08.063 Messaggio concernente la concessione di un mutuo alla Fondazione per gli immobili delle organizzazioni internazionali (FIPOI) destinato a finanziare la costruzione di un padiglione logistico a Ginevra da parte del Comitato internazionale della Croce Rossa (CICR) del 10 settembre 2008

Onorevoli presidenti e consiglieri, con il presente messaggio vi sottoponiamo, per approvazione, un disegno di decreto federale concernente la concessione di un mutuo di 26 milioni di franchi alla Fondazione per gli immobili delle organizzazioni internazionali (FIPOI) destinato a finanziare la costruzione di un padiglione logistico a Ginevra da parte del Comitato internazionale della Croce Rossa (CICR).

Gradite, onorevoli presidenti e consiglieri, l'espressione della nostra alta considerazione.

10 settembre 2008

In nome del Consiglio federale svizzero: Il presidente della Confederazione, Pascal Couchepin La cancelliera della Confederazione, Corina Casanova

2007-2668

6939

Compendio Le Camere federali sono invitate ad accordare alla FIPOI, mediante un credito d'impegno, un mutuo di 26 milioni per finanziare la costruzione di un padiglione logistico da parte del CICR.

La Svizzera vanta una lunga tradizione nell'accogliere i «beneficiari istituzionali» ai sensi dell'articolo 2 della legge del 22 giugno 20071 sullo Stato ospite (LSO) e nell'ospitare conferenze internazionali. Nel suo ruolo di Stato ospite, gode di una piattaforma unica e preziosa per attuare la propria politica estera. Dopo l'adesione della Svizzera all'Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU), la sua politica dello Stato ospite ha acquisito ulteriore importanza e visibilità.

Elemento fondamentale di tale politica sono le agevolazioni che la Confederazione è in grado di accordare per il tramite della Fondazione per gli immobili delle organizzazioni internazionali (FIPOI) a Ginevra. Gli statuti della Fondazione consentono alle istituzioni internazionali che intendono costruire o acquistare un edificio di accendere, per il loro progetto, un mutuo senza interessi della Confederazione rimborsabile in 50 anni. Tale strumento rappresenta una forma particolarmente interessante di promozione della Ginevra internazionale e dell'Arco lemanico in grado di consolidare la presenza delle organizzazioni internazionali che hanno scelto di stabilirvi la propria sede.

Con il presente messaggio, il Consiglio federale invita le Camere federali ad approvare, nel quadro della politica svizzera dello Stato ospite, la concessione di un credito d'impegno di 26 milioni di franchi per finanziare un mutuo rimborsabile dello stesso importo destinato a finanziare la costruzione di un padiglione logistico da parte del Comitato internazionale della Croce Rossa (CICR), con sede a Ginevra dal 1863. La FIPOI si occuperà dell'assistenza tecnica e della consulenza al committente per la realizzazione del progetto.

1

RS 191.12

6940

Messaggio 1

Contesto

L'obiettivo del presente messaggio è concedere un muto senza interessi di 26 milioni di franchi alla Fondazione per gli immobili delle organizzazioni internazionali (FIPOI) a Ginevra per finanziare la costruzione di un padiglione logistico da parte del Comitato internazionale della Croce Rossa (CICR) a Ginevra. La FIPOI si occuperà dell'assistenza tecnica e della consulenza al committente per la realizzazione del progetto.

1.1

Il ruolo internazionale di Ginevra

La Svizzera vanta una lunga tradizione nell'accogliere organizzazioni e istituzioni internazionali tanto che oggi sono numerose ad avervi stabilito la propria sede. Per la politica estera svizzera la loro presenza rappresenta una grande opportunità oltre che una piattaforma essenziale. Il CICR, fondato a Ginevra nel 1863, è una delle più vecchie tra queste organizzazioni.

In seguito alla sua adesione all'Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) nel 2002, la Svizzera ha visto crescere l'importanza e la visibilità della sua politica dello Stato ospite nonché del suo ruolo di primo piano quale sede di numerose organizzazioni intergovernative e luogo di conferenze e incontri multilaterali. La Ginevra internazionale fornisce un contributo decisivo alla concretizzazione di suddetta politica.

In totale, 25 organizzazioni internazionali hanno concluso un accordo di sede con la Svizzera, cui si aggiungono numerosi organismi, programmi e segreterie istituiti nel quadro di convenzioni internazionali. Il numero di organizzazioni non governative (ONG) con sede in Svizzera ammonta a circa 250, 170 delle quali ricoprono una funzione consultiva presso le Nazioni Unite. Tra le ONG più importanti si possono citare il Consiglio ecumenico delle Chiese (CEC) e il World Wide Fund for Nature (WWF, ex World Wildlife Fund).

Ginevra è, per tradizione, il principale luogo d'incontro delle organizzazioni e istituzioni internazionali in Svizzera, ma è anche, con New York, uno dei principali centri della cooperazione multilaterale. Essa ospita, per esempio, una delle due sedi delle Nazioni Unite in Europa (ONUG), il Consiglio dei diritti dell'uomo dell'ONU (CDH) e varie istituzioni specializzate delle Nazioni Unite, quali l'Organizzazione internazionale del lavoro (OIL), l'Organizzazione mondiale della sanità (OMS), l'Organizzazione meteorologica mondiale (OMM), l'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR) e l'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani (UNHCHR), cui si aggiunge una serie di organizzazioni esterne al sistema ONU, quali l'Associazione europea di libero scambio (AELS) e l'Organizzazione mondiale del commercio (OMC).

Considerata l'importanza di Ginevra sul piano internazionale, 158 Stati vi hanno stabilito una missione diplomatica permanente. Ogni anno, la città sul Lemano ospita più di 2500 conferenze e convegni internazionali, cui partecipano circa 150 000 delegati.

6941

Oltre alla sua importanza politica per la Svizzera, la Ginevra internazionale è una componente importante della vita economica della regione lemanica, le cui ricadute superano ampiamente i confini cantonali. Sulle circa 25 000 persone impiegate dai «beneficiari istituzionali» ai sensi della legge federale del 22 giugno 2007 sullo Stato ospite (LSO), oltre il 90 per cento lavora a Ginevra. Inoltre, più di 14 000 impieghi nel settore privato, in particolare nel terziario, sono connessi alla presenza di organizzazioni internazionali a Ginevra e sulle rive svizzere del lago Lemano. Gli esborsi annui delle 25 organizzazioni internazionali che hanno concluso un accordo di sede con la Svizzera, 23 delle quali si trovano a Ginevra, ammontano a circa 4,5 miliardi di franchi, di cui oltre tre miliardi sono spesi in Svizzera sotto forma di stipendi o nell'acquisto di beni e servizi.

Il nuovo equilibrio delle forze politiche sorto alla fine della Guerra fredda ha causato profondi mutamenti nelle organizzazioni intergovernative e nelle istituzioni internazionali. La scomparsa dell'ordine bipolare ha rafforzato la concorrenza tra gli Stati interessati ad accogliere organizzazioni e conferenze internazionali. Per affrontare queste nuove sfide, il nostro Collegio ha sviluppato una strategia volta a consolidare la posizione della Svizzera quale Paese ospite, concentrandone gli sforzi su settori prioritari chiaramente definiti e nei quali è possibile sviluppare sinergie. In primo piano figurano le questioni umanitarie, i diritti dell'uomo, la politica di sicurezza e di disarmo, l'economia e il commercio, il lavoro, la scienza e la tecnologia, la sanità, l'ambiente e lo sviluppo sostenibile. Tale strategia permette di promuovere in maniera mirata la posizione della Svizzera e di rafforzarne il ruolo di Stato ospite di conferenze e congressi internazionali.

1.2

La politica immobiliare e la FIPOI

Come confermano le esperienze degli ultimi decenni, le operazioni immobiliari mirate costituiscono un aspetto essenziale e necessario della nostra politica dello Stato ospite. Ciò vale in particolare per la regione ginevrina dove le superfici per uffici a prezzi accessibili sono merce rara. In quanto Stato ospite, il nostro Paese ha dovuto misurarsi, in passato, con una crescente domanda di beni immobili, mentre i mezzi finanziari disponibili erano limitati. Per farvi fronte, nel 1964 la Confederazione e il Cantone di Ginevra hanno istituito la Fondazione per gli immobili delle organizzazioni internazionali (FIPOI), dotandosi così di un organismo tecnico competente in grado di adoperarsi attivamente nella pianificazione del fabbisogno immobiliare delle organizzazioni internazionali e di gestire la costruzione e la manutenzione degli edifici messi a disposizione di quest'ultime. Approvata dal nostro Consiglio il 14 gennaio 2004, la revisione degli statuti della FIPOI estende al Cantone di Vaud il raggio d'azione della Fondazione, limitato in precedenza al solo Cantone di Ginevra.

La FIPOI è posta sotto il controllo dell'Autorità federale di vigilanza sulle fondazioni e assoggettata al controllo finanziario della Confederazione e del Cantone di Ginevra. In virtù dei suoi statuti, ha il compito di mettere a disposizione delle organizzazioni intergovernative che hanno sede nella regione ginevrina o vi tengono conferenze internazionali immobili adeguati. Mediante la concessione di mutui senza interessi, rimborsabili entro un termine di 50 anni, consente alle organizzazioni internazionali di procedere all'acquisto, alla costruzione o al cambiamento di destinazione di un immobile. La stessa FIPOI può acquistare o costruire immobili, 6942

locarli e amministrarli. In taluni casi, mette i suoi servizi a disposizione di ONG internazionali.

Dall'istituzione della FIPOI nel 1964, la Confederazione le ha concesso mutui per un importo totale di poco più di 1 miliardo di franchi2. Alla fine del 2007, la Fondazione aveva rimborsato alla Confederazione, a titolo d'ammortamento e di interessi, la somma di 528 milioni di franchi. Mediante il decreto federale dell'8 giugno 20003, altri mutui per un importo di poco superiore a 289 milioni di franchi sono stati trasformati in donazioni. Il 31 dicembre 2007, il valore assicurativo (assicurazione contro gli incendi) del patrimonio immobiliare della FIPOI (dunque esclusi i terreni) è stato stimato a più di 878 milioni di franchi.

1.3

Il CICR

Fondato a Ginevra nel 1863, il CICR ha per missione di proteggere la vita e la dignità delle vittime di guerre e di violenze interne e di offrire loro assistenza, senza distinzione d'appartenenza politica, etnica, religiosa o sociale. Esso si sforza di prevenire la sofferenza umana promuovendo e rafforzando il diritto e i principi umanitari universali. Coordina e dirige le attività internazionali di soccorso del Movimento internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa nelle situazioni di conflitto.

Le funzioni e le attività del CICR sono riconosciute dalla Comunità internazionale.

Conformemente alle Convenzioni di Ginevra del 1949 e ai relativi Protocolli aggiuntivi del 1977 e 20054, il CICR è chiamato a svolgere compiti umanitari di vitale importanza in situazioni di conflitto armato. Istituito quale associazione ai sensi del diritto svizzero, il CICR è dotato, in virtù dell'anzidetto riconoscimento internazionale, di una personalità giuridica particolare: ha concluso un accordo di sede con la Svizzera5 e gode dello statuto di osservatore presso l'Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU). Collabora attivamente con altri organismi internazionali quali l'Unione europea, l'Unione africana, l'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa e con organizzazioni non governative, con le quali coordina le attività d'aiuto sul terreno. Opera in un'ottantina di Paesi ed è presente in modo permanente in oltre 60 di essi. Nel 2008 impiega circa 12 000 persone.

2 3 4

5

1071 milioni al 31 dicembre 2007.

FF 2000 3231 ­ 289 171 227 franchi.

Convenzione di Ginevra del 12 agosto 1949 per migliorare la sorte dei feriti e dei malati delle forze armate in campagna (RS 0.518.12), Convenzione di Ginevra del 12 agosto 1949 per migliorare la sorte dei feriti, dei malati e dei naufraghi delle forze armate di mare (RS 0.518.23), Convenzione di Ginevra del 12 agosto 1949 relativa al trattamento dei prigionieri di guerra (RS 0.518.42), Convenzione di Ginevra del 12 agosto 1949 per la protezione delle persone civili in tempo di guerra (RS 0.518.51), Protocollo aggiuntivo dell'8 giugno 1977 alle Convenzioni di Ginevra del 12 agosto 1949 relativo alla protezione delle vittime dei conflitti armati internazionali (Protocollo I) (RS 0.518.521), Protocollo aggiuntivo dell'8 giugno 1977 alle Convenzioni di Ginevra del 12 agosto 1949 relativo alla protezione delle vittime dei conflitti armati non internazionali (Protocollo II) (RS 0.518.522), Protocollo aggiuntivo dell'8 dicembre 2005 alle Convenzioni di Ginevra del 12 agosto 1949 relativo all'adozione di un segno distintivo addizionale (Protocollo III) (RS 0.518.523).

Accordo del 19 marzo 1993 tra il Consiglio federale svizzero e il Comitato internazionale della Croce Rossa per determinare lo statuto giuridico del Comitato in Svizzera (RS 0.192.122.50).

6943

Il CICR è finanziato unicamente con i contributi volontari degli Stati cofirmatari delle Convenzioni di Ginevra (governi), delle Società nazionali della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa, di organizzazioni internazionali (come la Commissione europea) e con diversi apporti pubblici o privati. Alla fine di ogni anno il CICR lancia per l'anno seguente una richiesta di fondi per finanziare le sue attività in sede o sul terreno. Così facendo, il CICR dispone sempre di riserve sufficienti per intervenire tempestivamente in situazioni di emergenza umanitaria. Per il 2008 ha ricevuto oltre 1 miliardo di franchi svizzeri.

Il CICR è il principale partner della Confederazione nel settore dell'aiuto umanitario internazionale e, da sempre, intrattiene con essa rapporti stretti e privilegiati, in particolare nell'ambito dell'elaborazione del diritto umanitario internazionale. Il nostro Consiglio è infatti depositario delle summenzionate Convenzioni di Ginevra, il che assegna alla Svizzera responsabilità internazionali quanto al rispetto, all'attuazione e allo sviluppo del diritto umanitario internazionale. D'altro canto, i membri dell'Assemblea del CICR (attualmente 18) e il presidente sono sempre di nazionalità svizzera. Il reclutamento dei collaboratori del CICR, a Ginevra e sul terreno, avviene invece su base internazionale. Negli ultimi due decenni la Confederazione ha assegnato al CICR un terzo dei suoi fondi destinati all'aiuto umanitario. Con un importo di 97 milioni di franchi svizzeri, nel 2006 la Svizzera è stato il terzo Paese donatore del CICR dopo gli Stati Uniti e il Regno Unito.

2

Costruzione di un nuovo padiglione logistico per il CICR

2.1

Situazione attuale

Il CICR è attualmente locatario di un padiglione logistico a Vernier, nel Cantone di Ginevra. Il padiglione funge da magazzino per il materiale d'emergenza e di pronto intervento quali prodotti farmaceutici, medicinali, prodotti ortopedici, pompe, compressori e varie derrate alimentari destinate ad essere inviate nel mondo intero per aiutare le popolazioni che si trovano in zone di conflitto o in una situazione d'emergenza. Il CICR possiede altri centri logistici, in particolare a Nairobi per i materiali di soccorso voluminosi (tende, teloni, coperte, tende deposito ecc.) e a Bruxelles e Amman per i veicoli.

Ogni anno, tra 30 e 40 milioni di tonnellate di merci transitano dal padiglione logistico di Vernier. Mezzi pesanti scaricano quotidianamente pallet di prodotti da sballare, controllare e quindi immagazzinare. In media, giungono a Vernier 25 forniture al giorno il 60 per cento delle quali via camion. Parallelamente, nello stesso padiglione si preparano colli di merce da destinare ai rappresentanti del CICR in missione nei vari Paesi. Ogni anno vengono preparate 3262 tonnellate (ossia 12,5 tonnellate al giorno) di prodotti e di materiali, che lasciano il padiglione su autoveicoli pesanti o container.

A parte i problemi legati alla sicurezza e alla scarsa manutenzione, il padiglione logistico di Vernier non è più in grado, con la sua capacità di stoccaggio, di soddisfare le esigenze del CICR: vi trovano posto appena 1956 pallet di merci, mentre il CICR dovrebbe poterne stoccare regolarmente oltre 2500; quelli in eccesso sono depositati nei corridoi o nelle aree di lavoro, persino all'esterno, il che impedisce il buono svolgimento dei lavori preparatori. Il CICR ritiene che entro il 2012 le sue 6944

esigenze in termini di aree per lo stoccaggio e locali di lavoro aumenteranno del 20 per cento.

Il CICR deve altresì fare fronte all'aumento degli archivi, che per il momento sono immagazzinati principalmente in locali a Manila, Lyss, Ginevra (sede centrale) e Vernier. La mancanza di posto per gli archivi è stimata tra 7500 e 9700 metri lineari (ml) per i prossimi vent'anni.

Concretamente, le stime del CICR riguardo alle proprie esigenze di spazio sono le seguenti: ­

una superficie di stoccaggio totale di circa 3000 m2, comprendente un padiglione principale di 12 m d'altezza;

­

una superficie d'archiviazione di circa 3000 m2;

­

una superficie di preparazione di 1 400 m2 e di 5 m d'altezza;

­

una superficie con una cinquantina di uffici e varie sale di riunione;

­

un parcheggio sotterraneo di circa 1000 m2 con 45 posti auto.

La costruzione descritta più avanti garantirà al CICR il posto necessario per immagazzinare le merci e per ospitare gli archivi, gli uffici, gli spazi comuni e le sale di riunione necessarie a dirigere operazioni umanitarie urgenti. Una volta costruito il nuovo padiglione, il CICR rescinderà il contratto di locazione del padiglione di Vernier.

2.2

Il progetto

Con lettera del 22 maggio 2008, il presidente del CICR ha chiesto alla Confederazione un mutuo FIPOI dell'importo di 26 milioni di franchi per finanziare la costruzione di un padiglione logistico destinato a risolvere i problemi evocati sopra. Il costo totale della costruzione ammonta a 31 807 000 franchi. Il CICR prenderà a suo carico la differenza.

Le circa 60 delegazioni e 150 subdelegazioni del CICR nel mondo hanno esaminato la possibilità di costruire un deposito in altre località in Europa, in Asia o in Medio Oriente conducendo studi d'insediamento. Dalle analisi è tuttavia emerso che i vantaggi offerti da Ginevra sono superiori a quelli di altri luoghi soprattutto se si considerano le sue eccellenti vie di comunicazione internazionali, la disponibilità del personale e non da ultimo il sostegno dell'insieme delle autorità comunali, cantonali e federali.

Per il CICR, la costruzione di questo padiglione traduce la volontà di consolidare a Ginevra un polo centrale per lo stoccaggio e l'acquisto di articoli ad alto valore aggiunto (cfr. n. 2.1). Parallelamente, il padiglione logistico servirà a proteggere gli archivi delle delegazioni del CICR. Unici e insostituibili, devono essere conservati per 25 anni e protetti, a lungo termine, da fuoco, acqua, sismi, furto, vandalismo, insolazione, polvere e umidità. Il padiglione comprenderà altresì uffici, spazi comuni e sale di riunione affinché, in situazioni di crisi umanitaria, le operazioni tese a fornire tempestivamente materiale e medicinali possano essere condotte in modo ottimale.

Progettato dallo studio d'architettura «group8», il complesso logistico di 70 286 m3, comprendente un locale di oltre 2000 m2 per la conservazione degli archivi secondo 6945

le norme più rigorose in materia, soddisfa perfettamente i bisogni di logistica e di archiviazione a lungo termine. Inoltre, valorizza al meglio la parcella scelta, grazie alle comunicazioni e alle relazioni spaziali, visuali e funzionali che andranno sviluppandosi tra i vari settori (stoccaggio, archiviazione, ufficio) a beneficio di future sinergie e del funzionamento interno.

Il nuovo padiglione verrà eretto sulla parcella 10376 del piano catastale 45 GinevraSatigny (Comune di Meyrin-Satigny), in una zona di sviluppo industriale e artigianale. Sulla parcella, di proprietà della Fondation des terrains industriels di Ginevra, grava un diritto di superficie a titolo oneroso. Il CICR presenterà al Consiglio di Stato di Ginevra una domanda di esenzione. La parcella si trova sulla sponda destra del lago (dove ha sede anche il CICR), gode di una buona accessibilità alla rete stradale e autostradale, è situata nei pressi dell'aeroporto, offre i vantaggi di una zona industriale molto vicina a una zona verde ed è ben servita dalle FFS e dai Transports publics genevois (TPG).

Le singole aree del complesso, ognuna con un propria destinazione d'uso, formano un rettangolo. L'altezza, identica su tutti i lati, conferisce una forma neutra al volume. Il colore bianco rafforza l'idea di neutralità legata alla vocazione del CICR.

L'edificio sarà arretrato rispetto alla strada, così da poter realizzare un piazzale cui avranno accesso i fornitori e uno spazio d'accoglienza esterno per gli utenti. Il piazzale d'accesso è stato pensato in modo da non ostacolare i movimenti dei veicoli. La disposizione delle singole aree del padiglione logistico segue un ordine razionale teso a limitare al massimo gli incroci dei flussi e a collegare direttamente le zone di ricezione, stoccaggio e preparazione delle merci. I magazzinieri, cui è riservato il piano intermedio, sono in grado di vedere le aree di partenza e di arrivo delle merci e dispongono di un collegamento verticale diretto alla zona amministrativa.

Le scelte architettoniche e organizzative si inseriscono in una logica di sviluppo sostenibile. La parcella è utilizzata in modo razionale. I volumi dei singoli spazi e la cura posta nell'edificazione della facciata consentono di minimizzare i costi energetici del padiglione. L'edificio è munito di un impianto ad alto
rendimento di ventilazione meccanica a doppio flusso con recupero di calore. Il sistema garantisce la qualità e il ricambio dell'aria necessari e il controllo del consumo d'energia. La strutturazione del padiglione, sia nelle zone di lavoro sia nella parte logistica, favorisce la diffusione della luce naturale e consente di evitare il ricorso sistematico alla luce artificiale durante il giorno.

Il padiglione logistico si estende su 4510 m2 ed ha una superficie utile lorda di 11 527 m2. La superficie utile netta, di 11 010 m2 , è suddivisa su cinque livelli e ingloba, in particolare: ­

un padiglione di stoccaggio principale al pianterreno di 12,4 metri d'altezza per 2299 m2 di superficie;

­

una superficie di preparazione al pianterreno di 5,6 metri d'altezza per 1314 m2 di superficie;

­

un parcheggio sotterraneo con 45 posti auto;

­

3 sale di riunione;

­

50 uffici individuali e 4 uffici a uso comune;

­

una superficie d'archiviazione totale di 2825 m2.

6946

La superficie utile netta in m2 dell'edificio è utilizzata come segue: Superficie totale nel padiglione in m2

Destinazione

Parcheggio Archivi Stoccaggio di materiale Superficie padiglione di preparazione Uffici (50 individuali e 4 a uso comune) Locali a uso comune (6 sale di riunione)

1006 2825 2815 1850 1913 601

Totale

3

11 010

I costi

A maggio 2008, il costo totale massimo del progetto (IVA esclusa) è stato stimato a 31 807 000 franchi, comprensivi di una riserva per imprevisti pari a 503 800 franchi e di una riserva sempre di 503 800 franchi per il rincaro. La ripartizione dei costi è la seguente: Costi secondo il Codice dei costi di costruzione (CCC) CCC

Categoria dei costi principali

Costi (in CHF)

%

0 1 2 4 5 6 7 8

Terreno (pro memoria) Lavori preparatori Edificio Sistemazioni esterne Spese accessorie Riserve per imprevisti Riserve per il rincaro Onorari

0 1 396 000 22 666 000 1 131 000 503 800 503 800 503 800 5 102 600

0 4,40 71,26 3,56 1,58 1,58 1,58 16,04

Importo totale del progetto

31 807 000

100,00

Finanziamento da parte del CICR Totale del mutuo della Confederazione alla FIPOI

./.

5 807 000 26 000 000

Le voci del CCC riportate comprendono in particolare le posizioni seguenti:

6947

Terreno (CCC 0) Sul terreno di costruzione di proprietà della Fondation des terrains industriels (FTI) grava un diritto di superficie a titolo oneroso. Il CICR prenderà a suo carico il pagamento del diritto di superficie. Una domanda di esenzione sarà presentata al Consiglio di Stato di Ginevra.

Lavori preparatori (CCC 1) Vi rientrano la preparazione del cantiere, i lavori di adeguamento da effettuare sulle canalizzazioni esistenti, i muri di sostegno e l'eliminazione delle acque di scarico.

Edificio (CCC 2) Spese per gli scavi, per la costruzione del padiglione e per i lavori che servono a rendere utilizzabile l'edificio in modo duraturo (compresi gli impianti elettrici e sanitari, di trasporto e le installazioni di sicurezza).

Sistemazioni esterne (CCC 4) Costi dei lavori di sistemazione esterna sul terreno, comprese le recinzioni, di sistemazione del terreno e di giardinaggio (nuove piante, irrigazione e illuminazione del giardino).

Spese accessorie (CCC 5) Spese per autorizzazioni ed emolumenti, per la riproduzione di documenti e per modelli, assicurazioni e altre spese.

Riserve per imprevisti (CCC 6) Importi destinati a coprire le spese impreviste che potrebbero insorgere dopo l'inizio del cantiere.

Rincaro (CCC 7) Riserve destinate a coprire le eventuali ripercussioni del rincaro.

Onorari (CCC 8) Onorari per i preparativi legati alla costruzione, all'edificio, agli equipaggiamenti e all'ambiente esterno.

6948

4

Finanziamento del nuovo padiglione del CICR

Già in passato la Confederazione ha accordato numerosi mutui senza interessi per realizzare edifici che garantissero alle organizzazioni internazionali condizioni di lavoro adeguate. Ciò è attestato dai precedenti messaggi6, in base ai quali le Camere federali hanno approvato crediti d'impegno per mutui alla FIPOI.

Prima della realizzazione del progetto, la FIPOI concluderà un accordo di mutuo con il committente CICR, in cui verrà stabilito chiaramente il limite di 26 milioni di franchi per l'impegno finanziario della Confederazione.

5

Ripercussioni

5.1

Ripercussioni finanziarie

La concessione di un mutuo alla FIPOI per finanziare la costruzione di un nuovo padiglione logistico da parte del CICR comporta per la Confederazione un onere totale di 26 milioni di franchi, suddiviso sugli anni 2009­2011 e iscritto nel preventivo del DFAE per gli stessi anni7. La spesa in questione è destinata a un mutuo rimborsabile entro 50 anni dal termine dei lavori di costruzione.

5.2

Subordinazione al freno alle spese

Nell'articolo 1, il disegno di decreto federale allegato prevede la concessione di un credito d'impegno ai sensi dell'articolo 21 della legge federale del 7 ottobre 20058 sulle finanze della Confederazione, per un importo di 26 milioni di franchi. Trattandosi di una nuova spesa unica che supera i 20 milioni di franchi, l'articolo 1 del disegno di decreto sottostà al freno alle spese e deve ottenere il consenso della maggioranza dei membri di ciascuna Camera, conformemente all'articolo 159 capoverso 3 lettera b della Costituzione federale (Cost.)9.

6

7 8 9

Messaggi del CF del 18 settembre 1964 (FIPOI, GATT, AELS; FF 1964 I 1919), del 6 giugno 1966 (OIL; FF 1966 I 789), del 5 giugno 1967 (ONU, ITU, OMM, UPU; FF 1967 I 746), del 17 febbraio 1971 (AELS, CICG, OMPI, OIL; FF 1971 I 314), del 1° maggio 1974 (CERN; FF 1974 I 1329), del 7 agosto 1974 (ITU, OIL, WIPO; FF 1974 II 437), del 2 marzo 1977 (OMPI; FF 1977 I 1189), del 25 maggio 1983 (CIM; FF 1983 II 1445), del 5 marzo 1984 (CERN; FF 1984 I 965), del 27 novembre 1985 (UIT; FF 1985 III 431), del 18 febbraio 1987 (OMPI; FF 1987 I 664), del 13 febbraio 1989 (UNHCR; FF 1989 I 1025), del 17 febbraio 1993 (CERN, OMM; FF 1993 I 965), del 30 maggio 1994 (GEC, Federazione internazionale delle Società della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa; FF 1994 III 945), del 19 settembre 1994 (OMM, CWR; FF 1994 V 245) e del 15 maggio 1996 (UIT; FF 1996 III 1), del 16 aprile 2003 (OMS/ ONUAIDS; FF 2003 2933), del 7 dicembre 2007 (UICN; FF 2008 I 173).

Voce di bilancio A4200.0117 Fondazione per gli immobili delle organizzazioni internazionali FIPOI RS 611.0 RS 101

6949

5.3

Ripercussioni per il personale

Il disegno di decreto federale proposto non inciderà sull'effettivo del personale della Confederazione.

5.4

Ripercussioni per i Cantoni e per i Comuni

L'attuazione del decreto federale allegato è compito della Confederazione. Il progetto di costruzione non causerà quindi spese particolari per il Cantone di Ginevra e per il Comune di Meyrin-Satigny.

6

Programma di legislatura

Il progetto di concessione di un mutuo FIPOI al CICR per la costruzione di un edificio si iscrive nell'ambito della politica svizzera dello Stato ospite e figura nel programma di legislatura 2007­201110 sotto l'indirizzo politico 5, «Consolidare la posizione della Svizzera nel mondo globalizzato», nell'obiettivo 14 «Istituire un sistema multilaterale di regole» e nell'obiettivo 15 «Promuovere la pace e prevenire i conflitti».

7

Aspetti giuridici

7.1

Basi legali

La LSO è la base legale per la concessione di mutui alla FIPOI. L'articolo 20 lettera b della legge prevede che la Confederazione possa accordare alla FIPOI mutui senza interessi rimborsabili in 50 anni. In virtù dell'articolo 22 LSO, al Parlamento può essere chiesto un credito d'impegno quando i mezzi finanziari necessari al finanziamento vanno oltre un anno contabile, come nella fattispecie. La competenza delle Camere federali in materia di bilancio è sancita dall'articolo 167 Cost.

Il progetto di costruzione oggetto del presente messaggio non è destinato alla Confederazione bensì a un'istituzione terza e di conseguenza non sottostà alla legge federale del 16 dicembre 199411 sugli acquisti pubblici (LAPub).

7.2

Forma dell'atto

Conformemente all'articolo 163 capoverso 2 Cost. e all'articolo 25 capoverso 2 della legge del 13 dicembre 200212 sul Parlamento, l'atto da adottare nella fattispecie è un decreto federale semplice che non sottostà a referendum.

10 11 12

FF 2008 669 RS 172.056.1 RS 171.10

6950

6951

Immagine virtuale del nuovo padiglione logistico

Allegato

6952

Posizione geografica del padiglione (ubicazione)

6953

Posizione geografica del futuro padiglione (foto panoramica)

6954