Amministrazione federale delle dogane intende esaminare in modo approfondito entro la fine del 2008 la centralizzazione dell'acquisto di prestazioni di servizi.

Il Consiglio federale ha incaricato il CDF di esaminare i pagamenti di dicembre considerati elevati dalla Commissione della gestione del Consiglio degli Stati (CdG-S). 15 servizi avrebbero effettuato nel 2004 pagamenti per oltre cinque milioni di franchi relativi a 39 mandati al cui adempimento si sarebbe però provveduto solo l'anno successivo. Il CDF non ha rilevato alcun caso penalmente rilevante. In 20 casi sono stati convenuti pagamenti anticipati previsti nel contratto o pagamenti alla conclusione del contratto. 14 di queste operazioni erano giustificate, in sei casi sono stati eseguiti pagamenti anticipati, non usuali nel settore. In un caso, una parte delle prestazioni non ancora fornite è stata fatturata e pagata d'intesa con l'Ufficio.

12 operazioni sono state contabilizzate nell'esercizio 2004 anziché nell'esercizio 2005. Tuttavia, il CDF non ha
constatato casi particolarmente gravi. La differente valutazione tra la CdG-S e il CDF è da ricondurre al fatto che i dati di base valutati dal Controllo parlamentare dell'amministrazione hanno dovuto essere in gran parte rielaborati. Il Controllo dell'amministrazione ha basato le sue analisi su dati non verificati degli Uffici. Il CDF ha verificato i dati sulla base delle copie dei contratti e delle fatture come pure degli estratti contabili e ha dovuto modificare i dati di base; ciò ha influenzato in modo decisivo la valutazione dei casi sottoposti a revisione.

1.4

La liquidazione del materiale dell'esercito

La Delegazione delle finanze delle Camere federali ha incaricato il CDF di analizzare il rapporto concernente l'impiego di materiale eccedente dell'esercito come il materiale storico e il materiale destinato all'aiuto umanitario. Il DDPS ha conferito a un gruppo di lavoro l'incarico di eseguire una perizia sulla conservazione e sulla consegna di materiale storico dell'esercito allo scopo di preservarlo per le generazioni future nonché sulla vendita di materiale e sulla distribuzione di materiale nell'ambito dell'aiuto umanitario. Dall'analisi critica del rapporto, effettuata dal CDF, è subito emerso che l'esercito tiene in magazzino materiale storico e provvede alla sua manutenzione da decenni. Ciò avviene talvolta in collaborazione con gruppi 2365

e associazioni private. Il CDF ha constatato che non vi è una base legale sufficiente e che la gestione del materiale storico presenta diversi punti deboli. Mancano altresì le condizioni quadro finanziarie per la manutenzione e la conservazione di tale materiale. Nel 1999 il Consiglio federale ha negato ulteriori mezzi finanziari destinati alla creazione di un museo svizzero dell'esercito. La raccolta è costituita in parte da un numero eccessivo di pezzi.

Il CDF si è chiesto se la raccolta e la gestione del materiale storico dell'esercito facessero parte dei compiti del DDPS o non dovessero essere affidate piuttosto alla responsabilità del Museo nazionale svizzero. Nel settembre 2006 è stata presentata all'Ufficio federale della cultura una petizione in cui si chiede di integrare nel Museo nazionale svizzero il futuro museo storico dell'esercito. La nuova legge federale concernente i musei e le collezioni della Confederazione permetterebbe di regolamentare in modo esaustivo l'impiego del materiale storico dell'esercito e di evitare eventuali doppioni che generano inutili costi. Poiché nell'ambito dell'esercito ci sono molte associazioni, società e collezionisti interessati a questo materiale, bisogna decidere i servizi che il DDPS può fornire alle persone esterne interessate e i relativi prezzi.

Nel settore dell'aiuto umanitario, il gruppo di lavoro ha proposto di far capo in futuro soltanto alla DSC come interlocutore centrale per le ordinazioni del materiale.

La liquidazione del materiale dovrà essere effettuata dalla DSC che si assume i relativi rischi o in via definitiva dal DDPS. Il CDF ritiene sensata l'assunzione del rischio da parte della DSC, poiché in tal modo la decisione in merito all'ordinazione del materiale e la responsabilità dei relativi costi competono alla stessa unità organizzativa. Esso esprime invece perplessità a proposito della proposta di mettere gratuitamente i magazzini a disposizione della DSC.

Il CDF ha verificato sulla base di determinati mandati relativi alla messa fuori esercizio del materiale dell'esercito degli anni 2005 e 2006 il rispetto dei processi e la tracciabilità di questi mandati. Il CDF ha constatato che i servizi coinvolti nel processo di messa fuori esercizio svolgono i propri compiti con grande impegno e motivazione lavorando in un contesto
difficile. La verifica ha confermato i punti deboli constatati l'anno precedente e ha mostrato un ulteriore potenziale di miglioramento, in particolare per quanto riguarda l'autorizzazione, il coordinamento, la qualità dei mandati di messa fuori esercizio, la gestione dell'inventario, l'analisi dei materiali pericolosi e il controllo dell'esecuzione. Il CDF ha formulato diverse raccomandazioni. A causa delle numerose tipologie di materiale più o meno sensibile, è giustificata una procedura differenziata in funzione dei rischi e della redditività.

Le verifiche precedenti, eseguite nell'ambito della liquidazione del materiale dell'esercito, hanno mostrato che l'ultima fase, la liquidazione vera e propria, è un processo dispendioso, complesso e rischioso. I servizi competenti in materia di liquidazione sono responsabili e devono adempiere i propri compiti definendo le priorità in base alle risorse disponibili. Il volume del materiale da liquidare è aumentato fortemente a seguito delle riforme dell'esercito attuate negli ultimi anni.

L'esperienza e l'impegno dei collaboratori coinvolti hanno generato nel complesso effetti positivi. Le partenze di persone chiave potrebbero causare una considerevole perdita del livello di qualità; la necessità di intervenire per far fronte a questa situazione non va sottovalutata. Sia il capo dell'esercito sia il capo dell'armamento hanno preso atto del risultato della revisione e delle raccomandazioni del CDF e li hanno approvati. In generale il CDF ha constatato che le misure tengono conto del poten-

2366

ziale di miglioramento illustrato. Tuttavia è ancora presto per esprimere un giudizio definitivo sull'effetto globale.

Il CDF ha verificato anche il processo di liquidazione delle munizioni in seno all'Aggruppamento Difesa e ad armasuisse. Nel 2006 i costi per lo smaltimento delle munizioni ammontavano a 6,3 milioni di franchi, di cui 6,2 milioni di franchi versati a RUAG Ammotec (Altdorf) che riveste un ruolo determinante in questo contesto. I prezzi fatturati da RUAG Ammotec sono stati controllati l'ultima volta nel 2000 e giudicati corretti. Poiché i contratti di smaltimento per i singoli lotti hanno un valore inferiore a un milione di franchi, non si sono conclusi accordi in materia di diritto di esame. Il CDF ha raccomandato di esaminare la possibilità di prevedere in futuro un tale diritto in considerazione del volume totale annuo degli affari e della situazione di quasi monopolio di RUAG. Armasuisse procederà ai relativi chiarimenti. Sia armasuisse sia la Base logistica dell'esercito riferiscono sullo smaltimento delle munizioni. Le cifre indicate nei due rapporti divergono a causa dei differimenti temporali e delle differenze tra valori contabili e valori reali. Inoltre la conversione delle palette in superfici di immagazzinamento non è stata effettuata secondo criteri uniformi in seno alla Base logistica dell'esercito. Il CDF ha chiesto l'armonizzazione delle cifre. Nel servizio della Base logistica responsabile della contabilità, esso ha stabilito un paragone tra le munizioni fornite e le munizioni eliminate e ha riscontrato delle differenze contabili. Dato che si tratta di materiale pericoloso, l'attività di sorveglianza deve essere rigorosa. La Base logistica e armasuisse hanno previsto miglioramenti in questo ambito.

1.5

L'informatica della Confederazione

Il CDF è l'organo di revisione dell'informatica della Confederazione. Le numerose soluzioni informatiche in seno all'Amministrazione federale costituiscono inevitabilmente il fulcro delle relative verifiche. Il CDF dispone di un team di specialisti che esegue, insieme agli specialisti finanziari, revisioni informatiche in vari settori.

Il CDF ha verificato per tre grandi progetti se è stata presentata una prova significativa della redditività. Ha esaminato il sistema d'informazione centrale sulla migrazione (SIMIC), il data warehouse di MeteoSvizzera e il sistema d'informa-zione per la gestione delle strade e del traffico. Il CDF ha constatato che la causa dei problemi risiede soprattutto nella valutazione dell'utilità e che occorre troppo tempo per lo sviluppo dei progetti. Ha raccomandato di analizzare in modo critico il metodo utilizzato per il calcolo della redditività degli investimenti di sostituzione e di professionalizzare la gestione del progetto. Quanto ai costi, il CDF ha rilevato che i dati necessari per un controlling efficace non erano disponibili dappertutto. Secondo le sue proprie stime, i costi complessivi sono stati in parte del 175 per cento superiore di quanto preventivato. Tale aumento è dovuto parzialmente anche alle modifiche del progetto. Il CDF vede un importante potenziale di miglioramento nella partecipazione attiva degli utenti e nell'elaborazione di indicatori che servono da base decisionale. Ritiene che soltanto mediante una regolamentazione adeguata della responsabilità dei dirigenti e strumenti di controlling adatti si possano vincere le sfide future del settore informatico. L'informatica è un affare che spetta ai capi e i superiori devono essere formati e sensibilizzati di conseguenza.

2367

L'amministrazione pubblica ricorre sempre più spesso a Internet per la comunicazione e l'elaborazione dei dati. Uno dei requisiti principali per l'impiego di Internet nello scambio di informazioni tra le autorità è il massimo standard di sicurezza.

L'infrastruttura a chiave pubblica (Admin PKI) dell'Ufficio federale dell'informatica e della telecomunicazione (UFIT) offre a tal fine una tecnologia di base. I suoi servizi nell'ambito della sicurezza sono accessibili a tutte le autorità federali e cantonali. L'affidabilità dell'identificazione digitale dei partner mediante certificati e firme elettroniche è essenziale per realizzare e far funzionare in modo sicuro i processi del governo elettronico. Il CDF ha esaminato i processi nonché l'hardware e il software necessari per il rilascio dei certificati. Uno degli aspetti principali della verifica è stata la valutazione del livello attuale di sviluppo, dello stato attuale di funzionamento e delle prospettive. Oggi l'infrastruttura a chiave pubblica è in grado di rilasciare in modo efficiente e a prezzi moderati certificati digitali all'Amministrazione federale, ai Cantoni e ai Comuni. Attualmente l'UFIT è riconosciuto fornitore primario di certificati da tutti i Cantoni e dalla Conferenza svizzera sull'informatica (CSI). Al momento della revisione erano già stati rilasciati oltre 40 000 certificati di vario tipo, di cui 25 000 solo nei Cantoni. Il prezzo dei certificati può essere considerato competitivo e adeguato. L'UFIT ha dimostrato di adempiere i requisiti organizzativi e tecnici del Certification Service Provider (CSP). Servizi solidi, elevata disponibilità e comprovata qualità permettono di rafforzare la fiducia dei clienti. Il rapporto è pubblicato nel sito Internet www.cdf.admin.ch.

Il CDF ha effettuato una revisione informatica nel settore Centro esercizio dell'Ufficio federale dell'informatica e della telecomunicazione (UFIT). Ha constatato che in tutti i settori controllati si lavora in modo responsabile e si è consapevoli dei rischi.

Tuttavia ha dovuto prendere atto del fatto che le raccomandazioni formulate nel 2004 concernenti la gestione delle crisi non erano state ancora attuate. A tutt'oggi l'Amministrazione federale non dispone di un sistema di prevenzione delle catastrofi istituzionalizzato e funzionante. L'UFIT ha già adottato
misure per attuare le raccomandazioni entro la fine del 2008.

Il CDF ha proceduto a una verifica trasversale in diversi Uffici federali nell'ambito della gestione elettronica degli affari (GEVER). L'obiettivo principale era valutare l'applicabilità e l'applicazione della strategia GEVER formulata dal Consiglio informatico della Confederazione. Il CDF ha constatato che la strategia GEVER è attuata solo in parte nei dipartimenti sottoposti a verifica. Solamente il Dipartimento federale dell'economia (DFE) ha un ruolo pioniere e mette in pratica la strategia definita. La gestione elettronica degli affari nell'Amministrazione federale è ormai divenuta indispensabile; oggi la maggior parte dei documenti è in versione elettronica e la crescente necessità di collaborazione tra i diversi servizi amministrativi esige una gestione sempre più professionale di questi documenti.

Il CDF ha raccomandato di rivedere la strategia GEVER 2004 orientandola verso gli obiettivi strategici della legislatura attuale e di quella successiva come pure verso i processi operativi della Confederazione. Oggi le misure a livello strategico e organizzativo sono più importanti della standardizzazione tecnica. Il CDF è del parere che l'autorizzazione e l'attuazione della nuova strategia GEVER nell'Amministrazione federale spettino alla Conferenza dei segretari generali e non al Consiglio informatico della Confederazione. Il Consiglio informatico della Confederazione ha sostenuto le raccomandazioni del CDF. GEVER esplicherà pienamente i suoi effetti soltanto quando i processi e la tecnologia saranno coordinati e correlati sia orizzontalmente sia verticalmente fino a livello dei collaboratori. Occorre una direzione 2368

risoluta che consenta di armonizzare gli sforzi comuni e di creare condizioni uniformi a livello di organizzazione, tecnologia e sicurezza. Le raccomandazioni del CDF sono state accettate. Il termine per l'attuazione di alcune raccomandazioni è stato fissato alla fine del 2007. Molte raccomandazioni del CDF sono integrate nell'«Information Lifecycle Management Programm», che è stato elaborato dall'Archivio federale e che dovrebbe essere presentato prossimamente al Consiglio federale. Il CDF ha chiesto altresì che ogni dipartimento elabori una strategia per l'impiego di GEVER compatibile con le direttive interdipartimentali.

Il CDF ha verificato, utilizzando un approccio prospettico, l'attuazione della strategia SAP in relazione alla validità, all'attualità, alla competenza specialistica e alla responsabilità dei costi. Ha constatato che l'attribuzione delle componenti SAP agli Uffici trasversali non è servita a creare lo strumento auspicato di gestione strategica e direzione. Le modalità di rilevamento e ripartizione dei costi tra gli Uffici non risultano quindi regolamentate in modo chiaro. Inoltre a seguito dell'incon-gruenza presente nel computo delle prestazioni di entrambi i centri di competenza SAP, l'imputazione dei costi delle unità amministrative del DDPS varia da quella dell'Amministrazione federale civile rendendo impossibile la comparabilità delle prestazioni e quindi il controlling da parte degli Uffici. Il CDF è del parere che le regolamentazioni in vigore siano in linea di principio strumenti efficaci e di qualità.

Esse sono parte della nuova strategia per i processi di supporto e quindi sono importanti per il controlling e necessarie per il sistema interno di controllo. Il CDF ha raccomandato di introdurre la lista delle componenti SAP come strumento di gestione strategica e di direzione nonché di appurare il computo delle prestazioni. Le raccomandazioni sono parte integrante del nuovo progetto di strategia.

Nell'Ufficio federale del personale (UFPER) il CDF ha esaminato il conteggio dei salari mediante il sistema SAP e ha effettuato una revisione dei servizi. L'UFPER ha eliminato la maggior parte delle lacune constatate nelle ultime revisioni. Il numero di collaboratori in possesso dell'autorizzazione di accesso è stato ridotto notevolmente. Il sistema SAP presenta ancora punti
deboli e rischi in relazione all'aggiornamento diretto delle tabelle, alle registrazioni e alla gestione della configurazione. L'UFPER ha preso le misure necessarie per eliminare le lacune. Il rischio maggiore risiede nella parametrizzazione del conteggio dei salari. Questa parametrizzazione specifica della Confederazione diventa sempre più complicata e si discosta sempre di più dal software standard fornito da SAP. Il sistema è talmente complesso che gli errori corretti generano altri errori. Il CDF ha chiesto all'UFPER di rivedere il conteggio dei salari e di avvicinarsi il più possibile allo standard. La semplificazione del sistema permetterebbe di ridurre i costi di manutenzione e di limitare le fonti d'errore durante l'esercizio. Come indicato nei precedenti rapporti di revisione, il sistema di informazione del personale non ha ancora un libro giornale dei salari chiaro e un libro giornale delle mutazioni adeguato. Per ragioni tecniche e finanziarie si è rinunciato a un libro giornale delle mutazioni. Il CDF insiste sulla necessità di mettere a disposizione dei servizi un libro giornale delle retribuzioni e delle mutazioni efficace e standardizzato al fine di garantire un controllo interno efficiente del trattamento dei salari. Il parere del CDF è condiviso dalla Delegazione delle finanze delle Camere federali. Nell'ambito di verifiche successive, il CDF seguirà l'attuazione delle raccomandazioni.

L'esame della soluzione informatica e-dec Import in seno all'Amministrazione federale delle dogane ha mostrato che il 95 per cento delle dichiarazioni d'importazione è trattato con l'ausilio di e-dec Import. Il progetto ha potuto essere concluso 2369

con successo. La lista delle pendenze ha evidenziato la necessità di avviare prossimamente nuovi progetti. Le interfacce tra i singoli sistemi sono molto complesse.

Sono stati implementati sistemi interni di controllo in molti posti. Prima dell'elaborazione delle dichiarazioni pervenute si eseguono controlli approfonditi della plausibilità che assicurano l'integrità dei dati. I requisiti relativi alla disponibilità dell'applicazione sono elevati. La grande quantità di dati non permette interruzioni di lunga durata. Il CDF ha quindi raccomandato di verificare nuovamente il sistema di prevenzione delle catastrofi. Nell'Ufficio federale dell'informatica e della telecomunicazione si sta procedendo alla creazione di una nuova ubicazione di riserva. Per le interruzioni di alcune ore è prevista una soluzione manuale, che è già stata sperimentata con successo. L'Amministrazione federale delle dogane ha pianificato le relative misure e ha coinvolto, laddove necessario, il fornitore di prestazioni.

Nell'Ufficio federale dell'ambiente (UFAM) il CDF ha verificato l'IT governance e aspetti specifici già oggetto di una revisione da parte dell'ex Ufficio federale delle acque e della geologia (UFAEG). La direzione dell'Ufficio ha riconosciuto l'importanza dell'elaborazione delle informazioni nell'UFAM e ha fatto della gestione dell'informatica un affare di sua competenza. Nell'ambito dell'informatica, dell'organizzazione e della logistica, il CDF ha constatato che il lavoro è svolto in modo professionale e con impegno in relazione sia agli aspetti specifici dell'Ufficio sia agli aspetti informatici. Gli strumenti di cui dispone attualmente l'UFAM non gli permettono di realizzare l'IT governance auspicato. Bisogna quindi sfruttare a tutti i livelli, con l'ausilio del nuovo modello di direzione, il potenziale di miglioramento identificato e orientare l'operato dell'Ufficio verso obiettivi di prestazione basati sul risultato. Le raccomandazioni per l'ex Ufficio federale delle acque e della geologia hanno potuto essere attuate solo in parte nel nuovo Ufficio federale dell'ambiente.

L'aggiornamento dei dati e l'acceso alla banca dati produttiva a seguito di mutazioni dovrebbero essere realizzati entro la fine del 2007.

1.6

La gestione strategica delle unità amministrative GEMAP

La gestione mediante mandati di prestazione e preventivo globale (GEMAP) consente di orientare maggiormente l'attività dello Stato verso prestazioni e risultati misurabili. I compiti, le competenze e le responsabilità devono essere delegate nella misura del possibile e in funzione dei livelli gerarchici alle unità amministrative operative. In cambio del maggiore margine di manovra accordato loro, le unità amministrative mettono a disposizione informazioni rilevanti per il controllo della loro gestione. Queste informazioni sono fornite sotto forma di rapporti sul controlling, la cui utilità ai fini della gestione strategica delle unità amministrative GEMAP è stata presa in esame dal CDF nell'ambito di una verifica trasversale. Contestualmente sono stati rilevati i costi per la redazione dei rapporti GEMAP ed esaminati gli sviluppi delle direttive finalizzate a migliorare la redditività.

Il CDF ha constatato che il compito di gestire strategicamente le unità amministrative GEMAP è adempiuto, ma non nella forma prevista inizialmente, ossia principalmente dai dipartimenti cui sarebbe attribuita la competenza. Si tende a trasferire la gestione strategica agli Uffici e alle unità amministrative GEMAP quand'anche gli strumenti GEMAP possono essere integrati ancora meglio nella gestione politico strategica a livello di dipartimento. La verifica trasversale ha evidenziato diversi 2370

fattori di successo a sostegno della gestione strategica delle unità amministrative GEMAP.

La coesistenza della forma classica di gestione e del modello GEMAP come pure la parziale mancanza di conoscenza tecnica delle unità amministrative GEMAP impediscono di utilizzare in modo duraturo, a ogni livello, gli strumenti destinati alla gestione strategica delle unità amministrative. I rapporti sul controlling sono utilizzati soprattutto dalle unità amministrative stesse e dagli Uffici da cui queste dipendono. Nell'assumersi la loro responsabilità e nell'esercitare la funzione di controllo e vigilanza che ne consegue, i dipartimenti non si basano in primo luogo sui rapporti GEMAP. Gli obiettivi relativi al mandato di prestazione e alla convenzione sulle prestazioni sono formulati quasi unicamente dalle stesse unità amministrative GEMAP. La discussione sugli obiettivi ha avuto luogo con il servizio superiore, ma la valutazione di questi obiettivi e del loro raggiungimento è spesso difficile per mancanza delle nozioni tecniche necessarie. Il modello GEMAP non è tuttavia la causa della parziale mancanza di conoscenza tecnica delle unità amministrative GEMAP e della conseguente asimmetria delle informazioni. Al contrario esso crea una base che consente di discutere, a tutti i livelli, in modo critico ma anche sistematico sull'attività dell'unità amministrativa.

Gli obiettivi di risparmio forfettario previsti in origine sono sostituiti con l'obiettivo di redditività, sancito nella legge, indipendentemente dallo statuto GEMAP, e considerato un obiettivo superiore nei mandati di prestazione. A prescindere dagli obiettivi di risparmio generali della Confederazione e dei dipartimenti, non sono stati formulati altri obiettivi. Secondo il CDF, l'obiettivo di redditività è da preferire all'obiettivo di risparmio forfettario, anche in vista dei principi GEMAP finalizzati in primo luogo a un maggiore orientamento verso i risultati e non al conseguimento di risparmi. I costi per la rendicontazione GEMAP ammontano in media a 30 000 franchi l'anno e sono ritenuti accettabili dal CDF.

1.7

La Nuova Ferrovia transalpina NFTA

Da oltre dieci anni, il CDF esercita una vigilanza accompagnatoria sulla NFTA. Le revisioni del CDF e dell'Ufficio federale dei trasporti, degli uffici di revisione secondo il diritto della società anonima come pure quelle degli organi di vigilanza interni dei costruttori sono effettuate in modo coordinato. Su iniziativa del CDF, questa piattaforma di coordinamento e informazione è stata concepita per tutti gli organi di verifica. In tal modo, è stato possibile aumentare l'efficienza dell'attività di vigilanza, evitare doppioni, promuovere l'unità di dottrina ed eliminare le lacune nel processo di verifica nel caso di grandi rischi. L'attività di revisione è valutata dal CDF, fornisce a quest'ultimo indicazioni per la propria analisi dei rischi e serve a garantire la qualità. Grazie alla valutazione dei rapporti sullo stato dei lavori, presentati semestralmente dall'Ufficio federale dei trasporti, il CDF è in grado di offrire alla delegazione di vigilanza parlamentare della NFTA indicazioni riguardanti importanti contenuti e sviluppi. Esso ha tra l'altro fatto presente che nelle previsioni del costo finale sono comprese prestazioni che non riguardano la NFTA come l'alimentazione di trazione e in parte la messa in servizio della galleria del Gottardo.

Mancano ancora le corrispondenti basi legali. Il CDF ha inoltre chiesto di chiarire accuratamente i pro e contro dello spostamento previsto del confine del lotto di Sedrun in direzione di Faido.

2371

Nel caso dell'AlpTransit San Gottardo SA, il CDF ha esaminato l'attività di vigilanza sulla qualità di esecuzione del tratto di Biasca convenuta nel contratto di appalto come pure l'attuazione delle raccomandazioni per la tratta Nord del Gottardo.

L'esame ha dato complessivamente risultati positivi. Tuttavia, il CDF ha rilevato il rischio che si instaurino rapporti di dipendenza indesiderati a causa dei delicati legami economici tra l'ingegnere del progetto, il laboratorio di prova dei materiali, il cementificio e l'impresa. Tutte le raccomandazioni formulate dal CDF nella verifica dell'anno precedente sono state attuate ad eccezione di una. Non si è ancora proceduto alla ripartizione dei costi degli impianti non destinati all'esercizio ferroviario.

C'è una forte opposizione all'attuazione di questa raccomandazione, poiché gli interessi del committente dell'opera e quelli degli utilizzatori privati e pubblici divergono. Proseguono le trattative tra l'Ufficio federale dei trasporti e le parti interessate.

Infine, il CDF ha anche la funzione di organo di revisione del Fondo per i grandi progetti ferroviari, del quale esamina, in veste di revisore finale, il conto annuale (cfr. n. 3.2).

1.8

Nuovo modello contabile

Il CDF ha espresso il proprio parere sulle questioni riguardanti il consolidamento dei conti, la valutazione degli attivi e dei passivi e il sistema interno di controllo. Relativamente al consolidamento del conto della Confederazione con i conti dei fondi, degli istituti e delle aziende della Confederazione, il CDF ritiene che si dovrebbe dapprima limitare la cerchia delle unità da consolidare. Il consolidamento integrale andrebbe effettuato unicamente sulla base di un'analisi approfondita del rapporto costi/benefici. Ma bisognerebbe anzitutto fare esperienza con il consolidamento parziale. Nel frattempo il Consiglio federale ha optato per questa variante. Le richieste del CDF relative alla nuova valutazione delle voci di bilancio sono state prese in considerazione. Alcune voci del bilancio di apertura sono però ancora oggetto di verifiche approfondite. Sono già state analizzate le valutazioni degli immobili, delle partecipazioni e dei mutui. La revisione della legge e dell'ordinanza sulle finanze della Confederazione fornisce al sistema interno di controllo una base legale incisiva. L'Amministrazione federale delle finanze ha messo a disposizione istruzioni e strumenti finalizzati all'applicazione dei principi alla base del sistema interno di controllo. Il CDF li ha sostenuti al fine di garantire il raggiungimento nell'anno in rassegna degli obiettivi essenziali del sistema interno di controllo.

Il CDF ha sottoposto a revisione i concetti di valutazione degli immobili in seno all'Ufficio federale delle costruzioni, al Consiglio dei PF e ad armasuisse Immobili.

Esso ha rilevato differenze per quanto riguarda la presa in considerazione degli investimenti, la costituzione degli accantonamenti e i principi per le singole valutazioni. Il CDF ha formulato raccomandazioni per i valori contabili degli investimenti, gli accantonamenti, i principi e i metodi di valutazione nonché la lista degli oggetti.

Nell'ambito dell'introduzione del nuovo modello contabile, il CDF ha esaminato altresì il modello dei locatari dell'Ufficio federale delle costruzioni e della logistica.

Ha analizzato la sua conformità legale e compatibilità con le direttive come pure il suo funzionamento. Esso ha fornito al predetto Ufficio federale indicazioni per lo sviluppo della strategia in materia di gestione degli immobili. Il CDF ha individuato rischi nei processi relativi al computo delle prestazioni, in particolare nelle opera2372

zioni tecniche e finanziarie, e nel consolidamento in seno all'Amministrazione federale delle finanze.

La Delegazione delle finanze delle Camere federali ha chiesto al CDF di valutare la gestione dei rischi nella Confederazione. Il CDF ha constatato che diversi obiettivi fissati dal Consiglio federale nel 2004 non erano ancora stati raggiunti. Una soluzione informatica standardizzata consente ai vari Uffici federali di rilevare in modo uniforme i rischi, tuttavia un reporting a livello centrale non è ancora stato previsto.

2

Altre verifiche di vigilanza finanziaria

Le spiegazioni seguenti sono fornite in funzione dei settori di compiti della Confederazione. Non sono complete, ma si limitano ai risultati più significativi dei controlli.

L'elenco completo delle verifiche effettuate è contenuto nell'allegato 1.

2.1

Previdenza sociale e sanità

Nell'Ufficio federale delle assicurazioni sociali, il CDF ha valutato la politica in materia di mezzi ausiliari a favore delle persone portatrici di handicap basandosi sulla consegna di apparecchi acustici da parte dell'AI e dell'AVS. Con una somma di circa 140 milioni di franchi gli apparecchi acustici costituiscono un'importante voce di spesa. Secondo la legge federale, nell'ambito dell'assicurazione per l'invalidità i mezzi ausiliari consegnati sono di tipo semplice e adeguato. L'assicurato sopperisce alla maggiore spesa per altri tipi di apparecchi. Negli anni 1995­2005, le uscite per gli apparecchi acustici sono raddoppiate registrando un aumento nettamente superiore a quello delle uscite per la salute. Il CDF ha constatato che nel confronto internazionale l'AI è molto generosa nella consegna di apparecchi acustici e talvolta crea anche falsi incentivi. La Svizzera rimborsa una vasta gamma di servizi altamente medicalizzati: due perizie mediche complete e da sette a otto consultazioni presso l'audioprotesista. In Svizzera i rimborsi delle prestazioni fornite dall'audioprotesista sono tre-quattro volte più alti di quelli concessi in Germania.

Anche i versamenti ai medici specialisti sono due-tre volte più alti rispetto a quelli effettuati in Norvegia e in Germania. Significativa è anche la tendenza a fornire apparecchiature binaurali. Soltanto negli ultimi due anni il numero di apparecchi acustici forniti è aumentato del 20 per cento. Dal confronto internazionale emerge che i prezzi in Svizzera sono elevati. La giurisprudenza mostra inoltre che la legislazione concede poco margine di manovra. Infatti, il Tribunale federale delle assicurazioni ha annullato delle decisioni intese a limitare l'importo assunto per le batterie.

Il CDF ha preteso un miglior controllo dei costi e formulato diverse raccomandazioni che prevedono un potenziale annuo di risparmio di circa 35 milioni di franchi.

Costituisce un fattore di costo in particolare la garanzia dei diritti acquisiti per gli assicurati dell'AI dopo il raggiungimento dell'età AVS. Il CDF ha proposto di semplificare il sistema. Il catalogo delle prestazioni dovrebbe essere ridotto all'essenziale, il sistema di indicazione a tre livelli e la garanzia dei predetti diritti dovrebbero essere aboliti. L'Ufficio federale delle assicurazioni sociali si è espresso positivamente in merito alla maggior parte delle raccomandazioni. Il rapporto completo può essere consultato all'indirizzo www.cdf.admin.ch.

2373

Nell'Ufficio federale delle assicurazioni sociali, il CDF ha esaminato anche i sussidi d'esercizio e di costruzione dell'assicurazione per l'invalidità, destinati sostanzialmente a promuovere l'integrazione degli invalidi nella vita professionale. Nel 2006, l'assicurazione per l'invalidità ha assegnato sussidi d'esercizio per 1,7 miliardi di franchi e versato 84 milioni di franchi a titolo di sussidi per la costruzione, l'ampliamento e il rinnovamento di istituti e laboratori pubblici e privati di utilità pubblica. L'esame delle richieste spetta all'Ufficio federale delle assicurazioni sociali. Il CDF ha verificato la procedura per l'assegnazione di sussidi sulla base dei processi di lavoro, dell'organizzazione e dei singoli casi. Ha confermato la regolarità e la legalità dei sussidi versati. Nell'ambito della restituzione dei sussidi, il CDF ha fatto notare che in linea di principio gli importi scoperti sono esigibili conformemente al decreto del 20 ottobre 2004 del Consiglio federale. Poiché le categorie e i motivi di restituzione sono diversi, le condizioni speciali devono essere accordate in modo restrittivo e solo in casi eccezionali e di rigore. Con l'entrata in vigore della nuova legge sulle finanze della Confederazione il 1° gennaio 2008, le prestazioni collettive dell'AI sono assunte dai Cantoni. A causa del sistema di sussidi posticipati, l'AI dovrà effettuare ancora pagamenti sino al 2009 per i sussidi d'esercizio e sino al 2010 per i sussidi di costruzione. A seguito della progressiva riduzione del volume di lavoro, è stata creata un'organizzazione transitoria flessibile. L'Ufficio federale delle assicurazioni sociali ha garantito l'attuazione delle raccomandazioni.

Nell'ambito di una revisione successiva effettuata in seno alla Cassa federale di compensazione (CFC), il CDF ha controllato le applicazioni informatiche «Cotisations» e «Prestations». L'obiettivo era verificare la funzionalità e la sicurezza di entrambe le applicazioni. Il CDF ha constatato che dopo tre anni circa di fase produttiva i programmi erano ancora in parte incompleti e difettosi, benché le raccomandazioni formulate nel quadro della revisione del 2004 fossero state attuate.

L'applicazione «Cotisations» si poteva migliorare gestendo direttamente e sistematicamente le pendenze. Resta insoddisfacente lo stato
dell'applicazione «Prestations».

I programmi presentano ancora difetti che compromettono lo svolgimento delle attività correnti e richiedono molte operazioni manuali supplementari. Soltanto grazie a controlli frequenti e al notevole impegno dei collaboratori è stato possibile fornire una buona qualità delle prestazioni. La situazione è stata particolarmente difficile nell'ambito del trattamento delle indennità giornaliere dell'AI e dell'IPG.

Poiché la CFC e la Cassa svizzera di compensazione hanno esigenze diverse, queste dovrebbero essere prese in considerazione separatamente. La Cassa federale di compensazione ha assicurato al CDF di attuare immediatamente le raccomandazioni e di prendere rapidamente una decisione per trovare una soluzione duratura ai problemi dell'applicazione «Prestations».

Nell'Ufficio federale della migrazione (UFM), il CDF ha esaminato l'efficienza della vigilanza finanziaria sui sussidi ai Cantoni per l'assistenza dei richiedenti l'asilo e dei rifugiati. È giunto alla conclusione che le risorse a disposizione dell'UFM per l'esercizio della vigilanza finanziaria sono insufficienti a garantire la conformità alla legge dell'impiego dei sussidi da parte dei Cantoni. Per contro, il CDF ha constatato che i controlli sono eseguiti in modo efficiente. Ha accolto positivamente l'approccio orientato al rischio su cui si basa il nuovo concetto di vigilanza finanziaria e ha raccomandato di rafforzare l'attività di vigilanza. Nel precedente sistema di sussidi, la vigilanza finanziaria era focalizzata sul controllo dei conteggi trimestrali dei Cantoni. Sinora è stato possibile esigere la restituzione di 7,7 milioni di franchi. Questi controlli non hanno ancora potuto essere eseguiti in tutti i Cantoni, 2374

poiché l'UFM ha accumulato del ritardo. Il CDF ha quindi raccomandato di portare a termine al più presto tali controlli. Esso stima in circa sei milioni di franchi l'entità delle restituzioni. Con la nuova legislazione, dall'inizio del 2008 i Cantoni ricevono importi forfettari a titolo di sussidi. L'affidabilità del nuovo sistema è basata soprattutto sulla correttezza e completezza dei dati contenuti nel sistema automatizzato di registrazione delle persone e nel Registro centrale degli stranieri. Il nuovo concetto di vigilanza finanziaria contempla l'analisi dei rischi e la verifica dell'efficacia, non precisa però il ruolo dei Controlli cantonali delle finanze. Il CDF ha perciò raccomandato all'UFM di definire, all'inizio del 2008, d'intesa con i Controlli cantonali delle finanze, il modo di procedere per lo scambio di informazioni e le verifiche comuni. L'UFM ha assicurato l'adozione di misure corrispondenti.

Nell'Ufficio federale della migrazione, il CDF ha controllato altresì i processi e le procedure concernenti l'aiuto al ritorno per i richiedenti l'asilo. Si è tenuto conto anche degli aspetti della redditività dei programmi di aiuto al ritorno. L'aiuto al ritorno è un sistema con il quale s'intende promuovere il ritorno dei richiedenti l'asilo e sostenere la loro reintegrazione nei Paesi d'origine. Nell'ambito del gruppo direttivo interdipartimentale per l'aiuto al ritorno, l'UFM collabora strettamente con la DSC, l'Organizzazione internazionale per le migrazioni (OIM) nonché i competenti servizi cantonali e le istituzioni di soccorso. Nel 2005, l'UFM ha destinato 17,6 milioni di franchi all'aiuto al ritorno e per i prossimi anni ha previsto un importo che si aggira sui 13­15 milioni di franchi. Il CDF ha constatato che l'organizzazione e i processi sono regolari e adeguati alle esigenze. Ha giudicato efficiente l'impiego delle risorse finanziarie. L'attuazione di programmi di aiuto al ritorno specifici fa sì che in molti casi si finanzino le strutture sul posto dell'OIM. Il CDF appoggia dunque il proposito dell'UFM di elaborare un progetto per una cosiddetta versione light dei programmi per i Paesi. Siffatti programmi prevedono un indennizzo per singolo caso delle attività dell'OIM quali l'accoglienza, il versamento dell'aiuto e il monitoraggio sul posto, e potrebbero risultare più
economici per la Confederazione.

La Delegazione delle finanze delle Camere federali ha incaricato il CDF, su richiesta della Commissione della gestione del Consiglio nazionale, di valutare la gestione del progetto relativo al programma di valutazione della medicina complementare nel periodo 2002-2005. Su raccomandazione della Commissione federale delle prestazioni generali, nel marzo del 1998 il DFI ha deciso di ammettere come prestazioni obbligatorie a carico dell'assicurazione malattie di base i sei metodi di medicina complementare, ossia l'agopuntura, la medicina antroposofica, l'omeopatia, la terapia neurale, la fitoterapia e la medicina tradizionale cinese. Questa decisione era legata alla condizione che l'ammissione fosse limitata nel tempo e che si procedesse a una valutazione prima di concedere una proroga. L'Ufficio federale delle assicurazioni sociali, che era all'epoca competente, ha dato avvio nel 2002 alla valutazione della medicina complementare per un periodo di quattro anni. Il programma avrebbe dovuto concludersi il 31 ottobre 2005 con la consegna di un rapporto finale. A seguito del passaggio, avvenuto all'inizio del 2004, dell'Ambito Malattia e infortunio dall'Ufficio federale delle assicurazioni sociali all'Ufficio federale della sanità pubblica, il nuovo comitato ha stabilito la prosecuzione del progetto. Malgrado abbia rilevato alcuni punti deboli, il CDF ha valutato positivamente l'interazione delle parti interessate.

Un concetto di comunicazione e informazione era parte integrante del contratto stipulato con la direzione del programma. Varie indiscrezioni e l'iniziativa «Sì alla medicina complementare», al cui lancio avevano partecipato alcuni membri del 2375

progetto, hanno imposto nell'autunno del 2004 lo scioglimento del comitato del progetto e il riserbo più assoluto sui risultati, sino alla decisione del capo del dipartimento. Secondo il CDF, questo embargo delle informazioni ha alimentato voci e speculazioni, soprattutto nella cerchia delle persone favorevoli alla medicina complementare. Probabilmente, se si fosse perseguita una politica dell'informazione aperta, anche in relazione al rapporto finale, si sarebbe potuto evitare il diffondersi delle «teorie del complotto». Il rapporto finale è stato poi redatto rapidamente da un comitato di valutazione con l'obiettivo di presentare una base decisionale neutra alla Commissione federale delle prestazioni generali.

In sintesi il CDF è giunto alla conclusione che il mandato di valutazione è stato in gran parte adempiuto. Nel complesso l'organizzazione del progetto e la direzione del programma erano adeguati. I mezzi finanziari sono stati impiegati con la dovuta diligenza. Mentre all'inizio del programma predominava un clima favorevole alla medicina alternativa, alla fine del 2005 l'attenzione si è focalizzata sulle considerazioni di tipo economico a causa dei crescenti costi della salute. Prima della conclusione dello studio, gli organi decisionali hanno fatto alcune dichiarazioni pubbliche che hanno generato sfiducia nei confronti del processo ufficiale di ammissione.

Controllare se i dati elaborati fossero sufficienti a confermare l'efficacia, l'adeguatezza e la redditività di almeno tre dei cinque metodi di medicina complementare non ha fatto parte dei compiti del CDF.

2.2

Trasporti pubblici e strade nazionali

Il CDF ha esaminato l'attività di vigilanza e i controlli in relazione al raccordo della Svizzera orientale e della Svizzera occidentale alla rete ferroviaria europea ad alta velocità come pure i contributi della Confederazione per gli investimenti in beni e servizi destinati al traffico combinato, ad esempio al terminale di Gallarate in Italia.

Nel contempo, nell'ambito di verifiche successive, ha controllato se le raccomandazioni concernenti il materiale rotabile della 1° tappa di Ferrovia 2000 fossero state attuate. Inoltre, il CDF ha analizzato il computo delle prestazioni interno alle FFS.

Ha esaminato infine le norme e gli standard nella costruzione delle strade nazionali prendendo come esempio i passaggi faunistici.

Per la rete ferroviaria ad alta velocità (raccordo alla rete ad alta velocità) è stato autorizzato un credito d'impegno di 1,1 miliardi di franchi proveniente dal Fondo per i grandi progetti ferroviari. Il CDF ha rilevato che i pagamenti effettuati sinora per un importo complessivo di 12 milioni di franchi (stato: 30.06.2006) erano in gran parte «contributi a fondo perso», versati per studi di progetto in Francia e addebitati al credito parziale «Vigilanza del progetto». I rimanenti costi concernevano, oltre agli studi di progetto relativi a linee svizzere, progetti preliminari che non erano sempre stati attribuiti ai singoli oggetti come previsto. Nel complesso però il risultato emerso dal controllo dei costi corrisponde ai giustificativi disponibili. Gli elenchi dei pagamenti sono gestiti in modo chiaro e con la dovuta diligenza. Il CDF ha raccomandato all'Ufficio federale dei trasporti di effettuare il controllo dei costi in conformità al decreto federale. Ha inoltre constatato l'assenza di un concetto integrale di vigilanza e ha raccomandato di metterne subito uno in atto.

2376

I contributi federali per gli investimenti in beni e servizi destinati al traffico combinato, versati alla Termi SA di Chiasso, che è la beneficiaria, e all'Ufficio federale dei trasporti per la costruzione del terminale di Gallarate in Italia ammontavano a 73 milioni di franchi. Il CDF ha rilevato sul posto che la Termi SA ha realizzato in gran parte il progetto e che l'impianto messo in esercizio nell'autunno del 2005 funziona. Tuttavia non ha potuto valutare se la merce trasbordata abbia raggiunto la quantità prevista nel primo anno d'esercizio, poiché la beneficiaria non ha ancora fornito le indicazioni necessarie. Il confronto tra gli atti oggetto della domanda e l'impianto realizzato ha mostrato che la Termi SA ha apportato importanti modifiche al progetto durante l'esecuzione. Queste modifiche non sono state né comunicate all'Ufficio federale né documentate, contrariamente a quanto stabilito nella decisione di assegnazione. Inoltre, poco prima della scadenza della decisione la Termi SA ha presentato una domanda di proroga del termine sino alla fine del 2009, poiché non aveva potuto realizzare determinate prestazioni nel periodo stabilito. Altri completamenti del progetto sono stati comunicati dalla suddetta società quando il CDF e l'Ufficio federale dei trasporti si sono recati a Gallarate; nel frattempo però la decisione di assegnazione era scaduta e il credito residuo di 8,5 milioni di euro non sarebbe stato sufficiente a finanziare tali completamenti. L'oggetto preso in esame comprende anche prestazioni che coincidono con voci contabili per le quali sono già stati assegnati contributi per 15,9 milioni di franchi e 17,3 miliardi di lire in occasione di altre due decisioni. Per nessuna delle attività svolte è stato presentato finora un conto finale. Il CDF ritiene pertanto che il terminale di Gallarate in quanto ampliamento di quello di Busto Arsizio non sia stato realizzato dalla Termi SA conformemente alla decisione e che l'obiettivo di prestazione formulato non sia stato raggiunto. Ha raccomandato all'Ufficio federale dei trasporti di esigere dalla Termi SA i giustificativi necessari, affinché la fattispecie possa essere valutata in via definitiva.

L'Ufficio federale ha allestito un piano per l'attuazione della raccomandazione e intende presentare il relativo rapporto entro la fine di
aprile 2008.

In seno alle Ferrovie federali svizzere il CDF ha sottoposto a revisione il computo delle prestazioni relative all'infrastruttura. Nell'ambito della riforma aziendale e delle ferrovie, le Ferrovie federali svizzere sono state suddivise in divisioni responsabili del risultato e nella FFS Cargo SA. In tal modo, le varie parti stabiliscono relazioni d'affari a più livelli, che prevedono il computo reciproco delle prestazioni.

Nel 2006, il fatturato che la divisione Infrastruttura ha realizzato dalle attività con le altre unità aziendali ammontava a 1,1 miliardi di franchi. Nel senso inverso l'importo si aggirava sui 700 milioni di franchi. I prezzi fatturati sono un fattore critico se si considera il volume finanziario, poiché la Confederazione assume i costi non coperti pianificati della divisione Infrastruttura in virtù della legge federale sulle ferrovie e della convenzione sulle prestazioni. Nel 2006 tali costi ammontavano a 356 milioni di franchi. Il CDF ha controllato se sotto il profilo economico i computi delle prestazioni da e verso la divisione Infrastruttura sono effettuati in modo obiettivo, trasparente e conforme ai principi dell'economia di mercato. Hanno rivestito particolare interesse le transazioni aziendali con la FFS Cargo SA. Il CDF ha constatato che la base per i conteggi interni è sufficiente. Le prestazioni infrastrutturali sono computate agli stessi prezzi alle imprese di trasporto ferroviarie interne ed esterne. Tuttavia non è stato possibile documentare i costi marginali standard e i prezzi di mercato per le prestazioni essenziali. In questo caso, non è garantito che i prezzi siano stabiliti secondo le disposizioni legali. Degli incrementi di produttività della divisione Infrastruttura hanno beneficiato prevalentemente le imprese di tra-

2377

sporto. Soltanto nel maggio 2007, è stato concluso con l'Ufficio federale dei trasporti un accordo sull'utilizzo dei guadagni in termini di efficienza.

Le prestazioni acquisite della divisione Infrastruttura corrispondono agli accordi presi. Le disposizioni della convenzione sulle prestazioni non sono invece state rispettate nel modo dovuto. Inoltre, in diversi casi i prezzi non erano stati determinati in modo trasparente e comprensibile. Le prestazioni conteggiate per il risanamento fonico dei vagoni merci, fornite nelle officine della FFS Cargo SA, comprendono altresì i supplementi per i rischi e le prestazioni di garanzia. Tali supplementi non sono previsti nelle direttive del gruppo concernenti la convenzione sulle prestazioni e di conseguenza causano alla Confederazione costi ingiustificati.

Le FFS hanno pianificato l'attuazione delle raccomandazioni e definito le persone responsabili. Nel quadro del controlling della convenzione sulle prestazioni tra la Confederazione e le FFS, in futuro l'Ufficio federale dei trasporti interverrà tempestivamente qualora indizi dovessero indicare che le prestazioni non sono conteggiate sulla base della quantità effettiva. Per quanto riguarda i costi marginali standard, che determinano il prezzo minimo, l'Ufficio federale è disposto a rivedere, d'intesa con le FFS, le basi di calcolo per la definizione dei prezzi di importanti elementi di prezzo dei tracciati, che peraltro sono stati oggetto di critiche nel rapporto.

Il CDF ha verificato le norme e gli standard nella costruzione delle strade nazionali e ha raccomandato di uniformare le norme e gli standard ambientali, di inventariarli per gli utenti e di conferire loro il carattere di obbligatorietà. Esso ha limitato la sua verifica ai passaggi faunistici, poiché li ritiene un settore esemplare. Oltre ad aver analizzato documenti e condotto interviste dettagliate, il CDF ha esaminato 14 opere. La valutazione è stata completata da un confronto con l'Austria e la Francia. Il CDF si è reso conto che per i capiprogetto non è stato facile raccapezzarsi nelle varie direttive, norme e standard. Inoltre, è stato difficile capire di primo acchito quali erano le disposizioni vincolanti e quali erano le raccomandazioni. La direttiva sui passaggi per la fauna selvatica emanata dal DATEC nel 2001 costituisce indubbiamente
un importante passo avanti. Essa ha un effetto positivo sui progetti in corso, tant'è che alcuni progetti di costruzione sono stati ridimensionati. La larghezza dei sovrappassaggi è di 50 metri al massimo e dal 2001 non vi sono più stati conflitti relativamente alla larghezza e all'ubicazione.

Poiché non è disponibile un inventario dei passaggi faunistici realizzati sinora, vi è il rischio che la manutenzione delle opere non venga eseguita. I passaggi non sottoposti a lavori di manutenzione spesso sono poco usati dagli animali e diventano quindi inutili. In Austria, il monitoraggio dello stato dei passaggi faunistici è integrato nel controllo periodico delle opere d'arte. Il CDF ha constatato lacune anche nelle strutture di invito, che convogliano gli animali verso le imboccature dei passaggi. I problemi sono dovuti al fatto che i passaggi si trovano spesso al di fuori del perimetro delle strade nazionali, su fondi privati. Il CDF è dell'avviso che occorra integrare, laddove non sia stato ancora fatto, i corridori per la fauna selvatica nella pianificazione del territorio.

Il CDF ritiene che i cambiamenti prodotti dalla nuova perequazione finanziaria costituiscano un'opportunità unica per migliorare i processi e definire le competenze. Ha formulato diverse raccomandazioni, tra cui quelle per l'uniformità degli standard ambientali, la compilazione di un inventario completo delle norme e degli standard in vigore, il conferimento del carattere di obbligatorietà. Queste raccomandazioni sono applicabili anche ad altri settori dell'ambiente. Occorrerebbe inoltre 2378

esaminare in che misura la direttiva del DATEC sui passaggi per la fauna selvatica possa servire da modello per la creazione e la rielaborazione di altri standard.

Il rapporto completo può essere consultato all'indirizzo www.cdf.admin.ch.

2.3

Difesa nazionale

Su mandato della Conferenza delle presidenze delle commissioni di vigilanza, il CDF ha valutato la redditività degli affari di compensazione nell'Esercito. Quando l'esercito svizzero acquista materiale d'armamento all'estero, il fabbricante estero è tenuto di regola a compensare interamente la commessa attraverso partecipazioni dirette e indirette dell'industria svizzera (affari di compensazione). Se le industrie svizzere partecipano direttamente alla produzione del materiale d'armamento, si parla di partecipazione diretta. Nel caso della partecipazione indiretta, il fabbricante estero deve assegnare all'industria svizzera commesse dal suo settore di influenza o agevolare l'accesso a siffatte commesse. Il CDF ha verificato la sostenibilità di tali affari di compensazione e il modo in cui l'industria svizzera ne trae vantaggio. Sono stati oggetto di valutazione 28 progetti per l'acquisto di materiale d'armamento negli anni 1995-2005. Circa un migliaio di ditte svizzere vi ha partecipato con 4,3 miliardi di franchi, vale a dire una media annua di circa 400 milioni di franchi. Il CDF ha esaminato se la politica di partecipazione dell'industria poggia su principi e direttive efficaci, quali settori e imprese svizzere ne traggono beneficio, gli effetti degli affari di compensazione sulle imprese partecipanti e se tali effetti sono duraturi sui posti di lavoro, se è stato generato un volume supplementare delle esportazioni e delle commesse, se è stato agevolato l'accesso ai mercati esteri e se si è riusciti a mantenere le conoscenze esistenti e ad acquisire know how supplementare. Il CDF ha intervistato un campione rappresentativo di circa 80 imprese svizzere e partecipanti. Il rapporto è in discussione in seno alla Commissione della politica di sicurezza del Consiglio nazionale.

In relazione al sistema di gestione del personale dell'esercito (PISA), il CDF ha verificato l'attuazione delle raccomandazioni formulate nel 2004. Nell'ambito della tassa d'esenzione dall'obbligo militare, è stato migliorato il sistema automatizzato di redazione dei verbali. Il processo automatizzato delle attività funziona al momento in modo soddisfacente per le Amministrazioni cantonali della tassa d'esenzione dall'obbligo militare. Malgrado sia stato possibile potenziare le risorse di personale per colmare le lacune emerse
dopo l'introduzione del nuovo PISA nel 2003, la situazione resta tesa. Vi è ancora una notevole dipendenza dagli specialisti esterni.

Attualmente, il sistema PISA è consolidato e documentato. La sua disponibilità e la sua affidabilità sono garantite. Il grado di soddisfazione e accettazione degli utenti è positivo. Dato che la lettura ottica dei giorni di servizio è effettuata tutt'ora principalmente sulla base di moduli compilati manualmente, il CDF è favorevole alla prevista registrazione elettronica dei dati già al termine delle prestazioni e ha raccomandato di stabilire plausibilità mirate come misure di controllo interno. Nella pianificazione pluriennale dell'Aggruppamento Difesa sono previsti altresì il passaggio da PeopleSoft a SAP per la piattaforma del sistema PISA e un credito di 50 milioni di franchi per il 2009. Il sistema PISA è stato introdotto soltanto nel 2003 ad un costo superiore agli 80 milioni di franchi, funziona in modo soddisfacente per gli utenti e la sua manutenzione è assicurata almeno sino al 2011 dal fornitore di

2379

software PeopleSoft. Il CDF ha sollevato la questione del valore aggiunto che giustifica gli elevati costi della trasformazione.

2.4

Formazione e ricerca

Le Case svizzere sono nate su iniziativa del DFI e sono uno strumento della cooperazione internazionale nell'ambito della ricerca. Grazie alle loro attività, esse contribuiscono a rafforzare la presenza e la visibilità della scienza e della tecnologia svizzere all'estero e promuovono lo scambio scientifico e il trasferimento di tecnologie tra scienza e pratica. Al momento si contano quattro case, ovvero quelle di Boston, San Francisco, Singapore e Shanghai. Si prevedono ulteriori sedi a Bangalore, Mosca e Città del Capo. Per il 2008 sono stati preventivati costi dell'ammontare di 3,7 milioni di franchi. L'ampliamento è effettuato di comune accordo tra il DFI, il DFAE e il DFE. Le questioni amministrative sono disciplinate in una convenzione firmata dal DFAE e dal DFI. La verifica della Casa svizzera a Singapore ha fornito i medesimi risultati delle verifiche delle Case svizzere a Boston e San Francisco effettuate nel 2006. L'assenza di bilanci, conti d'esercizio e libri giornali come pure le lacune nel rilevamento delle operazioni contabili impediscono una rappresentazione trasparente del patrimonio e del risultato dei conti. Durante la verifica sul posto, il CDF ha dovuto armonizzare i conti e compilare gli inventari.

Esso ha raccomandato di semplificare i processi amministrativi e di trasferire alle Case svizzere la responsabilità del risultato. Per le spese di rappresentanza sono necessarie le istruzioni valide per tutte le Case svizzere. Nel frattempo il DFI ha adottato le misure necessarie.

Nel settore dei PF, il CDF svolge il mandato di organo di revisione. Il numero 3.3.1 fornisce informazioni sui risultati della revisione finale.

2.5

Agricoltura

Nell'Ufficio federale dell'agricoltura il CDF ha esaminato i sussidi alle organizzazioni di allevamento di animali. L'accento è stato posto sulle questioni dell'economicità dell'impiego dei contributi federali da parte delle organizzazioni di allevamento nel settore dell'allevamento del bestiame e dell'efficienza dell'adempimento dei compiti da parte di queste organizzazioni come pure sui processi concernenti le domande di sussidio, le autorizzazioni e i pagamenti. Il CDF ha constatato che nella grandissima maggioranza dei casi i mezzi finanziari sono stati utilizzati in modo adeguato e mirato dall'Ufficio federale e che i principali beneficiari di sussidi hanno dimostrato un'alta consapevolezza dei costi. Vi è un potenziale di miglioramento nelle piccole organizzazioni di allevamento, che nella loro attività non dispongono né dell'autonomia necessaria, né dell'importanza economica. È per questo motivo che l'allevamento amatoriale è sostenuto con mezzi statali. Il CDF ha constatato che gli indennizzi incentivano ad aumentare la quantità senza un corrispondente miglioramento della qualità, che la frequenza dei controlli effettuati dall'Ufficio federale nelle organizzazioni di allevamento non era sufficiente e che non sono stati elaborati rapporti sui controlli. In particolare, bisogna verificare ed eventualmente adattare i criteri e le modalità di erogazione dei contributi nell'ambito dell'allevamento di cavalli. Il CDF ha inoltre raccomandato all'Ufficio federale di controllare il diritto ai 2380

contributi. L'Ufficio federale era d'accordo con le constatazioni e le raccomandazioni del CDF e colmerà le lacune nell'ambito della rielaborazione dell'ordinanza sull'allevamento di animali. In particolare si dovrebbero esaminare e precisare le condizioni di riconoscimento e il diritto ai contributi. L'Ispettorato delle finanze adatterà la procedura di revisione e svilupperà un concetto di revisione.

2.6

Relazioni con l'estero

In seno alle Divisioni politiche «Europa, Consiglio d'Europa, OSCE», «Americhe», «Asia/Oceania» e «Africa/Medio Oriente» del DFAE, il CDF ha controllato l'organizzazione, il sistema interno di controllo, la gestione dei crediti, le uscite e i sussidi. Il risultato è stato complessivamente positivo. Il CDF ha potuto convincersi del fatto che i collaboratori svolgono con diligenza i compiti loro assegnati. Non vi sono osservazioni particolari da formulare circa il controllo, fatta eccezione per due casi. Il CDF è del parere che per la missione in Corea il DFAE dovrebbe assumere anche il controllo dei crediti, attualmente eseguito dal DDPS. In caso contrario, il credito corrispondente dovrebbe essere trasferito al DDPS. Prima dei mandati di pagamento, bisognerebbe effettuare controlli materiali delle fatture dell'OSCE e del Consiglio d'Europa. Inoltre, i contributi al Consiglio d'Europa dovrebbero essere versati conformemente al regolamento e non in anticipo. Il DFAE ha accettato le raccomandazioni e ha adottato le misure necessarie.

Nella Direzione delle risorse della rete esterna del DFAE, il CDF ha esaminato il coordinamento della gestione immobiliare per le rappresentanze diplomatiche e consolari della Svizzera all'estero e la collaborazione con l'Ufficio federale delle costruzioni e della logistica (UFCL). Sono stati sottoposti a verifica la procedura per la determinazione del fabbisogno di locali, le regole della comunicazione e collaborazione, le competenze decisionali e il sistema interno di controllo. Il CDF ha constatato che il DFAE dispone di una strategia per la rete esterna comprendente una pianificazione pluriennale delle aperture e chiusure delle rappresentanze svizzere all'estero. Secondo il DFAE e l'UFCL, la loro comunicazione e collaborazione funzionano in modo ineccepibile. Nella pratica, in determinati ambiti le rappresentanze svizzere assumono compiti dell'UFCL; ciò non è conforme all'ordinanza sulla gestione immobiliare e la logistica della Confederazione né è previsto esplicitamente nella convenzione tra il DFAE e l'UFCL. Il CDF ha inoltre constatato che per i lavori di costruzione, ampliamento o rinnovo le rappresentanze svizzere assumono i compiti di sorveglianza dell'UFCL, dato che i responsabili dei progetti dell'UFCL non possono essere sempre presenti sul posto. Questa
situazione ha causato talvolta dei problemi; da una parte, perché le rappresentanze non dispongono delle risorse e competenze necessarie e, dall'altra, perché in singoli casi sono state prese decisioni senza il consenso formale dell'UFCL.

La verifica dell'ambasciata svizzera a Washington ha riguardato la gestione finanziaria della più grande rappresentanza svizzera all'estero e lo svolgimento dei lavori della nuova residenza. Nel maggio 2006 lavoravano in questa ambasciata 59 persone, di cui 40 per il DFAE e 19 per altri dipartimenti o istituzioni di Bretton Woods.

Il CDF ha rilevato che all'interno della stessa rappresentanza le condizioni di assunzione presentano talvolta notevoli differenze. L'ambasciata amministra crediti annui per 20 milioni di franchi. Il controllo della gestione finanziaria ha dato complessivamente buoni risultati. Si sono dovute fare osservazioni critiche unicamente per le 2381

uscite destinate alle relazioni pubbliche. Basandosi sulle constatazioni del CDF, il DFAE e l'ambasciata hanno nel frattempo modificato determinate procedure. La regolamentazione concernente la gestione del personale svizzero presso le istituzioni di Bretton Woods è stata rivista.

Con il decreto federale del 17 dicembre 2003 è stato autorizzato un credito di 17,7 milioni di franchi per la costruzione di una nuova residenza. Dal controllo sono emersi diversi punti deboli. Ad esempio, determinati impegni sono stati assunti prima dell'autorizzazione del credito e talune convenzioni sulle prestazioni sono state firmate prima dell'inizio della pianificazione. Gli impegni per i lavori supplementari o le modifiche del progetto sono stati assunti senza aggiunte al contratto di base. Mancava inoltre un confronto tra pagamenti, impegni e preventivo dei costi.

Le presumibili spese finali sono state stimate in 19 milioni di franchi. Aggiunte al credito di pianificazione di 3,1 milioni di franchi, si ottiene un importo complessivo di 22,1 milioni di franchi. L'assenza di una direzione dei lavori sul cantiere e le conseguenti eventuali lacune potrebbero causare ulteriori costi, non compresi nel suddetto importo. L'UFCL è stato invitato a provvedere affinché in futuro siano assicurate sul posto la direzione dei lavori e la rappresentanza del committente, adeguate alla portata e alla situazione del progetto.

Il CDF ha controllato il conteggio del contributo della Svizzera all'esposizione universale 2005 di Aichi, in Giappone, di Presenza Svizzera. Dopo i sorpassi di spesa nell'ambito dell'esposizione universale di Hannover, aveva formulato diverse raccomandazioni accolte e messe in pratica da Presenza Svizzera. Le uscite totali per il padiglione svizzero ammontavano a 15 milioni di franchi e corrispondevano al credito d'impegno autorizzato. Il CDF ha constatato essenzialmente che il conteggio relativo al progetto era stato effettuato correttamente. Ha raccomandato di introdurre un controlling dei contratti per i progetti futuri e di rispettare, nell'allestimento del preventivo e del conteggio relativo al progetto, i principi dell'espressione al lordo e dell'integralità contenuti nella legge sulle finanze della Confederazione. Presenza Svizzera ha accolto positivamente le raccomandazioni del CDF.

Nella Direzione
dello sviluppo e della cooperazione (DSC), il CDF ha svolto diverse verifiche. Nella Sezione Africa Occidentale ha esaminato le finanze e la contabilità, il controlling dei progetti e la vigilanza sugli uffici della cooperazione. Il CDF ha raccomandato di introdurre un controlling rigoroso e sistematico per i progetti in corso, affinché sia garantita la tracciabilità dei controlli dei progetti eseguiti dalla centrale. Gli anticipi per i progetti in corso devono essere sbloccati soltanto quando la parte contraente ha adempiuto a tutti gli impegni. Occorre armonizzare le prescrizioni concernenti la direzione degli uffici della cooperazione contenute nei manuali interni come pure la formazione dei responsabili delle finanze. Le verifiche esterne della contabilità e del sistema interno di controllo degli uffici della cooperazione devono essere analizzate meglio. La DSC ha avviato le relative misure.

La revisione dell'organizzazione e dei conti dell'ufficio della cooperazione di N'Djamena nel Ciad ha evidenziato grandi lacune nei settori delle finanze e del personale. Un elevato numero di conti bancari ha reso difficile la verifica dei movimenti e ha consentito a un collaboratore privo di scrupoli di commettere dei reati. Il CDF ha constatato delle lacune nel controllo delle uscite relative a due grandi progetti. L'assenza prolungata di un responsabile delle finanze ha avuto effetti negativi sul controllo degli affari amministrativi. Il CDF considera troppo elevato l'effettivo del personale locale. Gli stipendi erano tra i più alti rispetto a quelli delle altre orga-

2382

nizzazioni internazionali che operano a N'Djamena. Alcune raccomandazioni sono già state attuate, altre sono in fase di attuazione.

Il CDF ha verificato la regolarità e la legalità dei pagamenti alle Istituzioni finanziarie internazionali (IFI) come pure la gestione del dossier da parte della DSC. I pagamenti effettuati nel 2005 e nel 2006 per la ricostituzione delle risorse dell'Associazione internazionale per lo sviluppo corrispondevano ai piani di pagamento convenuti ed erano conformi ai principi della regolarità e legalità. Il CDF ha constatato che il controllo interno è efficiente. Ha sollevato diversi interrogativi il mantenimento di valore, in sede di consuntivo, delle partecipazioni delle banche regionali per lo sviluppo. Non solo gli importi contabilizzati sinora nel consuntivo non corrispondevano ai pagamenti effettivi, ma non si era nemmeno tenuto conto nel bilancio delle differenze di cambio delle partecipazioni acquisite decine di anni fa. Dalle verifiche è inoltre emerso che i valori delle partecipazioni non erano stati sufficientemente comprovati dagli estratti del patrimonio delle banche regionali per lo sviluppo. Il CDF ha raccomandato di completare il sistema interno di controllo con principi di vigilanza e di migliorare alcuni aspetti della collaborazione con l'Amministrazione federale delle finanze e la SECO. La DSC ha adottato le misure necessarie.

2.7

Economia e ambiente

In seno all'Ufficio federale delle assicurazioni private (UFAP), il CDF ha esaminato l'attuazione delle raccomandazioni formulate nell'ultima verifica, il sistema interno di controllo, la tenuta della contabilità e i rischi nel settore informatico. Ha analizzato altresì lo stato dei lavori preparatori per l'istituzione dell'Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari (FINMA). Il risultato della verifica è stato complessivamente positivo, i lavori preliminari per la FINMA sono a buon punto.

Nella Segreteria di Stato dell'economia (SECO), il CDF ha effettuato una revisione presso Location Switzerland. Questa organizzazione ha il compito di promuovere la piazza economica svizzera. Sono state fatte osservazioni riguardo ai pagamenti anticipati destinati ai servizi esterni come pure alle applicazioni SAP per il controlling specifico dei progetti, ai giustificativi concernenti le uscite dei servizi esterni e all'osservanza del principio dell'annualità. I pagamenti dei bonus non convenuti contrattualmente a favore dei servizi esterni devono essere soppressi. Se per le indennità si dovessero concordare in futuro componenti dipendenti dalle prestazioni, dette componenti devono essere basate su criteri chiaramente definiti per quanto attiene alle prestazioni. La SECO ha preso atto del risultato dell'esame e lo ha accettato.

Il CDF ha controllato l'attuazione delle raccomandazioni formulate nel rapporto di valutazione del 2005 concernente la promozione delle esportazioni, elaborato per incarico del Consiglio federale. Il CDF ha constatato che, con il messaggio relativo al finanziamento della promozione delle esportazioni negli anni 2008­2011, la maggior parte delle raccomandazioni dovrà essere attuata. Dal 2005 la strategia e le attività dell'Ufficio svizzero per l'espansione commerciale (USEC) come pure la collaborazione con i singoli partner sono state profondamente rielaborate. Il principio di sussidiarietà deve essere rispettato. La raccomandazione di semplificare le relazioni di subordinazione dello Swiss Business Hub e di trasferire la loro gestione all'USEC è stata osservata solo in parte, tuttavia i diversi partner hanno stabilito che 2383

d'ora in poi l'USEC disporrà di un diritto di consultazione più esteso nella gestione di questi hub e nella selezione del personale. La volontà di ridurre il numero degli attori e di sviluppare sinergie si manifesta nell'integrazione, prevista per gennaio 2008, della promozione delle esportazioni (USEC), della promozione degli investimenti nei Paesi in via di sviluppo (SOFI), della promozione delle importazioni nei Paesi in via di sviluppo (SIPPO) e della promozione della piazza economica svizzera (Location Switzerland).

I composti organici volatili sono utilizzati in numerosi prodotti e processi di trasformazione. Le emissioni di COV e gli ossidi di azoto sono responsabili dello smog estivo. Per ridurre queste emissioni dannose, il Consiglio federale impiega diversi strumenti, tra cui in particolare la tassa d'incentivazione sui COV, entrata in vigore nel 2002. Anche se negli ultimi anni si è riusciti a migliorare la qualità dell'aria, durante i mesi estivi i valori limite di ozono sono regolarmente superati. Il CDF ha verificato l'efficacia della tassa d'incentivazione, i costi per l'amministrazione e l'economia nonché i rischi legati alla riscossione e alla restituzione. Nel 2006 è stato possibile restituire 127 milioni di franchi per il tramite dei premi delle casse malati.

Il CDF ha constatato che dal 1990 al 2004 le emissioni di COV hanno potuto essere ridotte da 294 000 a 102 300 tonnellate grazie all'applicazione delle prescrizioni e della tassa d'incentivazione.

Le imprese hanno investito in nuovi impianti, rivoluzionato i processi di produzione e impiegato nuovi prodotti. Pur non potendo quantificare l'efficacia della tassa d'incentivazione, si constata che tanto più è alto il prezzo del prodotto, tanto minore è l'effetto d'incentivazione. L'efficacia è maggiore per i grandi che per i piccoli consumatori. L'incentivo a utilizzare prodotti a base di acqua è minore per le piccole imprese che hanno installato impianti equipaggiati di filtri. L'effetto della tassa d'incentivazione rappresenta per i Cantoni un sostegno ben accetto ai fini dell'applicazione dell'ordinanza contro l'inquinamento atmosferico. La tassa ha infine generato impulsi innovativi per la ricerca di prodotti e processi di trasformazione alternativi. A tali effetti positivi del passato si contrappone attualmente un'utilità
marginale decrescente in rapporto ai costi relativamente alti per l'amministrazione e l'economia. I costi rappresentano circa il 12 per cento del prodotto della tassa, che ammonta a 127 milioni di franchi. Tre quarti sono a carico dell'economia e un quarto dell'amministrazione. Nell'ambito dell'esecuzione della tassazione d'incentivazione, le autorità doganali effettuano controlli alla frontiera e nelle imprese. In quest'ultimo caso, la collaborazione tra le autorità doganali e i Cantoni può essere migliorata.

Considerando gli sforzi ancora necessari per raggiungere gli obiettivi della protezione dell'aria ­ 81 000 tonnellate nel 2010 ­, il CDF ha raccomandato all'Ufficio federale dell'ambiente di verificare l'efficacia, i costi e la fattibilità delle alternative e di proporre un pacchetto di misure per conseguire gli obiettivi in materia di emissioni. Esso è inoltre convinto che bisognerebbe sorvegliare meglio l'esecuzione dell'ordinanza contro l'inquinamento atmosferico nei Cantoni e migliorare la qualità delle misurazioni delle emissioni. Dato che la verifica e la realizzazione di tali misure richiedono risorse supplementari, l'UFAM deve esaminare la possibilità di utilizzare temporaneamente a tal fine una parte del prodotto della tassa. Il CDF ha infine esortato gli interessati a regolamentare in modo chiaro le competenze in occasione della prossima revisione della legge sulla protezione dell'ambiente e di permettere al Consiglio federale di sospendere la tassa d'incentivazione qualora quest'ultima produca effetti limitati.

2384

Nel quadro di un progetto internazionale, il CDF ha verificato le prestazioni della Svizzera a sostegno del Chernobyl Shelter Fund (CSF), il fondo per il sarcofago di Chernobyl, gestito dalla Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo (BERS). Il CSF è destinato alla costruzione di un involucro protettivo attorno al sarcofago che ricopre il reattore nucleare distrutto di Chernobyl. L'audit è stato effettuato presso la SECO e in Ucraina. In particolare sono stati valutati l'attività di monitoraggio della gestione del fondo da parte della banca, i Paesi creditori e la rappresentanza svizzera in seno all'assemblea dei creditori. La Svizzera si è impegnata in favore di un'attuazione trasparente ed efficiente dei progetti e ha insistito sulla necessità di monitorare accuratamente il progetto. Il CDF non ha rilevato errori o lacune nel versamento dei contributi al CSF o nell'assistenza che la SECO ha fornito al fondo. Nell'ambito dei crediti relativi all'aiuto ai Paesi dell'Est, la Svizzera ha finora investito complessivamente 40 milioni di franchi in progetti internazionali sulla sicurezza nucleare, di cui circa 15 milioni nel CSF. Per la costruzione dell'involucro protettivo si prevedono oggi costi complessivi di un miliardo di euro circa. I lavori del progetto registrano un ritardo di sette anni rispetto al calendario iniziale. Il progetto è gestito in un contesto organizzativo difficile, fra banca, unità internazionale di gestione del progetto, Chernobyl Nuclear Power Plant Corporation e autorità ucraine poco stabili. I sorpassi di spesa e i ritardi sono riconducibili alla complessa situazione istituzionale, agli errori nella gestione del progetto, agli imprevisti tecnici di un progetto mai realizzato prima d'ora e alle sensibilità politiche. Nel frattempo i lavori preliminari e di progettazione sono stati conclusi; sono in corso trattative con un consorzio finalizzate alla costruzione dell'involucro protettivo vero e proprio. Il CDF ha raccomandato alla SECO di esigere dalla BERS un resoconto regolare con i calcoli dei costi aggiornati, uno scadenziario preciso e una valutazione indipendente dei costi relativi alla fase di costruzione del nuovo involucro protettivo. La SECO presenterà queste raccomandazioni all'assemblea dei creditori della BERS.

Nell'Ufficio federale di topografia, il CDF ha
esaminato il settore Coordinazione dell'informazione geografica e dei sistemi di informazione geografica (COSIG). Le informazioni geografiche sono molto utili alla politica e all'economia, ad esempio nella pianificazione territoriale, nella politica dei trasporti e nella prevenzione delle catastrofi. La verifica si prefiggeva di accertare lo stato di avanzamento nel 2006 e di acquisire informazioni sul coordinamento, sulla qualità e sull'organizzazione di questo complesso progetto. Con il programma di risparmio 2003 è stata approvata la creazione di un'Infrastruttura nazionale per i geodati (INGD) con il vincolo della neutralità dei costi. Di conseguenza i lavori previsti hanno dovuto essere ripartiti nell'arco delle legislature 2004­2007 e 2008­2011 e finanziati per il tramite di risparmi in altri settori.

La nuova legge sulla geoinformazione è stata approvata dal Parlamento ed entrerà in vigore presumibilmente a metà del 2008. Nell'Amministrazione federale il COSIG è ben organizzato e coordinato. Insufficiente risulta invece il coordinamento con i Cantoni tramite la Conferenza dei servizi cantonali di informazione geografica e i servizi tecnici SIG in seno all'organizzazione del progetto e-geo.ch su scala nazionale. Tale Conferenza è considerata uno strumento troppo poco efficiente, poiché i pareri di Confederazione e Cantoni come pure quelli tra i Cantoni sono differenti per quanto riguarda il controllo dei dati, la politica in materia di fornitura dei dati, il campo di utilizzo e la tariffazione dei geodati. Il CDF è dell'avviso che, basandosi sulla nuova legge sulla geoinformazione, le autorità federali debbano assumere attivamente un ruolo guida nella creazione della INGD e che e-geo.ch vada adattato 2385

alla nuova legge. Non sono ancora stati raggiunti gli obiettivi principali postulati nel progetto d'attuazione relativi a un «accesso facile ed economico» a tutte le geoinformazioni basilari e alla garanzia della fornitura di base delle geoinformazioni in stretta collaborazione con i Cantoni come compito sovrano della Confederazione.

Ciononostante, il Gruppo COSIG ha regolamentato nel frattempo la normalizzazione e messo a disposizione dei Cantoni e di altri enti pubblici la struttura di base INGD.

Non è tuttavia garantito che tutti gli obiettivi siano raggiunti entro il 2011.

Gli utenti ritengono le tariffe troppo alte. Sia la tariffazione eterogenea sia gli utilizzi limitati rallentano l'armonizzazione a livello nazionale. Per armonizzare tempestivamente la politica di tariffazione e di utilizzazione, occorre migliorare l'attività di coordinamento tra la Confederazione e i Cantoni con la partecipazione dell'economia privata. Se si vogliono raggiungere gli obiettivi a livello nazionale, tutte le parti coinvolte devono fare concessioni. Secondo il CDF, le nuove basi giuridiche offrono alla Confederazione la possibilità di accelerare la realizzazione degli obiettivi.

Un'armonizzazione tempestiva delle geoinformazioni nonché della politica di tariffazione e di utilizzazione costituisce la chiave per un impiego rapido e capillare delle geoinformazioni in ambito economico. A livello federale ci sono buone condizioni organizzative. Pur essendo d'accordo con le raccomandazioni del CDF, l'Ufficio federale di topografia ha ribadito che la loro attuazione dipende dalle risorse disponibili e dall'impegno degli Uffici federali e dai Cantoni coinvolti.

2.8

Altri settori di compiti

La Delegazione delle finanze delle Camere federali ha chiesto al CDF di prendere posizione sui rapporti periodici dell'Organizzazione del progetto per i poteri pubblici EURO 2008. Sulla scorta dei rapporti semestrali da luglio a dicembre 2006 e da gennaio a giugno 2007, nonché del terzo rapporto trimestrale 2007, il CDF ha constatato che i lavori procedono a pieno regime e secondo programma nei vari progetti parziali (tra cui quelli relativi a sicurezza, trasporti e infrastrutture, promozione nazionale). Anche i preparativi nelle città ospitanti proseguono nel rispetto dei tempi previsti. L'esercito sarà in grado di coprire buona parte delle esigenze di queste città, offrendo un servizio di sostegno principalmente nei seguenti ambiti: sanità, protezione delle opere, sorveglianza dello spazio aereo, aiuto alla condotta e logistica. Nel Preventivo 2007 della Confederazione sono stati chiesti 22 milioni di franchi, di cui la metà per gli stadi. I toni del significativo dibattito politico sulle uscite delle città ospitanti si sono smorzati. Nelle città di Zurigo, Berna e Basilea i crediti sono già stati approvati, mentre a Ginevra il credito sarà chiesto nell'ambito del Preventivo 2008.

Nel settore dell'esecuzione delle pene e delle misure dell'Ufficio federale di giustizia, il CDF ha controllato basi e procedure relative a pianificazione, assegnazione, conteggio e versamento dei sussidi di costruzione della Confederazione. Il CDF ha constatato che l'Ufficio suddetto ha documentato in modo esauriente i processi riguardanti la pianificazione, la definizione delle esigenze, l'assegnazione e il conteggio dei sussidi di costruzione e che ha creato un efficiente sistema interno di controllo. Dalla verifica di sei casi di sussidio (3 assegnazioni e 3 conteggi) risulta che le condizioni delle basi legali, delle direttive sui sussidi e dei manuali sono state rispettate. Il CDF ha formulato raccomandazioni sull'inizio anticipato dei lavori di costruzione, sulla completezza del dossier e sulle domande di pagamento parziale 2386

per i lavori eseguiti. L'Ufficio federale di giustizia intende attuare le raccomandazioni del CDF, ma vuole mantenere, secondo la prassi attuale, il proprio margine di manovra nelle decisioni riguardanti i pagamenti parziali. Il CDF ritiene che i pagamenti parziali debbano essere calcolati sulla base della prestazione effettivamente documentata dal beneficiario del sussidio.

Presso l'incaricato federale della protezione dei dati il CDF ha verificato l'impiego delle risorse per la protezione dei dati nell'Amministrazione federale. Per questo settore l'incaricato ha utilizzato circa il 30 per cento delle risorse. Sono stati analizzati l'organizzazione, la definizione delle priorità e l'eventuale coinvolgimento di servizi dell'Amministrazione federale. L'obiettivo della verifica era valutare in quale misura l'impiego delle risorse sia giustificabile rispetto alla definizione delle priorità e quanto sia compatibile con la valutazione del rischio. Il CDF ha appurato che il Segretariato permanente è organizzato in modo efficiente e che gli affari trattati sono esaurientemente documentati. Il CDF ha raccomandato di documentare le osservazioni inerenti al rischio in modo sistematico ed esauriente. Inoltre l'incaricato federale della protezione dei dati dovrebbe spiegare, in seno alla Conferenza dei segretari generali, la propria funzione e i requisiti legali per l'Amministrazione federale, al fine di permettere di sfruttare nel modo più ottimale possibile le risorse destinate alla protezione dei dati. Il CDF si attende infine che il progetto di formazione raccomandato nel rapporto del novembre 2003 della CdG sia allestito e realizzato. L'incaricato ha accolto positivamente le raccomandazioni del CDF, precisando tuttavia che la responsabilità della protezione dei dati spetta ai proprietari delle collezioni di dati. Nella fase di applicazione delle raccomandazioni il ruolo svolto dai servizi dell'Amministrazione federale è pertanto determinante.

Il CDF ha valutato il sistema di vigilanza della Regìa federale degli alcool, analizzando in particolare i criteri secondo i quali viene eseguito il controllo dei contribuenti. Tale esame si inserisce nell'ambito delle verifiche dei sistemi di vigilanza dell'Amministrazione federale delle contribuzioni e dell'AVS. Il sistema di vigilanza della Regìa federale degli
alcool include sia revisioni interne, sia controlli sul posto. Nella sua valutazione il CDF si è basato sui risultati di vari metodi di rilevazione e analisi mettendo a confronto questi ultimi con i sistemi utilizzati in Germania e Francia. Attualmente più di 10 000 controlli sul posto sono effettuati annualmente presso commercianti e produttori, che generano circa un milione di franchi all'anno fra multe e crediti fiscali. Rispetto ad altri controlli della Confederazione, nel settore delle bevande distillate i controlli effettuati sul posto sono più frequenti.

Il CDF ha constatato che le attuali procedure di selezione coprono alcuni rischi, ma che i risultati dei controlli non sono valutati sistematicamente per i controlli successivi. La grande quantità di dati e fonti di dati a disposizione non è utilizzata sufficientemente ai fini di un'approfondita analisi del rischio. Considerando le semplificazione già adottate in passato, il CDF intravede un ulteriore potenziale di risparmio nell'attività di vigilanza. Bisognerebbe sfruttare questo potenziale nell'ambito della revisione totale della legge sull'alcool per istituire un sistema di vigilanza sempli-ficato e orientato ai rischi. Il rapporto può essere consultato all'indirizzo www.cdf.admin.ch.

La Delegazione delle finanze delle Camere federali ha incaricato il CDF di esaminare la strategia della Sapomp Wohnbau AG (Sapomp) e l'adeguatezza di questo strumento nel quadro della legge federale che promuove la costruzione di abitazioni e l'accesso alla loro proprietà (LCAP). Dal 1998 ad oggi, la società finanziaria Sapomp ha acquistato numerosi immobili abitativi a rischio. Essa intende impiegare 2387

gli utili per rimborsare entro il 2010 le riduzioni di base e quindi per vendere meglio gli immobili. Le riduzioni di base assunte dalla Sapomp ammontano a 160 milioni di franchi. Alla fine del 2006 la Sapomp aveva rimborsato alla Confederazione 87 milioni di franchi. Tra il 1999 e la metà del 2007 essa ha venduto 81 case monofamiliari e 61 immobili in proprietà per piani; attualmente possiede 13 case monofamiliari e 16 immobili con 153 oggetti locati. Stando al rapporto di gestione del 2006, la Sapomp ha venduto per la prima volta un gran numero di immobili e non ha dovuto acquisire case monofamiliari. Il portafoglio degli immobili è leggermente diminuito; il tasso di locazione delle unità abitative in gestione è elevato e la struttura delle pigioni è commisurata alle condizioni di mercato locali. Nel 2006 è stata registrata un'eccedenza di entrate di quasi 24 milioni di franchi, che ha consentito di rimborsare le riduzioni di base alla Confederazione per un importo pari a 23 milioni di franchi. Alla fine del 2006 le immobilizzazioni ammontavano a 529 milioni di franchi. Secondo il rapporto di gestione, la riconsegna delle case monofamiliari e degli appartamenti di proprietà agli utilizzatori ai sensi della LCAP è proseguita come previsto. Per le case plurifamiliari si è riscontrato che una vendita ottimale è possibile soltanto se le case non sono più gravate dalle anticipazioni della riduzione di base. Per questo motivo la Sapomp intende eliminare le anticipazioni al più presto, in modo da conservare immobili più facilmente commerciabili. La soppressione totale del debito è prevista entro il 2010. Tutto sommato la situazione finanziaria della Sapomp è migliorata rispetto agli anni precedenti. Il CDF ritiene che finora la Sapomp, quale strumento per minimizzare le perdite della Confederazione, abbia adempiuto correttamente il proprio incarico nell'ambito del mandato di prestazione e delle convenzioni con l'Associazione Svizzera dei Banchieri. Tuttavia per fare un bilancio definitivo occorrerà attendere il 2010, quando tutti gli immobili saranno venduti.

Nell'Ufficio federale dell'aviazione civile (UFAC) il CDF ha esaminato l'attuazione delle misure in materia di sicurezza aerea. La verifica riguardava in particolare le risorse di personale, la gestione del credito e gli acquisti. Nel contempo
sono stati analizzati anche i processi aziendali e il sistema interno di controllo. La decisione del Consiglio federale del 25 febbraio 2004 concernente le misure in materia di sicurezza aerea è stata attuata ad eccezione dell'aumento delle tasse, respinto dal Consiglio nazionale il 13 dicembre 2005. Di conseguenza fino al prossimo aumento delle tasse si registreranno minori entrate per circa cinque milioni di franchi all'anno. La contabilità è stata tenuta in modo regolare. Il CDF ha individuato margini di miglioramento in particolare nel sistema interno di controllo, nella contabilità del personale e negli acquisti. La raccomandazione del CDF relativa all'aggiudicazione mediante trattativa privata di prestazioni di servizio al di sotto del valore soglia di 50 000 franchi non è stata pienamente condivisa dall'UFAC. Per tenere conto dei criteri di redditività e parsimonia, l'UFAC stilerà una lista di controllo per il personale.

In un altro rapporto intermedio il CDF ha informato la Delegazione delle finanze delle Camere federali sullo stato della rivendicazione del credito e sul conteggio del prestito federale concesso a Swissair. In base al contratto di prestito del 5 ottobre 2001 e al contratto complementare del 24/25 ottobre 2001, la Confederazione aveva finanziato un servizio aereo ridotto di Swissair fino al 30 marzo del 2002. Da parte sua, Swissair si era impegnata a utilizzare i fondi della Confederazione unicamente per garantire la continuità del servizio aereo e per realizzare il regolare trasferimento a una nuova compagnia nazionale, nonché a presentare un conteggio sull'utilizza2388

zione del citato prestito. Nel contratto complementare si era inoltre stabilito che il saldo residuo del conteggio del prestito non fosse considerato un debito della massa, bensì un normale credito della terza classe. Nel quadro del contratto di prestito, 1,15 miliardi di franchi sono stati versati a Swissair fino al 30 marzo 2002. Una parte della somma serviva a Swissair come riserva di liquidità e non doveva essere impiegata ai sensi dei contratti di prestito di diritto pubblico. Dato che non è un debito della massa concordataria ­ e non rientra quindi in graduatoria ­, questa parte può essere rivendicata integralmente dalla Confederazione. La separazione preventiva del debito dalla massa concordataria presuppone tuttavia il conteggio del prestito e costituisce la condizione per determinarne in modo affidabile l'ammontare da iscrivere nella graduatoria. Il conteggio del prestito non è però ancora disponibile.

Al momento il credito di terza classe della Confederazione verso il concordato di Swissair non è quindi quantificabile né collocabile in modo vincolante in graduatoria. Alla luce di questi fatti, il liquidatore ha registrato pro memoria in graduatoria l'intero prestito, pari a 1,45 milioni di franchi, di cui la Confederazione ha chiesto la restituzione. Per il resto il liquidatore parte giustamente dal presupposto che lo stato e l'ammontare del credito della Confederazione dovranno essere stabiliti nell'ambito di una procedura di diritto pubblico davanti al Tribunale amministrativo federale qualora le parti non giungessero a un accordo in sede di conteggio. Il modo di procedere del liquidatore è corretto e non pregiudica le pretese della Confederazione.

Dal 14 febbraio al 6 marzo 2007 è stata allestita la graduatoria per l'affare «Swissair in liquidazione concordataria». I dividendi concordatari per i creditori della terza classe oscilleranno presumibilmente fra lo zero e il 10,4 per cento. Nel calcolo dei dividendi massimi si è tenuto conto dei crediti collocati pro memoria in graduatoria nell'ordine del 60 per cento. Eventuali azioni potevano essere proposte fino al 6 marzo 2007 al competente giudice di Bülach. Tuttavia la Confederazione non ha ritenuto necessario agire in tal senso. Tempi e modi del conteggio sono gestiti dal liquidatore e dal comitato dei creditori di Swissair. L'appuramento del conteggio è stato rimandato più volte dal liquidatore; esso dovrebbe aver luogo nel corso del 2008.

3

Verifiche finali

Il CDF svolge il mandato di organo di revisione di istituti, fondi e organizzazioni affiliate, sulla base di diverse leggi federali e ordinanze. Questi mandati del CDF soddisfano l'interesse pubblico e permettono anche sinergie con la vigilanza finanziaria, che grazie alle suddette revisioni acquisisce conoscenze dettagliate sulle organizzazioni soggette alla legge sul controllo delle finanze. Il mandato più importante è la revisione del consuntivo che, con un volume di uscite di oltre 55 miliardi di franchi e una somma di bilancio di circa 170 miliardi di franchi, è una delle chiusure singole più importanti della Svizzera.

3.1

Consuntivo 2006

Il conto finanziario 2006 della Confederazione ha chiuso con un'eccedenza di entrate di 5,7 miliardi di franchi. Considerando le spese e i ricavi senza incidenza sul finanziamento risulta un utile di 3,2 miliardi di franchi. Di conseguenza il disavanzo di bilancio della Confederazione è calato da 94 a 91 miliardi di franchi. Poiché il 2389

Nuovo modello contabile della Confederazione (NMC) è stato introdotto il 1° gennaio 2007, il Consuntivo 2006 è stato l'ultimo a presentare delimitazioni non effettuate sistematicamente dal punto di vista economico e accantonamenti costituiti solo in casi determinati. Il CDF ha constatato che la contabilità e il conto annuale sono conformi alle prescrizioni legali e alle disposizioni di cui all'articolo 126 della Costituzione federale concernenti la gestione finanziaria (freno all'indebitamento). Il CDF ha raccomandato alle Commissioni delle finanze delle Camere federali di approvare il Consuntivo 2006 della Confederazione svizzera, comprendente il conto finanziario e il conto economico come pure il bilancio al 31 dicembre 2006. Il rapporto di conferma del CDF concernente il consuntivo può essere consultato all'indirizzo www.cdf.admin.ch.

3.2

Fondo per i grandi progetti ferroviari

La base per il conto annuale 2006 del Fondo per i grandi progetti ferroviari (Fondo FTP) sono le disposizioni transitorie della Costituzione federale approvate da Popolo e Cantoni nel novembre del 1998 concernenti la costruzione e il finanziamento di infrastrutture dei trasporti pubblici. Secondo tali disposizioni, i grandi progetti ferroviari comprendono la nuova Ferrovia transalpina (NFTA), Ferrovia 2000, il raccordo della Svizzera orientale e della Svizzera occidentale alla rete ferroviaria europea ad alta velocità nonché il miglioramento delle protezioni contro l'inquinamento fonico lungo le linee ferroviarie. I progetti sono finanziati dalla tassa sul traffico pesante commisurata al consumo e alle prestazioni, dai proventi dell'imposta sugli oli minerali, dalla percentuale dell'uno per mille dell'IVA e dai prestiti assunti sul mercato dei capitali. L'obiettivo del conto del fondo, giuridicamente dipendente, è illustrare in modo trasparente il finanziamento e l'impiego delle risorse destinate ai progetti. Il 17 giugno 2005 il Parlamento ha approvato la modifica del decreto federale sul regolamento del fondo per i grandi progetti ferroviari, entrata in vigore con effetto retroattivo il 1° gennaio 2005. In tal modo i mutui rimborsabili concessi a tassi di mercato per le linee di base dal Fondo alle società costruttrici tra il 1998 e il 2004, sono trasformati in contributi da ammortizzare, mentre quelli per gli altri progetti sono trasformati in mutui a tassi variabili e rimborsabili condizionatamente.

Nell'anno in rassegna il Fondo ha registrato entrate per 1,3 miliardi di franchi e uscite per progetti e interessi per 1,8 miliardi di franchi. La Confederazione ha dovuto così accordare ulteriori anticipi dell'ordine di 428 milioni di franchi. Conformemente alle relative decisioni del Parlamento, questi anticipi non sono stati effettuati a carico del conto finanziario. Sono infatti stati concessi come mutui di tesoreria e attivati nei beni patrimoniali. A fine 2006 gli anticipi al Fondo FTP ammontavano a 6,7 miliardi di franchi; essi devono essere rimborsati alla Confederazione da imposte a destinazione vincolata per gli anni futuri, presumibilmente dall'anno 2015.

Il CDF ha raccomandato alle Commissioni delle finanze delle Camere federali di approvare il conto speciale del Fondo per i grandi progetti ferroviari (Fondo FTP).

2390

3.3

Assicurazioni sociali

Secondo l'articolo 9 dell'ordinanza del 2 dicembre 1996 concernente l'amministrazione del Fondo di compensazione dell'assicurazione per la vecchiaia e per i superstiti, il CDF ha esaminato la tenuta della contabilità e il conto annuale per l'esercizio del Fondo di compensazione AVS/AI/IPG, chiuso il 31 dicembre 2006. Le singole assicurazioni sociali hanno chiuso i conti dell'esercizio 2006 con il seguente risultato (in milioni di franchi): AVS

AI

IPG

Ricavi

34 389,8

9 903,5

999,2

Spese

31 682,3

11 459,9

1 320,6

+ Maggiori ricavi /­ Maggiori spese

+2 707,5

­1 556,4

­ 321,4

Capitale/­ Riporto delle perdite

32 100,4

­9 330,1

2 540,5

La revisione dei titoli del Fondo AVS, con un valore di bilancio di 17,2 milioni di franchi, è stata trasferita all'ufficio di revisione per le banche. I relativi risultati sono stati considerati nella revisione finale. Il Consiglio di amministrazione, che è nominato dal Consiglio federale, delibera l'investimento delle risorse finanziarie e si assume la relativa responsabilità. Gli investimenti di capitale sono stati effettuati secondo le disposizioni dell'ordinanza, le direttive per l'amministrazione, l'attività d'investimento e l'organizzazione nonché le deliberazioni del Consiglio di amministrazione del Fondo AVS e del comitato direttivo. La tenuta della contabilità e il conto annuale sono conformi alla legge e alle pertinenti prescrizioni. Secondo l'articolo 107 della legge federale sull'assicurazione per la vecchiaia e per i superstiti, il Fondo di compensazione AVS non deve, di regola, scendere sotto un importo uguale a quello delle uscite di un anno. Per quel che riguarda il capitale proprio dell'AVS, tale disposizione è stata di nuovo formalmente rispettata, e ciò non succedeva da alcuni anni a questa parte. Nell'anno in rassegna il grado di copertura dell'AVS è aumentato del 7,5 per cento, attestandosi al 101,3 per cento. Rispetto ai mezzi disponibili nel Fondo occorre però precisare che il riporto delle perdite dell'AI di circa 9,3 miliardi di franchi è stato prefinanziato quasi interamente da mezzi dell'AVS. Oggi questo credito verso l'AI non mantiene il proprio valore, per cui la consistenza del fondo si situa ben al di sotto di un importo pari a quello delle uscite di un anno. In assenza di misure di risanamento dell'AI la durabilità del finanziamento sarà vieppiù limitata a seguito delle continue perdite.

Secondo l'articolo 68 della legge federale sull'assicurazione per la vecchiaia e per i superstiti e l'articolo 159 dell'ordinanza sull'assicurazione per la vecchiaia e per i superstiti, la Cassa federale di compensazione (CFC) a Berna e la Cassa svizzera di compensazione (CSC) a Ginevra, incaricate dell'esecuzione dell'AVS, devono essere controllate annualmente con una revisione principale e una finale. La portata della verifica dipende dalle istruzioni concernenti la revisione delle Casse di compensazione AVS, emanate dall'Ufficio federale delle assicurazioni sociali. Secondo
l'ordinanza, il CDF è incaricato di eseguire la verifica delle suddette casse di compensazione. I rapporti sono trasmessi alle casse di compensazione sottoposte a verifica e all'Ufficio federale delle assicurazioni sociali, che esercita la vigilanza di tutte le casse di compensazione. La revisione finale dell'esercizio 2006 della Cassa

2391

federale di compensazione serve innanzi tutto per esaminare se i casi eseguiti durante l'esercizio sono stati contabilizzati regolarmente e se il conto annuale è stato allestito correttamente. Nel 2006 la Cassa ha registrato entrate da contributi pari a 1,2 miliardi di franchi, a fronte delle quali sono stati erogati pagamenti di prestazioni per due miliardi di franchi. La compensazione di queste cifre avviene tramite il Fondo di compensazione AVS. La contabilità della Cassa federale di compensazione comprende il conto AVS, AI, IPG e AD nonché il conto dell'assicurazione maternità del Cantone di Ginevra, tenuto separatamente. Il CDF ha potuto confermare la regolarità della contabilità e della presentazione dei conti del 2006.

La revisione finale dell'esercizio 2006 della Cassa svizzera di compensazione serve innanzi tutto per esaminare se i casi eseguiti durante l'esercizio sono stati contabilizzati regolarmente e se il conto annuale è stato allestito correttamente. Il CDF ha potuto confermare la regolarità della contabilità e della presentazione dei conti del 2006. Le cifre iscritte a bilancio sono giustificate e corrispondono alla contabilità.

Nel 2006 le entrate provenienti dall'assicurazione facoltativa sono state di 62 milioni di franchi. Nello stesso periodo sono stati effettuati pagamenti all'estero di quasi quattro miliardi di franchi per l'AVS, 722 milioni per l'AI e 0,4 milioni per l'IPG.

3.4

Aziende e istituti

3.4.1

Settore dei PF

In virtù dell'articolo 35a della legge federale sui politecnici federali, il CDF ha effettuato una revisione del conto annuale consolidato 2006 del settore dei PF come pure del conto annuale delle due Scuole politecniche federali, del Consiglio dei PF e dei quattro istituti di ricerca. Il conto annuale consolidato è risultato conforme alle disposizioni legali. Il CDF ha raccomandato l'approvazione dei conti senza riserve.

La contabilità e i conti annuali sono conformi alle disposizioni legali.

Il 1° febbraio 2007 il Consiglio federale ha messo in vigore il nuovo articolo 19a «Gestione dei rischi» dell'ordinanza sul settore dei politecnici federali. Le istruzioni concernenti i principi della gestione dei rischi dei politecnici federali e degli istituti di ricerca, emanate dal Consiglio dei PF sulla base del suddetto articolo, sono entrate parimenti in vigore il 15 febbraio 2007. In tal modo, sono state create le condizioni quadro per la gestione dei rischi nel settore dei PF ed è stata risolta una pendenza aperta da diversi anni tra la Confederazione e il settore dei PF.

3.4.2

Swissmedic

Swissmedic, l'Istituto svizzero per gli agenti terapeutici, è un ente di diritto pubblico della Confederazione ed è aggregato al Dipartimento federale dell'interno. La base giuridica è la legge federale sui medicamenti e sui dispositivi medici (legge sugli agenti terapeutici). Il CDF è l'organo di revisione indipendente nominato dal Consiglio federale. Per il 31 dicembre 2006 la somma di bilancio di Swissmedic ammontava a 76 milioni di franchi. Il conto economico presentava spese per 63,4 milioni di franchi e ricavi per 70,7 milioni di franchi. La contabilità e la chiusura del conto annuale 2006 di Swissmedic sono conformi al diritto delle obbligazioni e alla legge sugli agenti terapeutici. Il CDF ha così potuto raccomandare al Consiglio d'istituto 2392

di approvare il conto annuale 2006. Il CDF ha invitato a migliorare ulteriormente la qualità descrittiva del rendiconto sull'adempimento del mandato di prestazioni e della convenzione sulle prestazioni. Per quanto concerne la sorveglianza delle sperimentazioni cliniche con medicamenti, il CDF ha individuato un potenziale di miglioramento nella funzione di controllo di Swissmedic che dovrebbe essere più attiva e sistematica.

3.4.3

Garanzia dei rischi delle esportazioni

Sulla base dei risultati della verifica, il CDF ha confermato la regolarità e la legalità della contabilità e del conto annuale 2006 della garanzia dei rischi delle esportazioni.

L'utile conseguito nell'esercizio 2006 ammontava a 321,8 milioni di franchi. È stato possibile costituire riserve pari a 320 milioni di franchi. L'entità delle riserve ammonta quindi a 970 milioni di franchi. Secondo la garanzia dei rischi delle esportazioni, le rettificazioni di valore sono appropriate e gli accantonamenti tengono conto degli attuali rischi di danni. L'eccellente situazione di liquidità permette alla garanzia dei rischi delle esportazioni di effettuare collocamenti a termine per 1,17 miliardi di franchi.

4

Organizzazioni internazionali

Conformemente all'articolo 6 della legge sul Controllo delle finanze, il CDF conduce diversi mandati di verifica presso organizzazioni internazionali. Esso verifica i conti di tre organizzazioni speciali delle Nazioni Unite, segnatamente dell'Organizzazione Mondiale della Proprietà Intellettuale (OMPI) a Ginevra, dell'Unione internazionale delle telecomunicazioni (UIT) a Ginevra e dell'Unione postale universale (UPU) a Berna. Il CDF è quindi membro del gruppo di revisori esterni delle Nazioni Unite, di cui fanno parte anche le Corti dei conti di Filippine (presidenza), Canada, Francia, India, Sudafrica, Germania e Regno Unito. Possono essere revisori delle Nazioni Unite soltanto organi di vigilanza di Stati membri dell'INTOSAI. Il citato gruppo intende coordinare la vigilanza sul sistema dell'ONU e procedere allo scambio di informazioni ed esperienze al fine di promuovere procedure e standard di revisione uniformi. Dalla sua fondazione il gruppo ha esaminato numerose tematiche relative alla presentazione e revisione dei conti e formulato raccomandazioni. L'attenzione è stata focalizzata soprattutto sulla presentazione dei rapporti concernenti la situazione finanziaria, sulle strategie di revisione, sulla revisione in ambito informatico, sui sistemi di controllo, sulla revisione interna, sul settore del personale e degli acquisti, sulla cooperazione allo sviluppo e sugli esami della redditività. L'impegno in questo comitato internazionale offre al CDF l'occasione per uno scambio proficuo con le altre Corti dei conti, garantisce l'unità di dottrina per la vigilanza sul sistema dell'ONU e consente di curare preziosi contatti. Inoltre, le conoscenze acquisite possono essere impiegate nell'attività di revisione del CDF. I risultati della verifica sono sottoposti agli organi competenti delle singole organizzazioni. Anche nell'anno in rassegna il CDF ha raccomandato ai delegati dei Paesi membri di approvare i conti annuali. Esso ha svolto pure diverse verifiche speciali nel settore edile e in quello informatico.

2393

Nel 2007 il CDF ha svolto i seguenti mandati di verifica per la Svizzera: ­

Organizzazione intergovernativa per i trasporti internazionali ferroviari (OTIF) a Berna. Il Consiglio federale ha conferito questo mandato al direttore supplente del CDF.

­

Associazione europea del libero scambio (EFTA) a Ginevra e a Bruxelles. Il CDF è uno dei membri della commissione di vigilanza.

­

Organizzazione internazionale delle istituzioni superiori di controllo (INTOSAI). Insieme al Paraguay il CDF ha verificato i conti annuali presso il Segretariato generale, che ha sede a Vienna presso la Corte dei conti austriaca.

­

Regolazione internazionale del Reno (IRR).

5

Pendenze e informazioni

5.1

L'attuazione delle raccomandazioni del CDF

Tutte le raccomandazioni del CDF sono registrate elettronicamente e la loro attuazione è sorvegliata nell'ambito di un severo controlling. In occasione delle verifiche successive il CDF si accerta che le raccomandazioni siano effettivamente state messe in pratica. Nel rapporto annuale 2006 del CDF si fa riferimento alle raccomandazioni attuate attraverso l'adozione di misure e a quelle in fase di attuazione.

Nel seguito si descrive lo stato dei lavori relativo a queste ultime raccomandazioni.

Direzione dello sviluppo e della cooperazione: la gran parte delle lacune del sistema interno di controllo nell'ambito dei conteggi di BV PLUS sono state colmate. La verifica successiva sul posto ha mostrato che in alcuni casi la documentazione materiale del saldo di alcuni conti del conto capitale non era stata ancora fornita. In linea di massima si sono ottenuti dei miglioramenti. Dall'introduzione del nuovo modello contabile i saldi sono costantemente controllati.

Gestione dei rischi nel settore dei PF: nel frattempo, sono entrati in vigore il nuovo articolo sulla gestione dei rischi inserito nell'ordinanza sul settore dei politecnici federali nonché le istruzioni concernenti i principi della gestione dei rischi (cfr.

n. 3.4.1).

armasuisse Immobili: secondo la strategia immobiliare del DDPS gli immobili vuoti devono essere dati in locazione per quanto possibile alle condizioni di mercato, fino al momento in cui potranno essere riutilizzati o venduti. armasuisse Immobili ha adottato misure volte a mettere in atto le raccomandazioni del CDF. È previsto un controllo successivo sul posto da parte del CDF.

Nuovo modello contabile: la pianificazione dei lavori prevede una limitazione dei diritti di accesso scaglionata nel tempo; tutti gli Uffici federali devono aver terminato questi lavori per la fine di giugno 2007. Il progetto inteso a migliorare i profili di ruolo dei responsabili delle finanze si trova nella fase di attuazione e sarà produttivo nel primo trimestre del 2008.

Norme e standard nell'informatica della Confederazione: l'Organo strategia informatica della Confederazione deve giustificare in che modo applica la mozione delle Camere federali concernente la determinazione e l'attuazione di norme e standard nel settore delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione. Secondo la 2394

risposta del Consiglio federale del mese di luglio 2007 alla Commissione delle finanze del Consiglio nazionale, il DFF è stato incaricato di verificare gli organi direttivi e di proporre, ai fini di una decisione, eventuali modifiche entro la primavera del 2008.

Progetto INSIEME dell'Amministrazione federale delle contribuzioni: il CDF ha individuato dei rischi nel sistema interno di controllo, nella gestione della qualità e nella sicurezza informatica. Ha raccomandato, tra l'altro, di coinvolgere l'imprenditore generale e il fornitore di prestazioni a tutti i livelli dell'organizzazione del progetto. Nel frattempo, la raccomandazione è divenuta nulla, poiché il contratto previsto con l'imprenditore generale non è stato firmato e l'aggiudicazione è stata revocata. Al momento all'AFC è vietata qualsiasi azione riguardante l'aggiudicazione, a causa del ricorso presentato da Unisys al Tribunale amministrativo federale.

Nell'ambito del suo programma di verifica del 2008, il CDF esaminerà le ripercussioni di questa decisione.

Lotta alla frode nell'ambito dell'imposta sul valore aggiunto: il gruppo che si occupa della lotta alla frode, integrato nella Divisione principale dell'imposta sul valore aggiunto, è costituito attualmente da un solo matematico. Due posti, ossia quello di responsabile del gruppo e quello di esperto/a fiscale, sono stati messi a concorso.

Questa misura dovrebbe includere i provvedimenti necessari per l'assistenza amministrativa.

Amministrazione federale delle dogane: a causa di vari problemi tecnici, la Direzione generale delle dogane ha deciso di sospendere il progetto relativo a un sistema integrato di gestione dei rischi e di ripartire nel 2008 con nuove basi nell'ambito del progetto Data Warehouse.

Regìa federale degli alcool: il CDF non ha confermato la regolarità e la legalità dell'applicazione delle norme sugli acquisti pubblici da parte della Regìa federale degli alcool. Nel frattempo sono state chiarite le competenze in materia di acquisti pubblici della Regìa federale degli alcool e sono state adottate le misure necessarie nell'ambito dell'organizzazione e della formazione, oppure la loro attuazione è prevista nel 2008.

Flussi di denaro concernenti l'aiuto all'Est: l'acquisizione dei dati finalizzata a individuare i flussi di denaro fino al livello dei beneficiari
finali si è rivelata molto difficile e complessa. A partire dal 2008 è più facile ottenere informazioni, grazie al nuovo modello contabile. Nel 2008 il CDF proseguirà la valutazione.

5.2

Pendenze secondo l'articolo 14 della legge sul Controllo federale delle finanze

Le pendenze secondo l'articolo 14 concernono casi in cui l'attuazione delle raccomandazioni del CDF nei servizi controllati ha subito ritardi. Nel messaggio del 22 giugno 1998 concernente la revisione della legge sul Controllo federale delle finanze, il Consiglio federale ha dichiarato: «Il nostro Collegio intende assumersi la sua responsabilità per quanto concerne il funzionamento ineccepibile dell'Amministrazione e sorvegliare la trattazione delle revisioni in sospeso menzionate nel rapporto annuale del CDF. Ci adopereremo affinché sia posto rimedio alle lacune individuate e riconosciute dal CDF e sia dato seguito senza indugio alle contestazioni volte a migliorare l'efficienza e l'efficacia dell'Amministrazione». Si hanno 2395

siffatte pendenze alla fine un esercizio quando un servizio ammette le lacune e accoglie le raccomandazioni di miglioramento, ma lascia trascorrere infruttuoso il termine impartito dal CDF. Una menzione espressa nel rapporto di attività può essere tralasciata se nel frattempo il servizio interessato ha per esempio messo a concorso un posto nel settore finanziario, anche se tale posto non è ancora stato occupato. La menzione non va fatta neppure quando il termine di attuazione non è ancora scaduto alla fine dell'esercizio in esame o se gli esami successivi non hanno ancora potuto essere effettuati.

Nell'anno in rassegna il CDF ha fatto numerose constatazioni e raccomandazioni. Le raccomandazioni sono state accettate dai servizi e l'attuazione è avvenuta entro i termini o è stata pianificata. Nel quadro delle verifiche successive il CDF esaminerà lo stato dell'attuazione. Non sono necessari interventi da parte del Consiglio federale o del Parlamento.

5.3

Informazioni secondo l'articolo 15 della legge sul Controllo federale delle finanze

L'articolo 15 capoverso 3 della legge sul controllo federale delle finanze recita: «Se il Controllo federale delle finanze constata particolari anomalie o lacune sostanziali o di rilevante importanza finanziaria, ne informa, oltre i servizi interessati, il capo del Dipartimento competente e il capo del Dipartimento federale delle finanze. Se le lacune constatate concernono la gestione finanziaria di servizi del Dipartimento federale delle finanze, ne devono essere informati il presidente della Confederazione o il vicepresidente del Consiglio federale. Contemporaneamente, il Controllo federale delle finanze informa la Delegazione delle finanze. Se lo ritiene opportuno, può informare il Consiglio federale anziché il capo del dipartimento competente».

Il presente rapporto non ha lo scopo di incriminare il servizio controllato e di prendere sanzioni nei confronti del servizio gerarchicamente superiore. Visto che i singoli esami possono talvolta durare più mesi, i responsabili politici devono essere informati prima ancora della chiusura dell'incartamento ­ nel senso di un segnale di preallarme ­ dell'esistenza di problemi che potrebbero suscitare dibattiti anche nel pubblico. Particolari anomalie sono per esempio delitti che generano ingenti danni o lacune basilari nel sistema interno di controllo. È data invece lacuna sostanziale se la regolarità della presentazione dei conti o della contabilità non è rispettata o se le disposizioni legali sono violate sistematicamente.

Nell'anno in rassegna il CDF ha dovuto informare il capo del DFI riguardo alla contabilità e alla presentazione dei conti dell'Ufficio federale della cultura.

6

Pareri e perizie

Oltre alle verifiche, tra le attività principali del CDF vi è l'elaborazione di pareri relativi a disegni di legge e d'ordinanza. In tal modo, il CDF può influire su aspetti rilevanti per la vigilanza finanziaria già nella fase di elaborazione degli atti legislativi.

2396

6.1

Pareri nella procedura legislativa

Nel quadro delle procedure di consultazione, il CDF non viene sempre consultato sui disegni di messaggi concernenti progetti che hanno per oggetto in particolare aspetti della revisione o della vigilanza finanziaria. Secondo la legge sul controllo delle finanze, il CDF deve essere consultato se si disciplinano questioni attinenti alla vigilanza finanziaria o alla revisione. Il CDF ha quindi invitato i servizi competenti a rispettare queste condizioni legali. Il rapporto sul governo d'impresa del Consiglio federale rinvia al diritto della società anonima per la revisione del conto annuale delle unità rese autonome. La vigilanza finanziaria rimane di competenza del CDF a prescindere dall'organo di revisione scelto. Le due funzioni devono essere chiaramente delimitate da basi legali.

Nell'ambito delle consultazioni degli Uffici, il CDF ha presentato nell'anno in rassegna le proprie osservazioni in merito a diversi disegni di legge e d'ordinanza.

L'accento è stato posto sui diversi progetti connessi con il nuovo modello contabile, in particolare sul bilancio di apertura e sul consolidamento dei conti della Confederazione.

In merito al progetto di legislazione sul traffico merci il CDF ha sollecitato chiarezza terminologica nella legge e nel messaggio allo scopo di ottenere sin dall'inizio sufficiente trasparenza sui modi di trasporto da promuovere. Nella legislazione sugli acquisti pubblici il CDF ha ribadito le raccomandazioni espresse in più occasioni, ovvero che sarebbe auspicabile introdurre l'obbligo del bando di concorso nel settore militare e in quello dell'aiuto allo sviluppo. Il CDF ha fatto aggiungere numerose precisazioni nel secondo rapporto sui sussidi, in particolare riguardo agli elenchi delle agevolazioni fiscali.

Il CDF è stato ripetutamente consultato sul progetto dell'articolo 22a della legge sul personale federale, che dovrebbe ora contenere l'obbligo di denuncia e di segnalazione degli indizi di irregolarità. Lo stesso CDF dovrebbe essere in un modo o in un altro l'organo cui presentare le denunce. Il CDF ritiene che all'obbligo di denuncia debba accompagnarsi la garanzia di una sufficiente tutela del denunciante.

6.2

Collaborazione in gruppi di esperti

Il CDF collabora all'organizzazione dei progetti «Nuovo modello contabile della Confederazione (NMC)» e «Gestione mediante mandati di prestazione e preventivo globale (GEMAP)» ed è membro della «Commissione degli acquisti della Confederazione» nonché del «gruppo professionale assicurazione della qualità risorse e perequazione degli oneri» della Nuova perequazione finanziaria. Vi fa confluire le proprie esperienze, richiama l'attenzione sul rispetto dei requisiti della revisione, ma unicamente in via consultiva per non compromettere la propria indipendenza e autonomia di valutazione.

2397

6.3

Trasmissione di principi di buona prassi (best practice)

Professionalizzare la vigilanza: le verifiche del CDF rivelano che le qualifiche in materia di tecnica di revisione delle persone che assumono funzioni di vigilanza non rispondono sempre ai requisiti richiesti. Esercitare il mestiere di revisore presuppone la conoscenza di metodi che consentono di garantire l'efficacia e la tracciabilità delle singole fasi di verifica. Nel maggio 2007 il CDF ha organizzato un corso di due giorni allo scopo di professionalizzare la vigilanza. Nel corso sono stati presentati metodi e tecniche inerenti a fasi importanti della verifica, alla documentazione nonché all'identificazione dei rischi di frode e di corruzione. Visto il successo che ha riscosso, il corso sarà organizzato anche nel 2008.

Trasferimento di compiti a unità della Confederazione rese autonome: l'articolo 8 della legge sul Controllo delle finanze descrive in modo esaustivo il campo di applicazione della vigilanza finanziaria esercitata dal CDF. Questa disposizione parte dal principio che la vigilanza finanziaria della Confederazione è esercitata da un'unica autorità, il CDF. Restano riservate le disposizioni fondate su leggi speciali che devono essere contenute nella legge sul Controllo delle finanze o in un altro atto legislativo dello stesso rango. La vigilanza finanziaria rimane di competenza del CDF a prescindere dall'organo di revisione scelto.

Perché effettuare verifiche trasversali? Il CDF ha integrato nel suo programma le verifiche trasversali, anche sulla base del rapporto della Corte dei conti federale della Germania, che nel quadro della Peer Rewier aveva formulato una raccomandazione in tal senso. Queste verifiche consentono al CDF di esaminare simultaneamente la stessa problematica in diversi servizi e quindi di effettuare paragoni trasversali e benchmark. Esse facilitano la ricerca e l'attuazione di misure di miglioramento opportune e orientate alla prassi. Un'eventuale necessità di intervenire a livello superiore può essere meglio identificata. Infine, tali verifiche consentono ai responsabili di vedere come si situa il loro settore in rapporto alle altre unità organizzative.

I controlli trasversali costituiscono anche per il CDF una sfida a livello materiale, organizzativo e di metodo. Le domande devono essere formulate in modo preciso come pure in funzione dei rischi e degli aspetti
essenziali. Il numero di settori interessati complica e aumenta il lavoro di controllo. Le attività da esaminare nei diversi settori devono essere paragonabili. I controlli devono essere effettuati in un lasso di tempo chiaramente delimitato, in modo da non compromettere la comparabilità con il passare del tempo. Simultaneamente, occorre tenere conto, per quanto possibile, del carico di lavoro dei singoli settori e della disponibilità delle persone responsabili nonché evitare sovrapposizioni con altri organi di vigilanza e soddisfare le esigenze di informazione delle istanze superiori. Le attività di coordinamento sono tanto più complesse quanto più elevato è il numero di persone e di servizi coinvolti. Il rapporto deve rispondere alle esigenze di vari livelli gerarchici, ovvero dell'unità controllata, delle istanze superiori e se necessario delle istanze centrali nonché dell'alta vigilanza parlamentare, il tutto ovviamente nel rispetto della protezione dei dati.

Opuscolo relativo al sistema interno di controllo: l'opuscolo del CDF, pubblicato per la prima volta nel 2003, concernente l'introduzione di un sistema interno di controllo è stato aggiornato e adeguato alle nuove basi legali. Esso può essere scaricato all'indirizzo www.cdf.admin.ch.

2398

7

Il CDF e altri organi di revisione

La collaborazione con i Controlli e gli Ispettorati cantonali delle finanze, l'impegno nelle organizzazioni professionali e associazioni professionali svizzere, lo scambio mirato di esperienze con le Corti dei conti estere, come pure la collaborazione in gruppi di lavoro delle organizzazioni mondiali INTOSAI ed EUROSAI hanno tutti un unico obiettivo, ossia rafforzare la qualità del compito di controllo.

7.1

Controlli cantonali delle finanze

I Controlli delle finanze hanno dedicato la loro tradizionale conferenza annuale alla riforma della ripartizione dei compiti tra Confederazione e Cantoni come pure alla riforma della perequazione finanziaria. Essi hanno preso atto in particolare dei risultati della verifica del CDF nell'ambito della ripartizione dei compiti e della perequazione finanziaria. Alcuni temi concernenti la verifica dei compiti in comune di Confederazione e Cantoni sono stati elaborati in diversi gruppi di lavoro comuni e presentati in occasione della conferenza annuale. Infine il CDF effettua verifiche insieme ai Controlli cantonali delle finanze. Queste verifiche approfondiscono la comprensione comune e aumentano la professionalità della vigilanza finanziaria in seno al sistema federale svizzero.

7.2

Ispettorati delle finanze

Quattordici Uffici federali dispongono di un Ispettorato delle finanze conformemente all'articolo 11 della legge sul Controllo delle finanze. Questi servizi di revisione interna controllano la gestione finanziaria. Essi sono subordinati alla direzione dell'Ufficio, ma nell'adempimento dei loro compiti di controllo sono autonomi e indipendenti. Per la direzione dell'Ufficio questi servizi rappresentano uno strumento efficace e adeguato inteso a sostenere la conduzione dell'Ufficio e nel contempo i lavori del CDF. L'articolo 11 della legge sul Controllo delle finanze definisce le condizioni che devono adempiere gli Ispettorati delle finanze. Dal canto suo il CDF assume la vigilanza tecnica; deve assicurare in particolare l'efficacia dell'adempimento dei compiti nonché curare la formazione e il perfezionamento dei collaboratori degli Ispettorati delle finanze. L'offerta di formazione interna al CDF è in linea di principio a disposizione anche degli Ispettorati delle finanze.

Conformemente all'articolo 11 della legge sul Controllo delle finanze, il CDF ha avviato nel 2006 una verifica trasversale dell'efficacia degli Ispettorati delle finanze, proseguita nell'anno in rassegna. I risultati della verifica e le misure di miglioramento saranno comunicati nel corso del 2008.

7.3

Corti dei conti estere

Sin dagli anni Cinquanta il CDF è membro dell'organizzazione mondiale delle istituzioni superiori di controllo delle finanze pubbliche: l'International Organisation of Supreme Audit Institutions (INTOSAI). L'organizzazione è suddivisa in gruppi regionali. La European Organisation of Supreme Audit Institutions (EUROSAI), che 2399

è stata fondata nel mese di giugno del 1989, è costituita da 47 istituzioni superiori di controllo delle finanze pubbliche (ISC) di Paesi europei. Il CDF è membro di questo gruppo regionale sin dalla sua costituzione. Il direttore del CDF è membro della presidenza dell'EUROSAI dal 2005.

Dal 4 al 10 novembre 2007 si è tenuto a Città del Messico il 19° congresso dell'INTOSAI, cui hanno preso parte circa 600 partecipanti provenienti da tutto il mondo. I temi principali del dibattito congressuale erano il ruolo delle istituzioni superiori di controllo delle finanze pubbliche (ISC) nella verifica dell'indebitamento pubblico e l'elaborazione di indicatori per l'esame della redditività. Sono stati approvati inoltre diversi documenti tecnici e la dichiarazione del Messico sull'indipendenza delle ISC.

Il CDF partecipa a diversi gruppi di lavoro dell'EUROSAI. Il gruppo di lavoro per gli studi ambientali presieduto dalla ISC della Polonia promuove misure di formazione basate su esperienze concrete e studi. Un sottogruppo, di cui ha fatto parte anche il CDF, diretto dalla ISC dell'Ucraina ha verificato la gestione del progetto per la costruzione di un involucro protettivo attorno al sarcofago che ricopre il reattore nucleare di Chernobyl (cfr. anche n. 2.7).

Il gruppo di lavoro per la tecnologia dell'informazione, presieduto dalla ISC dei Paesi Bassi, ha proseguito la sua iniziativa relativa all'autovalutazione dei sistemi informatici delle ISC europee. Esso ha organizzato manifestazioni dedicate alla formazione inerenti al ruolo delle ISC nel controllo dei sistemi informatici e all'impiego degli strumenti di revisione. Lo strumento concernente l'autovalutazione della qualità e della facilità d'uso dei sistemi informatici, lanciato nel 2002, continua ad essere applicato. Nell'esercizio in rassegna il CDF ha moderato un «self assessment» presso le Corti dei conti di Tunisia e Belgio. Considerate le sue competenze specialistiche, al CDF è stata chiesta la disponibilità ad assumere la direzione di questo gruppo di lavoro. La presidenza del suddetto gruppo di lavoro dovrebbe passare alla Svizzera durante il congresso dell'EUROSAI, che si terrà nel mese di giugno 2008.

Il gruppo di lavoro che si occupa delle agevolazioni fiscali ha assunto l'incarico di preparare, coordinare e promuovere la verifica delle
agevolazioni fiscali. Esso è diretto dalla Corte dei conti federale della Germania. Un sottogruppo, a cui partecipa il CDF, ha verificato le aliquote speciali dell'imposta sul valore aggiunto (cfr. anche n. 1.4).

Le Corti dei conti dei Länder e la Corte dei conti federale della Germania organizzano regolarmente sedute su questioni attuali riguardanti la vigilanza finanziaria. A queste sedute sono invitati abitualmente il presidente della Corte dei conti austriaca, il membro tedesco presso la Corte dei conti europea e il direttore del CDF.

7.4

Organizzazioni e associazioni professionali

Il CDF dispone di rappresentanti nelle principali associazioni professionali. In tal modo può partecipare alla definizione di future norme professionali, avere accesso ai metodi e agli strumenti di altri professionisti del ramo e disporre di una rete di esperti per trattare questioni particolari. Il CDF è particolarmente attivo nel settore dei controlli informatici dell'ISACA (Information Systems Audit and Control Association) e della Camera fiduciaria. È rappresentato nel comitato della Società sviz2400

zera di valutazione (SEVAL) e del gruppo di lavoro permanente dell'Associazione svizzera per le revisioni interne (SVIR). L'impegno fornito in queste associazioni consente inoltre al CDF di garantire costantemente la qualità e adeguare i suoi metodi di lavoro.

La legge sui revisori (LSR) introduce una procedura di abilitazione secondo cui l'autorità di sorveglianza controlla se i revisori e le imprese di revisione adempiono i requisiti legali per l'attività di revisione. In base all'articolo 6 della LSR, i servizi pubblici di controllo delle finanze sono abilitati a fungere da impresa di revisione se adempiono i requisiti enunciati nella LSR. Il CDF ha intrapreso i passi necessari per l'iscrizione nel registro di commercio. La domanda di abilitazione è stata provvisoriamente accettata. Il CDF adempie quindi le qualifiche professionali, che sono la condizione indispensabile per la qualità del lavoro.

8

Il Controllo federale delle finanze si presenta

La legge sul Controllo delle finanze stabilisce la posizione istituzionale e i compiti del CDF. Il Consiglio federale nomina il direttore per un periodo amministrativo di sei anni. La nomina è approvata dall'Assemblea federale. Il personale del CDF viene scelto dal direttore in conformità alla legislazione sul personale dell'Amministrazione federale generale. Il preventivo annuale del CDF è trasmesso senza modifiche dal Consiglio federale all'Assemblea federale.

8.1

Posizione istituzionale e compiti

In base all'articolo 1 della legge sul controllo delle finanze, il CDF è l'organo superiore di vigilanza finanziaria della Confederazione. Esso è garante del controllo finanziario statale, ossia dell'impiego appropriato del denaro dei contribuenti nel rispetto dei valori fondamentali dell'equità e della certezza del diritto. Il CDF coadiuva, da un lato, il Consiglio federale nell'esercizio della vigilanza sull'Amministrazione e, dall'altro, il Parlamento nella redazione del preventivo e nell'approvazione del consuntivo nonché nell'esercizio dell'alta vigilanza sull'Amministrazione e sulla giustizia federali. Il CDF è indipendente sia nello stabilire il suo programma di verifica annuale sia nell'impostare le singole verifiche e nel redigere i rapporti. Conformemente all'articolo 5 della legge sul Controllo delle finanze, esercita la vigilanza finanziaria secondo i criteri della regolarità, della legalità e della redditività. Gli oggetti della verifica sono scelti secondo i criteri di rischio.

Il 3 ottobre 2007, l'Assemblea federale plenaria ha confermato Kurt Grüter nella carica di direttore del CDF che ricopre dal 1998, ed ha rinnovato la durata del suo mandato fino al 2013. Secondo l'articolo 2 della legge sul Controllo delle finanze, il Consiglio federale nomina il direttore per un periodo amministrativo di sei anni. La nomina è subordinata all'approvazione dell'Assemblea federale.

I compiti di vigilanza del CDF concernono tutte le attività della Confederazione rilevanti dal punto di vista delle finanze. Fra i compiti principali del CDF figurano circa quaranta mandati di revisione, in primo luogo il mandato di verifica del consuntivo della Confederazione e dei diversi conti speciali, del Fondo AVS e dell'assicurazione contro la disoccupazione nonché diversi mandati presso organizzazioni internazionali. Altro compito principale è la vigilanza finanziaria, che viene svolta 2401

attraverso numerose verifiche speciali nel settore degli acquisti, nel settore dell'informatica e nell'ambito dei sussidi. Le valutazioni e le verifiche trasversali assumono un'importanza sempre maggiore.

Il CDF ha semplificato l'accesso al proprio sito www.cdf.admin.ch per le persone estranee all'amministrazione migliorando in tal modo la prossimità al cittadino. Già nel 2003 il Consiglio federale aveva designato il CDF quale centro per la raccolta delle denunce di casi o sospetti casi di corruzione e appropriazione indebita. Il CDF non è però né un organo di mediazione né un'autorità preposta al perseguimento penale. Tuttavia, è legittimato ad ottenere dai cittadini e dai collaboratori informazioni sulle irregolarità. Già oggi, si possono fornire, con la garanzia della tutela dell'anonimato, siffatte informazioni al CDF che le utilizza come possibili indizi per le verifiche in corso.

8.2

Personale

Il CDF impiega circa 90 collaboratori. L'organigramma dell'allegato 3 presenta un'organizzazione a matrice bidimensionale con i sei settori di mandato e i sei settori speciali. I responsabili dei mandati evidenziano il punto di vista dei servizi oggetto di verifica. Gli esaminatori del CDF sono assegnati di volta in volta a uno dei settori speciali: vigilanza e revisione finanziaria, verifiche delle costruzioni e degli acquisti, verifiche informatiche nonché verifica della redditività e valutazione.

Il loro compito è conservare e ampliare le conoscenze necessarie al relativo settore specialistico e garantire la qualità dei controlli. Il CDF dispone di personale specializzato e qualificato, i cui punti di forza sono le conoscenze tecniche in materia di revisione e di valutazione e le conoscenze dei compiti, dei processi e delle strutture dell'Amministrazione federale. Conoscenze, esperienza professionale e competenze sociali sono basilari per impostare con successo la vigilanza finanziaria, intesa come garante di un'amministrazione che si migliora costantemente per il bene dei cittadini. Pertanto il CDF attribuisce molta importanza alla formazione e al perfezionamento. Ogni anno nel mese di gennaio organizza ad esempio, nell'arco di dieci giorni, corsi di formazione e perfezionamento per i suoi collaboratori, gli Ispettorati delle finanze della Confederazione e in parte anche per i Controlli cantonali delle finanze. Le conoscenze acquisite devono essere mantenute, trasmesse e applicate in modo mirato nell'interesse del mandato legale. I collaboratori devono tenersi aggiornati su quanto accade nel loro settore e trasmettere le loro conoscenze al CDF. Il sapere delle istituzioni estere di controllo delle finanze pubbliche, associazioni professionali e fiduciarie sono importanti fonti per il CDF. Per determinate verifiche il CDF ricorre inoltre a periti esterni, sia perché nel suo interno mancano le conoscenze richieste, sia perché è necessario potenziare le capacità per motivi di tempo.

La direzione di questi progetti e la responsabilità incombono comunque al CDF. In questo modo è assicurato altresì il trasferimento delle conoscenze.

2402

8.3

Finanze

Nell'anno in rassegna, le spese del CDF ammontano a circa 18 milioni di franchi. La seguente tabella fornisce una panoramica delle spese e dei ricavi: Conto economico del CDF

2006 Consuntivo

2007 Preventivo

2007 Consuntivo

in migliaia di franchi

Spese Spese per il personale Locazione di spazi Spese per beni e servizi informatici Spese di consulenza Rimanenti spese d'esercizio Ammortamenti Ricavi Ricavi e tasse Rimanenti ricavi Spese d'investimento

Differenze rispetto al preventivo in migliaia

in %

15 772 14 195 ­ 275

19 347 15 580 1 154 656

18 131 15 137 1 130 419

1 216 443 24 237

6,3 2,8 2,1 36,1

817 485 ­

1 017 928 12

724 721 ­

293 207 12

28,8 22,3 100

1 158 1 158 ­

1 000 1 000 ­

1 295 1 283 12

­295 ­283 ­12

29,5 ­28,3 ­100

106

68

68

0

0

Rispetto al preventivo, il conto economico 2007 presenta un residuo di credito di 1,2 milioni di franchi. In confronto al consuntivo precedente le spese sono aumentate di 2,3 milioni di franchi, riconducibili in particolare alla locazione di spazi contabilizzata per la prima volta a seguito dell'introduzione del nuovo modello contabile.

Il residuo di credito rispetto al preventivo è dovuto principalmente ai posti vacanti e alle minori uscite per le prestazioni di servizi di terzi. Questo gruppo di spese comprende gli onorari degli esperti, i costi per la formazione e il perfezionamento come pure per le prestazioni informatiche. Sulle rimanenti spese d'esercizio incidono le spese rifuse per i viaggi di servizio e le spese di telecomunicazione. Le risorse del CDF assorbono con circa lo 0,3 per mille delle finanze federali.

Il CDF dispone di una propria ordinanza sugli emolumenti per i mandati di revisione esercitati in virtù di un obbligo di diritto pubblico. Esso calcola il tempo impiegato per le verifiche finali secondo le aliquote dell'Amministrazione federale delle finanze, basate sui costi del posto di lavoro e delle classi di stipendio. Le verifiche eseguite a titolo di vigilanza finanziaria non vengono per contro fatturate in quanto rappresentano un compito sovrano.

8.4

Rischi

Il CDF ha identificato i potenziali rischi propri, che sono la falsa testimonianza intenzionale, l'errore professionale, l'informatica e la perdita di dati, la perdita dell'indipendenza, la perdita o la diffusione di informazioni confidenziali e l'adempimento parziale del mandato legale. Nell'analisi annuale dei rischi il CDF è giunto alla conclusione che la probabilità che si verifichino tali rischi è bassa e che la loro 2403

portata finanziaria è limitata. Questa conclusione è stata confermata dal controllo effettuato dalla Corte dei conti federale della Germania. Il reclutamento di periti competenti su un difficile mercato del lavoro costituisce tuttavia un rischio crescente.

9

Prospettive

L'attività del CDF nel 2008 sarà caratterizzata da diverse sfide. Particolarmente impegnativa sarà senz'altro la prima verifica del nuovo consuntivo della Confederazione come pure della garanzia della qualità dei dati impiegati per la perequazione delle risorse e la compensazione degli oneri nel quadro della nuova perequazione finanziaria. Con le valutazioni nei diversi settori di compiti il CDF vuole fornire un contributo all'applicazione dell'articolo 170 della Costituzione federale, che impone la verifica dell'efficacia dei provvedimenti della Confederazione. Con le verifiche trasversali il CDF intende altresì fornire all'amministrazione indici e benchmark per la sua politica delle uscite. La verifica dell'efficacia degli Ispettorati delle finanze interni si dovrebbe concludere nel 2008 e il CDF, in collaborazione con gli Uffici, cercherà delle soluzioni per colmare le lacune. Nell'ambito del reclutamento e dello sviluppo del personale occorre tenere conto di queste nuove sfide.

2404

Allegato 1

Compendio delle verifiche effettuate presso Autorità e Tribunali, presso Dipartimenti e Imprese nonché Organizzazioni affiliate e internazionali Cancelleria federale in generale ­

Verifica della ripartizione dei costi di hosting www.ch.ch e delle misure adottate dopo la verifica del progetto e-voting

­

Verifica dell'organizzazione, delle attività e dei mezzi dell'Incaricato alla protezione dei dati

­

Verifica trasversale nel settore della gestione elettronica degli affari (GEVER)

Dipartimento federale degli affari esteri Rappresentanze all'estero ­

Vigilanza finanziaria della rappresentanza di San José, Costa Rica

­

Vigilanza finanziaria e verifica del nuovo edificio della rappresentanza di Washington, USA

­

Vigilanza finanziaria della rappresentanza di Hanoi, Vietnam

Segreteria di Stato ­

Verifica del conteggio del progetto dell'esposizione universale di Aichi, Giappone

Direzione delle risorse e rete esterna ­

Verifica della coordinazione della gestione degli immobili delle rappresentanze all'estero

Ispettorato consolare e finanziario ­

Verifica trasversale dell'efficacia dell'ispettorato finanziario

Direzione politica ­

Verifica dei servizi delle Divisioni politiche I e II

Direzione dello sviluppo e della cooperazione ­

Vigilanza finanziaria dell'ufficio di cooperazione di N'Djamena, Ciad

­

Vigilanza finanziaria dell'ufficio di cooperazione di Hanoi, Vietnam

­

Vigilanza finanziaria dell'aiuto alimentare (aiuto umanitario)

­

Verifica del processo nella conduzione del processo SAP e acquisto di applicazioni IT

­

Verifica dei servizi della Sezione Africa occidentale 2405

­

Verifica dei servizi della Sezione istituti finanziari internazionali

­

Verifica trasversale dell'efficacia della revisione interna

Dipartimento federale dell'interno Ufficio federale della cultura ­

Verifica delle procedure nel Museo nazionale svizzero e follow-up della revisione 2003

­

Verifica del Consuntivo sulla base del bilancio di apertura secondo il NMC e verifica intermedia del Consuntivo 2007

MeteoSvizzera ­

Verifica trasversale della redditività e rapporto costi-benefici di grandi progetti IT

­

Verifica trasversale della sorveglianza e gestione degli Uffici GEMAP da parte dei Dipartimenti

Ufficio federale della sanità pubblica ­

Valutazione dei rischi, processi fondamentali e vigilanza nonché follow-up del 2003

­

Verifica finale del Consuntivo 2006

­

Diritto di consultazione / verifica dei prezzi

Ufficio federale delle assicurazioni sociali ­

Mezzi ausiliari a favore degli invalidi; valutazione della consegna di apparecchi acustici nell'AI e AVS

­

Revisione del Servizio e sistema di conteggio in questioni familiari

­

Verifica concernente i contributi alla gestione e i sussidi di costruzione AI

Archivio federale ­

Verifica del Consuntivo sulla base del bilancio di apertura secondo il NMC

Segreteria di Stato per l'educazione e la ricerca ­

Verifica delle autorità di vigilanza finanziaria Swisshouse a Singapore

­

Verifica finale del Consuntivo 2006

Dipartimento federale di giustizia e polizia Segreteria generale ­

Revisione dei servizi - regolarità e legalità, SAP integral, BV PLUS

Ufficio federale di giustizia ­

2406

Verifica dei sussidi per le costruzioni nell'esecuzione delle pene

Ufficio federale di polizia ­

Verifica finale del Consuntivo 2006 compreso personale BV PLUS

­

Verifica delle uscite del 2006 della protezione dello Stato

Ufficio federale di metrologia Verifica trasversale della sorveglianza e gestione degli Uffici GEMAP da parte dei Dipartimenti Ufficio federale della migrazione ­

Verifica del programma di aiuto al ritorno / controlling

­

Verifica trasversale della redditività e rapporto costi-benefici di grandi progetti IT

­

Verifica della vigilanza dei sussidi

Ministero pubblico ­

Revisione dei servizi ­ regolarità e legalità, compreso BV PLUS

Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport Segreteria generale ­

Verifica informatica di strategia, sicurezza e controlling

­

Verifica trasversale nell'ambito della gestione elettronica degli affari GEVER

Servizio informazioni strategico ­

Revisione a posteriori delle raccomandazioni dalla revisione del Consuntivo 2005

Difesa - Stato maggiore di condotta dell'esercito Follow-up della revisione dall'anno 2004 (PISA) Verifica trasversale dell'efficacia della revisione interna Difesa - Forze terrestri ­

Verifica dei sussidi

­

Revisione delle uscite per il personale in BV PLUS

Difesa - Forze aeree Revisione delle uscite per il personale in BV PLUS Difesa - Base logistica dell'esercito ­

Verifica in ambito materiale d'istruzione e gestione delle munizioni

­

Revisione della contabilità della truppa

­

Base di comunicazione Difesa: revisione a posteriori e vigilanza finanziaria CME 2407

­

Verifica del processo di liquidazione della munizione

­

Verifica del processo di liquidazione del materiale dell'esercito

­

Verifica di incarichi di messa fuori servizio di materiale dell'esercito

­

Verifica trasversale della redditività di contratti di servizio pluriennali

armasuisse ­

Verifica trasversale dell'efficacia dell'ispettorato delle finanze

armasuisse - Ufficio federale dei sistemi di condotta, telematici e d'istruzione ­

Verifica di determinate operazioni dei programmi d'armamento

armasuisse - Ufficio federale dei sistemi d'arma, dei veicoli e del materiale ­

Valutazione delle operazioni di compensazione degli acquisti d'armamento

­

Verifica degli acquisti presso l'unità amministrativa 61

­

Verifica dei prezzi di Eurocopter

armasuisse - Immobili ­

Verifica trasversale di collaudi, messa in esercizio di edifici nonché garanzie

Ufficio federale di topografia ­

Verifica della coordinazione dell'informazione geografica e dei sistemi di informazione geografica (COSIG)

­

Verifica trasversale della sorveglianza e gestione degli Uffici GEMAP da parte dei Dipartimenti

Ufficio federale della protezione della popolazione ­

Controllo degli acquisti

­

Verifica della liquidazione del materiale della protezione civile

­

Vigilanza finanziaria e verifica della redditività del gruppo di prodotti formazione

­

Verifica intermedia del conto annuale 2007

­

Verifica trasversale della redditività di contratti di servizio pluriennali

Uffico federale dello sport ­

Verifica della redditività del Centro Sportivo Tenero

­

Verifica del rapporto EURO 08 presso la Delegazione delle finanze

Dipartimento federale delle finanze Organo strategia informatica della Confederazione ­

Revisione del progetto inventario IT della Confederazione e introduzione negli Uffici

­

Verifica della strategia SAP e analisi dei rischi

2408

­

Verifica trasversale della redditività e rapporto costi-benefici di grandi progetti IT

Amministrazione federale delle finanze ­

Verifica della dotazione dei mezzi e degli strumenti della Nuova perequazione finanziaria

­

Verifica finale del Consuntivo 2006

­

Verifica dei piani delle valutazioni di immobili nel quadro del NMC

­

Verifica del bilancio di apertura secondo il NMC

­

Verifica intermedia del Consuntivo 2007

Cassa di risparmio del personale federale ­

Verifica finale del conto annuale 2006

Ufficio centrale di compensazione ­

Verifica finale del conto annuale 2006 del Fondo di compensazione AVS

­

Verifica intermedia del conto annuale 2007 del Fondo di compensazione AVS

Cassa federale di compensazione ­

Revisione principale del conto annuale 2006

­

Verifica della funzionalità e sicurezza delle applicazioni Premi e Prestazioni come pure follow-up

­

Revisione finale del conto annuale 2006

Cassa svizzera di compensazione ­

Revisione principale del conto annuale 2006

­

Revisione finale del conto annuale 2006

swissmint ­

Verifica trasversale della sorveglianza e gestione degli Uffici GEMAP da parte dei Dipartimenti

Ufficio federale del personale ­

Verifica dei processi BV PLUS

­

Revisione dei servizi ­ regolarità e legalità

­

Verifica finale del conto annuale 2006 del Fondo di soccorso

Amministrazione federale delle contribuzioni ­

Verifica della riscossione dell'imposta nei Cantoni di Giura, Argovia, Uri, Nidvaldo e Vaud

­

Verifica della riscossione dell'imposta federale diretta nei Cantoni di Grigioni, Sciaffusa e Lucerna

­

Verifica delle differenze tra l'imposta federale diretta e la contabilità statale del Cantone Appenzello Interno 2409

­

Verifica della vigilanza sui Cantoni nell'ambito dell'imposta federale diretta

­

Verifica dell'attuazione del test di collaudo nelle applicazioni cantonali in ambito di tassa d'esenzione

­

Revisione del Servizio 2006 presso la Divisione principale dell'imposta sul valore aggiunto

­

Revisione della Divisione Rimborso

­

Minori aliquote dell'imposta sul valore aggiunto come sgravio fiscale: valutazione dell'aliquota ridotta per alimentari e settori simili

Amministrazione federale delle dogane ­

Verifica del piano FIRE III, parte NMC

­

Verifica della chiusura 2005 nella sezione FIRE

­

Verifica nell'ambito degli acquisti

­

Verifica informatica e-dec Import compresa vigilanza finanziaria

­

Verifica finale del conto annuale 2006 della Cassa di previdenza del personale delle dogane

Ufficio federale delle costruzioni e della logistica in generale ­

Controllo degli acquisti nell'ambito di stampati e pubblicazioni

­

Verifica nel servizio di immobili della nuova valutazione delle costruzioni federali civili

­

Revisione del «Programma supplementare logistica NMC»

­

Verifica informatica SAP dopo l'introduzione di diversi nuovi moduli e ruolo dell'UFCL quale Ufficio specializzato

­

Verifica finale del Consuntivo 2006

­

Verifica della gestione dei crediti e del conteggio degli acquisti informatici

­

Verifica dei nuovi processi del modello dei locatari

­

Verifica trasversale della redditività di contratti di servizio pluriennali

Ufficio federale dell'informatica e della telecomunicazione ­

Verifica trasversale nel settore della gestione elettronica degli affari (GEVER)

­

Acquisto di servizi e di beni informatici in collaborazione con l'Ufficio federale delle costruzioni e della logistica

­

Attuazione dei processi NOVE IT P06 nel centro esercizio e amministrazione delle banche dati Oracle

­

Verifica finale del Consuntivo 2006

­

Verifica dell'amministrazione del progetto PKI

Ufficio federale delle assicurazioni private ­

2410

Revisione del Servizio e valutazione delle nuove attività di sorveglianza

Commissione federale delle banche ­

Revisione del Servizio ­ regolarità e legalità

Dipartimento federale dell'economia Segreteria di Stato dell'economia ­

Valutazione della promozione delle esportazioni del 2005: attuazione delle raccomandazioni

­

Revisione nel settore LOCATION Switzerland

­

Cooperazione allo sviluppo economico, prestiti e partecipazioni

­

Follow-up della revisione dei conti nel settore Svizzera Turismo

­

Verifica trasversale dell'efficacia dell'ispettorato delle finanze

­

Verifica del Chernobyl Shelter Fund

Assicurazione contro la disoccupazione ­

Verifica delle trattenute AD/AVS nel 2006

­

Verifica del conto annuale 2006 del Fondo AD

­

Verifica del progetto «Nuovo concetto collocamento e statistica del mercato del lavoro»

Ufficio federale dell'agricoltura ­

Verifica trasversale dei sussidi per le organizzazioni nel settore dell'agricoltura

­

Follow-up della valutazione del controllo del traffico di animali

­

Verifica intermedia del Consuntivo 2007

­

Verifica trasversale dell'efficacia dell'ispettorato delle finanze

­

Istituto di virologia e d'immunoprofilassi

­

Verifica trasversale della vigilanza e gestione degli Uffici GEMAP da parte dei Dipartimenti

Ufficio federale delle abitazioni ­

Verifica della funzionalità del Sapomp Wohnbau AG, vendite di immobili regolate e follow-up della valutazione 2002

Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni Ufficio federale dei trasporti ­

Verifica del concetto di vigilanza «raccordo alla rete ad alta velocità» e follow-up della verifica del materiale rotabile FERROVIA 2000, prima tappa

2411

­

Verifica dei pagamenti di sussidi per gli investimenti relativi al traffico combinato del destinatario dei sussidi e follow-up della vigilanza finanziaria nella sessione traffico merci

­

FFS SA: Computi interni derivanti dalla/per la divisione Infrastrutture

­

Verifica trasversale dell'efficacia dell'ispettorato delle finanze

Nuova ferrovia transalpina ­

Analisi dei rapporti sulle istanze di controllo NFTA

­

Analisi dei rapporti sullo stato dei lavori II/2006 e I/2007

­

Coordinazione delle diverse istanze di controllo NFTA

­

AlpTransit Gotthard AG: verifica della costruzione, controllo della qualità d'esecuzione e follow-up della vigilanza 2006

Ufficio federale dell'aviazione civile ­

Verifica dell'attuazione del decreto del Consiglio federale del 25 febbraio 2004 sulle misure per la sicurezza dell'aviazione, per il sistema interno di controllo e il follow-up 2005

Ufficio federale dell'energia ­

Verifica del governo IT

­

Verifica finale del Consuntivo 2006

­

Verifica trasversale della Divisione principale della sicurezza degli impianti nucleari: gestione degli Uffici GEMAP da parte dei Dipartimenti

Ufficio federale delle strade ­

Valutazione della normalizzazione relativa all'economicità per il passaggio della fauna selvatica nel settore strade nazionali

­

Verifica dell'esecuzione del progetto nel settore Traffico lento

­

Verifica finale del Consuntivo 2006

­

Verifica trasversale: redditività e rapporto costi-benefici di grandi progetti IT

­

Verifica trasversale dell'efficacia dell'ispettorato delle finanze

Ufficio federale delle comunicazioni ­

GEMAP ­ mandato di prestazione 2006­2008 e follow-up della revisione 2005

­

Verifica del bilancio di apertura secondo il NMC

Ufficio federale dell'ambiente ­

Verifica del Chernobyl Shelter Fund (EUROSAI)

­

Verifica del governo IT

­

Verifica finale del Consuntivo 2006

2412

Verifiche trasversali tra Uffici e dipartimenti (le seguenti verifiche figurano anche sotto il relativo Servizio) ­

Verifica trasversale dei collaudi del fabbricato, messa in esercizio di edifici nonché garanzie

­

Verifica trasversale dell'efficacia dell'ispettorato delle finanze

­

Verifica trasversale della sorveglianza e gestione degli Uffici GEMAP da parte dei Dipartimenti

­

Verifica trasversale della redditività e del rapporto costi-benefici di grandi progetti IT

­

Verifica trasversale nel settore della gestione elettronica degli affari (GEVER)

­

Verifica trasversale della redditività di contratti di servizio pluriennali

Fondazioni, istituti, fondi e organizzazioni specializzate Fondazione per gli immobili delle organizzazioni internazionali, Ginevra (FIPOI) ­

Verifica del conto annuale 2006

­

Verifica intermedia del conto annuale 2007

Fondazione Marcel Benoist ­

Verifica del conto annuale 2006

Fondazione Pro Arte ­

Verifica del conto annuale 2006

Pro Helvetia ­

Verifica del conto annuale 2006

Fondazione Un futuro per i nomadi svizzeri ­

Verifica del conto annuale 2006

Organo di accreditamento e di garanzia della qualità delle istituzioni universitarie svizzere ­

Verifica del conto annuale 2006

Conferenza dei rettori delle Università svizzere ­

Verifica del conto annuale 2006

Fondo nazionale svizzero ­

Verifica del conto annuale 2006

Ufficio svizzero di coordinamento per la ricerca nel settore dell'istruzione, Aarau ­

Verifica del conto annuale 2006

2413

Conferenza universitaria svizzera, Berna ­

Verifica del conto annuale 2006

Settore dei Politecnici federali ­

Verifica finale del conto annuale consolidato 2006

Consiglio dei PF ­

Verifica del conto annuale 2006

­

Verifica intermedia del conto annuale 2007

­

Sostegno dell'ispettorato delle finanze in occasione delle verifiche SAP

Politecnico federale di Zurigo ­

Vigilanza finanziaria, accertamenti relativi alla fondazione del Politecnico federale di Zurigo

­

Verifica intermedia del conto annuale 2006

­

Verifica del conto annuale 2006

­

Verifica trasversale: redditività di contratti di servizio pluriennali

­

Verifica intermedia del conto annuale 2007

Politecnico federale di Losanna ­

Verifica trasversale dei collaudi del fabbricato, messa in esercizio di edifici nonché garanzie

­

Verifica intermedia del conto annuale 2006

­

Verifica del conto annuale 2006

­

Verifica intermedia del conto annuale 2007

Istituto federale di ricerca per la foresta, la neve e il paesaggio ­

Verifica del conto annuale 2006

­

Verifica intermedia del conto annuale 2007

Istituto federale di prova dei materiali e di ricerca ­

Verifica del conto annuale 2006

­

Verifica intermedia del conto annuale 2007 con l'informatica

Istituto federale per l'approvvigionamento, la depurazione e la protezione delle acque ­

Verifica del conto annuale 2006

­

Verifica intermedia del conto annuale 2007 con l'informatica

Istituto Paul Scherrer ­

Verifica del conto annuale 2006

­

Verifica trasversale: redditività di contratti di servizio pluriennali

­

Verifica del conto annuale 2007

2414

swissmedic ­

Verifica del conto annuale 2006

­

Verifica intermedia del conto annuale 2007

Istituto Federale della Proprietà Intellettuale ­

Verifica del conto annuale 2006/07

­

Verifica intermedia del conto annuale 2006/07

­

Verifica del conto annuale 2006/07 della cassa del personale

­

Verifica del conto del progetto 2006 SPC Vietnam

Fondo sociale per la difesa e la protezione della popolazione ­

Verifica del conto annuale 2006

Regia federale degli alcool ­

Verifica del conto annuale 2006

­

Verifica intermedia del conto annuale 2007

­

Valutazione della strategia di controllo delle risorse impiegate e dei risultati di controllo

Fondo per la garanzia dei rischi delle esportazioni ­

Verifica del conto annuale 2006

Associazione svizzera delle cooperative di fideiussione delle arti e mestieri ­

Verifica del conto annuale 2006

Fondo per i grandi progetti ferroviari ­

Verifica del conto annuale 2006

Fondi paesaggio Svizzera ­

Verifica del conto annuale 2006

Fondi per il promovimento della ricerca sulle foreste e sul legname ­

Verifica del conto annuale 2006

Fondazione parco nazionale svizzero ­

Verifica del conto annuale 2006

­

Verifica intermedia del conto del nuovo progetto di costruzione - follow-up

Organizzazioni internazionali Organizzazione intergovernativa per i trasporti internazionali ferroviari ­

Verifica del conto annuale 2006

2415

Unione postale universale ­

Verifica del conto annuale 2005­2006 dell'Unione e dei conti speciali

­

Verifica intermedia del conto annuale 2007­2008 dell'Unione e dei conti speciali: regolarità e redditività

­

Verifica del conto annuale 2006 della cassa pensioni e del Fondo di assicurazione

­

Verifica del conto annuale 2006 «Coupons-réponse internationaux»

­

Verifica del conto annuale 2006 del «Fondo per il miglioramento della qualità dei servizi»

­

Verifica del conto annuale 2006 del Programma di aiuto allo sviluppo dell'ONU e di altre contabilità speciali

­

Verifica intermedia 2007 del Programma di aiuto allo sviluppo dell'ONU e di altre contabilità speciali

Unione internazionale delle telecomunicazioni ­

Verifica del conto annuale 2006 della Cassa di assicurazione del personale

­

Verifica del conto annuale 2006 della Cassa di assicurazione per la protezione sanitaria del personale

­

Verifica del conto annuale TELECOM Americas 2005

­

Verifica del conto annuale 2006 del Programma di aiuto allo sviluppo dell'ONU e di altre contabilità speciali

­

Verifica intermedia del conto annuale 2007 del Programma di aiuto allo sviluppo dell'ONU e di altre contabilità speciali

­

Verifica del conto annuale 2006 del conto speciale TIES

­

Follow-up della verifica informatica 2002­2003

­

Verifica dell'amministrazione dei diritti di accesso SAP

­

Verifica intermedia del conto annuale 2006­2007 dell'Unione: regolarità e redditività

Organizzazione Mondiale della Proprietà Intellettuale ­

Verifica del conto annuale 2006 della cassa pensioni

­

Verifica del conto annuale 2006 del PNUD compresi Funds in trust (FIT)

­

Verifica intermedia del progetto di una nuova costruzione ­ follow-up verifica 2006

­

Verifica intermedia del conto annuale 2006­2007: regolarità e redditività

Associazione europea di libero scambio ­

Verifica del conto annuale 2006

Organizzazione internazionale delle Autorità supreme dello Stato per la verifica dei conti ­

2416

Verifica del conto annuale 2006

Unione internazionale per la protezione delle novità vegetali ­

Verifica intermedia del conto annuale 2006­2007

Sistemazione internazionale del Reno ­

Verifica del conto annuale 2006

2417

Allegato 2

Ispettorati delle finanze ai sensi dell'articolo 11 della legge sul Controllo delle finanze Ispettorato consolare e finanziario del Dipartimento federale degli affari esteri ­

Revisione interna della Direzione dello sviluppo e della cooperazione

­

Ispettorato delle finanze della Segreteria di Stato per l'educazione e la ricerca

­

Revisione interna del Consiglio dei PF

­

Ispettorato delle finanze del Dipartimento federale di giustizia e polizia

­

Revisione interna della difesa

­

Ispettorato delle finanze armasuisse

­

Ispettorato interno dell'Ufficio centrale di compensazione

­

Ispettorato delle finanze dell'Amministrazione federale delle contribuzioni

­

Ispettorato della Direzione generale delle dogane

­

Ispettorato delle finanze dell'Ufficio federale delle costruzioni e della logistica

­

Revisione interna della SECO

­

Ispettorato delle finanze dell'Ufficio federale dell'agricoltura

­

Revisione dell'Ufficio federale dei trasporti

2418

Allegato 3

Organigramma Direzione

Direttore: K. Grüter

SM di direzione / Internazionale A. Taugwalder

Personale / Comunicazione I. Strobel

Diritto M. Wasem

Supporto C. Reinhardt

Direttore supplente: A. Vuillemin

Settori di verifica

Vicedirettore: M. Huissoud

Direttore supplente: A. Vuillemin DFAE / DDPS J.-M. Blanchard

DFI / Organiz.

internazionali

DATEC

ASR / DFE

CaF / SP / DFF

DFGP / UFPER / UFR

D. Neier

B. Hächler

C. Mücher

E.-S. Jeannet

M. Kessler

Ass. sociali /

Vigilanza e revisione finanziaria 1 D. Monnot Settori special.

Vicedirettore: M.

Huissoud

Vigilanza e revisione finanziaria 2 H.-R. Wagner Vigilanza e revisione finanziaria 3 R. Durrer

Verifiche informatiche M. Magnini Verifiche delle costruzioni e degli acquisti P. Zumbühl Verifica della redditività e valutazione E. Sangra

2419

2420