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Pubblicazione del Tribunale penale federale (Corte penale) Causa Ministero pubblico della Confederazione contro Credit Suisse AG e altri imputati (SK.2020.62) A Milena Stiliyanova Boeva, ultimo indirizzo conosciuto: j.k. Mladost 4, Flat 415, 1715 Sofia (Bulgaria), è notificato che, con sentenza del 27 giugno 2022, la Corte penale del Tribunale penale federale ha pronunciato quanto segue (estratti della sentenza motivata e del dispositivo della sentenza concernente Milena Stiliyanova Boeva [art. 84 cpv. 4 in fine CPP]): Estratto dei considerandi della sentenza 11.2.3 Milena Boeva È stato anche ordinato il sequestro dei seguenti oggetti, appartenenti a Milena Boeva (cfr. rubrica 8.8 dell'incarto), e meglio una busta bianca A4 intitolata «Documents for client» contenente questi oggetti: a. «Certifica con vista a la solicitud 06-90564 n° 263108» della Repubblica di Panama; b. Documento originale n° 12.109 del 19 maggio 2006 concernente Gill Holding & Finance SA; c. Copia del documento sotto la lettera b n° 12.109.

Questi documenti sono collegati con le attività o con gli averi dell'organizzazione criminale di cui Evelin Banev era membro, ciò che giustifica la loro confisca (art. 69 cpv. 1 CP).

13.2.1 Relazione n° 0548-608533-5 intestata a Milena Stiliyanova Boeva Il MPC, il 29 giugno 2010, ha proceduto con il sequestro dei valori patrimoniali depositati sul conto n° 0548-608533-5 aperto con la referenza «N° 6085335 Lebed 03» a nome della signora Milena Stiliyanova Boeva. Al 31 dicembre 2019, gli averi in sequestro ammontavano a EUR 533 475.­ (cf. supra G.3.20). Al 31 dicembre 2021, tali averi erano di EUR 572 520.­ (TPF 328.622.048).

Milena Boeva era persona vicina a Evelin Banev. Era la moglie di Matey Boev, che, secondo gli accertamenti delle autorità italiane, era il braccio destro di Evelin Banev. Matey Boev, il 22 novembre 2013, è stato inoltre condannato dal Tribunale di Milano a una pena detentiva di 12 anni per associazione criminale in materia di traffico di stupefacenti. È accertato che, nel settembre 2001, unitamente a persone vicine a Evelin Banev, Milena Boeva ha trasmesso alla banca Crédit Suisse l'ordine di chiudere le sue relazioni bancarie, dopo l'apertura della procedura penale in Bulgaria e solo qualche giorno dopo l'annuncio delle misure di sequestro del MPC. In queste circostanze,
la presunzione dell'articolo 72 CP, secondo la quale i fondi di Milena Boeva erano in realtà sottoposti alla facoltà di disporre dell'organizzazione criminale di

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Evelin Banev, non è stata sovvertita. Pertanto, si giustifica pronunciare la confisca dell'integralità dei valori patrimoniali depositati sulla relazione n° 0548608533-5, aperta con la referenza «N° 6085335 Lebed 03», a nome di Milena Boeva, presso la banca Crédit Suisse.

Estratto del dispositivo della sentenza VII.

Confische (art. 69 cpv. 1 CP)

[omissis] 3.

Milena Stiliyanova Boeva I seguenti oggetti, sequestrati il 2 agosto 2010 secondo l'elenco del Ministero pubblico della Confederazione, vengono confiscati: n° 1: Busta bianca A4 intitolata «Documents for client» contenente: a. «Certifica con vista a la solicitud 06-90564 n° 263108» della Repubblica di Panama; b. Documento originale n° 12.109 del 19 maggio 2006 concernente Gill Holding & Finance SA; c. Copia del documento sotto la lettera b n° 12.109.

X.

Confische (art. 72 CP)

Vengono pronunciate le seguenti confische: 1.

L'integralità dei valori patrimoniali depositati sulla relazione no 0548-608533-5, aperta con la referenza «No 6085335 Lebed 03», intestata a Milena Stiliyanova Boeva, presso Credit Suisse AG, a Zurigo.

[omissis] Informazione sui rimedi di diritto Appello alla Corte d'appello del Tribunale penale federale L'appello contro le sentenze della Corte penale del Tribunale penale federale che pongono fine, in tutto o in parte, al procedimento va annunciato alla Corte penale del Tribunale penale federale entro 10 giorni dalla comunicazione della sentenza, per scritto oppure oralmente (art. 399 cpv. 1 in relazione con l'art. 398 cpv. 1 CPP; art. 38a LOAP).

La Corte d'appello può esaminare per estenso tutti i punti impugnati. Mediante l'appello si possono censurare: le violazioni del diritto, compreso l'eccesso e l'abuso del potere di apprezzamento e la denegata o ritardata giustizia, l'accertamento inesatto o incompleto dei fatti, come pure l'inadeguatezza (art. 398 cpv. 2 e 3 CPP).

Se l'appello concerne unicamente i punti relativi agli aspetti civili, la sentenza della Corte penale è esaminata soltanto nella misura prevista dal diritto processuale civile del foro (art. 398 cpv. 5 CPP).

La parte che ha annunciato il ricorso in appello inoltra una dichiarazione scritta d'appello entro 20 giorni dalla notificazione della sentenza motivata alla Corte d'appello del Tribunale penale federale. Nella dichiarazione precisa se intende impugnare l'intera sentenza o soltanto sue parti, in che modo domanda sia modificata la sentenza di 2/4

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primo grado e le sue istanze probatorie. Se vengono impugnate soltanto parti della sentenza, deve essere precisato, in modo vincolante, su quali aspetti verte l'appello (art. 399 cpv. 3 e 4 CPP).

Rispetto dei termini Le istanze o memorie devono essere consegnate al più tardi l'ultimo giorno del termine presso l'autorità penale oppure, all'indirizzo di questa, presso la posta svizzera, una rappresentanza diplomatica o consolare svizzera oppure, qualora provengano da persone in stato di carcerazione, alla direzione dello stabilimento (art. 91 cpv. 2 CPP).

La pubblicazione ufficiale è fatta in applicazione dell'articolo 88 capoverso 1 lettera b CPP in relazione con l'articolo 69 LOAP. La notificazione è considerata avvenuta il giorno della sua pubblicazione (art. 88 cpv. 2 CPP).

23 ottobre 2023

In nome della Corte penale Stephan Zenger Presidente

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