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Sostituisce la pubblicazione nel Foglio federale n. 109 dell'8 giugno 2022, FF 2022 13141

Pandemia di COVID-19: acquisto di mascherine di protezione Rapporto della Commissione della gestione del Consiglio nazionale del 18 febbraio 2022 Parere del Consiglio federale del 18 maggio 2022

Onorevoli presidente e consiglieri, conformemente all'articolo 158 della legge sul Parlamento, vi presentiamo il nostro parere in merito al rapporto della Commissione della gestione del Consiglio nazionale del 18 febbraio 20222 «Pandemia di COVID-19: acquisto di mascherine di protezione».

Gradite, onorevoli presidente e consiglieri, l'espressione della nostra alta considerazione.

18 maggio 2022

In nome del Consiglio federale svizzero: Il presidente della Confederazione, Ignazio Cassis Il cancelliere della Confederazione, Walter Thurnherr

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Correzione del 30 settembre 2022 (FF 2022 2350).

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Parere 1

Situazione iniziale

Nella primavera del 2020, poco dopo l'inizio della pandemia di COVID-19 in Svizzera, è emerso che le scorte di mascherine di protezione erano esigue. Il Consiglio federale ha quindi incaricato la Farmacia dell'esercito dell'acquisto di mascherine di protezione. La Farmacia dell'esercito doveva acquistare il più velocemente possibile grandi quantità di mascherine: l'obiettivo era assicurare il costante approvvigionamento del sistema sanitario civile. La Farmacia dell'esercito è riuscita a raggiungere questo obiettivo malgrado le difficili condizioni quadro.

Le Commissioni della gestione delle Camere federali (CdG), in data 18 maggio 2020, hanno deciso di procedere a una verifica delle misure adottate dal Consiglio federale e dall'Amministrazione federale per far fronte alla pandemia di COVID-19. La CdG-N ha deciso di delegare la definizione dei punti focali e lo svolgimento dell'indagine sull'acquisto delle mascherine alla sottocommissione DFAE/DDPS. Dopo i primi chiarimenti, questa ha focalizzato la sua attenzione sull'analisi degli acquisti di mascherine di protezione nella prima fase della pandemia (da gennaio a giugno 2020).

L'analisi si è concentrata su questioni legate all'attribuzione del mandato alla Farmacia dell'esercito, sullo svolgimento del processo di acquisto delle mascherine e sui controlli della qualità.

Nel rapporto del 18 febbraio 2022 la CdG-N stabilisce innanzitutto che il Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS) e la Farmacia dell'esercito hanno adempiuto il mandato affidato loro dal Consiglio federale di acquistare quantità sufficienti di materiale e mascherine di protezione. Il fatto che si siano verificati errori dovuti alle condizioni difficili e alla forte pressione è a suo avviso comprensibile. Tuttavia essa giunge anche alle seguenti conclusioni: ­

il DDPS e la Farmacia dell'esercito non sono finora riusciti a garantire una trasparenza sufficiente in merito all'acquisto delle mascherine e a fare chiarezza sulle accuse e gli interrogativi in circolazione. Gli errori e i difetti non sono finora stati affrontati in modo esaustivo e con la dovuta trasparenza;

­

nel 2020 la Svizzera non era sufficientemente preparata per affrontare una pandemia viste le carenze riscontrate nella prevenzione delle pandemie. Soprattutto per questa ragione è emersa la necessità di conferire il mandato alla Farmacia dell'esercito. Il Consiglio federale, così come il DDPS, al momento del conferimento del mandato alla Farmacia dell'esercito non hanno però messo a disposizione le risorse supplementari necessarie. Per questo motivo non si sono potuti rispettare i termini per la segnalazione di eventuali difetti;

­

i controlli della qualità delle mascherine di protezione sono stati lacunosi, in primo luogo a causa delle risorse mancanti e in secondo luogo per il fatto che in Svizzera non esiste un servizio accreditato per il controllo della qualità delle mascherine di protezione. La CdG-N, in tale contesto, raccomanda al Consiglio federale di esaminare l'opportunità e l'economicità di dotare la Svizzera

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di un servizio accreditato per il controllo della qualità delle mascherine chirurgiche di protezione.

Con lettera del 21 febbraio 2022 la CdG-N chiede al Consiglio federale di esprimersi sul rapporto e sulla raccomandazione della CdG-N entro il 18 maggio 2022.

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Parere del Consiglio federale

Il Consiglio federale condivide la valutazione della CdG-N (n. 4 del rapporto della CdG-N) secondo cui il DDPS, e in particolare la Farmacia dell'esercito, abbia adempiuto il mandato di acquistare quantità sufficienti di mascherine di protezione sotto forte pressione, con grande impegno e malgrado le condizioni difficili. È comprensibile che nelle difficili circostanze di una pandemia si siano verificati errori. Tutti i soggetti coinvolti, in particolare il DDPS, ne sono consapevoli. Di conseguenza verrà dedicata particolare attenzione all'analisi della crisi legata al coronavirus e agli insegnamenti che se ne devono trarre.

Il Consiglio federale, tuttavia, non condivide appieno le valutazioni e le conclusioni della CdG-N. Esse non tengono sufficientemente conto della particolare situazione della pandemia di COVID-19. Di seguito (n. 2) tratteremo nel dettaglio la valutazione della CdG-N (n. 4 del rapporto della CdG-N).

Per completezza va osservato che l'esposizione del quadro giuridico al numero 2.1 del rapporto della CdG è incompleta. L'articolo 44 capoverso 1 della legge del 28 settembre 20123 sulle epidemie (Approvvigionamento con agenti terapeutici) non è menzionato, anche se questa norma può senz'altro servire come base per l'acquisto delle mascherine igieniche (le quali devono essere considerate dispositivi medici e, pertanto, rientrano nella nozione di «agenti terapeutici»; le mascherine di protezione non sono invece contemplate da questa norma). In particolare, l'affermazione in fondo al numero 2.1 non è corretta; già prima dell'emanazione delle disposizioni specifiche dell'ordinanza 2 COVID-19 del 13 marzo 20204 esisteva una base per l'acquisto di mascherine igieniche da parte della Confederazione.

2.1

Procedura d'acquisto delle mascherine (n. 4.1 del rapporto della CdG-N)

2.1.1

Mandato della Farmacia dell'esercito (n. 4.1.1 del rapporto della CdG-N)

La CdG-N ritiene difficilmente comprensibile che il DDPS non si sia interrogato sin dall'inizio sulle risorse necessarie nel quadro del conferimento di un mandato di tali dimensioni, e in parte anche nuovo, alla Farmacia dell'esercito.

L'acquisto di materiale medico importante al fine di fornire un supporto sussidiario al sistema sanitario civile, correlato all'approntamento della complessa logistica per il 3 4

RS 818.101 RU 2020 773; abrogata il 19 giugno 2020, RU 2020 2195, in particolare 2205.

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trasporto, lo stoccaggio e la gestione, non rientra in effetti nella sfera di competenze della Farmacia dell'esercito, che in linea di principio è responsabile della messa a disposizione di medicamenti e dispositivi medici per l'esercito e l'Amministrazione federale. Il DDPS, inoltre, non è l'organo competente per la costituzione di scorte di materiale critico.

Il Consiglio federale ritiene che assegnare questo nuovo e complesso mandato alla Farmacia dell'esercito sia stato comunque corretto. Anche il conferimento del mandato a un altro organo incaricato degli acquisti avrebbe presentato gli stessi elementi di complessità. Per quanto concerne l'acquisto di medicamenti, inoltre, tale organo sarebbe stato vincolato all'autorizzazione di commercio all'ingrosso della Farmacia dell'esercito senza la quale non avrebbe potuto effettuare le ordinazioni. Una ripartizione dei mandati di acquisto avrebbe portato a una complessa suddivisione delle competenze, con probabili sovrapposizioni e ritardi negli acquisti. Specialmente all'inizio della crisi, disporre di iter decisionali rapidi era determinante per la riuscita delle operazioni di acquisto. Con il conferimento alla Farmacia dell'esercito di un compito fondamentale nella gestione della crisi come quello degli acquisti e della gestione di materiale medico importante ai fini del supporto sussidiario al sistema sanitario civile, è stato possibile definire rapidamente una competenza centrale in seno all'Amministrazione federale e far sì che le prestazioni venissero erogate da un unico soggetto con compiti, competenze e responsabilità chiari. Una ripartizione dei compiti tra vari enti avrebbe reso ancora più complessa la gestione della crisi, causato un maggior fabbisogno di coordinamento e ritardato il processo di acquisto. Tutto questo doveva essere assolutamente evitato nell'interesse della causa.

Il Consiglio federale e il DDPS erano assolutamente consapevoli del pesante onere che questa situazione comportava per la Farmacia dell'esercito. Il DDPS, pertanto, ha rapidamente assegnato alla Farmacia dell'esercito personale di armasuisse5 e militari6.

In data 26 marzo 2020, il DDPS ha inoltre nominato un coordinatore degli acquisti 7 per il coordinamento dei lavori tra i dipartimenti, gli organi interni del DDPS e altri gruppi coinvolti. Nell'ambito degli acquisti di materiale medico il Controllo federale delle finanze ha eseguito verifiche puntuali.

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Dal 24 marzo 2020 al 2 maggio 2020, armasuisse ha messo a disposizione della Farmacia dell'esercito mediamente tre collaboratori con un grado di occupazione dell'80 % ciascuno. Dal 4 maggio 2020 al 1° luglio 2020 i collaboratori erano due, poi ne è rimasto uno sino a fine 2020. L'Ufficio federale della protezione della popolazione ha inoltre messo a disposizione un collaboratore per il periodo dal 1° agosto 2020 al 30 aprile 2021.

Una compagnia del bat log san 81 in servizio d'appoggio e vari militari volontari nella task force COVID-19 del DDPS.

In seno alla task force del DDPS responsabile del coordinamento degli acquisti COVID-19 sono stati impiegati cinque ulteriori collaboratori di armasuisse in qualità di responsabili di progetti parziali.

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2.1.2

Controlli della qualità (n. 4.1.3 del rapporto della CdG-N)

All'inizio della crisi, l'attenzione si è concentrata quasi esclusivamente sull'acquisto di mascherine di protezione e in misura minore sui controlli della qualità. In quel momento, la priorità assoluta era che il sistema sanitario disponesse di quantità sufficienti di mascherine.

Un mandato di questo ordine di grandezza, inoltre, non dipende solo dalle risorse di personale. In breve tempo si sono dovuti creare o adattare processi e sviluppare le capacità di trasporto e stoccaggio nonché le capacità esterne di controllo e distribuzione ai Cantoni. Nella prima fase della pandemia, i controlli della qualità hanno potuto essere eseguiti soltanto in misura ridotta a causa del generale sovraccarico dell'organizzazione, delle grandissime quantità di materiale correlate alla relativa carenza di personale qualificato e alla mancanza di magazzini idonei presso la Farmacia dell'esercito. In questa fase, pertanto, non è stato praticamente possibile segnalare i difetti. È tuttavia opportuno sottolineare che sono state acquistate solo mascherine conformi alle disposizioni di legge vigenti in materia e che il numero degli acquisti interessati da tali difetti è molto basso rispetto alla totalità degli acquisti effettuati durante la pandemia di COVID-19.

A partire da aprile 2020, per la verifica della qualità delle forniture è stata incaricata la Société Générale de Surveillance SA (SGS), specializzata nel controllo dei prodotti, sia per quanto concerne la presa in consegna della merce in Cina che per i controlli in Svizzera. Le forniture difettose sono quindi state tempestivamente individuate e in seguito respinte o contestate. Nel contempo, a Burgdorf e successivamente a Oberdiessbach, è stato creato un punto di consegna centrale per tutto il materiale di protezione destinato alla lotta contro la pandemia. In questo modo sono state create le condizioni quadro per controlli della qualità completi e accurati. In parallelo agli acquisti di mascherine, le stesse risorse di personale specializzato sono state impegnate ulteriormente dagli acquisti e dai controlli della qualità di respiratori, apparecchi di monitoraggio, camici chirurgici, tute, guanti monouso, disinfettanti e materiali per test.

Dopo l'ondata di acquisti iniziale, le problematiche si sono spostate dall'acquisto al corretto stoccaggio dei materiali. A
causa del contemporaneo approvvigionamento dell'esercito impiegato in via sussidiaria nella seconda ondata di COVID-19, del richiamo precauzionale di parte delle mascherine igieniche, dell'integrazione SAP per l'ottimizzazione dei processi d'acquisto e del cospicuo impegno per la logistica dei vaccini contro il COVID-19 (acquisti di vaccini, set per vaccinazioni, installazioni per trasporto e stoccaggio e prestazioni per infrastrutture e logistica), le risorse specializzate non hanno potuto dedicarsi in modo sufficiente ai controlli della qualità retroattivi al fine di poter presentare per tempo eventuali segnalazioni di difetti relative alla prima fase di approvvigionamento.

Si deve inoltre considerare che la Svizzera non dispone di un servizio accreditato per il controllo della qualità delle mascherine chirurgiche di protezione. Per questa ragione, nella prima fase della pandemia (tra marzo e luglio 2020), il medico in capo dell'esercito e la Farmacia dell'esercito hanno affidato al Laboratorio di Spiez dell'Ufficio federale della protezione della popolazione il mandato di controllare le mascherine di protezione con una procedura semplificata. La Farmacia dell'esercito 5 / 10

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ha fatto eseguire il primo controllo in data 16 aprile 2020. Gli incarichi sono stati conferiti al Laboratorio di Spiez dall'unità amministrativa Sanità militare dell'Aggruppamento Difesa. Il controllo delle mascherine da parte del Laboratorio di Spiez aveva lo scopo di identificare le insufficienze qualitative manifeste. I responsabili erano consapevoli dell'impossibilità di introdurre in poche settimane una procedura di controllo accreditata. La procedura ad hoc sviluppata dal laboratorio ha dovuto essere basata sulle attrezzature strumentali già disponibili nel laboratorio stesso. Per poter escludere il più possibile o identificare le misurazioni errate, il Laboratorio di Spiez si è limitato a metodi di misurazione che gli esperti interni applicano anche per altri controlli e, di conseguenza, conoscono bene. Per quanto concerne i controlli delle mascherine FFP o delle mascherine igieniche, il Laboratorio di Spiez ha informato in modo trasparente la Farmacia dell'esercito e l'opinione pubblica che non si trattava di prove accreditate, bensì di test approssimativi.

2.1.3

Nuova subordinazione della Farmacia dell'esercito (n. 4.1.2 del rapporto della CdG-N)

Nel rapporto la CdG-N affronta anche il tema del cambiamento di subordinazione della Farmacia dell'esercito durante la pandemia. Nel 2018 la Farmacia dell'esercito, allora attribuita alla Base logistica dell'esercito (BLEs), veniva subordinata allo Stato maggiore dell'esercito, mentre in data 18 maggio 2020 è stata nuovamente subordinata alla BLEs. La CdG-N trova preoccupante il fatto che per molto tempo i problemi esistenti, soprattutto nel campo della logistica della Farmacia dell'esercito, siano rimasti nascosti e ritiene che l'entità dei problemi sia stata riscontrata soltanto durante la crisi.

Con l'ulteriore sviluppo dell'esercito (USEs), era previsto che a partire dal 2023 la Base d'aiuto alla condotta (BAC) e la BLEs, incluse la Sanità militare e la Farmacia dell'esercito, fossero riunite in un nuovo Comando Supporto. Già dal 2019 è pertanto stata eseguita un'ampia analisi dei settori Sanità militare e Farmacia dell'esercito, con l'elaborazione e la valutazione di varie forme organizzative e possibilità di subordinazione all'interno del DDPS. A maggio 2020, il DDPS ha deciso di subordinare la Farmacia dell'esercito nuovamente alla BLEs. La decisione si basava sui risultati delle precedenti analisi e sui primi insegnamenti tratti nel quadro della pandemia di COVID-19.

Nell'ambito dei processi che hanno interessato l'Aggruppamento Difesa, la Farmacia dell'esercito si è riorganizzata e ha ottimizzato di conseguenza le proprie strutture.

Nel quadro della pianificazione globale «Sistemi ERP D/ar», il sistema SAP esistente è stato integrato in quello dell'Aggruppamento Difesa, il che ha portato a un miglioramento dell'erogazione delle prestazioni logistiche e della qualità dei dati. Grazie all'integrazione dei processi e del sistema SAP, all'ottimizzazione delle procedure interne e al ripristino della subordinazione alla BLEs, la solidità e la resilienza della Farmacia dell'esercito sono aumentate. Nelle prossime crisi, sarà più facile sfruttare le sinergie mediante risorse della BLEs e, in particolare, definire elementi chiave e supportare rapidamente i settori temporaneamente sovraccarichi della Farmacia

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dell'esercito. Di conseguenza è stato dunque possibile eliminare uno dei principali punti deboli emersi nella prima fase della crisi.

La Farmacia dell'esercito, inoltre, è oggetto di una verifica periodica da parte di un'autorità di certificazione indipendente in riferimento alla norma ISO 13485:2016.

L'ultima verifica di questo tipo si è svolta a fine febbraio 2022 mediante un audit di ricertificazione di due giornate conclusosi con un risultato positivo. Anche l'Istituto svizzero per gli agenti terapeutici sottopone regolarmente a verifica la Farmacia dell'esercito in merito alla fornitura delle prestazioni legate alle autorizzazioni di esercizio rilasciate. È quindi garantito che l'attività operativa della Farmacia dell'esercito sia costantemente verificata da organi di controllo esterni indipendenti.

Entro l'autunno 2021, inoltre, un gruppo di lavoro interno del DDPS ha elaborato una «Visione per la Farmacia dell'esercito». Tale documento è alla base dei lavori per il rapporto in adempimento del postulato Rieder 21.3448 accolto dal Consiglio degli Stati in data 10 giugno 2021. Lo scadenzario della riorganizzazione strategica della Farmacia dell'esercito dipende dalle informazioni acquisite dall'analisi della pandemia di COVID-19 in corso con il coordinamento della Cancelleria federale e dai lavori del Dipartimento federale dell'interno e del Dipartimento federale dell'economia, della formazione e della ricerca per la sicurezza nell'approvvigionamento di medicamenti.

2.2

Trasparenza in materia di acquisti (n. 4.2 del rapporto della CdG-N)

Secondo la CdG-N, il DDPS fino a oggi non ha saputo creare sufficiente trasparenza sugli acquisti di mascherine né ammettere apertamente gli errori commessi.

Il Consiglio federale prende atto con rammarico del fatto che la CdG-N abbia ritenuto difficile acquisire informazioni. A tale riguardo, ribadisce tuttavia che il DDPS, dall'inizio della pandemia di COVID-19, ha comunicato nel modo più trasparente possibile. In questo contesto si trattava anche evitare di mettere a rischio le attività operative in corso con un'informazione troppo precoce. Specialmente all'inizio della crisi, ma anche in seguito, non era possibile fornire dettagli sugli acquisti e sulle condizioni economiche perché si doveva evitare di influenzare il mercato, che in una situazione così difficile era estremamente volatile, e di mettere a rischio gli acquisti per il settore sanitario svizzero. Nonostante ciò, il DDPS e l'esercito hanno informato più volte e in modo costante sugli acquisti e sono sempre stati a disposizione delle commissioni parlamentari.

Dall'inizio della pandemia, il DDPS e l'esercito rispondono alle domande dei media come pure agli interventi parlamentari correlati agli acquisti di materiale medico. Si sono tenuti anche colloqui di approfondimento con giornalisti in cui gli specialisti competenti hanno risposto a tutte le domande e si sono espressi riguardo ai punti critici.

Il DDPS e l'esercito hanno inoltre informato attivamente con comunicati e conferenze stampa.

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A inizio dicembre 2020, in un primo rapporto è stata pubblicata una panoramica trasparente e dettagliata degli acquisti effettuati da gennaio a fine giugno 20208. In occasione di una conferenza stampa, hanno espresso il loro parere anche gli specialisti competenti. A marzo 2022 è stato pubblicato un secondo rapporto relativo agli acquisti effettuati da luglio 2020 a fine 2021. Anche in futuro si continuerà a informare, in linea di massima con cadenza annuale, in merito alle attività di approvvigionamento.

Inoltre, la Delegazione delle finanze sarà costantemente informata sull'utilizzo dei crediti mediante rapporti trimestrali.

Il 28 dicembre 2020 si è anche tenuto un incontro con la stampa presso la sede della Farmacia dell'esercito sul tema della logistica dei vaccini.

A metà febbraio 2021, in occasione di una conferenza stampa e con un comunicato stampa l'esercito ha spiegato in quali condizioni ha dovuto acquistare le mascherine e quali sono primi insegnamenti che ne ha tratto. Sono state trattate anche questioni relative all'origine delle mascherine e alle procedure di test. Inoltre, già in precedenza le criticità erano state comunicate attivamente e con regolarità. Ad esempio vi sono stati dei comunicati stampa relativi a un richiamo precauzionale di mascherine provenienti da vecchie giacenze a causa di tracce di contaminazione fungina, al cessato allarme per rischi sanitari relativi alle mascherine richiamate in via precauzionale, alla transazione con la fornitrice di mascherine Netztal SA o alla sostituzione di mascherine da parte dell'azienda Emix Trading SA.

Anche la Revisione interna DDPS (RI DDPS) ha esaminato l'acquisto delle mascherine di protezione nella prima fase della pandemia ed espresso raccomandazioni in proposito. Il capo del DDPS ne ha in seguito disposto l'attuazione9. Nel mese di aprile 2021 sono stati comunicati anche i risultati della verifica della RI DDPS e l'attuazione delle misure raccomandate disposta dal capo del DDPS. Gli specialisti impiegati dalla RI DDPS sono revisori contabili e informatici certificati con una pluriennale esperienza professionale. Hanno scelto una procedura di verifica orientata al rischio e basata su controlli a campione, avvalendosi anche di risultati di altre verifiche. Nel rapporto di verifica, i principali risultati emersi sono stati
illustrati in forma aggregata. La tracciabilità è garantita in una documentazione completa della verifica.

La CdG-N fino a oggi ha rinunciato a sentire gli specialisti della RI DDPS.

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Raccomandazione della CdG-N

Raccomandazione: La CdG-N invita il Consiglio federale a esaminare l'opportunità e l'economicità di dotare la Svizzera di un servizio accreditato per il controllo della qualità delle mascherine chirurgiche di protezione.

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Comunicato stampa del 3 dicembre 2020: Coronavirus: rapporto sugli acquisti di materiale medico importante (www.admin.ch > Documentazione > Comunicati stampa > 03.12.2020).

Comunicato stampa del 22 aprile 2021: Rapporto di verifica sull'acquisto di mascherine di protezione: il capo del DDPS ordina misure da attuare (www.admin.ch > Documentazione > Comunicati stampa > 22.04.2021).

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Il Consiglio federale è disposto ad accogliere questa raccomandazione. Verificherà se un tale servizio è opportuno ed economico e informerà la CdG-N a tempo debito in merito ai risultati e alla procedura successiva.

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Conclusione e prospettive

Il Consiglio federale condivide la valutazione della CdG-N secondo cui il DDPS e la Farmacia dell'esercito hanno adempiuto il mandato del Consiglio federale di acquistare quantità sufficienti di materiali e mascherine di protezione in condizioni difficili, in una situazione di forte pressione e con un grande impegno. È comprensibile che in tali condizioni si siano verificati errori. In fin dei conti, è anche grazie al forte impegno della Farmacia dell'esercito se il settore sanitario ha avuto a disposizione quantità sufficienti di mascherine di protezione.

Il Consiglio federale, il DDPS, l'esercito, ma anche i Cantoni, analizzano le esperienze scaturite dalla crisi e da esse traggono i dovuti insegnamenti. Già nel corso della crisi di coronavirus il Consiglio federale ha incaricato la Cancelleria federale di analizzare la gestione della crisi da parte dell'Amministrazione federale durante la pandemia di COVID-19. Un primo rapporto evidenzia che in linea di massima, nella prima fase, la gestione della crisi nell'Amministrazione federale ha funzionato bene. Il rapporto contiene però undici raccomandazioni per il miglioramento della gestione delle crisi. Le informazioni scaturite dal primo rapporto sono già state in parte attuate o sono in fase di attuazione. Un secondo rapporto, che farà luce sulla seconda fase della pandemia di COVID-19, sarà disponibile nell'estate 2022. Nell'ambito dell'analisi a livello federale della pandemia di COVID-19 vengono valutati i compiti, le competenze e le responsabilità all'interno dell'Amministrazione federale e tra Confederazione e Cantoni. A titolo rappresentativo possono essere citati il rapporto sulle difficoltà nell'approvvigionamento di medicamenti per uso umano in Svizzera, comprendente un'analisi della situazione e proposte di misure di miglioramento10, e la verifica dei compiti, delle competenze e delle responsabilità degli stati maggiori di crisi, nonché i mandati relativi al miglioramento dell'approvvigionamento di materiali e dispositivi medici e al miglioramento dell'approvvigionamento di materiali critici in una crisi nazionale o internazionale; vanno menzionati altresì la revisione della legge sulle epidemie e del piano endemico come pure la rielaborazione del Piano svizzero per pandemia influenzale. Sulla base delle informazioni e decisioni scaturite
da questi lavori complessi e di ampia portata, il ruolo della Farmacia dell'esercito sarà ulteriormente perfezionato e pertanto potrà proseguire l'orientamento mirato di questa organizzazione operativa nell'ottica di future crisi. In adempimento del postulato Rieder 21.3448 «Futuro della Farmacia dell'esercito», il Consiglio federale esporrà in un rapporto il ruolo e in particolare i compiti, le competenze e le responsabilità della Farmacia dell'esercito.

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Rapporto dell'Ufficio federale della sanità pubblica del 1° febbraio 2022 «Versorgungsengpässe mit Humanarzneimitteln in der Schweiz: Situationsanalyse und zu prüfende Verbesserungsmassnahmen» (disponibile soltanto in tedesco e francese).

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