07.493 Iniziativa parlamentare Scioglimento della Commissione delle costruzioni pubbliche del Consiglio degli Stati Rapporto dell'Ufficio del Consiglio degli Stati del 15 febbraio 2008

Onorevoli colleghi, con il presente rapporto vi sottoponiamo il progetto di modifica del regolamento del Consiglio degli Stati. Al contempo trasmettiamo il rapporto al Consiglio federale per parere.

L'Ufficio propone di approvare il progetto di modifica allegato.

15 febbraio 2008

In nome dell'Ufficio: Il presidente, Christoffel Brändli

2008-0563

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Rapporto 1

Genesi del progetto

Già nel 2004, l'Ufficio del Consiglio degli Stati aveva esaminato la suddivisione dei compiti tra le commissioni e aveva incaricato il presidente della Camera di valutare in che misura le mansioni della Commissione delle costruzioni pubbliche (CCP) potevano essere assunte dalla Commissione dell'ambiente, della pianificazione del territorio e dell'energia (CAPTE). Uno scambio di opinioni tra i presidenti della Camera e della CCP-CSt aveva chiarito che il progetto era attuabile e addirittura auspicabile. Tuttavia i membri della CCP-CSt si erano opposti allo scioglimento della Commissione. Poiché anche l'Ufficio del Consiglio nazionale non era d'accordo con la proposta di riunire la CCP e la CAPTE, l'Ufficio del Consiglio degli Stati vi aveva rinunciato.

Nel 2007 la CCP-CSt ha riavviato il dibattito sul proprio futuro concludendo che gli sviluppi degli ultimi anni dimostrano ampiamente come non sia il caso di mantenere operativa la Commissione (cfr. n. 2). Durante la seduta del 7 novembre 2007, con 3 voti contro 1 e 0 astensioni, si è pronunciata a favore del suo scioglimento e, con una lettera dell'8 novembre 2007 del presidente della Commissione, ha chiesto all'Ufficio del Consiglio degli Stati di avviare la procedura necessaria. L'Ufficio del Consiglio degli Stati ha accettato la proposta della CCP-CSt il 16 novembre 2007 e ha deciso di elaborare un'iniziativa parlamentare su una modifica del regolamento del Consiglio degli Stati. Dato che la modifica riguarda solo il Consiglio degli Stati, non sono stati necessari né il consenso della CCP-CN né quello dell'Ufficio del Consiglio nazionale.

Il 15 febbraio 2008 l'Ufficio ha adottato la presente modifica del Regolamento all'unanimità.

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Motivi per lo scioglimento della Commissione delle costruzioni pubbliche

L'8 novembre 1991 l'Ufficio del Consiglio degli Stati aveva deciso di assegnare il settore dell'edilizia pubblica alla CCP-CSt. Da allora l'ambito di competenze della Commissione era stato ridotto più volte: dal 1996 i progetti che riguardano la Fondazione per gli immobili delle organizzazioni internazionali (FIPOI) vengono esaminati dalla Commissione della politica estera CPE. Nel 1998 la responsabilità del settore delle costruzioni militari è passata dalla CCP alla Commissione della politica di sicurezza (CPS). Dalla metà del 2004 le costruzioni del settore dei PF non vengono presentate al Parlamento con un messaggio separato, ma come parte del preventivo: non rientrano dunque nella sfera di competenze della CCP, ma sono esaminate dalla Commissione delle finanze (CdF). Le attività della CCP si sono dunque concentrate su circa la metà delle costruzioni civili federali.

Date le mansioni limitate, negli ultimi anni le attività della Commissione sono rimaste modeste. Venendo a mancare gli argomenti all'ordine del giorno, diverse sedute sono state disdette. Durante tutto il 47° periodo di legislatura, alla CCP-CSt sono stati assegnati per esame solo cinque affari del Consiglio federale: quattro testi 1588

sul programma delle costruzioni civili e l'ordinanza1 che ha sancito la nuova competenza della CdF nel settore delle costruzioni dei PF. Durante il programma di legislatura la Commissione non ha esaminato nessuna iniziativa cantonale o parlamentare e nessun intervento parlamentare. La Commissione formula dal 2004 un corapporto orale per la CdF sul programma delle costruzioni del settore dei PF. Inoltre la Commissione saltuariamente organizza visite e si informa sugli argomenti di attualità che riguardano l'attività edilizia della Confederazione, senza tuttavia avere facoltà decisionali. Si prevede che in futuro la situazione non cambierà. Il programma delle costruzioni civili rimane con ogni probabilità l'unico affare che rientra nelle competenze della CCP-CSt.

Già per considerazioni di principio si può dubitare dell'opportunità di mantenere in vita una commissione che esamina un solo dossier all'anno. Nel caso concreto inoltre, come spiegato, attualmente sono quattro le commissioni competenti del settore edilizio. Questa frammentazione delle competenze comporta inevitabilmente problemi di coordinamento e doppioni e non corrisponde ad una suddivisione efficace dei compiti tra le commissioni. È pressoché impossibile avere una panoramica sul settore edilizio della Confederazione: la situazione è particolarmente insoddisfacente nell'ambito delle costruzioni civili federali, ripartito da tre anni su due commissioni (CCP e CdF). La CCP-CSt ha proposto all'Ufficio che sia la CdF-CSt a occuparsi di tutto il settore delle costruzioni civili. Assegnare il programma delle costruzioni civili alla CAPTE-CSt, come era stato proposto nel 2004, manterrebbe la frammentazione delle competenze nel settore delle costruzioni civili. Per questo motivo l'Ufficio intende assegnare in futuro il programma delle costruzioni civili alla CdFCSt.

L'Ufficio ritiene che la Commissione delle costruzioni pubbliche debba essere sciolta al fine di organizzare in modo efficiente il lavoro parlamentare e fa notare che, in controtendenza, negli ultimi anni il Parlamento ha creato anche una nuova commissione e una delegazione (Commissione giudiziaria, Delegazione di vigilanza della NFTA).

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Commento alle singole disposizioni

Ai sensi dell'articolo 42 capoverso 1 della legge del 13 dicembre 2002 sul Parlamento (LParl; RS 171.10), i membri di ogni Camera costituiscono le commissioni permanenti previste dalla legge e dal regolamento. Attualmente, il Consiglio degli Stati dispone di dodici commissioni permanenti ai sensi dell'articolo 7 capoverso 1 del proprio regolamento del 20 giugno 2003 (RCS; RS 171.14), tra cui la Commissione delle costruzioni pubbliche. La menzione di quest'ultima viene dunque stralciata. Il capoverso 2 sancisce che le commissioni permanenti constano di 13 membri.

L'indicazione riguardante la composizione specifica della CCP-CSt non è più necessaria.

La CCP non è nominata in altri articoli del regolamento né in altri atti legislativi. Il suo scioglimento non rende perciò necessario adeguare altre basi legali.

1

Ordinanza dell'Assemblea federale del 18 giugno 2004 concernente le domande di crediti d'impegno per acquisti di fondi o per costruzioni; RS 611.051.

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Ripercussioni finanziarie e sull'effettivo del personale

Lo scioglimento della CCP-CSt non comporta ripercussioni finanziarie e sull'effettivo del personale degne di nota. Le indennità di seduta non vengono più versate ai membri della CCP-CSt (complessivamente 7200 franchi nel 2007). La commissione divenuta competente dell'esame del programma delle costruzioni civili può occuparsi di questo compito senza sedute supplementari e dunque senza oneri finanziari aggiuntivi. I compiti della segreteria delle Commissioni delle costruzioni pubbliche del Consiglio nazionale e del Consiglio degli Stati diminuiscono leggermente, mentre quelli della segreteria della Commissione divenuta competente aumentano in proporzione.

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Basi legali

La modifica proposta si basa sull'articolo 36 LParl002E

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