ad 02.400 Iniziativa parlamentare Mezzi concessi ai parlamentari per l'adempimento del loro mandato Rapporto della Commissione delle istituzioni politiche del Consiglio nazionale Parere del Consiglio federale del 27 febbraio 2002

Onorevole presidente, Onorevoli consiglieri, Conformemente all'articolo 21quater capoverso 4 della legge sui rapporti fra i Consigli vi sottoponiamo il nostro parere in merito al rapporto della Commissione delle istituzioni politiche del Consiglio nazionale (CIP-N) del 24 gennaio 2002 concernente l'iniziativa parlamentare «Mezzi concessi ai parlamentari per l'adempimento del loro mandato».

Vogliate gradire, onorevole presidente, onorevoli consiglieri, l'espressione della nostra alta considerazione.

27 febbraio 2002

In nome del Consiglio federale svizzero: Il presidente della Confederazione, Kaspar Villiger La cancelliera della Confederazione, Annemarie Huber-Hotz

2002-0390

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Parere 1

Situazione iniziale

Il progetto della CIP-N concerne una revisione della legge sulle indennità parlamentare e del relativo decreto federale. Scopo principale della revisione è il potenziamento dei mezzi a disposizione dei deputati delle due Camere per l'adempimento del loro mandato parlamentare. Punto centrale del progetto è la proposta di rendere possibile l'assunzione di collaboratori personali per i parlamentari onde permettere a questi ultimi di concentrarsi sui "loro compiti politici essenziali". La commissione vuole evitare qualsiasi evoluzione ulteriore verso un parlamento professionale e rinuncia pertanto a chiedere un aumento del reddito dei parlamentari. Tuttavia propone di disciplinare l'ammontare del reddito non più nella legge, come nel diritto vigente, ma a livello di ordinanza.

2

Parere del Consiglio federale

Non vi è dubbio che le esigenze che le autorità federali ­ Assemblea federale, Consiglio federale e Tribunali federali ­ si trovano ad affrontare hanno subìto profondi mutamenti. La mole e la complessità dei compiti affidati allo Stato sono aumentate considerevolmente. Oggi lo Stato non è più giudicato unicamente in base alla legittimità del suo operato ma anche in base alla sua efficacia. È pertanto comprensibile che l'Assemblea federale si sforzi di affinare le procedure e i mezzi a sua disposizione per il disbrigo dei suoi compiti.

Attualmente i principali consiglieri dei parlamentari sono i collaboratori dei Servizi del Parlamento e dei gruppi. Tale soluzione presenta un vantaggio importante: questi collaboratori dispongono di ottime conoscenze delle procedure politiche e possono garantire un'assistenza competente soprattutto in merito al lavoro delle commissioni e delle Camere. Il nostro Consiglio riconosce tuttavia che in ambito amministrativo nonché per l'attività politica nei rispettivi circondari elettorali e presso il pubblico i deputati dispongono invece di un appoggio personale solo limitato e che pertanto in questo settore vi è una certa carenza.

Il nostro Consiglio ritiene che spetti in primo luogo al Parlamento medesimo decidere le modalità dell'adempimento dei compiti affidatigli. Per questo motivo volutamente ci limitiamo nel presente parere ad alcune considerazioni di fondo concernenti le misure proposte. Ovviamente è anche nell'interesse del Governo che il Parlamento sia in grado di adempiere i suoi compiti nel miglior modo possibile: in un'ottica di politica istituzionale gli sforzi profusi dalle Camere per migliorare l'efficienza e l'adeguatezza delle proprie strutture sono quindi da ritenersi affatto positivi. L'assunzione di collaboratori personali per lo svolgimento di lavori d'appoggio permetterà ai parlamentari di concentrarsi maggiormente sui loro compiti prettamente politici. Per la consulenza scientifica gli organi parlamentari e i singoli deputati hanno d'altronde anche la possibilità di ricorrere ai servizi dell'Amministrazione federale (art. 155 Cost.).

3592

Il nostro Consiglio approva espressamente la proposta di equiparare il Consiglio nazionale e il Consiglio degli Stati per quel che concerne il trattamento delle indennità e del reddito dei parlamentari, soluzione già contemplata durante i lavori di revisione della Costituzione federale. La revisione della legge sulle indennità parlamentari permette ora di realizzare tale intento.

Considerata la precaria situazione delle finanze federali, il nostro Consiglio si augura infine che l'onere supplementare di oltre 14 milioni di franchi legato all'assunzione di collaboratori personali per i parlamentari non sia recepito negativamente dall'opinione pubblica e non possa dare adito a dubbi sulla volontà di Parlamento e Governo di garantire la massima parsimonia nell'impiego delle risorse finanziarie dello Stato.

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