15.036 Messaggio concernente la concessione alla Fondazione per gli immobili delle organizzazioni internazionali (FIPOI) di un mutuo destinato a finanziare la ricostruzione della sede della Federazione internazionale delle Società della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa (FISCR) a Ginevra dell'8 maggio 2015

Onorevoli presidenti e consiglieri, con il presente messaggio vi sottoponiamo, per approvazione, il disegno di decreto federale concernente la concessione alla Fondazione per gli immobili delle organizzazioni internazionali (FIPOI) di un mutuo di 54,4 milioni di franchi, a interesse zero e rimborsabile in 50 anni, destinato a finanziare la ricostruzione della sede della Federazione internazionale delle Società della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa (FISCR) a Ginevra.

Gradite, onorevoli presidenti e consiglieri, l'espressione della nostra alta considerazione.

8 maggio 2015

In nome del Consiglio federale svizzero: La presidente della Confederazione, Simonetta Sommaruga La cancelliera della Confederazione, Corina Casanova

2015-0698

3005

Compendio Il Consiglio federale chiede alle Camere di concedere alla Fondazione per gli immobili delle organizzazioni internazionali (FIPOI) un mutuo di 54,4 milioni di franchi, sotto forma di credito d'impegno, destinato a finanziare la ricostruzione della sede della Federazione internazionale delle Società della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa (FISCR) a Ginevra.

Il Consiglio federale intende consolidare e sviluppare ulteriormente la posizione della Svizzera quale Stato ospite di organizzazioni internazionali e primo centro di governance mondiale. Elemento fondamentale dell'immagine della Svizzera nel mondo, la Ginevra internazionale offre al Paese una tribuna privilegiata per la sua politica estera. Il ruolo di Stato ospite conferisce alla Svizzera un peso senza paragone rispetto alle sue dimensioni reali: un successo dovuto in larga parte alla politica dinamica e mirata che la Confederazione persegue in questo ambito, e alla stretta collaborazione con i Comuni, le Città e i Cantoni coinvolti.

Gli ottimi risultati ottenuti finora dalla politica di Stato ospite non sono tuttavia una garanzia per il futuro. Molte sono infatti le sfide inedite che si presentano al Paese: trasformazioni geopolitiche, concorrenza più agguerrita da parte di tutte le regioni del mondo, frammentazione della governance mondiale, nuove tecnologie e nuovi metodi di lavoro ma anche, in generale, una certa austerità finanziaria. L'elevato costo della vita induce le organizzazioni già presenti sul territorio svizzero a formulare nuove richieste alle autorità o a cercare altrove sedi meno onerose.

Tra le sfide che si presentano, va ricordato in particolare il cattivo stato nel quale versa una buona parte del parco immobiliare di proprietà delle organizzazioni internazionali con sede in Svizzera, e che richiede importanti interventi di ristrutturazione.

Per affrontare questa situazione il Consiglio federale ha studiato una strategia che ha poi precisato con il messaggio del 19 novembre 2014 concernente le misure per rafforzare il ruolo della Svizzera quale Stato ospite (FF 2014 7963). In quell'occasione ha ribadito l'importanza cruciale dei progetti immobiliari concernenti le organizzazioni internazionali con sede in Svizzera, chiarendo nel contempo che la concessione di crediti per questo tipo di interventi sarebbe
stata oggetto di messaggi separati al Parlamento.

Oggi il Consiglio federale chiede al Parlamento di concedere alla FIPOI a Ginevra un mutuo di 54,4 milioni di franchi a interesse zero, per la demolizione dell'ormai vetusta sede della FISCR e la costruzione, al suo posto, di un nuovo e più ampio edificio. L'11 giugno 2014 le Camere hanno già stanziato, con il primo supplemento al bilancio 2014, la somma di 5 milioni di franchi necessaria a finanziare gli studi preliminari.

L'approvazione del credito d'impegno destinato a finanziare il prestito a interesse zero rimborsabile in 50 anni corrisponde per la Confederazione a un onere finanziario di 54,4 milioni di franchi ripartito su tre anni (2016­2018).

3006

Messaggio 1

Situazione iniziale

1.1

Il ruolo della Ginevra internazionale

Ginevra accoglie le sedi di 31 organizzazioni e istituzioni internazionali (sulle 37 in tutto che si trovano in Svizzera) e di oltre 300 organizzazioni non governative (ONG), 257 delle quali beneficiano di uno statuto consultivo presso il Consiglio economico e sociale delle Nazioni Unite (ECOSOC). 172 Paesi membri dell'Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU), Svizzera compresa, sono rappresentati a Ginevra da una missione permanente, così come la Città del Vaticano e la Palestina, che hanno lo statuto di osservatori. Per numero di conferenze e riunioni internazionali, Ginevra si situa al primo posto mondiale, con 2700 conferenze l'anno che riuniscono oltre 220 000 delegati ed esperti di tutto il pianeta. A ciò si aggiungono circa 3000 visite annuali di capi di Stato, capi di Governo, ministri (visite private comprese) e altri dignitari. Grazie a questa concentrazione unica di istituzioni e di congressi internazionali sul suo territorio, Ginevra è diventata uno dei principali centri di governance mondiale.

Come indicato nel nostro messaggio del 19 novembre 20141 concernente le misure per rafforzare il ruolo della Svizzera quale Stato ospite, nella prospettiva della nostra politica estera la presenza di numerose organizzazioni internazionali sul territorio è un elemento prezioso che contribuisce alla difesa dei nostri interessi e alla promozione dei nostri valori. In effetti, il ruolo di Stato ospite conferisce alla Svizzera un peso politico nettamente superiore alle sue reali dimensioni, facilitandole l'accesso alle principali organizzazioni che si occupano di questioni internazionali, ai loro funzionari e a numerosi delegati, membri di Governo ed esperti di passaggio. Per un Paese di piccole dimensioni, che non aderisce ad alcuna alleanza politica o regionale, si tratta di un vantaggio significativo, che vale la pena conservare. La concentrazione di organizzazioni internazionali sulle rive del Lemano ha un tale impatto sulla posizione e la visibilità del nostro Paese nel mondo da permetterci legittimamente di parlare di «Svizzera internazionale grazie a Ginevra». D'altronde, le attività delle organizzazioni internazionali presenti in Svizzera contribuiscono al raggiungimento degli obiettivi della nostra politica estera. Offrendo un'ospitalità ottimale alle organizzazioni internazionali, la Svizzera
concorre in modo efficace al buon funzionamento delle relazioni tra i Paesi e alla ricerca di una soluzione per i grandi problemi della nostra epoca. Il suo ruolo di Stato ospite e la sua posizione all'interno delle organizzazioni internazionali si rafforzano reciprocamente.

La presenza internazionale ha un impatto economico importante su Ginevra, l'Arco lemanico e la Svizzera in generale2. Nel 2012 la Ginevra internazionale ha contribuito per l'8,6 per cento al PIL cantonale. Considerando il valore aggiunto indiretto e indotto dalle spese delle organizzazioni e dei loro collaboratori, l'apporto della Ginevra internazionale è pari all'11,3 per cento del PIL cantonale e all'1 per 1 2

FF 2014 7963 Le cifre menzionate risultano da uno studio realizzato dal Laboratorio di economia applicata (LEA) della Facoltà di Economia e Management dell'Università di Ginevra tra novembre 2013 e marzo 2014. Lo studio è intitolato Impacts de la Genève internationale sur l'économie et les finances suisses et du Grand Genève. I dati si riferiscono al 2012.

3007

cento del PIL nazionale. La popolazione internazionale presente a Ginevra, ossia gli impiegati delle varie organizzazioni e missioni con le loro famiglie, consta di 47 000 persone. Il 60 per cento abita a Ginevra, il 27 per cento in Francia e il 10 per cento circa nel Cantone di Vaud. Le organizzazioni internazionali, le missioni permanenti e le ONG presenti a Ginevra garantiscono oltre 28 000 impieghi diretti, ossia l'8,2 per cento degli impieghi registrati nel Cantone nel 2012. La Ginevra internazionale genera inoltre circa 30 000 impieghi indiretti. A livello cantonale, la somma di questi impieghi diretti e indiretti rappresenta più del 14 per cento della totalità dei posti di lavoro. L'analisi dettagliata dei diversi contributi al PIL consente di capire che le spese dirette delle organizzazioni internazionali con sede a Ginevra, dei loro impiegati e dei delegati esterni di passaggio ammontano a quasi 6 miliardi di franchi, oltre la metà dei quali spesa nel Cantone, e il resto nel territorio della Confederazione e della vicina Francia. Da parte sua, la popolazione internazionale ha speso oltre 2,9 miliardi di franchi a titolo privato, mentre i delegati esterni di passaggio circa 80 milioni di franchi. Il gettito fiscale della Ginevra internazionale (impieghi diretti non esonerati, impieghi indiretti, imposte sul reddito delle persone fisiche e imposte indirette) ammonta, per l'insieme delle collettività considerate, a 634,2 milioni di franchi, di cui 151,1 a beneficio della Confederazione.

Anche se la politica di Stato ospite è riuscita a fare di Ginevra, e di conseguenza della Svizzera, uno dei primi centri di governance mondiale, oggi si trova tuttavia confrontata a numerose sfide, strategiche e materiali, che indeboliscono la nostra posizione nei confronti di altre città ospiti e richiedono quindi una serie di adeguamenti. Il nostro Paese deve infatti far fronte a una crescente concorrenza tra Stati per l'accoglienza di conferenze, sedi di organizzazioni internazionali e segreterie di nuove convenzioni, non solo da parte di città occidentali con una lunga tradizione di ospitalità (Bonn, Copenaghen, Vienna e così via), ma anche da parte di Paesi emergenti quali il Qatar, la Corea del Sud o la Turchia, che offrono condizioni particolarmente vantaggiose, soprattutto nel settore immobiliare. Alcuni
Paesi hanno avanzato proposte molto favorevoli per attirare organizzazioni internazionali situate in Svizzera3. Questa tendenza spinge le organizzazioni internazionali a delocalizzare una parte delle loro attività, in particolare quelle amministrative, verso altre città considerate finanziariamente più convenienti.

Alla luce di queste considerazioni, l'anno scorso abbiamo elaborato, con l'aiuto del Cantone e della Città di Ginevra, una strategia volta a rafforzare in modo duraturo il richiamo e la competitività della Ginevra internazionale e della Svizzera quale Stato ospite, che abbiamo precisato nel messaggio presentatovi recentemente.

La strategia si articola attorno a sei linee di intervento. Una di queste intende rafforzare il dispositivo di accoglienza esistente grazie soprattutto a uno dei suoi elementi cardine, ossia il sostegno ai progetti immobiliari delle organizzazioni internazionali con sede in Svizzera. Mantenere in buono stato il parco immobiliare della Ginevra internazionale è essenziale per garantire la buona qualità delle attività multilaterali e preservare l'immagine che la Città e la Svizzera danno attraverso questi edifici,

3

Per la delocalizzazione a Copenaghen (Danimarca) del Fondo delle Nazioni Unite per l'infanzia (UNICEF), sono stati offerti 100 000 dollari a posto di lavoro e l'uso gratuito dei locali per dieci anni. Per la delocalizzazione a Manila (Filippine) dell'Organizzazione internazionale per la migrazione (OIM) è stata proposta la costruzione di nuovi edifici, con usufrutto gratuito dei locali di lavoro e il pagamento dell'affitto per dieci anni per gli alloggi privati dei funzionari.

3008

senza dimenticare un altro aspetto molto importante: la funzionalità e la sicurezza per le persone che vi lavorano.

Tuttavia, le organizzazioni internazionali e i Paesi che sono i loro maggiori contribuenti sono sempre meno inclini ad assumersi tali costi. La crisi finanziaria ed economica costringe sovente le organizzazioni internazionali a ritoccare verso il basso i loro bilanci ordinari. Inoltre, l'elevato costo della vita in Svizzera induce le organizzazioni già presenti sul nostro territorio a sollecitare le autorità in vista di ottenere facilitazioni o a cercare altrove sedi meno onerose. Le attese delle organizzazioni internazionali nei confronti dello Stato ospite che, giustamente, si ritiene tragga vantaggio dalla loro presenza sul suo territorio, aumentano. Se intende continuare a svolgere il suo ruolo di primo piano nella governance mondiale, il nostro Paese deve continuare a offrire ottime condizioni quadro alle organizzazioni internazionali che ospita.

1.2

La politica immobiliare e la Fondazione per gli immobili delle organizzazioni internazionali (FIPOI)

Come mostra l'esperienza degli scorsi decenni, una politica immobiliare mirata e vantaggiosa è un elemento importantissimo della politica di Stato ospite della Svizzera.

La FIPOI è l'interlocutore privilegiato, per così dire lo «sportello unico», al quale sono invitate a rivolgersi le organizzazioni internazionali con sede a Ginevra quando devono affrontare una questione immobiliare. Questa fondazione di diritto privato è uno strumento efficace della politica svizzera di Stato ospite. Istituita nel 1964 dalla Confederazione e dal Cantone di Ginevra per consolidare il ruolo della città a livello internazionale4, la FIPOI sottostà al controllo dell'autorità federale di vigilanza sulle fondazioni e al controllo finanziario federale e cantonale. Quali membri fondatori, la Confederazione e il Cantone dispongono ciascuno di tre rappresentanti nel consiglio di fondazione, che presiedono a turno. Uno dei seggi del Cantone è stato ceduto alla Città di Ginevra.

La FIPOI mette a disposizione delle organizzazioni internazionali edifici in affitto o in proprietà, mediante crediti (che la Confederazione accorda sotto forma di mutui senza interessi) o terreni (che il Cantone accorda sotto forma di diritti di superficie sussidiati) per acquistare o costruire edifici amministrativi. Aiuta inoltre a cercare locali e sedi per le organizzazioni internazionali e le ONG che desiderano stabilirsi nel Cantone di Ginevra o, a titolo eccezionale, in altri Cantoni che accolgono beneficiari istituzionali in virtù della legge del 22 giugno 20075 sullo Stato ospite (LSO).

La FIPOI gestisce anche due grandi infrastrutture, ossia il Centro internazionale di conferenze di Ginevra (CICG) e il Centro di conferenze di Varembé (CCV), che fanno parte dei servizi offerti dalla Svizzera in qualità di Stato ospite.

Un mutuo a interesse zero è una soluzione molto interessante per un'organizzazione internazionale che desidera costruire o acquistare la propria sede. Nella sua veste di Stato ospite, la Svizzera ha interesse a stanziare questo tipo di mutuo. Un'organizzazione che si lancia in un progetto edilizio di grande portata con il consiglio e 4 5

DF dell'11 dicembre 1964 concernente la concessione di mutui alla FIPOI (FF 1964 II 2507).

RS 192.12

3009

l'appoggio della FIPOI e, al termine, diventa proprietaria dell'edificio, consolida in questo modo i legami instaurati con il nostro Paese. La formula del mutuo FIPOI per la costruzione (senza interessi e rimborsabile in 50 anni) è dunque uno strumento importantissimo della nostra politica di ospitalità, di cui hanno già potuto beneficiare tutte le grandi organizzazioni internazionali che si trovano a Ginevra.

Gran parte del parco immobiliare di cui le organizzazioni internazionali sono proprietarie è oggi in cattivo stato e richiede importanti interventi di ristrutturazione.

Questa situazione si è creata perché le organizzazioni internazionali, benché sollecitate dal nostro Paese a costituire fondi di riserva a tale scopo, non hanno eseguito alcuna manutenzione regolare.

Il 26 giugno 2013 abbiamo pertanto deciso che la Confederazione potrà sostenere queste organizzazioni concedendo mutui a tassi agevolati, versati attraverso la FIPOI, e rimborsabili in 30 anni. Questo contributo sarà essenziale per mantenere in Svizzera le sedi di organizzazioni internazionali, in particolare di fronte alla concorrenza accresciuta tra Stati ospiti. Lo statuto della FIPOI è quindi stato modificato e la autorizza ormai a trattare anche i prestiti per le ristrutturazioni e per qualsiasi attività di gestione e di consulenza nel settore immobiliare legato alla Ginevra internazionale. La FIPOI potrà così seguire da vicino questi progetti di ristrutturazione, garantendo che i fondi stanziati siano utilizzati con ponderatezza.

Il Cantone di Ginevra è implicato attivamente nella realizzazione della politica federale di Stato ospite, in particolare per gli aspetti immobiliari. Secondo una prassi consolidata, il Cantone concede diritti di superficie, rinunciando alle rendite dei terreni che mette a disposizione di organizzazioni internazionali o della FIPOI quando la Confederazione, da parte sua, per i progetti associati a questi terreni stanzia mutui senza interessi. Quanto ai progetti per ristrutturare sedi di organizzazioni internazionali, nella nostra decisione del 26 giugno 2013 abbiamo precisato che la Confederazione concederà mutui in tal senso solo a condizione che anche il Cantone e la Città direttamente coinvolti contribuiscano in misura sostanziale. Lo stesso principio sarà applicato ai futuri progetti per la
demolizione e la ricostruzione di sedi nel caso in cui al Cantone e alla Città non sia richiesta alcuna altra contropartita (quale la messa a disposizione dei terreni).

La Confederazione sta vagliando cinque richieste formali di aiuto per progetti di costruzione o di ristrutturazione. Il presente messaggio si occupa della domanda di un mutuo edilizio di 54,4 milioni di franchi a favore della Federazione internazionale delle Società della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa (FISCR). Le altre domande concernono la ristrutturazione della sede dell'Ufficio internazionale del lavoro (UIL), valutata a 130 milioni di franchi, il piano di strategia patrimoniale dell'ONU (Strategic Heritage Plan) per la ristrutturazione del Palazzo delle Nazioni, i cui costi sono attualmente stimati in 837 milioni di franchi6; la costruzione di una nuova sede per l'Organizzazione mondiale della sanità (OMS), per cui è prevista una spesa di 140 milioni di franchi (l'OMS finanzia la ristrutturazione del suo edificio principale per una somma di 100 mio. fr.), e la demolizione della sede dell'Unione 6

Per il finanziamento del piano di strategia patrimoniale dell'ONU (Strategic Heritage Plan, SHP), il 26.9.2013 abbiamo preso una decisione di principio sulla concessione di un prestito destinato a coprire al massimo il 50 % della somma totale (con un limite a 380 mio. fr., basato sulle stime allora disponibili). Gli studi di pianificazione che l'ONU sta conducendo in vista di questo cantiere non sono ancora conclusi. Il segretario generale dovrà sottoporre una nuova stima dei costi all'Assemblea generale nel corso della sua 70a sessione (2015­2016).

3010

internazionale delle telecomunicazioni (UIT) seguita dalla costruzione di un nuovo edificio (circa 150 mio. fr.)7. Per quanto concerne l'OMS e la FISCR, con il primo supplemento al bilancio 2014 il Parlamento ha approvato, nel giugno 2014, prestiti a copertura di un 10 per cento dei costi dei rispettivi progetti, così da finanziare gli studi preliminari.

A titolo informativo il CERN, sulla base di un'analisi preliminare, ha stimato le proprie esigenze nell'ambito delle ristrutturazioni e delle nuove costruzioni in 600 milioni di franchi. A tutt'oggi non è pervenuta alcuna domanda in merito, ma un gruppo di coordinamento CERN/Confederazione/Cantone di Ginevra/FIPOI sarà istituito fra breve per studiare questi bisogni. In tale contesto sarà necessario tenere conto del fatto che una parte del CERN si trova in territorio francese.

1.3

La FISCR

La FISCR è la più grande organizzazione umanitaria del mondo, poiché riunisce 189 società nazionali della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa. Fondata nel 1919 al termine della Prima Guerra mondiale, su iniziativa del presidente statunitense Woodrow Wilson, offre il suo aiuto senza operare distinzioni di alcun tipo, siano esse di nazionalità, razza, religione, classe od opinione politica. La sua missione è migliorare le condizioni di vita delle persone particolarmente vulnerabili che lottano per la sopravvivenza. Si tratta spesso di vittime di catastrofi naturali o di situazioni di emergenza sanitaria e di persone che, a causa di crisi socio-economiche, sono state costrette all'emigrazione e si trovano ridotte in povertà. La FISCR coordina inoltre le operazioni di soccorso del Movimento internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa in caso di catastrofi naturali.

La struttura della FISCR è analoga a quella della maggior parte delle organizzazioni internazionali. L'Assemblea generale, il suo organo supremo, riunisce ogni due anni i rappresentanti di tutte le sue 189 società nazionali. L'ultima volta si è tenuta a Sydney, il 13 novembre 2013. Il Consiglio di direzione si riunisce invece due volte l'anno. Esso nomina il segretario generale, che dirige il Segretariato e le sue delegazioni. Dal 1° agosto 2014 questa carica è coperta da Elhadj As Sy (Senegal).

Al fianco del Comitato internazionale della Croce Rossa (CICR), la FISCR è una delle istituzioni più importanti nel settore umanitario. La sua presenza a Ginevra rafforza il ruolo della città quale capitale in questo ambito, in particolare se si considera l'eccezionale portata della rete di contatti di cui si avvale la Federazione, che ha società nazionali in quasi tutti i Paesi del pianeta.

Nel quadro del suo impegno umanitario, da diversi anni la Confederazione sostiene finanziariamente il Segretariato della FISCR a Ginevra, appoggiando in particolare il suo consolidamento istituzionale. Nel 2014 ha stanziato 2 milioni di franchi. Il nostro Paese, inoltre, supporta anche determinate operazioni della FISCR nell'ambito di programmi a lungo termine destinati a potenziare le capacità locali e regionali 7

Il progetto è in sospeso. Nell'ottobre 2014 si è infatti tenuta a Pusan (Repubblica di Corea) una conferenza dei plenipotenziari dell'UIT che ha deciso di istituire un gruppo di lavoro facente capo al Consiglio dell'UIT e incaricato di vagliare quattro possibilità: affitto di nuovi locali, ristrutturazione, nuova costruzione o delocalizzazione. Il gruppo di lavoro è autorizzato a presentare raccomandazioni al Consiglio, che ha diritto di decisione in materia.

3011

(p. es. nella gestione delle catastrofi) oppure fornisce sostegno in risposta a richieste di aiuto a seguito di catastrofi naturali o epidemie quali l'Ebola. Nel 2014 il contributo svizzero è stato particolarmente elevato: in tutto 4,8 milioni di franchi, di cui 3,5 stanziati per lottare contro l'epidemia di Ebola. Una parte di questi fondi passa attraverso la Croce Rossa Svizzera, la cui presidente è anche una delle vice-presidenti d'ufficio della FISCR.

Il preventivo della FISCR per il biennio 2014­2015 è pari a 357 milioni di franchi.

La quota parte della Svizzera per questo periodo ammonta a circa 10,1 milioni di franchi8, ossia il 2,8 per cento del preventivo approvato della Federazione. Sui 330 impiegati che la FISCR conta a Ginevra 65 funzionari sono di nazionalità svizzera, di cui 41 nelle categorie professionale e superiore.

La FISCR ha statuto di organizzazione internazionale secondo l'accordo del 29 novembre 19969 tra il Consiglio federale e la Federazione internazionale delle Società della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa per determinare lo statuto giuridico della Federazione internazionale in Svizzera.

2

Demolizione e ricostruzione della sede FISCR

2.1

Situazione iniziale e nuove necessità

L'attuale sede della FISCR si trova al numero 17 dello Chemin des Crêts, nel quartiere di Petit-Saconnex, ossia nel cuore della Ginevra internazionale. Le attività della Federazione si svolgono in diversi edifici sparsi, costruiti e trasformati nel corso del tempo. La sede si compone di due edifici principali (A e B, cfr. allegato 3), due edifici secondari provvisori, un padiglione, uno chalet e un garage (C, D, E e F).

Queste costruzioni si trovano in un'area chiusa precludendo cosí ai loro utenti e alla popolazione locale la possibilità di approfittare del parco.

Costruito nel 1994, l'edificio A è il più recente. Fu concepito come il primo elemento di un piano di sviluppo a tappe che prevedeva la demolizione degli edifici B, C, D, E e F così da raggruppare definitivamente le attività della FISCR in un unico edificio.

Nel 2011 la Federazione ha iniziato a cercare soluzioni a lungo termine per risolvere i problemi seguenti: ­

la vetustà dell'edificio B (costruito nel 1945) e degli edifici secondari;

­

la necessità di avviare lavori sostanziali per rinnovare i locali in funzione delle norme svizzere di protezione ambientale;

­

la scadenza, alla fine del 2013, dell'autorizzazione temporanea per il padiglione e uno degli edifici secondari.

Nel 2012 è stato istituito un Comitato di pilotaggio Stato ospite/FISCR nel quale sono state coinvolte tutte le istituzioni direttamente interessate (Dipartimento federale degli affari esteri DFAE, Missione permanente della Svizzera presso le Nazioni Unite a Ginevra, FIPOI, Cantone di Ginevra e FISCR) per studiare la fattibilità del 8 9

Questa somma comprende i contributi della Confederazione (6,9 mio. fr.) e del settore privato svizzero (3,2 mio. fr.).

RS 0.192.122.51

3012

progetto. Secondo il Comitato la soluzione più efficace è demolire i padiglioni provvisori e l'edificio B per costruire un nuovo stabile che risponda meglio alle necessità della FISCR, mantenendo tuttavia l'edificio A, considerato l'elemento frontale del complesso.

Nel settembre 2013 il Consiglio di direzione della FISCR ha dato la sua approvazione di massima a un progetto di demolizione e di ricostruzione della sede, considerandolo più razionale rispetto a una ristrutturazione. In quel momento i costi erano stimati in 50 milioni di franchi.

La domanda di un mutuo per la costruzione invece che per la ristrutturazione è giustificata alla luce delle circostanze specifiche. L'edificio attuale (edificio B), che risale al 1945, è ormai obsoleto e non si presta a una ristrutturazione radicale. Non corrisponde più agli standard energetici e di sicurezza, né alle esigenze della Federazione che, in particolare, ha bisogno di nuovi spazi di lavoro, a causa soprattutto del considerevole aumento di personale registrato nel tempo e di sale conferenze più facili da gestire.

Il progetto di demolizione e ricostruzione permetterà inoltre di accogliere in un solo edificio i 90 collaboratori che da molti anni lavorano in padiglioni provvisori, giunti oramai al termine della loro agibilità. Poiché il nuovo edificio potrà accogliere circa 390 postazioni di lavoro, la Federazione avrà la flessibilità necessaria per adattarsi ai bisogni futuri e alle sfide globali alle quali sarà tenuta a rispondere. Non bisogna dimenticare che durante catastrofi di vaste dimensioni quali l'epidemia di Ebola o il terremoto a Haiti, per garantire i necessari interventi di urgenza i suoi effettivi possono aumentare anche del 20 per cento. La superficie utile per sistemare queste persone manca ed è questo che spinge a rinunciare alla semplice ristrutturazione dell'edificio principale. Dopo i lavori la Federazione potrà riunire tutte le sue attività in un'unica sede e, in tal modo, far fronte alla crescita a lungo termine del suo personale.

La FISCR ha sempre occupato un posto particolare in Svizzera, per l'aspetto umanitario della sua missione, ma anche per l'importanza della tradizione umanitaria del Movimento della Croce Rossa, fondato su iniziativa di Henry Dunant proprio a Ginevra. Nella sua domanda di credito, la Federazione ha
dichiarato di voler conservare la sua sede a Ginevra, culla della Croce Rossa e capitale umanitaria per eccellenza. È nell'interesse del Paese sostenere la costruzione di un edificio funzionale e che risponda alle necessità dei suoi utenti, il quale contribuirà a rafforzare i legami instaurati tra la Svizzera e la FISCR.

2.2

Progetto di ricostruzione

La Federazione ha coinvolto i suoi collaboratori nel progetto del nuovo edificio, in un approccio collettivo che intende tenere conto delle necessità e dei punti di vista degli utenti. In questo modo il personale potrà appropriarsi del suo ambiente di lavoro, in una prospettiva a lungo termine. La Federazione ha inoltre implicato nel progetto l'associazione degli abitanti di Petit-Saconnex, il quartiere nel quale si trova, e punta a un approccio gestionale innovativo e sostenibile che permetta di aprire il parco anche alla popolazione, consolidando così i legami sociali e favorendo la convivialità.

3013

Il progetto propone un edificio semplice, funzionale ed ecologico, con una superficie sufficiente ad accogliere tutti i collaboratori ma anche le numerose riunioni e conferenze necessarie, e che offrirà una maggiore flessibilità amministrativa nei metodi di lavoro della FISCR.

Secondo la soluzione delineata, occorrerà demolire quattro edifici, tra cui i due edifici secondari provvisori, per estendere quello principale in lunghezza e in altezza. Liberata dai padiglioni e dall'edificio B, la nuova struttura sarà integrata in modo funzionale all'edificio A, considerato come l'elemento frontale e l'entrata principale del complesso. Solo questo immobile, costruito nel 1994 e comprendente l'attuale entrata principale, non sarà demolito. La sua facciata sarà tuttavia ripulita. Si prevedono inoltre interventi per collegarlo al nuovo edificio.

Complessivamente la costruzione si svilupperà su 6 piani (T+6), con piano terra, un attico e due piani scantinati, che accoglieranno gli impianti tecnici e un parcheggio sotterraneo. La zona di superficie sarà così ottimizzata e gestita in modo più efficace. La Federazione, infatti, prevede di creare un parco pubblico. All'esterno saranno installati i parcheggi coperti per le biciclette, con stazioni di ricarica per quelle elettriche, così da favorire il traffico lento e incoraggiare una politica aziendale coerente per quanto concerne la mobilità degli impiegati10.

Il nuovo edificio sarà certificato Minergie-ECO; garantirà una buona qualità di vita e di lavoro grazie in particolare a un'illuminazione naturale ottimale e a spazi interni privi di agenti inquinanti. Il suo impatto sull'ambiente sarà ridotto e consentirà di risparmiare risorse.

I lavori di demolizione e ricostruzione saranno avviati nel gennaio 2016 e si concluderanno nell'aprile 2018. I 330 collaboratori della Federazione saranno provvisoriamente accolti nei locali che si trovano sopra l'azienda Ikea a Vernier11 e torneranno nei loro uffici nel giugno 2018.

2.3

Costi del progetto

Dopo uno studio approfondito, si considera in questo momento che l'ampliamento (demolizione/ricostruzione) della sede FISCR costerà 59,4 milioni di franchi. In questa somma sono già compresi i 5 milioni di franchi stanziati dalle vostre Camere nel giugno 2014 e spesi per la fase di studio e di progetto preliminare (studio di costruzione, preventivo e altri lavori preparatori). La cifra sulla quale ci si accorda ora è maggiore rispetto all'importo inizialmente stimato dalla Federazione pari a circa 50 milioni di franchi. La differenza è dovuta in particolare all'aumento volumetrico dell'edificio (+19 %) e al preventivo per gli impianti elettrici e di sicurezza.

10

11

La FISCR partecipa attivamente a un gruppo di lavoro sulla mobilità che, assieme alle altre organizzazioni internazionali situate nel perimetro del Jardin des Nations (ONU, OMS, UNAIDS, Fondo globale per la lotta contro l'AIDS, la tubercolosi e la malaria e UIL), intende mettere a punto una strategia comune in questo ambito.

La FISCR è riuscita a negoziare con l'azienda Ikea condizioni vantaggiose per affittare provvisoriamente una superficie di 5192 m2. Ikea calcolerà un affitto al metro quadro di molto inferiore al prezzo corrente sul mercato ginevrino (250 fr. /m2 invece di 400 fr./m2 l'anno in media) e si assumerà i costi di sistemazione dei locali (valutati a 4 mio. fr.). Nel mutuo è incluso l'affitto degli uffici provvisori, per una somma di 6,5 mio. fr. (cfr. n. 2.3).

3014

I lavori chiesti dalla Federazione quale committente non sottostanno all'imposta sul valore aggiunto (IVA). La somma totale è coperta da un mutuo senza interessi stanziato dalla Confederazione. La tabella seguente presenta la distinta costi.

Distinta secondo il Codice dei costi di costruzione (CCC) CCC

Categorie Gruppi principali

Costi (in fr.)

1 2 3 4 5 6 7 8 9

Lavori preparatori Edificio Attrezzature Sistemazioni esterne Spese accessorie Riserva per imprevisti Onorari Locali provvisori Mobilio

1 611 600 35 330 700 3 895 500 1 445 600 584 000 2 200 000 6 018 500 6 500 000 1 820 000

2,71 59,47 6,56 2,43 0,98 3,70 10,13 10,94 3,06

Totale (IVA escl.)

59 405 900

100,00

Mutuo della Confederazione

%

59,4 milioni di franchi

Le voci del CCC riportate nella tabella comprendono in particolare le posizioni seguenti.

Lavori preparatori (CCC 1) Lavori che vanno svolti prima dell'avvio della costruzione vera e propria, quali le demolizioni e i raccordi alle reti.

Edificio (CCC 2) Lavori per garantire l'agibilità a lungo termine dell'edificio (opere edili, impianti elettrici e sanitari, impianti di riscaldamento e di ventilazione, architettura d'interni).

Attrezzature (CCC 3) Costi delle attrezzature di sicurezza e audiovisive complementari, impianti sanitari (cucina e self-service).

Sistemazioni esterne (CCC 4) Costi delle sistemazioni esterne (p. es. modellatura del terreno e lavori di giardinaggio).

Spese accessorie (CCC 5) Autorizzazioni ed emolumenti, riproduzioni e modelli, assicurazioni e altre spese.

Riserva per imprevisti (CCC 6) Questo gruppo corrisponde a un fondo di riserva destinato a coprire costi ancora imprevisti al momento di aprire il cantiere e spese varie.

3015

Onorari dei mandatari (CCC 7) Gli onorari (6 mio. fr.) rappresentano il 10,13 per cento del costo totale, e si situano quindi al di sotto della fascia consueta per i progetti di costruzione a Ginevra (in generale 16­20 %).

Locali provvisori (CCC 8) Durante i lavori i 330 collaboratori della Federazione saranno provvisoriamente accolti nei locali che si trovano sopra l'azienda Ikea di Vernier.

Mobilio fisso e segnaletica (CCC 9) Costo del mobilio che è parte integrante dell'edificio e della segnaletica.

3

Finanziamento dell'edificio che accoglie la FISCR

3.1

Contributo finanziario della Confederazione

Uno degli strumenti principali di cui dispone la Svizzera per attuare la sua politica di Stato ospite è fornire alle organizzazioni intergovernative e agli altri beneficiari istituzionali previsti dalla LSO edifici che rispondano ai loro bisogni agendo attraverso la FIPOI. Tramite la Fondazione, infatti, la Confederazione può concedere a un'organizzazione un mutuo senza interessi rimborsabile in 50 anni, per finanziare un progetto di costruzione.

In passato essa ha già ricorso più volte a questa possibilità, per offrire a beneficiari istituzionali le condizioni di lavoro di cui necessitano. Dal 1964 ha prestato 609,8 milioni di franchi; al 31 dicembre 2014 ne erano stati rimborsati 261,7. Ha inoltre effettuato donazioni per una somma totale di 492 milioni di franchi.

Con lettera del 7 ottobre 2013 il segretario generale della FISCR ha chiesto alla Confederazione un mutuo edilizio di 50 milioni di franchi a interesse zero, rimborsabile in 50 anni. Lo studio preliminare ha permesso di determinare con precisione la somma necessaria a realizzare il progetto, pari a 59,4 milioni di franchi.

Su nostra richiesta il Parlamento ha già accordato alla FIPOI una prima parte, pari a 5 milioni di franchi, di questo prestito, compresa nel supplemento I al preventivo 2014 e destinata a finanziare il progetto di massima, gli studi di costruzione e il preventivo. Questi lavori sono ora stati portati a termine e costituiscono la base del presente messaggio.

In riferimento a questi documenti, proponiamo al Parlamento di approvare un credito d'impegno di 54,4 milioni di franchi per finanziare il progetto di demolizione e ricostruzione descritto nelle pagine precedenti. Compresi i 5 milioni di franchi già stanziati per gli studi preliminari, la Confederazione presterà alla FISCR 59,4 milioni di franchi. La durata dei lavori di demolizione e di costruzione è stimata in questo momento in 28 mesi; con ogni probabilità, il cantiere aprirà nel gennaio 2016 e chiuderà nell'aprile 2018. Nel 2019 la FISCR potrà così celebrare il suo centenario in un edificio moderno, in grado di rispondere ai suoi bisogni in modo ottimale.

3016

3.2

Contributo del Cantone e della Città di Ginevra

Secondo la politica immobiliare della Svizzera in veste di Stato ospite la FIPOI può, sulla base dell'articolo 20 lettera b LSO e conformemente all'articolo 2 capoverso 2 del suo statuto, accordare alle organizzazioni internazionali mutui edilizi a interesse zero rimborsabili in 50 anni. In questa politica di accoglienza, anche il Cantone di Ginevra svolge un ruolo fondamentale perché, attraverso la FIPOI, mette abitualmente a disposizione i terreni per i progetti di costruzione.

L'apporto federale e cantonale a un progetto si suddivide usualmente nel modo seguente: il Cantone di Ginevra mette a disposizione il terreno per la costruzione, accordando un diritto di superficie, mentre la Confederazione concede un mutuo edilizio attraverso la FIPOI. Il Cantone si è detto d'accordo di donare l'edificio, che attualmente gli appartiene, alla FISCR e di accordarle, attraverso la FIPOI, un diritto di superficie esercitabile in due gradi (primo grado: Cantone di Ginevra­FIPOI; secondo grado: FIPOI­FISCR). Questo diritto di superficie, vincolato al contratto di mutuo che la Federazione sottoscriverà con la FIPOI, sarà limitato a 50 anni e rinnovabile. La concessione del diritto di superficie dipende dal permesso di costruzione, che sarà rilasciato nell'aprile 2015.

3.3

Effetti del rincaro

In genere le domande di credito che vi presentiamo per edifici civili o militari della Confederazione non tengono conto del rincaro. Essendo destinato a un terzo, tuttavia, l'edificio oggetto del presente messaggio non rientra in tali categorie e non soggiace pertanto all'ordinanza del 14 dicembre 199812 sulla gestione immobiliare e la logistica della Confederazione.

Poiché i lavori di ricostruzione della sede della FISCR dureranno solo due anni e mezzo, non è necessario prevedere una riserva per il rincaro.

4

Ripercussioni

4.1

Ripercussioni per la Confederazione

4.1.1

Ripercussioni finanziarie

La domanda concernente la concessione alla FIPOI di un mutuo destinato a finanziare la costruzione di una nuova sede per la FISCR a Ginevra comporterà per la Confederazione un onere finanziario totale di 59,4 milioni di franchi. Le vostre Camere hanno già accordato un credito d'impegno di 5 milioni di franchi per gli studi preliminari, il cui versamento è stato ripartito su due anni (2014 e 2015). L'importo del mutuo destinato ai lavori di demolizione/ricostruzione è frazionato sul periodo 2016­2018 secondo la chiave seguente: 26,9 milioni di franchi nel 2016, 20,9 nel 2017 e 6,6 nel 2018.

12

RS 172.010.21

3017

Suddivisione del mutuo federale in base alla durata dei lavori Anno

Costi (in fr.)

2016 2017 2018

26,9 milioni 20,9 milioni 6,6 milioni

49,5 38,3 12,2

Totale

54,4 milioni

100,00

4.1.2

%

Ripercussioni in materia di personale

Il progetto non inciderà in alcun modo sul personale della Confederazione.

4.2

Ripercussioni per i Cantoni e i Comuni

Il progetto di costruzione che qui vi presentiamo non comporta spese per il Cantone o la Città di Ginevra, a parte il contributo menzionato al numero 3.2.

4.3

Ripercussioni per l'economia

Il progetto di costruzione che qui vi presentiamo non comporta conseguenze economiche dirette. Tuttavia, come ricordato sopra, mantenere in buono stato gli edifici delle organizzazioni internazionali aiuta a consolidare il richiamo e la competitività di Ginevra a livello mondiale. L'impatto economico positivo del polo internazionale sul Cantone, ma anche sull'arco lemanico e la Svizzera in generale, è stato ricordato nel numero 1.1.

5

Programma di legislatura e strategie nazionali del Consiglio federale

Il progetto non è annunciato nel messaggio del 25 gennaio 201213 sul programma di legislatura 2011­2015 né nel decreto federale del 15 giugno 201214 sul programma di legislatura 2011­2015, essendo quest'ultimo antecedente alla richiesta presentata dalla FISCR.

Rafforzare la Ginevra internazionale anche nel settore immobiliare è un obiettivo che si iscrive nel quadro della politica di Stato ospite e rientra nelle linee di intervento prioritarie della nostra strategia di politica estera 2012­201515. Il progetto di offrire un appoggio finanziario alla FISCR per la ricostruzione della sua sede figura tra gli obiettivi del nostro Collegio per il 201516. Vi abbiamo accennato anche 13 14 15 16

FF 2012 305 FF 2012 6413 www.dfae.admin.ch > Il DFAE > Attuazione della politica estera svizzera.

www.bk.admin.ch > Temi > Pianificazione politica > Obiettivi annuali.

3018

nell'allegato «Costi stimati dei progetti di costruzione e ristrutturazione presso le sedi di organizzazioni internazionali a Ginevra» del messaggio del 19 novembre 2014 concernente le misure per rafforzare il ruolo della Svizzera quale Stato ospite17. Mantenere in buono stato il parco immobiliare è un'importante mossa per consolidare la Ginevra internazionale, secondo la strategia elaborata congiuntamente dalla Confederazione, dal Cantone e dalla Città di Ginevra (cfr. anche il n. 1.1).

6

Aspetti giuridici

6.1

Costituzionalità e legalità

Secondo l'articolo 18 lettera a LSO, la Confederazione può accordare aiuti finanziari e altre misure di sostegno per migliorare le condizioni di accoglienza, di lavoro, di integrazione e di sicurezza in Svizzera dei beneficiari di cui all'articolo 19 LSO. Tra questi figurano le istituzioni internazionali quali la FISCR. In base all'articolo 20 lettera b LSO la Confederazione può concedere alla FIPOI mutui edilizi a interesse zero, rimborsabili in 50 anni. L'articolo 22 LSO prevede d'altra parte che devono essere richiesti crediti d'impegno qualora ­ come nel caso del progetto interessato ­ siano convenuti impegni per oltre un anno contabile­.

Conformemente all'articolo 167 della Costituzione federale (Cost.)18 la decisione concernente il decreto finanziario esaminato compete all'Assemblea federale.

6.2

Forma dell'atto

In base all'articolo 163 capoverso 2 Cost. e all'articolo 25 capoverso 2 della legge del 13 dicembre 200219 sul Parlamento, per l'atto da adottare è prevista la forma del decreto federale semplice non sottoposto a referendum.

6.3

Freno alle spese

L'articolo 1 del disegno di decreto federale che vi presentiamo prevede la concessione di un credito d'impegno ai sensi dell'articolo 21 della legge federale del 7 ottobre 200520 sulle finanze della Confederazione, per una somma di 54,4 milioni di franchi. Secondo l'articolo 159 capoverso 3 lettera b Cost., l'articolo 1 del disegno di decreto federale sottostà al meccanismo di freno alle spese in quanto comporta una spesa unica di oltre 20 milioni di franchi.

17 18 19 20

FF 2014 7963 RS 101 RS 171.10 RS 611.0

3019

6.4

Rispetto delle regole concernenti gli appalti pubblici e sorveglianza esercitata dalla FIPOI

Il presente disegno non rientra nel campo d'applicazione della legge federale del 16 dicembre 199421 sugli acquisti pubblici (LAPub). La FISCR sarà infatti il committente e l'appaltante dei lavori. In quanto istituzione internazionale ai sensi della LSO, la FISCR non è un committente in base all'articolo 2 LAPub. Essa è tuttavia vincolata alle corrispondenti regole e procedure interne fondate sugli stessi principi della legge menzionata, ossia il rafforzamento della concorrenza tra gli offerenti, la trasparenza delle procedure di aggiudicazione e l'impiego economico dei fondi pubblici. Essa prevede inoltre procedure interne di controllo. I dossier relativi ad appalti pubblici sono sottoposti per approvazione a un Comitato dei contratti del quale fanno parte, accanto a esperti privati, rappresentanti della divisione giuridica e della divisione finanziaria della FISCR. I conflitti, reclami o controversie derivanti dall'attribuzione di appalti pubblici sono sottoposti ad arbitrato, conformemente alle regole della Commissione delle Nazioni Unite per il diritto commerciale internazionale. Inoltre il progetto di ampliamento e il rispetto delle regole interne della FISCR concernenti gli appalti pubblici sottostanno alla sorveglianza di tutti gli Stati membri, tra i quali figura anche la Svizzera che attribuisce molta importanza a questo aspetto. Nella sua veste di Paese ospite, attraverso la FIPOI e partecipando al Comitato di coordinamento con la FISCR, la Svizzera ha infine la possibilità, di seguire da vicino la gestione del progetto e il suo sviluppo, così come l'osservanza dei preventivi di spesa e delle procedure di appalto.

6.5

Conformità alla legge sui sussidi

La decisione di finanziamento che sollecitiamo con il presente messaggio è retta dalle disposizioni della legge del 5 ottobre 199022 sui sussidi (LSu) che, secondo l'articolo 2, si applica a tutti gli aiuti finanziari previsti dal diritto federale. L'articolo 3 precisa che un aiuto finanziario può prendere anche la forma della concessione di mutui a condizioni preferenziali. Questo è il caso non solo di mutui edilizi, accordati a interesse zero e per la durata di 50 anni, ma anche di mutui destinati a interventi di ristrutturazione concessi a tassi di interesse inferiori a quelli correnti sul mercato23.

In virtù dell'articolo 5 LSu il nostro Collegio è tenuto a riesaminare periodicamente gli aiuti finanziari e le indennità concessi dalla Confederazione. Nel rapporto concernente i sussidi che abbiamo presentato nel 200824 proponiamo che l'Esecutivo riesamini sistematicamente i sussidi il cui finanziamento è sottoposto alle vostre Camere con messaggi speciali, com'è il caso nel progetto qui in esame.

21 22 23

RS 172.056.1 RS 616.1 In questo caso il tasso si fonda sui costi di rifinanziamento della Confederazione, in analogia con il tasso applicabile ai mutui concessi dalla Tesoreria federale per una durata di 30 anni. Cfr. n. 3.1.

24 FF 2008 5409, qui 5411

3020

6.5.1

Importanza del mutuo edilizio per realizzare gli obiettivi previsti

La politica di Stato ospite è un elemento essenziale della nostra politica estera.

Nell'ambito dell'ospitalità che, per lunga tradizione, ha offerto e offre a organizzazioni internazionali, rappresentanze estere e conferenze mondiali, la Svizzera ­ come altri Paesi e conformemente agli usi internazionali ­ accorda loro privilegi e immunità. La politica di Stato ospite prevede tuttavia anche lo stanziamento di mezzi finanziari per sostenere questi organismi e promuovere in tal modo il ruolo della Svizzera a livello mondiale. Come ricordato sopra (n. 1.1), le diverse sfide strategiche e materiali che indeboliscono la nostra posizione rispetto ad altre città ospiti rendono ancora più necessari gli interventi per mantenere in buono stato il parco immobiliare della Ginevra internazionale. I sussidi accordati sulla base della LSO ci permettono di mantenere e consolidare di fronte alla concorrenza internazionale la nostra posizione di Stato ospite. Questi aiuti finanziari sono concessi a titolo sussidiario, sotto forma di sovvenzioni e contributi decisi caso per caso. Tutti gli aiuti sottostanno ai criteri stabiliti dalla LSO e sono valutati in funzione della loro pertinenza nell'ambito della politica di Stato ospite. Secondo l'articolo 18 LSO gli aiuti finanziari e le altre misure di sostegno servono segnatamente a migliorare le condizioni di accoglienza, di lavoro, di integrazione e di sicurezza in Svizzera dei beneficiari di cui all'articolo 19 LSO, tra i quali figurano le organizzazioni internazionali come la FISCR.

6.5.2

Gestione materiale e finanziaria del mutuo

Il mutuo per l'ampliamento (demolizione/costruzione) della sede FISCR sarà concesso attraverso la FIPOI. Secondo una prassi consolidata le condizioni di erogazione e di rimborso del mutuo edilizio saranno sancite in un contratto apposito sottoscritto dalla FISCR e dalla FIPOI, così da garantire un meccanismo efficace di gestione e di controllo dell'impiego dei mezzi stanziati. Conformemente a questo contratto la somma sarà versata dalla FIPOI in tranche successive, in funzione dei bisogni della FISCR, per coprire i costi di costruzione, su presentazione di uno scadenzario dei pagamenti, dei preventivi e delle spese già effettuate o previste.

Durante i lavori la FISCR presenterà regolarmente alla FIPOI un rapporto sul loro avanzamento e farà trimestralmente il punto della situazione sui pagamenti effettuati e su quelli previsti per il trimestre successivo. Se la FISCR decide, per ragioni esclusivamente interne alla Federazione, di non realizzare il progetto di costruzione, il contratto prevede il rimborso di qualsiasi quota del mutuo già versata entro un periodo non superiore a cinque anni. Qualora la FISCR dovesse decidere il proprio scioglimento oppure il trasferimento della sua sede fuori dal territorio svizzero, il rimborso della somma prestata sarebbe esigibile immediatamente.

6.5.3

Procedura per la concessione di un mutuo edilizio

Ogni organizzazione internazionale che intende chiedere un mutuo per costruire o ristrutturare la sua sede deve presentare la domanda alla Missione svizzera a Ginevra, che la trasmette alla Divisione Nazioni Unite e organizzazioni internazionali del DFAE. Quest'ultima, d'intesa con la FIPOI, effettua un esame dettagliato per deter3021

minare la fondatezza della richiesta, la fattibilità tecnica e finanziaria e la conformità agli obiettivi della politica di Stato ospite. Se decide, in base a questa valutazione e alle informazioni disponibili, di sostenere il progetto, il DFAE istituisce un comitato di coordinamento che riunisce rappresentanti dell'organizzazione internazionale richiedente, della FIPOI, della Confederazione (Missione svizzera a Ginevra e Divisione Nazioni Unite e organizzazioni internazionali del DFAE) e del Cantone di Ginevra. Questo comitato, le cui competenze possono variare è, di solito, chiamato ad approvare la struttura del progetto, i diversi studi preliminari, la nomina dei principali mandatari, la procedura di appalto, il preventivo generale e il conteggio definitivo, a garantire che l'organizzazione internazionale rispetti le regole procedurali nel quadro dell'appalto di servizi, beni e costruzioni e a controllare l'evoluzione dei costi, delle scadenze e della qualità. È inoltre tenuto a verificare che i fondi stanziati dalla Confederazione siano utilizzati conformemente a quanto stabilito nei messaggi presentati al Parlamento. Da questo comitato dipende un gruppo operativo, costituito da rappresentanti dell'organizzazione internazionale, della FIPOI e della Missione svizzera a Ginevra. Questo secondo organo, di natura più tecnica, informa periodicamente il comitato di coordinamento sull'evoluzione del progetto e sulle scadenze, i costi e gli eventuali imprevisti o modifiche. Grazie a questa struttura la FIPOI e la Confederazione possono seguire da vicino l'avanzamento degli studi e dei lavori, influendo positivamente su diversi aspetti quali in particolare l'attribuzione degli appalti, lo scadenzario, la pianificazione finanziaria e l'evoluzione dei costi e dei termini. Forte della sua esperienza la FIPOI accompagna il progetto e mette a disposizione dell'organizzazione internazionale la sua consulenza per quanto concerne gli studi di fattibilità, la pianificazione e l'esecuzione dei lavori. Il rapporto sul controllo dei costi è presentato a scadenza trimestrale e permette di seguire la gestione finanziaria del progetto. Esso si fonda sul CCC e si applica a tutti i progetti realizzati in Svizzera consentendo una lettura immediata del preventivo. Va ricordato che negli scorsi anni i mutui accordati dalla
FIPOI non sono mai stati superati e le scadenze previste sono sempre state rispettate, a dimostrazione dell'efficacia di questo sistema di sorveglianza. Da parte loro, anche gli Stati membri dell'organizzazione internazionale vigilano sul rispetto del programma finanziario preventivato.

3022

Allegato 1

Cartina

Legenda IFRC/FISCR

Federazione internazionale delle società della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa

1

Stazione FFS Cornavin

2

Organizzazione delle Nazioni Unite (Palazzo delle Nazioni)

3

Ufficio internazionale del lavoro (UIL)

4

Organizzazione meteorologica mondiale (OMM)

5

Organizzazione mondiale del commercio (OMC)

6

Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (ACNUR)

3023

Allegato 2

Veduta aerea complessiva

3024

Allegato 3

Sede della FISCR con i diversi edifici

La struttura del nuovo edificio

3025

Allegato 4

Veduta esterna del nuovo edificio

3026