08.050 Messaggio concernente la concessione di un contributo a fondo perso alla Fondazione per gli immobili delle organizzazioni internazionali (FIPOI) per il finanziamento della ristrutturazione della sede dell'Organizzazione mondiale del commercio (OMC) a Ginevra del 30 maggio 2008

Onorevoli presidenti e consiglieri, con il presente messaggio vi sottoponiamo per approvazione un disegno di decreto federale concernente la concessione di un contributo a fondo perso alla Fondazione per gli immobili delle organizzazioni internazionali (FIPOI) per il finanziamento della ristrutturazione della sede dell'Organizzazione mondiale del commercio (OMC) a Ginevra (trasformazione e ampliamento della sala di conferenze «William Rappard compresi»).

Gradite, onorevoli presidenti e consiglieri, l'espressione della nostra alta considerazione.

30 maggio 2008

In nome del Consiglio federale svizzero: Il presidente della Confederazione, Pascal Couchepin La cancelliera della Confederazione, Corina Casanova

2008-0408

4379

Compendio L'Assemblea federale è invitata a concedere alla FIPOI un contributo a fondo perso di 45 milioni di franchi in forma di credito d'impegno per la ristrutturazione della sede dell'OMC a Ginevra.

La Svizzera vanta una lunga tradizione quale Stato ospite di organizzazioni internazionali e quale sede di conferenze e riunioni multilaterali. Il ruolo di Stato ospite pone il nostro Paese in una situazione incomparabile e privilegiata da cui sviluppare i propri interessi in materia di politica estera. La politica d'accoglienza e soprattutto il ruolo internazionale di Ginevra occupano perciò un posto molto importante nella politica estera della Svizzera.

Un elemento sostanziale della politica svizzera d'accoglienza consiste nelle prestazioni che la Confederazione garantisce mediante la Fondazione per gli immobili delle organizzazioni internazionali (FIPOI). La nuova legge federale sullo Stato ospite consente per esempio alla Confederazione di accordare direttamente o indirettamente, per il tramite della FIPOI, contributi finanziari e mutui per progetti edili alle organizzazioni intergovernative con sede in Svizzera. Si tratta di un particolare tipo di promozione che assicura l'insediamento duraturo, soprattutto a Ginevra, di organizzazioni internazionali riconosciute che già vi risiedono.

Con il presente messaggio il Consiglio federale invita l'Assemblea federale a concedere un credito d'impegno destinato a un contributo finanziario della Confederazione alla FIPOI nell'ambito della politica svizzera d'accoglienza. Il contributo è volto al finanziamento della ristrutturazione del Centre William Rappard (CWR), sede dell'Organizzazione mondiale del commercio (OMC) e comprende il potenziamento della capienza della Salle William Rappard (SWR), la sala di conferenze dell'OMC, nelle immediate vicinanze del CWR). La ristrutturazione è la prima fase della realizzazione del cosiddetto «site unique» dell'OMC che consentirà all'organizzazione di riunire tutte le proprie attività sotto un unico tetto e di far fronte a medio e a lungo termine alla crescita dell'effettivo del personale. La seconda fase consiste nel riattamento e nell'ampliamento dall'interno dell'edificio esistente, senza aumentare la superficie o modificare la facciata. Nella terza fase il CWR sarà esteso con la costruzione di un edificio
annesso. Per queste due fasi saranno presentati, a tempo debito, messaggi separati.

L'OMC è una delle maggiori organizzazioni intergovernative con sede in Svizzera.

La FIPOI seguirà il progetto di ristrutturazione e assisterà la committente nella realizzazione.

La concessione del credito d'impegno destinato al contributo a fondo perso comporta per la Confederazione un onere finanziario di 45 milioni di franchi.

4380

Elenco delle abbreviazioni ACE ACICI ACNUR AELS BRI CCC CDH CEC CEI CERN CICG CICR CIM CWR FIPOI GATS GATT GEC IBE/UNESCO IVA LDCs LSO OCSTAT OIL OIM OING OMC OMM OMPI OMS ONUAIDS OTIF SIA SWR TRIPS

Analisi dei costi secondo elementi Agenzia di cooperazione e d'informazione per il commercio internazionale Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati Associazione europea di libero scambio Banca dei regolamenti internazionali Codice dei costi di costruzione Consiglio dei diritti dell'uomo dell'ONU Consiglio ecumenico delle Chiese Commissione elettrotecnica internazionale Organizzazione europea per le ricerche nucleari Centre International de Conférence Genève Comitato internazionale della Croce Rossa Comitato intergovernativo per le migrazioni (trasformato nel 1989 in Organizzazione internazionale per le migrazioni, OIM) Centre William Rappard Fondazione per gli immobili delle organizzazioni internazionali Accordo generale sugli scambi di servizi Accordo generale sulle tariffe doganali e sul commercio internazionale Geneva Executive Center (oggi Casa internazionale dell'ambiente, IEH) Ufficio internazionale di educazione Imposta sul valore aggiunto Least developed countries Legge federale del 22 giugno 2007 sullo Stato ospite (RS 192.12) Ufficio cantonale di statistica di Ginevra Organizzazione internazionale del lavoro Organizzazione internazionale per le migrazioni Organizzazioni internazionali non governative Organizzazione mondiale del commercio Organizzazione meteorologica mondiale Organizzazione mondiale per la proprietà intellettuale Organizzazione mondiale della sanità Programma delle Nazioni Unite contro l'HIV/Aids Organizzazione intergovernativa per i trasporti internazionali per ferrovia Società svizzera degli ingegneri e architetti Salle William Rappard (sala di conferenze presso il CWR) Accordo sugli aspetti dei diritti di proprietà intellettuale attinenti al commercio 4381

UICN UIT UNHCHR UNOG UPU WEF

4382

Unione internazionale per la conservazione della natura e delle sue risorse Unione internazionale delle telecomunicazioni Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani Ufficio delle Nazioni Unite di Ginevra Unione postale universale Forum economico mondiale

Messaggio 1

Introduzione

1.1

Il ruolo internazionale di Ginevra

La Svizzera vanta una decennale tradizione quale Stato ospite delle organizzazioni internazionali; le più antiche sono state istituite nel 19° secolo. Oggi numerose organizzazioni intergovernative e altri organismi internazionali che sono beneficiari istituzionali ai sensi della legge federale del 22 giugno 20071 sullo Stato ospite (LSO) hanno sede in Svizzera. La loro forte presenza caratterizza il nostro Paese e costituisce una piattaforma di rilievo per la politica estera svizzera. L'adesione all'Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) ha rafforzato lo statuto della Svizzera in quanto Stato ospite e, in particolare, quello di Ginevra consolidando la nostra posizione di sede di numerose organizzazioni intergovernative e di centro per l'organizzazione di conferenze e incontri multilaterali.

In totale, 25 beneficiari istituzionali hanno concluso un accordo di sede con la Svizzera e con 6 organizzazioni internazionali quasi intergovernative esistono accordi fiscali. Vanno altresì ricordati innumerevoli altri organismi, programmi, e segretariati di trattati internazionali. Le organizzazioni non governative (ONG) che hanno sede in Svizzera sono circa 250; di queste 170 godono di statuto consultivo presso le Nazioni Unite, come per esempio il Consiglio ecumenico delle Chiese (CEC) e il Forum economico mondiale (WEF) a Ginevra.

Per tradizione, il principale punto d'incontro e la «piazza» svizzera dei beneficiari internazionali è Ginevra che, insieme a New York, è uno dei due più importanti siti della collaborazione multilaterale. Vi hanno sede, per esempio, l'Ufficio delle Nazioni Unite di Ginevra (UNOG), il Consiglio dei diritti dell'uomo dell'ONU (CDH), varie organizzazioni speciali dell'ONU (l'Organizzazione internazionale del lavoro OIL, l'Organizzazione mondiale della sanità OMS, l'Organizzazione meteorologica mondiale OMM, l'Organizzazione mondiale per la proprietà intellettuale OMPI, l'Unione internazionale delle telecomunicazioni UIT, l'Ufficio internazionale di educazione IBE/UNESCO) come pure gli Alti Commissariati delle Nazioni Unite per i rifugiati (ACNUR) e per i diritti umani (UNHCHR). A questi si aggiunge una serie di organizzazioni che non fanno parte del sistema dell'ONU quali l'Organizzazione mondiale del commercio (OMC), l'Organizzazione europea per le ricerche nucleari (CERN),
l'Organizzazione internazionale per le migrazioni (OIM) e il Comitato internazionale della Croce Rossa (CICR). Altre importanti organizzazioni intergovernative hanno sede a Berna (Unione postale universale, UPU) e a Basilea (Banca dei regolamenti internazionali, BRI).

Data la sua importanza, Ginevra accoglie le missioni permanenti di 160 Stati esteri e della Svizzera e ospita ogni anno migliaia di riunioni e di conferenze internazionali alle quali partecipano circa 170 000 delegati ed esperti (sono comprese le conferenze indette dalle OING).2 1 2

RS 192.12 Comunicato stampa: Résultats 2007 de l'enquête auprès des organisations internationales.

Office cantonal de la statistique (OCSTAT), Ginevra 25 feb. 2008.

ftp://ftp.geneve.ch/statistique/compresse/2008/geneve_cp_2008_07.pdf

4383

La cosiddetta «Ginevra internazionale» non riveste soltanto una grande rilevanza politica per la Svizzera ma è anche fondamentale per l'economia del Cantone di Ginevra e della Confederazione in generale. Complessivamente in Svizzera il personale internazionale comprende circa 40 000 persone, compresi familiari e domestici.

Inoltre circa 14 000 impieghi nel settore privato (in particolare nell'industria alberghiera) sono creati indirettamente dalla presenza delle organizzazioni internazionali e dipendono dalla Ginevra internazionale. Secondo le stime, le spese annue in Svizzera delle organizzazioni intergovernative firmatarie di un accordo di sede ammontano a circa 4,5 miliardi di franchi (2006), di cui oltre la metà rifluisce nell'economia svizzera sotto forma di salari o controprestazioni per merci e prestazioni di servizi.3 Da più di un decennio si risente, in materia di politica dello Stato ospite, una vivace concorrenza internazionale. Come osservato a più riprese negli anni scorsi dal nostro Consiglio, la fine della guerra fredda ha provocato un cambiamento cruciale anche nel settore delle organizzazioni internazionali. Con il tramonto della logica dei due blocchi, la concorrenza per ospitare le sedi delle organizzazioni multilaterali e per l'attribuzione di conferenze internazionali si è intensificata.4 Per rispondere a queste nuove sfide, il nostro Consiglio ha elaborato una strategia volta al consolidamento della posizione della Svizzera quale sede di organizzazioni internazionali. Alla quantità si preferisce la qualità. La Confederazione concentra i suoi sforzi in settori prioritari chiaramente definiti, nei quali si possono mantenere e sviluppare sinergie di lavoro. Nell'accogliere nuove organizzazioni si procede in maniera selettiva, in funzione degli ambiti centrali tradizionali: questioni umanitarie e diritti dell'uomo, politica della sicurezza e del disarmo, economia e lavoro, scienza e tecnologia nonché sanità, ambiente e sviluppo sostenibile. Questa strategia consente di rafforzare e potenziare in maniera mirata la posizione della Svizzera quale Stato ospite e in particolare quella di Ginevra come centro di conferenze e riunioni internazionali.

1.2

La politica immobiliare e la FIPOI

Come confermato dalle esperienze dei decenni passati, una politica immobiliare mirata costituisce un aspetto straordinariamente importante della politica d'accoglienza. Di conseguenza, si tratta di uno strumento molto utilizzato. Ciò vale in particolar modo a Ginevra, dove gli spazi per uffici finanziariamente accessibili sono estremamente difficili da reperire sul mercato.

La Fondazione per gli immobili delle organizzazioni internazionali (FIPOI) assiste le organizzazioni internazionali nell'acquisto di locali. La FIPOI è una fondazione di diritto privato svizzero fondata nel 1964 dalla Confederazione e dal Cantone di Ginevra per promuovere il ruolo di Ginevra come centro di incontri internazionali.5 3

4

5

Cfr. in proposito l'allegato 3 del rapporto del Consiglio federale del 15 giu. 2007 sulle relazioni con l'Organizzazione delle Nazioni Unite e con le organizzazioni internazionali che hanno sede in Svizzera (FF 2007 5143).

Cfr. in proposito il messaggio del 13 set. 2006 concernente la legge federale sui privilegi, le immunità e le facilitazioni, nonché sugli aiuti finanziari accordati dalla Svizzera quale Stato ospite (FF 2006 7539).

DF dell'11 dic. 1964 concernente la concessione di mutui alla FIPOI (FF 1964 II 2507).

4384

La FIPOI è sottoposta al controllo dell'Autorità federale di vigilanza sulle fondazioni nonché al Controllo federale delle finanze e a quello cantonale. La Confederazione e il Cantone di Ginevra, membri fondatori, dispongono ciascuno di tre rappresentanti nel consiglio di fondazione e ne a assumono a turno la presidenza.

La Fondazione è incaricata di mettere a disposizione delle organizzazioni internazionali un'offerta di locali interessante. A tal fine la Confederazione può concedere alla FIPOI contributi unici o ricorrenti (a fondo perso) come pure mutui senza interesse rimborsabili entro 50 anni, con i quali la Fondazione può agevolare alle organizzazioni internazionali l'acquisto, la costruzione o la ristrutturazione di immobili.

Inoltre la FIPOI stessa può acquistare o costruire immobili, metterli in locazione e amministrarli.

Per un'organizzazione che manca di locali, l'offerta di un mutuo senza interesse o, eccezionalmente, di una donazione per la costruzione o l'acquisizione di un edificio costituisce un'attrattiva sicura e tiene conto anche dell'interesse svizzero in quanto Stato ospite. In effetti, avviando con la consulenza e l'ausilio della FIPOI un progetto immobiliare di una certa entità e diventando proprietaria di un edificio, l'organizzazione si insedia più stabilmente in Svizzera. Di conseguenza la possibilità di concedere, nell'ambito dei crediti consentiti, mutui FIPOI o contributi finanziari è un fattore cruciale nell'attuazione della politica dello Stato ospite.

Dalla sua istituzione e fino 31 dicembre 2007 la Confederazione ha concesso alla FIPOI mutui per un importo di 699 milioni di franchi e donazioni per 372 milioni di franchi, ovvero, complessivamente, 1071 milioni di franchi. A fine 2007 la FIPOI aveva già versato, per questi prestiti federali, 528 milioni di franchi, di cui 341 milioni a titolo di rimborso e 187 milioni per il pagamento di interessi. Di conseguenza, al 31 dicembre 2007, la FIPOI doveva ancora alla Confederazione la somma di 358 milioni di franchi. Alla stessa data, il valore dei beni immobiliari della FIPOI, secondo le stime dell'assicurazione contro gli incendi, era pari a 664 milioni di franchi (878 milioni di franchi se si include il CWR).

Ai fini dell'attuazione della politica immobiliare descritta, il Cantone di Ginevra è un partner attivo
della Confederazione. Secondo una prassi di ormai lunga data, il Cantone rinuncia a percepire i canoni dei diritti di superficie per i terreni messi a disposizione delle organizzazioni internazionali o della FIPOI allorquando la Confederazione non esige interessi sui relativi mutui concessi alla FIPOI. Dal 1996, anno in cui le Camere federali hanno deciso che i futuri mutui alla FIPOI sarebbero stati senza interesse, la rinuncia del Cantone a percepire il canone del diritto di superficie è la regola.

1.3

L'Organizzazione mondiale del commercio (World Trade Organization, WTO)

Da dieci anni l'Organizzazione mondiale del commercio funge da quadro istituzionale per il sistema commerciale multilaterale e, come unica organizzazione internazionale, disciplina a livello globale le relazioni commerciali transfrontaliere tra gli Stati. L'OMC è anche un forum in seno al quale vengono condotti negoziati multilaterali per lo sviluppo delle relazioni commerciali.

4385

L'OMC ha iniziato la sua attività il 1° gennaio 1995, a conclusione di negoziati durati oltre sette anni, conosciuti come «Uruguay Round». Dell'OMC sono parte integrante l'Accordo generale sulle tariffe e sul commercio (GATT), che già dal 1948 è il dispositivo «provvisorio» in cui sono fissate le regole per il commercio internazionale di beni, l'Accordo generale sugli scambi di servizi (GATS) e l'Accordo sugli aspetti dei diritti di proprietà intellettuale attinenti al commercio (TRIPS). Un'acquisizione fondamentale, che costituisce un'importante novità rispetto al GATT, è l'istituzione, avvenuta con la nascita dell'OMC, dell'Organo di conciliazione (Dispute Settlement Body), denominato anche Organo per la composizione delle controversie, e dell'Istanza di ricorso (organo permanente di appello, Appellate Body). Con l'aiuto di tali procedure, i governi di Paesi membri dell'OMC possono intervenire contro pratiche di altri Stati contrarie alle regole dell'OMC.

Attualmente sono oltre una trentina gli accordi multilaterali stipulati nell'ambito dell'OMC, che ne sorveglia il rispetto. Gli accordi dell'OMC sono finalizzati alla progressiva liberalizzazione del commercio internazionale, che deve essere favorita mediante tornate negoziali. L'OMC mira quindi alla massima apertura possibile del mercato mondiale, le cui regole e i cui limiti riflettano il più alto grado possibile di consenso tra gli Stati membri. Nel novembre 2001 è stata avviato a Doha (Qatar) un nono ciclo di negoziati sul commercio mondiale, noto come Agenda di sviluppo di Doha, che non è ancora concluso. Oltre agli accordi multilaterali che hanno effetto vincolante per tutti i membri dell'OMC, ci sono accordi bilaterali che impegnano soltanto gli Stati parte.

La sede e unico ufficio dell'OMC si trova a Ginevra. L'organizzazione conta attualmente 152 Paesi e territori membri, di cui circa tre quarti sono Paesi in sviluppo. Di questi circa un quarto (32) fanno parte dei Paesi più poveri (least-developed countries, LDCs). La Svizzera, che ha aderito all'OMC il 1° luglio 1995, è uno dei membri fondatori dell'organizzazione. Le ultime adesioni sono state quelle dell'Ucraina (2008), del Tonga (2007), del Vietnam (2007) e dell'Arabia Saudita (2005). Negoziati sono in corso per l'adesione di una trentina di altri Paesi, fra cui, per esempio,
la Federazione russa. Visto il costante aumento dei suoi membri, l'OMC sta diventando un'organizzazione universale. 132 Paesi membri dell'OMC hanno una rappresentanza diplomatica a Ginevra, e talvolta, come nel caso della Svizzera, addirittura una missione presso l'OMC.

L'organo supremo dell'OMC è la Conferenza dei ministri che si riunisce almeno ogni due anni. Le sottostà il Consiglio generale, che si riunisce più volte all'anno a Ginevra per discutere aspetti di fondo. Infine numerosi comitati speciali e gruppi di lavoro si occupano dell'implementazione dei singoli accordi e di altre questioni specifiche relative al commercio. A differenza di altre organizzazione intergovernative, l'OMC non ha un consiglio esecutivo autonomo dotato di ampi poteri. I governi degli Stati membri sono rappresentati in maniera paritetica negli organi direttivi e nei vari comitati e gruppi di lavoro dell'OMC e le decisioni sono adottate, di norma, all'unanimità. Ad esempio, le modifiche alle disposizioni centrali dell'OMC possono entrare in vigore solo dopo l'approvazione da parte di tutti i membri dell'organizzazione, in conformità alle procedure prescritte dalle rispettive costituzioni.

Il budget dell'OMC è di circa 182 milioni di franchi (2007) ed è finanziato mediante i contributi degli Stati membri, il cui ammontare è basato sull'aliquota di ciascuno di essi nel commercio mondiale. Il contributo svizzero corrisponde quindi a circa l'1,4 per cento del budget dell'OMC, ovvero 2,5 milioni di franchi nel 2007.

4386

Dal settembre 2005 il direttore generale dell'OMC è il francese Pascal Lamy; è a capo del Segretariato dell'organizzazione, che impiega attualmente circa 750 persone presso la sede di Ginevra. Il «Segretariato» svolge i compiti di amministrazione generale dell'OMC; suddiviso in varie sezioni, è responsabile della preparazione e del sostegno delle trattative fra i membri dell'OMC, della consulenza ai partner commerciali, dell'analisi, dell'elaborazione e della pubblicazione di dati riguardanti lo sviluppo del commercio mondiale e dell'organizzazione delle procedure di risoluzione delle controversie.

Come con tutte le organizzazioni intergovernative stabilite in Svizzera, il 2 giugno 1995 il nostro Consiglio ha stipulato un accordo di sede con l'OMC.6

2

Ristrutturazione ed estensione della sede dell'OMC

2.1

Situazione iniziale

L'OMC è una delle principali organizzazioni internazionali stabilite in Svizzera.

Dalla sua fondazione, nel 1995, ha sede a Ginevra, nel Centre William Rappard (CWR), che ha precedentemente ospitato il Segretariato del GATT. Lo storico edificio, costruito nel 1926 per l'Ufficio internazionale del lavoro, è sito in rue de Lausanne, in prossimità del lago.

Dopo il trasferimento del GATT in seno all'OMC, il nostro Consiglio, con il sostegno dell'Assemblea federale e del Cantone di Ginevra, si impegnò con successo per conservare a Ginevra la sede dell'OMC, che Bonn desiderava aggiudicarsi. Complesse trattative sfociarono nella conclusione di un cosiddetto «contratto di infrastruttura» tra la Confederazione, il Cantone di Ginevra, la FIPOI e l'OMC per disciplinare gli impegni assunti nei confronti dell'OMC in ambito immobiliare. Con un gesto straordinario, la Svizzera decise di assegnare in donazione all'OMC il Centre William Rappard e di prendere a proprio carico le spese di manutenzione dell'edificio.7 Contemporaneamente si impegnò anche a costruire una sala di conferenze ­ inaugurata il 16 febbraio 1998 e ormai sfruttata a fondo ­ e a coprirne i costi di manutenzione e di gestione.8 In ragione del contratto di infrastruttura, la Svizzera versa all'OMC un contributo di manutenzione di circa 1,7 milioni di franchi annui.

Il mantenimento della sede dell'OMC a Ginevra costituisce uno dei più brillanti successi della politica di accoglienza della Svizzera negli ultimi decenni.

In quanto Stato ospite, è nell'interesse della Svizzera garantire alle organizzazioni internazionali le migliori condizioni di lavoro possibili. Nel caso dell'OMC, già durante le trattative del 1995 sul contratto di infrastruttura era evidente che il CWR si sarebbe rivelato insufficiente per i bisogni dell'organizzazione in un prossimo futuro.

Il bisogno di maggiore spazio dell'OMC è assodato; può essere ascritto a vari fattori: a)

6 7 8

negli anni scorsi l'organizzazione ha conosciuto un forte sviluppo; dal 1995 vi hanno aderito più di 30 nuovi Stati. L'adesione di altri grandi Stati, come per esempio la Federazione russa e il Kazakistan, è probabile. Con ogni

RS 0.192.122.632 FF 1996 I 454 DF del 13 e del 24 mar. 1995 (FF 1995 II 354; RU 1998 1460).

4387

nuova adesione aumenta il numero dei Paesi che potenzialmente possono aver bisogno del sostegno del Segretariato. D'altro canto, i negoziati sono diventati sempre più complessi, tanto che sempre più spesso si devono avviare trattative preliminari in piccoli gruppi. Ne sono un esempio le tre fasi dei negoziati agricoli (sessione plenaria formale, sessione plenaria informale, discussioni a livello tecnico). Cresce altresì il bisogno di coordinamento regionale. Il numero dei meeting aumenta costantemente: mentre nel 2002 si contavano 5224 incontri, nel 2007 ce ne sono stati 7615. Considerata la penuria di spazi, sale e locali di riunione devono essere riservati con grande anticipo; b)

con ogni round di negoziati il mandato dell'OMC si estende, includendo compiti supplementari. Inoltre il più delle volte i nuovi accordi hanno per effetto la creazione di nuovi comitati o gruppi di lavoro per l'applicazione e l'amministrazione delle disposizioni corrispondenti. Dal canto suo, il Segretariato sostiene gli Stati membri, in particolare i Paesi in sviluppo, nell'attuazione dei risultati dei negoziati. Di conseguenza i nuovi accordi accrescono i bisogni di personale, uffici e sale di riunione;

c)

la procedura di composizione delle controversie ha dato prova di efficacia e il numero di casi risolti con successo è elevato. Mentre tra il 1947 e il 1994, nell'ambito del meccanismo di conciliazione del GATT, sono state avviate circa 200 procedure e in circa 90 casi sono state formulate raccomandazioni di composizione da parte dei gruppi di esperti intervenuti ­ i cosiddetti «Panel» ­ dalla fondazione dell'OMC all'ottobre 2004, su 317 richieste notificate oltre 80 controversie si sono concluse con un rapporto di un panel o dell'Appellate Body. Soltanto nel primo decennio di esistenza il sistema è stato quindi utilizzato più frequentemente che nel periodo del GATT 1947.9 Nel solo 2006, l'Organo di composizione delle controversie ha ricevuto 20 domande di consultazione e sono stati istituiti Panel per 12 nuovi casi litigiosi.

Nella pratica, circa tre quarti dei rapporti dei Panel sono contestati e sono sottoposti all'Appellate Body per la decisione definitiva. Da un lato ciò significa un aumento di lavoro per il Segretariato che assiste i panelisti nella preparazione dei rapporti, dall'altro cresce notevolmente anche il fabbisogno di personale e di locali dell'Istanza di ricorso.

L'OMC, costantemente preoccupata di mantenere un apparato organizzativo snello, si adopera per impedire che, malgrado le crescenti incombenze, la sua amministrazione diventi ipertrofica. Dato lo sviluppo dell'organizzazione descritto più sopra, un aumento dell'effettivo era tuttavia inevitabile: dal 1995, quando l'OMC contava 445 collaboratori, il personale del Segretariato è nettamente aumentato. Oggi l'organizzazione impiega, con contratti di lavoro di vario tipo, 750 collaboratori. Di questi, già 100­110 sono stati sistemati in una sede provvisoria in rue Rothschild, poiché la capacità di locali del CWR non era più sufficiente. Tenuto conto delle prossime adesioni previste, dei negoziati di Doha in corso e dei nuovi compiti che ne risultano per l'OMC, un ulteriore aumento del personale nei prossimi anni è più che probabi9

Oesch Matthias. Das Streitbeilegungsverfahren der WTO. In: Zeitschrift «recht», 2004, n. 5, pagg. 192­205. Zimmermann Thomas A. Zehn Jahre WTO-Streitschlichtung: Eine Zwischenbilanz. In: Die Volkswirtschaft. Das Magazin für Wirtschafspolitik. (12-2004, pagg. 63­66).

4388

le. I calcoli su cui si basa l'ampliamento della sede dell'OMC partono dall'ipotesi di un effettivo di 1100 persone a media o lunga scadenza.

Il progetto immobiliare pianificato, che comprende la ristrutturazione, un riattamento puntuale e un ampliamento interno mirato (senza modifiche della facciata o elevazione della superficie) del complesso esistente nonché la sua estensione grazie alla costruzione di un annesso è finalizzato a offrire sufficiente spazio per gli uffici dell'istanza di ricorso e del Segretariato come pure zone d'incontro, locali di riunione e sale di conferenze indispensabili alle attività dell'OMC. Il progetto risponde a un desiderio esplicito del direttore generale dell'OMC che, poco dopo la sua entrata in funzione, ha auspicato di riunire tutte le attività dell'organizzazione sotto un solo tetto, il cosiddetto «site unique». Il presente progetto sostituisce quello originariamente previsto, ovvero la costruzione, per 60 milioni di franchi, di un nuovo edificio nell'Avenue de France («Progetto OMC II»), progetto per il quale, alla fine del 2001, era stato chiesto alla Confederazione un mutuo corrispondente. La trattazione parlamentare per l'approvazione del credito d'impegno per il progetto edilizio10 è sospesa da quando si è appreso il cambiamento di strategia immobiliare dell'OMC.

Non appena vi sarà una decisione formale degli organi competenti dell'OMC, il progetto OMC II potrà essere definitivamente archiviato.

Per la progettazione del nuovo edificio nell'Avenue de France, la Svizzera aveva concesso all'OMC un credito di pianificazione di 5 milioni di franchi. Il rimborso di tale credito è stato convenuto come segue: la FIPOI acquista dall'OMC gli studi del progetto OMC II in modo da diventarne la committente e poterlo realizzare in maniera autonoma allo scopo di affittare locali per uffici ai beneficiari istituzionali di cui all'articolo 2 capoverso 1 LSO come pure a imprese private. Constatata la forte domanda, in ragione della situazione immobiliare tuttora molto tesa a Ginevra, la FIPOI parte dal presupposto di un'attività che non sia volta unicamente alla copertura dei costi. Il finanziamento del progetto avverrà mediante capitali di terzi messi a disposizione da banche o altri istituti finanziari. Dalla somma per l'acquisto degli studi di progetto, un importo di
5 milioni di franchi sarà versato dalla FIPOI direttamente alla Confederazione, d'intesa con l'OMC. In tal modo il prestito concesso dalla Confederazione all'OMC per la pianificazione del progetto sarà rimborsato.

Questa regolamentazione sarà sancita in un accordo pertinente tra la Svizzera e l'OMC (cfr. n. 2.3).

Il progetto di «site unique» è il risultato di un mandato negoziale del nostro Consiglio del 4 luglio 2007, nel cui ambito ci siamo sostanzialmente espressi in favore del «site unique» e abbiamo proposto come obiettivo delle trattative un limite di spesa di 130 milioni di franchi (mutuo e contributi vari inclusi). La soluzione negoziata dalla delegazione svizzera, guidata dal capo del DFAE, ha mantenuto il suddetto limite di spesa. Il 19 dicembre 2007 il Consiglio generale dell'OMC ha confermato il progetto congiunto di «site unique» e ha conferito al direttore generale dell'organizzazione l'incarico formale di negoziare i dettagli e l'allestimento concreto del progetto.

In una lettera inviata il giorno stesso alla presidente della Confederazione, il direttore generale dell'OMC ha comunicato la decisione positiva del consiglio generale e ha ribadito la propria volontà di pervenire a una rapida attuazione del progetto di 10

Cfr. messaggio del 9 nov. 2005 concernente la concessione di un mutuo alla Fondazione per gli immobili delle organizzazioni internazionali (FIPOI) per il finanziamento di un immobile destinato all'Organizzazione mondiale del commercio (OMC) a Ginevra (FF 2005 6099).

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«site unique». A sua volta, il 21 dicembre 2007, il nostro Consiglio ha approvato il risultato della trattativa e ha dato facoltà al DFAE di sollecitare dal Parlamento, nell'ambito della prima aggiunta al Preventivo 2008, i mezzi finanziari necessari alla realizzazione del «site unique». Il 21 febbraio 2008 la Delegazione delle finanze delle Camere federali ha approvato i crediti aggiuntivi e d'impegno richiesti dal DFAE per il finanziamento dei lavori di pianificazione urgenti e per l'immediata locazione di uffici in Chemin des Mines 15 a Ginevra, destinati a coprire il fabbisogno di spazio supplementare dell'OMC per i prossimi cinque anni durante i lavori di ristrutturazione. Nella sessione d'estate 2008 l'Assemblea federale delibererà formalmente in proposito.

2.2

Progetto edilizio

2.2.1

Considerazioni introduttive

Il «site unique» dell'OMC deve essere realizzato tra il 2008 e il 2012 in tre tappe sintonizzate fra loro e che si sovrapporranno parzialmente, nella misura in cui ciò sia possibile e opportuno dal punto di vista della pianificazione edilizia. La fase I (autunno 2008 ­ fine 2011) prevede la ristrutturazione del CWR (inclusi la trasformazione e l'estensione della capienza della sala di conferenze SWR), la fase II (inizio 2010 ­ fine 2012) il riattamento e l'ampliamento interno del CWR e la fase III (inverno 2010 ­ fine 2012) l'estensione del CWR con la costruzione di un nuovo annesso. L'OMC e la Svizzera si ripartiscono il finanziamento come segue: per la prima fase (ristrutturazione) è previsto un contributo federale a fondo perso di 45 milioni di franchi. Inoltre la Confederazione finanzierà con 10 milioni di franchi la costruzione di un garage sotterraneo nel nuovo annesso. Aggiungendo i 15 milioni di franchi per le spese di affitto della sede provvisoria in chemin des Mines, prese a carico dalla Confederazione, il contributo svizzero ammonta, complessivamente, a 70 milioni di franchi. L'OMC, dal canto suo, investirà nel «site unique» 60 milioni di franchi, di cui 20 milioni sono destinati ai lavori di riattamento e ampliamento interno del CWR (fase II) e 40 milioni alla nuova costruzione (fase III). Per finanziare questi investimenti devono essere concessi all'OMC mutui FIPOI per un importo complessivo di 60 milioni di franchi (una somma pari a quella prevista per il progetto OMC II).

Considerata l'importanza dell'organizzazione per la politica svizzera di commercio estero e il suo ruolo di motore per la Ginevra internazionale, il miglioramento della situazione sotto il profilo dei locali mediante i pianificati lavori di estensione delle capacità e di ampliamento del CWR riveste carattere di massima priorità. Le permanenza dell'OMC a Ginevra sarà senza dubbio ulteriormente rafforzata dalla realizzazione del progetto di «site unique». Date le circostanze appare opportuno sostenere il progetto di ristrutturazione, riattamento, ampliamento ed estensione del seggio dell'OMC il più efficacemente possibile con la concessione dei contributi e mutui summenzionati.

Con il presente messaggio il nostro Consiglio propone la concessione dei mezzi finanziari per la fase I (ristrutturazione). Per le fasi successive saranno presentati, a tempo debito, i relativi messaggi.

4390

2.2.2

Ristrutturazione

Il CWR, seggio dell'OMC, sorge in rue de Lausanne a Ginevra sulla parcella edificabile 246, appartenente al Cantone di Ginevra e il cui diritto di superficie è messo a disposizione gratuitamente. Il CWR, costruito tra il 1923 e il 1926 per l'Organizzazione internazionale del lavoro, è stato ingrandito nel 1937 e nel 1950; nel 1975 è stato acquistato dalla Confederazione e infine sottoposto a restauro per un costo di circa 40 milioni di franchi. Date l'età e le condizioni dell'edificio sono oggi indicati una nuova, completa ristrutturazione e un ammodernamento degli impianti.

L'involucro edilizio, la telematica, la suddivisione dei locali, gli ascensori, gli impianti igienici e l'elettrotecnica non corrispondono più agli standard attuali.

Per quanto riguarda la struttura, sono previsti solo piccoli interventi. Muri e pavimenti sono di costruzione massiccia e la loro portata (200kg/m2) è sufficiente alle esigenze presenti e future. Per determinati lavori di migliorie tecniche che richiedono perforazioni del pavimento o del soffitto si installeranno comunque, provvisoriamente, elementi portanti supplementari in acciaio. La riorganizzazione logistica nell'ambito della ristrutturazione terrà conto dei mutati bisogni in materia di uffici e sale di riunione creando ambienti modulari suddivisibili. Si ottimizzerà così lo sfruttamento della superficie disponibile e si potrà quindi aumentare il numero delle postazioni di lavoro. Contemporaneamente saranno rinnovati pareti, soffitti, pavimenti, istallazioni elettriche e cablaggio. L'acustica e l'insonorizzazione di uffici e sale di riunione corrispondono per gran parte alle norme e saranno migliorate ove necessario. Tutti i servizi igienici saranno attrezzati con impianti moderni di consumo inferiore. Tutti gli ascensori saranno altresì sostituiti con nuovi modelli. I locali dell'attico (quarto piano), troppo esigui per i bisogni attuali, saranno convertiti e ampliati dal lato del cortile interno mentre il terrazzo sarà ridotto in maniera corrispondente.

La ristrutturazione preserverà e metterà in risalto elementi storici e caratteristici dell'edificio, come per esempio gli importanti affreschi dell'ingresso. Sarà così accentuato l'aspetto di rappresentanza di questo locale, situato tra l'edificio nord e l'annesso della direzione generale edificato nel 1937,
che ha funzione di centro nevralgico del CWR.

La ristrutturazione è finalizzata anche a un approccio più efficace ed economico delle risorse naturali e quindi a una gestione dell'edificio all'insegna della sostenibilità. La scelta dei materiali avverrà in base ai seguenti criteri: idoneità sotto il profilo architettonico, bilancio ecologico e costo. Migliorando l'isolamento termico dell'involucro edilizio si consegue un notevole risparmio di energia di riscaldamento.

Dopo le migliorie apportate all'isolamento, la conducibilità termica dei muri sarà ridotta da U ± 2.1 (W/m2.k) a U ± 0.6 (W/m2.k). Le finestre del piano interrato saranno sostituite da moderne finestre isolanti (le altre non devono essere rimpiazzate perché sono state opportunamente attrezzate nel 2003). Gli impianti di generazione di calore subiranno adeguamenti tecnici in modo da poter utilizzare olio e gas.

Nei locali, i termosifoni saranno equipaggiati di termostati, il che non solo consente di ridurre il consumo energetico ma anche di migliorare la temperatura ambientale per chi vi lavora. Il sistema di raffreddamento esistente, già modernizzato nel corso della normale manutenzione dell'edificio, non ha bisogno di essere rinnovato.

Saranno prese opportune disposizioni per interventi specializzati qualora i lavori di risanamento portino alla luce eventuali residui di amianto.

4391

La ristrutturazione prevede altresì di accrescere la sicurezza antincendio dell'edificio per metterla a livello con le norme più recenti. Nei passaggio di sicurezza e negli uffici saranno installati impianti antincendio a sprinkler e tutti i locali chiusi saranno dotati di segnalatori di fumo. Saranno allestite uscite di sicurezza conformi ai requisiti. Anche durante la ristrutturazione si conferirà particolare attenzione alla sicurezza delle postazioni di lavoro in generale.

Gli ambienti dell'ex-biblioteca dell'Istituto Universitario di Alti Studi Internazionali (IUHEI), situati nel cortile interno coperto dell'edificio sud, accoglieranno provvisoriamente, durante la ristrutturazione, fino a 80 collaboratori. Qui i lavori si limiteranno, in un primo tempo, a una rinfrescata dei muri; saranno inoltre praticate aperture nel tetto per permettere alla luce del giorno di penetrare nei locali, finora chiusi.

Nella fase II riattamento/ampliamento), questi ambienti saranno definitivamente convertiti in sala di riunione e il tetto verrà interamente sostituito (cfr. n. 2.2.3).

La ristrutturazione avverrà a tappe, di modo che il CWR possa essere in gran parte utilizzato anche durante i lavori. A turno, 200 dei circa 650 collaboratori che lavorano nel CWR troveranno una sistemazione provvisoria nel CWR stesso (per esempio nell'ex biblioteca dell'IUHEI) o all'esterno. A tal fine la Confederazione ha preso in affitto a Ginevra uffici supplementari nelle immediate vicinanze del CWR (Chemin des Mines 15).

Fa parte della prima fase di ristrutturazione anche il riattamento della Salle William Rappard (SWR) che sorge nelle immediate vicinanze del CWR. I lavori sono volti ad aumentare la capienza della SWR da 541 a 700 posti a sedere per i delegati che, sommati ai 130 posti esistenti per gli osservatori, porteranno a 830 persone la capacità complessiva. Non è necessaria una trasformazione maggiore; saranno sufficienti una nuova disposizione dei posti a sedere e la sostituzione dell'ormai vecchio mobilio. Al posto delle cabine saranno installati moderni impianti di traduzione simultanea adattati alle nuove dimensioni della sala.

La committente è la FIPOI. Il progetto è finanziato dalla Confederazione con un contributo a fondo perso complessivo di 45 milioni di franchi (40 per la ristrutturazione del CWR e 5 per
l'ampliamento della SWR). La FIPOI ha incaricato della pianificazione e della realizzazione i seguenti studi di architetti e ingegneri: group8 architectes associés, Ginevra e Atelier d'architecture Jean-Yves Wicht, Grand-Lancy (architetti), Thomas Jundt SA, Carouge (ingegnere del genio civile), RG Riedweg & Gendre SA, Carouge (ingegneri in riscaldamenti), MAB Ingénierie SA, Morges (ingegneri in elettrotecnica), Zanini V. Baechli P. et Associés Ingénieurs-Conseils SA, Ginevra (ingegneri in impianti sanitari), Gilbert Money, Losanna (ingegnere in acustica) e Institut de Sécurité, Neuchâtel (ingegnere in dispositivi di sicurezza).

I lavori preliminari e la pianificazione sono cominciati all'inizio dell'anno. In questo contesto, la Delegazione delle finanze del Parlamento ha approvato un credito d'impegno di 4,5 milioni di franchi con anticipo ordinario di modo che la FIPOI potesse già attribuire agli studi di architetti e ingegneri interessati i lavori di progetto necessari al rispetto del calendario.

4392

2.2.3

Riattamento/ampliamento

La seconda fase del progetto di «site unique» elaborato congiuntamente dalla Svizzera e dall'OMC prevede un riattamento puntuale e un ampliamento mirato del CWR, senza che sia necessario aumentare o estendere il volume o la superficie dell'edificio.

L'elemento principale dell'ampliamento pianificato è una tettoia di vetro che ricoprirà il cortile interno dell'edificio nord. La superficie così ricavata diventerà uno spazio centrale e un punto di ritrovo per i delegati e i collaboratori; accoglierà diversi servizi generali (centro di distribuzione dei documenti, banca, agenzia di viaggio etc.) e fungerà da intersezione con le sale di riunioni e di conferenze create nell'ambito della ristrutturazione. Nell'edificio nord, le ali prospicienti il lago e la strada (settori II e VII) saranno collegate al nuovo spazio del cortile interno per diventare parte di una zona d'incontro tra delegati degli Stati membri e collaboratori del Segretariato.

Gli interventi di riattamento previsti all'interno del complesso esistente sono di poca entità. Riguardano principalmente il settore dell'ex-biblioteca dell'IUHEI, situata al piano interrato del cortile sud. Nella fase I (cfr. n. 2.2.2), all'inizio dei lavori di ristrutturazione, i locali della biblioteca saranno adibiti a uffici provvisori per un'ottantina di persone, in modo da ospitare una parte dei collaboratori che dovranno essere trasferiti per la durata dei lavori. Verso la fine della ristrutturazione è progettato il riattamento definitivo dell'ex biblioteca dell'IUHEI in sale di riunione modulari suddivisibili. Grazie a questa e ad altre sistemazioni puntuali (per es. la creazione di spazi lavorativi modulari suddivisibili che consentano doppia occupazione oppure attività di interesse generale ­ caffetteria, tipografia, libreria etc. ­ come pure il trasloco nel nuovo edificio degli uffici dell'Organo di composizione delle controversie e dell'Istanza di ricorso dell'OMC) la capienza nominale del CWR sarà accresciuta, in fin dei conti, dai 630 collaboratori attuali a circa 800.

Per il riattamento/ampliamento del CWR sono previsti 20 milioni di franchi che devono essere messi a disposizione dell'OMC mediante un mutuo FIPOI. I dettagli concreti della fase II devono essere elaborati nell'ambito dei relativi studi di progetto.

La Delegazione delle finanze del
Parlamento ha approvato un credito d'impegno di 2,5 milioni di franchi. Questo credito permetterà alla FIPOI di concedere all'OMC il corrispondente mutuo di pianificazione. Nella fase II, il ruolo di committente sarà assunto dall'OMC. Per il mutuo di pianificazione come pure, in seguito, per i mutui necessari all'attuazione della fase II, la FIPOI concluderà con l'OMC accordi che limitino chiaramente l'impegno finanziario della Confederazione.

A tempo debito sarà presentato un secondo messaggio concernente il finanziamento della fase II. I lavori cominceranno presumibilmente nell'estate 2010 con l'obiettivo che siano terminati entro la fine del 2012.

2.2.4

Estensione (nuovo edificio)

La terza fase del progetto di «site unique» consiste nell'estensione del CWR mediante la costruzione, sull'area di parcheggio del lato sud, di un edificio annesso con una superficie utile di 11 000 m2, destinato ad accogliere 300 postazioni di lavoro supplementari. Oltre agli uffici, il nuovo edificio comprenderà diversi locali di riunione, la tipografia per la stampa dei documenti, una nuova caffetteria e ospi4393

terà l'organo di composizione delle controversie e l'istanza di ricorso dell'OMC.

Un'ala lo collegherà direttamente al CWR. I circa 160 posti di parcheggio soppressi saranno compensati dalla costruzione di un garage sotterraneo con 200 posti auto.

Per ragioni di sicurezza il garage sarà munito di un tetto blindato a prova di bomba.

La costruzione di un nuovo edificio sulla parcella del CWR presuppone, tra l'altro, un cambiamento di destinazione nonché un adeguamento della legge cantonale sulla protezione delle sponde del lago (loi sur la protection des rives du lac). Nel Cantone di Ginevra entrambe le modifiche sottostanno a referendum facoltativo. Secondo le stime della FIPOI, l'autorizzazione di costruzione dovrebbe essere accordata, al più presto, nell'estate 2010. Un referendum o eventuali opposizioni potrebbero tuttavia ritardare l'inizio dei lavori, benché sia la FIPOI, sia il Cantone ritengano queste probabilità piuttosto scarse. I lavori dovrebbero durare circa 2 anni e mezzo, per cui il nuovo edificio sarà terminato, al più presto, a fine 2012.

Il progetto sarà elaborato nell'ambito di un concorso di architettura lanciato nel 2008, per il cui finanziamento la Delegazione delle finanze ha concesso un credito di impegno ordinario di 500 000 franchi, a garanzia di un mutuo della FIPOI all'OMC.

Il costo complessivo di costruzione è preventivato a 50 milioni di franchi di cui 10 per il garage sotterraneo. Tale costo deve essere preso a carico dalla Confederazione per compensare i posti di parcheggio che spariranno con la costruzione del nuovo edificio. Di conseguenza il mutuo della FIPOI all'OMC ammonterà a 40 milioni di franchi (60 milioni se si aggiungono i 20 milioni per il riattamento/ ampliamento). Per il credito destinato al finanziamento del concorso di architettura come pure per i successivi crediti di pianificazione e costruzione, la FIPOI concluderà con l'OMC accordi pertinenti, in cui l'impegno finanziario della Confederazione sia chiaramente regolato.

Un messaggio concernente l'estensione (fase III) sarà presentato a tempo debito.

2.3

Disposizioni dell'accordo con l'OMC

La partecipazione dell'OMC all'elaborazione del progetto di «site unique» è stata determinante: il 19 dicembre 2007 il Consiglio generale dell'organizzazione si è chiaramente pronunciato in favore e ha incaricato il direttore generale delle trattative con la Svizzera per l'attuazione. Da allora una delegazione svizzera guidata dal DFAE ha negoziato con l'OMC un accordo che disciplina, tra l'altro, i dettagli del progetto e i rispettivi impegni (finanziari) della Confederazione e dell'OMC, fatta salva la competenza budgetaria dell'Assemblea federale. L'accordo è stato sottoposto al nostro Consiglio per approvazione. Deve consentire agli Stati membri di decidere in maniera definitiva sul progetto di «site unique» e di attribuire al Segretariato dell'OMC il mandato di realizzarlo. Deve altresì permettere all'OMC di archiviare definitivamente il precedente progetto OMC II e di provvedere al rimborso alla Confederazione, tramite la FIPOI, del prestito di pianificazione di 5 milioni di franchi. Da parte svizzera l'approvazione dell'accordo compete al nostro Consiglio in virtù dell'articolo 26 capoverso 2 lettera d LSO, fatta salva la competenza budgetaria dell'Assemblea federale.

Con il contratto di infrastruttura del 1995 la Svizzera si è impegnata ad assegnare all'OMC il CWR in donazione e a provvedere alla sua manutenzione. Formalmente, tuttavia, la Confederazione (per il tramite della FIPOI, poiché l'edificio è iscritto a 4394

suo nome) ne è tuttora proprietaria, perché il Cantone di Ginevra non ha ancora adempiuto un obbligo assunto nell'ambito del contratto di infrastruttura ­ la costruzione, nel quartiere di Sécheron, di un nuovo parcheggio coperto in cui 400 posti auto devono essere messi gratuitamente a disposizione dell'OMC. I lavori di costruzione del parcheggio non sono ancora cominciati e non saranno terminati prima del 2012. È per altro indispensabile che la questione del passaggio di proprietà sia regolata prima dell'inizio della fase II (riattamento/ampliamento) perché un mutuo FIPOI può essere concesso soltanto a condizione che l'istituzione beneficiaria sia la committente del progetto. Nel caso del presente ampliamento del CWR, l'OMC può figurare come committente unicamente in quanto proprietaria del CWR. L'accordo tra la Svizzera e l'OMC, quindi, comprenderà anche precisioni circa il trasferimento della proprietà del CWR, previsto dal contratto di infrastruttura, all'OMC. In ragione del suddetto contratto di infrastruttura la Svizzera continuerà a dover farsi carico della manutenzione architettonica del CWR (cfr. Messaggio concernente la donazione del Centro William Rappard (CWR) all'Organizzazione mondiale del commercio (OMC) e le sue conseguenze finanziarie del 12 giugno 199511), perché il pagamento della manutenzione dell'edificio da parte svizzera dipende dal contratto di infrastruttura e non dalla proprietà del CWR. Questa disposizione era volta a garantire che l'edificio fosse restituito alla FIPOI in buone condizioni allo scadere dei diritti di usufrutto o in caso di sgombero anticipato dell'OMC.

2.4

Costi

2.4.1

Considerazioni preliminari

Prima dei negoziati ufficiali il nostro Consiglio ha stabilito per l'intero progetto un limite di spesa di 130 milioni di franchi nel quale dovevano essere inclusi sia i costi di ristrutturazione e di costruzione sia i costi di affitto dei locali provvisori. La proposta di progetto negoziata con l'OMC, conforme al limite di spesa del nostro Consiglio, prevede la ripartizione del budget complessivo come segue: Ripartizione del budget del progetto immobiliare di «site unique» dell'OMC Fase

Progetto parziale/rubrica

I­III I II III III

Locazione Chemin des Mines Ristrutturazione Riattamento/ampliamento Estensione (nuovo edificio) Estensione (posti auto) Totale complessivo

Costi in CHF

Finanziamento

15 000 000 45 000 000 20 000 000 40 000 000 10 000 000

Confederazione Confederazione Mutuo FIPOI Mutuo FIPOI Confederazione

130 000 000

Mutui FIPOI della Confederazione

60 mio. franchi

Contributo federale a fondo perso

70 mio. franchi

11

FF 1995 III 963

4395

Il presente messaggio concerne soltanto il credito d'impegno per il finanziamento della ristrutturazione. La richiesta di mezzi per la locazione dei locali per uffici Chemin des Mines 15 a Ginevra, pari a tre milioni di franchi annui per un periodo di cinque anni, è stata sottoposta al Parlamento nell'ambito della prima aggiunta al Preventivo 2008. La Delegazione delle finanze delle Camere federali ha approvato il 21 febbraio 2008 il corrispondente credito d'impegno di 15 milioni di franchi come pure il credito aggiuntivo di 3 milioni di franchi, di cui la metà è stata anticipata. Per il riattamento/ampliamento del CWR e per la sua estensione saranno presentati a tempo debito messaggi separati.

2.4.2

Distinta dei costi di ristrutturazione

Il costo complessivo per la realizzazione della prima fase del progetto di «site unique» (ristrutturazione del CWR, compreso il riattamento della SWR) è preventivata a 45 milioni di franchi. Questa cifra include spese di 4,5 milioni per la fase di pianificazione e progetto preliminare (studi di progetto, preventivo e lavori preliminari vari), una riserva complessiva di 2,5 milioni di franchi per gli imprevisti e il rincaro come pure 3,2 milioni di franchi di imposta sul valore aggiunto (IVA). I mandati conferiti dalla Confederazione, rispettivamente dalla FIPOI, sottostanno infatti all'IVA. L'importo totale è finanziato mediante un contributo a fondo perso della Confederazione. I costi summenzionati sono così ripartiti: Distinta costi secondo il codice dei costi di costruzione (CCC) CCC

Categorie costi Principali gruppi

Costi in CHF

%

1 2 3 4 5 6 7

Lavori preliminari Edifici Attrezzature e materiale Costi accessori di costruzione Diversi e imprevisti Riserve per il rincaro Onorari

2 128 420 26 697 560 1 988 970 836 430 1 784 380 720 260 7 665 540

5,08 63,84 4,76 2,00 4,27 1,72 18,33

Totale complessivo (IVA non compresa) IVA (7.6 %)

41 821 560 3 178 439

100,00

Totale complessivo (IVA inclusa)

45 000 000

Contributo della Confederazione a fondo perso

45 mio. CHF

Il preventivo generale è stato calcolato in base all'indice dei costi di costruzione di Ginevra dell'ottobre 2007 = 111.6 (aprile 2003 = 100).

4396

Le rubriche del CCC summenzionate comprendono, segnatamente, le seguenti posizioni: Lavori preliminari (CCC 1): Si intendono di necessari lavori di preparazione prima dell'inizio della ristrutturazione, per esempio l'apertura e l'attrezzatura del cantiere.

Edifici (CCC 2): Costi di quelle prestazioni edili volte all'utilizzabilità permanente di un edificio dopo la ristrutturazione (compresi i lavori di rifinitura, gli impianti elettrici, sanitari e di trasporto).

Attrezzature e materiale (CCC 3): Costi delle attrezzature fisse che servono a un particolare uso dell'edificio. Ne fanno parte, per esempio, le attrezzature della sala di conferenze.

Costi accessori di costruzione (CCC 4): Costi di autorizzazioni e tasse, costi di riproduzioni e modelli, assicurazioni e spese varie.

Riserve per costi vari e imprevisti (CCC 5): Questa categoria comprende una riserva per le spese impreviste che potrebbero insorgere dopo l'inizio dei lavori e per costi vari.

Riserve per il rincaro (CCC 6); Questo elemento comprende una riserva per le eventuali ripercussioni del rincaro (cfr. n. 3.2, effetti del rincaro).

Onorari (CCC 7): Onorari vari per il progetto, cioè onorari per i lavori preliminari, per la costruzione e per attrezzature e materiali.

3

Finanziamento dell'edificio dell'OMC

3.1

Sostegno finanziario alla FIPOI

La capacità di rispondere ai bisogni immobiliari delle organizzazioni intergovernative e degli altri beneficiari istituzionali ai sensi della LSO è uno dei principali strumenti della politica di accoglienza svizzera, attuata per il tramite della FIPOI.

Nell'ambito di tale politica la Confederazione può decidere di concedere attraverso la FIPOI un prestito senza interessi, rimborsabile entro cinquanta anni, per il finanziamento di un determinato progetto ad un'organizzazione intenzionata a costruire.

Può altresì accordare un contributo unico o aiuti finanziari ricorrenti.

4397

Al fine di creare, per i beneficiari istituzionali, condizioni di lavoro adeguate, la Confederazione ha già concesso, in passato, diversi mutui di questo tipo. Vanno ricordati in proposito messaggi precedenti12, in base ai quali le Camere federali hanno approvato crediti di impegno per mutui alla FIPOI. Siffatti mutui FIPOI sono previsti per il finanziamento della seconda e terza fase del progetto di «site unique» dell'OMC (riattamento/ampliamento nonché estensione).

La ristrutturazione del CWR e la trasformazione della sala di conferenze SWR (fase I), di cui nel presente messaggio, sono invece finanziati mediante un contributo federale a fondo perso. Ai termini del contratto di infrastruttura del 1995 la Confederazione è tenuta a preservare l'edificio in buono stato e a provvedere alla manutenzione. Inoltre il CWR è tuttora iscritto nel registro fondiario a nome della FIPOI (cfr.

n. 2.3 Disposizioni dell'accordo con l'OMC).

Su proposta del nostro Consiglio, con la prima aggiunta al Preventivo 2008 la Delegazione delle finanze delle Camere federali ha accordato alla FIPOI, nell'ambito del credito di preventivo della fondazione, un primo contributo a fondo perso di 4,5 milioni di franchi per la ristrutturazione del CWR. La somma era destinata al finanziamento del progetto preliminare, di uno studio di progetto e di un preventivo. I documenti in questione, elaborati nel frattempo, costituiscono la base del presente messaggio. Fondandoci su di essi chiediamo alle Camere federali di approvare un pacchetto globale in forma di un credito di impegno di 45 milioni di franchi per il finanziamento dei lavori di ristrutturazione summenzionati (compreso il riattamento rispettivamente l'ampliamento della SWR). Il primo contributo di 4,5 milioni di franchi, parzialmente versato è compreso in questa cifra. Secondo le stime attuali, la durata complessiva del progetto di ristrutturazione è di circa 42 mesi (probabile fine dei lavori: fine 2011).

3.2

Effetti del rincaro

Le domande di credito sottoposte al Parlamento per costruzioni civili o militari della Confederazione in genere non tengono contro del rincaro. Il progetto di ristrutturazione di cui nel presente messaggio non può, tuttavia, essere equiparato a queste categorie, essendo destinato a terzi che non sottostanno all'ordinanza sulle costruzioni federali.

È d'altronde difficile stimare l'entità del rincaro annuo fino al termine dei lavori. I calcoli su cui si fonda il messaggio prevedono una riserva dell'1,72 per cento per far fronte all'aumento dei prezzi indotto dal rincaro durante il periodo della ristruttura12

Messaggi del 18 set. 1964 (FIPOI, GATT, AELS; FF 1964 II 919), del 6 giu. 1966 (OIL; FF 1966 I 789), del 5 giu. 1967 (ONU, UIT, OMM, UPU; FF 1967 I 746), del 17 feb. 1971 (AELS, CICG, OMPI, OIL; FF 1971 I 314), del 1° mag. 1974 (CERN; FF 1974 I 1329), del 7 ago. 1974 (UIT, OIL, OMPI; FF l 1974 II437), del 2 mar. 1977 (OMPI; FF 1977 I 1189), del 25 mag. 1983 (CIM; FF 1983 II 1445), del 5 mar. 1984 (CERN; FF 1984 I 965), del 27 nov. 1985 (UIT; FF 1985 III 431), del 18 feb. 1987 (OMPI; FF 1987 I 664), del 13 feb. 1989 (ACNUR; FF 1989 I 1025), del 17 feb. 1993 (CERN, OMM; FF 1993 I 965), del 30 mag. 1994 (GEC, Federazione internazionale delle Società della Croce-Rossa e della Mezzaluna Rossa; FF 1994 III 945), del 19 set. 1994 (OMM, CWR; FF 1994 V 245), del 15 mag. 1996 (UIT; FF 1996 III 1), del 16 apr. 2003 (OMS, ONUAIDS; FF 2003 2933), del 7 dic. 2007 (IUCN; FF 2008 173) e del 27 feb. 2008 (CERN; FF 2008 1303).

4398

zione (presumibilmente il periodo 2008­2011, con i lavori più importanti nel 2009 e 2010). In caso di rincaro particolarmente elevato si potrebbe attingere anche alle riserve del 4,27 per cento per diversi e imprevisti (CCC 5).

4

Ripercussioni

4.1

Ripercussioni finanziarie

La presente richiesta di concessione di un contributo a fondo perso alla FIPOI per il finanziamento della ristrutturazione del CWR a Ginevra genera, per la Confederazione, un impegno finanziario complessivo di 45 milioni di franchi (inclusa la prima porzione per i lavori di pianificazione e progettazione), ripartiti nel periodo 2008­2011. Una parte dei corrispondenti mezzi finanziari figura nel preventivo 2008 come pure nel piano finanziario. I mezzi restanti saranno regolati nel corso del processo di bilancio.

4.2

Applicazione del freno alle spese

Il disegno di decreto federale allegato prevede all'articolo 1 la concessione di un credito di impegno di 45 milioni di franchi conformemente all'articolo 21 della legge federale del 7 ottobre 200513 sulle finanze della Confederazione (LFC). Trattandosi di una nuova spesa unica di oltre 20 milioni di franchi, secondo l'articolo 159 capoverso 3 lettera b della Costituzione federale14, l'articolo 1 del presente disegno di atto normativo sottostà al freno alle spese.

4.3

Ripercussioni sull'effettivo del personale

Il progetto non ha alcuna ripercussione sull'effettivo del personale della Confederazione.

4.4

Ripercussioni finanziarie per Cantoni e Comuni

Per il Cantone e il Comune di Ginevra il progetto di ristrutturazione non indurrà alcun costo.

13 14

RS 611.0 RS 101

4399

5

Programma di legislatura

Il progetto di apportare un sostegno finanzio all'OMC nell'ambito della politica di Stato ospite, per la realizzazione del progetto immobiliare di «site unique» è iscritto nel programma di legislatura 2007­201115 al n. 5 «Consolidare la posizione della Svizzera nel mondo globalizzato». È tuttavia probabile che la realizzazione del progetto si protragga oltre il suddetto periodo di legislatura.

6

Aspetti giuridici

6.1

Basi legali

La legge federale del 22 giugno 200716 sullo Stato ospite (LSO) è la base legale per la concessione di sostegni finanziari alla FIPOI. L'articolo 20 lettera a LSO recita che la Confederazione può accordare contributi unici o ricorrenti periodici. Ne beneficiano, secondo l'articolo 19 lettera c LSO, le fondazioni le cui attività rispondono agli scopi definiti nell'articolo 18 LSO come pure, secondo l'articolo 19 lettera a LSO le organizzazioni intergovernative di cui all'articolo 2 capoverso 1 lettera a LSO. La FIPOI, in quanto attuale proprietaria dell'edificio, è la diretta destinataria del contributo finanziario. L'OMC, in quanto titolare e futura proprietaria dell'edificio, è la beneficiaria finale.

La competenza dell'Assemblea federale in materia di bilancio è sancita dall'articolo 167 della Costituzione federale17.

6.2

Forma dell'atto normativo

Considerati gli articoli 163 capoverso 2 della Costituzione federale e 25 capoverso 2 della legge federale del 13 dicembre 200218 sull'Assemblea federale, nel presente caso è previsto un atto normativo in forma di decreto federale semplice che non sottostà a referendum.

15 16 17 18

Messaggio del 23 gen. 2008 sul programma di legislatura 2007­2011 (FF 2008 597).

RS 192.12 RS 101 RS 171.10

4400

Allegato 1 Illustrazione del Centre William Rappard con indicati i vari elementi dell'edificio

4401

Allegato 2 Piano d'insieme

Didascalie ONU OMC OMPI UIT

4402

Nazioni Unite (ONU) (Palais des Nations) Organizzazione mondiale del commercio (WTO) Centre William Rappard Organizzazione mondiale per la proprietà intellettuale (WIPO) Unione internazionale delle telecomunicazioni (ITU)

CICR

Comitato internazionale della Croce rossa ACNUR Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR) OMS UIL

Organizzazione mondiale della sanità (WHO) Ufficio internazionale del lavoro, sede dell'Organizzazione internazionale del lavoro

Allegato 3 Veduta d'insieme del progetto di ristrutturazione

4403

4404