ad 09.510 Iniziativa parlamentare Salvaguardia dell'esportazione di bestiame dalla Svizzera Rapporto della Commissione dell'economia e dei tributi del Consiglio nazionale del 21 marzo 2011 Parere del Consiglio federale del 6 aprile 2011

Onorevoli presidente e consiglieri, conformemente all'articolo 112 capoverso 3 della legge sul Parlamento (LParl), vi sottoponiamo il nostro parere sul rapporto della Commissione dell'economia e dei tributi del Consiglio nazionale del 21 marzo 2011 concernente l'iniziativa parlamentare «Salvaguardia dell'esportazione di bestiame dalla Svizzera».

Gradite, onorevoli presidente e consiglieri, l'espressione della nostra alta considerazione.

6 aprile 2011

In nome del Consiglio federale svizzero: La presidente della Confederazione, Micheline Calmy-Rey La cancelliera della Confederazione, Corina Casanova

2011-0613

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Parere 1

Contesto

L'11 dicembre 2009 il consigliere nazionale Elmar Bigger ha depositato l'iniziativa parlamentare «Salvaguardia dell'esportazione di bestiame dalla Svizzera» (09.510), che chiede di revocare l'abrogazione dell'articolo 26 della legge del 29 aprile 1998 sull'agricoltura (LAgr; RS 910.1), decisa per l'inizio del 2010. Questo articolo permetteva alla Confederazione di sostenere con contributi l'esportazione di prodotti agricoli e dei relativi prodotti trasformati. L'iniziativa parlamentare chiede inoltre che fino al ripristino della base legale il Consiglio federale garantisca la promozione dell'esportazione di bestiame.

Il 28 giugno 2010 la Commissione dell'economia e dei tributi del Consiglio nazionale (CET-N) ha deciso di dare seguito all'iniziativa parlamentare con 14 voti contro 11. Il 22 ottobre 2010 la Commissione omologa del Consiglio degli Stati (CET-S) ha aderito a questa decisione con 3 voti contro 2 e 2 astensioni. Di conseguenza, la CET-N è stata incaricata di elaborare un progetto (art. 111 cpv. 1 LParl).

Il 17 gennaio 2011 la CET-N ha adottato un progetto preliminare di revisione della legge sull'agricoltura e ha avviato una procedura di consultazione durata fino al 4 marzo 2011.

36 partecipanti alla consultazione si sono dichiarati favorevoli al progetto, 12 contrari e 2 non hanno espresso alcun parere.

Sulla base della valutazione della consultazione, il 21 marzo 2011 la CET-N ha licenziato il rapporto concernente l'iniziativa parlamentare Bigger «Salvaguardia dell'esportazione di bestiame dalla Svizzera» e ha invitato il Consiglio federale a esprimere il proprio parere.

Secondo il rapporto della CET-N, si prevede che venga messo a disposizione un importo totale di 4 milioni di franchi all'anno per la promozione dell'esportazione di bestiame. Il finanziamento degli aiuti all'esportazione dovrebbe essere garantito mediante un trasferimento di fondi per i pagamenti diretti nell'ambito del credito agricolo. Affinché sia possibile effettuare tale trasferimento, occorre procedere a una correzione dei limiti di spesa per l'agricoltura per gli anni 2012 e 2013. Le riduzioni necessarie a livello di pagamenti diretti riguarderebbero i contributi per la detenzione di animali da reddito che consumano foraggio grezzo di cui all'articolo 73 LAgr.

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Parere del Consiglio federale

Il Consiglio federale ritiene tuttora che gli aiuti all'esportazione siano misure distorsive del mercato ed economicamente inefficienti. Le esportazioni di bestiame sovvenzionate riducono l'offerta indigena e, di conseguenza, aumentano i costi per i produttori svizzeri che acquistano animali da allevamento e da reddito. L'agricoltura, soprattutto nella regione collinare e di montagna, può essere sostenuta in maniera più mirata ed efficace mediante il sistema dei pagamenti diretti piuttosto che attraverso aiuti all'esportazione di bestiame.

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Considerati gli elevati volumi delle importazioni di carne di vacca effettuate negli ultimi anni, che nel 2010, ad esempio, convertite in animali hanno superato i 20 000 capi, in autunno, dopo la discesa dall'alpe, è possibile rinunciare a provvedimenti specifici per alleggerire il mercato svizzero del bestiame bovino. In questo contesto di mercato non sarebbe nemmeno da escludere che gli animali esportati beneficiando di aiuti vengano reimportati in Svizzera come carcasse.

A causa degli impegni assunti dalla Svizzera sul piano internazionale, a medio termine non sarà praticamente possibile mantenere gli aiuti all'esportazione. Conformemente alla dichiarazione dei ministri dell'OMC di Hong Kong del 18 dicembre 2005, se il ciclo di Doha dell'OMC verrà condotto a buon fine, entro la fine del 2013 gli Stati membri dell'OMC dovranno eliminare tutte le forme di aiuti all'esportazione. Qualora esso fallisse, gli aiuti all'esportazione potranno essere contestati in seno all'OMC, in quanto verrebbe definitivamente meno la clausola di pace rispettata ancora durante i negoziati di Doha. In entrambi i casi, dal 1° gennaio 2014 non potranno più essere erogati aiuti all'esportazione o ne verrà messa in questione la legittimità. Un sostegno mirato dell'allevamento e della detenzione di animali in Svizzera è garantito mediante i fondi destinati alla promozione dello smercio secondo l'articolo 12 LAgr e mediante i contributi ai provvedimenti zootecnici di cui all'articolo 142 LAgr. Questi mezzi finanziari possono essere impiegati, ad esempio, per promuovere fiere ed esposizioni di animali all'interno del Paese e all'estero nonché la tenuta di libri genealogici e l'esecuzione di esami funzionali. Il fatto che sia possibile esportare animali da allevamento di ottima qualità anche senza aiuti all'esportazione statali è confermato dalle cifre: nel 2010 sono stati esportati oltre 500 animali della specie bovina e 200 delle specie ovina e caprina.

Il Consiglio federale parte dal presupposto che, in caso di approvazione del progetto, il finanziamento degli aiuti all'esportazione di animali da reddito è garantito mediante un trasferimento di fondi per i pagamenti diretti nell'ambito del credito agricolo, come illustrato nel rapporto della CET-N del 21 marzo 2011. Le riduzioni necessarie a livello di pagamenti diretti riguarderebbero i contributi per la detenzione di animali da reddito che consumano foraggio grezzo di cui all'articolo 73 LAgr.

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Proposta del Consiglio federale

Il Consiglio federale propone di non entrare in materia sul progetto di legge.

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