07.056 Rapporto del Consiglio federale all'Assemblea federale sull'impiego di militari per la protezione della rappresentanza svizzera a Teheran dell'8 giugno 2007

Onorevoli presidenti e consiglieri, conformemente all'articolo 70 capoverso 2 della legge federale sull'esercito e sull'amministrazione militare vi sottoponiamo, per conoscenza, il presente rapporto sull'impiego di militari per la protezione della rappresentanza svizzera a Teheran.

Gradite, onorevoli presidenti e consiglieri, l'espressione della nostra alta considerazione.

8 giugno 2007

In nome del Consiglio federale svizzero: La presidente della Confederazione, Micheline Calmy-Rey La cancelliera della Confederazione, Annemarie Huber-Hotz

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Rapporto 1

Situazione iniziale

Conformemente all'articolo 67 e seguenti della legge federale sull'esercito e sull'amministrazione militare (LM) e all'ordinanza concernente l'impiego di truppe per la protezione di persone e beni all'estero (OPBE), le truppe possono fornire aiuto alle autorità civili che lo richiedono, in particolare per proteggere persone e oggetti degni di particolare protezione all'estero. L'Assemblea federale deve approvare l'impiego durante la sessione successiva se sono mobilitati più di 2000 militari o se esso dura più di tre settimane. Se l'impiego termina prima della sessione, il Consiglio federale fa un rapporto all'Assemblea federale (art. 70 cpv. 2 LM).

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Situazione dell'ambasciata di Svizzera a Teheran in materia di sicurezza

A causa del peggioramento generale delle condizioni nel Vicino e Medio Oriente, il DFAE ha deciso, nella primavera del 2006, di esaminare approfonditamente la questione della sicurezza in alcune rappresentanze. Da questo esame è emerso che le misure adottate sul piano edilizio e organizzativo presso l'ambasciata di Svizzera nella Repubblica Islamica dell'Iran erano in parte insufficienti. Inoltre, il DFAE aveva ricevuto diverse indicazioni secondo le quali i diplomatici svizzeri sarebbero potuti diventare il bersaglio di un attentato nella capitale iraniana. In seguito a tali informazioni, il Dipartimento aveva segnalato la possibile minaccia alle autorità iraniane. Tuttavia, poiché in seguito la situazione in materia di sicurezza non era migliorata, il Consiglio federale aveva deciso, su proposta del DDPS e del DFAE, di inviare sul posto un distaccamento di protezione fondandosi sull'articolo 69 capoverso 2 LM e sull'OPBE.

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Misure adottate

Prima di sottoporre una proposta al Consiglio federale, il DFAE aveva già adottato tutte le misure di sicurezza possibili sul piano edilizio e organizzativo: le famiglie e alcuni membri del personale trasferibile sono stati rimpatriati in Svizzera, sono state allestite strutture di protezione presso la residenza e l'ambasciata e un veicolo blindato è stato messo a disposizione della rappresentanza.

Il 12 agosto 2006, un primo distaccamento avanzato inviato a Teheran per preparare l'intervento ha identificato alcune misure supplementari da realizzare a breve termine. Parallelamente a questi lavori si è tentato, attraverso diversi canali diplomatici, di persuadere le autorità iraniane a rafforzare le misure di sicurezza.

Il 25 agosto 2006, quindici specialisti della protezione delle persone, distaccati dal DDPS, sono giunti a Teheran e hanno cominciato ad attuare le misure previste: fornire consulenza al personale dell'ambasciata e rendere più sicuro il sito, rafforzare la protezione delle persone, stabilire un piano d'evacuazione. Successivamente, altri quattro militari si sono aggiunti al distaccamento.

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Grazie alle misure adottate per rendere più sicuro il sito e proteggere i beni e alla presenza visibile di personale di sicurezza, la rappresentanza svizzera era meglio protetta da eventuali attentati.

L'intervento di specialisti del DDPS si è svolto senza incidenti.

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Fine dell'impiego di militari

Alla fine di ottobre 2006, le autorità iraniane hanno comunicato al DFAE che la polizia diplomatica locale aveva rafforzato considerevolmente le misure di protezione, come del resto era stato osservato dagli specialisti del DDPS presenti in loco.

Da una nuova valutazione della situazione è emerso che si poteva porre fine all'impiego di militari, tenuto conto delle misure di protezione adottate dalla Svizzera e dei notevoli sforzi in materia di sicurezza intrapresi dalle autorità iraniane, ma anche del fatto che non sono più trapelate informazioni su possibili attentati.

Il DFAE, responsabile dell'impiego, ha deciso di lasciare a Teheran, dal 3 novembre 2006, solo due specialisti del DDPS, i quali dovevano concludere alcune attività di consulenza e organizzare il rientro del materiale in Svizzera. Il 22 novembre 2006, la partenza di questi due specialisti ha posto fine all'intervento. Complessivamente, sono stati impiegati trenta militari durante tre mesi, in tre periodi di rotazione.

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Costi

Con decisione del 1° novembre 2006, il Consiglio federale ha approvato un credito supplementare di 538 000 franchi per tale impiego. I presidenti delle Commissioni delle finanze delle Camere federali ne sono stati informati nell'ambito del secondo supplemento al preventivo 2006. Le spese finora effettuate ammontano a 483 353.78 franchi. Alcune fatture concernenti importi minori potrebbero ancora essere presentate in futuro.

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