Potenziale di ottimizzazione della gestione immobiliare civile della Confederazione Rapporto della Commissione della gestione del Consiglio nazionale del 7 settembre 2007

2007-2308

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Rapporto 1

Oggetto della valutazione e modo di procedere

La Confederazione necessità di immobili per svolgere i compiti dello Stato. Nel settore civile, si tratta di immobili amministrativi, immobili doganali, edifici di prestigio, musei, locali delle rappresentanza svizzere all'estero, immobili di ricerca, immobili agricoli, parcheggi, immobili abitativi eccetera. La gamma delle diverse destinazioni di questi beni immobiliari riflette la varietà dei compiti della Confederazione e la diversità dei servizi federali che utilizzano gli immobili per svolgere la loro missione, in Svizzera e all'estero.

La Confederazione gestisce un portafoglio immobiliare civile di 2800 immobili che ospitano 21 400 posti di lavoro (stato 2005). Il valore totale di questi beni immobiliari è stimato a circa 5 miliardi di franchi. Secondo i dati relativi al 2005, il 67 per cento dei posti di lavoro si trovano negli immobili che appartengono alla Confederazione. Il rimanente (33 %) è ospitato in locali in affitto.

Il servizio federale incaricato della gestione dei beni immobiliari civili è l'Ufficio federale delle costruzioni e della logistica (UFCL)1; esso occupa un effettivo che rappresenta circa 400 equivalenti a tempo pieno. La gestione immobiliare comprende la totalità dei provvedimenti atti a coprire il fabbisogno di spazio dell'Amministrazione federale, nonché a salvaguardare gli interessi della Confederazione come proprietario e possessore di immobili, committente della costruzione, gestore e esercente d'immobili2. L'UFCL deve adempiere il suo compito secondo i principi dell'opportunità, della redditività e dei bisogni degli utenti3.

Considerata sia l'importanza della gestione immobiliare per la realizzazione dei compiti della Confederazione sia l'entità del portafoglio immobiliare e delle risorse finanziarie, le Commissioni della gestione delle Camere federali hanno deciso nel 2006 di esaminare la gestione immobiliare civile della Confederazione nell'ambito del loro mandato di alta vigilanza parlamentare sulla gestione del Consiglio federale e dell'Amministrazione federale4. La Commissione della gestione del Consiglio nazionale (CdG-CN) ha incaricato il Controllo parlamentare dell'amministrazione (CPA) di procedere alla valutazione di questo settore. Il CPA ha posto l'accento sulla gestione e la strategia, la ripartizione delle competenze, il coordinamento tra le diverse parti in causa e su un confronto con alcune organizzazioni che si occupano della gestione immobiliare fuori dell'Amministrazione federale.

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Art. 6 cpv. 1 lett. a dell'ordinanza del 14 dicembre 1998 sulla gestione immobiliare e la logistica della Confederazione (OILC; RS 172.010.21).

Art. 5 cpv. 1 OILC.

Art. 3a cpv. 1 OILC.

Art. 26 e 52 della legge del 13 dicembre 2002 sull'Assemblea federale (LParl; RS 171.10).

2

Valutazione dei risultati

Il CPA ha presentato i risultati della sua valutazione nel suo rapporto finale del 16 aprile 2007, che ha trasmesso alla CdG-CN5. Quest'ultima ha esaminato i risultati della valutazione e li ha analizzati nell'ambito del suo mandato di alta vigilanza. Il presente rapporto della CdG-CN, che è frutto di questa analisi, è stato adottato all'unanimità il 7 settembre 2007 e pubblicato. La CdG-CN si limita a valutare i risultati sui punti problematici e a presentare al Consiglio federale raccomandazioni su questi punti. Il rapporto si basa quindi sulla valutazione del CPA e la completa.

Ne consegue che il contenuto del rapporto del CPA viene ribadito in questo contesto solo quando ciò è utile alla comprensione delle valutazioni e delle raccomandazioni della CdG-CN.

Il presente rapporto si concentra sui problemi constatati e sui possibili miglioramenti. La CdG-CN tiene tuttavia a sottolineare che apprezza le prestazioni fornite dall'UFCL dalla sua fondazione nel 1999 e presentate nel rapporto di valutazione del CPA. Nell'ambito della loro alta vigilanza, le Commissioni della gestione seguono i nuovi uffici o servizi. Esse sono quindi pienamente coscienti delle sfide da affrontare.

2.1

Strategia e definizione degli obiettivi

2.1.1

Scarto tra gli obiettivi strategici e gli obiettivi operativi

Secondo la valutazione del CPA, gli obiettivi strategici dell'UFCL in materia di gestione immobiliare sono definiti chiaramente nell'ordinanza del 14 dicembre 1998 sulla gestione immobiliare e la logistica della Confederazione (OILC)6. La necessaria attuazione è tuttavia lacunosa in alcuni punti. Inoltre, mancano obiettivi operativi fondati sulle linee direttrici strategiche.

La valutazione constata che lo schema direttore 2012 che stabilisce la pianificazione dei locali dell'Amministrazione riprende gli obiettivi dell'ordinanza, senza tuttavia attuarli. Questo schema direttore è inoltre valido solo per il 10 per cento degli immobili civili della Confederazione.

Secondo l'OILC, l'UFCL è tenuto svolgere i suoi compiti rispettando i principi dell'opportunità, della redditività e dei bisogni degli utenti, prendendo in considerazione sia interessi culturali ed ecologici sia le esigenze dei disabili. Anche da questo punto di vista, la valutazione del CPA ha messo in evidenza l'assenza di obiettivi e indicatori che consentano di rendere conto del grado di realizzazione degli obiettivi, o perlomeno del rispetto di questi principi. La CdG-CN ritiene che sia importante, in particolare nelle relazioni tra l'UFCL e i suoi clienti, definire obiettivi che consentano di misurare il grado di soddisfazione dei clienti e il rispetto del principio del partenariato nella collaborazione.

Anche le organizzazioni di utenti non ricevono obiettivi concreti nel settore immobiliare. Devono operare in partenariato e in modo economico, ma non sono vincolate da nessun valore o obiettivo quantificabile.

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Cfr. allegato.

RS 172.010.21.

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Il CPA conclude inoltre che mancano obiettivi quantitativi, anche se alcuni obiettivi strategici potrebbero assolutamente essere quantificati. L'OILC prevede per esempio, nell'articolo 3 capoverso 2 lettera a, la «concentrazione di unità organizzative dell'Amministrazione federale in opere polivalenti di grandezza appropriata di proprietà della Confederazione». Questo obiettivo potrebbe essere quantificato senza problemi.

In alcuni casi, mancano gli indicatori necessari. In altri, non sono definite le tappe, i termini e le risorse. Il CPA si chiede quindi a giusta ragione quali siano i mezzi attualmente esistenti per misurare il grado di realizzazione degli obiettivi7.

Considerata la situazione delle finanze federali, che rimane difficile, la determinazione di obiettivi operativi sarebbe utile anche per stabilire le priorità nell'impiego delle risorse.

La CdG-CN ritiene che la situazione attuale sia insoddisfacente. Tenuto conto dell'importanza della gestione immobiliare esposta in precedenza e delle risorse finanziarie limitate, occorre stabilire obiettivi operativi e indicatori che siano applicabili a tutti i generi di immobili civili della Confederazione e che rispettino tutti principi e gli obiettivi strategici definiti dall'OILC. Questo comporta la definizione di priorità.

Infine, la CdG-CN ritiene che occorra introdurre obiettivi nelle relazioni con le organizzazioni di utenti e nel settore dell'efficienza economica e della sensibilizzazione ai costi.

Raccomandazione 1 La CdG-CN chiede al Consiglio federale di provvedere alla definizione degli obiettivi operativi e degli indicatori necessari nel settore della gestione immobiliare civile. Il Consiglio federale deve inoltre provvedere all'introduzione di obiettivi nelle relazioni con le organizzazioni di utenti.

2.2

Processi e strutture

2.2.1

In generale

In caso di divergenze di opinioni tra l'UFCL e le organizzazioni di utenti, non esiste alcuna procedura fondata su basi normative. Di solito in caso di divergenze di opinioni vengono coinvolte le segreterie generali o addirittura il capo del dipartimento.

L'elaborazione e l'adozione di un modello che preveda la trattazione dei problemi a un livello adeguato e la considerazione appropriata degli interessi degli utenti nel processo decisionale potrebbe sia migliorare l'efficienza economica delle decisioni in materia immobiliare sia attenuare le tensioni tra l'UFCL e le organizzazioni di utenti. Attualmente, l'UFCL concentra le competenze e le attribuzioni al più alto livello gerarchico (per proteggere l'indipendenza dei suoi collaboratori, secondo l'ufficio), mentre le organizzazioni di utenti auspicano procedure decisionali semplici ed efficaci.

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Nella sua valutazione, il CPA ritiene che i rapporti annuali del DFF al Consiglio federale e dell'UFCL al DFF non siano pienamente soddisfacenti (cfr. valutazione del CPA, pag. 24).

Raccomandazione 2 La CdG-CN chiede al Consiglio federale di sancire nell'OILC una procedura e responsabilità chiare per consentire una composizione efficace delle divergenze di opinioni tra l'UFCL e le organizzazioni di utenti. Gli obiettivi stabiliti dall'OILC dovranno fissare i criteri necessari per una procedura che adegui il livello gerarchico interpellato all'importanza della questione.

2.2.2

All'interno dell'UFCL

2.2.2.1

In generale

La valutazione conclude che l'UFCL non è né proattivo né dinamico e che l'apprendimento e il miglioramento non costituiscono i tratti salienti della sua cultura d'impresa. L'ufficio ha riconosciuto l'utilità di alcuni progetti, ma ha rimandato la loro attuazione a causa di circostanze difficili (programmi di sgravio, fluttuazione del personale ecc.). Non ha sfruttato le esperienze positive fatte nell'ambito della cooperazione con il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) per trarre lezioni applicabili alle sue relazioni con altre organizzazioni di utenti. Il confronto tra l'UFCL e organizzazioni analoghe, effettuato da un esperto su mandato del CPA, mostra che le altre organizzazioni praticano questo genere di processo di apprendimento e che esso fa parte della gestione della qualità.

Le organizzazioni di utenti interrogate dal CPA per la sua valutazione si sono mostrate piuttosto critiche per quanto concerne la qualità delle prestazioni dell'UFCL.

Il CPA ha identificato nell'assenza di controllo della qualità una delle cause di questa situazione. La valutazione del CPA ha inoltre messo in evidenza alcuni punti critici concernenti i termini e il tempo di trattazione dei dossier. Questi risultati sostengono l'opinione della CdG-CN secondo la quale occorre migliorare la gestione della qualità all'UFCL.

Raccomandazione 3 La CdG-CN invita il Consiglio federale a prendere provvedimenti per attribuire alla gestione della qualità presso l'UFCL l'importanza che le spetta.

La valutazione conclude inoltre che la gestione dei progetti ha ancora un peso eccessivo e che, di conseguenza, alcuni aspetti inerenti alla gestione sono un po' trascurati. Anche se l'UFCL ha già preso provvedimenti per tener conto di tutto il ciclo di vita di un'opera e per muoversi nella direzione del facility management, il CPA ritiene che la gestione delle opere dovrebbe integrare più precocemente gli aspetti dell'esercizio nell'ambito del processo. Tenuto conto dell'importanza di questi aspetti per le organizzazioni di utenti e per le prestazioni successive legate alla gestione dell'opera e alle spese d'esercizio, la CdG-CN ritiene come il CPA che l'integrazione più precoce della gestione dell'opera sarebbe una buona cosa. Solo in questo modo è possibile sfruttare meglio le sinergie tra la gestione dei progetti e la gestione dell'opera.

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Raccomandazione 4 La CdG-CN chiede al Consiglio federale di integrare la gestione dell'opera più precocemente nel processo.

La valutazione constata inoltre che la standardizzazione dei processi dell'UFCL lascia a desiderare, nonostante diversi provvedimenti di armonizzazione. Le cause di questa constatazione non sono state messe in luce dalla valutazione; ciò nonostante, la CdG-CN ritiene che l'UFCL debba esaminare in modo approfondito questo problema, che è stato menzionato anche dalle organizzazioni di utenti.

Raccomandazione 5 La CdG-CN chiede al Consiglio federale di far esaminare l'attuazione della standardizzazione dei processi dell'UFCL e di provvedere a un'attuazione sistematica.

2.2.2.2

Considerazione dei bisogni degli utenti

L'OILC prevede nell'articolo 3a capoverso 1 che il principio della considerazione dei bisogni dei clienti debba essere applicato alla gestione immobiliare. Il mandato di collaborazione in partenariato tra l'UFCL e le organizzazioni di utenti, sancito nel capoverso 2 dello stesso articolo, completa questo principio e rafforza la posizione delle organizzazioni di utenti. La valutazione del CPA mostra tuttavia che il principio della considerazione dei bisogni degli utenti riveste un ruolo secondario nella prassi dell'UFCL. Gli utenti non sono mai menzionati nella visione e nella strategia dell'ufficio. Anche dalle inchieste effettuate dal CPA presso i collaboratori dell'UFCL risulta che non tutti hanno la stessa concezione del cliente e che le organizzazioni di utenti non rientrano sempre in questa categoria.

Secondo la CdG-CN, è evidente che le organizzazioni di utenti sono i clienti principali dell'UFCL e che i loro bisogni devono di conseguenza essere debitamente considerati. Occorre quindi esaminare in che modo le procedure all'interno dell'UFCL e le procedure a cui partecipano le organizzazioni di utenti potrebbero essere orientate più sistematicamente al cliente. Il CPA constata diversi problemi nell'orientamento ai clienti delle procedure (mancanza di risposta sistematica alle domande, mancanza di gerarchia in base all'importanza della procedura ecc.). Anche il confronto tra l'UFCL e organizzazioni analoghe, realizzato da un esperto su mandato del CPA, mostra che l'ufficio può migliorare su questo punto. L'integrazione di processi di apprendimento, come chiesto in precedenza dalla CdG-CN8, rientrerebbe in questo tipo di orientamento, dal momento che consentirebbe di trarre insegnamento dalle reazioni e dalle informazioni ricevute di ritorno per migliorare l'organizzazione e le prestazioni dell'UFCL. Il CPA constata tuttavia che le organizzazioni di

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Cfr. n. 2.2.2.1

utenti non sono sempre disposte a comunicare all'UFCL la loro strategia a lungo termine o quella del loro dipartimento.

Secondo molte organizzazioni di utenti, le strutture, le competenze e le procedure dell'UFCL non sono né trasparenti né ben definite. Alcune organizzazioni hanno più interlocutori all'UFCL. Il problema è noto all'ufficio ma quest'ultimo non l'ha risolto. Una soluzione attuata da una delle organizzazioni scelte per il confronto è quella dello sportello unico (single point of contact). Nel caso dell'UFCL, questo significherebbe che ogni organizzazione di utenti avrebbe un solo interlocutore all'UFCL, indipendentemente dal tipo di immobile utilizzato. L'UFCL applica questo tipo di modello nella sua collaborazione con il DFAE. Si potrebbe in tal modo porre le basi di un sistema che consentirebbe di evitare che le organizzazioni di utenti debbano provvedere autonomamente alla trasmissione delle loro domande all'interno dell'UFCL, come fanno ora alcune di loro secondo le informazioni del CPA.

Le organizzazioni di utenti hanno la sensazione che i collaboratori dell'UFCL siano troppo assorbiti da compiti amministrativi e che le persone di contatto non abbiano le competenze decisionali necessarie. Le organizzazioni di utenti vedono in questo un ostacolo al miglioramento dei servizi alla clientela. La CdG-CN è del parere che l'UFCL debba occuparsi delle cause di questa situazione ed esaminare le possibilità di miglioramento.

Raccomandazione 6 La CdG-CN chiede Consiglio federale di riorganizzare le procedure e le strutture dell'UFCL affinché esse rispondano meglio ai bisogni dei clienti dell'ufficio.

Occorre in particolare introdurre il principio dello sportello unico per ogni cliente.

2.2.3

Organizzazioni di utenti

Da parte delle organizzazioni di utenti, si constatano differenze organizzative nella gestione immobiliare. La valutazione non approfondisce questo aspetto. La CdG-CN ritiene tuttavia che si debba esaminare se esiste un potenziale di miglioramento in questo settore anche da parte delle organizzazioni di utenti. In mancanza di strumenti di gestione standardizzati, ognuna di esse ha messo a punto i propri strumenti informatici. L'introduzione di strumenti di gestione standardizzati potrebbe consentire all'UFCL di verificare meglio il rispetto delle norme e degli standard9.

9

Il rispetto di questo genere di norme nella gestione e nell'esercizio delle opere fa parte degli obiettivi strategici previsti dall'OILC (art. 3 cpv. 2 lett. b).

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Raccomandazione 7 La CdG-CN chiede al Consiglio federale di esaminare l'uniformazione delle strutture e degli strumenti delle organizzazioni di utenti nel settore della gestione immobiliare.

Le organizzazioni di utenti non hanno accesso alle banche dati dell'UFCL concernenti gli immobili che occupano. Questi dati chiave per gli immobili sarebbero tuttavia molto utili alle organizzazioni di utenti per ottimizzare la gestione dei loro locali.

Anche le organizzazioni di utenti svolgono un ruolo importante informando i propri collaboratori, dal momento che questi ultimi sono direttamente interessati da molte decisioni nel settore immobiliare.

Secondo la valutazione del CPA, occorre concludere che i diritti e doveri delle organizzazioni di utenti debbano essere chiariti nei diversi settori. Questo aspetto è importante anche in vista dell'attuazione del Nuovo modello contabile della Confederazione (NMC)10. In tal modo si attua inoltre il principio della collaborazione in partenariato sancito nell'OILC.

Raccomandazione 8 La CdG-CN chiede al Consiglio federale di esaminare e di concretizzare, tenendo conto dei risultati della valutazione del CPA, i diritti e doveri delle organizzazioni di utenti nella gestione immobiliare, in particolare nella loro relazione con l'UFCL.

2.3

Comunicazione

La valutazione ha evidenziato che la strategia dell'UFCL non è sempre nota alle organizzazioni di utenti. Secondo queste ultime, capita che l'ufficio prenda le sue decisioni fondandosi essenzialmente sui costi, senza tener conto di aspetti come la qualità, l'ecologia o i bisogni degli utenti.

L'UFCL deve migliorare la sua comunicazione con le organizzazione di utenti. È essenziale che esse conoscano la sua strategia. Devono inoltre sapere come i principi e gli obiettivi stabiliti nell'OILC ­ per esempio i bisogni degli utenti ­ sono integrati in questa strategia e nella sua attuazione. Da ciò deriva la necessità, per le organizzazioni di utenti, di conoscere anche i criteri di valutazione dell'UFCL11. Solo se le organizzazioni di utenti dispongono di queste informazioni, sussistono le basi necessarie che consentono loro di capire e di accettare meglio le decisioni dell'UFCL.

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Cfr. valutazione del CPA, pag. 64.

L'esempio fatto dal CPA è emblematico a questo proposito: l'UFCL non mette le istruzioni concernenti l'utilizzazione economica degli immobili civili della Confederazione a disposizione delle organizzazioni di utenti per evitare di suscitare richieste. Secondo la CdG-CN, l'argomentazione dell'UFCL non ha senso e si fonda su una percezione errata della nozione di cliente.

Secondo la CdG-CN, vale la pena di esaminare se sia opportuno mettere a disposizione delle organizzazioni di utenti una documentazione informativa generale concernente l'UFCL.

La CdG-CN constata che le procedure all'interno dell'UFCL devono essere fondate sui bisogni dei clienti di quest'ultimo. Secondo la Commissione, un aspetto importante di questo principio sarebbe regolato istituzionalizzando scambi con altre organizzazioni di utenti sotto forma di un'inchiesta regolare e sistematica presso la clientela, come fanno alcune organizzazioni analoghe studiate nell'ambito della valutazione12. Questa è peraltro una delle condizioni per una gestione della qualità funzionale all'interno dell'UFCL. Il CPA ritiene che vi sia ancora un potenziale di miglioramento della comunicazione a livello delle procedure in diversi altri punti: risposta sistematica alle domande, comunicazione dei termini di trattazione, integrazione delle organizzazioni di utenti nelle procedure, informazione delle organizzazioni di utenti in caso di modifica di contratti di prestazioni o di ricorso a imprese esterne, stato di avanzamento o di trattazione delle richieste, sistema di supplenze.

Occorre tuttavia precisare che la valutazione ha mostrato come alcune informazioni, trasmesse dalla direzione dell'UFCL alle segreterie generali, non siano state trasmesse alle organizzazioni di utenti interessate. Inoltre, alcune decisioni dell'UFCL inerenti al settore immobiliare sono prese o approvate a livello della segreteria generale del dipartimento interessato. Queste prassi non sono sempre comunicate alle organizzazioni di utenti.

Raccomandazione 9 La CdG-CN chiede al Consiglio federale di istituire per l'UFCL un concetto di comunicazione in grado di garantire l'informazione delle organizzazioni di utenti in generale e per ogni singolo progetto e di consentire il ritorno di informazione dalle organizzazioni di utenti all'UFCL. Il Consiglio federale è inoltre invitato a migliorare i flussi di informazione tra le segreterie generali e le organizzazioni di utenti interessate.

2.4

Aspetti finanziari

La valutazione conclude che una parte dell'insoddisfazione degli utenti sia dovuta al fatto che le condizioni in materia di esercizio sono troppo poco integrate al momento della definizione e della realizzazione del progetto. Il CPA ritiene che in questo contesto vi sia un potenziale di risparmio, considerato che le spese di gestione rappresentano una parte essenziale delle spese totali di un bene immobiliare sull'arco della sua durata. La valutazione ha evidenziato che, per ragioni politiche, la soluzione più economica proposta dall'UFCL non viene sempre adottata. Un potenziale di ottimizzazione supplementare esiste nell'informazione delle Camere federali, che non hanno la visione di insieme delle conseguenze finanziarie di un progetto quando sono chiamate ad approvare crediti d'impegno o di pagamento. La CdG-CN ritiene 12

Un'inchiesta ben concepita consentirebbe inoltre di controllare regolarmente le prestazioni fornite all'organizzazione di utenti da partner esterni dell'UFCL e di tener conto, se del caso, delle critiche delle organizzazioni di utenti (cfr. valutazione del CPA, pag. 62).

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che sia importante migliorare la procedura e sfruttare i potenziali di risparmio in questo settore. Infine, le decisioni politiche nel settore immobiliare dovrebbero essere presentate chiaramente al Consiglio federale e al Parlamento.

Raccomandazione 10 La CdG-CN chiede al Consiglio federale di prendere provvedimenti che consentano di considerare precocemente i bisogni delle organizzazioni di utenti, per evitare che ne derivino costi in seguito. Occorre accordare una grande importanza alle spese di gestione al momento della valutazione dei progetti. Le spese di gestione delle opere immobiliari devono inoltre figurare nei dossier trasmessi alle Camere federali nell'ambito della procedura di approvazione dei crediti d'impegno e di pagamento in questo settore.

La valutazione ha infine messo in evidenza che la trasparenza dei costi, il cui principio è sancito nell'OILC, non è ancora stata raggiunta. Il CPA non ha per esempio ricevuto dati sufficienti per confrontare i costi con gli indicatori pertinenti di altre organizzazioni attive nella gestione immobiliare. Detto questo, la CdG-CN è d'accordo che il Nuovo modello contabile della Confederazione (NMC) dovrebbe consentire di raggiungere questo obiettivo in breve tempo. La valutazione del CPA conferma questa tendenza positiva. Le conseguenze effettive del Nuovo modello contabile non potranno tuttavia essere valutate prima del 2009, quando anche le superfici delle opere che non sono considerate immobili amministrativi e le prestazioni saranno contabilizzate. Il Nuovo modello contabile sensibilizzata inoltre le organizzazioni di utenti sui costi (la presa di coscienza dei costi è uno degli obiettivi strategici dell'OILC). Esse avranno un margine di manovra soprattutto nella scelta delle prestazioni offerte dall'UFCL.

3

Conclusione

Anche se dalla sua fondazione l'UFCL ha continuato a professionalizzare le sue strutture e le sue attività, il CPA ha messo in evidenza diversi problemi e potenziali di miglioramento. Due aspetti in particolare sono essenziali per la CdG-CN: una migliore considerazione dei bisogni dei clienti da parte dell'UFCL e la promozione della sensibilità all'aspetto dei costi presso le organizzazioni di utenti. La CdG-CN è convinta che la valutazione di cui ha incaricato il CPA e la sua valutazione della situazione possano fornire un contributo a una maggiore professionalizzazione della gestione immobiliare civile della Confederazione.

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La CdG-CN invita il Consiglio federale a prendere posizione sul presente rapporto, sulle sue conclusioni e sulla valutazione del CPA entro la metà di gennaio del 2008.

7 settembre 2007

In nome della Commissione della gestione del Consiglio nazionale: Il presidente, Jean-Paul Glasson Il segretario, Philippe Schwab La presidente della sottocommissione DFF/DFE, Brigitta M. Gadient Il segretario della sottocommissione DFF/DFE, Christoph Albrecht

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Elenco delle abbreviazioni art.

CdG-CN Cfr.

CPA cpv.

DFAE DFE DFF ecc.

lett.

LParl.

n.

NMC OILC pag.

RS UFCL

articolo Commissione della gestione del Consiglio nazionale confronta Controllo parlamentare dell'amministrazione capoverso Dipartimento federale degli affari esteri Dipartimento federale dell'economia Dipartimento federale delle finanze eccetera lettera Legge del 23 dicembre 2002 sull'Assemblea federale (RS 171.10) numero Nuovo modello contabile della Confederazione Ordinanza del 14 dicembre 1998 sulla gestione immobiliare e la logistica della Confederazione (RS 172.010.21) pagina Raccolta sistematica Ufficio federale delle costruzioni e della logistica

Allegato: Valutazione della gestione immobiliare della Confederazione (settore civile) Rapporto del Controllo parlamentare dell'Amministrazione all'attenzione della sottocommissione DFF/DFE della Commissione della gestione del Consiglio nazionale, del 16 aprile 2007 490