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20.455 Iniziativa parlamentare Sgravio fiscale fino a 25 000 franchi per figlio e all'anno per la custodia extra-familiare dei figli Rapporto della Commissione dell'economia e dei tributi del Consiglio nazionale del 12 aprile 2021

Onorevoli colleghi, con il presente rapporto vi sottoponiamo il progetto di modifica della legge federale sull'imposta federale diretta, che trasmettiamo nel contempo per parere al Consiglio federale.

La Commissione vi propone di approvare il progetto di legge allegato.

12 aprile 2021

In nome della Commissione: Il presidente, Christian Lüscher

2021-1553

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Compendio L'obiettivo della modifica di legge proposta è contrastare la penuria di personale qualificato indigeno e migliorare la conciliabilità tra professione e famiglia. Per raggiungerlo s'intende considerare maggiormente nel diritto fiscale le spese per la cura dei figli da parte di terzi. I genitori devono potere detrarre dal reddito per l'imposta federale diretta le spese per la cura dei figli da parte di terzi per un importo massimo di 25 000 franchi per figlio.

Nel 2018 il Consiglio federale aveva già sottoposto al Parlamento un disegno identico a quello della presente revisione di legge per aumentare la deduzione delle spese per la cura dei figli da parte di terzi. Le Camere avevano integrato tale disegno con un aumento della deduzione generale per figlio. A seguito di questa integrazione era stato lanciato un referendum e, alla fine, il disegno era stato respinto in votazione popolare il 27 settembre 2020. Nella campagna di voto l'aumento della deduzione delle spese per la cura dei figli da parte di terzi proposto in origine dal Consiglio federale non era stato praticamente osteggiato da nessuno; tale misura è ripresa ora nel presente progetto.

Il progetto propone di modificare la legge federale sull'imposta federale diretta (LIFD) in modo tale da concedere ai genitori la possibilità di dedurre dal loro reddito le spese per la cura dei figli da parte di terzi per un importo massimo di 25 000 franchi per figlio e per anno. La deduzione delle spese per la cura prestata da terzi ai figli deve restare sotto forma di riduzione inorganica, ovvero deve essere ammessa anche per le persone in formazione o incapaci di esercitare un'attività lucrativa. I Cantoni devono mantenere la facoltà di decidere in che misura autorizzare la deduzione delle spese per la cura prestata ai figli.

A breve termine la riforma dovrebbe comportare una diminuzione del gettito dell'imposta federale diretta di circa 10 milioni di franchi all'anno. A più lungo termine si deve presumere che l'aumento della deduzione per spese per la cura dei figli da parte di terzi imprimerà un impulso positivo all'impiego e che ne risulterà pertanto una compensazione fiscale o perfino entrate supplementari per il fisco e le assicurazioni sociali.

Con la diminuzione delle spese di cura a seguito dell'aumento della deduzione fiscale,
la partecipazione al mercato del lavoro e in parallelo la domanda di servizi per la custodia di bambini complementare alla famiglia aumenteranno. Questo dovrebbe consentire di sfruttare meglio il potenziale del personale qualificato, di dinamizzare il mercato del lavoro e, in definitiva, di aumentare la produttività generale dell'economia. A lungo termine si prospettano ricadute positive sulle entrate fiscale. I genitori, in particolare le madri con buone qualifiche professionali, saranno maggiormente incentivati a esercitare un'attività lucrativa.

Una minoranza propone di non entrare in materia sul progetto, ritenendo che dopo l'esito negativo della votazione popolare del 27 settembre 2020 una revisione di legge sia prematura. Un'altra minoranza vuole aumentare, oltre alla deduzione per le spese per la cura prestata da terzi ai figli, anche la deduzione generale per figli da 6500 a 8250 franchi al fine di considerare anche i genitori che provvedono da sé ai propri 2 / 14

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figli. Ritiene che si tratti di un compromesso equo dopo la votazione popolare: il disegno respinto prevedeva un aumento a 10 000 franchi. Secondo una stima approssimativa, la proposta della minoranza comporterebbe una diminuzione del gettito delle imposte federali di 150 milioni di franchi.

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Rapporto 1

Genesi

1.1

Lavori della Commissione e nesso con la votazione popolare del 27 settembre 2020

Il 19 giugno 2020 la consigliera nazionale Christa Markwalder ha presentato l'iniziativa parlamentare 20.455 Sgravio fiscale fino a 25 000 franchi per figlio e all'anno per la custodia extra-familiare dei figli. L'iniziativa chiede di modificare la legge federale del 14 dicembre 19901 sull'imposta federale diretta (LIFD) in modo tale da consentire di dedurre dai proventi per le spese comprovate per la cura prestata da terzi un importo massimo di 25 000 franchi per figlio e per anno. La modifica richiesta è dunque la stessa proposta dal Consiglio federale nel suo messaggio del 9 maggio 20182. Le Camere avevano tuttavia integrato questo disegno con un aumento della deduzione generale per figli da 6500 a 10 000 franchi e a seguito di questa integrazione era stato lanciato il referendum.

Il referendum in questione è riuscito il 27 gennaio 2020 e il disegno è stato respinto in votazione popolare il 27 settembre 2020 con il 63,2 per cento dei voti. I contrari ritenevano che l'aumento della deduzione generale per figlio costituisse un bonus fiscale per i genitori benestanti, poiché ne avrebbero beneficiato soltanto i contribuenti che non ne avevano bisogno.

Per riprendere la proposta originaria del Consiglio federale di aumentare la deduzione delle spese per la cura prestata da terzi ai figli, che nel dibattito in vista della votazione non aveva sollevato discussioni, il 2 novembre 2020 la Commissione dell'economia e dei tributi del Consiglio nazionale (CET-N) ha deciso con 13 voti contro 8 e 2 astensioni di dare seguito all'iniziativa parlamentare. Il 19 gennaio 2021 la Commissione omologa del Consiglio degli Stati (CET-S) si è allineata a tale decisione con 10 voti contro 2 e 1 astensione.

Il 12 aprile 2021 la CET-N ha deciso con 21 voti contro 4 di entrare in materia sul presente progetto e lo ha adottato all'attenzione del Consiglio nazionale. Nel contempo l'ha trasmesso per parere al Consiglio federale.

1.2

Rinuncia alla procedura di consultazione

Secondo l'articolo 3a capoverso 1 lettera b della legge federale del 18 marzo 20053 sulla procedura di consultazione (Legge sulla consultazione, LCo) si può rinunciare a una procedura di consultazione se non v'è da attendersi nessuna nuova informazione poiché le posizioni degli ambienti interessati sono note, in particolare poiché è già 1 2

3

RS 642.11 Messaggio del 9 maggio 2018 concernente una modifica della legge federale sull'imposta federale diretta (Trattamento fiscale delle spese per la cura dei figli da parte di terzi), FF 2018 2535.

RS 172.061

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stata svolta una consultazione sull'oggetto su cui verte il progetto. Nel presente caso questa condizione è adempiuta: il Consiglio federale aveva svolto una procedura di consultazione dal 5 aprile 2017 al 12 luglio 2017 nell'ambito del suo messaggio concernente una modifica della legge federale sull'imposta federale diretta (Trattamento fiscale delle spese per la cura dei figli da parte di terzi)4.

2

Situazione iniziale

2.1

Diritto vigente

La deduzione delle spese per la cura dei figli da parte di terzi è attualmente concepita come deduzione inorganica. Le deduzioni inorganiche non hanno un rapporto diretto con il conseguimento del reddito. Traggono giustificazione dal fatto che le spese in questione indeboliscono la capacità economica del contribuente e che la loro deducibilità è opportuna per ragioni di politica sociale (deduzioni generali) oppure per considerare una determinata condizione sociale (deduzione sociale).

Per la deduzione è previsto un importo massimo per figlio e per anno. Secondo la LIFD è possibile dedurre le spese comprovate, ma al massimo 10 100 franchi, per la cura prestata da terzi a ogni figlio che non ha ancora compiuto i 14 anni, sempre che abbiano un nesso causale diretto con l'attività lucrativa, la formazione o l'incapacità d'esercitare attività lucrativa del contribuente. (art. 33 cpv. 3). La deduzione delle spese per la cura dei figli da parte di terzi è entrata in vigore il 1° gennaio 2011.

Secondo l'articolo 9 capoverso 2 lettera m della legge federale del 14 dicembre 19905 sull'armonizzazione delle imposte dirette dei Cantoni e dei Comuni (LAID) i Cantoni sono pure obbligati a riconoscere le spese per la cura prestata da terzi a ogni figlio come deduzione inorganica. Le condizioni per averne diritto sono definite allo stesso modo dell'imposta federale diretta. L'importo massimo della deduzione è stabilito dai Cantoni. La deduzione ammonta a dipendenza del Cantone a un importo tra 3000 e 25 000 franchi per bambino (stato 2020). Nel Cantone di Uri è perfino possibile dedurre la totalità delle spese comprovate per la cura prestata da terzi a ogni figlio. Inoltre, alcuni Cantoni (LU, NW, VS, ZG) prevedono una deduzione per la cura prestata ai figli dai genitori6.

2.2

Necessità di agire e obiettivi

Con la bocciatura nella votazione popolare del 27 settembre 2020, oltre all'aumento della deduzione generale per figli, che aveva suscitato accese discussioni nella campagna di voto, è stato respinto anche l'aumento della deduzione per le spese comprovate per la cura prestata da terzi ai figli. Proposta in origine dal Consiglio federale, 4 5 6

FF 2018 2535 RS 642.14 Per una panoramica sulle deduzioni delle spese per la cura dei figli da parte di terzi (soltanto in tedesco e francese) si rimanda a www.estv.admin.ch > Steuerpolitik Steuerstatistiken Publikationen > Publikationen > Fachinformationen > Schweizerisches Steuersystem > Steuermäppchen > Allgemeine Abzüge.

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questa misura che s'inscrive nel quadro dell'Iniziativa sul personale qualificato (IPQ)7 mantiene la sua validità. L'attuale diritto fiscale disincentiva i genitori con reddito alto, soprattutto le donne, a esercitare un'attività lucrativa con un grado d'occupazione elevato. Oggi non è sempre possibile dedurre completamente dal reddito imponibile le spese per la cura dei figli da parte di terzi. È pertanto importante mantenere quanto promesso durante la campagna di voto e adottare rapidamente un progetto che contribuisca a incoraggiare la conciliabilità tra professione e famiglia e a migliorare la parità tra donne e uomini.

L'aumento della deduzione delle spese per la cura dei figli da parte di terzi può in pratica neutralizzare l'incentivo negativo nel diritto fiscale. Nel contempo la modifica proposta non è eccessiva: sarà possibile fare valere deduzioni soltanto per spese effettive e se vi è un nesso causale diretto con l'attività lucrativa, la formazione o l'incapacità d'esercitare un'attività lucrativa. La proposta è dunque commisurata all'obiettivo.

2.3

Non entrare in materia: motivazione della minoranza

Una minoranza della Commissione (Dettling, Aeschi Thomas, Burgherr, Friedli Esther) è di principio contraria a modificare le deduzioni nell'imposta federale diretta.

A suo avviso, dopo il chiaro no del Popolo del 27 settembre 2020 è troppo presto per una nuova revisione di legge. L'argomento principale che ha portato al voto negativo è stato che avrebbero tratto profitto dalla riforma soltanto i genitori ricchi. Mettere di nuovo mano alla legge ad appena sette mesi dalla votazione perduta è una forzatura.

2.4

Alternative esaminate e opzione scelta

La Commissione ripropone la stessa misura che il Consiglio federale aveva contemplato nel suo messaggio, ovvero aumentare da 10 000 a 25 000 franchi l'importo massimo concernente le spese per la cura dei figli da parte di terzi deducibile nell'imposta federale diretta, mantenendo le condizioni per aver diritto alla deduzione.

Oltre a questa misura concernente l'imposta federale diretta, il Consiglio federale aveva proposto, in occasione della consultazione, di prescrivere ai Cantoni nella LAID un limite massimo per la deduzione delle spese per la cura dei figli da parte di terzi non inferiore a 10 000 franchi. Visto che tale modifica della LAID era stata respinta nella consultazione, il Consiglio federale aveva rinunciato a recepirla nel messaggio 8.

7

8

Lanciata nel 2011 dal Dipartimento federale dell'economia, della formazione e della ricerca (DEFR), l'Iniziativa sul personale qualificato (IPQ) mira a sfruttare meglio il potenziale di personale qualificato di cui dispone il Paese con misure concernenti il mercato del lavoro e la politica della formazione.

Cfr. il rapporto sui risultati della procedura di consultazione sul trattamento fiscale delle spese per la cura dei figli da parte di terzi: www.admin.ch > Diritto federale > Procedure di consultazione > Procedure di consultazione concluse > 2017 > DFF nonché il messaggio del 9 maggio 2018 concernente una modifica della legge federale sull'imposta federale diretta (Trattamento fiscale delle spese per la cura dei figli da parte di terzi) FF 2018 2535, in particolare 2543 segg.

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Il Consiglio federale ha inoltre esaminato, e respinto, la possibilità di concepire una deduzione delle spese per la cura dei figli da parte di terzi senza limiti e di considerare tali spese come spese per il conseguimento del reddito (spese professionali)9. La Commissione non ripropone le alternative esaminate dal Consiglio federale.

Nel corso dell'esame parlamentare le Camere hanno inserito nel disegno del Consiglio federale un aumento della deduzione generale per figli nell'imposta federale diretta da 6500 a 10 000 franchi. Secondo la maggioranza della Commissione è assodato come sia stato questo elemento supplementare a portare al lancio del referendum contro il progetto. Visto il chiaro risultato della votazione popolare, essa ritiene che una modifica della deduzione generale per i figli sia pertanto esclusa.

Una minoranza (Aeschi Thomas, Amaudruz, Burgherr, Dettling, Friedli Esther, Martullo, Matter Thomas, Müller Leo, Regazzi, Ritter) propone invece di aumentare anche la deduzione generale per figli da 6500 a 8250 franchi. Per una questione di equità del progetto non soltanto i genitori che ricorrono per i loro figli alla custodia extra-familiare, ma anche quelli che li accudiscono da sé devono beneficiare di uno sgravio fiscale. L'aumento proposto è molto più contenuto di quello a suo tempo previsto nel progetto bocciato in votazione popolare. La diminuzione del gettito che ne deriva per le finanze federali è sostenibile; rispetto ai miliardi spesi dalla Confederazione per gestire la crisi del coronavirus si tratta di un importo irrilevante.

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Punti essenziali del progetto

3.1

La normativa proposta

La normativa proposta prevede di aumentare significativamente l'attuale deduzione delle spese per la cura dei figli da parte di terzi: al posto di 10 100 franchi potranno essere dedotti al massimo 25 000 franchi per figlio e per anno.

La deduzione delle spese per la cura prestata da terzi ai figli deve restare sotto forma di riduzione inorganica, ovvero non deve essere riconosciuta soltanto a chi esercita un'attività lucrativa, ma anche a persone in formazione e incapaci di esercitare attività lucrativa. Le altre condizioni per avere diritto alla deduzione sono mantenute. Possono dunque far valere la deduzione soltanto i contribuenti che vivono in comunione domestica con i figli curati da terzi e che provvedono al loro sostentamento. La deduzione è ammessa soltanto per i figli che non hanno ancora compiuto 14 anni 10.

Come finora, le spese effettive comprovate per la cura prestata da terzi ai figli possono essere dedotte soltanto se vi è un nesso causale diretto con l'attività lucrativa, la formazione o l'incapacità di esercitare un'attività lucrativa11. La deduzione fino a un

9

10 11

Cfr. messaggio del 9 maggio 2018 concernente una modifica della legge federale sull'imposta federale diretta (Trattamento fiscale delle spese per la cura dei figli da parte di terzi) FF 2018 2535, in particolare 2545 segg.

Cfr. la circolare n. 30 dell'Amministrazione federale delle contribuzioni «Imposizione dei coniugi e della famiglia secondo la legge federale sull'imposta federale diretta (LIFD)».

Cfr. il messaggio del 20 maggio 2009 concernente la legge federale sullo sgravio fiscale delle famiglie con figli, FF 2009 4095, in particolare 4130.

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importo massimo è ammessa anche quando le spese superano il reddito da attività lucrativa del congiunto o il reddito della famiglia monoparentale.

Le spese per la cura prestata da terzi ai figli al di fuori del tempo di lavoro dei genitori, o del tempo da loro dedicato alla formazione, come le spese per baby-sitting la sera o durante le attività del tempo libero dei genitori (corsi di tennis, di pittura ecc.), restano non deducibili. Tali spese connesse alle attività del tempo libero dei genitori non sono deducibili perché rappresentano spese per il mantenimento del tenore di vita.

3.2

Attuazione

La tassazione e la riscossione dell'imposta federale diretta spettano ai Cantoni sotto la vigilanza della Confederazione. L'aumento dell'importo massimo della deduzione delle spese per la cura dei figli da parte di terzi nell'imposta federale diretta comporterebbe per i Cantoni costi una tantum per i relativi adeguamenti informatici.

Nella consultazione diversi Cantoni hanno inoltre segnalato che il notevole aumento dell'importo deducibile per l'imposta federale diretta comporterebbe costi d'esecuzione più elevati. In particolare, secondo i Cantoni l'onere amministrativo necessario per distinguere tra le spese per la cura dei figli da parte di terzi deducibili e le spese per vitto, attività del tempo libero e «accudimento di lusso» non deducibili potrebbe aumentare. Nelle fatture delle strutture di accoglienza (strutture di custodia collettiva diurna, scuole a orario continuato ecc.) sono spesso conteggiati globalmente anche costi non deducibili, senza che figurino in voci di spesa separate. Anche la verifica dell'attività lucrativa dei genitori durante l'orario della cura dei figli da parte di terzi potrebbe essere più complessa quando entrano in considerazione importi elevati, soprattutto nel caso di persone che lavorano a tempo parziale.

Si dovrebbe concedere ai Cantoni un periodo di tempo sufficiente per adeguare i loro sistemi informatici in vista dell'applicazione delle nuove disposizioni.

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Commento ai singoli articoli

Art. 33 cpv. 3 LIFD L'importo massimo della deduzione delle spese per la cura dei figli da parte di terzi nell'imposta federale diretta deve essere aumentato. Al posto di 10 100 franchi potranno ora essere dedotti al massimo 25 000 franchi all'anno per ogni figlio. Le condizioni per il diritto alla deduzione restano le stesse. Come finora, potranno essere dedotte soltanto le spese effettive e comprovate per la cura dei figli da parte di terzi.

Per spese effettive s'intende unicamente le spese per la cura dei figli da parte di terzi al netto di eventuali sussidi o sconti.

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Art. 35 cpv. 1 lett. a Minoranza

(Aeschi Thomas, Amaudruz, Burgherr, Dettling, Friedli Esther, Martullo, Matter Thomas, Müller Leo, Regazzi, Ritter)

Secondo la proposta della minoranza della Commissione la deduzione generale nell'imposta federale diretta per ogni figlio minorenne a tirocinio o agli studi deve essere aumentata da 6500 a 8250 franchi. Le condizioni per avervi diritto restano le stesse.

5

Ripercussioni

5.1

Ripercussioni per la Confederazione

5.1.1

Ripercussioni finanziarie

Secondo una stima approssimativa, l'aumento a 25 000 franchi dell'importo massimo della deduzione delle spese per la cura dei figli da parte di terzi nell'imposta federale diretta provocherebbe sul breve periodo una diminuzione delle entrate fiscali di circa 10 milioni di franchi all'anno, di cui circa 8 milioni a carico della Confederazione e 2 milioni a carico dei Cantoni. Si tratta di una stima basata su ipotesi e sui pochi dati disponibili. Sul lungo periodo si deve presumere che, grazie alle ricadute positive che avrà sul mercato del lavoro, l'aumento della deduzione delle spese per la cura dei figli da parte di terzi si finanzierà da sé o porterà perfino ­ perlomeno considerando l'insieme delle istituzioni statali ­ a entrate supplementari per il fisco e le assicurazioni sociali.

5.1.2

Ripercussioni sull'effettivo del personale e sulle TIC

Poiché la tassazione e la riscossione dell'imposta federale diretta spettano ai Cantoni, per la Confederazione la misura proposta nell'ambito dell'imposta federale diretta non avrà ripercussioni né sull'effettivo del personale né sulle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (TIC).

5.2

Ripercussioni per i Cantoni e i Comuni

5.2.1

Ripercussioni finanziarie

Secondo una stima approssimativa, le entrate dell'imposta federale diretta diminuiranno di circa 10 milioni di franchi all'anno, di cui circa 2 milioni (21,2 %) a carico dei Cantoni (quota cantonale dell'imposta federale diretta).

Visto che l'importo per la deduzione delle spese per la cura dei figli da parte di terzi sarà aumentato soltanto per l'imposta federale diretta, i Cantoni e i Comuni non avranno ripercussioni finanziarie dirette per quanto concerne le imposte cantonali e comunali. Da un punto di vista dinamico, si deve partire dal presupposto che vi sarà 9 / 14

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un aumento delle entrate fiscali sul reddito a seguito degli impulsi postivi che ne deriveranno per il mercato del lavoro.

L'aumento della deduzione generale per figli proposto dalla minoranza della Commissione, combinato con l'aumento della deduzione delle spese per la cura dei figli da parte di terzi, comporterebbe ­ secondo una stima approssimativa ­ una diminuzione delle entrate fiscali per l'imposta federale diretta di circa 150 milioni di franchi.

5.2.2

Ripercussioni sull'effettivo del personale e sulle TIC

L'aumento dell'importo massimo della deduzione delle spese per la cura dei figli da parte di terzi nell'ambito dell'imposta federale diretta comporterà per le autorità fiscali cantonali un aumento dell'onere amministrativo (cfr. n. 3.2), che dovrebbe comunque restare gestibile. Questa misura richiederà adeguamenti a livello informatico.

5.3

Ripercussioni sull'economia

Un rapporto stilato nel 2015 dall'Amministrazione federale delle contribuzioni (AFC) nell'ambito dell'iniziativa lanciata dal Consiglio federale per far fronte alla penuria di personale qualificato12 (Iniziativa sul personale qualificato IPQ) conteneva le considerazioni seguenti.

12

­

Di solito, le spese per la cura dei figli da parte di terzi sono superiori all'importo massimo di 10 100 franchi ­ e quindi deducibili dalle imposte solo parzialmente ­ soltanto nel caso di bambini piccoli. Con l'ingresso del bambino nella scuola dell'infanzia il limite massimo non è in genere mai raggiunto.

Sono pertanto soprattutto i genitori con figli piccoli che sarebbero maggiormente incentivati, con un aumento dell'importo massimo deducibile, ad aumentare la loro attività lucrativa. D'altronde proprio qui vi è il maggior potenziale, perché le madri di bambini piccoli, da un lato, non lavorano o lavorano con un grado occupazionale basso e, dall'altro, come emerso da diversi studi, reagiscono in modo relativamente forte agli incentivi (fiscali) a svolgere un'attività lucrativa.

­

L'attuale limitazione della deduzione fiscale concerne in particolare le economie domestiche facoltose, nelle quali entrambi i genitori hanno redditi alti.

Tali economie domestiche devono far fronte a spese per la cura dei figli da parte di terzi piuttosto elevate, perché le strutture di accoglienza non ricevono sussidi o ne ricevono in misura modesta. Considerata la progressione nelle Unterschiedliche Behandlung von Ehepaaren und Konkubinatspaaren bei der direkten Bundessteuer und steuerliche Behandlung der Kinderdrittbetreuungskosten, Bericht der ESTV im Rahmen der Fachkräfteinitiative, 12.06.2015 (Disparità di trattamento fiscale tra coppie sposate e non sposate nell'imposta federale diretta e trattamento fiscale delle spese per la cura dei figli da parte di terzi, Rapporto dell'AFF nell'ambito dell'Iniziativa sul personale qualificato; soltanto in tedesco e francese); consultabile sotto www.estv.admin.ch > Steuerpolitik Steuerstatistiken Steuerinformationen > Steuerpolitik > Fachinformationen > Berichte > 2015.

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imposte, le economie domestiche con i redditi più elevati sarebbero maggiormente sgravate rispetto a quelle meno facoltose. Pertanto beneficerebbero in modo mirato dell'aumento della deduzione soprattutto i contribuenti che, confrontati a spese per la cura dei figli elevate e a imposte elevate, rinunciano attualmente ad aumentare il loro grado occupazionale.

Con la diminuzione delle spese di cura (a seguito dell'aumento della deduzione fiscale), la partecipazione al mercato del lavoro e, in parallelo, la domanda di servizi per la custodia di bambini complementare alla famiglia aumenteranno. Viste le qualifiche professionali piuttosto elevate dei contribuenti maggiormente interessati dalla misura, questo dovrebbe consentire di sfruttare meglio il potenziale del personale qualificato, dinamizzare il mercato del lavoro e, in definitiva, aumentare la produttività generale dell'economia. Ne conseguiranno ricadute positive anche sulle entrate fiscali di Confederazione, Cantoni e Comuni. Gli incentivi a esercitare un'attività lucrativa, in particolare per le madri con buone qualifiche professionali, tenderanno ad aumentare.

Secondo la stima di un documento di lavoro dell'AFC13, se le spese per la cura dei figli da parte di terzi fossero integralmente riconosciute come costi di conseguimento del reddito a livello sia federale che cantonale, a breve e medio termine ne potrebbe conseguire un aumento di circa 5000 posti di lavoro a tempo pieno.

Il presente progetto prevede che i Cantoni restino liberi di determinare l'ammontare della deduzione. La diminuzione dell'onere fiscale è dunque meno netta rispetto alla prescrizione di un minimo ai Cantoni. Con il disciplinamento proposto, il numero di posti supplementari a tempo pieno è stato stimato a 2500 circa.

La stima concernente le ricadute sui posti di lavoro poggia su numerose ipotesi e variabili molto incerte, le quali concernono l'ampiezza della cerchia interessata, l'entità del risparmio fiscale, che a sua volta dipende dal reddito della cerchia interessata, nonché l'elasticità dell'offerta di lavoro, ovvero la reazione della cerchia interessata alla diminuzione dell'imposta.

A lungo termine le ricadute sul mercato del lavoro potrebbero essere ancora più positive, in particolare se il notevole aumento della deduzione nella LIFD fosse recepito dai Cantoni come spunto per aumentare a loro volta in misura altrettanto significativa l'importo della deduzione delle spese per la cura dei figli da parte di terzi.

13

Arbeitspapier der ESTV vom 17. Dezember 2015: Welche Beschäftigungseffekte lösen steuerliche Entlastungen für Ehepaare und Eltern aus? Erkenntnisse aus der internationalen Literatur mit einer Anwendung auf mögliche Steuerreformen in der Schweiz (Documento di lavoro dell'AFC del 17 dicembre 2015: Quali effetti hanno sull'occupazione gli sgravi fiscali per coniugi e genitori? Conoscenze nella letteratura internazionale applicabili a possibili riforme fiscali in Svizzera) (soltanto in tedesco con riassunto in francese), consultabile sotto www.estv.admin.ch > Steuerpolitik, Steuerstatistiken, Steuerinformationen > Steuerpolitik > Fachinformationen > Abstimmungen > Ehepaar- und Familienbesteuerung.

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5.4

Ripercussioni sulla parità dei sessi

Sotto il profilo della parità dei sessi, è auspicabile rendere più attraente nelle coppie con bambini in età prescolastica un aumento del tempo di lavoro del coniuge che esercita un'attività lucrativa secondaria (la maggior parte delle volte la madre). In tal modo si promuovono la reciproca indipendenza finanziaria dei genitori e le pari opportunità sul mercato del lavoro e si diminuiscono le ripercussioni negative per le assicurazioni sociali, in particolare in caso di separazione o divorzio e durante il pensionamento.

Questo obiettivo può essere raggiunto con un netto aumento della deduzione nella LIFD.

6

Aspetti giuridici

6.1

Costituzionalità

Le misure di sgravio fiscale a favore dei genitori che si affidano a terzi per la cura dei figli devono innanzitutto essere esaminate sotto il profilo della conformità al principio dell'imposizione secondo la capacità economica (art. 127 cpv. 2 Cost.).

Secondo tale principio, i contribuenti devono essere tassati uniformemente in proporzione ai loro mezzi e l'onere fiscale deve tenere conto dei beni economici a loro disposizione e della loro situazione personale14. In particolare, i contribuenti nelle stesse condizioni economiche devono essere trattati allo stesso modo (equità fiscale orizzontale) e i contribuenti in condizioni economiche diverse devono essere trattati in modo diverso (equità fiscale verticale)15. Secondo il Tribunale federale, l'equità fiscale orizzontale può sottostare a compromessi per ragioni pratiche, per le necessità dell'imposizione forfettaria o per ragioni di schematizzazione. La regolamentazione legale non deve tuttavia portare a un'imposizione notevolmente più gravosa o alla discriminazione sistematica di determinati gruppi di contribuenti16.

Con il notevole aumento della deduzione delle spese per la cura prestata da terzi ai figli nella LIFD, i costi a carico dei genitori che si affidano a strutture per la custodia extra-familiare dei figli saranno maggiormente considerati. In tal modo si migliora l'equità fiscale orizzontale per i contribuenti che si affidano a terzi per la cura dei propri figli e si tiene maggiormente conto del principio dell'imposizione secondo la capacità economica.

14 15 16

Cfr. DTF 122 I 101, 120 Ia 329 Cfr. su questo tema DTF 133 I 206 DTF 126 I 79

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6.2

Compatibilità con gli impegni internazionali della Svizzera

L'aumento della deduzione delle spese per la cura prestata da terzi ai figli corrisponde alle misure richieste dalla Convenzione del 18 dicembre 197917 sull'eliminazione di ogni forma di discriminazione nei confronti della donna. Secondo l'articolo 5 della Convenzione la Svizzera è tenuta a adottare misure adeguate volte a eliminare le pratiche basate «sull'idea di ruoli stereotipati degli uomini e delle donne». La misura prevista migliora le condizioni dei genitori, in particolare delle madri, che saranno più incentivati a esercitare (o riprendere) un'attività lucrativa oppure ad aumentare il grado occupazionale e partecipare maggiormente alla vita professionale.

6.3

Forma dell'atto

Il progetto comprende disposizioni importanti che contengono norme di diritto, che secondo l'articolo 164 capoverso 1 Cost. devono essere emanate sotto forma di legge federale.

17

RS 0.108

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