ad 02.475 Iniziativa parlamentare concernente l'abrogazione del divieto dell'assenzio Rapporto del 10 febbraio 2004 della Commissione dell'economia e dei tributi del Consiglio degli Stati Parere del Consiglio federale del 12 marzo 2004

Onorevoli presidente e consiglieri, conformemente all'articolo 112 capoverso 3 della legge sul Parlamento (LParl), vi sottoponiamo il nostro parere in merito al rapporto della Commissione dell'economia e dei tributi del Consiglio degli Stati del 10 febbraio 2004.

Gradite, onorevole presidente e onorevoli consiglieri, l'espressione della nostra alta considerazione.

12 marzo 2004

In nome del Consiglio federale svizzero: Il presidente della Confederazione, Joseph Deiss La cancelliera della Confederazione, Annemarie Huber-Hotz

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Parere 1

Situazione iniziale

Il 13 dicembre 2002, il consigliere agli Stati Jean-Claude Cornu ha presentato un'iniziativa parlamentare che chiede l'abrogazione del divieto dell'assenzio, definito negli articoli 2, 11 e 47 della legge federale del 9 ottobre 1992 sulle derrate alimentari e gli oggetti d'uso (LDerr).

Il 24 settembre 2003, il Consiglio degli Stati ha deciso di dare seguito a questa richiesta e ha quindi incaricato la Commissione dell'economia e dei tributi di elaborare un rapporto in materia.

Nella sua riunione del 10 febbraio 2004, la Commissione dell'economia e dei tributi ha approvato all'unanimità il progetto di modifica della legge che le è stato sottoposto. Tale progetto prevede l'abrogazione del divieto dell'assenzio, considerato sempre più anacronistico. Si tratta infatti di una bevanda spiritosa che dovrebbe essere soggetta alle condizioni richieste abitualmente per la commercializzazione di prodotti di questo tipo.

I requisiti della legislazione in vigore devono permettere di evitare qualsiasi rischio specifico per la salute legato alla composizione del prodotto e i requisiti in materia di etichettatura consentono di evitare qualsiasi rischio d'inganno.

Inoltre, la legalizzazione dell'assenzio è auspicata dalla regione di produzione originale, e cioè la Val-de-Travers, per poter offrire una gradita opportunità di diversificazione agli agricoltori della regione.

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Parere del Consiglio federale

Il Consiglio federale prende atto del fatto che, dopo la soppressione del divieto dell'assenzio in occasione dell'ultima revisione della Costituzione federale, si chiede ora di abrogare questo divieto negli atti normativi in cui è ancora sancito.

In proposito, è importante precisare che la soppressione nella Costituzione federale è stata ritenuta possibile perché le misure di prevenzione contro l'alcolismo sono affidate in modo sufficientemente chiaro alla Confederazione.

Le disposizioni federali concernenti le dichiarazioni delle bevande spiritose distillate, come appunto l'assenzio, devono consentire un'identificazione chiara del prodotto quale bevanda alcolica, segnatamente in relazione alla sua composizione. Inoltre, questi prodotti non devono essere consegnati a minori di 18 anni né recare alcuna menzione o raffigurazione destinata ai giovani.

Attualmente, la produzione clandestina di questa specialità le conferisce l'attrattiva di un prodotto vietato e i programmi di prevenzione contro l'alcolismo non possono essere rivolti contro un prodotto illegale.

Inoltre, la legalizzazione dell'assenzio permetterebbe di controllare meglio il processo di fabbricazione, dal momento che si tratta di un alcool distillato soggetto alla legge sull'alcool. Permetterebbe inoltre di farsi un'idea esatta delle quantità prodotte e di contestare le produzioni che non rispettano i requisiti della legge, segnatamente 1268

per quanto riguarda il tenore di tujona (principale elemento incriminato nella tossicità dell'assenzio).

In conclusione, il Consiglio federale può accettare la proposta di abrogazione del divieto dell'assenzio avanzata dalla Commissione dell'economia e dei tributi, dato che le basi giuridiche attuali concernenti le bevande spiritose aromatizzate con anice permettono di adottare le necessarie misure di prevenzione. L'assenzio non rappresenta più un pericolo particolare e, una volta legalizzato, in caso di abuso sarà trattato come le altre bevande alcoliche dello stesso tipo. L'assenzio sarà inoltre assoggettato alla legge sull'alcool anche per quanto riguarda l'imposizione fiscale.

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