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ad 18.458 Iniziativa parlamentare Procedura di appianamento delle divergenze per le mozioni Rapporto della Commissione delle istituzioni politiche del Consiglio degli Stati del 9 novembre 2020 Parere del Consiglio federale del 20 gennaio 2021

Onorevoli presidente e consiglieri, conformemente all'articolo 112 capoverso 3 della legge sul Parlamento, vi presentiamo il nostro parere in merito al rapporto della Commissione delle istituzioni politiche del Consiglio degli Stati del 9 novembre 20201 concernente l'iniziativa parlamentare 18.458 «Procedura di appianamento delle divergenze per le mozioni».

Gradite, onorevoli presidente e consiglieri, l'espressione della nostra alta considerazione.

20 gennaio 2021

In nome del Consiglio federale svizzero: Il presidente della Confederazione, Guy Parmelin Il cancelliere della Confederazione, Walter Thurnherr

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FF 2020 8149

2021-0173

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Parere 1

Situazione iniziale

Il 28 settembre 2018 il consigliere agli Stati Beat Rieder ha presentato l'iniziativa parlamentare (Iv. Pa.) 18.458 «Procedura di appianamento delle divergenze per le mozioni». La stessa chiede che, nella trattazione delle mozioni, la Camera prioritaria possa avere un'ulteriore possibilità di decisione, qualora la seconda Camera modifichi una mozione accolta in prima lettura dalla Camera prioritaria (art. 121 cpv. 4 della legge del 13 dicembre 20022 sul Parlamento; LParl).

Il 12 febbraio 2019 la Commissione delle istituzioni politiche del Consiglio degli Stati (CIP-S) ha deciso all'unanimità di dare seguito all'Iv. Pa. 18.458. L'8 novembre 2019 la Commissione delle istituzioni politiche del Consiglio nazionale (CIP-N) si è allineata con 20 voti contro 4 alla decisione della CIP-S.

La CIP-S ha quindi avviato i lavori legislativi. Il 9 novembre 2020 ha adottato con 12 voti contro 0 e 1 astensione il rapporto e il relativo progetto di modifica dell'articolo 121 LParl concernente la procedura di appianamento delle divergenze per le mozioni.

Secondo l'articolo 121 capoverso 3 LParl una mozione accolta dalla Camera prioritaria passa alla seconda Camera. Quest'ultima può accogliere o respingere definitivamente la mozione oppure modificarla su proposta della maggioranza della commissione incaricata dell'esame preliminare o del Consiglio federale. Se la seconda Camera decide di modificare la mozione, la Camera prioritaria può acconsentire a tale modifica in seconda lettura oppure respingere definitivamente la mozione.

Per la CIP-S l'attuale procedura di appianamento delle divergenze non è soddisfacente. Se è contraria alla modifica apportata dalla seconda Camera alla mozione, la Camera prioritaria può, conformemente all'articolo 121 capoverso 4 LParl, respingere definitivamente la mozione che aveva invece accolto precedentemente.

Secondo il progetto di modifica dell'articolo 121 capoverso 4 LParl elaborato dalla CIP-S, dopo che la seconda Camera ha deciso di modificare una mozione, la Camera prioritaria potrà, nel quadro della seconda deliberazione, oltre a respingere definitivamente la mozione o accogliere la mozione modificata, anche mantenere la mozione nella sua versione originale.

Se la Camera prioritaria decide di mantenere il testo originale della mozione, secondo il nuovo articolo 121 capoverso
4bis quest'ultima sarebbe nuovamente esaminata dalla seconda Camera, la quale potrà decidere in seconda lettura se respingerla definitivamente o accoglierla nella versione originale approvata dalla Camera prioritaria.

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RS 171.10

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Parere del Consiglio federale

Il disciplinamento della procedura concernente la trattazione delle mozioni e il relativo appianamento delle divergenze è di competenza del Parlamento. Nel suo parere riguardante modifiche della procedura parlamentare, il Consiglio federale si esprime con riserbo se non è direttamente interessato.

Il nuovo disciplinamento concernente la procedura di appianamento delle divergenze conferisce maggiori possibilità alla Camera prioritaria, qualora la seconda Camera modifichi il testo di una mozione. Alla Camera prioritaria, cui è stata presentata la mozione, viene quindi conferito un peso maggiore, il che è di principio sensato. Anche con il nuovo disciplinamento rimane tuttavia preclusa alla Camera prioritaria la possibilità di apportare modifiche al testo delle mozioni che le sono presentate. La nuova procedura di appianamento delle divergenze potrebbe quindi condurre in futuro a una riduzione delle modifiche accolte che sono state proposte dalla seconda Camera o dal Consiglio federale.

Non è quindi escluso che il nuovo disciplinamento renda più difficile la ricerca di compromessi nell'adozione di mozioni tra le Camere, da un lato, e il Consiglio federale, dall'altro. Il Consiglio federale ne sarebbe dispiaciuto. Esso rinuncia quindi a presentare una proposta di modifica.

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