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ad 23.446 Iniziativa parlamentare Sottocommissione permanente per le questioni europee della Commissione della politica estera del Consiglio nazionale Rapporto della Commissione della politica estera del Consiglio nazionale del 19 giugno 2023 Parere del Consiglio federale del 23 agosto 2023

Onorevoli presidente e consiglieri, conformemente all'articolo 112 capoverso 3 della legge sul Parlamento, vi presentiamo il nostro parere in merito al rapporto della Commissione della politica estera del Consiglio nazionale concernente l'iniziativa parlamentare 23.446 «Sottocommissione permanente per le questioni europee della Commissione della politica estera del Consiglio nazionale»1.

Gradite, onorevoli presidente e consiglieri, l'espressione della nostra alta considerazione.

23 agosto 2023

In nome del Consiglio federale svizzero: Il presidente della Confederazione, Alain Berset Il cancelliere della Confederazione, Walter Thurnherr

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2023-2454

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Parere 1

Situazione iniziale

Nelle sedute del 19 ottobre e del 9 novembre 2020, la Commissione della politica estera del Consiglio nazionale (CPE-N) ha deciso di istituire una sottocommissione denominata «Tutela del diritto di partecipazione e di decisione del Parlamento, del Popolo e dei Cantoni per quanto concerne l'attuazione dell'accordo quadro», in attesa di alcune decisioni del Consiglio federale riguardo all'accordo. In vista dell'accordo quadro, la CPE-N riteneva necessario elaborare rapidamente un diritto di partecipazione del Parlamento. La sottocommissione avrebbe dovuto discutere la questione parallelamente ai negoziati finali dell'accordo quadro istituzionale nonché esaminare e valutare opportune disposizioni legali.

Il 26 maggio 2021 il Consiglio federale ha deciso di interrompere le trattative con l'UE sulla definizione di un accordo istituzionale. Prima della decisione, il Consiglio federale ha consultato le Commissioni della politica estera delle Camere federali e i Cantoni. Il 2 giugno 2021 la sottocommissione ha deciso con 3 voti contro 2 di proseguire il suo lavoro con un mandato modificato. Il 24 giugno 2021 la CPE-N ha accolto il nuovo mandato con 14 voti contro 7 e 0 astensioni. La sottocommissione ha quindi spostato la sua attenzione sulla tutela dei diritti di partecipazione e di decisione nel quadro degli accordi esistenti con l'UE e di una loro eventuale rielaborazione.

La sottocommissione si è in seguito concentrata sul recepimento del diritto e sui diritti di partecipazione del Parlamento nel quadro degli Accordi di associazione alle normative di Schengen e di Dublino e dell'Accordo sul trasporto aereo, giungendo alla conclusione che per rafforzare il diritto di partecipazione occorre migliorare il flusso di informazioni destinate al Parlamento. In tale contesto ha esaminato diverse opzioni: ha respinto l'idea di creare una Commissione per l'Europa e di delegare il compito di seguire gli sviluppi giuridici nell'UE all'attuale Delegazione AELS/UE, decidendo invece di istituire una sottocommissione permanente sul modello delle sottocommissioni permanenti delle Commissioni della gestione e delle finanze secondo l'articolo 14 capoverso 3 del Regolamento del Consiglio nazionale del 3 ottobre 20032 (RCN). La sottocommissione ha motivato la decisione adducendo che, attraverso la CPE-N, una sottocommissione
può intraprendere azioni legislative e disporre di tutti gli strumenti parlamentari. Inoltre, in una sottocommissione il lavoro può essere svolto in un contesto di fiducia. Infine, le sottocommissioni possono riunirsi più spontaneamente e seguire gli sviluppi in tempo reale.

Il 3 maggio 2023 la sottocommissione ha deciso, con 5 voti contro 1, di sottoporre alla CPE-N una proposta di iniziativa commissionale volta a istituire una sottocommissione permanente per le questioni europee nel contesto di una modifica del RCN.

Il 19 giugno 2023, con 17 voti contro 5, la CPE-N ha adottato il rapporto e il progetto di modifica del RCN.

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RS 171.13

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Al nuovo articolo 14 capoverso 4 RCN, il progetto di modifica prevede che la CPEN istituisca una sottocommissione permanente per le questioni europee. La sottocommissione seguirà gli sviluppi giuridici importanti per la Svizzera che si prospettano nell'UE e riferirà periodicamente alla Commissione plenaria. Secondo il rapporto, in una prima fase la sottocommissione dovrà ricevere dall'Amministrazione federale informazioni riguardo ai progetti legislativi in corso nell'UE. In tale contesto, la sottocommissione godrà dei diritti d'informazione generali secondo l'articolo 150 capoverso 1 della legge del 13 dicembre 20023 sul Parlamento. L'opinione pubblica sarà informata sulle attività della sottocommissione tramite la CPE-N. Si prevede che nel 2024 la sottocommissione si riunirà per quattro sedute di mezza giornata.

Qualora i rapporti tra Svizzera e UE fossero rinnovati e l'evoluzione dinamica del diritto si intensificasse, è previsto un aumento della cadenza delle sedute e, all'occorrenza, dei viaggi.

La sottocommissione sarà composta da un membro per gruppo parlamentare, affinché tutti i gruppi dispongano delle stesse informazioni.

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Parere del Consiglio federale

Il Consiglio federale ritiene che spetti in prima linea alle Camere disciplinare l'organizzazione e i compiti delle loro commissioni. Si impone pertanto di mantenere un certo riserbo su tali questioni.

Nel quadro del presente affare, che riguarda unicamente il Consiglio nazionale, si propone una modifica del RCN che istituisce una sottocommissione per le questioni europee nella CPE-N. Il Consiglio federale collaborerà con la nuova sottocommissione come da prassi abituale. La modifica non inciderà sulla ripartizione delle competenze tra il Parlamento e il Consiglio federale nell'ambito della politica estera. Per il resto l'Esecutivo si astiene dal formulare un parere.

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RS 171.10

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