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24.027 Messaggio concernente la promozione della cultura negli anni 2025­2028 (Messaggio sulla cultura 2025­2028) del 1° marzo 2024

Onorevoli presidenti e consiglieri, con il presente messaggio vi sottoponiamo, per approvazione, i disegni di modifica delle seguenti leggi federali: 1

Legge sulle lingue

2

Legge federale sulla protezione della natura e del paesaggio

3

Legge sulla Biblioteca nazionale

4

Legge sul trasferimento dei beni culturali

Inoltre vi sottoponiamo, per approvazione, i disegni dei seguenti decreti federali: 5

Decreto federale che stabilisce un limite di spesa per aiuti finanziari dell'Ufficio federale della cultura in virtù della legge sulla promozione della cultura nel periodo 2025­2028

6

Decreto federale che stabilisce un limite di spesa nell'ambito del cinema nel periodo 2025­2028

7

Decreto federale che stabilisce un limite di spesa nell'ambito del trasferimento dei beni culturali nel periodo 2025­2028

8

Decreto federale che stabilisce un credito d'impegno nei settori della conservazione dei monumenti storici, della protezione del paesaggio e della cultura della costruzione di qualità nel periodo 2025­2028

9

Decreto federale che stabilisce un limite di spesa nell'ambito delle lingue e della comprensione nel periodo 2025­2028

10 Decreto federale che stabilisce un limite di spesa nell'ambito delle scuole svizzere all'estero nel periodo 2025­2028

2024-0601

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11 Decreto federale che stabilisce un limite di spesa per Pro Helvetia nel periodo 2025­2028 12 Decreto federale che stabilisce un limite di spesa per il Museo nazionale svizzero nel periodo 2025­2028.

Nel contempo vi proponiamo di togliere dal ruolo i seguenti interventi parlamentari: 2022

M 19.3627

Dare risalto alla storia delle donne in Svizzera con un museo nazionale a loro dedicato (N 9.6.2021, Streiff-Feller; S 30.5.2022 con modifica; N 14.9.2022)

2021

M 20.3930

Strategia relativa alla conservazione del patrimonio culturale della Svizzera (S 18.8.2020, Commissione della scienza, dell'educazione e della cultura CS; S 15.12.2020; N 16.6.2021)

2022

M 21.3172

Memoriale svizzero delle vittime del nazionalsocialismo (S 15.3.2021, Jositsch; S 8.6.2021; N 10.3.2022)

2022

M 21.3181

Memoriale svizzero delle vittime del nazionalsocialismo (N 16.3.2021, Heer; N 18.6.2021; S 1.03.2022)

2022

M 21.4403

Istituire una commissione indipendente per i beni culturali sottratti a seguito delle persecuzioni naziste (N 9.12.2021, Pult; N 11.5.2022; S 26.9.2022)

2022

M 22.3023

Piattaforma per la ricerca sulla provenienza dei beni culturali in Svizzera (N 24.2.2022, Commissione della scienza, dell'educazione e della cultura CN; N 11.5.2022; S 26.9.2022)

Gradite, onorevoli presidenti e consiglieri, l'espressione della nostra alta considerazione.

1° marzo 2024

In nome del Consiglio federale svizzero: La presidente della Confederazione, Viola Amherd Il cancelliere della Confederazione, Viktor Rossi

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Compendio Nel presente messaggio il Consiglio federale definisce l'impostazione della politica culturale della Confederazione per il periodo 2025­2028. In questo quadriennio intende fissare le priorità della propria attività in base a sei campi d'azione tematici e ai relativi indirizzi di politica culturale. Concepiti in una prospettiva nazionale, i campi d'azione e gli indirizzi gettano le fondamenta per una più stretta collaborazione e un maggiore coordinamento all'interno della politica culturale in Svizzera, nel rispetto delle competenze esistenti. Ad attuazione della politica culturale della Confederazione negli anni 2025­2028, il Consiglio federale chiede un importo complessivo di 987,9 milioni di franchi, corrispondenti a un incremento reale medio dello ­0,1 per cento all'anno rispetto al preventivo 2024. Chiede inoltre la modifica di quattro leggi federali in ambito culturale.

Situazione iniziale La legge sulla promozione della cultura prevede un messaggio concernete il finanziamento pluriennale della promozione culturale della Confederazione (messaggio sulla cultura). Oggetto del presente messaggio sulla cultura è il periodo di finanziamento 2025­2028. Il messaggio comprende le spese di riversamento dell'Ufficio federale della cultura nonché i preventivi della Fondazione svizzera per la cultura Pro Helvetia e del Museo nazionale svizzero.

Contenuto del progetto Dal 2016 la partecipazione culturale, la coesione sociale e la promozione della creazione e dell'innovazione sono sancite come capisaldi della politica culturale della Confederazione e tuttora valide come obiettivi a lungo termine.

La pandemia di COVID-19 negli anni dal 2020 al 2022 è stata un momento di svolta per il settore della cultura in Svizzera, in quanto ha accelerato e accentuato diverse tendenze già in atto come lo spostamento della fruizione di film verso le piattaforme digitali o la precarietà di molti operatori culturali in termini di sicurezza sociale. La Confederazione ha colto questa crisi come opportunità per analizzare in maniera approfondita le attuali sfide per la cultura in Svizzera, coinvolgendo i Cantoni, le Città, i Comuni e le associazioni culturali. Le sfide individuate sono state raggruppate in sei campi d'azione: cultura come settore occupazionale, aggiornamento della promozione della cultura,
trasformazione digitale nella cultura, cultura come dimensione della sostenibilità, patrimonio culturale come memoria vivente e collaborazione nell'ambito della cultura. Per ogni campo d'azione è stato proposto un indirizzo nazionale su come affrontare le sfide pertinenti con una politica culturale fondata sul partenariato.

Nel periodo 2025­2028 la Confederazione fisserà le priorità della propria attività in base ai sei campi d'azione e ai relativi indirizzi di politica culturale. Le priorità sono in particolare: ­

garantire una retribuzione adeguata agli operatori culturali professionisti, migliorare le condizioni quadro professionali e le pari opportunità;

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­

prendere in considerazione le fasi lavorative che precedono e seguono la produzione e adeguare le offerte di promozione ai nuovi sviluppi;

­

sostenere la trasformazione digitale degli attori culturali e prendere in considerazione i nuovi formati digitali e ibridi di produzione, diffusione e mediazione;

­

incentivare la sostenibilità nel settore culturale e promuovere la coesione sociale attraverso un ampio accesso alla cultura;

­

promuovere la conservazione, l'ulteriore sviluppo e la mediazione del patrimonio culturale materiale, immateriale e digitale della Svizzera e affrontare con trasparenza le questioni legate al patrimonio culturale storicamente problematico;

­

potenziare la cooperazione e il coordinamento tra gli attori culturali in Svizzera, intensificare la collaborazione con altri ambiti politici e nella politica culturale internazionale, stabilire un monitoraggio del settore della cultura.

Il Consiglio federale propone al Parlamento la modifica di quattro leggi. Nella legge sulla biblioteca nazionale intende introdurre il deposito legale per gli Helvetica in formato elettronico (deposito legale digitale), così da permettere alla Biblioteca nazionale svizzera di adempiere al proprio incarico di collezione e mediazione anche in questo ambito. Nella legge sulla protezione della natura e del paesaggio intende invece sancire l'obiettivo di una cultura della costruzione di qualità. Con la modifica della legge sul trasferimento dei beni culturali propone di creare la base legale per istituire una commissione per il patrimonio culturale storicamente problematico. Infine, propone un'integrazione alla legge sulle lingue allo scopo di promuovere le lingue e culture italiana e romancia al di fuori delle aree linguistiche tradizionali.

Ad attuazione della politica culturale negli anni 2025­2028, il Consiglio federale chiede un importo complessivo di 987,9 milioni di franchi, corrispondenti a un incremento reale medio dello ­0,1 per cento all'anno rispetto al preventivo 2024 (incremento nominale medio pari all'0,9 %). Nel preventivo 2024 tutte le spese scarsamente vincolate, di cui fanno parte quelle per la cultura, sono inferiori del 2 per cento rispetto al piano finanziario originariamente previsto per il 2024, conformemente al decreto del Consiglio federale del 15 febbraio 2023.

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Indice Compendio

3

1

Situazione iniziale 1.1 Importanza della cultura 1.2 Sfide per la cultura in Svizzera 1.2.1 Cultura come settore occupazionale 1.2.2 Aggiornamento della promozione della cultura 1.2.3 Trasformazione digitale nella cultura 1.2.4 Cultura come dimensione della sostenibilità 1.2.5 Patrimonio culturale come memoria vivente 1.2.6 Collaborazione nell'ambito della cultura

9 9 11 11 15 17 19 21 23

2

Politica culturale della Confederazione 2.1 Orientamento della politica culturale della Confederazione 2.1.1 Premessa 2.1.2 Priorità della Confederazione 2.2 Operatori della politica culturale della Confederazione 2.2.1 Ufficio federale della cultura 2.2.2 Pro Helvetia 2.2.3 Museo nazionale svizzero 2.3 Valutazione del messaggio sulla cultura 2021­2024 2.4 Rapporto con il programma di legislatura e con le strategie del Consiglio federale 2.5 Stralcio di interventi parlamentari

25 25 25 26 29 29 31 33 34

3

Risultati della consultazione

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4

Misure di promozione 4.1 Creazione culturale professionale in generale 4.1.1 Organizzazioni di operatori culturali professionisti 4.1.2 4.1.2 Sicurezza sociale degli operatori culturali 4.1.3 Integrità fisica e psichica degli operatori culturali 4.1.4 Diffusione, promozione e scambi culturali all'estero 4.1.5 Premi culturali svizzeri 4.2 Ambiti di promozione e discipline 4.2.1 Priorità transdisciplinari e mediazione artistica 4.2.2 Arti visive 4.2.3 Design e sviluppo di videogiochi 4.2.4 Arti sceniche 4.2.5 Letteratura 4.2.6 Musica 4.2.7 Cinema 4.3 Istituzioni della memoria e patrimonio culturale 4.3.1 Musei e collezioni

40 41 41 42 44 45 46 48 48 48 50 52 55 57 60 65 65

37 37

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4.4

4.5

4.6

5

6

4.3.2 Museo nazionale svizzero 4.3.3 Biblioteca nazionale svizzera 4.3.4 Patrimonio cinematografico 4.3.5 Patrimonio culturale immateriale Cultura della costruzione 4.4.1 Processo di Davos per la cultura della costruzione e Alleanza di Davos per la cultura della costruzione 4.4.2 Strategia interdipartimentale sulla cultura della costruzione 4.4.3 Promozione della tutela dei monumenti storici, dell'archeologia e della protezione degli insediamenti 4.4.4 Cultura della costruzione come aspetto della sostenibilità Cultura e società 4.5.1 Partecipazione culturale e cultura amatoriale 4.5.2 Lingue e comprensione 4.5.3 Scuole svizzere all'estero 4.5.4 Jenisch, Sinti e vita nomade Collaborazione e basi 4.6.1 Dialogo istituzionale 4.6.2 Statistica e monitoraggio 4.6.3 Politica culturale internazionale

Commenti alle modifiche di legge 5.1 Legge sulle lingue (disegno 1) 5.2 Legge federale sulla protezione della natura e del paesaggio (disegno 2) 5.3 Legge sulla Biblioteca nazionale (disegno 3) 5.4 Legge sul trasferimento dei beni culturali (disegno 4) Commenti ai decreti che stanziano crediti 6.1 Osservazioni preliminari 6.2 Decreti che stanziano crediti di competenza dell'Ufficio federale della cultura 6.2.1 Osservazioni preliminari 6.2.2 Limite di spesa per aiuti finanziari dell'UFC in virtù della legge sulla promozione della cultura (disegno 5) 6.2.3 Limite di spesa Cinema (disegno 6) 6.2.4 Limite di spesa per aiuti finanziari dell'UFC in virtù della legge sul trasferimento dei beni culturali (disegno 7) 6.2.5 Credito d'impegno Conservazione dei monumenti storici, protezione del paesaggio e cultura della costruzione di qualità in virtù della legge sulla protezione della natura e del paesaggio (disegno 8) 6.2.6 Limite di spesa Lingue e comprensione (disegno 9) 6.2.7 Limite di spesa Scuole svizzere all'estero (disegno 10)

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69 73 75 76 78 78 79 81 83 84 84 88 91 92 93 93 95 96 98 98 99 103 106 108 108 108 108 109 111 111

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6.3 6.4 6.5 6.6 7

8

Limite di spesa Pro Helvetia (disegno 11) Limite di spesa Museo nazionale svizzero (disegno 12) Tavola sinottica delle finanze Evoluzione finanziaria

114 116 117 117

Ripercussioni 7.1 Ripercussioni per la Confederazione 7.1.1 Ripercussioni finanziarie 7.1.2 Ripercussioni sull'effettivo del personale 7.1.3 Ripercussioni sugli immobili della Confederazione 7.1.4 Altre ripercussioni 7.2 Ripercussioni per i Cantoni e i Comuni nonché per i centri urbani, gli agglomerati e le regioni di montagna 7.3 Ripercussioni economiche 7.4 Ripercussioni sulla società 7.5 Ripercussioni sull'ambiente 7.6 Altre ripercussioni

117 117 117 118 118 118

Aspetti giuridici 8.1 Costituzionalità e legalità 8.2 Forma dell'atto 8.3 Subordinazione al freno delle spese 8.4 Conformità alla legge sui sussidi 8.5 Delega di competenze legislative

120 120 121 121 121 125

Elenco delle abbreviazioni Legge federale sulle lingue nazionali e la comprensione tra le comunità linguistiche (Legge sulle lingue, LLing) (Disegno)

119 119 119 119 120

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Legge federale sulla protezione della natura e del paesaggio (LPN) (Disegno) FF 2024 755 Legge federale sulla Biblioteca nazionale svizzera (Legge sulla Biblioteca nazionale, LBNS) (Disegno)

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Legge federale sul trasferimento internazionale dei beni culturali (Legge sul trasferimento dei beni culturali, LTBC) (Disegno)

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Decreto federale che stabilisce un limite di spesa per aiuti finanziari dell'Ufficio federale della cultura in virtù della legge sulla promozione della cultura nel periodo 2025­2028 (Disegno)

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Decreto federale che stabilisce un limite di spesa nell'ambito del cinema nel periodo 2025­2028 (Disegno)

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Decreto federale che stabilisce un limite di spesa nell'ambito del trasferimento dei beni culturali nel periodo 2025­2028 (Disegno)

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Decreto federale che stanzia un credito d'impegno nei settori della conservazione dei monumenti storici, della protezione del paesaggio e della cultura della costruzione di qualità nel periodo 2025­2028 (Disegno)

FF 2024 761

Decreto federale che stabilisce un limite di spesa nell'ambito delle lingue e della comprensione nel periodo 2025­2028 (Disegno)

FF 2024 762

Decreto federale che stabilisce un limite di spesa nell'ambito delle scuole svizzere all'estero nel periodo 2025­2028 (Disegno) FF 2024 763 Decreto federale che stabilisce un limite di spesa per Pro Helvetia nel periodo 2025­2028 (Disegno)

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Decreto federale che stabilisce un limite di spesa per il Museo nazionale svizzero nel periodo 2025­2028 (Disegno)

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Messaggio 1

Situazione iniziale

1.1

Importanza della cultura

Il Consiglio federale attribuisce grande importanza alla promozione della creazione culturale, alla conservazione del patrimonio culturale e alla partecipazione della popolazione alla vita culturale. La Costituzione federale (Cost.)1 pone la promozione della diversità culturale in stretta correlazione con la comune prosperità, lo sviluppo sostenibile e la coesione interna del Paese (cfr. art. 2 cpv. 2 Cost.) e dichiara espressamente che la promozione della cultura è un compito dello Stato (art. 67a Cost. Formazione musicale, art. 70 Cost. Lingue, art. 71 Cost. Cinematografia, art. 78 Cost.

Protezione della natura e del paesaggio).

Basandosi sulla definizione dell'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'educazione, la scienza e la cultura (UNESCO), la Confederazione adotta un'accezione ampia del concetto di cultura, che non si limita all'arte in senso stretto2. In questo senso, la cultura è un fattore fondamentale della vita sociale: unisce le persone, trasmette conoscenze sul passato, aiuta a capire il presente e permette di immaginare il futuro.

L'arte è una manifestazione primaria della cultura umana. Dà vita a forme d'espressione inattese i cui molteplici significati stimolano la riflessione critica, aprono nuove prospettive e contribuiscono a creare una società aperta. Le associazioni culturali creano un contesto che consente a un'ampia fetta della popolazione di dedicarsi ad attività culturali proprie e contribuiscono a promuovere la partecipazione e l'inclusione. Un ambiente di vita realizzato secondo criteri di qualità crea identità e ha un effetto positivo sulla coesione sociale. Un'offerta culturale vivace e l'accesso a un ricco patrimonio culturale aumentano l'attrattività di regioni, Città e Comuni.

In occasione della Conferenza mondiale dell'UNESCO sulle politiche culturali e lo sviluppo sostenibile (MONDIACULT 2022), tenutasi a Città del Messico, circa 150 Stati, tra cui la Svizzera, hanno riconosciuto la cultura come bene pubblico globale (bene comune) portatore di valore intrinseco3. Per conservare la propria indipendenza, la cultura necessita di un quadro politico e giuridico che permetta l'espressione dei valori culturali e la creazione di opere artistiche, il che presuppone in particolare la libertà di opinione e la libertà artistica sancite dalla Costituzione (art. 16 e
21 Cost.).

Una vivace creazione culturale e artistica può avvenire solo in un ambiente che rispetti i diritti fondamentali. Ciò significa che l'arte e la cultura non vanno strumentalizzate come soluzione a problemi sociali o politici. Un compito essenziale della politica culturale è quindi quello di mantenere l'equilibrio tra l'indipendenza dell'arte e della cultura e la loro promozione come forze identitarie e motori di sviluppo sociale.

1 2 3

RS 101 La definizione di cultura dell'UNESCO è disponibile su www.cultura-svizzera.admin.ch > Temi > Cultura, definizione UNESCO.

La Dichiarazione adottata alla Conferenza MONDIACULT 2022 è disponibile in francese su www.unesco.org > Espace Presse et Actualités.

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Evoluzione della politica culturale della Confederazione dal 2012 Dall'entrata in vigore nel 2012 della legge dell'11 dicembre 20094 sulla promozione della cultura (LPCu) la Confederazione dispone di uno strumento di gestione strategica e finanziaria della politica culturale: il messaggio sulla cultura. In questo documento il Parlamento fissa per i quattro anni successivi gli obiettivi della politica culturale della Confederazione con i limiti di spesa e i crediti d'impegno necessari al loro raggiungimento.

Il messaggio sulla cultura 2012­20155 forniva una panoramica generale delle attività dei vari enti federali nell'ambito della cultura. Il messaggio sulla cultura 2016­20206 aveva un orientamento strategico, incentrato su tre obiettivi a lungo termine (vedi sotto). Il messaggio sulla cultura 2021­20247 ha mantenuto questo orientamento integrandolo con nuovi contenuti, come l'introduzione della promozione dei talenti musicali, l'ulteriore sviluppo del programma «Cultura ed economia» nell'ambito della promozione del design e dei media interattivi (videogiochi) o il consolidamento della nuova politica in materia di cultura della costruzione.

Dal 2016 la partecipazione culturale, la coesione sociale e la promozione della creazione e dell'innovazione sono sancite come capisaldi della politica culturale della Confederazione.

­

Partecipazione culturale: come parte integrante della politica sociale, la politica culturale si rivolge all'intera popolazione e pone al centro il vivere comune; per partecipazione culturale si intende il coinvolgimento del maggior numero di persone possibile nella vita culturale.

­

Coesione sociale: la diversità culturale e linguistica è un tratto distintivo della Svizzera e ne caratterizza il sistema politico, i valori, le tradizioni e le forme d'espressione. Il riconoscimento della diversità e il rispetto delle minoranze sono premesse fondamentali per la coesione e la pace sociale nel nostro Paese.

­

Creazione e innovazione: la cultura ha effetti positivi sulla creatività e sulla forza innovatrice ed è un importante laboratorio di sperimentazione per rispondere alle questioni che pone il futuro. La creatività e l'innovazione sono fondamentali per lo sviluppo economico e tecnologico della Svizzera.

La pandemia di COVID-19 come svolta La pandemia di COVID-19 negli anni dal 2020 al 2022 ha creato enormi difficoltà economiche e strutturali per l'intero settore della cultura, che in alcuni periodi ha dovuto fare fronte alla completa cessazione della vita culturale in Svizzera a seguito dei provvedimenti sanitari introdotti. Il Consiglio federale e il Parlamento hanno reagito rapidamente disponendo provvedimenti specifici per il sostegno al settore della cultura, la maggior parte dei quali è stata finanziata in parti uguali dalla Confederazione e dai Cantoni. Anche molti Comuni, Città ed enti di promozione privati sono intervenuti con misure mirate per sostenere la cultura durante la pandemia.

4 5 6 7

RS 442.1 FF 2011 2701 FF 2015 447 FF 2020 2813

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La pandemia è stata un momento di svolta per il settore della cultura in Svizzera: l'assenza di manifestazioni culturali ha ricordato innanzitutto quanto sia importante l'accesso alla cultura per il benessere degli individui e della società. Ma la pandemia ha messo in luce anche delle carenze sistemiche del settore, come la precarietà della sicurezza sociale di molti operatori culturali o la fragilità di buona parte della scena indipendente rispetto alle istituzioni culturali sovvenzionate. Ha inoltre accelerato o accentuato tendenze già in atto come il cambiamento nelle abitudini di consumo del pubblico, che si riflette in un forte aumento della domanda di servizi su richiesta via Internet (streaming)8. Infine, la pandemia ha evidenziato quanto sia importante e opportuna la stretta collaborazione tra i diversi livelli dello Stato, la società civile e il settore privato per il successo della politica culturale in Svizzera.

La pandemia di COVID-19 è stata colta come opportunità per analizzare in maniera approfondita le attuali sfide per la cultura in Svizzera, coinvolgendo i Cantoni, le Città, i Comuni e le associazioni culturali (cfr. n. 1.2, paragrafo introduttivo). Le sfide individuate sono state raggruppate in sei campi d'azione, e per ognuno è stato proposto un indirizzo di politica culturale nazionale su come affrontare in partenariato le sfide specifiche nel relativo ambito (cfr. n. 1.2.1­1.2.6).

Nel periodo di finanziamento 2025­2028 la Confederazione definirà le priorità della propria attività in base ai sei campi d'azione e ai relativi indirizzi di politica culturale (cfr. n. 2.1) e adeguerà di conseguenza le misure di promozione (cfr. n. 4). I campi d'azione e gli indirizzi saranno inoltre alla base di una più stretta cooperazione nella politica culturale in Svizzera, nel rispetto delle competenze esistenti.

1.2

Sfide per la cultura in Svizzera

Tra aprile e novembre 2022 l'Ufficio federale della cultura (UFC), la Fondazione svizzera per la cultura Pro Helvetia (Pro Helvetia) e il Museo nazionale svizzero (MNS) hanno invitato i Cantoni, le Città, i Comuni e oltre 40 associazioni culturali di tutte le discipline ad analizzare assieme a loro le attuali sfide per la cultura in Svizzera.

Dapprima si sono svolte delle audizioni e in seguito i vari enti hanno presentato i loro pareri scritti. I risultati di questo lavoro sono stati sintetizzati in sei campi d'azione che riguardano tutti i livelli statali e l'insieme dei vari attori e ambiti della cultura. I campi d'azione non rispettano un ordine gerarchico ma sono strettamente interconnessi.

1.2.1

Cultura come settore occupazionale

In Svizzera l'industria culturale e creativa è un fattore economico significativo e rappresenta un importante mercato del lavoro: . stando ai dati dell'Ufficio federale di

8

Kulturförderung in der Schweiz zu Pandemiezeiten: Erfahrungen und Schlussfolgerungen. Fondation Lombard Odier, Ginevra 2022.

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statistica (UST) il settore della cultura9 conta infatti quasi 64 000 imprese, ovvero il 10,4 per cento del totale, e circa 268 000 operatori culturali, che rappresentano il 5,4 per cento degli occupati in Svizzera. Esso costituisce il 2,1 per cento del prodotto interno lordo (PIL)10. In relazione a questi dati, il termine «operatori culturali» va inteso in senso lato, cioè comprendente non solo gli operatori culturali in senso stretto (persone con una professione culturale come per esempio gli attori) ma anche le professioni tecniche e amministrative (luci, restauro, segreteria ecc.) nel settore culturale e le professioni culturali in altri settori (per esempio un fotografo in un'industria chimica)11.

Negli ultimi dieci anni circa il numero di operatori culturali in senso stretto è cresciuto di oltre il 30 per cento (da circa 72 000 nel 2010 a circa 98 000 nel 2020)12. Inoltre, come in alcuni altri campi, negli ultimi 20 anni è fortemente aumentato anche il numero di diplomati in discipline artistiche o affini presso le scuole universitarie professionali (circa 3500 studenti nell'anno accademico 2000/2001, circa 8800 nel 2010/2011 e circa 10 600 nel 2021/2022)13.

Retribuzione adeguata e sicurezza sociale degli operatori culturali Rispetto agli occupati nell'economia generale, gli operatori culturali registrano una frequenza molto più elevata di cosiddetti rapporti di lavoro atipici (cioè lavoro a tempo parziale, temporaneo, per più datori di lavoro, attività indipendente o una combinazione di queste tipologie)14. Questi rapporti di lavoro sono spesso legati a redditi bassi e a una scarsa protezione sociale. Ciò è dimostrato anche dai redditi degli operatori culturali, che percepiscono in media 200 franchi al mese in meno rispetto agli occupati nell'economia generale15. Va tuttavia detto che la statistica comprende anche figure professionali come gli architetti e i giornalisti, e perciò si presume che la differenza effettiva rispetto ai redditi dell'economia generale sia ancora più marcata. Lo suggerisce anche uno studio condotto su incarico dell'associazione Suisseculture Sociale e di Pro Helvetia in base a un sondaggio che ha coinvolto circa 1500 membri delle as9

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14

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Per la definizione di settore della cultura si rimanda alla pubblicazione dell'UST «Die Kulturwirtschaft in der Schweiz ­ Kulturbetriebe und Kulturschaffende», Neuchâtel 2020, pag. 4 seg. (non disponibile in italiano).

Tutti i dati qui menzionati sono disponibili su: www.bfs.admin.ch > Trova statistiche > Cultura, media, società dell'informazione, sport > Cultura > Economia culturale.

Per la definizione delle diverse categorie di operatori culturali cfr. www.bfs.admin.ch > Trova statistiche > Cultura, media, società dell'informazione, sport > Cultura > Economia culturale > DE > Kulturschaffende > Definition der Kulturschaffenden (non disponibile in italiano).

Dati consultabili su www.bfs.admin.ch Trova statistiche > Cultura, media, società dell'informazione, sport > Cultura > Economia culturale > DE > Kulturschaffende (non disponibile in italiano).

Dati consultabili su: www.statistica-svizzera.ch > Trovare statistiche > Formazione e scienza > Persone in formazione > Livello terziario - Scuole universitarie > Scuole universitarie professionali.

Cfr. il rapporto del Consiglio federale del 9 giugno 2023 sulla sicurezza sociale degli operatori culturali in svizzera in adempimento del postulato 21.3281 Maret, disponibile in tedesco e francese su www.parlament.ch > 20.3281 > Bericht in Erfüllung des parlamentarischen Vorstosses.

Dati consultabili su www.bfs.admin.ch > Trova statistiche > Cultura, media, società dell'informazione, sport > Cultura > Economia culturale > DE > Kulturschaffende > Lohneinkommen (non disponibile in italiano).

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sociazioni professionali del settore culturale: nel 2019 la quota di operatori culturali con un reddito annuo inferiore a 40 000 franchi era del 59 per cento16. Inoltre, per molti di loro la previdenza per la vecchiaia è insufficiente. Il 32 per cento degli operatori culturali indipendenti dichiara infatti che non avrà diritto ad altre prestazioni previdenziali oltre a quelle dell'assicurazione per la vecchiaia e i superstiti (AVS)17.

Il grande interesse per le professioni creative e i cicli di formazione di indirizzo artistico rafforza il potenziale della Svizzera in termini di creatività e innovazione. Tuttavia, i diplomati delle scuole universitarie professionali in discipline artistiche si trovano già all'inizio della loro vita professionale in una posizione svantaggiata rispetto ai colleghi di altre discipline: secondo il sondaggio sui diplomati delle scuole universitarie professionali condotto dall'UST nel 2020, percepiscono infatti un salario lordo standardizzato inferiore a quello dei diplomati in altre discipline e il loro tasso di disoccupazione superiore alla media18. È quindi ancora più importante fare sì che i cicli di formazione di indirizzo artistico trasmettano conoscenze e competenze utilizzabili a livello interdisciplinare e trasversale, e quindi anche al di fuori del settore culturale in senso stretto. Allo stesso tempo, va considerato che questo settore soffre di una carenza di personale qualificato in alcune professioni tecniche e altamente specializzate. Al pari di altri ambiti professionali, la formazione nel settore culturale e creativo presenta un quadro complesso che merita di essere discusso su base regolare.

Considerando la precarietà diffusa nel settore della cultura, è ancora più importante garantire buone condizioni di lavoro e condizioni quadro eque. Le sfide che riguardano la sicurezza sociale di questa categoria professionale sono molteplici:

16 17 18 19

­

In primo luogo occorre migliorare la situazione reddituale degli operatori culturali professionisti obbligando i beneficiari di aiuti finanziari a retribuire adeguatamente il loro impiego19. Il livello di retribuzione adeguato va stabilito in base alle raccomandazioni delle associazioni professionali nazionali in merito ai compensi e agli onorari. Altri fattori che influiscono fortemente sul reddito degli operatori culturali sono le piattaforme di streaming globali e la possibilità degli artisti di sfruttare economicamente i propri diritti d'autore (cfr.

n. 1.2.3).

­

In secondo luogo, è necessario intervenire affinché il diritto in materia di assicurazioni sociali tenga maggiormente conto dei rapporti di lavoro atipici nel settore della cultura (cfr. n. 4.1.1).

­

In terzo luogo, occorre dedicare maggiore attenzione alle competenze imprenditoriali degli operatori culturali attraverso la formazione e la formazione continua, promuovendo allo stesso tempo l'ampliamento delle offerte di consulenza da parte delle associazioni professionali, in particolare in materia di diritto del lavoro e delle assicurazioni sociali (cfr. n. 4.1.1).

Studio Ecoplan (su incarico di Suisseculture Sociale e Pro Helvetia): Soziale Absicherung von Kulturschaffenden, Berna 2021, pag. 13 (non disponibile in italiano).

Studio Ecoplan (su incarico di Suisseculture Sociale e Pro Helvetia): Soziale Absicherung von Kulturschaffenden, Berna 2021, pag. 20 segg. (non disponibile in italiano).

Consultabile su www.bfs.admin.ch > Trovare statistiche > Formazione e scienza > Transizione nel mercato del lavoro > Livello terziario.

FF 2020 2813, pag. 2849

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La problematica della retribuzione adeguata degli operatori culturali professionisti va distinta dal volontariato, che riveste grande importanza nel settore della cultura: senza l'impegno non retribuito di un gran numero di volontari, moltissimi eventi e progetti culturali in Svizzera non potrebbero infatti avere luogo. Tuttavia, si riscontra in generale un calo della disponibilità a dedicarsi al volontariato20. Pertanto anche nel settore della cultura è necessario valorizzare maggiormente il lavoro volontario e gestire attivamente questa risorsa, compreso il reclutamento di nuove leve, in modo da assicurare in futuro il prezioso contributo dei volontari. Allo stesso tempo, il settore amatoriale è confrontato alla crescente professionalizzazione di determinate funzioni (per esempio la direzione artistica) e alla necessità di retribuirle, con le relative conseguenze sul piano organizzativo e finanziario.

Pari opportunità e diversità Come in altri settori, anche nella cultura la parità di genere non può ancora dirsi raggiunta. Solo il 29 per cento circa delle persone che presiedono organi di direzione strategica (organi decisionali) delle imprese culturali sono donne21, e il livello di reddito delle donne nel settore della cultura è inferiore del 17 per cento rispetto a quello degli uomini (nell'economia generale la differenza è del 12 per cento)22. Inoltre, in certe discipline il loro lavoro è sensibilmente meno visibile rispetto a quello dei colleghi uomini. Ad esempio, le donne rappresentano solo il 10 per cento del totale delle presenze sui palcoscenici nei generi musicali pop/rock e jazz23, e sono spesso sottorappresentate negli ambiti culturali legati alla tecnologia, come lo sviluppo di videogiochi24. Tuttavia esistono anche ambiti della cultura in cui sono gli uomini ad essere in minoranza (p. es. solo il 24,8 per cento degli occupati nei musei, negli archivi e nelle biblioteche sono uomini25). È quindi necessario proseguire gli sforzi per migliorare l'uguaglianza di genere nel settore della cultura, un obiettivo trasversale importante anche sotto l'aspetto della sostenibilità nella promozione culturale26 (cfr. n. 1.2.4).

La diversità di genere è solo un aspetto della più ampia tematica della diversità, che comprende anche altre dimensioni quali l'origine sociale e culturale, la religione
e la concezione del mondo, la disabilità o l'età. Anche le minoranze linguistiche rivestono particolare importanza in un Paese plurilingue come la Svizzera. Nel settore della cultura è necessario rafforzare non solo la parità di genere e delle lingue nazionali, ma 20 21 22 23 24 25

26

Markus Lamprecht, Adrian Fischer e Hanspeter Stamm: Freiwilligen-Monitor Schweiz 2020, Zurigo e Ginevra 2020, pag. 7 (non disponibile in italiano).

Università di Basilea: Centro per gli studi di genere: Geschlechterverhältnisse im Schweizer Kulturbetrieb, Basilea 2021, tabella 5 in appendice (non disponibile in italiano).

UST: Die Kulturwirtschaft in der Schweiz ­ Kulturbetriebe und Kulturschaffende, Neuchâtel 2020, pag. 29 (non disponibile in italiano).

Università di Basilea, Centro per gli studi di genere: Geschlechterverhältnisse im Schweizer Kulturbetrieb, Basilea 2021, tabella 9 in appendice (non disponibile in italiano).

UNESCO: Repenser les politiques en faveur de la créativité, Parigi 2022, versione breve, pag. 37, disponibile in francese su www.unesco.org.

Dati consultabili su www.bfs.admin.ch > Statistiken finden > Kultur, Medien, Informationsgesellschaft, Sport > Kultur > Kulturwirtschaft > Kulturschaffende > nach Geschlecht (non disponibile in italiano).

Cfr. la Strategia Parità 2030 del 28 aprile 2021, consultabile su www.ebg.admin.ch > Temi > Diritto > Strategia Parità 2030.

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anche le pari opportunità per altri gruppi di persone sottorappresentati. Promuovere la partecipazione alla vita culturale significa valorizzare il contributo culturale di individui e gruppi e dare loro la possibilità di partecipare all'impostazione della vita pubblica. Ciò significa per esempio creare programmi partecipativi, diversificare il personale delle istituzioni culturali e degli enti promotori e raggiungere nuovi pubblici nella popolazione27.

Integrità fisica e psichica In ultima analisi, occorre prestare maggiore attenzione alla tutela dell'integrità fisica e psichica degli operatori culturali. La prevenzione della discriminazione, delle molestie sessuali e degli abusi deve diventare parte integrante delle misure per il miglioramento delle condizioni di lavoro, ed è necessario provvedere affinché anche nel settore della cultura sia disponibile un numero sufficiente di servizi professionali in grado di fornire sostegno psicologico e consulenza legale a titolo confidenziale.

Indirizzo La politica culturale prende iniziative per migliorare il reddito e la sicurezza sociale degli operatori culturali. Promuove la parità di genere e le pari opportunità per i gruppi di persone sottorappresentati. Garantisce condizioni quadro che rispettano l'integrità fisica e psicologica degli operatori culturali nell'ambiente di lavoro.

1.2.2

Aggiornamento della promozione della cultura

La cultura è un sistema vivace a cavallo tra dimensioni apparentemente antitetiche: innovazione e tradizione, realtà a sé stanti e realtà che trascendono i confini delle varie discipline, impegno sociale e sperimentazione estetica, memoria storica e ricerca contemporanea di nuove interpretazioni ed espressioni. La sfida fondamentale della promozione della cultura consiste nel rispondere alle esigenze di questo organismo dinamico con apertura e flessibilità, nonostante i vincoli formali.

Promozione di tutte le fasi di lavoro del processo creativo Oggi gli operatori culturali ricevono finanziamenti principalmente per la produzione di opere, mentre le fasi di lavoro precedenti (ideazione, concezione) e successive (mediazione, distribuzione) non vengono pressoché prese in considerazione. Tranne che nel settore cinematografico (promozione della sceneggiatura), per molto tempo in Svizzera sono mancati aiuti finanziari sistematici per la fase di ricerca e sviluppo propedeutica alla produzione di qualsiasi opera, il che espone gli operatori culturali a lunghi periodi senza reddito. L'assenza di incentivi riguardava anche la promozione, la commercializzazione (diffusione) e la mediazione delle opere prodotte. Finora si poteva ritenere che in alcuni settori della cultura, come quello cinematografico, i costi 27

Cfr. Discriminazione razziale in Svizzera, rapporto 2019/2020 del Servizio per la lotta al razzismo.

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di commercializzazione delle opere fossero coperti dalle entrate. Tuttavia, la fruizione di opere culturali su piattaforme digitali mette in discussione anche modelli commerciali che finora hanno funzionato. Ad esempio, il fatto che i film vengano fruiti sempre più spesso tramite servizi di streaming mette a rischio le entrate delle sale cinematografiche e quindi anche la diversità della loro offerta. I nuovi modelli di promozione che tengono conto anche dei processi lavorativi che precedono e seguono la produzione riflettono meglio la complessità della creazione culturale e contribuiscono a una retribuzione equa degli operatori culturali. Puntare maggiormente su forme di promozione orientate all'intero processo significa quindi investire nella forza innovativa, nella resilienza e nella sostenibilità.

Collaborazione transdisciplinare Influenzato dagli sviluppi tecnologici e dai metodi di lavoro transdisciplinari, il concetto di opera è in continua evoluzione, mentre i confini tra le discipline artistiche diventano sempre più labili. La promozione della cultura, essenzialmente suddivisa per singole discipline, deve seguire da vicino questi sviluppi e, se necessario, adeguarsi offrendo modelli più flessibili e orientati al processo creativo nel complesso.

Il cambiamento non risparmia nemmeno le istituzioni culturali, che corrispondono sempre meno alle tradizionali categorie di museo, teatro, cinema o biblioteca e si propongono come luoghi multidisciplinari di partecipazione culturale, incontro e scambio. Sempre più stesso instaurano rapporti di cooperazione con gli operatori culturali in un'ottica che va oltre la mera conservazione e mediazione del patrimonio culturale, rivisitato e messo in discussione dalla creazione artistica contemporanea. Formati di questo tipo, come le residenze artistiche in musei, biblioteche o teatri, contribuiscono alla collaborazione transdisciplinare e aprono le istituzioni culturali a nuovi segmenti di pubblico.

Mobilità e scambi La presenza internazionale è sempre più importante per il successo degli operatori culturali. Spesso, infatti, solo le coproduzioni internazionali sono in grado di finanziare gli elevati costi di produzione. Inoltre, commercializzare le proprie opere a livello internazionale è essenziale per la carriera. Tuttavia, l'accesso alla scena
internazionale è in parte ostacolato da fattori come l'esclusione della Svizzera dal programma di cooperazione culturale dell'Unione europea (UE) Europa creativa di cui al regolamento UE 2021/81828 e l'elevato livello dei salari e del costo della vita in Svizzera, che rende molto più difficile per gli organizzatori stranieri coinvolgere operatori culturali svizzeri. Inoltre, l'aumento della mobilità dato dalla progressiva internalizzazione dell'attività culturale si ripercuote negativamente sul clima. È quindi importante fare sì che la promozione della presenza internazionale della creazione artistica e culturale svizzera abbia il minore impatto climatico possibile.

La mobilità e gli scambi sono indispensabili anche all'interno della Svizzera. Oltre a promuovere la diffusione della creazione culturale tra le regioni linguistiche, dove 28

Regolamento (UE) 2021/818 del Parlamento europeo e del Consiglio del 20 maggio 2021 che istituisce il programma Europa creativa (2021­2027) e che abroga il regolamento (UE) n. 1295/2013, versione della GU L 189 del 25.5.2021, pag. 34.

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esistono ancora tradizioni molto diverse in singole discipline come per esempio il fumetto, è necessario migliorare la commercializzazione della produzione culturale all'interno delle regioni linguistiche stesse.

Indirizzo La politica culturale sviluppa misure di promozione che includono l'intero processo creativo ed elabora modelli di promozione flessibili, orientati ai processi e transdisciplinari. Sostiene una mobilità internazionale rispettosa del clima e migliora la commercializzazione della produzione culturale in Svizzera.

1.2.3

Trasformazione digitale nella cultura

La progressiva trasformazione digitale comporta cambiamenti in tutti gli ambiti della società, compreso il settore della cultura. Le tecnologie digitali offrono nuove forme di produzione e presentazione, ma anche nuove modalità di mediazione, distribuzione, archiviazione e conservazione delle opere, oltre a nuovi modelli di retribuzione. La digitalizzazione riguarda tutti gli attori culturali e tutti i livelli e le fasi delle attività culturali.

Condizioni quadro eque in ambito digitale La tecnologia blockchain è un esempio di come la trasformazione digitale possa influenzare il settore della cultura e ridefinire le relazioni tra i creativi, le organizzazioni di distribuzione, le imprese tecnologiche e il pubblico. I certificati digitali stanno cambiando il mercato dell'arte e di conseguenza si delineano nuove condizioni quadro.

Sorgono nuovi interrogativi riguardo alla paternità delle opere, ai diritti d'autore, all'indennizzo adeguato e alla distribuzione dei profitti. Nel campo della musica lo streaming accresce le possibilità degli artisti, ma le piattaforme che dominano il mercato hanno ormai imposto un modello di remunerazione che è redditizio soprattutto per loro stesse e privilegia gli interpreti maggiormente ascoltati. Per la grande maggioranza degli operatori musicali lo streaming non è redditizio e, nonostante l'esistenza dei canali digitali, le esibizioni dal vivo rimangono una fonte di reddito essenziale. Il sistema di remunerazione applicato dalle piattaforme di streaming e la visibilità che offrono alle creazioni svizzere vanno discussi a livello nazionale, tenendo presente che qualsiasi soluzione per migliorare la remunerazione degli attori culturali dipende soprattutto da una regolamentazione che dovrebbe essere disciplinata a livello internazionale.

Affinché la creazione culturale possa trarre beneficio dal potenziale della trasformazione digitale, la politica culturale deve creare condizioni quadro adatte e gli strumenti di promozione devono essere concepiti in modo da tale da poter sostenere anche i nuovi formati digitali di produzione e distribuzione. Inoltre, gli operatori e le istituzioni culturali devono acquisire nuove competenze tecniche, conoscenze giuridiche e abilità organizzative per poter gestire la trasformazione digitale delle loro organizzazioni, un investimento nel futuro che richiede tempo e risorse.

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Intelligenza artificiale L'intelligenza artificiale (IA) offre nuove possibilità per la cultura, ma allo stesso tempo solleva alcune questioni di principio. Applicazioni diffuse come i chatbot rendono visibile al grande pubblico il potenziale dell'IA. Brani musicali con le voci di musicisti famosi imitate dall'IA o narrazioni e sceneggiature cinematografiche generate automaticamente hanno innescato il dibattito sulle opportunità e i rischi di questa tecnologia nel settore culturale. L'IA consente ad esempio di catalogare in modo più efficiente le collezioni o di personalizzare l'esperienza museale. D'altro canto si teme che gli artisti possano perdere parte del loro reddito a causa delle opere d'arte generate artificialmente. Il controllo della veridicità dei contenuti generati dall'IA e il rispetto della diversità rappresentano altre questioni controverse che richiedono condizioni quadro chiare.

Già nel 2021 l'UNESCO ha emanato delle raccomandazioni sull'etica dell'IA. Nello stesso anno l'UE ha avviato l'elaborazione di una normativa che disciplini questa materia e il 9 dicembre 2023 ha raggiunto un accordo politico per una legge in merito.

Anche in Svizzera sono in corso discussioni sulla regolamentazione di questa tecnologia, nelle quali si sottolinea la necessità di sfruttare le opportunità offerte dall'AI tenendo conto adeguatamente dei rischi tecnologici, geopolitici e sociali nel loro complesso.

Collezionare, archiviare e diffondere il patrimonio culturale digitale Rispetto alle sale da concerto, ai teatri di prosa e ai teatri d'opera o alle orchestre, le istituzioni della memoria come i musei, gli archivi e le biblioteche devono affrontare sfide diverse per compiere la trasformazione digitale: sono responsabili della digitalizzazione degli oggetti analogici, dello sviluppo di strategie collezionistiche e dell'archiviazione delle opere originariamente digitali. Oltre a essere salvati, i dati devono anche essere resi visibili nello spazio digitale, protetti da accessi indesiderati e trasmessi al pubblico, il che comporta costi elevati in termini di infrastrutture e di manutenzione a lungo termine.

Per realizzare con successo la trasformazione digitale, le istituzioni della memoria devono disporre di competenze, risorse finanziarie e spazi di archiviazione dati adeguati. A questo scopo le
istituzioni cultuali e gli enti di promozione della cultura devono impegnarsi per sfruttare al massimo le possibili sinergie invece di puntare su soluzioni individuali. Sono quindi più che mai necessari standard comuni, sistemi collezionistici cooperativi e infrastrutture condivise per l'archiviazione a lungo termine.

Copresenza di analogico e digitale La cultura e l'arte accompagnano la trasformazione digitale esplorando le possibilità artistiche e creative dello spazio digitale, sviluppando e sperimentando nuovi formati.

La mediazione digitale permette di rendere accessibile la cultura in qualsiasi luogo e di acquisire nuovo pubblico.

Allo stesso tempo però, il contributo della cultura è proprio quello di porci di fronte alla dimensione fisica e materiale delle cose. La cultura vive di incontri personali, dell'immediatezza dell'esperienza e della condivisione con l'altro, offre autenticità e aiuta le persone a collocare sé stesse nello spazio reale.

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Perciò le forme culturali analogiche e digitali non si escludono a vicenda ma si completano e si arricchiscono reciprocamente. Per questo motivo è importante valutare costantemente quanto è opportuno investire nell'espansione digitale, quali formati vengono utilizzati dal pubblico e come raggiungere nuovi segmenti di pubblico senza perdere quelli tradizionali.

Indirizzo La politica culturale sostiene la trasformazione digitale nel settore della cultura.

Per la conservazione del patrimonio culturale digitale punta sulla stretta collaborazione fra le istituzioni culturali. Promuove le forme digitali di produzione, diffusione e mediazione come complemento di quelle analogiche e garantisce condizioni quadro adeguate in ambito digitale.

1.2.4

Cultura come dimensione della sostenibilità

Il cambiamento climatico, la scarsità di risorse e la perdita di biodiversità sono sfide pressanti che riguardano e permeano anche il settore della cultura. La Svizzera fa proprio il concetto di sostenibilità della Commissione mondiale per l'ambiente e lo sviluppo (commissione Brundtland), il quale si basa sull'idea che lo sviluppo sostenibile possa essere raggiunto solo attraverso l'inclusione simultanea e paritaria di ambiente, economia e società. L'Agenda 2030 per uno sviluppo sostenibile (Agenda 2030) si ricollega a questo concetto e costituisce oggi il quadro di riferimento globale per lo sviluppo sostenibile. I suoi 17 obiettivi (Sustainable Development Goals SDG) sono alla base di diverse politiche settoriali del Consiglio federale, in particolare la Strategia per uno sviluppo sostenibile 203029. La sostenibilità è un concetto ampio che non si limita al cambiamento climatico o ai temi della politica ambientale, ma si estende anche ad aspetti sociali ed economici come le condizioni di lavoro, la salute, l'inclusione e la diversità culturale.

L'evoluzione verso un approccio più sostenibile all'ambiente è possibile solo attraverso un cambiamento sociale e culturale. La cultura offre un contributo fondamentale in questo senso, in quanto è in grado di stimolare la creatività e l'immaginazione e quindi può dare l'impulso per raggiungere una nuova consapevolezza e adottare comportamenti più sostenibili e orientati alla sufficienza. Contemporaneamente, lo stesso settore della cultura deve misurarsi con la necessità di uno sviluppo sostenibile.

L'UNESCO in particolare punta a sancire la cultura come obiettivo di sostenibilità a sé stante a partire dal 2030.

Pratica culturale rispettosa delle risorse La produzione culturale e il consumo di offerte culturali hanno un impatto sul clima.

Tutti gli attori della vita culturale (operatori e istituzioni culturali, pubblico) e tutte le

29

Consultabile su www.are.admin.ch > Sviluppo sostenibile > Strategia e rapporti > Strategia per uno sviluppo sostenibile.

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fasi della creazione culturale (creazione, produzione, presentazione, fruizione, conservazione e archiviazione) incidono sul bilancio ecologico.

La promozione della cultura ha il compito di accompagnare e sostenere la ristrutturazione ecologica della pratica culturale in un dialogo costante con le istituzioni e le associazioni culturali. Indirizzare la cultura verso la sostenibilità comporterà uno sforzo considerevole. In primo luogo sono necessari strumenti adeguati e riconosciuti per rilevare in modo professionale il bilancio energetico dei diversi aspetti della pratica culturale. In secondo luogo occorre interrogarsi su quali incentivi e misure possono essere efficaci nel promuovere un utilizzo sostenibile delle risorse.

Coesione sociale e promozione della diversità culturale La cultura è un aspetto essenziale della sostenibilità sociale. Le manifestazioni culturali per il grande pubblico sono un buon esempio di come la cultura possa essere un elemento trainante dell'integrazione sociale. Basti pensare al gran numero di persone che contribuiscono alla vita culturale locale facendo volontariato in migliaia di associazioni amatoriali. Le associazioni dedite alla cultura amatoriale e popolare si rivolgono ad ampie fasce della popolazione e creano coesione sociale. Permettono alle persone di partecipare alla vita culturale e sono il fondamento di un panorama culturale vivace e diversificato.

Intesa come politica sociale, la politica culturale si rivolge all'intera popolazione e pone al centro il vivere comune. Rafforzare la partecipazione culturale e promuovere la diversità culturale è di fondamentale importanza, soprattutto per un Paese come la Svizzera, in cui convivono quattro lingue, diverse culture e forti identità regionali. La coesione sociale può essere sostenuta solo con una politica che punta sull'inclusione e sulla partecipazione dei cittadini, rispetta la diversità e favorisce lo scambio reciproco.

Giornalismo culturale Il giornalismo e la mediazione culturali sono elementi essenziali per la comprensione e l'apprezzamento della cultura nella società. I media svolgono un ruolo centrale nel diffondere informazioni sulla cultura e fanno da ponte tra le aree linguistiche e culturali della Svizzera. Tuttavia, la trasformazione digitale pone i media svizzeri di fronte a grandi sfide:
gli indici di fruizione come anche gli introiti pubblicitari dei media tradizionali (radio, televisione e stampa) sono in calo e ciò espone le imprese mediatiche a forti pressioni finanziarie. Questa situazione economica difficile determina regolarmente una concentrazione dell'offerta informativa in ambito culturale. Nel rapporto in risposta al postulato 21.3781 Christ È ora di avviare una strategia per un sostegno dei media orientato al futuro, il Consiglio federale delineerà possibili modelli di promozione per sostenere la trasformazione digitale delle offerte mediatiche in una prospettiva di lungo termine, indipendentemente dal canale di distribuzione e dal modello commerciale.

Sviluppo qualitativo dell'ambiente costruito Il nostro rapporto con l'ambiente costruito e il modo in cui lo viviamo sono questioni prettamente culturali. Una cultura della costruzione di qualità significa costruire in modo da preservare le risorse, rispettare l'ambiente costruito e il paesaggio, promuo20 / 128

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vere la qualità della vita e conservare il patrimonio. La cultura della costruzione riguarda tutti e non solo il pubblico della cultura. Un'elevata qualità dell'ambiente costruito crea identità e ha un effetto positivo sulla coesione sociale ed economica.

La conservazione e la manutenzione di edifici a volte risalenti a centinaia di anni fa è di per sé sostenibile: in genere le emissioni di CO2 di una nuova costruzione sono circa il triplo rispetto a quelle di una ristrutturazione, motivo per cui la cultura della ristrutturazione è un fattore rilevante nel dibattito sul clima. La conservazione di edifici e monumenti storici non solo preserva valori materiali e immateriali, ma è anche vantaggiosa dal punto di vista climatico. E non va dimenticato che gli investimenti per la conservazione della sostanza edilizia hanno effetti positivi sull'economia poiché stimolano il settore delle costruzioni e dell'artigianato tradizionale30.

Indirizzo La politica culturale sostiene l'orientamento della pratica al rispetto delle risorse.

Contribuisce alla coesione sociale e promuove la diversità culturale. Concepisce la costruzione e la pianificazione come un atto culturale e si impegna per uno sviluppo olistico e qualitativo dell'ambiente costruito rafforzando la cultura come aspetto fondamentale della sostenibilità.

1.2.5

Patrimonio culturale come memoria vivente

Negli ultimi decenni il concetto di patrimonio culturale si è trasformato e ampliato.

Oggi comprende elementi materiali, immateriali e digitali: monumenti storici, insediamenti, paesaggi culturali, siti archeologici, beni culturali in musei, collezioni, biblioteche e archivi, oltre a tradizioni viventi, usanze ed eventi festivi, cognizioni e prassi relative alla natura, artigianato tradizionale. Questa idea di patrimonio culturale è in linea con le varie convenzioni dell'UNESCO e del Consiglio d'Europa a cui la Svizzera ha aderito.

Non sono soltanto gli oggetti e i luoghi a dare valore al patrimonio culturale: la sua importanza deriva anche da ciò che le persone vi associano, ossia un insieme di valori e identità che possono essere condivisi31. Ciò vale anche per il patrimonio costruito.

Ogni luogo e ogni edificio ha una propria storia, legata a quella di coloro che ci vivono e lavorano. Il concetto di «energia dorata» coniato nell'ambito della cultura della costruzione esprime la forza identitaria e la funzione socio-politica del patrimonio culturale.

Le istituzioni della memoria hanno il compito di riflettere sul rapporto tra passato, presente e futuro, e di consentire al maggior numero possibile di persone l'accesso al patrimonio culturale. Nella loro attività di mediazione, e in generale nella definizione 30

31

Bestandesaufnahme zur volkswirtschaftlichen Bedeutung des gebauten Kulturerbes in der Schweiz, studio commissionato da Domus Antiqua Helvetica e NIKE, Zurigo 2020 (non disponibile in italiano).

Cfr. Convenzione quadro del Consiglio d'Europa del 27 ottobre 2005 sul valore del patrimonio culturale per la società, RS 0.440.2.

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di ciò che va considerato patrimonio culturale, tali istituzioni contribuiscono allo scambio e all'incontro, mostrando apertura a tutti i tipi di pubblico. L'attenzione nei confronti dell'inclusione e della partecipazione si ritrovano anche nella nuova definizione di museo32 adottata dal Consiglio internazionale dei musei (ICOM) il 24 agosto 2022, che sottolinea entrambi questi aspetti.

Conservazione, ulteriore sviluppo e accesso al patrimonio culturale Affinché il patrimonio culturale possa esprimere la sua dimensione socio-politica è fondamentale conservarlo, ma lo sviluppo degli insediamenti, il cambiamento climatico e le risorse finanziarie limitate rendono sempre più difficile ogni sforzo in tal senso. Altri ostacoli sono la categorizzazione del patrimonio culturale (materiale, immateriale, digitale), la frammentazione delle competenze e delle strategie di collezione e, di conseguenza, la mancanza di una visione globale.

Nel rispetto della politica culturale federalista della Svizzera, tutti gli attori statali contribuiscono alla salvaguardia del patrimonio culturale. Vista la complessità delle sfide, è necessario incoraggiarli a un maggiore coordinamento e a una più stretta collaborazione sulla base di una strategia che definisca i contenuti a un livello sovraordinato. Tale strategia è stata elaborata dalla Confederazione, dai Cantoni, dalle Città e dai Comuni in attuazione della mozione 20.3930 della Commissione della scienza, dell'educazione e della cultura del Consiglio degli Stati (CSEC-S) Strategia relativa alla conservazione del patrimonio culturale della Svizzera e adottata nell'autunno 2023 (cfr. n. 4.3.1).

Gestione del patrimonio culturale storicamente problematico Nella gestione del patrimonio culturale storicamente problematico, risalente in particolare al periodo del nazionalsocialismo, la trasparenza è estremamente importante. I musei, le collezioni e le altre istituzioni sono tenuti ad accertare con attenzione la provenienza e i rapporti di proprietà di oggetti, documenti e collezioni, e ad affrontarne le questioni etiche e giuridiche che ne derivano. Inoltre, è necessario contestualizzare le testimonianze che esprimono messaggi problematici, legati ad esempio al razzismo o alle discriminazioni. L'analisi dei fatti e la contestualizzazione storica sono necessarie per comprendere
e classificare i beni culturali problematici. Costituiscono inoltre la base per adottare soluzioni giuste ed eque (restituzione, progetti di ricerca ed espositivi collaborativi, scambi ecc.) conformemente ai Principi della Conferenza di Washington applicabili alle opere d'arte confiscate dai nazisti del 3 dicembre 1998 e alla dichiarazione di Terezín sui beni dell'epoca dell'Olocausto e le questioni correlate del 30 giugno 200933.

La ricerca sulla provenienza e sui rapporti di proprietà delle opere d'arte acquisite illecitamente non deve limitarsi al periodo del nazionalsocialismo. Anche le testimonianze storiche legate al passato coloniale dell'Europa vanno riesaminate. In questo ambito, con il presente messaggio la Confederazione crea le basi legali per l'attua-

32 33

Consultabile in francese su: www.icom.museum > Ressources > Normes et directives > Définition du musée.

I principi e la dichiarazione sono consultabili su: www.cultura-svizzera.admin.ch > Patrimonio culturale > Opere d'arte frutto di spoliazioni > Basi internazionali.

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zione della mozione 22.3023 CSEC-N Piattaforma per la ricerca sulla provenienza dei beni culturali in Svizzera.

Indirizzo La politica culturale sostiene l'elaborazione e l'attuazione di strategie volte a conservare, sviluppare ulteriormente e divulgare il patrimonio culturale materiale, immateriale e digitale. Inoltre, accompagna e sostiene la rianalisi trasparente delle testimonianze del passato problematiche e l'adozione di soluzioni giuste ed eque in questo ambito.

1.2.6

Collaborazione nell'ambito della cultura

In Svizzera la promozione pubblica della cultura è assicurata dalla Confederazione, dai Cantoni e dai Comuni. Dei circa 3 miliardi di franchi di uscite pubbliche per la cultura nel 2020, quasi 1,43 miliardi di franchi (48,3 %) sono stati spesi dai Comuni, 1,20 miliardi (40,5 %) dai Cantoni (incl. i fondi delle lotterie) e 330 milioni (11,1 %) dalla Confederazione34. La struttura federalistica del finanziamento consente una politica culturale differenziata e ben bilanciata, ma comporta anche il rischio di inefficienze se il coordinamento tra i livelli statali è insufficiente.

Insieme alla formazione, alla ricerca, alla sanità e al sistema sociale, anche la cultura rientra tra i più importanti ambiti di promozione e attività delle fondazioni di pubblica utilità svizzere, che vi destinano annualmente circa 300 milioni di franchi35. In aggiunta, secondo uno studio di diversi anni fa le aziende private promuovono annualmente la cultura con circa 370 milioni di franchi36.

Rafforzamento della collaborazione e del coordinamento Dato che la società diventa sempre più complessa e gli ambiti tematici sempre più interconnessi, cresce la necessità di collaborazione e di coordinamento nella politica culturale. Durante la pandemia di COVID-19 la collaborazione tra la Confederazione e gli altri livelli statali in ambito culturale si è fatta più affidabile e intensa, dimostrando il potenziale di un'azione coordinata per raggiungere obiettivi comuni. È quindi opportuno rafforzare il Dialogo culturale nazionale quale principale strumento di scambio e collaborazione tra gli attori culturali statali della Svizzera e, ove necessario e auspicato dai partner statali, adeguarne le modalità di funzionamento.

Durante la pandemia di COVID-19 le associazioni culturali delle varie discipline si sono interconnesse unendo le forze nella Task Force Cultura. In quel periodo la Confederazione e gli altri livelli dello Stato hanno intrattenuto regolarmente scambi con 34

35 36

Il rilevamento dell'UST è consultabile su: www.bfs.admin.ch > Trovare statistiche > Cultura, media, società dell'informazione, sport > Cultura > Finanziamento della cultura > Financement public de la culture (non disponibile in italiano).

Stima di SwissFoundations del 2023.

UST: Kulturfinanzierung durch die Unternehmen, Neuchâtel 2003, pag. 32 segg (non disponibile in italiano).

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questo gruppo di lavoro e ciò è stato un fattore importante per il successo nell'attuazione dei provvedimenti di sostegno alla cultura. In futuro sarebbe opportuno sviluppare ulteriormente, in una forma appropriata, il dialogo con le associazioni culturali (p. es. formati di scambio regolare). È anche importante proseguire e se possibile approfondire il dialogo con le fondazioni di promozione private e con l'economia privata.

Coordinamento della politica culturale con altri ambiti politici Un'ulteriore sfida riguarda l'integrazione delle questioni di politica culturale con altri ambiti politici (formazione, energia, pianificazione territoriale, abitazioni, questioni sociali, migrazione, affari esteri, economia e turismo) e la cooperazione tra le politiche. Gli aspetti trasversali sono molteplici. Ad esempio, si potrebbero armonizzare i contenuti della politica culturale con quelli della politica educativa, così da determinare quali professioni artistiche o vicine alla cultura sono concretamente richieste sul mercato del lavoro. Inoltre, con una maggiore considerazione degli aspetti culturali nella politica energetica e nella pianificazione territoriale si potrebbe contribuire a migliorare la qualità dell'ambiente costruito e supportare in maniera sostanziale lo sviluppo sostenibile. Per promuovere la partecipazione culturale è necessario un coordinamento con le politiche sociali. Nella politica estera infine, gli aspetti culturali potrebbero contribuire a dare un'immagine ancora più positiva della Svizzera all'estero.

Statistiche e monitoraggio in ambito culturale Per gestire la politica culturale basandosi su fatti concreti è essenziale disporre di sufficienti dati statistici. Negli ultimi anni l'UST, su incarico dell'UFC, ha ampliato le statistiche culturali: oltre a quelle su cinema, biblioteche e finanziamento della cultura, ne sono state pubblicate di nuove su musei, monumenti storici, comportamento culturale ed economia culturale. Per sviluppare ulteriormente la statistica e il monitoraggio è necessario effettuare investimenti aggiuntivi nella raccolta, presentazione e valutazione dei dati culturali in stretta collaborazione con i partner statali e le associazioni culturali, che possiedono la maggior parte dei dati rilevanti. Un monitoraggio mediante un sistema di indicatori consentirebbe
di individuare le tendenze e gli sviluppi nel panorama culturale37. Una maggiore disponibilità di dati contribuisce a una migliore gestione della politica culturale in una prospettiva nazionale, ma è anche auspicabile approfondire il discorso sui principali contenuti di questa politica.

Cooperazione internazionale e scambi Per sua natura la cultura è transnazionale: scambi, incontri e dialogo sono caratteristiche di una cultura viva. Il raggio d'azione della creatività non si limita ai confini nazionali. È quindi essenziale che la Svizzera rafforzi il suo impegno multilaterale e bilaterale nella cultura, poiché può rappresentare un valore aggiunto per la politica culturale internazionale, soprattutto grazie alla sua diversità culturale e linguistica.

Insieme all'UNESCO e al Consiglio d'Europa, l'Unione Europea (UE) è un partner importante per la politica culturale internazionale della Svizzera. L'attuale pro37

Cfr. in relazione alla Strategia per uno sviluppo sostenibile 2030: www.bfs.admin.ch > Trovare statistiche > Sviluppo sostenibile > Il sistema di indicatori MONET 2030.

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gramma culturale dell'UE «Europa creativa 2021­2027» include tre sezioni: Cultura, MEDIA e Transettoriale. Dal 2014 la partecipazione della Svizzera alla sezione MEDIA è sospesa. Sinora gli ostacoli sono stati l'allineamento alla direttiva sui servizi 2010/13/UE38 (direttiva AVMS) chiesto dall'UE e la mancata risoluzione di questioni istituzionali. Per l'ambito cinematografico, sempre dal 2014 sono in vigore misure sostitutive nazionali che compensano in parte le conseguenze della mancata partecipazione alla sezione MEDIA. Il Consiglio federale continua ad impegnarsi per la partecipaione della Svizzera ai programmi europei nel settore della cultura.

Indirizzo La politica culturale promuove il coordinamento tra gli attori culturali statali e la loro cooperazione con la società civile e il settore privato. Assicura che siano disponibili i dati necessari e che vi sia un monitoraggio sufficiente del settore culturale. Promuove l'integrazione delle questioni di politica culturale con altri ambiti politici e garantisce la partecipazione della Svizzera agli scambi culturali a livello internazionale.

2

Politica culturale della Confederazione

2.1

Orientamento della politica culturale della Confederazione

2.1.1

Premessa

La partecipazione culturale, la coesione sociale e la promozione della creazione e dell'innovazione sono capisaldi della politica culturale della Confederazione dal 2016 e lo saranno anche in futuro come obiettivi a lungo termine (cfr. n. 1.1). Altri temi trasversali di questa politica sono l'inclusione, le pari opportunità e il rispetto della diversità in tutte le sue forme. Va inoltre menzionato il plurilinguismo come caratteristica distintiva della Svizzera. Mantenere viva e promuovere la varietà linguistica della Svizzera è un compito comune della Confederazione e dei Cantoni.

I sei campi d'azione definiti al numero 1.2 riguardano in linea di principio l'insieme dei livelli dello Stato, degli operatori culturali e degli ambiti culturali, seppur in misura diversa. Il Consiglio federale ritiene che siano rilevanti e indicativi per la politica culturale in Svizzera nel suo complesso e pertanto la Confederazione stabilisce le sue priorità in base alle sfide e agli indirizzi della politica culturale a essi correlati (cfr. n. 2.1.2).

38

Direttiva 2010/13/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 10 marzo 2010, relativa al coordinamento di determinate disposizioni legislative, regolamentari e amministrative degli Stati membri concernenti la fornitura di servizi di media audiovisivi (direttiva sui servizi di media audiovisivi), GU. L 95 del 15.4.2010, pag. 1; modificata da ultimo dalla direttiva (UE) 2018/1808, GU L 303 del 28.11.2018, pag. 69.

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Di seguito sono presentate, in relazione ai singoli campi d'azione, le priorità che la Confederazione intende attuare insieme a ulteriori misure (cfr. n. 4) nel quadro dei compiti e delle competenze che ricopre attualmente.

Affinché in Svizzera la cultura possa affrontare le sfide individuate, spesso è necessario unire le forze in una politica culturale di partenariato (cfr. n. 1.2.6) facendo leva sulla convinzione e la volontà dei singoli attori di affrontare, nel quadro delle loro competenze e possibilità, le sfide poste alla cultura in Svizzera. Migliori saranno la cooperazione e, ove opportuno, il coordinamento tra i partner statali e il dialogo con le associazioni culturali e il settore privato, più efficacemente si potranno affrontate le sfide, sviluppare soluzioni e realizzare una politica culturale svizzera di partenariato.

2.1.2

Priorità della Confederazione

Campo d'azione «cultura come settore occupazionale» La Confederazione contribuisce a garantire una retribuzione adeguata agli operatori culturali professionisti e a migliorare le condizioni quadro professionali e le pari opportunità nel settore culturale.

Fissa in merito le seguenti priorità: ­

Nel valutare le richieste di promozione la Confederazione (Pro Helvetia e UFC) si assicura che i richiedenti prevedano una retribuzione adeguata per gli operatori culturali professionisti e ne verifica l'attuazione.

­

La Confederazione (Pro Helvetia e UFC) adotta misure a favore del rispetto dell'integrità fisica e psichica degli operatori culturali e promuove la parità di genere.

­

La Confederazione (Pro Helvetia e UFC) sostiene lo sviluppo di competenze specialistiche e servizi specializzati su temi inerenti al lavoro per i quali risulta opportuno ed efficiente offrire consulenza agli operatori culturali professionisti.

­

La Confederazione (UFC) prende misure o accompagna iniziative che migliorano la sicurezza sociale, in particolare degli operatori culturali con rapporti di lavoro atipici.

Campo d'azione «aggiornamento della promozione della cultura» La Confederazione considera maggiormente le fasi lavorative che precedono e seguono la produzione e adegua le sue offerte di promozione ai nuovi sviluppi.

Fissa in merito le seguenti priorità: ­

La Confederazione (Pro Helvetia) garantisce che in tutte le discipline siano prese maggiormente in considerazione le fasi lavorative che precedono e seguono la produzione vera e propria.

­

La Confederazione (Pro Helvetia) potenzia le offerte di promozione nell'ambito dei fumetti, della letteratura fumettistica e della fotografia, oltre a svilup-

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pare le attività a favore della commercializzazione secondaria di opere interdisciplinari (adattamenti letterari per il cinema e i videogiochi).

­

La Confederazione (UFC) valuta l'impatto dell'obbligo di investimento in ambito cinematografico e sviluppa insieme ai partner rilevanti una politica audiovisiva più globale.

­

La Confederazione (UFC) incentiva la promozione in Svizzera di film svizzeri e della creazione cinematografica nazionale.

Campo d'azione «trasformazione digitale nella cultura» La Confederazione sostiene la trasformazione digitale degli attori culturali e considera i nuovi formati digitali e ibridi di produzione, diffusione e mediazione.

Fissa in merito le seguenti priorità: ­

La Confederazione (UFC) sostiene la trasformazione digitale delle organizzazioni di operatori culturali professionisti e delle organizzazioni nel settore amatoriale.

­

La Confederazione (UFC) regolamenta il deposito legale per i contenuti elettronici (deposito legale digitale) al fine di conservare la memoria digitale della BN.

­

La Confederazione integra i nuovi formati tecnologici e ibridi di produzione e diffusione nelle sue attività di promozione (Pro Helvetia) ed estende il sostegno della produzione cinematografica ai formati narrativi digitali nell'ambito della realtà virtuale (UFC).

­

La Confederazione (MNS) sviluppa la mediazione museale nello spazio virtuale.

Campo d'azione «cultura come dimensione della sostenibilità» La Confederazione adotta misure a favore della sostenibilità nel settore della cultura e promuove la coesione sociale mediante un vasto accesso alla cultura.

Fissa in merito le seguenti priorità: ­

La Confederazione (UFC) si impegna a favore di una cultura della costruzione di qualità come obiettivo sovraordinato per un ambiente costruito sostenibile (Processo di Davos) e sostiene l'«Alleanza di Davos per la cultura della costruzione» insieme all'economia privata.

­

La Confederazione promuove forme innovative di diffusione e scambio culturale a livello internazionale; sostiene gli operatori culturali nello sperimentare metodi di lavoro che rispettano le risorse (Pro Helvetia) e le produzioni cinematografiche sostenibili (UFC); favorisce l'economia circolare e l'impiego di materiali sostenibili (MNS).

­

La Confederazione (UFC) sostiene lo sviluppo di un programma per promuovere gli scambi di singoli allievi tra le regioni linguistiche.

­

La Confederazione (MNS) promuove l'inclusione e amplia l'accesso alla cultura per le persone con disabilità, soprattutto in ambito museale. Inoltre, raf27 / 128

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forza (UFC) il sostegno alle associazioni e al volontariato nel settore amatoriale.

Campo d'azione «patrimonio culturale come memoria vivente» La Confederazione si impegna a conservare, sviluppare e divulgare il patrimonio culturale materiale, immateriale e digitale della Svizzera e a rianalizzare con trasparenza le questioni legale al patrimonio culturale storicamente problematico.

Fissa in merito le seguenti priorità: ­

La Confederazione (UFC) attua in coordinamento con gli altri livelli dello Stato e altre organizzazioni rilevanti una strategia nazionale relativa alla conservazione del patrimonio culturale della Svizzera e al suo ulteriore sviluppo (attuazione della mozione 20.3930 CSEC-S).

­

La Confederazione (UFC) sostiene la salvaguardia e la trasmissione delle tradizioni viventi in Svizzera. Pone particolare attenzione a valorizzare l'artigianato tradizionale.

­

La Confederazione (MNS e UFC) analizza l'origine coloniale degli oggetti appartenenti alle sue collezioni, consolidando così la visione multiprospettica del patrimonio culturale conservato. Potenzia (UFC) il sostegno alla ricerca di terzi in questo ambito.

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La Confederazione (Consiglio federale) istituisce una commissione indipendente per i casi di patrimonio culturale problematico (attuazione della mozione 21.4403 Pult).

­

Finanzia (UFC) una piattaforma per la ricerca sulla provenienza dei beni culturali (attuazione della mozione 22.3023 CSEC-N).

Campo d'azione «collaborazione nell'ambito della cultura» La Confederazione rafforza la cooperazione e il coordinamento tra gli operatori culturali in Svizzera, intensifica la collaborazione con altri ambiti politici e nella politica culturale internazionale e sviluppa un monitoraggio del settore culturale.

Fissa in merito le seguenti priorità: ­

La Confederazione (UFC) amplia la collaborazione e il dialogo con i partner statali, le associazioni culturali e i promotori culturali privati. Sostiene manifestazioni di politica culturale (tavole rotonde, convegni ecc.) di importanza nazionale.

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La Confederazione (UFC in collaborazione con UST) mette a disposizione le basi statistiche rilevanti a livello nazionale per il settore culturale e sviluppa un monitoraggio basato su indicatori.

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La Confederazione (UFC) si impegna a migliorare il coordinamento e la cooperazione tra la politica culturale e le altre politiche, in particolare quelle per la pianificazione territoriale, le abitazioni, l'energia, la formazione, la migrazione, gli affari esteri, l'economia e il turismo.

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La Confederazione (UFC in collaborazione con la Segreteria di Stato del Dipartimento federale degli affare esteri DFAE, Presenza Svizzera PRS e la Di-

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rezione dello sviluppo e della cooperazione DSC) rafforza la presenza della Svizzera nella politica culturale internazionale, soprattutto a livello di cooperazione con l'UNESCO e con il Consiglio d'Europa, ed estende la collaborazione bilaterale nel trasferimento internazionale dei beni culturali agli Stati partner africani. Punta a partecipare ai programmi dell'UE nel settore della cultura.

2.2

Operatori della politica culturale della Confederazione

2.2.1

Ufficio federale della cultura

Personale (alla fine del 2023): 276 posti a tempo pieno Bilancio annuale (preventivo 2024 incluso il settore proprio): 219,1 milioni di franchi L'UFC è l'autorità specializzata per la politica culturale della Confederazione. Coordina le attività delle istituzioni culturali federali e assume i compiti statali in senso stretto, ossia sovrani, segnatamente l'impostazione delle condizioni quadro istituzionali, l'elaborazione di atti normativi in ambito culturale, l'elaborazione delle basi della politica culturale (valutazioni, studi, monitoraggio), la rappresentanza della Svizzera in organi specializzati e gruppi di lavoro nazionali nonché, in concertazione con il DFAE, la cura delle relazioni internazionali in ambito culturale (cfr. n. 4.6.3).

Le attività di promozione dell'UFC coprono gli ambiti cultura della costruzione (composto dai settori monumenti storici, patrimonio culturale e cultura della costruzione di qualità), cinema, cultura e società, creazione culturale, musei e collezioni, suddivisi in altrettante unità organizzative omonime. La BN costituisce un'ulteriore unità organizzativa dell'UFC.

Cultura della costruzione L'UFC coordina la politica svizzera sulla cultura della costruzione a livello nazionale e internazionale e dirige il relativo gruppo di lavoro interdipartimentale, composto da rappresentanti di 15 servizi federali che attuano insieme la Strategia sulla cultura della costruzione della Confederazione. Insieme ai Cantoni, eroga aiuti finanziari per misure legate alla tutela dei monumenti storici e all'archeologia e per progetti e organizzazioni. In qualità di servizio federale specializzato, l'UFC esamina l'impatto che i progetti edilizi della Confederazione e dei suoi istituti hanno sul patrimonio della cultura della costruzione e gestisce l'Inventario federale degli insediamenti svizzeri da proteggere d'importanza nazionale (ISOS). Gestisce inoltre la segreteria della Commissione federale dei monumenti storici (CFMS).

Nell'ambito della cultura della costruzione l'UFC elabora anche basi e sviluppa guide pratiche e strumenti specifici. Partecipa inoltre all'elaborazione di norme e standard e fornisce sostegno ai Cantoni attraverso consulenze e formazioni continue.

Cinema L'UFC promuove la creazione cinematografica svizzera a livello nazionale e internazionale. Sostiene la produzione e l'accesso alla cultura cinematografica, contribuendo 29 / 128

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mediante aiuti finanziari ai cinema e ai festival a garantire la pluralità dell'offerta culturale in Svizzera. La Fondazione Cineteca svizzera di Losanna, sostenuta dall'UFC, salvaguarda il patrimonio audiovisivo della Svizzera e lo rende accessibile al pubblico interessato. Oltre a ciò, l'UFC eroga aiuti finanziari per la formazione continua dei professionisti audiovisivi, la promozione cinematografica, il giornalismo cinematografico e l'accesso al cinema per bambini e giovani.

Anche l'attuazione della quota obbligatoria e dell'obbligo di investimento per i servizi televisivi e su richiesta ai sensi della modifica del 1° ottobre 202139 della legge del 14 dicembre 200140 sul cinema (LCin) sono di competenza dell'UFC, che esamina gli investimenti computabili delle imprese interessate e stila periodicamente un rapporto su queste attività. La LCin rivista è entrata in vigore il 1° gennaio 2024.

Cultura e società L'UFC promuove la partecipazione della popolazione alla vita culturale. Sostiene progetti e organizzazioni negli ambiti formazione musicale, promozione della lettura, cultura amatoriale e patrimonio culturale immateriale. Rientrano fra le sue competenze anche i programmi Gioventù e Musica (G+M) e Giovani Talenti Musica.

Un altro compito dell'UFC è conservare e incentivare la diversità linguistica e culturale. A questo scopo promuove le lingue minoritarie italiano e romancio, la comprensione tra le comunità linguistiche, la trasmissione della formazione svizzera presso le scuole svizzere all'estero e sostiene le organizzazioni e i progetti degli Jenisch e dei Sinti svizzeri.

Creazione culturale L'UFC è responsabile di attribuire e conferire i Premi culturali svizzeri nelle discipline arte, design, arti sceniche, letteratura, musica e design di libri. Con questi premi la Confederazione onora l'eccellenza degli operatori culturali e delle loro opere, contribuendo a promuoverli in Svizzera e all'estero. L'UFC eroga inoltre aiuti strutturali pluriennali a case editrici attive in ambito culturale. Per contribuire al miglioramento delle condizioni quadro e alla retribuzione adeguata degli operatori culturali, assegna contributi strutturali alle organizzazioni professionali che li riuniscono, forniscono loro consulenza e li rappresentano a livello nazionale.

Inoltre, è compito dell'UFC acquistare
opere per la Collezione d'arte della Confederazione, basandosi sulle raccomandazioni della Commissione federale d'arte e della Commissione federale del design.

Musei e collezioni L'UFC gestisce quattro musei (Museo della Collezione Oskar Reinhart «Am Römerholz» di Winterthur, Museo Vincenzo Vela di Ligornetto, Museo degli automi musicali di Seewen e Museo del convento di St. Georgen di Stein am Rhein) e le Collezioni d'arte della Confederazione (Collezione d'arte della Confederazione e Collezione della Fondazione Gottfried Keller).

39 40

RU 2023 531 RS 443.1

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Sostiene con contributi d'esercizio musei, collezioni e reti di terzi non gestiti dalla Confederazione. Inoltre, assegna contributi destinati a progetti per il mantenimento del patrimonio culturale mobile e partecipa alle spese per i premi assicurativi legati al prestito di opere per importanti mostre temporanee in Svizzera.

L'UFC gestisce l'Ente opere d'arte frutto di spoliazioni, centro di competenza federale per il patrimonio culturale problematico. È inoltre responsabile del Servizio specializzato trasferimento internazionale dei beni culturali, che opera per contrastare il furto, il saccheggio e l'importazione ed esportazione illegali di beni culturali.

Biblioteca nazionale svizzera La BN colleziona, cataloga, conserva e mette a disposizione gli Helvetica, ossia testi, immagini e documenti sonori che hanno un legame con la Svizzera: una parte significativa del patrimonio culturale dello Stato federale sin dalla sua fondazione nel 1848.

Oltre alla sede principale di Berna, gestisce la Fonoteca nazionale svizzera di Lugano e il Centre Dürrenmatt Neuchâtel. Le sue attività si fondano sulla legge del 18 dicembre 199241 sulla Biblioteca nazionale (LBNS).

In qualità di biblioteca pubblica, è accessibile a tutti senza limitazioni. Sul territorio nazionale collabora con le biblioteche cantonali e universitarie, con altre istituzioni culturali e della memoria e con enti di ricerca, mentre all'estero soprattutto con le biblioteche nazionali europee e con le associazioni bibliotecarie internazionali.

La BN possiede un corpus che supera i sette milioni di documenti. Prendendo spunto dalle sue collezioni, organizza regolarmente mostre e manifestazioni su temi sociali di attualità rivolte a un vasto pubblico.

2.2.2

Pro Helvetia

Personale (alla fine del 2023): 94 posti a tempo pieno, di cui 57 in Svizzera e 37 all'estero, distribuiti in 13 Paesi (Argentina, Bolivia, Brasile, Cile, Cina, Colombia, Egitto, Francia, India, Nigeria, Russia, Sudafrica e Uganda) Contributo della Confederazione (preventivo 2024):46 milioni di franchi Pro Helvetia, fondata nel 1939, è una fondazione di diritto pubblico della Confederazione dal 1949. A complemento dell'attività di promozione di Cantoni e Città, incentiva la creazione artistica e culturale elvetica contemporanea, oltre che la sua diffusione e promozione in Svizzera e all'estero, e cura gli scambi culturali a livello nazionale e internazionale. Inoltre, lancia progetti propri su temi culturali di attualità, gestisce sedi esterne (uffici di collegamento al Cairo, a Johannesburg, Mosca, Nuova Delhi, Shanghai e in Sudamerica) e il Centre culturel suisse di Parigi e partecipa in modo sostanziale al finanziamento dell'Istituto Svizzero di Roma e dello Swiss Institute di New York.

A eccezione del cinema, Pro Helvetia è attiva in tutte le discipline artistiche e sostiene la creazione e diffusione delle opere e dei progetti di artisti svizzeri. Sostiene esclusi41

RS 432.21

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vamente progetti professionali d'importanza nazionale o internazionale, che seleziona in base al loro valore artistico e alla varietà formale, sociale e di contenuti. Ogni anno offre sostegno a circa 2000 progetti culturali in tutte le regioni linguistiche della Svizzera e circa 3900 in oltre 120 Paesi (stato al 2022). Collegando la promozione nazionale a quella internazionale Pro Helvetia punta a un sostegno il più possibile efficace e orientato alla carriera degli operatori artistici e culturali della Svizzera.

Il mandato legale di Pro Helvetia comprende gli ambiti descritti qui di seguito: Nuove leve Il passaggio alla creazione artistica e culturale professionale è una fase decisiva di qualsiasi carriera nel mondo dell'arte. Le misure di promozione di Pro Helvetia perseguono quindi tre obiettivi: identificazione dei talenti, sviluppo del loro potenziale e confronto critico con il pubblico. Le misure coprono le varie fasi del processo di creazione e diffusione, dal sostegno per le opere, ai programmi di residenza e coaching, fino alle iniziative di interconnessione e promozione. I fattori di successo determinanti sono i contatti professionali con importanti organizzatori e partner, al fine di ottenere un posizionamento efficace a livello nazionale e internazionale degli artisti di talento.

Creazione artistica La promozione della creazione artistica e culturale professionale contemporanea riguarda sia le singole discipline, da quelle consolidate a quelle più giovani, sia le sinergie tra diverse discipline (p. es. performance letteraria, fumetto, sviluppo di videogiochi). I sussidi sono erogati per la ricerca, le opere, la creazione e la produzione. Pro Helvetia sostiene gli artisti di importanza nazionale e in particolare i progetti che si occupano di nuovi media, nuove tecnologie e questioni o tematiche sociali di rilievo.

Scambi culturali in Svizzera La diffusione e promozione dell'arte e della cultura è fondamentale per un settore culturale vivace e per gli scambi all'interno di una Svizzera plurilingue. Pro Helvetia sostiene quindi progetti e manifestazioni in ambito artistico che contribuiscono alla comprensione e all'incontro tra le culture e le regioni linguistiche svizzere, come ad esempio spettacoli, letture, concerti, mostre, traduzioni e festival.

Scambi culturali, diffusione e
promozione della cultura svizzera all'estero Pro Helvetia si occupa di diffondere all'estero le opere e i progetti di artisti svizzeri mediante sussidi per la realizzazione di manifestazioni, progetti e traduzioni. Le misure comprendono anche il finanziamento di presentazioni pubbliche, la realizzazione di eventi promozionali rivolti a organizzatori internazionali, la presenza a fiere di settore e a incontri di interconnessione, la partecipazione della Svizzera a manifestazioni internazionali (p. es. la Biennale di Venezia o il Festival del teatro di Avignone) e la fornitura di materiale promozionale. Gli uffici di collegamento curano i contatti con i partner e le istituzioni culturali locali, fungono da mediatori nelle rispettive regioni e offrono programmi di scambio, di ricerca e residenze che consentono ad artisti e operatori culturali svizzeri di integrarsi e creare reti a livello internazionale.

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Priorità tematiche Con programmi di sostegno e di ricerca specifici, Pro Helvetia contribuisce a identificare importanti tendenze e sfide in ambito culturale e a sviluppare misure pertinenti, fornendo impulsi per la politica di promozione e creando spazio per l'innovazione.

Mediazione artistica Pro Helvetia sostiene progetti innovativi che avvicinano il pubblico alle opere e ai processi artistici e che contribuiscono a un confronto autonomo con l'arte e la cultura.

Cultura popolare Pro Helvetia sostiene la cultura popolare svizzera nell'ambito degli scambi nazionali.

L'attenzione si concentra su progetti che affrontano in maniera innovativa le tradizioni e che sono rilevanti per lo sviluppo della cultura popolare svizzera. I grandi progetti possono essere sostenuti direttamente da Pro Helvetia, quelli più piccoli dal Fondo cultura popolare Pro Helvetia, amministrato su incarico della fondazione dalla Comunità di interessi per la cultura popolare in Svizzera e nel Principato del Liechtenstein (IGV).

2.2.3

Museo nazionale svizzero

Personale (alla fine del 2023): 202 posti a tempo pieno Contributo della Confederazione (preventivo 2024): 34,3 milioni di franchi Il MNS è stato inaugurato a Zurigo nel 1898 e dal 2010 è un istituto di diritto pubblico dotato di personalità giuridica integrato al DFI. Si compone oggi di tre musei (Museo nazionale di Zurigo, Castello di Prangins, Forum della storia svizzera di Svitto) e del Centro delle collezioni di Affoltern am Albis. Secondo la legge del 12 giugno 200942 sui musei e le collezioni (LMC), il suo mandato consiste nel rappresentare la storia della Svizzera, affrontare il tema delle sue molteplici identità e offrire consulenza ad altri musei e collezioni in Svizzera. Nello svolgimento della sua attività applica il Codice etico dell'ICOM.

Collezione Il MNS ospita la più grande collezione storico-culturale della Svizzera con oltre 870 000 oggetti che coprono un periodo compreso tra la preistoria e i giorni nostri nonché diversi milioni di fotografie. La collezione è alla base dell'attività espositiva e di mediazione culturale del MNS ed è anche un'importante fonte per gli istituti di ricerca e formazione. La base decisionale per le nuove acquisizioni è una strategia collezionistica aggiornata annualmente.

Il Centro delle collezioni di Affoltern am Albis garantisce a lungo termine la conservazione a regola d'arte delle collezioni e il loro studio. Aperto nel 2007, è diventato un centro di competenze e servizi riconosciuto a livello europeo nell'ambito della conservazione dei beni culturali. In due sedi, su una superficie complessiva di circa 42

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25 000 m2, si trovano i depositi, gli atelier e i laboratori di conservazione, restauro e studio degli oggetti, il servizio registrazione e prestiti, il laboratorio fotografico e la logistica.

Mostre L'attività espositiva e di mediazione culturale del MNS si rivolge a un vasto pubblico.

Oltre a proporre mostre permanenti sulla storia svizzera e mostre temporanee su determinate collezioni, il programma è incentrato anche su tematiche storico-culturali che presentano un legame con l'attualità. L'offerta prevede inoltre mostre espressamente dedicate ai bambini e alle famiglie. Si stanno inoltre sperimentando nuovi formati con un maggiore coinvolgimento del pubblico. Nel 2023 il Castello di Prangins ha inaugurato la mostra permanente interamente rinnovata, mentre al Forum della storia svizzera di Svitto sono ora in fase di pianificazione le nuove mostre permanenti, la cui inaugurazione avverrà una volta conclusa la ristrutturazione integrale degli impianti tecnici, che inizierà presumibilmente entro la fine del periodo di finanziamento.

L'offerta espositiva del MNS è completata da un ricco programma di visite, laboratori e manifestazioni in tutte le sedi.

Cooperazioni nella ricerca e nella formazione Il MNS cura scambi regolari e collaborazioni con istituzioni partner svizzere ed estere per la realizzazione di mostre, la ricerca conservativa e l'analisi di oggetti. Alle scuole universitarie offre moduli formativi sulla conservazione dei beni culturali, sul lavoro collezionistico e sulla museologia.

Mediazione nello spazio digitale Nel periodo 2021­2024 il MNS ha ampliato la sua offerta di mediazione culturale online. Visite guidate online con chat dal vivo, tour virtuali attraverso le mostre attuali e passate, video sui singoli oggetti, tavole rotonde in formato ibrido, serie di podcast e un blog esistente dal 2017 con un numero crescente di partecipanti permettono di raggiungere il pubblico anche quando non è al museo e di divulgare la storia e la cultura svizzere nello spazio digitale.

2.3

Valutazione del messaggio sulla cultura 2021­2024

Di seguito sono illustrati nove progetti di particolare rilievo dal punto di vista finanziario o dei contenuti che sono stati attuati nel periodo 2021­2024. Ulteriori attività sono state valutate nello stesso periodo, alcune delle quali sono menzionate nel numero 4, e sono state svolte direttamente dagli attori federali, commissionate a terzi o eseguite dal CDF.

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Obbligo di investimento nella creazione cinematografica svizzera (UFC): le imprese che in Svizzera mostrano film nei loro programmi, o li offrono tramite servizi elettronici su richiesta o in abbonamento, devono destinare ogni anno almeno il 4 per cento dei loro proventi lordi alla creazione cinematografica svizzera indipendente o versare una corrispondente tassa sostitutiva. L'obbligo di investimento si applica dal 1° gennaio 2024. Entro la fine del 2028

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l'UFC redigerà all'attenzione del Consiglio federale un rapporto sull'obbligo di investimento e sui relativi effetti sulla produzione audiovisiva in Svizzera.

43

44

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Attuazione della Strategia sulla cultura della costruzione (UFC): la Strategia sulla cultura della costruzione43 adottata dal Consiglio federale il 26 febbraio 2020 mira a rafforzare globalmente la cultura della costruzione nelle attività della Confederazione. Partecipano alla realizzazione della Strategia 15 servizi federali sotto la direzione dell'UFC. Il primo piano d'azione per il periodo 2020­2023 conteneva 41 misure concrete. Le priorità riguardavano la collaborazione interdisciplinare, l'elaborazione di basi, la promozione delle competenze specialistiche e la mediazione. A livello internazionale la Svizzera è riuscita a consolidare il suo ruolo di guida. In occasione della seconda conferenza dei ministri della cultura europei sulla cultura della costruzione, tenutasi dal 14 al 16 gennaio 2023, è stata lanciata l'«Alleanza di Davos per la cultura della costruzione», che riunisce attori internazionali del settore pubblico, dell'economia e della società civile.

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Scambi in ambito scolastico (UFC): nel novembre 2017 la Confederazione e i Cantoni hanno adottato la Strategia svizzera per gli scambi e la mobilità44 che crea le premesse per una collaborazione efficace tra la Confederazione e i Cantoni in questo ambito. Nel periodo di finanziamento 2021­2024, in collaborazione con i Cantoni e le associazioni di categoria è stato avviato un programma nazionale di scambi durante la formazione professionale di base per sostenere le scuole professionali, le aziende formatrici, le associazioni di categoria, gli uffici cantonali della formazione professionale e le altre organizzazioni che si occupano di formazione professionale nell'attuare i progetti di scambio. Grazie al programma numerose persone in formazione e molti giovani diplomati hanno già potuto acquisire esperienze lavorative in un'altra regione linguistica della Svizzera.

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Promozione dei talenti in ambito musicale (UFC): dal 2022 Giovani Talenti Musica sostiene i Cantoni nello sviluppo e nell'attuazione di programmi di promozione dei talenti. I programmi cantonali puntano a identificare precocemente i bambini e i giovani dotati di un potenziale musicale superiore alla media e a promuoverli in base alle loro esigenze individuali. Alla fine del 2022 già 15 Cantoni avevano espresso la volontà di parteciparvi. Giovani Talenti Musica integra il programma federale G+M esistente dal 2016 e orientato alla promozione su larga scala, che a fine 2022 aveva già coinvolto 125 000 bambini e giovani.

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Consolidamento del design e dei media interattivi (Pro Helvetia): integrando nella sua offerta la promozione del design, incluso lo sviluppo di videogiochi (in precedenza media interattivi), Pro Helvetia è riuscita a consolidare con successo il modello di promozione basato su tre pilastri: sussidi per la realizUfficio federale della cultura (ed.): Strategia interdipartimentale per la promozione della cultura della costruzione, Berna 2020; consultabile su: www.cultura-svizzera.admin.ch > Cultura della costruzione > Il concetto di cultura della costruzione > Strategia sulla cultura della costruzione.

Consultabile su: www.cultura-svizzera.admin.ch > Lingue e società > Lingue > Possibilità di sostegno > Scambi in ambito scolastico.

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zazione di opere, misure di mentorato e coaching, partecipazione a fiere internazionali. Questo modello consente di accompagnare in modo mirato e sin dalle prime fasi i progetti, soprattutto quelli dei giovani creativi, lungo la catena del valore specifica del settore, così da inserire gradualmente i talenti più promettenti sul mercato internazionale. Partendo dalle piattaforme digitali SwissGames e DesignSwitzerland, mediante attività promozionali mirate Pro Helvetia è riuscita ad aumentare la visibilità internazionale delle produzioni svizzere nel design, incluso lo sviluppo di videogiochi, e a posizionarle come innovative e sostenibili.

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Intensificazione e maggiore flessibilità delle residenze (Pro Helvetia): in collaborazione con due rinomate istituzioni europee («V2» di Rotterdam e «transmediale» di Berlino) Pro Helvetia ha creato un nuovo programma di residenza per chi opera nell'arte digitale, il quale offre a otto artisti svizzeri l'opportunità di usufruire di una residenza che prevede quattro settimane in forma digitale e quatto in presenza. È stato anche lanciato un programma di residenza presso il Palazzo Trevisan di Venezia. Oltre ai nuovi programmi di residenza tematici sono state migliorate le condizioni generali dei programmi esistenti, in particolare per ciò che riguarda il sostegno agli artisti con figli minorenni.

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Arte, tecnologia e scienza (Pro Helvetia): nel periodo di finanziamento 2021­ 2024 Pro Helvetia ha introdotto diverse misure per potenziare la ricerca e la produzione artistica al crocevia tra arte, scienza e tecnologia. A tal fine ha avviato partenariati con rinomate istituzioni internazionali che promuovono la collaborazione con artisti e operatori culturali svizzeri e favoriscono la loro integrazione in reti nazionali e internazionali di scienziati e specialisti del settore tecnologico. Insieme all'Organizzazione europea per la ricerca nucleare (CERN) Pro Helvetia offre ad esempio residenze nazionali e internazionali.

Inoltre, in collaborazione con lo Swiss Polar Institute e con l'Istituto Adolphe Merkle ha realizzato bandi di concorso che permettono di svolgere ricerche e progetti artistici presso gli istituti citati.

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Infrastruttura (MNS): il periodo di finanziamento 2021­2024 si è contraddistinto per la pianificazione, la preparazione e l'esecuzione di vasti interventi infrastrutturali presso le sedi di Affoltern am Albis, Prangins e Svitto. In stretta collaborazione con l'Ufficio federale delle costruzioni e della logistica (UFCL) è stata sostanzialmente conclusa la fase di progettazione per l'ampliamento del Centro delle collezioni di Affoltern am Albis, che riguarda l'estensione dell'edificio nella sede di Lindenmoosstrasse e il trasferimento nello stesso dei depositi e delle strutture ora ubicati nella vecchia e ormai inadeguata sede di Zeughausstrasse. L'inizio dei lavori è previsto per il 2026. Nel 2021 e nel 2022 sono state ristrutturate le sale espositive del Castello di Prangins e aggiornate le attrezzature tecniche. Tra il 2021 e il 2023 in questi spazi sono state progressivamente inaugurate quattro nuove mostre permanenti.

Nell'autunno 2022 è iniziata la pianificazione preliminare per la ristrutturazione integrale degli impianti tecnici al Forum della storia svizzera di Svitto.

L'inizio dei lavori è previsto nella seconda metà del periodo di finanziamento 2025­2028.

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­

2.4

Il digitale nei musei (MNS): nel 2021 il MNS ha avviato un vasto processo di trasformazione digitale. Da allora, nell'ambito della collezione, della gestione e delle relazioni con la clientela sono state gettate importanti basi per l'avanzamento della digitalizzazione. Per il 2024 è prevista l'introduzione di un nuovo sistema di gestione delle collezioni basato sui flussi di lavoro, indipendente dalle piattaforme utilizzate, ottimizzato e più fruibile. Con la creazione della divisione Trasformazione digitale e innovazione sono state gettate le basi organizzative per l'attuazione di progetti a medio e lungo termine nell'ambito della trasformazione digitale del MNS.

Rapporto con il programma di legislatura e con le strategie del Consiglio federale

Il presente messaggio è stato annunciato nel messaggio del 24 gennaio 202445 sul programma di legislatura 2023­2027 ed è armonizzato con le seguenti strategie del Consiglio federale: ­

Strategia Svizzera Digitale 2024 dell'8 dicembre 202346;

­

Strategia interdipartimentale per la promozione della cultura della costruzione del 26 febbraio 202047;

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Strategia in materia di protezione del patrimonio culturale minacciato 2019­ 2023 dell'8 marzo 201948;

­

Strategia per uno sviluppo sostenibile 2030 del 23 giugno 202149.

2.5

Stralcio di interventi parlamentari

Con il presente messaggio viene proposto di togliere dal ruolo gli interventi parlamentari seguenti: La mozione 19.3627 Streiff-Feller Dare risalto alla storia delle donne in Svizzera con un museo nazionale a loro dedicato, nella versione adottata dal Parlamento, chiede che nel prossimo messaggio sulla cultura sia previsto il sostegno di una rete sulla storia dell'uguaglianza tra uomini e donne in Svizzera ai sensi dell'articolo 10 LPCu. Il presente messaggio prevede il sostegno di una tale rete (cfr. n. 4.3.1 e 6.2.2).

La mozione 20.3930 CSEC-S Strategia relativa alla conservazione del patrimonio culturale della Svizzera chiede essenzialmente che sia elaborata una strategia nazionale per la conservazione del patrimonio culturale della Svizzera. Il Dialogo culturale nazionale si è occupato di redigerla e ne ha autorizzata la pubblicazione il 13 novem45 46 47 48 49

FF 2024 525, pag. 79 Consultabile su: digital.swiss > Strategia > Strategia Svizzera digitale > Download.

Consultabile su: www.cultura-svizzera.admin.ch > Cultura della costruzione > Il concetto di cultura della costruzione > Strategia sulla cultura della costruzione.

Consultabile su: www.cultura-svizzera.admin.ch > Attualità > Attualità 2019.

Consultabile su: www.are.admin.ch > Sviluppo sostenibile > Strategia e rapporti > Strategia per uno sviluppo sostenibile.

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bre 202350. Gli elementi principali della strategia sono menzionati nel presente messaggio (cfr. n. 4.3.1).

Le mozioni 21.3172 Jositsch e 21.3181 Heer Memoriale svizzero delle vittime del nazionalsocialismo, di uguale tenore, chiedono la creazione un memoriale ufficiale svizzero per le vittime del nazionalsocialismo. Il Consiglio federale si impegna affinché le vittime delle persecuzioni nazionalsocialiste e dell'olocausto non siano dimenticate. Nella sua seduta del 26 aprile 2023 ha quindi autorizzato 1,4 milioni di franchi per la realizzazione di un tale memoriale. Il monumento, di cui si sta pianificando la realizzazione, sarà ubicato nella Città di Berna e liberamente accessibile. Il presente messaggio prevede inoltre il sostegno di una rete ai sensi dell'articolo 10 LPCu che si occupi di divulgare la storia delle vittime del nazionalsocialismo (cfr. n. 4.3.1 e 6.2.2).

La mozione 21.4403 Pult Istituire una commissione indipendente per i beni culturali sottratti a seguito delle persecuzioni naziste chiede di istituire una commissione indipendente che si occupi dei beni culturali sottratti nel contesto delle persecuzioni naziste. Ciò è avvenuto con l'ordinanza del 22 novembre 202351 sulla Commissione indipendente per il patrimonio culturale storicamente problematico (OCIPP). Il presente messaggio prevede che la commissione sia sancita nella legge del 20 giugno 202352 sul trasferimento dei beni culturali (LTBC) (cfr. n. 5.4 e disegno 4).

La mozione 22.3023 CSEC-N Piattaforma per la ricerca sulla provenienza dei beni culturali in Svizzera chiede essenzialmente che sia sostenuta una piattaforma consistente in una banca dati per la ricerca sulla provenienza dei beni culturali. Il presente messaggio crea le basi legali per il sostegno di tale piattaforma (cfr. n. 5.4 e disegno 4).

3

Risultati della consultazione

Il 9 giugno 2023 il Consiglio federale ha avviato la consultazione sull'avamprogetto di messaggio sulla cultura 2025­2028. Gli ambienti interessati hanno potuto esprimersi in merito fino al 22 settembre 202353.

Sono pervenuti in totale 369 pareri. Hanno inoltrato un parere tutti i Cantoni, la Conferenza svizzera dei direttori cantonali della pubblica educazione (CDPE), 6 partiti politici rappresentati nell'Assemblea federale (Alleanza del Centro, I Verdi, PEV, PLR, PS e UDC), 3 associazioni mantello nazionali dei Comuni, delle città e delle regioni di montagna (Associazione dei Comuni Svizzeri [ACS], Unione delle città svizzere [UCS] e Gruppo svizzero per le regioni di montagna), 3 associazioni mantello nazionali dell'economia (Unione sindacale svizzera [USS], Unione svizzera delle arti e mestieri [usam] ed economiesuisse) e numerose organizzazioni, principalmente del settore della cultura.

50 51 52 53

Consultabile su: www.cultura-svizzera.admin.ch > Temi > Dialogo culturale nazionale.

RS 444.21 RS 444.1 La documentazione relativa alla consultazione e il rapporto sui risultati della consultazione sono consultabili su www.admin.ch > Diritto federale > Procedure di consultazione > Procedure di consultazione concluse > 2023 > DFI > 2023/17.

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I pareri sono stati raggruppati in cinque temi fondamentali e riportati nel rapporto sui risultati della consultazione ricalcando la struttura del questionario per la consultazione. I partecipanti si sono espressi essenzialmente come esposto di seguito.

Attuali sfide e campi d'azione per la cultura in Svizzera Quasi tutti i partecipanti valutano in modo sostanzialmente positivo l'analisi delle sfide per la cultura in Svizzera e i campi d'azione definiti. La maggior parte delle sfide è stata giudicata pertinente nei contenuti e la definizione dei campi d'azione convincente. Molti partecipanti hanno elogiato e definito esemplare il processo di elaborazione del presente messaggio e l'inclusione dei punti di vista dei diversi gruppi di interesse.

Priorità della Confederazione Le misure prioritarie della Confederazione in merito ai singoli campi d'azione godono sostanzialmente di ampio consenso e vengono respinte solo dall'UDC e dall'usam.

Maggiore collaborazione nella politica culturale I Cantoni, la CDPE, l'usam e l'UCS sono favorevoli a proseguire la collaborazione esistente con la Confederazione, ma respingono nettamente l'eventuale suo proposito di ricoprire una funzione di guida nel settore della cultura. In merito al Dialogo culturale nazionale, i Cantoni, la CDPE e l'UCS evidenziano la necessità di un maggiore coordinamento dei partner statali riguardo ai prossimi passi. Un'ampia alleanza di organizzazioni sottolinea la necessità di una cooperazione e un coordinamento maggiori nella politica culturale svizzera e giudica positivamente le iniziative proposte nel progetto posto in consultazione, in particolare l'istituzionalizzazione della collaborazione con la società civile e il settore privato.

Modifica della legge sulla protezione della natura e del paesaggio La proposta di modifica della legge federale del 1° luglio 196654 sulla protezione della natura e del paesaggio (LPN) ha ricevuto ampio consenso dai Cantoni e dalle organizzazioni consultate. Pur non respingendola, si sono dimostrati scettici l'Alleanza del Centro e il PLR. Le associazioni economiesuisse, ACS e usam respingono la revisione.

Modifica della legge sulla Biblioteca nazionale La proposta di modifica della LBNS ha suscitato pareri contrastanti. I Cantoni, vari partiti politici (Alleanza del Centro, I Verdi, PLR), l'UCS e
numerose organizzazioni nell'ambito del patrimonio culturale sono favorevoli alla revisione e in alcuni casi la ritengono un «passo a lungo atteso». Altre organizzazioni culturali e le società di gestione dei diritti d'autore respingono nettamente la soluzione proposta.

Altri argomenti Oltre alle risposte alle cinque domande del questionario sono pervenuti numerosi altri riscontri su altri argomenti, in particolare sul quadro finanziario previsto, che nel pro54

RS 451

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getto posto in consultazione ammontava a 1001,9 milioni di franchi. La maggioranza dei partecipanti (tra cui la CDPE, quasi tutti i Cantoni, I Verdi, il PS, l'ACS, l'UCS e gran parte delle organizzazioni) chiede un sensibile aumento dei mezzi finanziari destinati alla cultura rispetto a quanto previsto nel progetto in consultazione. Il PLR vorrebbe concedere solo la compensazione del rincaro e rinunciare a un aumento reale dei mezzi dello 0,2 per cento annuo. UDC e usam ritengono che i mezzi finanziari proposti andrebbero sensibilmente ridotti.

In base ai risultati della consultazione il Consiglio federale ha apportato alcuni adeguamenti al progetto: ­

Il termine «governance», criticato perché troppo orientato al controllo, è stato sostituito da «collaborazione». È stato inoltre precisato che gli «obiettivi della politica culturale» (cfr. n. 1.2) vanno intesi come indirizzi orientativi.

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Invece del bando che era stato annunciato per il sostegno alle reti di terzi sono previste una valutazione preliminare e una rielaborazione concettuale delle misure di promozione. Vengono inoltre leggermente aumentati i mezzi finanziari per il sostegno alle reti di terzi, dato che nel prossimo periodo di finanziamento saranno sostenute due nuove reti (cfr. n. 2.5, 4.3.1 e 6.2.2).

­

Si rinuncia a sostenere il giornalismo culturale, poiché le misure proposte (sostegno di formati digitali partecipativi nel giornalismo e nella mediazione culturale) non hanno trovato sostegno in sede di consultazione.

­

Si riconosce l'importante compito di mediazione dei cinema aumentando leggermente i mezzi finanziari.

­

La modifica della LBNS è adeguata in alcuni punti così da prendere in considerazione le critiche espresse in sede di consultazione. È stato in particolare chiarito che il deposito legale riguarda esclusivamente le opere già pubblicate.

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Ora la Commissione indipendente per il patrimonio culturale storicamente problematico è sancita nella LTBC (cfr. n. 5.4 e disegno 4).

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Infine, alla luce dei pareri risultanti dalla consultazione, sono state apportate alcune integrazioni e precisazioni materiali. L'intelligenza artificiale, le piattaforme di streaming musicale e la crisi del giornalismo culturale sono ad esempio trattate in modo più esaustivo tra le sfide per la cultura in Svizzera.

Nell'ambito delle misure di riequilibrio del bilancio adottate il 14 febbraio 2024, il Consiglio federale ha fissato il quadro finanziario complessivo per il messaggio sulla cultura 2025­2028 a 987,9 milioni di franchi. Ciò corrisponde a una riduzione di 14 milioni di franchi rispetto al progetto posto in consultazione.

4

Misure di promozione

Le misure di promozione della Confederazione si basano sui principi fondamentali della sussidiarietà, della collaborazione nonché della promozione della diversità e dell'accesso alla cultura. Il principio di sussidiarietà deriva dalla ripartizione costitu-

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zionale delle competenze tra gli attori statali, ampiamente illustrata nel messaggio sulla cultura 2012­201555.

La promozione federale della cultura persegue i seguenti obiettivi: rafforzare la coesione e la pluralità culturale in Svizzera; promuovere un'offerta culturale varia e di alta qualità, creare condizioni quadro favorevoli per gli operatori culturali e per le istituzioni e organizzazioni culturali; permettere e facilitare alla popolazione l'accesso alla cultura; far conoscere la creazione culturale svizzera nel mondo (art. 3 LPCu).

Nel definire le sue priorità in materia di politica culturale, la Confederazione è tenuta a collaborare con i Cantoni, le Città e i Comuni (art. 5 LPCu). Sostiene in linea di principio solo i progetti, le istituzioni e le organizzazioni di interesse nazionale (art. 6 LPCu) e dà la priorità ai progetti che contribuiscono in modo particolare alla pluralità culturale e linguistica o permettono un ampio accesso della popolazione alla cultura (art 8 LPCu).

Le sfide per la cultura in Svizzera hanno sempre più spesso una dimensione sovraregionale e anche internazionale che interessa tutti livelli dello Stato nelle rispettive sfere di competenza (cfr. n. 1.2). Con la crescente interdipendenza delle diverse aree tematiche aumenta inoltre il bisogno di collaborazione e di un'integrazione più mirata con altri ambiti politici, il che richiede una maggiore cooperazione e un più stretto coordinamento (cfr. n. 2.1.1).

Per rispondere a queste necessità, la Confederazione ha ridefinito la propria politica culturale per il periodo 2025­2028, analizzando e laddove necessario adeguando le misure di promozione esistenti sulla base delle sfide individuate. I seguenti capitoli descrivono la situazione iniziale e gli adeguamenti previsti per ciascuna disciplina, vale a dire per ciascun ambito di promozione. Alcuni adeguamenti riguardano l'introduzione di nuove misure, altri l'ulteriore sviluppo di misure esistenti. Sono interamente attuati nel quadro dei mezzi finanziari richiesti.

4.1

Creazione culturale professionale in generale

4.1.1

Organizzazioni di operatori culturali professionisti

Situazione iniziale Le organizzazioni di operatori culturali professionisti costituiscono un indispensabile elemento di raccordo fra la creazione cultuale professionale e gli enti pubblici e partecipano alla definizione delle strategie e delle misure della politica culturale. Contribuiscono inoltre a migliorare le condizioni di lavoro degli operatori culturali professionisti.

Nel periodo di finanziamento 2021­2024 è stato indetto un bando di concorso che ha portato alla stipula di contratti di prestazioni con 12 associazioni attive a livello nazionale che rappresentano operatori culturali professionisti attivi nelle discipline dell'arte, della danza, del design, del cinema, della letteratura, dei media interattivi, della musica e del teatro. Tali associazioni sono strettamente legate alle discipline di 55

FF 2011 2701, pag. 2713

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appartenenza e ne rappresentano gli interessi, formulando in particolare raccomandazioni in merito alla retribuzione adeguata di chi le esercita.

Adeguamenti nel periodo 2025­2028 Il sostegno alle associazioni nazionali di operatori culturali professionisti proseguirà anche nel periodo di finanziamento 2025­2028. Al fine di contribuire al miglioramento delle condizioni quadro per la creazione culturale professionale in Svizzera, l'UFC esaminerà la possibilità di creare un centro di consulenza e servizi per gli operatori culturali e analizzerà il fabbisogno di un eventuale centro di contatto nazionale per la prevenzione e l'accertamento degli abusi (cfr. n. 4.1.2 e 4.1.3).

4.1.2

4.1.2 Sicurezza sociale degli operatori culturali

Situazione iniziale Le sfide relative alla sicurezza sociale degli operatori culturali sono descritte sopra nella parte dedicata al campo d'azione «Cultura come settore occupazionale» (cfr. n. 1.2.1). La problematica è illustrata in modo esaustivo nel rapporto del Consiglio federale del 9 giugno 2023 in adempimento del postulato 21.3281 Maret56. Il rapporto evidenzia che tra il 2010 e il 2020 il numero di occupati nel settore della cultura è cresciuto e che, al contempo, è aumentata in misura superiore alla media l'incidenza del lavoro a tempo parziale. Inoltre, gli impieghi a tempo determinato, l'attività dipendente per più datori di lavoro e l'attività indipendente sono più diffusi nel settore della cultura e il reddito degli operatori culturali è inferiore al reddito medio nell'economia generale.

Gli operatori culturali hanno spesso delle lacune sostanziali nella previdenza per la vecchiaia e specificamente nel secondo pilastro. Ciò è dovuto in parte a fattori sistemici legati alle attuali disposizioni sulla soglia d'entrata e sulla deduzione di coordinamento nella previdenza professionale. Tuttavia queste lacune previdenziali, soprattutto nel caso degli indipendenti, sono determinate anche dalla loro situazione reddituale che, stando ai sondaggi, spesso non consente loro di finanziare una previdenza professionale sufficiente. Inoltre molti lavoratori indipendenti del settore della cultura non sono sufficientemente coperti contro il rischio di perdita di guadagno in caso di infortunio o malattia.

Negli ultimi anni, le associazioni professionali e altri attori culturali hanno effettuato diversi studi e avanzato proposte per migliorare la sicurezza sociale degli operatori culturali.

Adeguamenti nel periodo 2025­2028 Il rapporto del 9 giugno 2023 sulla sicurezza sociale degli operatori culturali in Svizzera valuta quelle che il Consiglio federale considera le più importanti proposte di miglioramento avanzate dalle associazioni professionali e da altri attori culturali.

Preannuncia inoltre misure concrete, illustrate qui di seguito.

56

Consultabile in tedesco e francese su www.parlament.ch > 21.3281 > Bericht in Erfüllung des parlamentarischen Vorstosses.

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Centro di consulenza e servizi per gli operatori culturali La Confederazione (UFC e Ufficio federale delle assicurazioni sociali UFAS) verificherà assieme alle associazioni culturali se è necessario creare un servizio nazionale che faciliti in particolare lo svolgimento dell'amministrazione legata alle assicurazioni sociali. Si tratterebbe di un centro di consulenza e servizi con il compito di consigliare gli specialisti delle associazioni culturali nelle questioni di diritto sociale, offrire eventualmente il prestito di personale e occuparsi dei conteggi con le assicurazioni sociali.

La Confederazione è disponibile a sostenere sul piano specialistico (UFAS) e finanziario (UFC) le associazioni culturali nella creazione di tale servizio.

Procedura di conteggio semplificata per le associazioni amatoriali e le piccole organizzazioni culturali La Confederazione (UFAS e UFC) valuterà assieme alle associazioni culturali come far conoscere meglio anche nel settore della cultura la procedura di conteggio semplificata prevista dalla legge del 17 giugno 200557 contro il lavoro nero (LLN).

Miglioramenti nella previdenza per la vecchiaia e nell'assicurazione infortuni facoltativa ­

La Confederazione (Consiglio federale) integrerà volta per volta l'elenco dei datori di lavoro all'articolo 34d capoverso 2 dell'ordinanza del 31 ottobre 194758 sull'assicurazione per la vecchiaia e i superstiti (OAVS).

­

La Confederazione (UFC) discuterà nuovamente con le associazioni culturali la possibilità di fondare un istituto di previdenza collettivo per tutti gli operatori culturali.

­

La Confederazione (Ufficio federale della sanità UFSP) valuterà l'abbassamento della soglia di entrata per l'assicurazione infortuni facoltativa dei lavoratori indipendenti (eventuale modifica dell'art. 138 dell'ordinanza del 20 dicembre 19859 sull'assicurazione contro gli infortuni OAINF).

­

A complemento delle misure previste dalla Confederazione e in base a una raccomandazione del Dialogo culturale nazionale del 10 maggio 2021, i Cantoni e le Città stanno valutando possibili miglioramenti per fare sì che i beneficiari dei loro aiuti finanziari versino i contributi della previdenza professionale.

Determinazione semplificata dello stato secondo il diritto in materia di assicurazioni sociali Le casse di compensazione AVS elaboreranno insieme all'UFAS un'applicazione web che permetta di semplificare la determinazione dello stato contributivo dei lavoratori. L'UFAS rivedrà inoltre le istruzioni dell'Amministrazione federale per le casse di compensazione AVS in merito al trattamento dei compensi degli operatori culturali

57 58 59

RS 822.41 RS 831.101 RS 832.202

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e le adatterà laddove necessario per tenere conto il più possibile delle peculiarità dei rapporti di lavoro nel settore della cultura.

Retribuzione adeguata degli operatori culturali ­

La Confederazione (UFC e Pro Helvetia) valuterà le domande di sostegno anche in base al compenso previsto per gli operatori culturali allo scopo di garantire loro un livello di retribuzione adeguato. Per gli operatori culturali professionisti l'adeguatezza della retribuzione va stabilita in base alle raccomandazioni delle associazioni professionali nazionali in merito ai compensi e agli onorari. In casi giustificati (p. es. per le nuove leve) sono ammessi scostamenti.

­

La Confederazione (UFC) favorirà l'accesso digitale e centralizzato alle raccomandazioni delle associazioni professionali nazionali in merito ai compensi e agli onorari nonché a ulteriori informazioni sulla sicurezza sociale degli operatori culturali.

­

La Confederazione (UFC) istituirà un gruppo di lavoro nazionale che si occupi delle piattaforme di streaming e in particolare dei loro modelli di remunerazione dei musicisti (cfr. il parere del Consiglio federale del 21 febbraio 2024 in merito alla mozione Müller-Altermatt 23.4528 Eliminare la discriminazione dei musicisti svizzeri nel mercato dello streaming). Continuerà inoltre a seguire con attenzione gli effetti dell'IA sulla situazione reddituale degli operatori culturali.

Promozione culturale rivolta all'intero processo creativo Nella promozione la Confederazione (UFC e Pro Helvetia) attribuirà un peso maggiore alle fasi del processo creativo che precedono e seguono la produzione, ossia dapprima il lavoro di ricerca e sviluppo e in seguito la promozione, diffusione e mediazione. Il lavoro artistico sarà preso in considerazione in tutte le sue tappe e avrà maggiori possibilità di essere retribuito.

4.1.3

Integrità fisica e psichica degli operatori culturali

Situazione iniziale Negli ultimi anni sono venuti alla luce diversi casi di abusi nelle imprese culturali svizzere. Si sono riscontrate sia aggressioni all'integrità fisica degli operatori culturali, in particolare abusi sessuali, sia violazioni della loro integrità psichica, per esempio sotto forma di mobbing e umiliazioni. Questi episodi sono favoriti dal fatto che nelle imprese culturali vi è spesso uno squilibrio a livello di rapporti di potere. Anche la precarietà economica di molti operatori culturali determina una condizione di dipendenza che li espone più facilmente ad abusi.

Adeguamenti nel periodo 2025­2028 In Svizzera, in determinate discipline e realtà locali esistono già alcune iniziative per la prevenzione degli abusi e la consulenza degli operatori culturali. Nel prossimo pe44 / 128

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riodo di finanziamento, la Confederazione raccoglierà informazioni sulle offerte esistenti, analizzerà il fabbisogno ed elaborerà possibili modelli per un eventuale centro di contatto nazionale.

4.1.4

Diffusione, promozione e scambi culturali all'estero

Situazione iniziale L'UFC e la fondazione Swissfilms sostengono la diffusione internazionale delle opere cinematografiche, mentre Pro Helvetia si assume questo compito per le opere di tutte le altre discipline artistiche, oltre a promuovere la presenza della Svizzera ai grandi eventi internazionali come le Biennali Arte e Architettura di Venezia o le fiere del libro. Nella misura in cui i contenuti e gli obiettivi lo consentono, l'UFC e Pro Helvetia collaborano con le sedi esterne del DFAE. Questo capitolo illustra le attività di Pro Helvetia (a complemento di quanto riportato ai numeri da 4.2.1 a 4.2.6).

La diffusione internazionale della cultura e gli scambi culturali perseguono obiettivi diversi con metodi differenti e implicano misure di promozione che si completano a vicenda: ­

Diffusione dell'arte e della cultura svizzere: l'obiettivo è quello di promuovere le carriere artistiche degli operatori culturali svizzeri nell'industria culturale internazionale, permettendo loro di inserirsi in una rete e affermarsi nel contesto internazionale. La Confederazione promuovere la diffusione all'estero con diverse misure.

­

Scambi culturali internazionali: i progetti di scambio tra operatori culturali di diverse culture tengono conto del rispettivo contesto culturale e sociopolitico.

Date le disuguaglianze strutturali, richiedono un lavoro di sviluppo nel medio e lungo termine e devono essere avviati e sostenuti in modo mirato.

Per la diffusione della cultura e gli scambi in ambito internazionale Pro Helvetia ricorre a diversi strumenti: ­

Sussidi per la realizzazione di progetti: contributi per presentazioni pubbliche (mostre, spettacoli in qualità di ospite, tournée, festival, serie di concerti, rassegne di letture), partecipazione a piattaforme, traduzioni letterarie, forme di scambio di conoscenze ecc.;

­

Misure di promozione: presentazioni pubbliche rivolte a organizzatori di manifestazioni internazionali, presenza a fiere di settore ed eventi di incontro, finanziamento della partecipazione della Svizzera a manifestazioni internazionali, fornitura di materiale informativo e promozionale ecc.;

­

Sedi nel mondo: Pro Helvetia gestisce una rete di sedi (cfr. n. 2.2.2) per promuovere la presenza di artisti svizzeri a importanti manifestazioni internazionali e lo scambio con le istituzioni culturali locali (festival, spazi d'arte, sale da concerto, musei, teatri ecc.). Le sedi nel mondo curano le relazioni con i partner e le istituzioni culturali locali, fungono da intermediari in loco e nelle rispettive regioni e offrono programmi di residenza, ricerca e scambio per artisti e operatori culturali provenienti dalla Svizzera.

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Adeguamenti nel periodo 2025­2028 Oltre alle misure menzionate nei numeri 4.2.2­4.2.7 sono previsti i seguenti adeguamenti generali.

Diffusione e promozione Per mantenere vivo all'estero l'interesse nei confronti degli artisti e degli operatori culturali svizzeri e per garantire la loro visibilità e competitività nel confronto internazionale, occorre lavorare ulteriormente sugli inviti rivolti a responsabili di programmi internazionali, curatori, editori ecc. Questi inviti sono importanti anche perché permettono alle istituzioni culturali e ai festival svizzeri di consolidare e accrescere la loro rilevanza internazionale. La presenza di artisti e operatori culturali svizzeri a fiere, festival e conferenze internazionali, costruita con successo negli ultimi anni, sarà adattata agli sviluppi dell'industria culturale internazionale e, se necessario, estesa a nuove regioni e ambiti tematici. La priorità sarà data alle presenze sulle piattaforme che permettono di raggiungere figure chiave di fama internazionale (responsabili della programmazione, direttori di festival ecc.), tenendo in debita considerazione le piattaforme online, che diventano sempre più importanti per la diffusione internazionale. Infine, sarà rivolta un'attenzione particolare alle pratiche artistiche collaborative e orientate al processo.

Apertura a nuovi mercati e promozione degli scambi culturali Pro Helvetia intende valutare la possibilità di decentralizzare di strutture e attività al fine di rafforzare le reti esistenti nelle regioni del mondo in cui è presente. Per determinate regioni è allo studio l'introduzione di un modello di raccordo per consentire agli artisti svizzeri di accedere a nuovi contesti e mercati in luoghi di interesse. Si stanno inoltre esaminando le possibili azioni da intraprendere per dare agli artisti la possibilità di partecipare a reti regionali interconnesse tra loro e ottenere così nuove opportunità di promozione e scambio multilaterali. Infine, saranno sostenuti progetti di cooperazione, in particolare in Europa, al fine di promuovere il coinvolgimento degli artisti svizzeri nelle reti internazionali.

Residenze e viaggi di ricerca Affinché le offerte di promozione per le residenze e i viaggi di ricerca continuino a soddisfare gli obiettivi e le esigenze degli artisti svizzeri, è necessario renderle
geograficamente più flessibili, anche al di là delle regioni in cui sono presenti gli uffici di collegamento di Pro Helvetia. Saranno inoltre intensificate le offerte di coaching per consentire gli artisti di entrare in contatto in modo mirato con le scene culturali d'interesse.

4.1.5

Premi culturali svizzeri

Situazione iniziale La Confederazione ha assegnato borse a sostegno dell'arte fin dal 1899 e a sostegno del design dal 1917, per poi convertirle in premi negli anni 2000. Si tratta di una delle prime misure messe in campo dalla Confederazione per promuovere la poliedrica 46 / 128

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creazione culturale svizzera. Sulla base di questa esperienza ultracentenaria, il Parlamento ha incaricato il Consiglio federale di estendere i premi della Confederazione alla letteratura, alle arti sceniche, alla musica e al design di libri.

Esistono due tipi di premi: i Premi culturali svizzeri riconoscono un'opera o una singola eccezionale prestazione, mentre i Gran premi svizzeri omaggiano l'intera carriera di una determinata persona. Le cerimonie di consegna dei vari premi si svolgono in diversi momenti dell'anno nell'ambito di eventi pubblici che di solito sono integrati in formati già esistenti. Sia in Svizzera che all'estero i Premi culturali svizzeri sono l'emblema del valore degli operatori culturali premiati e della qualità delle loro opere.

Non sono solo una forma di sostegno finanziario, ma anche un riconoscimento ufficiale che contribuisce a valorizzare gli operatori culturali e il loro lavoro.

Dal 2012 i Premi culturali svizzeri hanno permesso di creare una rete di partenariati che contribuisce alla promozione dei vincitori e ne rafforza la visibilità: le cerimonie di consegna dei Premi svizzeri d'arte e dei Premi svizzeri di design si svolgono nell'ambito della fiera internazionale Art Basel e sono affiancate da due mostre in cui sono esposte le opere dei finalisti; i Premi svizzeri di letteratura vengono conferiti durante le Giornate letterarie di soletta; i Premi svizzeri di musica sono assegnati nel quadro di festival in varie regioni; i Premi svizzeri delle arti sceniche vengono consegnati ogni anno in una località diversa e sono organizzati dall'UFC in collaborazione con la Società svizzera di studi teatrali SSST, la Borsa Svizzera degli Spettacoli e la Festa Danzante. Tutti i Premi culturali svizzeri sono accompagnati da varie misure di promozione e comunicazione allo scopo di sostenere i vincitori (pubblicazioni, mostre, film, social media ecc.). Per singoli premi sono previste anche misure di mediazione, come le tournée di letture nel quadro dei Premi svizzeri di letteratura o la presenza a manifestazioni di partner. A livello internazionale Pro Helvetia si occupa della promozione e della diffusione dei Premi culturali svizzeri nei limiti delle proprie possibilità, in virtù del fatto che la promozione e la diffusione della cultura svizzera all'estero sono tra i suoi
compiti principali (cfr. n. 2.2.2).

La Commissione federale d'arte e la Commissione federale del design, nominate dal Consiglio federale, e le Giurie federali della letteratura, della danza, del teatro e della musica, nominate dal DFI, consigliano l'UFC nella selezione dei vincitori e formulano raccomandazioni per l'assegnazione dei premi. I Premi culturali svizzeri sono assegnati principalmente tramite concorso, mentre i vincitori dei Gran premi sono nominati su raccomandazione delle Commissioni e delle Giurie federali.

Adeguamenti nel periodo 2025­2028 Le misure e i piani concettuali attuali sono il risultato degli adeguamenti introdotti gradualmente negli anni scorsi. L'efficacia del sistema vigente sarà valutata in particolare in merito ai seguenti aspetti: ­

miglioramento della promozione e della diffusione nazionale e internazionale dei vincitori e delle loro opere;

­

posizionamento dei Premi culturali svizzeri presso un pubblico più ampio;

­

rafforzamento degli scambi tra le regioni linguistiche.

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4.2

Ambiti di promozione e discipline

4.2.1

Priorità transdisciplinari e mediazione artistica

Situazione iniziale Pro Helvetia promuove le forme artistiche e culturali transdisciplinari, in particolare quelle a cavallo tra arte e nuove tecnologie. Sostiene inoltre progetti interdisciplinari che cercano nuovi approcci alla riflessione sul ruolo dell'arte e della cultura nella società.

Priorità tematiche Con programmi di sostegno e di ricerca specifici, Pro Helvetia contribuisce a identificare importanti tendenze e sfide in ambito culturale e a sviluppare misure che incentivino l'innovazione e le diano spazio. Nel periodo 2021­2024 è stata promossa sistematicamente la collaborazione tra arte, scienza e tecnologia, che ha portato alla nascita di nuovi tipi di cooperazione (CERN, Swiss Polar Institute) in grado di favorire lo scambio a lungo termine e lo sviluppo di nuovi approcci alle sfide sociali. Gli approcci transdisciplinari e le cooperazioni innovative sono essenziali per affrontare le sfide attuali come il cambiamento climatico e la trasformazione digitale, poiché la collaborazione con esperti esterni al mondo dell'arte racchiude un notevole potenziale di trasformazione a lungo termine (cfr. n. 1.2.4 e 1.2.5).

Adeguamenti nel periodo 2025­2028 Priorità tematiche Sarà approfondita la promozione di progetti al confine tra arte, scienza e tecnologia, dedicando particolare attenzione alla sostenibilità ecologica e alla trasformazione digitale della cultura. Pro Helvetia si focalizzerà in particolare sulle nuove forme di collaborazione con esperti di ambiti diversi da quelli artistici, sul trasferimento transdisciplinare delle conoscenze e sulle forme sostenibili di creazione e produzione. Sosterrà inoltre le imprese culturali proponendo loro attività di coaching e trasferimento delle conoscenze con esperti nell'ambito della diversità, allo scopo di incrementare le pari opportunità e la diversità al loro interno.

4.2.2

Arti visive

La Svizzera annovera diversi artisti di fama internazionale, così come importanti istituzioni, spazi d'arte e festival che offrono una piattaforma per l'arte contemporanea.

Nelle arti visive Pro Helvetia sostiene progetti nelle seguenti discipline: arti figurative, fotografia, arte mediale, performance, video e architettura.

Promozione della creazione artistica La fotografia contemporanea sta attraversando una fase di profonda trasformazione, in cui nuove forme si stanno affermando affianco a quelle tradizionali. La promozione va pertanto concepita in modo globale, così da permettere lo sviluppo professionale e la messa in rete degli operatori e intensificare gli scambi, sia in Svizzera che all'estero.

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Pro Helvetia sostiene tutte le espressioni estetiche e contenutistiche della fotografia contemporanea analogica e digitale (artistica, documentaria e applicata).

Per potenziare le pratiche creative e la riflessione sull'architettura e sulla sua rilevanza sociale è necessario promuovere gli operatori che contribuiscono a livello teorico o pratico a un dibattito critico sull'architettura contemporanea.

Professionalizzazione e trasformazione digitale Negli ultimi anni la svolta tecnologica ha aperto numerose possibilità per nuove forme di presentazione e produzione delle arti visive e allo stesso tempo ha impresso un cambiamento nelle strutture di presentazione (p. es. spazi d'arte virtuali). Per assicurare il coinvolgimento di artisti di diverse generazioni in questi cambiamenti e la competitività internazionale della scena artistica svizzera nel suo complesso è necessario sostenere la trasmissione e l'acquisizione di nuove competenze.

Condizioni di lavoro Nonostante negli ultimi anni in Svizzera si sia registrato un cambiamento di paradigma e una maggiore consapevolezza in merito alla retribuzione adeguata degli artisti, vi è ancora necessità di intervento: onorari per le mostre disomogenei e variabili, scarsa retribuzione delle fasi produttive e insufficiente conoscenza delle raccomandazioni specifiche sull'indennizzo adeguato nelle singole discipline.

Diversità e pari opportunità Lo studio preliminare sull'equilibrio di genere nel settore culturale svizzero commissionato da Pro Helvetia ha evidenziato nette differenze nella rappresentazione dei generi nelle arti visive: le artiste sono decisamente sottorappresentate, sia nelle mostre collettive (poco meno di un terzo) sia in quelle personali (solo un quarto)60.

Adeguamenti nel periodo 2025­2028 Promozione della creazione artistica La promozione della fotografia sarà potenziata e ridefinita strategicamente per rispondere all'evoluzione del settore. Oltre ai formati classici di pubblicazione ed esposizione, va sostenuta anche la partecipazione a nuovi tipi di progetti, talvolta esclusivamente digitali. Saranno anche introdotte misure volte specificamente a professionalizzare i fotografi e permettere loro di acquisire nuove competenze (p. es. valutazioni dei portfolio, mentorati).

A completamento delle misure di promozione dell'UFC nell'ambito
della cultura della costruzione Pro Helvetia sosterrà la riflessione critica sull'architettura contemporanea (p. es. con esposizioni, eventi e pubblicazioni), in particolare sotto l'aspetto della sostenibilità e delle pari opportunità.

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Università di Basilea, Centro per gli studi di genere: Geschlechterverhältnisse im Schweizer Kulturbetrieb, Basilea 2021 (non disponibile in italiano).

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Professionalizzazione e trasformazione digitale Pro Helvetia intende promuovere la professionalizzazione e l'ulteriore sviluppo degli artisti mediante programmi di mentorato e di coaching, così da permettere loro di acquisire e approfondire le competenze necessarie per le nuove forme di presentazione e produzione. L'obiettivo è metterli in contatto con partner e organizzazioni specializzati, anche esterni al settore culturale.

Condizioni di lavoro Nel trattare le richieste, dal 2025 Pro Helvetia esigerà che siano rispettate le linee guida delle associazioni professionali sulla retribuzione degli artisti. Saranno possibili eccezioni motivate, ad esempio per le nuove leve e per le piccole produzioni.

Diversità e pari opportunità Pro Helvetia intende promuovere i progetti che contribuiscono a dare visibilità al lavoro degli artisti appartenenti ai gruppi sociali finora sottorappresentati. Analizzerà anche l'adeguatezza e l'efficacia delle misure di promozione per le varie carriere artistiche.

4.2.3

Design e sviluppo di videogiochi

Situazione iniziale Dal 2021 il design professionale contemporaneo e lo sviluppo di videogiochi rientrano nella promozione di Pro Helvetia, la quale sostiene la realizzazione di nuovi progetti e la promozione e diffusione al di fuori della Svizzera di tutti gli ambiti della creazione professionale del design (tessuti, moda, industria, prodotti, servizi, grafica e sviluppo di videogiochi).

Promozione della creazione Lo sviluppo di videogiochi si è affermato come elemento rilevante dell'economia creativa, caratterizzata dalla diversificazione delle offerte e dalla nascita di mercati di nicchia. La loro realizzazione richiede tempi e costi elevati, paragonabili a quelli della produzione cinematografica, dato che il lavoro è suddiviso tra diverse figure professionali creative e tecniche.

Siccome nell'ambito del design e dello sviluppo di videogiochi Pro Helvetia è l'unico ente di promozione pubblico a fornire un sostegno istituzionalizzato fisso, gli studi creativi devono rivolgersi a partner industriali per finanziare gran parte delle loro attività. Oltre al sostegno diretto a progetti, la fondazione si focalizza quindi sull'accesso al mercato e sulla presenza a fiere e festival, affinché gli studi possano entrate in contatto con partner industriali.

Scambi in Svizzera Le misure di accompagnamento come il coaching e il mentorato concorrono alla professionalizzazione dei creativi e allo sviluppo delle competenze imprenditoriali di cui necessitano per attuare i loro progetti.

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I formati che permettono lo scambio e la creazione di reti contribuiscono al trasferimento delle conoscenze (p. es. su questioni giuridiche) tra i creativi esperti e quelli giovani, aumentando così la qualità dei contenuti e della produzione.

Nel design, che in Svizzera annovera non solo giovani studi ma anche produttori affermati, vanno resi sistematici gli scambi tra i diversi operatori, così da favorire la nascita di nuove forme di collaborazione. Rimane essenziale sostenere la presenza alle fiere e ai convegni specialistici in Svizzera.

Promozione internazionale All'estero la Svizzera gode di un'ottima reputazione nell'ambito del design, e ora anche nello sviluppo di videogiochi. Nei competitivi mercati internazionali è necessario promuovere adeguatamente la visibilità del design e dei videogiochi svizzeri: per i creativi è dunque essenziale essere presenti sulle piattaforme rilevanti. Attività mirate alla creazione di reti con l'industria internazionale agevolano la creazione di partenariati che aiutano i creativi svizzeri a realizzare e distribuire i loro prodotti con successo.

Produttori ed editori esteri sono sempre più interessati a visitare la Svizzera per conoscere studi e creativi, sia nell'ambito del design che dello sviluppo di videogiochi.

Una delle principali sfide per gli sviluppatori e i designer rimane l'impossibilità di accedere al programma di promozione dell'UE Europa creativa e alla sezione MEDIA, il che limita le opportunità di partecipare a coproduzioni europee (cfr. n. 4.6.3).

Pari opportunità e sostenibilità Benché l'industria dei videogiochi stia compiendo progressi nella parità di genere, secondo i rilevamenti dell'organizzazione senza scopo di lucro «Women in Games»61, la quota di donne rimane bassa (il 24 % delle persone occupate nel 2019 a livello mondiale, un valore simile a quello svizzero) ed è quindi necessario intervenire.

Il design affronta sempre più spesso temi trasversali come la sostenibilità e desidera avere un maggiore impatto sociale. Un numero crescente di giovani studi di design sviluppa progetti innovativi con soluzioni socialmente rilevanti, che richiedono ricerche approfondite e necessitano di una promozione adeguata.

Adeguamenti nel periodo 2025­2028 Promozione della creazione Nell'ambito dello sviluppo di videogiochi è necessario aumentare
i singoli sussidi per la produzione, così da migliorare il finanziamento dei singoli progetti e incoraggiare la partecipazione dei partner industriali. Questa misura presuppone una maggiore selettività nella promozione.

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Marie-Claire Isaaman & Sharon Tolaini-Sage: The Women in Games Guide: Building a Fair Playing Field, Women in Games, 2022.

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Scambi in Svizzera Per sostenere a lungo termine lo sviluppo del design è fondamentale promuovere le attività che permettono la creazione di reti tra l'industria e i designer e gli sviluppatori, considerando formati come gli incontri tra pari (peer to peer meeting) o quelli per creare videogiochi da zero (game jam).

Al fine di stimolare lo sviluppo delle conoscenze e la professionalizzazione, i programmi di coaching e di mentorato diventeranno parte integrante del modello di promozione (ulteriore sviluppo di formati come SwissGames Showcase e Design Empowerment).

Promozione internazionale Oltre a garantire la presenza nelle piattaforme considerate prioritarie, Pro Helvetia valuterà la possibilità di istituire dei partenariati con gli attori europei al fine di agevolare la creazione di reti e l'accesso a modelli di coproduzione europei. Sosterrà inoltre gli inviti a società di produzione internazionali, cosicché queste ultime possano conoscere direttamente gli studi creativi con potenzialità internazionali.

Pari opportunità e sostenibilità Pro Helvetia rafforzerà ulteriormente le proprie misure di promozione del design focalizzandosi sulle questioni rilevanti per la società e incentiverà prioritariamente le forme di produzione sostenibili. Per lo sviluppo di videogiochi offrirà attività specifiche di mentorato e messa in rete che promuovono la presenza delle donne nel settore.

4.2.4

Arti sceniche

Situazione iniziale Nelle arti sceniche Pro Helvetia sostiene la creazione di opere della scena indipendente, la loro diffusione e promozione in Svizzera e all'estero, la loro traduzione e sopratitolazione e la messa in rete degli operatori svizzeri con organizzatori di manifestazioni e partner di coproduzione nazionali e internazionali.

Promozione della creazione artistica: sostegno orientato al processo Una delle principali sfide per gli operatori delle arti sceniche è il fatto che la promozione pubblica si concentra prevalentemente sulla produzione di nuove opere tralasciando le fasi di lavoro precedenti e successive come la ricerca e la commercializzazione62. La conseguenza negativa di questa politica di promozione orientata soprattutto ai risultati è che molti dei lavori promossi vengono rappresentati di rado e raggiungono un pubblico ridotto, ottenendo quindi uno scarso ritorno economico. Soltanto pochi gruppi riescono a costruire un repertorio di successo e a portare avanti la commercializzazione dei loro spettacoli dopo la prima, anche perché per ragioni finanziarie devono

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Dialogo culturale nazionale (ed.): Promozione della danza in Svizzera. Panorama 2017, Berna 2021; Rota, Mathias: Le système des arts de la scène de Suisse Romande. Une contribution à l'espace culturel romand, 2022.

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sempre concentrarsi sulla produzione successiva. Ne risente l'ulteriore sviluppo artistico, perché manca il tempo per le ricerche e il confronto con il pubblico.

Diffusione e promozione in Svizzera La scarsa diffusione degli spettacoli in Svizzera è una sfida nota alla Confederazione, ai Cantoni e alle Città63. La soluzione consiste soprattutto nell'associare sistematicamente la promozione della diffusione a quella della produzione, il che esige un coordinamento tra i vari livelli della promozione culturale e al loro interno.

Diffusione e promozione all'estero A livello internazionale ci si interroga sulla diversità estetica e sulla sostenibilità ecologica a fronte di un mercato ipermobile che determina un uso poco sostenibile delle risorse. La promozione della cultura deve quindi dare priorità ai concetti di mobilità ecologica, investire nelle opportunità digitali di scambio internazionale e adeguare le misure di promozione esistenti ai nuovi obiettivi di sostenibilità. Deve inoltre favorire le carriere internazionali che consentono lo sviluppo artistico e professionale all'interno di reti stabili. Poiché la carriera nelle arti sceniche è raramente lineare e costante, ma piuttosto caratterizzata da cambiamenti e interruzioni, è necessario fornire un sostegno per la pianificazione strategica.

In Europa, il più importante mercato per i gruppi svizzeri, sono molto importanti le reti promosse dall'UE e per questo i teatri e i festival europei cooperano principalmente tra loro. A causa della perdurante esclusione dal programma dell'UE Europa Creativa, i professionisti del teatro svizzeri continuano a non avere accesso alle risorse di coproduzione e a perdere possibilità di esibirsi.

Condizioni di lavoro Nelle arti sceniche non sono ancora sufficientemente garantite delle condizioni di lavoro eque. Occorre intervenire soprattutto affinché gli artisti siano adeguatamente retribuiti e possano beneficiare di pari opportunità e di un ambiente di lavoro sicuro (integrità fisica e psichica).

Adeguamenti nel periodo 2025­2028 Promozione della creazione artistica: sostegno orientato al processo Oltre alle nuove opere, si intende promuovere la qualità della creazione artistica e migliorare le opportunità di sviluppo per i gruppi indipendenti dando maggiore peso alle fasi lavorative che precedono e seguono la produzione, così da rendere meno pressante il ritmo di produzione. Dal 2025 la promozione di Pro Helvetia includerà le seguenti misure: ­

63

sostegno alle ricerche tematiche e artistiche dei gruppi indipendenti, così da rallentare il ritmo della produzione, creare spazio per l'approfondimento e quindi promuovere l'ulteriore sviluppo artistico.

Gruppo di lavoro diffusione e promozione, CIDC della Svizzera nordoccidentale, Diffusion & Promotion: Grundlagen, Herausforderungen und Stossrichtungen, 2021.

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­

Promozione delle prove per le repliche, affinché i gruppi possano riproporre dopo lunghe pause le opere più datate garantendone una buona qualità ed eventualmente adeguandone i contenuti e i personaggi. In questo modo i gruppi possono commercializzare i loro repertori per periodi più lunghi.

Diffusione e promozione in Svizzera La Confederazione sosterrà nel modo seguente le misure previste dalle Città e dai Cantoni per promuovere la diffusione: ­

proseguimento da parte di Pro Helvetia degli scambi con i Cantoni sullo sviluppo della promozione della diffusione e su eventuali nuove misure.

­

Revisione da parte di Pro Helvetia della sua offerta di promozione e adeguamento degli strumenti e dei progetti attualmente disponibili, affinché le misure nei diversi livelli di promozione si completino a vicenda in modo ottimale.

Diffusione e promozione all'estero Per favorire carriere internazionali sostenibili in termini artistici ed ecologici, saranno introdotte le misure seguenti: ­

sviluppo della promozione di Pro Helvetia a favore della diffusione in modo da integrare meglio le forme di mobilità sostenibili. Parallelamente sarà data maggiore rilevanza alla sostenibilità artistica ed ecologica quale risultato da ottenere anche negli altri formati, ad esempio nelle convenzioni di sostegno congiunto per le tournée con i gruppi indipendenti o negli strumenti di promozione.

­

Concessione di sussidi per l'ulteriore sviluppo dei gruppi affermati a livello internazionale, affinché possano analizzare il modo in cui lavorano e riorientarsi dal punto di vista dei contenuti e della strategia, garantendo a lungo termine il proseguimento della propria attività.

­

Concessione di un sostegno finanziario per la partecipazione a progetti di cooperazione internazionale, così da permettere agli artisti svizzeri di accedere alle reti europee più importanti.

­

Promozione di nuove forme digitali di scambio e presentazione, al fine di preservare o consolidare la visibilità e le singole reti dei gruppi indipendenti sul mercato internazionale.

Condizioni di lavoro Pro Helvetia si impegna a garantire condizioni di lavoro eque per gli artisti in tutti i progetti che sostiene e nelle sue misure: ­

Nelle arti sceniche in Svizzera saranno sostenuti unicamente i progetti in cui la retribuzione degli artisti prevista nel budget è conforme alle linee guida delle associazioni professionali. Saranno possibili eccezioni motivate, ad esempio per le nuove leve e le piccole produzioni.

­

Sarà applicata una nuova prassi con nuovi criteri di valutazione, tali da consentire condizioni di lavoro eque, trasparenza, pari opportunità e diversità.

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4.2.5

Letteratura

Situazione iniziale Pro Helvetia sostiene la creazione di testi letterari contemporanei, libri illustrati per bambini e fumetti, nonché le traduzioni letterarie. Contribuisce inoltre alla diffusione e alla promozione di queste opere in Svizzera e all'estero e sostiene la mobilità internazionale e le residenze di scrittori, traduttori letterari e illustratori. In aggiunta, l'UFC sostiene l'editoria con aiuti finanziari strutturali.

Promozione della creazione artistica L'assegnazione di sussidi è essenziale per la promozione di testi letterari e opere illustrative, ma non tiene conto delle importanti fasi di lavoro che integrano il processo di creazione, come lo sviluppo artistico, la ricerca e la pubblicazione in forme diverse dal libro tradizionale.

Nel settore letterario svizzero la diversità e la parità di genere non sono ancora state raggiunte in misura sufficiente. Sono quindi necessari cambiamenti strutturali e misure per aumentare la visibilità dei gruppi di persone sottorappresentati. Nel periodo 2021­2024 Pro Helvetia ha esteso la promozione della creazione e della traduzione letteraria a tutte le lingue scritte in Svizzera.

La creazione svizzera di fumetti e illustrazioni è estremamente varia e ha un grande potenziale artistico, che andrà maggiormente sostenuto anche se la mancanza di direttive per gli onorari rappresenta una difficoltà non trascurabile per i fumettisti. A ciò si aggiunge il fatto che tra le regioni della Svizzera esistono grandi differenze nella promozione di questa disciplina artistica da parte dei Cantoni e dei Comuni.

Professionalizzazione della produzione letteraria Solo un numero limitato di professionisti riesce a vivere della propria attività letteraria. Perciò è importante promuovere la professionalizzazione del settore letterario e dei suoi attori. A questo scopo si sono dimostrate efficaci le misure che permettono lo scambio a livello di contenuti, le formazioni continue e i simposi specialistici.

Promozione dell'editoria La maggior parte delle case editrici svizzere sono piccole e medie imprese che con il loro lavoro rendono possibile e favoriscono la creazione letteraria contemporanea. Il settore in cui operano è però sottoposto a pressioni economiche tali da obbligarle a concentrarsi sulle attività più redditizie, a scapito di altri ambiti importanti
per la loro stessa sopravvivenza e per la qualità editoriale, come la ricerca, la lettura redazionale, la diffusione o la digitalizzazione.

Il sostegno federale all'editoria introdotto nel 2016 prevede contributi strutturali destinati alle case editrici svizzere che svolgono un lavoro editoriale di alta qualità e creano un valore aggiunto per tutta la scena culturale svizzera.

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Diffusione e promozione nazionale e internazionale La traduzione dei testi in altre lingue, nazionali e non solo, è molto importante per la visibilità e la diffusione delle opere letterarie, ed è strettamente legata al commercio delle licenze. La traduzione letteraria può essere promossa efficacemente con attività di mediazione e messa in rete nonché attraverso sussidi per gli onorari dei traduttori erogati alle case editrici che pubblicano letteratura svizzera.

La presenza di editori e altri operatori letterari elvetici alle fiere del libro internazionali permette di promuovere e dare visibilità alla letteratura svizzera e di rafforzare i legami con la scena letteraria internazionale. Tuttavia le fiere del libro stanno vivendo grandi cambiamenti e per tale motivo Pro Helvetia, insieme alle associazioni professionali, valuta con occhio critico le presenze fieristiche che sostiene.

La promozione digitale dei testi ha acquisito grande importanza. Molti organizzatori di manifestazioni utilizzano formati ibridi o digitali perché consentono di raggiungere un pubblico più vasto e presentano vantaggi anche in termini ambientali e logistici.

Lo spostamento del marketing verso i canali digitali cambia il modo di concepire la promozione, che necessita di risorse per l'implementazione tecnica e l'elaborazione visiva dei contenuti.

I testi letterari sono sempre più richiesti come materiale per adattamenti cinematografici o videoludici, come dimostra tra l'altro l'aumento delle piattaforme internazionali in cui si incontrano testi letterari e film, serie o videogiochi. Sia per le case editrici che per gli autori, gli adattamenti rappresentano un'ulteriore fonte di reddito. Inoltre, danno maggiore visibilità alle opere e ai loro autori, contribuendo così ulteriormente alla loro diffusione internazionale.

Adeguamenti nel periodo 2025­2028 Promozione della creazione artistica Al fine di sostenere le diverse fasi del processo di creazione testuale, Pro Helvetia integrerà in modo permanente le misure a favore della ricerca e dello sviluppo nella sua offerta di promozione.

In futuro, gli autori potranno essere sostenuti anche nella creazione di testi letterari pensati per forme di pubblicazione diverse dal libro tradizionale o legati ad altre forme d'arte.

Le posizioni artistiche dei gruppi di persone
sottorappresentati vanno rafforzate e rese più visibili, ad esempio attraverso offerte di consulenza e mentorato.

Nel campo del fumetto saranno mantenuti i sussidi alla creazione e allo stesso tempo saranno adeguate e sviluppate ulteriormente le attività di promozione, tra cui la mobilità internazionale, la traduzione e la promozione internazionale. Sarà inoltre rafforzato il coordinamento interregionale con le Città e i Cantoni interessati.

Professionalizzazione della produzione letteraria Per quanto riguarda lo sviluppo delle competenze degli operatori letterari, si valuterà la possibilità di sviluppare progetti mirati in collaborazione con le associazioni professionali (ad esempio coaching, mentorato, laboratori o simposi).

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Promozione dell'editoria I contributi strutturali dell'UFC alle case editrici saranno erogati anche nel periodo di finanziamento 2025­2028. In questo settore, così fortemente legato alle lingue, la pandemia di COVID-19 ha evidenziato la necessità di un'interconnessione nazionale e di una collaborazione, promozione e comunicazione digitale. Per questo motivo, oltre ad erogare i contributi strutturali, in futuro la Confederazione sosterrà anche progetti delle associazioni mantello linguistico-regionali attive soprattutto nella trasformazione digitale.

Diffusione e promozione nazionale e internazionale Gli strumenti esistenti per il sostegno alla promozione e alla mobilità internazionali saranno estesi anche ai formati ibridi o digitali.

Oltre alla regolare presenza alle fiere del libro, saranno sostenuti progetti internazionali di messa in rete e promozione in forma analogica, ibrida e digitale, come pure reti e collaborazioni internazionali finalizzate a una cooperazione a lungo termine.

Per promuovere l'adattamento di opere letterarie, Pro Helvetia sostiene la presenza di determinate case editrici svizzere ai programmi specifici dei festival internazionali del cinema e del videogioco. A livello nazionale intende collaborare con l'UFC per promuovere la creazione di reti tra il settore letterario e quello cinematografico. L'obiettivo è consentire il trasferimento reciproco di conoscenze e stimolare le cooperazioni artistiche in Svizzera.

4.2.6

Musica

Situazione iniziale Pro Helvetia promuove la creazione musicale contemporanea concentrandosi sulla diversità e sull'irradiamento nazionale e internazionale. Sostiene la creazione di nuove opere musicali, la diffusione della creazione svizzera contemporanea all'estero e gli scambi culturali sia all'interno della Svizzera che a livello internazionale.

Promozione della creazione artistica In generi come il pop, il rap e l'elettronica il sostegno al lavoro creativo è lacunoso, anche perché domina ancora l'idea, per quanto obsoleta, che i modelli di business autosostenibili siano la norma da seguire. Inoltre stanno cambiando le modalità della creazione artistica: il lavoro creativo avviene sempre più spesso in forma collettiva e collaborativa, e le nuove condizioni di diffusione e ricezione inducono gli operatori musicali a integrare maggiormente aspetti visivi o scenografici nel loro lavoro. Una misura lanciata durante la pandemia per promuovere i processi di ricerca e sviluppo musicale ha dimostrato quanto sia prezioso e produttivo il sostegno delle fasi di lavoro che precedono e seguono la produzione dell'opera per la qualità artistica e lo sviluppo di nuovi approcci musicali.

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Condizioni di lavoro e professionalizzazione Il settore musicale è particolarmente caratterizzato da ingaggi a breve termine e da complessi processi di lavoro collettivi, che complicano la pianificazione del lavoro e incidono negativamente sulla situazione reddituale degli operatori. Allo stesso tempo, le linee guida sugli onorari non vengono applicate sistematicamente, e comunque esistono solo per le prove musicali, le esibizioni e gli incarichi di composizione, mentre mancano per gran parte delle altre fasi di lavoro, come la ricerca e la creazione.

Diffusione e promozione internazionale Date le ridotte dimensioni del mercato nazionale, la presenza internazionale è fondamentale per gli operatori musicali svizzeri, anche se il livello di retribuzione per le esibizioni all'estero è spesso insufficiente a coprire i costi per chi vive e lavora in Svizzera. Le nuove esigenze in termini di mobilità e sostenibilità rappresentano un'occasione per sperimentare nuove forme di presenza internazionale, come l'abbinamento di tournée e residenze. Va inoltre tenuta in debita considerazione la crescente importanza della collaborazione e coproduzione internazionale.

Trasformazione digitale e nuove forme di diffusione Oltre alla presenza alle fiere, ai viaggi di ricerca e agli eventi per la creazione di reti, cresce l'importanza della promozione digitale. Ciò presuppone che gli operatori musicali dispongano di competenze specifiche per essere presenti nel web con contenuti audiovisivi professionali. A ciò si aggiunge il fatto che oggi sono le piattaforme di streaming a determinare in tutto il mondo quale musica viene offerta al pubblico, ma i loro meccanismi di selezione sono inaccessibili per molti operatori musicali, e per la stragrande maggioranza di essi i modelli di remunerazione non sono redditizi.

In alternativa alle grandi piattaforme globali di streaming, stanno emergendo modelli di distribuzione innovativi come le microstrutture indipendenti (spesso etichette proprie degli operatori musicali), che hanno una diffusione minore ma creano una forte identità artistica. Principalmente orientate alla qualità e non al profitto, queste strutture instaurano spesso strette collaborazioni con altri settori creativi come il design dei vinili o la videoproduzione per i media audiovisivi. Al momento però non
beneficiano pressoché di alcuna misura di promozione, nonostante offrano importanti prospettive di sviluppo per gli operatori musicali.

Pari opportunità e diversità Dallo studio preliminare condotto nel 2020 dal Centro per gli studi di genere dell'Università di Basilea su iniziativa di Pro Helvetia emerge che le disuguaglianze sono particolarmente marcate nel settore musicale. I programmi della maggior parte delle sale da concerto e dei festival mostrano ancora chiaramente che a livello strutturale sono necessari sforzi notevoli per raggiungere le pari opportunità. A tal fine è richiesto l'impegno degli attori di tutta la filiera musicale, dalla formazione e promozione dei giovani talenti alla programmazione, passando per la promozione della cultura e l'assegnazione di premi e riconoscimenti.

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Adeguamenti nel periodo 2025­2028 Promozione della creazione artistica Pro Helvetia intende adattare la promozione della creazione musicale ed eliminare le differenze tra le misure di sostegno per i diversi generi musicali. In futuro sosterrà inoltre diverse fasi del processo produttivo, dai lavori preliminari all'esecuzione passando per la realizzazione.

Condizioni di lavoro e professionalizzazione Nella promozione Pro Helvetia vigilerà sistematicamente sul rispetto delle raccomandazioni in merito agli onorari. Intende inoltre rafforzare il sostegno ai progetti che contribuiscono all'acquisizione di conoscenze sulle condizioni di lavoro, potenziano le reti nazionali e internazionali e aiutano gli operatori musicali a costruire strutture di lavoro professionali.

Scambi e diffusione in Svizzera In Svizzera Pro Helvetia sosterrà determinati festival, sedi di eventi e piattaforme la cui programmazione offre agli operatori musicali svizzeri la possibilità di esibirsi ottenendo visibilità nazionale e che prestano attenzione alla diversità e alla sostenibilità.

Intende inoltre rafforzare lo scambio e la creazione di reti tra le varie aree del Paese promuovendo le sinergie tra gli organizzatori di manifestazioni in diverse regioni linguistiche.

Diffusione e promozione internazionale Finora si è puntato a sostenere le tournée internazionali coprendone i costi di viaggio e di trasporto. In futuro saranno eliminati i falsi incentivi che favoriscono le tournée con una quantità sproporzionata di spostamenti rispetto alla loro potenziale efficacia.

Inoltre, gli strumenti di promozione saranno adattati in modo da permettere agli operatori musicali di impostare le attività internazionali, comprese quelle di promozione, secondo le loro necessità individuali e in modo sostenibile. Si possono ad esempio impiegare strumenti combinati, come tournée associate a residenze che permettano collaborazioni e co-creazioni con artisti locali e diano la possibilità di dedicarsi intensamente al lavoro artistico in loco.

Trasformazione digitale e nuove forme di diffusione Pro Helvetia sosterrà progetti di promozione di etichette e piattaforme indipendenti che contribuiscono a rafforzare in modo duraturo il posizionamento internazionale degli operatori musicali svizzeri. L'attenzione si concentrerà sull'interconnessione
degli operatori musicali nello spazio digitale e sulle offerte indipendenti che rappresentano un'alternativa alle grandi piattaforme di streaming globali.

Rafforzare la diversità e le pari opportunità Le misure di promozione di Pro Helvetia nel campo della musica e le relative modalità di assegnazione saranno costantemente riesaminate dal punto di vista delle pari opportunità per i gruppi svantaggiati e adeguate laddove necessario. Inoltre, nella valutazione delle richieste di sostegno per manifestazioni sarà attribuito un peso maggiore 59 / 128

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all'equa rappresentanza dei generi nella programmazione. Infine, verranno sostenuti singoli progetti volti all'acquisizione di conoscenze per gli operatori musicali e le istituzioni.

4.2.7

Cinema

Situazione iniziale Grazie al sostegno da parte del settore pubblico, la Svizzera vanta una creazione cinematografica multilingue e diversificata64 e una cultura cinematografica vivace. Nonostante la forte concorrenza, i film svizzeri raggiungono una quota di mercato considerevole nelle sale, nel 2022 pari al 7,1 per cento65 e paragonabile alla quota di mercato della produzione nazionale in Paesi come l'Austria e il Belgio66. Con la loro ampia offerta, i cinema sono ancora tra i principali luoghi di partecipazione culturale. Anche i festival del cinema svolgono un ruolo importante per l'accesso alla cultura cinematografica. Sono infatti presenti in tutte le regioni linguistiche e contribuiscono alla mediazione e alla promozione dei film. I film svizzeri sono inoltre regolarmente invitati ai più importanti festival cinematografici internazionali. Ciononostante, il settore cinematografico e audiovisivo svizzero si trova ad affrontare ingenti sfide.

Digitalizzazione e sviluppo tecnologico I numerosi sviluppi tecnologici degli ultimi anni hanno reso più efficienti i processi di produzione cinematografica e più facile e accessibile la fruizione di film al di fuori delle sale e dei festival. L'espansione dell'offerta di film, in particolare sui canali digitali, genera una domanda di contenuti audiovisivi elevata e allo stesso tempo molto diversificata. Di conseguenza il cinema svizzero è esposto a una concorrenza internazionale molto più forte. Decisivo sarà come e se un film prodotto localmente verrà commercializzato o se troverà un pubblico internazionale. La digitalizzazione e gli sviluppi tecnologici influenzano fortemente non solo le abitudini di consumo, ma anche il modo in cui i film saranno prodotti, commercializzati e pubblicizzati in futuro.

Oltre a quelle classiche, anche in Svizzera si sono sviluppate forme narrative nuove di tipo digitale come la realtà virtuale (virtual reality, VR) o la realtà aumentata (augmented reality, AR). Entrambe rientrano nel concetto di realtà estesa (extended reality, XR), il quale è impiegato sia per applicazioni commerciali che per progetti artistici. L'UE finanzia la realtà estesa non solo attraverso il programma culturale europeo Europa creativa, ma anche nel quadro del programma di ricerca e innovazione Orizzonte Europa. Finora, la Confederazione ha invece sostenuto queste nuove forme di narrazione solo la fase di sviluppo.

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65

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UFC: Le financement de la production cinématographique suisse 2021; consultabile in francese e tedesco su: www.cultura-svizzera.admin.ch > Creazione culturale > Cinema > Statistiche e pubblicazioni > Altre pubblicazioni.

UFC: Encouragement du cinéma en 2022: Facts and Figures; consultabile in francese e tedesco su: www.cultura-svizzera.admin.ch > Creazione culturale > Cinema > Statistiche e pubblicazioni > Rapporto di gestione.

Marché du Film Cannes: Focus Report 2022 (non disponibile in italiano): Austria 6,8 per cento, Belgio 6,0 per cento.

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Cinema come luoghi di cultura cinematografica e di incontro I cinema contribuiscono alla varietà dell'offerta e sono un luogo di incontro culturale.

Sul grande schermo i film diventano un'esperienza collettiva accessibile a tutte le età e a tutti i gruppi sociali. I cinema fanno parte della quotidianità culturale e animano i centri cittadini.

L'attuale spostamento del consumo dai cinema verso lo spazio digitale è tuttavia un fenomeno generale. I servizi di streaming non offrono solo film per il cinema, ma anche un grande numero di serie di fiction che catturano l'attenzione del pubblico. A causa di questi stravolgimenti la diversità del panorama cinematografico come la conosciamo oggi è minacciata da forti pressioni economiche. Ciò mette a rischio anche il finanziamento degli stessi film svizzeri, dato che il successo al botteghino è ancora decisivo per la loro ulteriore commercializzazione tramite altri canali.

Gli aiuti finanziari della Confederazione, attribuiti sulla base di criteri che favoriscono la diversità, non sono sufficienti a garantire la sopravvivenza delle sale cinematografiche e delle imprese di distribuzione in difficoltà. Occorre quindi riflettere su nuovi modelli di business e forme di cooperazione che garantiscano la sostenibilità economica dei cinema.

Promozione cinematografica in transizione Già dal 2007 le emittenti televisive nazionali sono tenute a investire il 4 per cento della loro cifra d'affari nella cinematografia svizzera, il che rappresenta un contributo importante alla produzione cinematografica nazionale. Tuttavia i film e le serie sono sempre più spesso offerti anche su richiesta (streaming) in Internet, e finora la legislazione svizzera non prevedeva alcun obbligo di investimento per le piattaforme di streaming, spesso attive a livello globale.

Con la modifica della legge sul cinema, confermata dalla votazione popolare del 15 maggio 2022, dall'inizio del 2024 i servizi digitali su richiesta sono equiparati alle emittenti televisive svizzere e devono anch'essi investire nella cinematografia nazionale il 4 per cento della cifra d'affari realizzata in Svizzera. Potranno farlo partecipando direttamente alla produzione di film e serie oppure versando una tassa sostitutiva che sarà destinata alla promozione cinematografica. Inoltre, il 30 per cento della loro
offerta dovrà essere costituito da film prodotti in Europa.

Grazie all'estensione dell'obbligo di investimento ai servizi su richiesta, ulteriori fondi privati confluiranno nella creazione cinematografica svizzera. Gli offerenti soggetti a tale obbligo potranno decidere in quali film o serie svizzeri investire e in quale forma farlo: potranno per esempio acquistare film già esistenti, partecipare alla produzione o commissionare la realizzazione di un film o una serie di propria ideazione.

Gli investimenti potranno riguardare film svizzeri o coproduzioni con l'estero, film di fiction, documentari, film d'animazione o serie.

È prevedibile che il coinvolgimento di nuovi attori privati nel finanziamento del cinema ridefinirà in parte le priorità della promozione pubblica. Perciò, nella primavera del 2023 l'UFC ha commissionato uno studio esterno67 per analizzare gli sviluppi del 67

Die öffentliche Filmförderung im Wandel ­ Analyse der heutigen Strukturen und Perspektiven für die Zukunft.

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settore audiovisivo, fare luce sulle sfide che la promozione cinematografica svizzera deve affrontare e individuare gli scenari di sviluppo futuri. In questo contesto andrebbe anche migliorata la gestione del credito destinato al cinema, dato che il principio dell'annualità contrasta con il fatto che molto spesso la realizzazione dei progetti cinematografici si protrae per più anni.

Pari opportunità Da quasi dieci anni la Confederazione vigila sulla parità di genere nell'accesso agli strumenti di promozione cinematografica e sulla conciliabilità tra lavoro e famiglia.

Per esempio vengono conteggiati come spese computabili per la promozione cinematografica i costi per la custodia dei bambini e l'assistenza ai familiari bisognosi di cure durante le riprese.

L'introduzione di criteri volti a garantire un accesso paritario, l'autodichiarazione da parte delle società di produzione e il monitoraggio regolare degli indicatori si sono dimostrati efficaci e hanno portato a miglioramenti sostanziali. Per fare un esempio, la quota di film di fiction con regia femminile è aumentata dal 22 per cento al 39 per cento in quattro anni68 e la differenza nei costi di produzione tra i film con regia maschile e quelli con regia femminile è ormai solamente del 10 per cento69. Negli ultimi quattro anni, le richieste di promozione approvate dall'UFC per film con regia femminile hanno raggiunto la quota del 46 per cento, quasi alla pari dei film con regia maschile70.

Cultura cinematografica Oltre al sostegno alla produzione dei film, un altro compito importante della promozione cinematografica è quello di diffonderli e renderli accessibili al pubblico. Il cinema deve essere fruibile come sperienza collettiva per tutte le età e perciò il sostegno dell'UFC alla cultura cinematografica spazia dai più importanti festival cinematografici svizzeri ai cineclub per bambini, passando per gli aiuti finanziari alle riviste e ai blog di cinema. Nell'era del consumo digitale, i festival del cinema sono apprezzati come luoghi di incontro e di scambio e attraggono un vasto pubblico in tutte le regioni linguistiche e geografiche.

Nella promozione della cultura cinematografica rientra anche l'assegnazione del Premio del cinema svizzero in collaborazione con la SRG SSR e l'Associazione «Quartz» delle Città di Zurigo e Ginevra e del
Cantone di Ginevra. In occasione della premiazione, che avviene una volta l'anno, vengono omaggiati non solo i migliori tra i film e i cineasti ma anche le nuove leve.

68

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UFC: Le financement de la production cinématographique suisse 2021; consultabile in francese e tedesco su: www.cultura-svizzera.admin.ch > Creazione culturale > Cinema > Statistiche e pubblicazioni > Altre pubblicazioni.

UFC: Le financement de la production cinématographique suisse 2021; consultabile in francese e tedesco su: www.cultura-svizzera.admin.ch > Creazione culturale > Cinema > Statistiche e pubblicazioni > Altre pubblicazioni.

UFC: Factsheet Pari opportunità nella promozione cinematografica selettiva 2013­2022; consultabile su: www.cultura-svizzera.admin.ch > Creazione culturale > Cinema > Promozione cinematografica > Pari opportunità nella promozione cinematografica.

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Collaborazione internazionale La coproduzione tra due o più Paesi consente un migliore finanziamento dei progetti cinematografici e i film che ne risultano possono accedere più facilmente al mercato dei Paesi coproduttori, dal momento che ognuno di essi li riconosce come produzioni nazionali. Basti pensare che le coproduzioni vengono proiettate nei cinema europei con una frequenza doppia rispetto ai film nazionali71. La Svizzera ha stipulato accordi bilaterali di coproduzione con tutti i Paesi limitrofi e con il Canada, il Lussemburgo, il Belgio (Comunità francese del Belgio) e il Messico. Aderisce inoltre alla Convenzione del Consiglio d'Europa sulla coproduzione cinematografica, ratificata da quasi tutti i Paesi membri72, e partecipa al fondo di promozione cinematografica Eurimages del Consiglio d'Europa, creato per promuovere le coproduzioni internazionali.

Dal 2014 la Svizzera non partecipa più al programma di promozione cinematografica MEDIA dell'UE. Da allora sono in vigore misure sostitutive nazionali che compensano i principali svantaggi finanziari della mancata partecipazione, ma non sono sufficienti a sopperire all'esclusione da quelle reti che sono così importanti per la promozione e la commercializzazione dei film svizzeri in Europa. Senza l'accesso alle reti europee mancano contatti importanti per la continuità delle coproduzioni e la Svizzera perde attrattività come partner per le coproduzioni internazionali.

Adeguamenti nel periodo 2025­2028 Lo studio sulla promozione cinematografica pubblica («Die öffentliche Filmförderung im Wandel ­ Analyse der heutigen Strukturen und Perspektiven für die Zukunft»), che analizza le attuali strutture e le prospettive future, sarà concluso entro la fine del 2024 e discusso con gli esponenti del settore cinematografico. Nel periodo di finanziamento la Confederazione valuterà inoltre gli effetti del nuovo obbligo di investimento sulla produzione audiovisiva in Svizzera. Le conoscenze acquisite in questi due processi forniranno una base oggettiva per sviluppare ulteriormente l'attuale politica di promozione cinematografica e farne una politica audiovisiva globale, in collaborazione con i partner e gli attori rilevanti del settore cinematografico e audiovisivo.

Alcune delle misure già definite sono illustrate in seguito, mentre gli adeguamenti
nell'ambito del patrimonio cinematografico sono presentati al numero 4.3.4.

Estensione della promozione cinematografica ai formati narrativi digitali innovativi Nell'ambito della promozione cinematografica pubblica il sostegno ai nuovi formati sarà ampliato: in futuro i formati narrativi digitali legati all'XR che presentano un elevato potenziale culturale e innovativo saranno sostenuti non solo in fase di sviluppo, ma anche nella produzione. Pur essendoci un coordinamento, questo sostegno sarà distinto dalla promozione dello sviluppo di videogiochi da parte di Pro Helvetia.

71 72

European Audiovisual Observatory: The circulation of EU non-national films. A sample study: Cinema, television and transactional video on-demand, 2017.

Convenzione europea del 2 ottobre 1992 sulla coproduzione cinematografica (con allegati), RS 0.443.2; Convenzione del Consiglio d'Europa del 30 gennaio 2017 sulla coproduzione cinematografica (riveduta), RS 0.443.3.

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Promozione del cinema svizzero a livello nazionale La promozione della cultura cinematografica avverrà anche a livello nazionale. A questo scopo sarà integrato il mandato di prestazioni dell'agenzia di promozione Swiss Films. L'obiettivo è aumentare la visibilità della cinematografia svizzera e rafforzare la cultura cinematografica nazionale.

Il Premio del cinema svizzero sarà maggiormente integrato nella promozione cinematografica nel quadro delle manifestazioni nazionali e internazionali, in modo da accrescerne l'impatto e la visibilità e promuovere meglio i vincitori.

Sostegno del panorama cinematografico Le misure di promozione a favore dei cinema andranno leggermente ampliate dal punto di vista finanziario, affinché contribuiscano a conservare la pluralità dell'offerta e il ruolo dei cinema come luoghi di cultura cinematografica e di incontro. La modifica proposta consente di compensare la riduzione dei mezzi di promozione che i cinema hanno subito nel 2023.

Pari opportunità Il coordinamento del monitoraggio delle pari opportunità nella creazione cinematografica sarà rafforzato grazie allo scambio di buone pratiche tra tutte le istituzioni promotrici svizzere e alla regolare pubblicazione di indicatori nazionali.

Inoltre, le imprese di produzione dovranno introdurre misure per tutelare gli operatori cinematografici dalla discriminazione, dalle molestie sessuali e dagli abusi.

Produzione cinematografica sostenibile Incentivi per l'uso rispettoso e sostenibile delle risorse sono già previsti dai piani di promozione cinematografica della Confederazione per gli anni 2021­2024, come ad esempio l'ammissibilità delle spese per la consulenza sulla sostenibilità. Inoltre, nella valutazione delle richieste di sostegno alle coproduzioni internazionali con partecipazione svizzera minoritaria possono essere attributi punti bonus se è presente un piano convincente per la sostenibilità della produzione cinematografica.

In collaborazione con gli enti di promozione regionali e la SRG SSR, l'UFC accompagnerà e sosterrà il settore cinematografico nella trasformazione sostenibile della produzione dei film (green filming). Gli aspetti prioritari saranno l'acquisizione di competenze (calcolo delle emissioni di CO2, buone pratiche, introduzione della figura di addetto alla sostenibilità nella produzione dei
film), l'impegno volontario dei produttori a rispettare standard ecologici minimi nei grandi progetti cinematografici e infine le manifestazioni a scopo di sensibilizzazione.

L'UFC potrà sostenere con ulteriori incentivi finanziari i progetti in possesso di un certificato di sostenibilità (p. es. con aliquote più alte nella promozione cinematografica legata alla sede di produzione).

Collaborazione internazionale La Svizzera persegue la partecipazione ai programmi UE nel settore della cultura .

Nel frattempo l'UFC lavora per rafforzare la collaborazione internazionale a livello bilaterale e multilaterale. Un altro obiettivo è estendere l'ambito di applicazione degli 64 / 128

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accordi di coproduzione che stipulerà in futuro (o di quelli esistenti in occasione del loro aggiornamento) a formati cinematografici diversi dal film, come per esempio le serie.

4.3

Istituzioni della memoria e patrimonio culturale

4.3.1

Musei e collezioni

Situazione iniziale La Svizzera vanta una variegata e interessante offerta museale e importanti collezioni.

Circa 1000 musei accessibili al pubblico e facenti capo a diversi enti in tutte le regioni del Paese si occupano della collezione, conservazione, catalogazione, ricerca e mediazione del patrimonio culturale materiale, immateriale e originariamente digitale73.

La Confederazione sostiene con aiuti finanziari i musei e le reti del patrimonio culturale di importanza nazionale, fissa gli standard etici per la gestione del patrimonio culturale storicamente problematico, disciplina il trasferimento internazionale dei beni culturali e gestisce musei e collezioni propri. I costi per l'esercizio di questi ultimi non rientrano nel presente messaggio sulla cultura.

Strategia nazionale per il patrimonio culturale in Svizzera La conservazione, la cura e la mediazione del patrimonio culturale in Svizzera hanno davanti a sé grandi sfide (cfr. n. 1.2.5). Con la mozione CSEC-S 20.3930 Strategia relativa alla conservazione del patrimonio culturale della Svizzera il Parlamento ha incaricato il Consiglio federale di sottoporre una strategia relativa alla conservazione del patrimonio culturale della Svizzera che descriva per tutti i settori della cultura gli obiettivi, i campi d'azione, le misure d'attuazione, le responsabilità e i compiti dei singoli attori, nonché il finanziamento.

In questo contesto, il Dialogo culturale nazionale aveva inserito nel suo programma di lavoro 2021­2024 la «Strategia nazionale per il patrimonio culturale in Svizzera».

Un gruppo di lavoro specifico ha elaborato una strategia relativa alla conservazione del patrimonio culturale della Svizzera74, di cui il livello politico del Dialogo culturale nazionale ha autorizzato la pubblicazione nell'autunno del 2023.

La strategia interessa tutti gli ambiti del patrimonio culturale e ha lo scopo di contribuire a creare strutture e avviare processi che consentano un approccio globale alla salvaguardia del patrimonio culturale della Svizzera. Identifica gli sviluppi e le sfide per gli attori pubblici e privati coinvolti e, a partire da ciò, formula sei obiettivi e raccomandazioni generali e trasversali per una politica attiva e coordinata in materia di patrimonio culturale in Svizzera: ­

73 74

riunire i diversi ambiti del patrimonio culturale in una politica comune volta alla loro salvaguardia;

Cfr. www.bfs.admin.ch > Trovare statistiche > Cultura, media, società dell'informazione, sport > Cultura > Musei.

Consultabile su: www.cultura-svizzera.admin.ch > Temi > Dialogo culturale nazionale.

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­

promuovere lo sviluppo e l'integrazione di buone pratiche di sostenibilità nella conservazione del patrimonio culturale;

­

sfruttare al meglio l'evoluzione digitale nella conservazione del patrimonio culturale;

­

consentire a tutte le persone di partecipare al patrimonio culturale, nel rispetto dei diritti e delle libertà di terzi;

­

migliorare la convergenza tra professioni, metodi e standard nell'ambito del patrimonio culturale;

­

definire e ottimizzare gli strumenti di coordinamento nell'ambito del patrimonio culturale.

La strategia include 19 raccomandazioni che dovrebbero agevolare il raggiungimento di questi obiettivi.

Aiuti finanziari a musei e collezioni di terzi Nell'ambito dei musei la Confederazione eroga tre tipi di aiuti finanziari: ­

Contributi d'esercizio: contributi pluriennali attribuiti mediante bandi di concorso pubblici. Per valutare le richieste la Confederazione si avvale della consulenza di esperti. Attualmente l'UFC sostiene 16 musei. I contributi d'esercizio a musei e collezioni di terzi saranno nuovamente messi a concorso nell'estate del 2024 per un periodo pluriennale a partire dal 2027.

­

Contributi a progetti per la ricerca sulla provenienza: dal 2016 la Confederazione sostiene progetti per l'accertamento e la pubblicazione della provenienza di collezioni e fondi d'archivio, che possono riguardare le opere d'arte trafugate durante il nazionalsocialismo e, dal 2018, anche i beni culturali archeologici e di origine coloniale. Dal 2022 sono sostenuti anche progetti per la ricerca degli eredi, la contestualizzazione e divulgazione dei risultati, l'analisi esterna dei risultati della ricerca sulla provenienza esistenti e la promozione del dialogo e della collaborazione con le comunità e i Paesi di provenienza. La forte richiesta di contributi a progetti relativi ai beni culturali di origine coloniale dimostra che vi è un'elevata necessità di rianalisi in questo ambito.

­

Contributi assicurativi: rivolti ai musei di terzi, servono ad assicurare il prestito di opere per mostre d'importanza nazionale. In questo modo la Confederazione intende rafforzare la piazza espositiva svizzera.

Aiuti finanziari alle reti di terzi Attraverso gli aiuti finanziari alle reti di terzi la Confederazione promuove i centri di competenza nell'ambito del patrimonio culturale che hanno carattere nazionale e sono interconnessi a livello nazionale e internazionale. Distingue in particolare tra le reti tematiche e quelle del patrimonio audiovisivo. Le reti forniscono prestazioni specialistiche riconosciute a livello nazionale e internazionale a favore di altre istituzioni culturali. Attualmente l'UFC sostiene sette reti, stabilite esplicitamente nell'ordinanza

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del DFI del 29 novembre 201675 concernente il regime di promozione in favore dei musei, delle collezioni e delle reti di terzi ai fini della salvaguardia del patrimonio culturale. Le reti sono molto diverse tra loro (associazioni mantello, fornitori di servizi, archivi, centri di competenza ecc.) e beneficiano di un sostegno della Confederazione che varia tra l'1 per cento e il 96 per cento del rispettivo budget globale.

Gestione del patrimonio culturale storicamente problematico La Confederazione promuove l'applicazione di linee guida per la gestione etica dei beni culturali legati a esperienze storiche controverse o dolorose di determinate persone.

Il 26 settembre 2022 il Parlamento ha accolto la mozione Pult 21.4403 Istituire una commissione indipendente per i beni culturali sottratti a seguito delle persecuzioni naziste e il 1° gennaio 2024 è entrata in vigore l'OCIPP. Entro la metà del 2024 il Consiglio federale ne nominerà il presidente e i membri, dopodiché la Commissione potrà iniziare a esercitare la propria attività.

In virtù della mozione della CSEC-N 22.3023, anch'essa accolta, sono inoltre in corso i lavori preparatori per istituire una piattaforma per la ricerca sulla provenienza dei beni culturali in Svizzera, che sarà sostenuta dalla Confederazione e gestita da terzi.

Trasferimento internazionale dei beni culturali Le attività nell'ambito del trasferimento internazionale dei beni culturali mirano alla conservazione del patrimonio culturale mobile in Svizzera e all'estero. Si fondano sulla LTBC, che attua la convenzione del 14 novembre 197076 concernente le misure da adottare per interdire e impedire l'illecita importazione, esportazione e trasferimento di proprietà dei beni culturali.

Nel periodo 2021­2024, per il mantenimento del patrimonio culturale la Confederazione ha concluso una convenzione con la Turchia sull'importazione e il rimpatrio di beni culturali77. Si tratta della nona convenzione bilaterale stipulata dalla Svizzera.

Inoltre, nello stesso periodo sono stati sostenuti con aiuti finanziari numerosi progetti che puntano alla protezione dei beni culturali, soprattutto di quelli particolarmente minacciati a causa di conflitti o catastrofi naturali (p. es. progetti per la protezione del patrimonio culturale in Ucraina).

I beni culturali confiscati nell'ambito di
procedure penali sono di competenza federale e l'UFC è incaricato della loro conservazione temporanea e del rimpatrio (restituzione) nello Stato d'origine. Oltre a occuparsi di queste restituzioni ufficiali, l'UFC funge da mediatore anche nel caso di iniziative volontarie. Degne di nota sono la restituzione ufficiale al Perù di una «Cabeza Clava» della cultura Chavín e quella volontaria di quattro vasi etruschi all'Italia.

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RS 442.121.1 RS 0.444.1 Accordo del 15 novembre 2022 tra il Consiglio federale svizzero e il Governo della Repubblica di Turchia volto a impedire l'importazione e il transito illeciti nonché sul rimpatrio di beni culturali archeologici; RS 0.444.176.31.

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La varietà delle attività svolte sottolinea il deciso impegno della Svizzera nella lotta contro il commercio illegale dei beni culturali. I suoi sforzi contribuiscono in misura significativa allo scambio legale e responsabile di beni culturali, oltre che alla conservazione del patrimonio culturale.

Adeguamenti nel periodo 2025­2028 Strategia nazionale per il patrimonio culturale in Svizzera Una delle principali misure del prossimo periodo di finanziamento sarà attuare la strategia relativa alla conservazione del patrimonio culturale della Svizzera. In tal senso è indubbia la necessità di sviluppare strutture e processi che garantiscano la cooperazione e il coordinamento a livello nazionale. Coinvolgendo i partner del Dialogo culturale nazionale e le pertinenti organizzazioni della società civile, l'UFC darà priorità all'attuazione delle seguenti raccomandazioni della strategia: ­

Forum nazionale per il patrimonio culturale: istituire un forum con cadenza regolare quale strumento di scambio e armonizzazione, allo scopo di riunire autorità di tutti i livelli statali, organizzazioni rappresentative del patrimonio culturale e delle relative professioni, le fondazioni e gli ambiti scientifici pertinenti e altre strutture della società civile.

­

Monitoraggio del patrimonio culturale: incaricare un'istituzione da definire di elaborare uno strumento di monitoraggio del patrimonio culturale che fornisca una panoramica sugli ambiti del patrimonio culturale già oggi adeguatamente conservati e su eventuali ridondanze e lacune.

La strategia adotta un approccio globale e comprende anche ambiti finora poco considerati (p. es. la cultura industriale in senso lato, le tecniche e l'artigianato tradizionali, le tradizioni viventi, determinati archivi specialistici). Dati i mezzi finanziari limitati, per gli ambiti citati l'UFC esaminerà nuove forme di collaborazione (come i partenariati tra pubblico e privato e i patrocini), in particolare con le organizzazioni private.

Aiuti finanziari a musei e collezioni di terzi Nell'estate 2024 sarà indetto un nuovo bando di concorso per i contributi d'esercizio a musei e collezioni di terzi da erogare per un periodo pluriennale dal 2027.

Nel periodo 2025­2028 seguirà un nuovo bando per i contributi assicurativi ai musei di terzi, che potranno essere chiesti annualmente.

Aiuti finanziari alle reti di terzi I contributi d'esercizio alle reti di terzi si baseranno sulla strategia relativa alla conservazione del patrimonio culturale della Svizzera. A tal proposito, il modello di promozione e gli obiettivi esistenti andranno valutati, riesaminati in termini di contenuto e sviluppati ulteriormente in stretta collaborazione con i partner del Dialogo culturale nazionale e le organizzazioni interessate.

L'attuazione della mozione Streiff-Feller 19.3627 e delle mozioni Heer 21.3181 e Jositsch 21.3172 avverrà nell'ambito del sostegno alle reti di terzi.

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Gestione del patrimonio culturale storicamente problematico Con il presente messaggio si chiede che la Commissione indipendente per il patrimonio culturale storicamente problematico sia sancita nella LTBC (cfr. n. 5.4 e disegno 4).

Finora, nell'ambito della promozione, la Confederazione non aveva alcuna competenza per istituire una piattaforma per la ricerca sulla provenienza. Con il presente messaggio si intende sancire tale competenza nella LTBC (cfr. n. 5.4). Nel periodo di finanziamento sarà selezionato il gestore esterno della piattaforma, che verrà sostenuto nei limiti dei mezzi disponibili.

I contributi a progetti per la ricerca sulla provenienza dell'arte trafugata durante il nazionalsocialismo e dei beni culturali archeologici e di origine coloniale saranno aumentati e verranno indetti due bandi distinti. È inoltre previsto un maggiore sostegno allo sviluppo delle conoscenze nell'ambito della ricerca sulla provenienza. Determinate condizioni obbligheranno i beneficiari di aiuti finanziari a mettere gratuitamente a disposizione della piattaforma i risultati delle loro ricerche.

I musei e le collezioni gestiti dalla Confederazione procederanno ad accertare la provenienza e i rapporti di proprietà in riferimento al passato coloniale delle loro collezioni e pubblicheranno i relativi risultati; sarà un loro compito permanente aggiornare i risultati della ricerca sulla provenienza delle opere d'arte trafugate durante il nazionalsocialismo sulla base degli standard e delle priorità di promozione più recenti.

Trasferimento internazionale dei beni culturali Sarà ampliata la rete di convenzioni bilaterali, con particolare attenzione agli Stati partner africani, tenendo conto delle peculiarità dei beni culturali di origine coloniale e in collaborazione con il DFAE (Direzione dello sviluppo e della cooperazione DSC).

Verranno mantenuti gli aiuti finanziari per progetti di conservazione del patrimonio culturale mobile, anche in questo caso ponendo particolare attenzione ai beni culturali di origine coloniale. Proseguirà inoltre il sostegno a progetti per la protezione e conservazione di beni culturali particolarmente minacciati a causa di conflitti o catastrofi naturali.

4.3.2

Museo nazionale svizzero

Situazione iniziale I tre musei del MNS presentano la storia della Svizzera dagli inizi a oggi e rendono accessibile la varietà storica e culturale del nostro Paese mediante mostre permanenti e temporanee. Da quando nel 2022 l'ICOM ha introdotto la nuova definizione di museo, si pone maggiore attenzione anche al lavoro museale che coinvolge le comunità e alla promozione della diversità e della sostenibilità.

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Nel suo rapporto sul raggiungimento degli obiettivi strategici da parte delle unità rese autonome78 il Consiglio federale ha constatato che il MNS adempie al mandato di cui alla LMC e agli obiettivi strategici del Consiglio federale che ne derivano.

Infrastruttura La strategia collezionistica per i fondi del MNS punta a integrare in modo mirato la storia contemporanea più recente. Al fine di soddisfare anche in futuro il crescente fabbisogno di spazio per la conservazione idonea e sostenibile del patrimonio culturale affidato al MNS, come già stabilito nel 2003 si rende necessario ingrandire la sede di Lindenmoosstrasse mediante un ampliamento del deposito, per il quale nel 2014 si è tenuto un concorso di architettura.

Il Forum della storia svizzera di Svitto è stato aperto nel 1995 come sede del MNS della Svizzera centrale e tutti gli impianti tecnici risalgono a quel periodo. È giunto quindi il momento di sostituirli, visto che gran parte ha completato il suo ciclo di vita e non soddisfa più le esigenze e i requisiti di un museo al passo con i tempi, soprattutto per quanto riguarda l'illuminazione, la climatizzazione, la multimedialità, l'informatica, la sostenibilità e la sicurezza.

Collezione Salvaguardare e conservare a lungo termine gli oggetti originariamente digitali e documentare il patrimonio culturale immateriale rapprese una nuova sfida. Gestire le testimonianze del passato richiede inoltre una visione multiprospettica dei fondi collezionistici del MNS, che vanno costantemente rimessi in questione.

Mostre Le sue mostre, insieme ai formati di mediazione e alle manifestazioni collaterali, il MNS rende la storia accessibile e tangibile per tutta la popolazione e si propone come luogo per lo scambio di conoscenze, gli incontri, il dialogo, la riflessione e l'intrattenimento. Ciascuno dei tre musei del MNS ha una priorità tematica: Il Museo nazionale svizzero di Zurigo, l'istituzione storico-culturale più visitata della Svizzera, ospita mostre permanenti che presentano la storia del nostro Paese dalla Preistoria e dall'Antichità fino a oggi. Il Castello di Prangins nei pressi di Nyon è il più grande castello del Settecento aperto al pubblico in Svizzera e fa rivivere l'esperienza dell'Illuminismo. Il suo orto storico e il parco circostante permettono inoltre di approfondire la biodiversità
e la sostenibilità. Il Forum della storia svizzera di Svitto ospita una mostra permanente incentrata sulla storia della Svizzera centrale durante l'Alto e il Basso Medioevo. Le mostre temporanee proposte nei tre musei ampliano la varietà dei temi trattati e affrontano questioni sociali di attualità.

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AFF: Kurzberichterstattung des Bundesrates über die Erfüllung der strategischen Ziele der verselbstständigten Einheiten des Bundes im Jahr 2022; consultabile in tedesco e francese su: www.efv.admin.ch > Temi > Politica finanziaria, basi > Governo d'impresa > Rapporto del Consiglio federale.

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Trasformazione digitale e innovazione Per affrontare le molteplici sfide della trasformazione digitale, nel 2023 il MNS ha creato la divisione «Trasformazione digitale e innovazione». Nel corso dei prossimi anni si intende consolidarla e dotarla delle risorse necessarie per attuare con successo il processo di trasformazione e rendere possibili i prossimi passi nel campo dell'innovazione.

Sostenibilità Negli ultimi anni il MNS ha ridotto l'impatto ambientale della sua attività e dei suoi prodotti e reso più sostenibili i processi interni. Dal 2022 partecipa volontariamente al programma di gestione delle risorse e management ambientale dell'Amministrazione federale (RUMBA) e dal 2023 un impianto fotovoltaico presso il Centro delle collezioni di Affoltern am Albis fornisce oltre il 50 per cento del fabbisogno energetico.

Per quanto riguarda la sostenibilità sociale, negli ultimi anni sono stati lanciati diversi progetti che promuovono l'inclusione e la diversità, come ad esempio le visite guidate per non vedenti e ipovedenti, l'introduzione della lingua semplice in alcune mostre, un programma per le persone affette da demenza oppure offerte per ipoudenti e non udenti.

Pubblico La pandemia di COVID-19, la nuova definizione di museo formulata dall'ICOM e gli obiettivi di sostenibilità, soprattutto in ambito sociale, hanno spinto il MNS a investire risorse nella fidelizzazione del pubblico e a introdurre misure per raggiungere nuovi segmenti di pubblico e coinvolgerli maggiormente. Uno di questi è ad esempio il formato di mediazione immersivo sulla storia contemporanea.

Adeguamenti nel periodo 2025­2028 Dopo il graduale rinnovo delle mostre permanenti nella sede principale del MNS a Zurigo e dopo la ristrutturazione parziale e il rinnovo completo di tutte le mostre permanenti del Castello di Prangins, nel nuovo periodo di finanziamento il MNS si dedicherà alla ristrutturazione e riorganizzazione del Forum della storia svizzera di Svitto e all'ampliamento del Centro delle collezioni di Affoltern am Albis.

Elementi importanti dell'ulteriore sviluppo strategico sono la trasformazione digitale e l'innovazione, la sostenibilità, l'approccio diversificato al patrimonio culturale e il maggiore coinvolgimento del pubblico.

Infrastruttura In stretta collaborazione con l'UFCL e dopo un considerevole lavoro
preparatorio, nel periodo 2026­2028 sarà realizzato l'ampliamento pianificato dal 2014 presso la sede in Lindenmoosstrasse e chiusa quella di Zeughausstrasse. Riunire tutte le strutture in un'unica sede renderà più efficiente la gestione delle collezioni, ne garantirà la conservazione a lungo termine e consentirà di ampliare i fondi collezionistici.

Il Forum della storia svizzera di Svitto sarà sottoposto a interventi di ristrutturazione e ottimizzazione operativa in stretta collaborazione con l'UFCL.

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Collezione Nel contesto della rielaborazione della storia coloniale svizzera, il MNS analizzerà una selezione di testimonianze appartenenti alla collezione applicando nuove prospettive di ricerca e pubblicherà i risultati. La strategia collezionistica sarà integrata da una strategia per la raccolta di oggetti originariamente digitali e la documentazione dei beni culturali immateriali.

Mostre La nuova offerta espositiva permanente al Forum della storia svizzera di Svitto sarà incentrata sulla storia della partecipazione politica e sociale e tratterà quindi questioni fondamentali della nostra convivenza. Comprenderà inoltre una mostra permanente dedicata alle famiglie. Le mostre permanenti del Museo nazionale svizzero di Zurigo, inaugurate nel 2016, saranno presumibilmente rinnovate a partire dal 2028.

Trasformazione digitale e innovazione Tra il 2025 e il 2028 l'infrastruttura digitale del MNS sarà ampliata. Verranno analizzate e implementate nuove tecnologie, al fine di ottimizzare le mansioni e i processi aziendali e di introdurre forme migliori di mediazione e interazione con il pubblico.

Dopo un considerevole lavoro preparatorio sarà introdotto e potenziato il nuovo sistema di gestione delle collezioni, che rappresenta il principale strumento di lavoro per le procedure di registrazione, inventariazione, gestione dei depositi, logistica, prestito, gestione delle mostre, registrazione dei dati sulla provenienza e gestione delle immagini. Nel periodo 2025­2028 un numero sempre maggiore di beni culturali conservati presso il MNS sarà reso accessibile online, rendendo così sempre più facile scoprire la collezione indipendentemente dal luogo in cui ci si trova. Si intende inoltre valutare il potenziale delle tecnologie del Web 3.0, che consentono un accesso decentralizzato alle risorse. Si esaminerà infine l'opportunità di utilizzare l'IA per la catalogazione o per la personalizzazione dell'esperienza museale.

Sostenibilità Nell'ampliamento del Centro delle collezioni di Affoltern am Albis si presterà attenzione alla biodiversità degli spazi verdi e all'impiego di materiali sostenibili ed ecologici con l'obiettivo di costruire un edificio a zero emissioni di CO2. Inoltre, si svilupperà ulteriormente la strategia di sostenibilità dell'orto presso il Castello di Prangins, si sperimenteranno
continuamente nuovi materiali più sostenibili per le mostre e si potenzierà l'economia circolare. Per quanto riguarda la sostenibilità sociale, saranno ampliate le offerte inclusive per le persone con esigenze particolari.

Pubblico La partecipazione, il dialogo e l'interazione con categorie di pubblico esistenti e nuove al fine di promuovere la partecipazione culturale sono una base importante per lo sviluppo di nuove offerte al MNS. Il formato espositivo interattivo sulla storia contemporanea introdotto con successo come progetto pilota nel 2023 sarà ulteriormente sviluppato. L'intento è offrire una piattaforma alle testimonianze contemporanee e accrescere la partecipazione attiva di fasce di popolazione più ampie, tra cui le comunità di migranti. Sulla scia dei sondaggi condotti al Castello di Prangins e al Forum 72 / 128

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della storia svizzera di Svitto, si potenzierà la ricerca sul pubblico presso il Museo nazionale svizzero di Zurigo, così da adeguare maggiormente l'offerta alle esigenze del pubblico e definire una base rappresentativa per lo sviluppo delle mostre future.

4.3.3

Biblioteca nazionale svizzera

Situazione iniziale La BN colleziona e mette a disposizione informazioni dalla e sulla Svizzera, i cosiddetti Helvetica. La BN possiede collezioni diversificate e opera in tre sedi. Quella principale di Berna ospita tutto il patrimonio culturale scritto della Svizzera pubblicato dal 1848, stampe, fotografie, cartoline, manifesti, libri d'artista e l'Archivio svizzero di letteratura con la più importante collezione svizzera di lasciti letterari, archivi e biblioteche di autori e autrici del Novecento e del Duemila. La Fonoteca nazionale svizzera di Lugano colleziona l'intero patrimonio culturale sonoro della Svizzera. Il Centre Dürrenmatt Neuchâtel presenta il lascito pittorico di Friedrich Dürrenmatt.

La BN è parte dell'UFC e, diversamente dal MNS, non è finanziata mediante i decreti di stanziamento chiesti nel messaggio sulla cultura ma attraverso il settore proprio dell'UFC. Per completezza, nel presente documento è indicata come attore della politica culturale.

Mediazione La BN conserva il patrimonio culturale documentario della Svizzera, contribuendo così a garantire che le discussioni e le problematiche della società di oggi siano accessibili anche domani. In questo modo le future generazioni potranno ripercorrere e comprendere gli sviluppi sociali, culturali e politici in Svizzera.

Il cambiamento tecnologico e i diversi sviluppi sociali rappresentano le principali sfide dei prossimi anni. La BN deve essere in grado di rispondere in maniera strategica, flessibile e innovativa alle mutate aspettative ed esigenze del pubblico. Deve tra l'altro avere la capacità di attrarre un vasto pubblico da tutta la Svizzera proponendo interessanti offerte di mediazione in formati e spazi analogici, digitali e ibridi, e di garantire ai gruppi target un facile accesso al patrimonio culturale documentario.

Infrastruttura Con i progetti edilizi a Berna e Lugano si creano spazi moderni in cui presentare il patrimonio culturale documentario a un vasto pubblico, valorizzandolo come memoria vivente.

Sono previsti la ristrutturazione e l'ampliamento della sede centrale di Berna. La BN fa parte del quartiere dei musei di Berna che sorge nell'area di Kirchenfeld. 11 prestigiose istituzioni culturali ed educative si sono riunite per avviare progetti culturali congiunti e offrire manifestazioni interistituzionali,
proponendosi di diventare un luogo d'incontro capace di attrarre persone provenienti da vicino e da lontano.

La «Città della Musica» di Lugano, che sorgerà nella precedente sede della Radiotelevisione della Svizzera italiana (RSI), creerà maggiore spazio per la musica e ospiterà tra l'altro il Conservatorio della Svizzera italiana (CSI) e l'Orchestra della Svizzera 73 / 128

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italiana (OSI). La Fonoteca nazionale svizzera fa parte di questo progetto cooperativo e in futuro offrirà un ambiente moderno e interessante dove scoprire i suoni della Svizzera.

Il finanziamento dei progetti edilizi a Berna e Lugano è di competenza dell'UFCL (cfr. n. 7.1.3).

Helvetica in formato elettronico Al giorno d'oggi il volume delle informazioni pubblicate in formato digitale supera di gran lunga quello delle informazioni stampate. Per le istituzioni della memoria è quindi essenziale poter svolgere il proprio incarico di collezione e mediazione anche per le informazioni digitali e i contenuti online.

Affinché la BN possa adempiere in ambito digitale al suo incarico pubblico è assolutamente necessario che la LBNS, adottata nel 1992 e risalente quindi all'era analogica, sia adeguata alla realtà odierna della creazione e diffusione delle informazioni. Questa modifica, con la quale la Svizzera attua una raccomandazione dell'UNESCO del 201579 non amplia i compiti esistenti della BN ma crea soltanto i requisiti affinché l'istituzione possa continuare ad adempiervi nello spazio digitale.

Sistemi collezionistici cooperativi La trasformazione digitale rende meno netti i confini tra gli incarichi di collezione delle singole istituzioni e più complessa l'attività delle istituzioni della memoria, che pertanto necessitano maggiormente di scambi, sistemi collezionistici cooperativi e infrastrutture interorganizzative.

Per le biblioteche, gli archivi, i musei e gli enti di ricerca attivi nella conservazione del patrimonio culturale la sfida consiste nell'impostare la cooperazione in modo da soddisfare le esigenze. La BN si impegna a favore di una efficace interconnessione e collaborazione tra gli attori a livello nazionale e internazionale. Da molto tempo assume un ruolo centrale nell'ulteriore sviluppo di tecnologie e standard e nel coordinamento di progetti collettivi di portata nazionale (p. es. collezioni di manifesti svizzeri, Archivio Web Svizzera, digitalizzazione di quotidiani).

Adeguamenti nel periodo 2025­2028 Ampliamento e digitalizzazione dell'offerta di mediazione Nel periodo di finanziamento 2025­2028 sarà pianificata e in parte avviata la ristrutturazione degli edifici della BN di Berna e Lugano. Al contempo verranno progettate, sviluppate e testate le offerte di mediazione per i nuovi spazi.

Sono previste le seguenti priorità: ­

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svolgimento negli spazi per il pubblico di attività divulgative ed espositive tecnicamente adeguate, innovative ed efficaci, prevedendo collaborazioni con un'alternanza di istituzioni partner; UNESCO, Raccomandazione per la conservazione e l'accesso del patrimonio documentario, compreso il patrimonio su forma digitale, 2015, n. 4.6. Consultabile in francese su: www.unesco.org.

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­

nelle infrastrutture di Berna e Lugano, pianificazione e parziale realizzazione di spazi per la cultura e la conoscenza che permettano scambi e incontri tra persone e istituzioni;

­

ridefinizione e ampliamento delle attività di mediazione per stimolare la riflessione sulla storia svizzera e il dibattito su temi essenziali come la democrazia, lo stato di diritto o i diritti fondamentali;

­

costante miglioramento e semplificazione dell'accesso pubblico alle informazioni sulla Svizzera grazie all'ottimizzazione delle piattaforme digitali della BN e alla messa a disposizione dei suoi contenuti su piattaforme di terzi.

Regolamentazione del deposito legale per gli Helvetica in formato elettronico Affinché la BN possa adempiere al suo incarico di collezione e mediazione anche nell'ambito delle informazioni disponibili elettronicamente che hanno un legame con la Svizzera, serve una specifica base giuridica nella LBNS che definisca l'incarico di collezione e mediazione degli Helvetica in formato elettronico tenendo conto della trasformazione digitale. A questo scopo sarà introdotto il deposito legale (deposito legale digitale) per gli Helvetica in formato elettronico (cfr. n. 5.3 e disegno 3).

Sistemi collezionistici cooperativi e archiviazione a lungo termine dei contenuti digitali Nell'archiviazione a lungo termine dei dati digitali la BN dispone di comprovata esperienza, che condivide con le istituzioni partner nell'intento di sviluppare congiuntamente una ripartizione dei compiti e delle competenze. Nel prossimo periodo intende intensificare gli sforzi per trovare soluzioni comuni alle sfide attuali e future.

Nel periodo di finanziamento 2025­2028 la BN prevede le seguenti misure: ­

messa in servizio nel 2026 di un sistema di archiviazione a lungo termine per gestire, divulgare e conservare a lungo termine la sua collezione digitale;

­

parallelamente, istituzione dei servizi (consulenza, pareri specialistici e scambi, ad esempio tramite convegni specialistici) per l'archiviazione a lungo termine, dei quali potranno usufruire terzi;

­

inoltre, verifica della possibilità di offrire a terzi anche servizi di archiviazione alle condizioni di cui all'articolo 8a LBNS.

4.3.4

Patrimonio cinematografico

Situazione iniziale Conservare il patrimonio cinematografico svizzero è uno dei principali compiti della Confederazione, che da oltre 60 anni sostiene la fondazione di diritto privato Cineteca svizzera, la quale ha sede a Losanna e dispone di un archivio a Penthaz. Uno degli incarichi di base della Fondazione è collezionare, conservare, catalogare e rendere accessibili i film nazionali e internazionali che hanno un legame con la Svizzera (Helvetica). La sua collezione di circa 85 000 titoli è uno dei più importanti archivi cinematografici al mondo.

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Nel periodo 2021­2024 la Confederazione ha finanziato con un contributo d'esercizio annuo di circa 9,5 milioni di franchi e un finanziamento pilota pari a 1,7 milioni di franchi la digitalizzazione dei film e l'archiviazione a lungo termine su pellicole cinematografiche analogiche. Dato che all'anno è possibile digitalizzare soltanto una minima parte (circa 100 opere) del patrimonio cinematografico svizzero, sarà altrettanto importante garantire l'accesso pubblico ai film di questo fondo storico, che oggi sono in parte difficili da trovare.

Adeguamenti nel periodo 2025­2028 La Cineteca svizzera deve garantire l'accesso ai fondi analogici in un ambiente digitalizzato e, data la sua vasta collezione, stilare un elenco delle priorità basato sulla domanda e sui migliori criteri possibili.

Nell'ambito della strategia nazionale per il patrimonio culturale in Svizzera, la Confederazione analizzerà in collaborazione con gli attori coinvolti la ripartizione dei compiti e della governance in merito alla salvaguardia e alla mediazione del patrimonio audiovisivo della Svizzera.

Dopo il successo del progetto pilota, la Cineteca svizzera proseguirà l'attività di digitalizzazione dei propri fondi, così da rendere nuovamente accessibili al pubblico i film dagli anni Sessanta agli anni Duemila con un elevato valore artistico (allo scopo sarà necessario attribuire alla digitalizzazione mezzi riservati al restauro).

4.3.5

Patrimonio culturale immateriale

Situazione iniziale Il concetto di «patrimonio culturale immateriale» designa un insieme di tradizioni e di pratiche, tramandate di generazione in generazione, che conferiscono a una comunità un senso d'identità e di continuità. Costituito da una grande varietà di tradizioni viventi, il patrimonio culturale immateriale è strettamente correlato al patrimonio culturale e naturale materiale e caratterizza i paesaggi e il nostro ambiente costruito. I siti patrimonio dell'umanità come il centro storico di Berna o i vigneti terrazzati del Lavaux sono legati indissolubilmente alle usanze, alle cognizioni e alle competenze che hanno reso possibile la loro creazione.

Nel 2008 la Svizzera ha ratificato la Convezione UNESCO del 17 ottobre 200380 per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale, che punta a salvaguardare, promuovere e studiare forme tradizionali di espressione culturale come la musica, il teatro, la danza o l'artigianato e sottolinea l'importanza del patrimonio culturale immateriale per la convivenza sociale e la partecipazione della popolazione alla vita culturale. Le tradizioni viventi creano identità e mantenerle favorisce il senso di comunità. Sono vissute e plasmate nel quotidiano e, dato che rispecchiano il presente, rivestono un ruolo importante per superare le sfide future.

80

RS 0.440.6

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L'UFC è l'autorità specializzata incaricata di attuare la Convenzione a livello federale. Il suo strumento più importante è la Lista delle tradizioni viventi in Svizzera 81, un inventario pubblicato per la prima volta nel 2012 e aggiornato regolarmente che comprende numerose tradizioni provenienti da tutte le regioni linguistiche. Svariate misure dell'UFC sensibilizzano sull'importanza delle tradizioni viventi e sul loro valore come contributo a una società sostenibile ai sensi della Convenzione quadro del Consiglio d'Europa del 27 ottobre 200582 sul valore del patrimonio culturale per la società (Convenzione di Faro) e accompagnano l'attuazione della convenzione nel nostro Paese83.

La Svizzera è inoltre attiva nella collaborazione internazionale in seno all'UNESCO.

Dal 2020 al 2024 è membro del Comitato intergovernativo per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale, e molte tradizioni viventi svizzere sono già state inserite nelle liste del patrimonio culturale immateriale dell'UNESCO, mentre altre candidature sono in fase di elaborazione84. In questo modo la Svizzera intende accrescere la consapevolezza sull'importanza delle tradizioni viventi e della loro conservazione e mediazione.

Dal 2022 l'UFC sostiene con aiuti finanziari i portatori delle tradizioni viventi nell'attuare misure di conservazione adeguate, dando la priorità ai progetti che contribuiscono allo sviluppo sostenibile di forme aperte e inclusive di mantenimento delle tradizioni.

Adeguamenti nel periodo 2025­2028 Quello immateriale è un importante elemento del nostro patrimonio culturale e nel periodo 2025­2028 la Confederazione intende introdurre le misure seguenti affinché sia conservato, tramandato e divulgato con maggiore efficacia: ­

81 82 83

84

Tradizioni viventi: in Svizzera le tradizioni viventi e gli usi sono mantenuti e alimentati in larga misura da attori privati e dalla società civile. Data la diversità del patrimonio culturale immateriale, le relative strutture sono molto eterogenee e decentralizzate. L'UFC promuoverà in particolare le forme aperte e inclusive di mantenimento delle tradizioni, l'interconnessione dei promotori e lo scambio di buone pratiche. Può sostenere i portatori delle tradizioni svizzere iscritte all'UNESCO con aiuti finanziari ricorrenti che consentano loro di assumere un ruolo esemplare per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale.

Consultabile su: www.cultura-svizzera.admin.ch > Patrimonio culturale > Patrimonio culturale immateriale dell'UNESCO / Tradizioni viventi > Lista delle tradizioni viventi.

RS 0.440.2 Secondo rapporto della Svizzera del 3 dicembre 2021 sull'attuazione della Convenzione dell'UNESCO per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale, consultabile su: www.cultura-svizzera.admin.ch > Patrimonio culturale > Patrimonio culturale immateriale dell'UNESCO / Tradizioni viventi > Convenzione UNESCO per la tutela del patrimonio culturale immateriale > Rapporti periodici.

Candidature promosse dalla Svizzera: Festa dei vignaioli di Vevey, Carnevale di Basilea, Gestione del rischio di valanghe, Processioni della Settimana Santa di Mendrisio e Maestria artigiana in meccanica orologiera e meccanica d'arte; candidature a cui partecipa la Svizzera: Costruzione dei muri a secco e Alpinismo.

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­

Artigianato tradizionale: in un'ottica di sostenibilità dei prodotti e dei metodi di produzione, mantenere l'artigianato tradizionale assume notevole importanza. L'UFC sosterrà progetti che contribuiscono all'interconnessione e alla valorizzazione dell'artigianato tradizionale e a promuovere il trasferimento delle conoscenze e delle competenze, in particolare sotto l'aspetto della sostenibilità.

4.4

Cultura della costruzione

4.4.1

Processo di Davos per la cultura della costruzione e Alleanza di Davos per la cultura della costruzione

Situazione iniziale Il concetto di cultura della costruzione è attivamente discusso nella politica culturale svizzera dal 2010 ed è stato introdotto come ambito politico nel messaggio sulla cultura 2016­2020. Esprime un approccio innovativo per affrontare le sfide legate al nostro ambiente di vita in modo sistemico e con la migliore qualità possibile. La cultura della costruzione riguarda tutte le attività umane che contribuiscono a plasmare, conservare e sviluppare il nostro ambiente di vita, dall'archeologia alla cura del tessuto storico, dalla configurazione degli spazi odierni alla pianificazione per il futuro. Essa si manifesta nelle dimensioni più diverse, dal dettaglio artigianale di un edificio alla pianificazione di infrastrutture nel paesaggio. Con la cultura della costruzione, le persone plasmano l'ambiente che le circonda e sono a loro volta plasmate da quest'o ambiente. La pianificazione, la costruzione e la conservazione vanno perciò intese come importanti atti culturali di una comunità.

Il concetto di cultura della costruzione non fornisce di per sé alcuna indicazione concreta sulla qualità auspicata, ma solo una cultura della costruzione di qualità può dare vita a luoghi ben progettati che si adattano a esigenze in costante evoluzione pur conservando le loro caratteristiche storiche. In questo senso è importante avere una visione olistica della qualità che includa i processi di pianificazione e gestione, l'ambiente, la fattibilità economica, il contesto edilizio e la molteplicità degli utilizzi, ma anche il carattere, l'identità e la bellezza di un luogo.

La Dichiarazione di Davos «Verso una cultura della costruzione di qualità per l'Europa»85 lanciata dalla Svizzera nel 2018 e il «Sistema Davos per la qualità nella cultura della costruzione» sono ormai riconosciuti in Europa come testi di riferimento per la cultura della costruzione e inclusi in diverse strategie europee e nazionali nel quadro del Processo di Davos.

In occasione della seconda conferenza ministeriale sulla cultura della costruzione, che ha organizzato nel 2023, la Svizzera ha fondato la Alleanza di Davos per la cultura della costruzione insieme ad altri 49 partner (Stati, organizzazioni e imprese) e in collaborazione con il Forum economico mondiale (WEF). Si tratta di una rete internazio85

Consultabile su www.cultura-svizzera.admin.ch > Cultura della costruzione > Il concetto di cultura della costruzione > Dichiarazione di Davos e processo di Davos per la cultura della costruzione.

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nale che coinvolge il settore pubblico, il settore edilizio e immobiliare e la società civile, allo scopo di migliorare la cultura della costruzione. I suoi membri si impegnano per affermare i valori e realizzare gli obiettivi della Dichiarazione di Davos.

Adeguamenti nel periodo 2025­2028 La Confederazione si impegna a portare avanti il Processo di Davos garantendo la visibilità della Svizzera e la tutela dei suoi interessi. Intende inoltre attivarsi per estendere ad altri membri l'Alleanza di Davos, di cui eserciterà la presidenza fino al 2027.

Nel periodo 2025­2028 si concentrerà in particolare sulle seguenti attività: ­

valutazione dei risultati dell'Alleanza e della collaborazione con il WEF fino al 2027;

­

promozione degli scambi con gli attori nazionali per il coordinamento della discussione internazionale. La Confederazione farà confluire nei lavori dell'Alleanza i temi di interesse per la Svizzera e promuoverà la riflessione e discussione dei relativi risultati a livello nazionale.

4.4.2

Strategia interdipartimentale sulla cultura della costruzione

Situazione iniziale La pianificazione, la costruzione e la conservazione della sostanza edilizia sono determinate essenzialmente da fattori economici. Nel 2021 il settore delle costruzioni ha generato il 5 per cento del PIL e ha dato lavoro a circa 331 000 persone, pari al 7,1 per cento degli occupati in Svizzera86. I processi di questo settore richiedono tempo, sono materialmente e finanziariamente onerosi e sottostanno a requisiti normativi e regolamentari. Tuttavia l'attenzione a una cultura della costruzione di qualità non comporta necessariamente maggiori requisiti né un aumento dei costi ma, al contrario, può creare un valore aggiunto che si mantiene nel tempo grazie a processi più snelli, all'efficienza delle risorse e all'economia circolare, al connubio di continuità e innovazione e a una progettazione ben ponderata. Una cultura della costruzione di qualità comporta vantaggi non solo in termini sociali e culturali, ma anche economici87, oltre ad avere effetti positivi sulla reputazione degli attori economici implicati.

Non va poi dimenticata la sua importanza per il turismo svizzero88. In veste di committente, proprietario, gestore, autorità di regolamentazione o finanziatore, la Confederazione svolge diversi compiti che hanno un impatto sulla cultura della costruzione 86

87

88

UST, Quote di persone occupate nelle sezioni economiche, Neuchâtel 2022; disponibile su www.bfs.admin.ch > Trovare statistiche > Lavoro e reddito > Attività professionale e orario di lavoro > Caratteristiche della forza lavoro > Settore e sezione economica.

Gabriel M. Ahlfeldt e Elisabetta Pietrostefani, «Quality sells» High-quality Baukultur as a success factor for the construction and real estate industry, London School of Economics and Political Sciences (LSE) and Centre for Economic Policy Research (CEPR), luglio 2022.

Cfr. Strategia del turismo della Confederazione del 10 novembre 2021, consultabile su www.seco.admin.ch > Promozione della piazza economica > Politica del turismo > Strategia del turismo della Confederazione.

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di qualità in Svizzera. Nell'ottica di una maggiore qualità ha pertanto riunito le attività di propria competenza in una strategia interdipartimentale.

La prima Strategia interdipartimentale per la promozione della cultura della costruzione89, approvata dal Consiglio federale il 26 febbraio 2020, formula la visione e gli obiettivi strategici della Confederazione per una cultura della costruzione che coinvolga tutte le politiche settoriali. La strategia serve a coordinare le attività dei 15 servizi federali interessati e affronta le attuali sfide sociali e territoriali rappresentate dal cambiamento climatico, dalla transizione energetica, dallo sviluppo centripeto degli insediamenti e dal cambiamento demografico. Essa comprende un piano d'azione con le misure che tutti i servizi federali coinvolti devono attuare per raggiungere gli obiettivi strategici. Il primo piano d'azione è stato stilato per il periodo 2020­2023, il secondo è stato adottato dal Consiglio federale il 15 dicembre 2023 e contiene misure che saranno attuate tra il 2024 e il 2027.

La valutazione della Strategia90 e del suo primo piano d'azione evidenzia che la nuova collaborazione in seno al gruppo di lavoro interdipartimentale appositamente creato ha fornito importanti stimoli per migliorare la qualità della cultura della costruzione nelle attività della Confederazione. Allo stesso tempo è però emerso che non è sufficientemente vincolante, il che ne riduce l'efficacia e rende difficile raggiungere gli obiettivi.

Adeguamenti nel periodo 2025­2028

89

90

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Revisione della LPN: la Strategia sulla cultura della costruzione fornisce obiettivi di riferimento per le attività di costruzione e pianificazione della Confederazione. Punta al miglioramento della qualità dell'ambiente costruito e, allo stesso tempo, contribuisce ad affrontare le sfide imminenti, in particolare in ambito climatico ed energetico. I primi anni di attuazione della Strategia hanno confermato che gli obiettivi devono essere sanciti a livello di legge per ottenere gli effetti desiderati. Il Consiglio federale propone perciò di modificare la LPN inserendo delle disposizioni specifiche per tenere conto della cultura della costruzione (cfr. n. 5.2).

­

Rinnovamento della strategia e del piano d'azione: entro il 2028 la Confederazione intende rinnovare la Strategia sulla cultura della costruzione secondo la nuova base legale, tenendo conto delle sfide attuali quali l'adeguamento ai cambiamenti climatici, la transizione energetica, la promozione della biodiversità, la conservazione del patrimonio culturale, il fabbisogno di spazi abitativi e la coesione sociale. Saranno coinvolti nel processo i partner pubblici e privati e verrà rafforzata la cooperazione intersettoriale.

Strategia interdipartimentale del 26 febbraio 2020 per la promozione della cultura della costruzione, consultabile su www.cultura-svizzera.admin.ch > Cultura della costruzione > Il concetto di cultura della costruzione > Strategia sulla cultura della costruzione.

Christof Schwenkel, Manuel Ritz, Clément Bourdin, Angela Baumann: Evaluation der Strategie Baukultur, Bericht zuhanden des Bundesamts für Kultur. Interface Politikstudien Forschung Beratung, Lucerna e Losanna, luglio 2023, consultabile su www.cultura-svizzera.admin.ch > Cultura della costruzione > Il concetto di cultura della costruzione > Strategia sulla cultura della costruzione.

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4.4.3

Promozione della tutela dei monumenti storici, dell'archeologia e della protezione degli insediamenti

Situazione iniziale Il patrimonio costruito e archeologico è un riferimento essenziale della nostra cultura della costruzione. Sebbene sia estremamente apprezzato da gran parte della popolazione e i siti storici in paesaggi intatti rappresentino una risorsa nazionale per la qualità di vita e il riposo, le necessarie norme di protezione e restrizioni per la loro conservazione sono spesso criticate. La Confederazione deve quindi proseguire i propri sforzi per fare sì che la protezione e la cura del patrimonio costruito e archeologico siano parte integrante di ogni strategia sostenibile per lo sviluppo territoriale.

Aiuti finanziari per la tutela dei monumenti storici e l'archeologia La Confederazione eroga aiuti finanziari per l'attuazione di misure a favore della tutela dei monumenti storici e dell'archeologia, oltre che per progetti di mediazione, formazione e formazione continua, per la ricerca e per l'attività di organizzazioni di interesse nazionale. I contributi pubblici per il restauro a regola d'arte dei monumenti storici e per le misure archeologiche sono necessari a garantire la conservazione del nostro patrimonio a lungo termine. Soprattutto il trattamento dei monumenti recenti e gli scavi archeologici necessari per i progetti di sviluppo centripeto degli insediamenti comportano oneri elevati per i Cantoni.

L'impiego degli aiuti finanziari della Confederazione viene costantemente ottimizzato in collaborazione con i Cantoni tramite accordi programmatici quadriennali. Nel periodo di finanziamento in corso è stata nuovamente incrementata l'efficienza operativa grazie all'ampia digitalizzazione dei processi e alla creazione di un apposito sito Internet.

Perizie e consulenza Come autorità federale specializzata in materia di cultura della costruzione, l'UFC mette a disposizione le proprie competenze e assegna mandati a esperti per garantire lo sviluppo di elevate qualità in questo ambito.

Le richieste avanzate dall'autorità specializzata permettono di migliorare i progetti e preservare preziosi elementi del patrimonio culturale. Affinché le parti interessate comprendano l'importanza di proteggere il patrimonio culturale e ne siano a favore, è necessario raggiungere un elevato grado di certezza del diritto e di sicurezza pianificatoria. In questo senso occorre migliorare ulteriormente i
relativi processi e le necessarie competenze procedurali. Collaborare sin dall'inizio e instaurare un dialogo costruttivo con la committenza e le autorità interessate si è rivelato un approccio efficace e rimane un obiettivo importante.

Inventario federale degli insediamenti svizzeri da proteggere d'importanza nazionale (ISOS) La Confederazione stila l'ISOS conformemente all'articolo 5 LPN. L'ISOS valuta gli insediamenti secondo un sistema standardizzato in tutta la Svizzera e identifica quelli di maggior valore del Paese. È una base importante per la pianificazione a livello fe81 / 128

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derale, cantonale e comunale ai fini di ottenere un'elevata qualità nello sviluppo degli insediamenti.

La revisione dell'ISOS secondo il metodo rivisto dal 2018 procede a buon ritmo. La sua applicazione e la relativa prassi giuridica sono ormai consolidate. L'inventariazione e la valutazione degli insediamenti avvengono in stretta collaborazione e con il consenso dei Cantoni.

Adeguamenti nel periodo 2025­2028

91

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Limitare le perdite di monumenti dovute ai cambiamenti climatici: i cambiamenti climatici rischiano di compromettere sempre di più il patrimonio costruito e archeologico della Svizzera, come lasciano presagire gli eventi meteorologici estremi e la variazione delle temperature e delle condizioni di umidità. Gli effetti a lungo termine sui monumenti e sui siti archeologici non sono ancora del tutto noti. In collaborazione con la comunità scientifica saranno sviluppate e attuate adeguate strategie di monitoraggio e conservazione.

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Promuovere una consulenza in materia di energia che sia qualificata anche sotto l'aspetto della protezione dei monumenti storici: l'obiettivo è che gli edifici raggiungano la neutralità climatica nelle fasi di costruzione, utilizzo e smaltimento dei materiali, e lo stesso vale per i monumenti. Conservare, mantenere e continuare a utilizzare edifici esistenti anche da centinaia di anni è di per sé una forma di sviluppo sostenibile se si considera che circa un terzo delle emissioni di CO2 di un edificio è prodotto durante la sua costruzione91. Gli approcci e i metodi tecnici necessari nonché le possibilità per il risanamento di oggetti di valore sul piano della cultura della costruzione sono noti, ma richiedono competenze specifiche e procedimenti costruttivi e operativi su misura per ciascun oggetto. Per pianificare le misure giuste, i proprietari hanno bisogno fin dall'inizio di una consulenza qualificata da parte di esperti competenti sia in materia di energia che di cultura della costruzione. Perciò, in futuro la Confederazione riconoscerà le spese per ottenere una consulenza energetica qualificata in materia di tutela dei monumenti come costi sussidiabili nel quadro degli aiuti finanziari per le misure di tutela dei monumenti.

Promuoverà inoltre la formazione e la formazione continua degli esperti in questo campo.

­

Rafforzare il patrimonio mondiale UNESCO: in Svizzera sono presenti 13 siti del Patrimonio mondiale UNESCO, nove dei quali sono siti culturali. Sono stati iscritti nella Lista del Patrimonio mondiale tra il 1983 e il 2016 e si distinguono per tipologia, carattere e dimensioni. La Confederazione sostiene i siti culturali svizzeri del Patrimonio mondiale con aiuti finanziari per misure archeologiche e di tutela dei monumenti nonché per progetti di mediazione.

Oggi, però, la gestione dei siti non soddisfa più pienamente gli standard dell'UNESCO. Pertanto, nel quadro del secondo Piano d'azione Patrimonio mondiale Svizzera 2024­2033, la Confederazione intende accompagnare e guidare l'aggiornamento e il miglioramento delle strategie di gestione dei siti Deutsche Gesellschaft für nachhaltiges Bauen (DGNB): Benchmarks für die Treibhausgasemissionen der Gebäudekonstruktion, Stoccarda 2021.

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(culturali) del Patrimonio mondiale in collaborazione con i Cantoni e i Comuni interessati, al fine di preservare a lungo termine l'eccezionale valore universale dei siti e di evitare discussioni internazionali sul loro stato di conservazione.

4.4.4

Cultura della costruzione come aspetto della sostenibilità

Situazione iniziale Se si considera il loro ciclo di vita dalla costruzione, all'utilizzo, alla demolizione, gli edifici sono responsabili di una percentuale significativa delle emissioni di gas serra, producono grandi quantità di rifiuti, implicano interventi sul suolo, ne provocano l'impermeabilizzazione e richiedono grandi quantità di energia. In futuro il modo di gestire l'ambiente costruito dovrà necessariamente cambiare in risposta alle sfide della produzione energetica, della disponibilità di risorse, dell'impiego e del riciclaggio dei materiali edili e dell'economia circolare, tenendo conto allo stesso tempo dei cambiamenti demografici, della carenza di spazi abitativi e della crisi della biodiversità. Per raggiungere l'obiettivo dello zero netto di emissioni sarà necessario adottare approcci efficaci che tengano conto di interdipendenze ed effetti complessi e diversi. Servono soluzioni di qualità globale che vadano oltre l'individuazione di singoli aspetti prioritari e includano anche le esigenze sociali e culturali oltre a quelle ecologiche ed economiche. Esistono esempi di buone pratiche che mostrano come le misure di adattamento al clima e di efficientamento energetico possano essere realizzate in edifici di alta qualità sotto il profilo della cultura della costruzione senza ridimensionare il risanamento energetico, renderlo più complicato o aumentarne i costi. L'attenzione agli aspetti della cultura della costruzione contribuisce significativamente a una visione globale della sostenibilità.

La trasformazione che porta allo sviluppo sostenibile di un ambiente costruito di qualità è un'opera collettiva. Richiede la conoscenza e il contributo di numerose discipline e scienze e può avere successo solo grazie a una maggiore collaborazione multisettoriale e interdisciplinare e alla condivisione delle responsabilità, in modo da trovare sinergie e soluzioni mirate. Le autorità dei vari livelli dello Stato, i committenti, gli investitori, i costruttori, il mondo scientifico, le associazioni professionali, gli utenti e i residenti hanno talvolta interessi e priorità divergenti, ma hanno anche conoscenze e possibilità diverse per influire sul processo.

Adeguamenti nel periodo 2025­2028 Occorre intensificare il dibattito e la collaborazione multisettoriali e interdisciplinari tra settore pubblico,
settore privato e società civile. Perciò la Confederazione porterà avanti le proprie attività di promozione in questo ambito, in particolare attraverso la partecipazione a iniziative multilaterali, la creazione di basi specialistiche, il sostegno a forme di incontro e dialogo, la formazione e l'offerta di consulenza nell'ambito della

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cultura della costruzione nonché i formati orientati alla partecipazione del grande pubblico. In particolare saranno messe in campo le misure seguenti: ­

Organizzazione dell'iniziativa «Vivere meglio»: la cultura della costruzione di qualità, ovvero il suo contributo a uno sviluppo sostenibile globale, va posta al centro di un dibattito aperto a tutti nel quadro di una campagna partecipativa che sarà chiamata «Vivere meglio». In collaborazione con vari partner, nel 2026 la Confederazione organizzerà un «Anno del vivere meglio» con attività rivolte a tutta la popolazione. La questione fondamentale è capire in quale ambiente vogliamo vivere in futuro, considerando la necessità di una maggiore sufficienza.

­

Promozione della pianificazione solare: l'energia solare è una fonte rinnovabile di fondamentale importanza per la Svizzera e va sensibilmente potenziata.

La cosiddetta pianificazione solare determina come sfruttare al massimo il potenziale solare di un Comune o di un quartiere ottenendo allo stesso tempo una cultura della costruzione di qualità. La Confederazione intende promuovere una pianificazione solare pionieristica in collaborazione con partner del settore energetico, Cantoni, Città e Comuni, basandosi sull'esperienza di progetti pilota già realizzati come quelli di La Chaux-de-Fonds (NE) e Lichtensteig (SG).

4.5

Cultura e società

4.5.1

Partecipazione culturale e cultura amatoriale

Situazione iniziale Rafforzare la partecipazione culturale significa stimolare il confronto individuale e collettivo con la cultura e incentivare la partecipazione attiva all'impostazione della vita culturale. La riflessione sulla propria impronta culturale e lo sviluppo di una propria identità culturale permettono a tutti i membri della società di contribuire alla diversità culturale della Svizzera. Sono inoltre la premessa per la conservazione sostenibile e l'ulteriore sviluppo del patrimonio culturale materiale e immateriale della Svizzera.

Affinché il maggior numero possibile di persone possa partecipare alla vita culturale è importante che le istituzioni culturali, gli organizzatori di manifestazioni culturali e gli enti di promozione siano disposti a trovare formati che coinvolgano nuovi pubblici, divulghino in modo innovativo i contenuti culturali e consentano la compartecipazione. I media assicurano visibilità alla creazione culturale, la analizzano, la contestualizzano e la traducono per il pubblico e la promozione. Un sistema associativo forte dà spazio ad attività culturali diversificate per un'ampia fetta della popolazione e contribuisce alla promozione e all'attrattività del volontariato.

L'oggetto di questo capitolo sono gli ambiti di promozione che sostengono la creazione culturale non professionale e riguardano quindi le attività culturali di buona parte della popolazione: cultura amatoriale, partecipazione e diversità, formazione musicale e promozione della lettura.

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Cultura amatoriale Le associazioni attive nell'ambito della cultura amatoriale permettono la partecipazione culturale e sono il fondamento di un panorama culturale vivace e diversificato.

Le associazioni musicali e canore, i gruppi teatrali e di danza creano reti sociali e sono fautori di coesione sociale e inclusione. Gli eventi culturali rivolti a un vasto pubblico contribuiscono allo scambio culturale tra le regioni e le comunità linguistiche.

Circa due terzi della popolazione svizzera si dedica regolarmente ad attività culturali proprie. Molte persone si dedicano al volontariato all'interno delle associazioni, impegnandosi a titolo onorifico a favore della società. Le associazioni offrono però anche opportunità di lavoro agli operatori culturali professionisti, ad esempio nella direzione musicale di cori e orchestre. La cultura amatoriale riveste quindi un ruolo importante per la società nel suo complesso.

La promozione della cultura amatoriale da parte della Confederazione si fonda su due pilastri: ­

sostegno alle organizzazioni di operatori culturali non professionisti (art. 14 LPCu): nel periodo di finanziamento 2021­2024 l'UFC sostiene dieci associazioni attive in tutta la Svizzera nei settori della musica, della danza e del teatro che promuovono l'accesso alla cultura e l'attività culturale dei loro membri. Tali associazioni ricevono un contributo strutturale annuale per attività di formazione e formazione continua, mediazione, consulenza e rappresentanza pubblica dei membri. Le dieci associazioni sostenute dall'UFC rappresentano complessivamente circa 200 000 membri attivi.

­

Promozione di manifestazioni culturali e progetti per un vasto pubblico (art. 16 LPCu): l'UFC sostiene manifestazioni culturali di respiro nazionale rivolte al grande pubblico (per esempio la Festa federale dello jodel o il Festival svizzero di canto).

La pandemia ha messo in evidenza il ruolo fondamentale delle associazioni culturali amatoriali per la convivenza: la chiusura forzata e le successive restrizioni alle attività culturali in ambito amatoriale hanno infatti risvegliato in gran parte della popolazione la consapevolezza dell'effetto stimolante della cultura e dell'esperienza culturale condivisa. Allo stesso tempo, la crisi ha accelerato i cambiamenti nel mondo associativo e mostrato la vulnerabilità delle sue strutture, in gran parte basate sul volontariato.

La Confederazione ha sostenuto le associazioni con aiuti finanziari mirati permettendo loro di superare il difficile periodo della pandemia. Mancano tuttavia strategie per rafforzare il tessuto associativo e la cultura amatoriale in vista delle sfide future.

Con l'avanzare della digitalizzazione le associazioni hanno bisogno di professionalizzare le proprie strutture e adattarsi alle mutate esigenze dei loro membri, ma allo stesso tempo registrano un calo della disponibilità a dedicarsi al volontariato.

Partecipazione e diversità La promozione della partecipazione culturale è un compito trasversale e in quanto tale riguarda tutti i livelli della promozione culturale e tutti gli ambiti della cultura. Il Parlamento ha sancito esplicitamente la promozione della partecipazione culturale all'articolo 9a LPCu, in base al quale l'UFC sostiene, per mezzo di aiuti finanziari destinati 85 / 128

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a progetti di partecipazione, l'attività culturale di specifici gruppi nonché la creazione di reti e lo scambio di conoscenze tra gli attori che si impegnano per rafforzare la partecipazione culturale. Grazie alle misure di promozione sono sorte iniziative orientate alla partecipazione, come «Generazioni al museo» o i programmi di teatro nelle carceri, ed è stato possibile estendere a tutta la Svizzera progetti già esistenti come il marchio «Cultura inclusiva» o la CartaCultura di Caritas Svizzera.

La promozione della partecipazione culturale comprende anche iniziative come la «Capitale culturale svizzera». Ispirato alla «Capitale europea della cultura», il progetto svizzero si svolgerà regolarmente in diverse Città e contribuirà a rafforzare la coesione nazionale, a valorizzare la diversità culturale in Svizzera e intensificare gli scambio culturali tra le regioni linguistiche. L'iniziativa pone al centro l'inclusione e si rivolge al grande pubblico con l'obiettivo di mettere in luce il legame tra cultura, identità e attrattività di una regione. L'UFC ha fornito un sostegno per la prima edizione, che si svolgerà nel 2027 a La Chaux-de-Fonds.

Molti progetti che puntano alla partecipazione coinvolgono anche altri ambiti politici e spesso mostrano come la partecipazione politica, economica, sociale e culturale siano interconnesse. Per rafforzare il coordinamento a livello federale nella promozione della coesione sociale, nel 2024 verrà lanciata la Rete interdipartimentale sulla partecipazione.

Formazione musicale La musica e il canto stimolano le competenze creative, intellettuali e sociali dei giovani. Fare musica insieme significa infatti imparare insieme, ascoltarsi a vicenda e raggiungere obiettivi comuni. Nelle scuole, la Confederazione e i Cantoni si impegnano a promuovere un'educazione musicale di qualità nei limiti delle rispettive competenze. L'obiettivo è fare sì che tutti i bambini e giovani abbiano la possibilità di svolgere attività musicali nel tempo libero.

L'UFC sostiene progetti nazionali (p. es. concorsi, festival, formazioni musicali giovanili) e attua i programmi G+M e «Giovani Talenti Musica». Dal 2016 il programma G+M promuove l'accesso dei bambini e dei giovani alla musica sostenendo finanziariamente progetti extracurriculari come corsi e campi. Il programma «Giovani Talenti
Musica», introdotto nel 2022, sostiene i Cantoni nello sviluppo e nell'attuazione dei loro programmi di promozione dei talenti per fare sì che i bambini e i giovani con un potenziale musicale superiore alla media possano essere sostenuti precocemente in base alle loro esigenze.

Promozione della lettura La lettura e la scrittura aprono le porte della conoscenza e del pensiero e sono quindi fondamentali per una partecipazione culturale attiva. La promozione delle competenze di base degli adulti è disciplinata dalla legge federale del 20 giugno 201492 sulla formazione continua (LFCo) ed è di competenza della Segreteria di Stato per la formazione, la ricerca e l'innovazione (SEFRI). L'UFC ha il compito di promuovere la lettura come competenza culturale, stimolare il piacere di leggere e favorire l'accesso ai libri e alla cultura scritta. L'UFC pone quindi l'accento sulla letteratura per bambini 92

RS 419.1

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e giovani perché il sostegno precoce è fondamentale per lo sviluppo dei bambini e il loro successivo percorso scolastico93.

L'UFC sostiene quattro organizzazioni e istituzioni attive a livello nazionale e singoli progetti di promozione della lettura. Inoltre, organizza regolarmente conferenze nazionali per incentivare l'innovazione e la creazione di reti in questo ambito.

Le biblioteche hanno un ruolo essenziale nella promozione della lettura e, in quanto luoghi di incontro e scambio, rendono possibile la partecipazione sociale e culturale.

Le reti bibliotecarie attive a livello nazionale sostengono le biblioteche in questo ruolo con iniziative per l'interconnessione e offerte formative. La collaborazione con le biblioteche costituisce quindi una priorità nell'attività di promozione dell'UFC.

Adeguamenti nel periodo 2025­2028 Cultura amatoriale Per promuovere la cultura amatoriale vengono erogati aiuti finanziari periodici alle associazioni attive a livello nazionale e contributi a progetti per la realizzazione di grandi manifestazioni destinate all'intera popolazione. Questo approccio si è dimostrato efficace e sarà pertanto mantenuto.

Affinché il mondo associativo nella cultura amatoriale possa affrontare e sfruttare come opportunità le sfide derivanti in particolare dalla digitalizzazione, nel periodo 2025­2028 l'UFC potenzierà il sostegno alla cultura amatoriale, promuovendo soprattutto i progetti di trasformazione digitale, lo sviluppo di modelli organizzativi e nuove forme di espressione e le attività volte ad attrarre nuove leve e acquisire nuovi pubblici.

Formazione musicale Programma G+M: dopo il successo ottenuto, il programma sarà ampliato in modo da avvicinare altri gruppi di bambini e giovani all'attività musicale. Si intende cioè puntare su una promozione di larga scala rendendo più facile l'accesso al programma (abbassamento dell'età minima per le offerte di sensibilizzazione alla musica, sostegno di progetti per la promozione dell'inclusione, maggiore collaborazione con le scuole). Saranno inoltre uniformati e semplificati i criteri e le modalità di calcolo dei contributi per le offerte G+M, mentre le offerte di formazione continua per i monitori G+M saranno meglio adattate al fabbisogno.

Struttura delle tariffe delle scuole di musica: per garantire un accesso equo, il
legislatore ha fissato determinati requisiti per la struttura tariffaria delle scuole di musica (art. 12a LPCu). Gli adeguamenti tariffari sono stabiliti di concerto fra i Cantoni, le scuole e i Comuni in cui esse hanno sede. La Confederazione verifica a intervalli

93

Cfr. rapporto del Consiglio federale del 3 febbraio 2021 «Politik der frühen Kindheit.

Auslegeordnung und Entwicklungsmöglichkeiten auf Bundesebene» in adempimento dei postulati 19.3417 CSEC-N e 19.3417 Gugger, consultabile in tedesco e francese su www.parlament.ch > 19.3417 > Bericht in Erfüllung des parlamentarischen Vorstosses; rapporto del Consiglio federale del 29 giugno 2022 «Frühe Sprachförderung in der Schweiz» in adempimento della mozione 18.3834 Eymann, consultabile in tedesco e francese su www. parlament.ch > Bericht in Erfüllung des parlamentarischen Vorstosses.

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regolari l'applicazione e l'efficacia dei requisiti. La prossima verifica è prevista tra il 2024 e il 2025.

Governance: da quando è stato lanciato nel 2016, il programma G+M è amministrato da una segreteria esterna. Da allora gli oneri per la gestione dei dati, il controllo dei processi e la garanzia della qualità sono aumentati costantemente. L'introduzione del programma «Giovani Talenti Musica» crea delle sinergie e pertanto nel periodo 2025­ 2028 sarà valutata l'opportunità di internalizzare nel 2029 l'amministrazione del programma G+M.

Promozione della lettura L'UFC sostiene la trasformazione digitale delle organizzazioni di promozione della lettura con l'obiettivo di accelerare la digitalizzazione dei processi e migliorare l'accesso online alle offerte.

Intende inoltre semplificare la promozione di progetti singoli. La priorità sarà data ai progetti svolti in collaborazione con le scuole e le biblioteche nonché ai programmi di sostegno alla prima infanzia (alfabetizzazione familiare).

4.5.2

Lingue e comprensione

Situazione iniziale La coesistenza di quattro comunità linguistiche e la diversità culturale che esse rappresentano sono caratteristiche distintive della Svizzera. Allo stesso tempo, la quantità di lingue parlate nel Paese è in aumento per effetto della globalizzazione e della migrazione. Perciò la promozione del plurilinguismo e della comprensione tra le comunità linguistiche è un elemento essenziale della politica culturale della Confederazione. Gli obiettivi e gli strumenti della promozione delle lingue sono stati presentati in dettaglio nel messaggio sulla cultura 2016­2020. Il presente capitolo affronta tre temi scelti che meritano particolare attenzione nel periodo di finanziamento 2025­ 2028: Scambi e mobilità Gli scambi scolastici all'interno della Svizzera sono uno strumento fondamentale per migliorare le competenze linguistiche individuali e la comprensione tra le comunità linguistiche. Per promuovere maggiormente gli scambi e la mobilità, nel 2016 la Confederazione e i Cantoni hanno fondato l'agenzia nazionale Movetia. Costituita come fondazione di diritto privato, sarà trasformata in un istituto di diritto pubblico per fare sì che la sua forma giuridica e la sua struttura gestionale corrispondano meglio ai principi di governo d'impresa della Confederazione. Il 15 novembre 2023 il Consiglio federale ha approvato e sottoposto al Parlamento il disegno della legge Movetia94.

94

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Nel 2017 la Confederazione e i Cantoni hanno introdotto la «Strategia svizzera per gli scambi e la mobilità»95, in base alla quale l'agenzia Movetia sostiene e accompagna, su incarico della Confederazione, progetti di scambio nazionali fra le comunità linguistiche a tutti i livelli scolastici. I vari programmi di promozione degli scambi e della mobilità all'interno della Svizzera registrano a tutti i livelli di formazione un numero crescente di partecipanti da tutte le regioni linguistiche e dovranno quindi essere ampliati.

Lingue e culture italiana e romancia Il mantenimento e la promozione delle lingue e culture romancia e italiana sono pilastri essenziali della politica linguistica della Confederazione. Tradizionalmente la promozione avviene attraverso aiuti finanziari al Cantone dei Grigioni e al Cantone Ticino per l'attuazione di misure sul loro territorio. La mobilità dei parlanti sta però rendendo questo modello in parte obsoleto.

Già nel 2016 il Consiglio federale e il Parlamento avevano deciso di promuovere la lingua italiana anche al di fuori della Svizzera italiana, in particolare in ambito scolastico (progetti culturali e di sensibilizzazione nelle scuole e progetti pilota per la creazione di programmi di insegnamento bilingue con l'italiano). Nel 2021 sono seguite misure a favore del romancio al di fuori dell'area linguistica tradizionale (offerte formative per bambini romanci in età prescolare e scolare). Ora è necessario modificare le basi legali per consolidare queste misure.

Promozione del plurilinguismo e della comprensione La Confederazione promuove la comprensione tra le comunità linguistiche sostenendo le organizzazioni linguistiche e le agenzie di stampa (Keystone-ATS) ed erogando contributi per la ricerca applicata e i progetti di sviluppo dell'insegnamento delle lingue. I Cantoni plurilingui di Berna, Friburgo, Grigioni e Vallese ricevono aiuti finanziari federali per l'adempimento dei compiti speciali che il plurilinguismo implica nelle autorità, negli organi giudiziari, nell'a pubblica amministrazione e nell'insegnamento.

Nel 2022 sono state riviste le disposizioni riguardanti la promozione nell'ordinanza del 4 giugno 201096 sulle lingue (OLing). Nel quadro delle consultazioni sul programma di legislatura 2019­2023 il Parlamento ha incaricato il Consiglio federale di elaborare un «piano d'azione per il plurilinguismo»97. La verifica degli obiettivi strategici nella promozione delle lingue è ancora in corso.

95 96 97

Consultabile su: www.cultura-svizzera.admin.ch > Lingue e società > Lingue > Possibilità di sostegno > Scambi in ambito scolastico > Documenti.

RS 441.11 Decreto federale del 21 settembre 2020 sul programma di legislatura 2019­2023, art. 8 n. 8, FF 2020 7365, pag. 7368.

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Adeguamenti nel periodo 2025­2028 Scambi e mobilità La «Strategia svizzera per gli scambi e la mobilità» punta a fare sì che il maggior numero possibile di giovani possa partecipare a un'attività di scambio o mobilità nel corso della formazione. Per attuarla è necessario ampliare le offerte di Movetia: ­

sviluppo di un programma di scambi scolastici individuali a integrazione degli scambi di classi, simile ai programmi svizzeri per Erasmus+. gli scambi individuali sono pensati soprattutto per il livello secondario I;

­

ulteriore sviluppo dei programmi nazionali esistenti, in particolare per le persone che svolgono una formazione professionale di base, i docenti, le classi e per la creazione di partenariati tra le scuole.

Lingue e culture italiana e romancia Oggi la popolazione romanciofona vive sempre più spesso al di fuori del Cantone dei Grigioni e ormai da parecchio tempo il romancio non è più parlato solo nella sua area di diffusione tradizionale. La situazione è simile per l'italiano in Svizzera, pertanto non è più sufficiente sostenere le due lingue minoritarie solo tramite il Cantone Ticino e il Cantone dei Grigioni. Affinché la Confederazione possa sostenere adeguatamente le lingue e culture italiana e romancia al di fuori delle aree linguistiche tradizionali, è necessario adattare le basi legali. Con il presente messaggio si chiede la relativa modifica della legge del 5 ottobre 200798 sulle lingue (LLing) (cfr. disegno 1).

Gli obiettivi della promozione si differenziano a seconda della lingua: ­

nel caso dell'italiano, si intende migliorare il ruolo e l'attrattività della lingua nell'insegnamento, ad esempio promuovendo maturità bilingui o rafforzando la presenza dell'italiano attraverso attività culturali nelle scuole;

­

nel caso del romancio si pone l'accento sulle offerte formative per i bambini in età prescolare e scolare al di fuori del Cantone dei Grigioni. Una risorsa importante sono le tecnologie digitali, poiché permettono di sviluppare progetti innovativi come l'insegnamento delle lingue a distanza o di offrire strumenti (open source) per l'apprendimento del vocabolario, della grammatica e dell'ortografia, per la correzione e per la traduzione automatica.

Promozione del plurilinguismo e della comprensione Dal 2012 la Confederazione sostiene lo sviluppo di piani e sussidi didattici per migliorare l'insegnamento delle lingue. Nel periodo di finanziamento 2025­2028 la promozione si concentrerà sulla verifica e sul consolidamento del lavoro svolto finora (replica, trasposizione nella pratica, documentazione, condivisione di buone pratiche)

98

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e, di concerto con i Cantoni, sarà esaminato il suo possibile riorientamento o la sua focalizzazione tematica99.

4.5.3

Scuole svizzere all'estero

Situazione iniziale La Confederazione promuove 17 scuole svizzere all'estero: Bangkok, Barcellona, Bergamo, Bogotà, Catania, Città del Messico (con sedi distaccate a Cuernavaca e Querétaro), Curitiba, Lima, Madrid, Milano, Pechino, Roma, Santiago del Cile, San Paolo e Singapore. Le scuole svizzere all'estero sono frequentate da circa 8000 allievi, di cui circa 1400 di nazionalità svizzera. Gli aiuti finanziari della Confederazione coprono in media circa un quarto delle spese d'esercizio delle scuole. I Cantoni patroni assumono la vigilanza pedagogica e sostengono le scuole in vario modo (mediante contributi all'infrastruttura, formazioni continue, materiali didattici ecc.). Le rappresentanze della Svizzera nelle rispettive località forniscono il proprio sostegno ad esempio in qualità di membri dei comitati scolastici.

La pandemia di COVID-19 ha colpito duramente anche le scuole svizzere all'estero, che in tutti i Paesi hanno dovuto chiudere i battenti per lunghi periodi su ordine delle autorità. Grazie agli aiuti finanziari d'emergenza stanziati nel 2020 e 2021, la Confederazione è riuscita a ridurre i danni economici e le scuole hanno potuto continuare a fornire un'offerta formativa completa nonostante la crisi e preparare i necessari adeguamenti nella struttura gestionale. Non è però ancora possibile determinare se e come il numero di allievi risentirà della pandemia nel lungo termine.

Buona governance e swissness Pur essendo istituzioni private, le scuole svizzere all'estero sono percepite come rappresentanti della Svizzera. Contribuiscono a dare un'immagine positiva della Svizzera all'estero e pertanto la loro efficacia va oltre la diffusione della formazione e della cultura svizzere, come conferma il rapporto del CDF del 17 dicembre 2019 Verifica dell'efficacia delle scuole svizzere all'estero100.

Per sostenere l'impatto positivo delle scuole svizzere all'estero, l'UFC ha dato seguito a una raccomandazione contenuta nel rapporto del CDF e concordato con le scuole un documento (Swissness Charta) in cui queste ultime si impegnano a seguire gli stessi valori di buona governance e riconoscono un concetto comune di swissness nella formazione e nella cultura scolastica.

Assunzione dei docenti svizzeri I docenti svizzeri giocano un ruolo importante nel diffondere la formazione e la cultura svizzera attraverso le scuole svizzere all'estero, ma in alcune aree reclutarli è 99

Rapporto del Consiglio federale del 29 giugno 2022 «Frühe Sprachförderung in der Schweiz» in adempimento della mozione 18.3834 Eymann, pag. 26, consultabile in tedesco e francese su www.parlament.ch > 19.3834 > Bericht in Erfüllung des parlamentarischen Vorstosses.

100 Consultabile su: www.efk.admin.ch > Pubblicazioni > Relazioni con l'estero.

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sempre più difficile. Nel messaggio sulla cultura 2021­2024 il Consiglio federale aveva annunciato una proposta per migliorare le loro condizioni d'impiego, ma l'idea di assumerli con un contratto di diritto pubblico attraverso l'agenzia nazionale per gli scambi e la mobilità Movetia non è stata approvata dai Cantoni nella consultazione preliminare relativa all'avamprogetto della legge Movetia. Il Consiglio federale ha pertanto deciso di rinunciare a una modifica della legge di ampia portata che avrebbe regolamentato diversamente l'assunzione dei docenti. Si ritiene che le problematiche specifiche delle singole scuole nei diversi Paesi possano essere meglio affrontate con soluzioni mirate.

Adeguamenti nel periodo 2025­2028 Governance: l'UFC introdurrà un monitoraggio adeguato dei principi concordati nella Swissness Charta.

Assunzione dei docenti svizzeri: in base a un'analisi delle condizioni di assunzione dei docenti svizzeri nei singoli Paesi, l'UFC esaminerà e rivaluterà assieme ai partner (Cantoni patroni ed educationsuisse) le necessità di intervento e i margini di manovra per poi attuare le relative misure. L'obiettivo è creare delle condizioni di lavoro convenienti in modo da rendere più interessanti gli impieghi all'estero.

4.5.4

Jenisch, Sinti e vita nomade

Situazione iniziale In Svizzera vivono circa 35 000 Jenisch e Sinti, riconosciuti come minoranze nazionali ai sensi della Convenzione-quadro del 1° febbraio 1995101 per la protezione delle minoranze nazionali. Con la ratifica della convenzione, la Svizzera si è impegnata a promuovere condizioni che consentano a queste minoranze di mantenere viva e continuare a sviluppare la propria cultura, in particolare lo stile di vita nomade e la lingua Jenisch in quanto lingua minoritaria riconosciuta ai sensi della Carta europea del 5 novembre 1992102 delle lingue regionali o minoritarie.

La Confederazione sostiene la Radgenossenschaft der Landstrasse, un'organizzazione autonoma degli Jenisch e dei Sinti svizzeri che fornisce informazioni sulle tematiche riguardanti queste minoranze e si occupa di documentare la storia e coltivare la lingua e cultura Jenisch. Finanzia inoltre la Fondazione Un futuro per i nomadi svizzeri, la quale svolge un'importante funzione di coordinamento tra la Confederazione, i Cantoni, i Comuni e le minoranze, fornendo sostegno come centro di competenza nelle questioni pianificatorie, giuridiche e sociali.

Una misura importante per promuovere la cultura nomade è la creazione di un numero sufficiente di aree di sosta per coprire il fabbisogno. In base alle competenze in materia di pianificazione del territorio, questo compito spetta ai Cantoni. A titolo sussidiario, negli ultimi anni la Confederazione ha fornito un aiuto finanziario per la realizzazione di progetti edilizi corrispondenti.

101 102

RS 0.441.1 RS 0.441.2

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La Fondazione Un futuro per i nomadi svizzeri rileva ogni cinque anni il numero di aree di sosta disponibili. Negli anni scorsi è stato possibile arrestarne il calo e la situazione si è complessivamente stabilizzata, ma l'ultimo rapporto sulla situazione, pubblicato nel 2021, evidenzia che le aree esistenti coprono appena la metà del fabbisogno103. Le poche aree disponibili sono ancora più sotto pressione per la presenza di Rom stranieri.

Adeguamenti nel periodo 2025­2028 La pianificazione e la costruzione di aree di sosta pongono i Cantoni e i Comuni di fronte a sfide considerevoli. I progetti hanno tempi di realizzazione lunghi e subiscono spesso ritardi a causa di modifiche o fattori esterni come opposizioni e referendum.

Per tali motivi, negli ultimi anni i mezzi disposti dalla Confederazione a sostegno di questi progetti non hanno potuto essere utilizzati nella misura prevista.

Nel periodo 2025­2028 sono previste le seguenti misure: ­

Aree di sosta: il sostegno ai Cantoni e ai Comuni per la creazione di aree di sosta sarà mantenuto in misura ridotta (adeguamento al fabbisogno effettivo).

Le modalità di finanziamento saranno modificate in modo da essere efficaci anche in caso di ritardi nei progetti. La Confederazione può mettere terreni di sua proprietà a disposizione dei Cantoni e dei Comuni per la realizzazione di aree di sosta.

­

Consulenza: l'UFC sosterrà il servizio di consulenza per le questioni sociali, la formazione e la salute della Fondazione Un futuro per i nomadi svizzeri.

L'offerta di consulenza si rivolge agli Jenisch, ai Sinti e ai Rom nomadi come anche alle autorità e alle organizzazioni che hanno contatti con queste minoranze.

­

Piano d'azione «Jenisch, Sinti, Rom»: il programma di lavoro previsto nel piano d'azione del 2016 sarà valutato assieme alle organizzazioni partner ed eventualmente ridefinito.

4.6

Collaborazione e basi

4.6.1

Dialogo istituzionale

Situazione iniziale Dialogo culturale nazionale Il Dialogo culturale nazionale, istituito nel 2011 da Confederazione, Cantoni, Città e Comuni, è una piattaforma che riunisce i vari attori statali per discutere delle questioni di politica culturale, con lo scopo di rafforzare la collaborazione in questo ambito.

Conformemente al relativo accordo tra i partner, tale obiettivo è raggiunto da un lato scambiandosi informazioni importanti e dall'altro concordando e coordinando le mi-

103

Consultabile su www.stiftung-fahrende.ch > Informazioni > Rapporto sulla situazione aree di stazionamento.

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sure d'intervento104. Il Dialogo culturale nazionale è quindi lo strumento principale per sviluppare congiuntamente le condizioni quadro della politica culturale e creare un contesto favorevole allo sviluppo della cultura in Svizzera.

Nel precedente periodo di finanziamento, il Dialogo culturale nazionale ha lavorato su tre temi principali: la retribuzione adeguata degli operatori culturali, l'ecologia nella produzione culturale e la definizione di una strategia nazionale per il patrimonio culturale in Svizzera. I relativi risultati sono confluiti nel presente messaggio (cfr. in particolare n. 1.2.1, 1.2.4, 1.2.5 e 4).

Collaborazione con la società civile e il settore privato Oltre che nel Dialogo culturale nazionale, gli attori culturali della Confederazione si confrontano regolarmente anche con i loro partner non statali. Lo scambio con le organizzazioni degli operatori culturali professionisti e con quelle della cultura amatoriale avviene in gruppi diversi a seconda dell'argomento. Le organizzazioni attive a livello nazionale ricevono un sostegno finanziario dalla Confederazione sotto forma di contributi strutturali (cfr. n. 4.1.2 e 4.5.1). La stretta collaborazione fra l'UFC e la «Taskforce Culture» è stata una chiave di successo nell'attuazione delle misure di sostegno alla cultura durante la pandemia di COVID-19 (cfr. n. 1.2.6).

Il settore privato (fondazioni di pubblica utilità ed economia privata) contribuisce in misura sostanziale al finanziamento della cultura in Svizzera (cfr. n. 1.2.6). I suoi esponenti e gli attori culturali della Confederazione intrattengono scambi regolari.

Adeguamenti nel periodo 2025­2028 Dialogo culturale nazionale Verrà portata avanti la cooperazione con i Cantoni, le Città e i Comuni in seno al Dialogo culturale nazionale. Inoltre, nei limiti delle possibilità e delle rispettive competenze costituzionali, sarà potenziato il coordinamento tra i partner statali della politica culturale (cfr. n. 2.1.1), che in questo contesto stanno attualmente preparando una valutazione del Dialogo culturale nazionale. In base ai risultati saranno eventualmente cambiate le modalità di lavoro.

Collaborazione con la società civile e il settore privato Di fronte alle sfide considerevoli che si trova ad affrontare la cultura in Svizzera è essenziale collaborare da vicino con le
associazioni culturali e il settore privato. Gli scambi reciproci permettono infatti agli attori della Confederazione di riconoscere tempestivamente esigenze e cambiamenti e di discutere in anticipo o sviluppare congiuntamente le possibili soluzioni. In futuro la Confederazione intende sfruttare ancora meglio queste possibilità. Soprattutto in tempi caratterizzati da forti dinamiche di cambiamento è indispensabile discutere le questioni fondamentali della politica culturale. Al fine di promuovere il dialogo in tal senso, l'UFC reintrodurrà, dopo quattro anni di interruzione, il sostegno agli incontri su temi di politica culturale di interesse 104

Convention concernant le Dialogue nationale sur la politique culturelle suisse del 25 ottobre 2011, n. 1, consultabile in francese su www.cultura-svizzera.admin.ch > Temi > Dialogo culturale nazionale > Informazioni complementari > Documenti.

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nazionale, come potrebbe essere, ad esempio, un convegno sulle opportunità e i rischi dell'IA per il settore della cultura.

4.6.2

Statistica e monitoraggio

Situazione iniziale Negli ultimi anni la Confederazione ha costantemente ampliato la base di dati sulla vita culturale in Svizzera. Dal periodo di finanziamento 2016­2020, l'UFC e l'UST hanno introdotto nuove statistiche sui musei, sulla tutela dei monumenti storici e sull'economia culturale e hanno migliorato le statistiche esistenti sul finanziamento della cultura, i comportamenti culturali, il cinema e le biblioteche. Le cifre più importanti sono riassunte nella Statistica tascabile della cultura in Svizzera, che l'UFC pubblica annualmente dal 2014. La pandemia ha evidenziato l'importanza di disporre di indicatori significativi sulla vita culturale per poter gestire le politiche in questo ambito.

L'accessibilità dei dati è un obiettivo fondamentale della Strategia Svizzera digitale dell'8 dicembre 2023105, la quale prevede che i dati prodotti dallo Stato o raccolti per suo conto siano in linea di principio pubblicati come open government data (OGD) in formati aperti e leggibili elettronicamente. Questo obiettivo è concretizzato nella Strategia open government data del 30 novembre 2018106, vincolante per l'Amministrazione federale centrale.

Adeguamenti nel periodo 2025­2028 Nel periodo di finanziamento 2025­2028 la Confederazione intende ampliare il monitoraggio del settore della cultura in Svizzera: ­

Saranno definiti indicatori adeguati per rappresentare l'andamento del settore e creare così il fondamento per una politica culturale basata su dati concreti e orientata agli obiettivi. A tal fine occorre utilizzare meglio i dati amministrativi ed eventualmente integrare le statistiche esistenti.

­

I dati raccolti dalla Confederazione dovranno essere resi disponibili al pubblico in conformità con la strategia OGD. Allo stesso tempo, i principi di tale strategia saranno inclusi nei contratti di prestazione con le organizzazioni partner e saranno creati degli incentivi per le istituzioni culturali affinché comunichino i dati in modalità aperta e uniforme.

105

Consultabile su https://digital.swiss/it> Strategia > Strategia svizzera digitale > Download.

106 FF 2019 813

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4.6.3

Politica culturale internazionale

La Confederazione promuove attivamente la diffusione dei valori culturali e della cultura svizzera all'estero. La cooperazione internazionale nel settore della cultura avviene attraverso l'interazione di diversi attori istituzionali a livello federale: l'UFC, Pro Helvetia e il DFAE con la DSC, Presenza svizzera e la Divisione ONU della Segreteria di Stato. Altri organismi federali sono coinvolti nello svolgimento di compiti specifici. L'Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini (UDSC) del Dipartimento federale delle finanze (DFF) contribuisce ad esempio all'attuazione della legislazione sul trasferimento internazionale dei beni culturali, mentre e l'Ufficio federale della protezione della popolazione (UFPP) del Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS) è coinvolto nella tutela del patrimonio culturale minacciato.

Sul piano delle relazioni internazionali, l'UFC è responsabile della partecipazione della Svizzera alla politica culturale internazionale, mentre la promozione degli scambi in ambito artistico (ad esempio tournée, residenze per artisti, partecipazioni a festival) è di competenza di Pro Helvetia.

Attraverso le sue attività, la Confederazione contribuisce alla politica culturale internazionale e al posizionamento internazionale della Svizzera come Paese portatore di cultura.

Cooperazione bilaterale Situazione attuale Nell'ambito delle relazioni con gli altri Paesi, l'UFC si occupa di negoziare accordi bilaterali di coproduzione cinematografica, accordi sul trasferimento di beni culturali e, se necessario, accordi sulle scuole svizzere all'estero.

Gli accordi di coproduzione facilitano la collaborazione cinematografica tra due o più Paesi definendo le condizioni in base alle quali un'opera può essere considerata come produzione nazionale in ciascuno di essi e ricevere i relativi finanziamenti per la produzione e la distribuzione107. Nel 2023 è stato rivisto un accordo di coproduzione con il Canada per includere nuovi modelli di distribuzione.

Gli accordi bilaterali sul trasferimento di beni culturali mirano a impedire il commercio illegale di questi beni e a preservare il patrimonio culturale108. Possono essere stipulati con gli Stati parte della Convenzione UNESCO del 4 novembre 1970109 concernente le misure da adottare
per interdire e impedire l'illecita importazione, esportazione e trasferimento di proprietà dei beni culturali. Nel periodo 2021­2024 è stato sottoscritto un accordo con la Turchia.

107

Esistono accordi di coproduzione con la Germania e l'Austria (accordo trilaterale), la Francia, l'Italia, la comunità francofona del Belgio, il Lussemburgo, il Canada e il Messico.

108 Esistono accordi sul trasferimento di beni culturali con l'Italia, la Grecia, la Colombia, l'Egitto, Cipro, la Cina, il Perù e il Messico.

109 RS 0.444.1

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Gli accordi bilaterali sulle scuole svizzere vengono conclusi in determinati casi, qualora sia necessaria una regolamentazione specifica con lo Stato ospitante110. Tra il 2021 e il 2024 non sono stati stipulati accordi di questo tipo.

La Svizzera intrattiene relazioni particolarmente intense con gli Stati confinanti. Incontra regolarmente le autorità austriache e italiane per discutere della collaborazione reciproca e, nel 2023, ha partecipato al primo incontro dei ministri della cultura di lingua tedesca, organizzato su iniziativa del Lussemburgo.

Promuove inoltre i vincitori dei Premi culturali svizzeri sia in Svizzera che all'estero, dal momento che uno degli obiettivi dei Premi è proprio quello di far conoscere questi operatori culturali e le loro attività.

Infine, può fornire un sostegno mirato a Paesi terzi nel quadro della Strategia in materia di protezione del patrimonio culturale minacciato adottata dal Consiglio Federale. È accaduto ad esempio con l'Ucraina per proteggere il suo patrimonio culturale.

Adeguamenti nel periodo 2025­2028 Cinema: la Svizzera intende rivedere regolarmente gli accordi cinematografici esistenti per tenere conto degli sviluppi tecnici e del cambiamento delle modalità di fruizione (per esempio le serie). Concluderà inoltre nuovi accordi di coproduzione cinematografica con ulteriori Paesi laddove è strategicamente opportuno (cfr. n. 4.2.7).

Trasferimento dei beni culturali: per quanto riguarda gli accordi sul trasferimento dei beni culturali, sarà data priorità agli Stati partner africani, tenendo conto delle peculiarità dei bei culturali di origine coloniale (cfr. n. 4.3.1).

Protezione del patrimonio culturale minacciato: laddove opportuno, la Svizzera sostiene Stati terzi il cui patrimonio è minacciato da eventi naturali o di origine antropica, in virtù dei principi della Strategia in materia di protezione del patrimonio culturale minacciato finora in vigore (cfr. n. 2.4 e 4.3.1).

Cooperazione multilaterale Situazione iniziale Anche sul piano multilaterale la Svizzera mette a disposizione le proprie competenze sulla scena internazionale. Si impegna affinché i valori svizzeri siano considerati nelle organizzazioni internazionali, dove si assiste a una strumentalizzazione della cultura per scopi politici e a un arretramento delle idee democratiche e dei
diritti umani, e partecipa alla riflessione sulle sfide globali come il cambiamento climatico, lo sviluppo sostenibile e la digitalizzazione. A tal fine, opera principalmente all'interno dell'UNESCO e del Consiglio d'Europa, interagisce sul piano specialistico con l'UE e collabora in modo mirato con altre organizzazioni internazionali.

In veste di membro dell'UNESCO, la Svizzera si impegna ad attuare le convenzioni in ambito culturale che ha ratificato. Dal 2019 al 2023 ha fatto parte nel Consiglio esecutivo dell'organizzazione, mentre dal 2020 al 2024 è membro del Comitato intergovernativo della Convenzione del 17 ottobre 2003111 per la salvaguardia del patri110 111

Sono stati conclusi accordi con la Colombia e il Messico.

RS 0.440.6

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monio culturale immateriale, con funzione di vicepresidente nel 2022 e nel 2023. Ha inoltre partecipato attivamente alla MONDIACULT 2022 e continua a sostenere gli impegni presi in tale occasione.

In seno al Consiglio d'Europa, la Svizzera si impegna affinché la cultura sia riconosciuta come elemento di «soft power» che può contribuire alla vita democratica, allo Stato di diritto e a una migliore comprensione tra i popoli. Attua le convenzioni che ha ratificato e partecipa ai programmi pertinenti dell'organizzazione (per esempio Eurimages, Itinerari culturali del Consiglio d'Europa). Ha inoltre assunto cariche importanti come quella di membro del Comitato direttivo della cultura, del patrimonio e del paesaggio (2021­2022) e quella di presidente del Consiglio di Amministrazione dell'Accordo Parziale Allargato del 2010112 sugli Itinerari Culturali del Consiglio d'Europa (2021­2022). Ha inoltre partecipato attivamente alla terza edizione della Conferenza dei Ministri della Cultura che il Consiglio d'Europa, organizzata dal 2013.

Nelle relazioni con l'UE il Consiglio federale continua ad ambire alla partecipazione della Svizzera ai programmi dell'UE nel settore della cultura.

Infine, la Svizzera partecipa alle iniziative dell'Organizzazione internazionale della Francofonia (OIF), per esempio inviando delegazioni culturali ai Giochi della Francofonia, la cui ultima edizione si è tenuta a Kinshasa nel 2023.

Adeguamenti nel periodo 2025­2028 La Svizzera intende proseguire e rafforzare le proprie attività e la propria presenza a livello internazionale. In particolare, verrà portato avanti l'impegno negli organi e nei comitati delle organizzazioni internazionali responsabili della cultura al fine di difendere le priorità della Svizzera a livello internazionale.

­

UNESCO e Consiglio d'Europa: la Svizzera intende rafforzare il suo profilo e la sua presenza nella politica internazionale e in particolare nella cooperazione con l'UNESCO e il Consiglio d'Europa. Prevede inoltre di sottoscrivere una nuova convenzione del Consiglio d'Europa sulle coproduzioni audiovisive (serie e altri formati al di fuori delle produzioni cinematografiche).

­

UE: la Svizzera ambisce a partecipare ai programmi dell'UE nel settore della cultura.

5

Commenti alle modifiche di legge

5.1

Legge sulle lingue (disegno 1)

Art. 22 Il nuovo articolo 22a D-LLing rende necessario introdurre una rubrica all'articolo 22 LLing.

112

Consultabile su www.coe.int > Democrazia > Diversità culturale ­ Itinerari culturali > Stati membri > Accordo Parziale Allargato sugli Itinerari Culturali.

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Art. 22a Promuovere le lingue minoritarie italiano e romancio a livello nazionale spetta alla Confederazione, che intende ora sancire per legge la loro salvaguardia e promozione al di fuori dei Cantoni dei Grigioni e del Ticino. Data la mobilità della popolazione, la promozione non va infatti limitata a tali regioni (cfr. n. 4.5.2).

La nuova disposizione integra le competenze federali in materia di promozione, allo scopo di consentire ai bambini e a i giovani di accedere a offerte formative in italiano e in romancio anche al di fuori dei Cantoni del Ticino e dei Grigioni, di sostenere le persone che hanno lasciato i due Cantoni e le loro famiglie nella pratica della loro lingua e di promuovere supporti per l'apprendimento e il perfezionamento della lingua. Come finora, la promozione del romancio e dell'italiano nella diaspora all'interno dei Grigioni si basa sull'articolo 22 LLing e rientra nell'incarico di base delle organizzazioni linguistiche sostenute dal Cantone dei Grigioni.

La struttura dell'articolo corrisponde a quella di altre disposizioni di promozione della LLing: il capoverso 1 stabilisce che la Confederazione può promuovere l'italiano e il romancio anche al di fuori dei Cantoni dei Grigioni e del Ticino, sottolineando così la responsabilità spettante alla Confederazione per entrambe queste lingue minoritarie.

Il capoverso 2 esplicita gli ambiti di promozione, che presentano delle differenze a causa della diversa situazione delle due lingue. Possono potenzialmente beneficiare di aiuti finanziari tutte le organizzazioni e istituzioni che si impegnano a favore dell'italiano o del romancio. Al contempo, le organizzazioni linguistiche sostenute dai Cantoni dei Grigioni e del Ticino riceveranno una maggiore attenzione strategica al di fuori delle zone in cui queste due lingue sono tradizionalmente diffuse. Tra le istituzioni di cui al capoverso 2 può essere considerato anche il settore pubblico. Il capoverso 3 disciplina infine la quota percentuale massima dell'aiuto finanziario della Confederazione, che è pari al 75 per cento e corrisponde all'aliquota per gli aiuti finanziari ai Cantoni dei Grigioni e del Ticino secondo l'articolo 22 LLing.

5.2

Legge federale sulla protezione della natura e del paesaggio (disegno 2)

Art. 1 lett. f L'articolo 1 lettera f D-LPN integra l'articolo sullo scopo citando esplicitamente la promozione di una cultura della costruzione di qualità. Si sottolinea così quanto sia necessaria la qualità in tutte le attività che trasformano lo spazio.

Art. 7 cpv. 1 primo periodo Viene introdotta l'abbreviazione per l'Ufficio federale della cultura.

Art. 17b Questo articolo descrive i principi e i compiti che la Confederazione assume per raggiungere una cultura della costruzione di qualità. La disposizione sottolinea l'impor-

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tanza della cultura della costruzione di qualità (alla stregua di quanto previsto dalla Dichiarazione di Davos del 2018).

Il capoverso 1 stabilisce i principi dei compiti federali e fornisce una definizione sufficientemente aperta del concetto di cultura della costruzione, ossia l'insieme delle attività umane che trasformano l'ambiente costruito. La cultura della costruzione di qualità è globale, completa e orientata a un'elevata qualità negli interventi sull'ambiente costruito. La definizione segue quindi quella riconosciuta internazionalmente, che è anche alla base della Strategia interdipartimentale della Confederazione per la promozione della cultura della costruzione. Poiché la cultura della costruzione di qualità può essere ottenuta in modi diversi a seconda del contesto, la legge non prevede requisiti per la progettazione né tantomeno istruzioni concrete per la costruzione. La cultura della costruzione di qualità si esprime in un approccio qualitativo all'ambiente costruito, ossia alla sostanza edilizia in generale, al patrimonio costruito e all'archeologia in particolare, nonché alla costruzione contemporanea e alla pianificazione per il futuro. Tutte le attività di pianificazione, progettazione e attuazione che modificano lo spazio sono un'espressione della cultura della costruzione, dal dettaglio artigianale fino alla pianificazione degli insediamenti su vasta scala e alla progettazione paesaggistica. Non si riferiscono esclusivamente alle nuove creazioni, ma anche alle misure di protezione, salvaguardia e conservazione del patrimonio costruito. La cultura della costruzione include tutti i prodotti e i processi legati a queste attività e il suo concetto, di per sé, non fornisce alcuna indicazione sulla qualità dell'ambiente costruito. Solo grazie a una cultura della costruzione di qualità si crea uno spazio antropico di alto livello, in grado sia di soddisfare le mutevoli esigenze della società, sia di salvaguardare le peculiarità storiche. In tedesco l'espressione «hohe Baukultur» (cultura della costruzione di qualità) si è affermata come equivalente dell'espressione francese «culture de du bâti de qualité». Non si tratta di un'idea elitaria di cultura, bensì di standard qualitativi fondamentalmente elevati per gli interventi nell'ambiente costruito. In questo senso globale, la cultura della costruzione di qualità è pluridimensionale e considera in particolare i seguenti fattori: ­

governance intesa come buone regole e procedure per gli interventi sullo spazio e in particolare sull'ambiente costruito;

­

funzionalità dell'ambiente costruito e degli spazi aperti;

­

ambiente, nello specifico la gestione dell'impatto delle costruzioni (nuove e preesistenti) sull'ambiente e sulle risorse;

­

economia, con particolare attenzione alla sostenibilità a lungo termine;

­

diversità nella società e nell'utilizzo;

­

contesto nell'insediamento o nel paesaggio aperto;

­

genius loci, così da consentire un legame positivo con i luoghi;

­

bellezza quale obiettivo nella concezione di ogni luogo e in tutte le attività di pianificazione e costruzione.

La Confederazione influisce in diversi modi sulla cultura della costruzione in qualità di committente, proprietario, gestore, autorità di regolamentazione e finanziatore. Con la Strategia interdipartimentale per la promozione della cultura della costruzione, per 100 / 128

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la prima volta il Consiglio federale ha fissato obiettivi qualitativi generali in materia.

Il presente articolo prescrive l'obbligo di considerarli nello svolgimento di quei compiti che riguardano attività con incidenza spaziale, ossia dei compiti federali definiti all'articolo 2. La disposizione non introduce nuove procedure, ma precisa che il rispetto dell'ambiente costruito, ossia delle caratteristiche del paesaggio, dell'aspetto degli abitati, dei luoghi storici, delle rarità naturali e dei monumenti culturali di cui all'articolo 3 è favorita da un approccio orientato alla cultura della costruzione.

L'obiettivo sovraordinato è una cultura della costruzione di qualità adeguata ai compiti concreti e all'ubicazione degli oggetti in questione. Spetta alla Confederazione realizzare questa qualità nella conservazione, nella tutela, nell'utilizzo e nell'ulteriore sviluppo dello spazio, preferendo approcci sostenibili allo sviluppo che tengano conto anche dei valori culturali e delle esigenze delle persone. Questo compito federale si differenzia dalla gestione degli oggetti da proteggere rientranti nella protezione del paesaggio e nella conservazione dei monumenti storici: mentre in quest'ultimo caso la legge stabilisce obblighi di protezione concreti e determinate istruzioni, ai fini di una cultura della costruzione globale è necessario che sancisca come requisito la volontà attiva nel dare forma con qualità all'intero ambiente costruito. Di conseguenza, per l'adempimento dei compiti federali gli oneri possono essere formulati sotto forma di obiettivi fondamentali per una cultura della costruzione di qualità, da raggiungere nello specifico introducendo procedure di garanzia della qualità o altre misure adeguate ai singoli casi concreti. Tali prescrizioni potrebbero ad esempio essere fissate come condizioni per ottenere gli aiuti finanziari o le autorizzazioni.

Il capoverso 2 esplicita il coordinamento delle attività federali al fine di raggiungere una cultura della costruzione di qualità. Il fatto che diverse politiche settoriali adottino approcci propri e introducano proprie misure in questo ambito richiede infatti un coordinamento da parte della Confederazione. A livello federale la competenza in tal senso spetta all'UFC. Gli strumenti sovraordinati a tale scopo sono la Strategia interdipartimentale
per la promozione della cultura della costruzione e il relativo piano d'azione, nei quali la Confederazione identifica gli assi di azione e fissa obiettivi strategici e misure concrete. I due documenti sono elaborati da tutti gli uffici federali rilevanti, sotto la direzione dell'UFC, e sottoposti periodicamente a valutazione e aggiornamento. I contenuti sono armonizzati con le altre strategie federali che incidono sullo spazio e la loro attuazione concreta nei vari settori rimane di competenza dei relativi servizi federali conformemente alle rispettive normative specifiche. L'attenzione a una cultura della costruzione di qualità non mette in discussione né gli obiettivi energetici della Confederazione né la sicurezza energetica della Svizzera. La modifica della LPN qui proposta consente al Consiglio federale e al Parlamento di affrontare attivamente e risolvere eventuali conflitti che possono emergere in relazione all'ambiente costruito. Questa revisione della legge sostiene dunque gli obiettivi della Strategia energetica della Confederazione.

Il capoverso 3 riguarda il rapporto con le azioni portate avanti dai Cantoni nella cultura della costruzione. L'interconnessione e la collaborazione in questo ambito sono già oggi un obiettivo strategico della Confederazione, seppure la cultura della costruzione sia principalmente di competenza dei Cantoni e dei Comuni. Affinché la promozione federale abbia successo, è necessario che sia coordinata con le strategie cantonali pertinenti. In questo senso la Confederazione intende assumere il proprio ruolo e la propria responsabilità in qualità di modello, finanziatore e autorità di regolamen101 / 128

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tazione a integrazione delle attività cantonali, in un'ottica di reciproca collaborazione e coordinamento. Integra cioè la promozione della cultura della costruzione di qualità da parte dei Cantoni e dei Comuni nei limiti delle sue possibilità e della sua sfera di competenze, promuovendo in particolare la collaborazione e il coordinamento multilivello.

Art. 17c L'articolo disciplina il sostegno della Confederazione nel promuovere una cultura della costruzione di qualità. La Confederazione può accordare sussidi a organizzazioni, progetti e attività in questo ambito, nell'intento di facilitare la collaborazione, l'interconnessione e il coordinamento, di rafforzare la ricerca interdisciplinare e transdisciplinare e di far sì che le persone possano più facilmente identificarsi nello spazio e accedere alla cultura della costruzione. I sussidi servono ad attuare e diffondere con coerenza le strategie, gli obiettivi e gli intenti della Confederazione, in particolare così come stabiliti nella Strategia sulla cultura della costruzione e nel messaggio sulla cultura vigente in quel momento. In questo modo la Confederazione non crea quindi nuovi sussidi ma amplia i provvedimenti di promovimento già esistenti per la protezione della natura, la protezione del paesaggio e la conservazione dei monumenti storici, includendovi esplicitamente la promozione della cultura della costruzione di qualità.

Il capoverso 1 disciplina i sussidi per le organizzazioni, che per ricevere un aiuto finanziario federale devono avere un'importanza nazionale e svolgere attività di interesse pubblico, analogamente a quanto previsto dall'articolo 14 per le associazioni di protezione della natura, di protezione del paesaggio o di conservazione dei monumenti storici.

Il capoverso 2 disciplina i sussidi per i progetti, tramite i quali la Confederazione può sostenere tre tipi di azioni che promuovono la cultura della costruzione di qualità: progetti di ricerca, attività di formazione e formazione continua di specialisti e relazioni pubbliche.

Il capoverso 3 disciplina l'erogazione dei sussidi, la cui procedura si basa sugli articoli 12 e 12a dell'ordinanza del 16 gennaio 1991113 sulla protezione della natura e del paesaggio (OPN). Si applicano inoltre le disposizioni della legge del 5 ottobre 1990114 sui sussidi (LSu). Si specifica
inoltre che la cultura della costruzione è finanziata secondo l'articolo 27 della legge dell'11 dicembre 2009 sulla promozione della cultura.

I mezzi sono cioè concessi nell'ambito dei decreti di finanziamento del Parlamento riguardanti il messaggio sulla cultura.

Il capoverso 4 esplicita che la Confederazione può promuovere la cultura della costruzione di qualità anche con strumenti diversi dagli aiuti finanziari, in particolare la consulenza, la messa a disposizione di informazioni, il trasferimento delle conoscenze, la ricerca e la collaborazione. Poiché le autorità specializzate della Confederazione vantano elevate competenze nella promozione della cultura della costruzione di qualità, il trasferimento delle conoscenze e il relativo mandato di informazione 113 114

RS 451.1 RS 616.1

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costituiscono elementi importanti per promuoverla. Inoltre, la Confederazione può collaborare con organizzazioni e soggetti privati e di diritto pubblico, nello specifico anche per svolgere progetti multisettoriali e interdisciplinari che contribuiscono a raggiungere gli obiettivi di una cultura della costruzione di qualità. In questo modo, si conserva la ripartizione di competenze esistente tra Confederazione, Cantoni e Comuni.

La modifica della LPN proposta richiede una modifica della LPCu: l'articolo 27 capoverso 3 lettera c è integrato con la nuova disposizione sulla promozione di cui all'articolo 17c LPN. Indipendentemente dalla proposta di modifica della LPN, all'articolo 23 capoverso 1 LPCu va inoltre stralciato il riferimento all'articolo 18 LPCu, che è stato abrogato il 1° febbraio 2021.

5.3

Legge sulla Biblioteca nazionale (disegno 3)

Le modifiche proposte garantiscono che la BN possa adempiere al proprio incarico di collezione e mediazione anche in ambito digitale.

La modifica di legge proposta introduce un deposito legale per gli Helvetica in formato elettronico pubblicati (deposito legale digitale). La BN può collezionare gli Helvetica liberamente accessibili e può ottenere gratuitamente quelli in formato elettronico non liberamente accessibili. Per Helvetica liberamente accessibili si intendono le informazioni digitali che hanno un legame con la Svizzera conformemente all'articolo 3 capoverso 1 LBNS e sono visionabili da tutti in Internet, gratuitamente e senza limitazioni dell'accesso. Gli Helvetica non liberamente accessibili sono invece le informazioni digitali che hanno un legame con la svizzera (art. 3 cpv. 1) e, seppur pubblicate, non sono liberamente visionabili online, ad esempio perché è richiesto un pagamento o è necessario registrarsi.

Il deposito legale digitale incide sul diritto fondamentale della garanzia della proprietà che compete ai titolati dei diritti. Una limitazione di tale diritto deve soddisfare i requisiti di cui all'articolo 36 Cost., come è il caso in questa fattispecie. Nel presente disegno si crea infatti la necessaria base legale. Il diritto di ottenimento tiene anche conto del principio di proporzionalità: con grande probabilità una fornitura su base totalmente volontaria non sarebbe rispettata da tutti i creatori di contenuti, il che comporterebbe lacune nei fondi collezionistici della BN e quindi il mancato adempimento del suo incarico di collezione. Sono al contempo garantiti gli interessi economici dei titolari dei diritti mediante considerevoli limitazioni dell'accesso. La consultazione online, ovunque e in qualsiasi momento, degli Helvetica è infatti consentita solo agli utenti registrati della BN, e l'accesso è possibile a una sola persona alla volta, ossia più persone non possono consultare contemporaneamente lo stesso contenuto. Inoltre, non è consentito scaricare i contenuti (blocco tecnico) e gli Helvetica possono essere resi accessibili solo alla scadenza di un determinato periodo (termine di protezione).

La condizione del termine di protezione sarà precisata a livello di ordinanza, in considerazione delle diverse categorie di media e dei relativi modelli di commercializzazione.

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Oltre 50 anni fa il Tribunale federale ha confermato la conciliabilità tra deposito legale e garanzia della proprietà per le opere stampate115. Nella stessa decisione ha stabilito inoltre che tale deposito legale va ammesso senza indennizzo come restrizione della proprietà secondo il diritto pubblico116. Il Tribunale federale prevede un'eccezione al principio dell'assenza di indennizzo soltanto nel caso di opere dal costo particolarmente elevato o a tiratura limitata117. Rispetto alle opere stampate, le informazioni disponibili elettronicamente possono essere riprodotte senza generare costi e con un onere ridotto. Il diritto di collezionarle e di ottenerle gratuitamente (deposito legale digitale) non costituisce quindi una grande limitazione della garanzia della proprietà e giustifica ancora meno un indennizzo.

La modifica di legge proposta riguarda esclusivamente gli Helvetica considerati pubblicati ai sensi dell'articolo 9 capoverso 3 della legge del 9 ottobre 1992118 sul diritto d'autore ed è compatibile con gli obblighi internazionali vincolanti per la Svizzera in materia di diritto d'autore. Innanzitutto la regolamentazione riguarda un caso particolare perché è limitata all'incarico della BN di collezionare e far conoscere le informazioni. Inoltre, la normale commercializzazione è comunque garantita perché gli Helvetica interessati sono resi consultabili solo in un contesto molto limitato. Infine, il termine di protezione permette di evitare qualsiasi pregiudizio ingiustificato degli interessi legittimi dei titolari dei diritti. Queste misure dovrebbero essere sufficienti a soddisfare i requisiti per una limitazione del diritto d'autore, cioè a garantire la cosiddetta «verifica in tre passaggi» (cfr. art. 10 cpv. 1 del trattato OMPI del 20 dicembre 1996119 sul diritto d'autore).

Nell'era della digitalizzazione è sempre più di attualità la questione della conciliabilità dell'incarico di collezione della BN con la protezione della sfera privata (art. 13 Cost.)

e in particolare con il cosiddetto «diritto all'oblio». La legge federale del 25 settembre 2020120 sulla protezione dei dati (LPD) stabilisce che la rettifica, cancellazione o distruzione di dati personali non può essere chiesta in riferimento a fondi di biblioteche accessibili al pubblico, come la BN (art. 41 cpv. 5 primo periodo
LPD). Al contrario, una persona interessata può chiedere che sia limitato l'accesso a un'informazione problematica, se rende verosimile un interesse preponderante (art. 41 cpv. 5 secondo periodo LPD). Si tratta ad esempio del caso in cui il libero accesso comporta notevoli svantaggi personali per il soggetto, come una limitazione delle possibilità di avanzamento professionale. Per queste richieste la BN procede a una ponderazione degli interessi conformemente all'articolo 41 capoverso 5 LPD.

115

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118 119 120

DTF 93 I 708 C. 4; cfr. anche Hans Rainer Künzle: Schweizerisches Bibliotheks- und Dokumentationsrecht, Zurigo 1992, § 7 n. 26; Manfred Rehbinder: Schweizerisches Presserecht, Berna 1975, pag. 52.

Cfr. DTF 131 II 728 C. 2; anche Giovanni Biaggini: BV Kommentar: Bundesverfassung, 2. Aufl., Zurigo 2017, art. 26 n. 30 segg.; Ulrich Häfelin/Georg Müller/Felix Uhlmann: Allgemeines Verwaltungsrecht, 7. Aufl., Zurigo/San Gallo 2016, n. 2327 segg.

DTF 93 I 708 C. 4; cfr. anche Künzle, § 7 n. 26; Rehbinder, pag. 52; Enrico Riva: Hauptfragen der materiellen Enteignung: Eine Untersuchung zum Tatbestand des entschädigungspflichtigen Eigentumseingriffs im schweizerischen Recht, Habil.

Berna 1990, pag. 124.

RS 231.1 RS 0.231.151 RS 235.1

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Art. 2 cpv. 1 L'attuale espressione «gli stampati o altri supporti d'informazione» è precisata e ampliata, citando esplicitamente le «informazioni disponibili in formato elettronico».

Questa modifica terminologica consente di adeguare la definizione degli oggetti collezionati dalla BN all'odierna realtà digitale. Si includono ora anche i documenti sonori e musicali della Fonoteca nazionale, entrata a far parte della BN nel 2016, e si tiene conto della crescente mescolanza di formati mediali in ambito digitale.

Art. 3 cpv. 1 lett. a e c e cpv. 3 Le modifiche grammaticali alle lettere a e c sono introdotte per adeguare la concordanza con la frase precedente.

Nel testo tedesco è apportata una modifica terminologica per tenere conto degli autori dei documenti sonori e musicali della Fonoteca nazionale e della crescente permeabilità tra i formati mediali. Questa modifica non è necessaria nel testo italiano.

Il nuovo capoverso 3 autorizza la BN a collezionare gli Helvetica disponibili in formato elettronico liberamente accessibili e a integrarli nella sua collezione, senza l'obbligo di informare i rispettivi titolari dei diritti. Si rinuncia a tale obbligo perché, in primo luogo, mancano sistematicamente i necessari dati di contatto, e in secondo luogo la quantità dei dati supererebbe le capacità della BN.

Art. 3a Il nuovo articolo 3a introduce al capoverso 1 il diritto per la BN di ottenere gli Helvetica disponibili in formato elettronico non liberamente accessibili.

La gratuità di tale diritto è giustificata dal fatto che i titolari dei diritti possono continuare a commercializzare le loro opere senza limitazioni. Inoltre, generalmente produrre una copia digitale di un documento già disponibile in questo formato non comporta particolari spese materiali o supplementari. Infine l'onere organizzativo e tecnico per la fornitura alla BN sarà ridotto al minimo e i relativi processi verranno introdotti coinvolgendo i rispettivi portatori di interesse.

Conformemente al capoverso 2 spetta alla BN decidere se inserire nella propria collezione gli Helvetica ottenuti.

Qualora la fornitura generi costi elevati per le persone fisiche e giuridiche interessate, la BN partecipa finanziariamente agli oneri da esse sostenuti per beni e servizi o per il personale. Se, in caso eccezionale, rinuncia all'inserimento
nella collezione a fornitura già avvenuta, la BN copre interamente i costi sostenuti.

Art. 4 cpv. 2 La frase introduttiva dell'articolo 4 capoverso 2 viene adeguata alla nuova terminologia in merito all'incarico di collezione della BN. Ciò comporta modifiche in francese e in italiano alle lettere a e c.

Alla luce del fatto che secondo l'articolo 41 capoverso 5 primo periodo LPD non può essere chiesta la rettifica, cancellazione o distruzione di dati personali in riferimento 105 / 128

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a fondi di biblioteche aperte al pubblico, al momento di emanare le disposizioni esecutive dell'articolo 4, il Consiglio federale procederà a una ponderazione tra l'interesse pubblico dell'incarico legale della BN di collezionare le informazioni disponibili elettronicamente e gli eventuali interessi privati tutelati dai diritti fondamentali che possono giustificare il non inserimento di un Helvetica elettronico nella collezione (art. 13 Cost.).

Art. 5 cpv. 2 e 3 Il capoverso 2 permette alla BN di svolgere gratuitamente il proprio incarico di far conoscere le informazioni anche in riferimento agli Helvetica in formato elettronico, ma solo in un quadro molto ristretto. In virtù della proporzionalità delle restrizioni dei diritti fondamentali di cui all'articolo 36 Cost. e degli obblighi internazionali da rispettare nell'ambito del diritto d'autore, la consultazione delle informazioni è fortemente limitata (cfr. anche le spiegazioni di cui sopra).

Art. 10 cpv. 4 L'incarico già esistente di collaborazione e coordinamento con istituzioni che hanno un'attività analoga si estende anche all'ambito degli Helvetica in formato elettronico.

Per la cooperazione nell'ambito delle informazioni disponibili elettronicamente la BN può affidare a istituzioni partner, come ad esempio biblioteche cantonali o specializzate, l'esecuzione dei compiti legali a lei spettanti. Ciò sarebbe ad esempio ipotizzabile per la conservazione delle immagini documentali di Helvetica, poiché i requisiti tecnici specifici che ne derivano potrebbero essere soddisfatti in maniera più efficiente da terzi con una comprovata esperienza in merito.

Art. 10a Al fine di adempiere i suoi compiti la BN elabora dati personali. Per tenere il passo con i progressi tecnologici e soddisfare le esigenze in continua evoluzione del pubblico ha bisogno di un certo grado di flessibilità. La disposizione crea la base legale necessaria affinché nell'adempimento dei suoi compiti la BN possa trattare anche dati personali degni di particolare protezione, come ad esempio nel caso dei lasciti dell'Archivio svizzero di letteratura.

5.4

Legge sul trasferimento dei beni culturali (disegno 4)

Art. 2bis Con questa disposizione viene introdotta la definizione di «patrimonio culturale storicamente problematico», che si riferisce alle fattispecie inerenti ai beni culturali che hanno subito passaggi di proprietà nel contesto del nazionalsocialismo o del colonialismo.

106 / 128

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Art. 14 cpv. 1 lett. d Il 26 settembre 2022 il Parlamento ha accolto la mozione della CSEC-N 22.3023, con la quale il Consiglio federale viene incaricato di coordinare con altri partner e sostenere una banca dati online. Lo scopo di questa piattaforma è rendere accessibili via Internet i risultati della ricerca sulla provenienza dei beni culturali in Svizzera elaborati secondo criteri scientifici. I musei e le collezioni in Svizzera e all'estero, pubblici o privati, avranno la possibilità di immettervi i loro risultati, mentre quelli sostenuti dalla Confederazione per la loro ricerca sulla provenienza saranno obbligati a farlo.

La modifica proposta dell'articolo 14 capoverso 1 LTBC crea le basi legali per l'attuazione della mozione CSEC-N 22.3023.

Art. 18a Il 26 settembre 2022 il Parlamento ha accolto la mozione Pult 21.4403 Istituire una commissione indipendente per i beni culturali sottratti a seguito delle persecuzioni naziste, la quale incarica il Consiglio federale di istituire una commissione indipendente che, nei casi di beni culturali sottratti a seguito delle persecuzioni naziste, formuli raccomandazioni per soluzioni giuste ed eque conformemente ai Principi della Conferenza di Washington del 3 dicembre 1998 applicabili alle opere confiscate dai nazisti e alla dichiarazione di Terezín sui beni dell'epoca dell'Olocausto e le questioni correlate del 30 giugno 2009. Viene inoltre incaricato di valutare se tale commissione debba formulare raccomandazioni anche per beni culturali sottratti in altri contesti, in particolare coloniali.

La OCIPP è entrata in vigore il 1° gennaio 2024. La modifica della LTBC consente di sancire la Commissione anche a livello formale e legale, e di perseguire tre obiettivi. In primo luogo qualificare univocamente l'attività della Commissione come compito federale, cosicché quest'ultima possa non solo prestare consulenza al Consiglio federale e all'Amministrazione federale (art. 57a cpv. 1 della legge del 21 marzo 1997121 sull'organizzazione del Governo e dell'Amministrazione), ma anche trattare direttamente le richieste di terzi di elaborare raccomandazioni. In secondo luogo, grazie a una disposizione sulla protezione dei dati, garantire che la Commissione non debba ricorrere a lungo termine a una disposizione speciale nella LPD per poter trattare dati personali
degni di particolare protezione (consenso di cui all'art. 34 cpv. 4 lett. b LPD). Infine, attribuire alla Commissione la competenza di emanare ove necessario altre prescrizioni procedurali oltre a quelle della OCIPP.

Riguardo all'elaborazione e alla comunicazione di dati personali degni di particolare protezione da parte della Commissione occorre precisare che di regola tali dati vengono comunicati e resi accessibili in forma anonima. Potranno essere utilizzati nella comunicazione esterna in particolare nei casi in cui sono già di pubblico dominio.

Nella OCIPP non è disciplinata la procedura con cui la Commissione tratta i singoli casi. Diversamente dalla consuetudine, le relative disposizioni procedurali non sono stabilite dal Consiglio federale ma dalla Commissione, così da sottolineare la sua indipendenza e consentire, in caso di necessità, una modifica rapida e semplice delle

121

RS 172.010

107 / 128

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disposizioni. Va notato che per quanto riguarda la procedura, la Commissione non dispone di poteri sovrani e, ad esempio, non può modificare documenti.

6

Commenti ai decreti che stanziano crediti

6.1

Osservazioni preliminari

Nel presente capitolo e nei disegni dei decreti finanziari l'importo dei limiti di spesa e dei crediti è arrotondato a centomila franchi. Talvolta l'arrotondamento può comportare apparenti differenze di addizione.

I mezzi finanziari richiesti per il messaggio sulla cultura 2025­2028 si basano su un incremento reale medio dello ­0,1 per cento rispetto al preventivo 2024 (incremento nominale medio dello 0,9 %), che sarà del 2 per cento in meno rispetto al piano finanziario originariamente previsto per il 2024.

I sette limiti di spesa e il credito d'impegno per i settori della conservazione dei monumenti storici, della protezione del paesaggio e della cultura della costruzione di qualità comprendono il rincaro presunto nel dicembre 2023 per gli anni 2025­2028.

Il rincaro presunto sarà adeguato annualmente al rincaro effettivo e i mezzi finanziari saranno aumentati o ridotti nella misura corrispondente.

6.2

Decreti che stanziano crediti di competenza dell'Ufficio federale della cultura

6.2.1

Osservazioni preliminari

Nel periodo 2025­2028 l'UFC adatterà le sue attività in numerosi ambiti. Le misure specifiche sono descritte dettagliatamente al numero 4. I costi supplementari sono compensati internamente.

La compensazione avviene essenzialmente grazie alla ridefinizione delle priorità in singoli limiti di spesa e ad alcuni trasferimenti di credito tra questi ultimi. I trasferimenti di credito determinano una certa riduzione nel limite di spesa per aiuti finanziari in virtù della legge sul trasferimento dei beni culturali e nel limite di spesa Scuole svizzere all'estero. Nel primo caso gli aiuti finanziari saranno erogati focalizzandosi maggiormente sugli Stati contraenti con comprovate necessità finanziarie, liberando così mezzi che saranno impiegati per i contributi a progetti di ricerca sulla provenienza; nel secondo i mezzi finanziari richiesti sono allineati all'effettivo fabbisogno degli ultimi anni (cfr. anche n. 6.2.7).

Non sono previsti mezzi supplementari per attuare i nuovi compiti affidati dal Parlamento, che dovendo essere finanziati mediante compensazioni interne disporranno di mezzi molto limitati. Si tratta nello specifico dell'attuazione delle mozioni StreiffFeller 19.3627, Jositsch 21.3172 e Heer 21.3181 e infine CSEC-N 22.3023.

Singoli cambiamenti riguardanti aspetti di bilancio non sono oggetto del presente messaggio sulla cultura in quanto di competenza interna dell'UFC. Si segnala in particolare che l'istituzione della Commissione indipendente per il patrimonio culturale sto108 / 128

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ricamente problematico ha un impatto sulle risorse che, se necessario, saranno richieste nell'ambito dei relativi processi. Lo stesso dicasi per la gestione delle nuove infrastrutture della BN a Berna e della Fonoteca a Lugano, che richiederanno risorse supplementari (spese per beni e servizi, spese d'esercizio e spese per il personale) per poter soddisfare i nuovi requisiti di conservazione e mediazione. Anche questo fabbisogno sarà trattato nell'ambito dei relativi processi. Vista la situazione finanziaria delicata, non è al momento possibile prevedere quando potranno essere finanziati i relativi progetti.

6.2.2

Limite di spesa per aiuti finanziari dell'UFC in virtù della legge sulla promozione della cultura (disegno 5)

Il limite di spesa LPCu copre tutte le attività dell'UFC che si fondano sulla LPCu.

L'impiego dei singoli crediti previsto dal 2025 è presentato brevemente di seguito: ­

Premi, riconoscimenti e acquisti: i premi e i riconoscimenti della Confederazione nell'ambito dell'arte, del design, della letteratura, della danza, del teatro e della musica danno maggiore visibilità e risonanza alla creazione culturale svizzera. Oltre a promuovere in questo modo la cultura, dal 1888 la Confederazione acquista anche opere d'arte e di design.

­

Promozione della letteratura: mediante aiuti finanziari alle case editrici, l'UFC contribuisce a promuovere l'attività editoriale in ambito culturale (assistenza e consulenza agli autori, rilettura redazionale critica, ecc.) e a valorizzare e rafforzare il panorama letterario svizzero. Con questo credito sono inoltre finanziati progetti di trasformazione digitale nell'ambito della letteratura.

­

Musei, collezioni e reti di terzi: l'UFC versa contributi d'esercizio a musei e collezioni di terzi sulla base di un bando di concorso pubblico. Finora hanno beneficiato di un contributo d'esercizio anche sette reti nell'ambito del patrimonio culturale definite in un'ordinanza del DFI. In attuazione della mozione Streiff-Feller 19.3627 oltre che delle mozioni Jositsch 21.3172 ed Heer 21.3181, nel periodo di promozione 2025­2028 andranno sostenute due ulteriori reti. Attraverso questo stesso credito sono inoltre sostenuti progetti di ricerca sulla provenienza ed erogati contributi ai premi assicurativi che i musei devono pagare per acquisire in prestito prestigiose opere d'arte.

­

Partecipazione culturale: l'UFC sostiene progetti e organizzazioni che promuovono l'accesso alle offerte culturali e in particolare l'attività culturale della popolazione, oltre a progetti per promuovere lo scambio di sapere, la creazione di contatti e il coordinamento. Mediante questo credito saranno finanziati anche tutti i progetti per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale (finora credito «Manifestazioni e progetti»), incluso il sostegno ai portatori delle tradizioni viventi svizzere e dell'artigianato tradizionale in Svizzera (cfr. n. 4.5.1).

109 / 128

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­

Formazione musicale: l'UFC sostiene progetti d'importanza nazionale che promuovono la formazione musicale di bambini e giovani (soprattutto formazioni, festival e concorsi) e i programmi G+M e «Giovani Talenti Musica».

­

Promozione della lettura: l'UFC eroga contributi d'esercizio a favore di organizzazioni attive a livello nazionale e contributi a progetti sovraregionali nell'ambito della promozione della lettura. Una delle priorità riguarda la trasformazione digitale delle organizzazioni di promozione della lettura e l'accesso online alle offerte.

­

Jenisch e Sinti: sono sostenute in particolare la «Radgenossenschaft der Landstrasse» e la Fondazione Un futuro per i nomadi svizzeri. L'UFC sostiene inoltre finanziariamente la creazione di aree di sosta per le minoranze nomadi in Svizzera. La quota di credito destinata a questo scopo sarà adeguata alle spese effettive degli ultimi anni. Rimangono invariati i mezzi per il sostegno delle organizzazioni e dei progetti linguistici e culturali.

­

Organizzazioni culturali: sono erogati contributi alle organizzazioni di operatori culturali professionisti e di operatori culturali non professionisti attive a livello nazionale. Per gli operatori culturali professionisti saranno ampliate le offerte di consulenza e di servizi, mentre nell'ambito non professionista saranno sviluppate le strutture delle associazioni (formazione e formazione continua degli organi associativi, acquisizione di nuove leve, gestione del volontariato ecc.).

­

Manifestazioni e progetti: l'UFC sostiene progetti per il vasto pubblico (feste e iniziative nell'ambito della cultura amatoriale e popolare). Con questo credito è inoltre finanziata l'organizzazione di discussioni, tavole rotonde e laboratori su importanti temi della politica culturale.

Sussidi concessi in virtù degli articoli 9a, 10, 12­15, 16 capoversi 1 e 2 lettera a e 17 LPCu (in mio. di fr., arrotondati) 2028 2025­2028 Tasso di crescita (nominale in %)

(2024)

2025

2026

2027

Premi, riconoscimenti e acquisti (3,1) Promozione della letteratura (1,9) (case editrici) Musei, collezioni, reti di terzi (13,5) Partecipazione culturale (1,0) (promozione progetti) Formazione musicale (8,0) Promozione della lettura (4,5) Jenisch e Sinti (1,7) Organizzazioni culturali (3,2) Manifestazioni e progetti (1,2)

3,1

3,1

3,1

3,1

12,3

0,1

1,9 13,4

2,0 13,7

2,0 14,0

2,1 14,4

8,0 55,5

3,0 1,5

1,8 8,0 4,5 1,4 3,6 0,7

1,8 8,0 4,6 1,2 3,8 0,7

1,8 8,0 4,6 1,2 4,1 0,7

1,9 8,1 4,7 1,2 4,1 0,7

7,4 32,1 18,4 5,0 15,6 2,7

17,9 0,3 0,8 ­ 7,4 6,2 ­ 13,8

38,2

38,8

39,6

40,3

157,0

1,4

Limite di spesa LPCu

110 / 128

(38,1)

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6.2.3

Limite di spesa Cinema (disegno 6)

Il limite di spesa Cinema copre tutte le attività dell'UFC che si fondano sulla LCin.

Come finora, non rientrano in questo limite di spesa le misure compensative nazionali al Programma MEDIA dell'UE e i contributi al Fondo di sostegno al cinema Eurimages del Consiglio d'Europa.

Sussidi concessi in virtù degli articoli 3­6 LCin (in mio. di fr., arrotondati) (2024)

2025

2026

2027

2028

2025­2028

Tasso di crescita (nominale in %)

Promozione cinematografica (31,8) Cultura cinematografica (9,9) Cineteca svizzera (9,5)

31,2 10,6 9,9

31,7 10,7 10,0

32,0 10,8 10,1

32,4 10,9 10,2

127,2 43,0 40,2

0,4 2,5 1,9

Limite di spesa Cinema

51,7

52,4

52,9

53,5

210,5

1,1

6.2.4

(51,2)

Limite di spesa per aiuti finanziari dell'UFC in virtù della legge sul trasferimento dei beni culturali (disegno 7)

Il limite di spesa Trasferimento di beni culturali copre tutte le attività di promozione dell'UFC che si fondano sulla LTBC. Si tratta di progetti volti a proteggere e conservare i beni culturali particolarmente minacciati e di progetti di organizzazioni internazionali specializzate nella protezione dei beni culturali (p. es. UNESCO, Centro internazionale di studi per la conservazione ed il restauro dei beni culturali ICCROM, ICOM).

Sussidi concessi in virtù dell'articolo 14 LTBC (in mio. di fr., arrotondati)

Limite di spesa Trasferimento di beni culturali

(2024)

2025

2026

2027

2028

2025­2028

Tasso di crescita (nominale in %)

(0,8)

0,6

0,6

0,8

0,8

2,9

2,1

111 / 128

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6.2.5

Credito d'impegno Conservazione dei monumenti storici, protezione del paesaggio e cultura della costruzione di qualità in virtù della legge sulla protezione della natura e del paesaggio (disegno 8)

Il credito d'impegno permette di erogare aiuti finanziari per la conservazione di oggetti meritevoli di protezione e per la realizzazione di misure archeologiche; consente inoltre di sostenere organizzazioni, progetti di ricerca, formazione e mediazione.

Sussidi concessi in virtù degli articoli 13, 14, 14a LPN e 17c D-LPN (in mio. di fr., arrotondati) (2024)

2025

2026

2027

2028 2025­2028

Conservazione di oggetti meritevoli (25,6) 25,4 25,6 25,9 26,2 di protezione, archeologia Organizzazioni, ricerca, formazione e mediazione (5,8) 5,8 5,8 5,9 6,0 Credito d'impegno Conservazione dei monumenti storici, protezione del paesaggio e cultura della costruzione di qualità (31,4) 31,2 31,5 31,8 32,1

6.2.6

Tasso di crescita (nominale in %)

103,1

0,6

23,5

0,7

126,6

0,6

Limite di spesa Lingue e comprensione (disegno 9)

Il limite di spesa Lingue e comprensione copre tutte le attività dell'UFC che si fondano sulla LLing. L'impiego dei singoli crediti previsto dal 2025 è presentato brevemente di seguito: ­

Promozione di lingua e cultura nel Cantone Ticino: la Confederazione eroga al Cantone Ticino aiuti finanziari per misure volte a salvaguardare e promuovere la lingua e cultura italiana (pubblicazioni, ricerca, organizzazioni linguistiche e manifestazioni di rilevanza linguistica e culturale).

­

Promozione di lingua e cultura nel Cantone dei Grigioni: la Confederazione eroga al Cantone dei Grigioni aiuti finanziari per misure volte a salvaguardare e promuovere le lingue e culture romancia e italiana (insegnamento, traduzioni, pubblicazioni, organizzazioni linguistiche, attività editoriale romancia e promozione della lingua romancia nei media).

­

Misure volte a favorire la comprensione: la Confederazione promuove la comprensione tra le comunità linguistiche sostenendo le organizzazioni linguistiche e le agenzie di stampa (Keystone-ATS) ed erogando contributi per la ricerca applicata e i progetti che sviluppano ulteriormente l'insegnamento delle lingue. I Cantoni plurilingui di Berna, Friburgo, Grigioni e Vallese ricevono aiuti finanziari federali per l'adempimento dei compiti speciali che il plurilinguismo implica per le autorità, gli organi giudiziari, l'amministrazione

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e l'insegnamento. Ora la Confederazione può sostenere le lingue e culture italiana e romancia anche al di fuori dei Cantoni dei Grigioni e del Ticino (cfr.

disegno 1).

Sussidi concessi in virtù degli articoli 14­22 LLing e 22a D-LLing (in mio. di fr., arrotondati) 2025­2028 Tasso di crescita (nominale in %)

(2024)

2025

2026

2027

2028

(2,4)

2,4

2,5

2,5

2,5

9,9

0,8

Promozione di lingua e cultura nel Cantone Ticino Promozione di lingua e cultura nel Cantone dei Grigioni Misure volte a favorire la comprensione

(5,2)

5,2

5,2

5,3

5,3

21,0

0,8

(11,9)

11,9

12,3

12,8

13,0

49,9

2,2

Limite di spesa Lingue e comprensione

(19,5)

19,5

20,0

20,5

20,8

80,8

1,7

6.2.7

Limite di spesa Scuole svizzere all'estero (disegno 10)

Il limite di spesa Scuole svizzere all'estero copre tutte le attività dell'UFC che si fondano sulla legge del 21 marzo 2014122 sulle scuole svizzere all'estero (LSSE). La Confederazione sostiene le 17 scuole svizzere all'estero riconosciute. Si tratta di scuole private confessionalmente neutrali e di utilità pubblica frequentate da bambini svizzeri, del Paese ospitante e di Paesi terzi. Promuove inoltre la formazione dei giovani svizzeri all'estero in altre sedi attraverso collaborazioni con scuole tedesche, francesi e internazionali e mediante aiuti finanziari per i corsi e per il materiale didattico.

La mancata crescita delle scuole, la diminuzione del numero di studenti svizzeri e la rinuncia al progetto «Distacco» determinano un eccesso di credito. I mezzi a disposizione vengono quindi impiegati per finanziare altre misure che generano costi supplementari.

Sussidi concessi in virtù degli articoli 10 e 14 LSSE (in mio. di fr., arrotondati)

Limite di spesa Scuole svizzere all'estero

122

(2024)

2025

2026

2027

2028

(22,1)

21,1

20,7

20,8

21,4

2025­2028 Tasso di crescita (nominale in %)

83,9

­0,8

RS 418.0

113 / 128

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6.3

Limite di spesa Pro Helvetia (disegno 11)

In alcuni ambiti di attività sono previste misure con ripercussioni finanziare, i cui contenuti sono descritti al numero 2.4. Il loro finanziamento avviene attraverso l'attuale preventivo globale, senza incidere sul budget.

Il limite di spesa di Pro Helvetia copre le attività che si fondano sulla LPCu. Nel fornire le proprie prestazioni, Pro Helvetia si distingue per il suo agire orientato all'economicità e ai risultati e applica adeguati processi di controllo e di gestione. I mezzi finanziari richiesti per l'ambito di attività di Pro Helvetia si basano sull'ulteriore sviluppo delle misure previste dal messaggio sulla cultura 2021­2024 e sui campi d'azione definiti prioritari a livello federale. Alla luce dei tagli di bilancio nel 2024, della mancanza di mezzi supplementari e del continuo aumento delle richieste di sussidi, in numerosi ambiti Pro Helvetia dovrà assegnare i fondi seguendo un rigido ordine di priorità.

L'impiego del preventivo globale previsto dal 2025 è esposto brevemente di seguito in base alle categorie del limite di spesa Pro Helvetia.

Promozione di nuove leve e opere Nelle varie fasi del processo di creazione e diffusione, le misure di promozione delle nuove leve spaziano dal sostegno per le opere, ai programmi di residenza e coaching, fino alle iniziative di interconnessione e promozione al fine di posizionare efficacemente gli artisti di talento nel contesto nazionale e internazionale.

Per quanto riguarda la promozione della creazione artistica, Pro Helvetia eroga sussidi nell'ambito del design (incl. i videogiochi), della musica, della letteratura (incl. i fumetti), delle arti sceniche e delle arti visive (incl. la fotografia). Dal 2025 l'offerta sarà ampliata per includere la promozione delle fasi lavorative che precedono e seguono la produzione vera e propria e che stanno assumendo un ruolo sempre più importante nella creazione artistica. Pro Helvetia colma così un'importante lacuna nel sistema di promozione e risponde a una necessità di intervento generalmente riconosciuta.

Scambi culturali, diffusione e promozione della cultura in Svizzera Pro Helvetia promuove i progetti e le manifestazioni in ambito artistico che contribuiscono alla diffusione delle opere e alla comprensione tra le regioni, anche erogando sussidi per spettacoli, letture, concerti, mostre, traduzioni
e festival. Nella sua attività di promozione si impegna per condizioni di lavoro eque e per la parità di genere.

Pro Helvetia sostiene la cultura popolare svizzera, concentrando l'attenzione sui progetti che la sviluppano ulteriormente e che favoriscono gli scambi tra le diverse culture popolari e regioni della Svizzera.

Con iniziative tematiche Pro Helvetia contribuisce a identificare importanti tendenze e sfide nella cultura e nella società e allo sviluppo di misure pertinenti. Promuove in particolare la collaborazione tra cultura, scienza e tecnologia con uno sguardo alla sostenibilità ecologica della cultura.

Nella mediazione artistica promuove progetti interdisciplinari che cercano nuovi approcci per incentivare la discussione sul ruolo dell'arte e della cultura nella società.

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Scambi culturali, diffusione e promozione della cultura svizzera all'estero Pro Helvetia sostiene gli scambi culturali e la presentazione e diffusione all'estero delle opere e dei progetti di artisti svizzeri mediante sussidi per la realizzazione di manifestazioni e traduzioni e per la partecipazione della Svizzera a eventi. La presenza e la visibilità della creazione culturale svizzera sono garantite inoltre da misure promozionali e dalla partecipazione a fiere di settore e a incontri di connessione, che permettono agli artisti svizzeri di entrare in contatto con organizzatori e specialisti esteri e di ampliare le loro reti.

Sedi esterne Le sedi esterne curano i contatti con i partner e le istituzioni culturali locali, fungono da mediatrici nelle rispettive regioni e offrono programmi di scambio, di ricerca e residenze che consentono ad artisti e operatori culturali svizzeri di integrarsi e creare reti a livello internazionale. Pro Helvetia gestisce inoltre il Centre culturel suisse di Parigi dedicato alla diffusione della creazione artistica svizzera in Francia.

Costi di personale e costi materiali in Svizzera I compiti stabiliti nel messaggio sulla cultura 2021­2024, che saranno mantenuti, e quelli nuovi previsti nel messaggio sulla cultura 2025­2028 determinano adeguamenti a medio termine all'effettivo di personale. Considerando anche il rincaro, i costi di personale e i costi materiali aumenteranno quindi da 11,1 milioni di franchi del 2024 a 11,9 milioni di franchi del 2028. I dati citati si basano su proiezioni (stato: inizio 2023).

Sussidi concessi in virtù degli articoli 11, 16 capoverso 2 lettera b e 19­21 LPCu (in mio. di fr., arrotondati) 2028 2025­2028 Tasso di crescita (nominale in %)

(2024)

2025

2026

2027

Promozione di nuove leve e opere (6,2) Scambi culturali, diffusione (8,6) e promozione in Svizzera Scambi culturali, diffusione (11,2) e promozione all'estero Sedi esterne (incl. costi di (9,0) personale e d'esercizio) Costi di personale e costi materiali in Svizzera (11,0)

6,1

6,3

6,3

6,4

25,1

0,8

8,6

8,6

8,8

9,0

35,0

1,1

11,1 11,2 11,4 11,6

45,3

0,9

36,2

0,6

11,1 11,2 11,4 11,5

45,2

1,1

Limite di spesa Pro Helvetia

45,8 46,3 47,0 47,7

186,9

0,9

(46,0)

8,9

9,0

9,1

9,2

115 / 128

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6.4

Limite di spesa Museo nazionale svizzero (disegno 12)

In virtù dell'articolo 17 capoverso 1 LMC, la Confederazione accorda contributi annuali al MNS per l'esecuzione dei suoi compiti. Nel fornire le proprie prestazioni, il MNS si distingue per il suo agire orientato all'economicità e ai risultati e applica adeguati processi di controllo e di gestione. Grazie alla stabilità dell'affluenza di pubblico, alla gestione degli spazi, alle locazioni, alle vendite e ai servizi rivolti ai terzi nell'ambito della conservazione, del restauro e della ricerca conservativa, il MNS riesce a mantenere costante la propria redditività.

Così come il disegno nel suo complesso, i mezzi finanziari richiesti per l'ambito di attività del MNS si fondano sulla continuità finanziaria. Per alcune attività del MNS e in relazione ai campi d'azione definiti prioritari a livello federale sono previste misure con ripercussioni finanziarie, i cui contenuti sono descritti al numero 4.3.2. Tra i punti salienti vi sono l'ampliamento del Centro delle collezioni e il raggruppamento delle sue sedi, la ristrutturazione e riorganizzazione del Forum della storia svizzera di Svitto, lo sviluppo di primi casi di studio per potenziare l'esperienza museale virtuale, la messa in funzione di un nuovo sistema di gestione delle collezioni, l'ampliamento delle offerte inclusive, il proseguimento della trasformazione digitale e il potenziamento della ricerca sul pubblico. Il finanziamento di queste misure avviene senza incidere sul budget ma richiede compensazioni significative in vari ambiti di attività, come ad esempio la gestione delle collezioni, le mostre e la promozione dell'offerta del MNS.

Considerando le misure salariali comprensive del rincaro presunto fino al 2028, per il periodo di finanziamento 2025­2028 i costi del personale ammonteranno a un importo complessivo di 110,5 milioni di franchi, ovvero in media 27,5 milioni di franchi all'anno. Sempre alla luce del rincaro presunto fino al 2028, per lo stesso periodo sono da preventivare complessivamente 58,3 milioni di franchi per i costi materiali, ovvero mediamente 14,6 milioni di franchi all'anno. I dati citati si basano su proiezioni (stato: febbraio 2024).

Sussidi concessi in virtù dell'articolo 17 cpv. 1 LMC (in mio. di fr., arrotondati)

Limite di spesa Museo nazionale svizzero

116 / 128

(2024)

2025

2026

2027

2028

2025­2028

Tasso di crescita (nominale in %)

(34,3)

34,2

34,5

35,1

35,6

139,4

0,9

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6.5

Tavola sinottica delle finanze

Nella tabella seguente sono riportati i limiti di spesa e il credito d'impegno richiesti.

Credito

Limite di spesa Legge sulla promozione della cultura (disegno 5) Limite di spesa Cinema (disegno 6) Limite di spesa Trasferimento di beni culturali (disegno 7) Credito d'impegno Conservazione dei monumenti storici, protezione del paesaggio e cultura della costruzione di qualità (disegno 8) Limite di spesa Lingue e comprensione (disegno 9) Limite di spesa Scuole svizzere all'estero (disegno 10) Limite di spesa Pro Helvetia (disegno 11) Limite di spesa Museo nazionale svizzero (disegno 12) Totale

6.6

(2024)

2025

2026

2027

2028

2025­2028

(38,1) (51,2)

38,2 51,7

38,8 52,4

39,6 52,9

40,3 53,5

157,0 210,5

(0,8)

0,6

0,6

0,8

0,8

2,9

(31,4)

31,2

31,5

31,8

32,1

126,6

(19,5)

19,5

20,0

20,5

20,8

80,8

(22,1) (46,0)

21,1 45,8

20,7 46,3

20,8 47,0

21,4 47,7

83,9 186,9

(34,3)

34,2

34,5

35,1

35,6

139,4

(243,3)

242,4

244,8

248,5

252,2

987,9

Evoluzione finanziaria

I limiti di spesa e i crediti d'impegno complessivi richiesti con il messaggio sulla cultura ammontano a 987,9 milioni di franchi. Ciò equivale a un incremento reale pari a ­0,1 per cento in media conformemente al decreto del Consiglio federale del 10 marzo 2023 (incremento nominale medio dello 0,9 %). I mezzi finanziari richiesti per il periodo 2025­2028 corrispondono a un volume di credito medio di 247 milioni di franchi all'anno, pari a circa lo 0,3 per cento delle uscite della Confederazione.

7

Ripercussioni

7.1

Ripercussioni per la Confederazione

7.1.1

Ripercussioni finanziarie

I limiti di spesa e i crediti d'impegno complessivi richiesti con il messaggio sulla cultura ammontano a 987,9 milioni di franchi, il che corrisponde a un incremento reale dello ­0,1 per cento rispetto al preventivo 2024 (incremento nominale dello 0,9 per cento in media). Conformemente al decreto del Consiglio federale del 15 febbraio 2023, nel preventivo 2024 tutte le spese scarsamente vincolate, di cui fanno parte quelle per la cultura, sono inferiori del 2,0 per cento rispetto al piano finanziario originariamente previsto per il 2024.

117 / 128

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I limiti di spesa e i crediti d'impegno richiesti corrispondono, allo stato attuale, al limite massimo delle spese per la cultura finanziabili dalla Confederazione nell'ambito dei trasferimenti.

7.1.2

Ripercussioni sull'effettivo del personale

Secondo le attuali previsioni, le risorse di personale necessarie ad attuare il presente messaggio possono essere compensate mediante una ridefinizione interna delle priorità. Nel caso in cui il fabbisogno di personale dovesse superare tali previsioni, il Consiglio federale riesaminerà la questione al prossimo rilevamento del fabbisogno per il quadro di sviluppo del personale federale.

7.1.3

Ripercussioni sugli immobili della Confederazione

Affinché le istituzioni culturali e della memoria gestite dalla Confederazione possano adempiere al loro mandato legale è necessario fornire loro l'infrastruttura adeguata e garantirne il funzionamento. La messa a disposizione degli immobili necessari allo svolgimento dei loro compiti spetta all'UFCL, come stabilito dall'articolo 2 dell'ordinanza del 5 dicembre 2008123 sulla gestione immobiliare e logistica della Confederazione (OILC).

Il periodo di finanziamento 2025­2028 sarà interessato dalla realizzazione dei seguenti progetti: risanamento integrale e ripristino della BN a Berna; realizzazione di una nuova sede per la FN a Lugano; ampliamento del Centro delle collezioni di Affoltern am Albis; rifacimento completo degli impianti presso il Forum della storia svizzera di Svitto; manutenzione e ottimizzazione del Centro culturale svizzero di Parigi.

Questi progetti sono finanziati mediante gli strumenti e le procedure ordinari della Confederazione. Il Consiglio federale chiederà al Parlamento i necessari crediti d'impegno nel quadro dei messaggi concernenti gli immobili e i crediti di preventivo nel quadro del preventivo. Vista la situazione finanziaria delicata, non è al momento possibile prevedere se e quando potranno essere finanziati. Al momento la Confederazione ha stanziato circa 40 milioni di franchi per i relativi investimenti.

7.1.4

Altre ripercussioni

Il presente messaggio non ha altre ripercussioni per la Confederazione. In particolare non ha alcuna ripercussione diretta nell'ambito dell'informatica.

123

RS 172.010.21

118 / 128

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7.2

Ripercussioni per i Cantoni e i Comuni nonché per i centri urbani, gli agglomerati e le regioni di montagna

La promozione culturale della Confederazione è complementare alla promozione culturale degli altri livelli dello Stato. Il presente progetto non ha alcuna ripercussione immediata (né oneri né sgravi) in materia di finanze o personale per i Cantoni, i Comuni, i centri urbani, gli agglomerati e le regioni di montagna. Diverse misure hanno tuttavia ripercussioni indirette.

Il messaggio sulla cultura definisce sei campi d'azione con i relativi obiettivi per la politica culturale in Svizzera (cfr. n. 1.2), i quali determinano le priorità nell'attività della Confederazione durante il periodo di finanziamento 2025­2028. Concepiti in una prospettiva nazionale, tali i campi d'azione e gli obiettivi gettano le fondamenta per una più stretta collaborazione all'interno della politica culturale in Svizzera nel rispetto delle competenze esistenti.

Il quadro finanziario richiesto, rispettivamente la necessaria compensazione di tutti gli adeguamenti che richiedono mezzi supplementari, può avere ripercussioni indirette sui partner statali ovvero sulle richieste di aiuti finanziari (aumento o diminuzione).

7.3

Ripercussioni economiche

Il settore culturale e creativo svizzero è un importante fattore economico e dà lavoro a oltre 268 000 persone in circa 64 000 imprese. Queste cifre corrispondono al 10,4 per cento di tutte le imprese e al 5,4 per cento di tutte le persone occupate in Svizzera. Nel 2020 l'economia culturale e creativa ha generato un valore aggiunto lordo di circa 14,7 miliardi di franchi, che corrispondono al 2,1 per cento del prodotto interno lordo (cfr. n. 1.2.1). Inoltre, la variegata offerta culturale della Svizzera genera importanti impulsi, specie per la qualità di vita della popolazione, la scelta dell'ubicazione delle imprese e il turismo. Promuovendo un'ampia offerta culturale, la Confederazione tiene conto della valenza sociale ed economica della cultura.

7.4

Ripercussioni sulla società

La politica culturale della Confederazione ha ripercussioni positive di vario genere sulla società. Promuove segnatamente la partecipazione della popolazione alla vita culturale e contribuisce alla coesione sociale (in merito alle ripercussioni sull'effettiva parità di genere si rimanda ai capitoli precedenti, in particolare n. 1.2.1 e 2.1.2).

7.5

Ripercussioni sull'ambiente

Le misure per la realizzazione di una cultura della costruzione di qualità hanno effetti positivi sull'ambiente costruito (cfr. n. 4.4).

119 / 128

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7.6

Altre ripercussioni

In futuro i contenuti della politica culturale andranno maggiormente coordinati con altri ambiti politici a livello federale, quali la pianificazione territoriale, l'energia e la formazione. Per questo vi sono anche riferimenti trasversali tra il presente messaggio e altri ambiti politici.

8

Aspetti giuridici

8.1

Costituzionalità e legalità

La competenza budgetaria dell'Assemblea federale riguardo ai decreti federali (decreti che stanziano crediti) scaturisce dall'articolo 167 Cost. La competenza di emanare i singoli decreti federali si fonda sull'articolo 27 capoverso 3 lettera a (misure in conformità alla LPCu di competenza dell'UFC o di Pro Helvetia), lettera b (trasferimento dei beni culturali, cinema, lingue e comprensione, scuole svizzere all'estero, MNS) e lettera c (conservazione dei monumenti storici, protezione del paesaggio e cultura della costruzione di qualità) LPCu.

Le seguenti disposizioni costituiscono la base legale materiale per l'impiego dei crediti concessi in virtù dei decreti federali: ­

misure secondo la LPCu di competenza dell'UFC: articoli 9a, 10, 12­15, 16 capoversi 1 e 2 lettera a, e 17 LPCu;

­

cinema: articoli 3­6 LCin;

­

trasferimento dei beni culturali: articolo 14 LTBC;

­

conservazione dei monumenti storici, protezione del paesaggio e cultura della costruzione di qualità: articoli 13, 14, 14a LPN e 17c D-LPN;

­

lingue e comprensione: articoli 14­22 LLing e 22a D-LPN;

­

scuole svizzere all'estero: articoli 10 e 14 LSSE;

­

misure secondo la LPCu di competenza di Pro Helvetia: articoli 11, 16 capoverso 2 lettera b, e 19­21 LPCu;

­

MNS: articolo 17 LMC.

Secondo l'articolo 163 capoverso 1 Cost., la modifica delle leggi federali rientra nella competenza dell'Assemblea federale. Le singole modifiche si fondano sui seguenti disposti costituzionali: ­

LLing: articolo 70 capoverso 3 Cost.;

­

LPN: articolo 78 capoverso 4 Cost.;

­

LBNS: articolo 69 capoverso 2 Cost.;

­

LTBC: articolo 69 capoverso 2 Cost.

120 / 128

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8.2

Forma dell'atto

Il presente messaggio comprende otto decreti federali semplici (decreti che stanziano crediti) ai sensi dell'articolo 163 capoverso 2 Cost., i quali non sottostanno a referendum, e quattro modifiche di leggi federali esistenti, le quali sottostanno a referendum facoltativo (art. 163 cpv. 1 Cost.).

8.3

Subordinazione al freno delle spese

Ai sensi dell'articolo 159 capoverso 3 Cost., le disposizioni in materia di sussidi nonché i crediti d'impegno e i limiti di spesa che generano nuove spese uniche di oltre 20 milioni di franchi o nuove spese ricorrenti di oltre 2 milioni di franchi richiedono il consenso della maggioranza dei membri di ciascuna Camera.

I presenti decreti federali approvano limiti di spesa e un credito d'impegno che superano i valori limite costituzionali. Pertanto l'articolo 159 capoverso 3 Cost. si applica a tutti i decreti federali nel quadro del presente messaggio.

8.4

Conformità alla legge sui sussidi

I decreti di finanziamento proposti sono conformi alle disposizioni della LSu. In conformità all'articolo 5 LSu il Consiglio federale è tenuto a verificare periodicamente gli aiuti finanziari e le indennità. Per i sussidi i cui decreti di finanziamento sono sottoposti periodicamente al Parlamento nel quadro di messaggi speciali, la verifica avviene nel quadro del relativo messaggio speciale. Le tre priorità della verifica dei sussidi (importanza per gli obiettivi perseguiti dalla Confederazione, gestione materiale e finanziaria e procedure per la concessione di sussidi) per ciascun limite di spesa sono illustrate qui di seguito.

1

Limite di spesa Legge sulla promozione della cultura (disegno 5)

Importanza per gli obiettivi perseguiti dalla Confederazione

Il limite di spesa comprende nove crediti destinati ad ambiti di attività molto diversi. L'importanza dei diversi crediti e gli obiettivi da essi perseguiti sono descritti in modo esaustivo al capitolo 4. I crediti e i relativi compiti inclusi nel limite di spesa forniscono, nel loro complesso, un importante contributo per il conseguimento dei seguenti obiettivi di politica culturale della Confederazione: ­ conservazione del patrimonio culturale materiale e immateriale in Svizzera (Musei, collezioni e reti di terzi, Partecipazione culturale); ­ promozione di un'offerta culturale plurale e di qualità (Premi, riconoscimenti e acquisti, Promozione della letteratura, Organizzazioni culturali, Progetti e manifestazioni); ­ partecipazione culturale di tutti i gruppi della popolazione (Partecipazione culturale, Formazione musicale, Promozione della lettura, Jenisch e Sinti); ­ Gestione basata sui dati (Statistica e monitoraggio).

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Gestione materiale e finanziaria

I requisiti e i criteri per l'erogazione di aiuti finanziari sono disciplinati dalla LPCu, dall'OPCu e da vari regimi di promozione del DFI.

In alcuni ambiti è applicato un massimale vincolante.

Procedure per la concessione di sussidi

Fatta eccezione per i riconoscimenti (Gran Premi) e il sostegno agli incontri su temi di politica culturale, tutti i gli aiuti finanziari sono concessi su richiesta. Presumibilmente dal 2027, ciò si applicherà anche ai contributi d'esercizio alle reti. L'erogazione avviene sulla base di una decisione o di un contratto di prestazioni.

2

Limite di spesa Cinema (disegno 6)

Importanza per gli obiettivi perseguiti dalla Confederazione

La promozione cinematografica della Confederazione poggia su tre pilastri: produzione cinematografica, cultura cinematografica e patrimonio cinematografico. Questi tre pilastri permettono alla Confederazione di sostenere i film svizzeri durante l'intero ciclo di vita, dalla produzione alla diffusione, fino alla conservazione. Una promozione cinematografica continuativa da parte della Confederazione è necessaria per produrre film svizzeri di qualità, per mantenere la quota di mercato del cinema svizzero nel settore audiovisivo, fortemente competitivo a livello internazionale, e per conservare il patrimonio cinematografico svizzero per le generazioni future. Senza la promozione cinematografica della Confederazione la qualità e la pluralità della creazione cinematografica svizzera non sarebbero garantite.

Gestione materiale e finanziaria

I requisiti e i criteri per l'erogazione di aiuti finanziari nell'ambito cinematografico sono disciplinati dalla LCin e dalla relativa ordinanza di esecuzione. Di norma il contributo della Confederazione non può superare il 50 per cento dei costi complessivi di un progetto cinematografico.

Procedure per la concessione di sussidi

I sussidi sono concessi su richiesta. L'erogazione avviene sulla base di una decisione o di un contratto di prestazioni.

3

Limite di spesa Trasferimento di beni culturali (disegno 7)

Importanza per gli obiettivi perseguiti dalla Confederazione

Gli aiuti finanziari di cui all'articolo 14 LTBC permettono di sostenere progetti per la protezione e la conservazione di beni culturali mobili esposti a grave minaccia. La priorità spetta ai progetti con gli Stati legati alla Svizzera da un accordo bilaterale ai sensi dell'articolo 7 LTBC. La promozione è necessaria per proteggere dalla distruzione beni culturali minacciati soprattutto da conflitti.

Gestione materiale e finanziaria

I requisiti e i criteri per l'erogazione di aiuti finanziari a favore della conservazione del patrimonio culturale sono disciplinati dalla LTBC e dalla relativa ordinanza di esecuzione. Gli aiuti finanziari non possono superare il 50 per cento dei costi complessivi di un progetto.

Procedure per la concessione di sussidi

I sussidi sono concessi su richiesta. L'erogazione avviene sulla base di una decisione.

122 / 128

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4

Credito d'impegno Conservazione dei monumenti storici, protezione del paesaggio e cultura della costruzione di qualità (disegno 8)

Importanza per gli obiettivi perseguiti dalla Confederazione

Gli aiuti finanziari a favore dei settori della conservazione dei monumenti storici, della protezione del paesaggio e della cultura della costruzione di qualità sono ripartiti nei due seguenti ambiti tematici: Gli aiuti finanziari per la conservazione di oggetti meritevoli di protezione sono concessi congiuntamente ai Cantoni. Senza i contributi pubblici molti proprietari di edifici storici non potrebbero finanziare il restauro e la documentazione a regola d'arte. La conservazione a lungo termine del patrimonio architettonico della Svizzera risulterebbe minacciata.

Gli aiuti finanziari per il sostegno a organizzazioni, progetti di ricerca, formazione e mediazione consentono alla Confederazione di sostenere in modo mirato attività e progetti di portata nazionale, che servono, tra l'altro, a fare conoscere il patrimonio della cultura della costruzione.

Gestione materiale e finanziaria

I requisiti e i criteri per l'erogazione di aiuti finanziari a favore della cultura della costruzione sono disciplinati dalla LPN e dall'ordinanza del 16 gennaio 1991124 sulla protezione della natura e del paesaggio (OPN). Per gli aiuti finanziari per la conservazione di oggetti meritevoli di protezione sono previsti importi massimi. Il contributo della Confederazione è vincolato a un cofinanziamento proporzionato da parte di Cantoni e Comuni. Per gli aiuti finanziari per il sostegno a organizzazioni, progetti di ricerca, formazione e mediazione la Confederazione si assume di norma al massimo il 50 per cento dei costi dei progetti.

Procedure per la concessione di sussidi

Gli aiuti finanziari per la conservazione di oggetti meritevoli di protezione sono concessi sia nel quadro di contratti di prestazioni con i Cantoni sia, in singoli casi, su richiesta ed erogati mediante decisione. Gli aiuti finanziari per il sostegno a organizzazioni, progetti di ricerca, formazione e mediazione sono concessi su richiesta ed erogati mediante decisione o sulla base di un contratto di prestazioni.

124

RS 451.1

123 / 128

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5

Limite di spesa Lingue e comprensione (disegno 9)

Importanza per gli obiettivi perseguiti dalla Confederazione

Il plurilinguismo è una caratteristica distintiva della Svizzera.

Salvaguardare e promuovere la diversità linguistica del Paese è un compito congiunto della Confederazione e dei Cantoni. Le misure federali per promuovere la comprensione e gli scambi tra le comunità linguistiche nonché salvaguardare e promuovere le lingue e culture italiana e romancia scaturiscono da un interesse nazionale e contribuiscono in modo determinante alla coesione sociale in Svizzera.

Gestione materiale e finanziaria

I requisiti e i criteri per l'erogazione di aiuti finanziari nell'ambito delle lingue e della comprensione sono disciplinati dalla LLing e dalla relativa ordinanza di esecuzione.

Procedure per la concessione di sussidi

I sussidi alle organizzazioni che operano nell'ambito della comprensione tra le comunità linguistiche e a progetti sono concessi su richiesta. L'erogazione dei sussidi ai Cantoni plurilingui avviene sulla base di un programma o di un contratto di prestazioni. I sussidi a organizzazioni e progetti sono erogati sulla base di un contratto di prestazioni o una decisione.

6

Limite di spesa Scuole svizzere all'estero (disegno 10)

Importanza per gli obiettivi perseguiti dalla Confederazione

La Confederazione riconosce attualmente 17 scuole svizzere all'estero. Si tratta di istituti di formazione privati, aventi scopi di utilità pubblica e confessionalmente neutrali. Sono frequentate da allievi provenienti sia dalla Svizzera sia dal Paese ospitante o da Paesi terzi. Le scuole svizzere all'estero fungono da mediatrici della cultura e dell'istruzione svizzere, godono di una notevole considerazione nei Paesi ospitanti e trasmettono un'immagine positiva durevole della Svizzera all'estero.

Gestione materiale e finanziaria

I requisiti e i criteri per l'erogazione di aiuti finanziari sono disciplinati dalla LSSE e dalla relativa ordinanza di esecuzione. Le scuole svizzere all'estero sono sostenute mediante contributi forfettari alle spese d'esercizio, il cui importo veniva calcolato in base al numero di allievi, al numero di docenti aventi diritto a un contributo e al numero delle lingue d'insegnamento.

Procedure per la concessione di sussidi

I sussidi sono concessi su richiesta ed erogati mediante decisione.

124 / 128

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7

Limite di spesa Pro Helvetia (disegno 11)

Importanza per gli obiettivi perseguiti dalla Confederazione

I compiti di Pro Helvetia, stabiliti nella LPCu, prevedono la promozione della cultura e dell'arte svizzere d'importanza nazionale e internazionale, a complemento delle misure cantonali e comunali.

I mezzi finanziari richiesti sono necessari per garantire la qualità e la pluralità dell'offerta culturale in Svizzera e contribuiscono alla consapevolezza culturale e alla coesione nazionale.

Gestione materiale e finanziaria

Il Consiglio federale definisce gli obiettivi strategici di Pro Helvetia a scadenze quadriennali. Sulla base del rapporto del consiglio di fondazione verifica ogni anno che questi obiettivi siano stati raggiunti. I requisiti e i criteri per l'erogazione di aiuti finanziari a terzi che ne fanno richiesta sono disciplinati dall'ordinanza del 22 ottobre 2020125 sui sussidi della Fondazione Pro Helvetia.

Procedure per la concessione di sussidi

I sussidi sono concessi su richiesta.

8

Limite di spesa Museo nazionale svizzero (disegno 12)

Importanza per gli obiettivi perseguiti dalla Confederazione

Il MNS è un'istituzione accessibile al pubblico, al servizio della società e del suo sviluppo, che colleziona, conserva, studia, fa conoscere ed espone materiali e oggetti storico-culturali per scopi di ricerca, formazione e svago. Attraverso la sua attività, contribuisce in modo significativo alla riflessione sulla storia e sull'identità plurale della Svizzera. Il confronto con il passato costituisce la base sulla quale costruire il futuro.

Al MNS sono affidati tre compiti: ­ rappresentare la storia della Svizzera e dei suoi legami internazionali; ­ riflettere sull'identità plurale della Svizzera; ­ fungere da centro di competenze per altri musei e collezioni svizzeri.

Gestione materiale e finanziaria

Il Consiglio federale stabilisce gli obiettivi strategici del MNS a scadenze quadriennali definendo, a complemento del messaggio sulla cultura, i compiti prioritari e l'utilizzazione dei fondi del polo museale. Il resoconto e il controllo dell'utilizzazione dei mezzi finanziari e del raggiungimento degli obiettivi avvengono a scadenze annuali.

Procedure per la concessione di sussidi

Il MNS non concede contributi a terzi.

8.5

Delega di competenze legislative

I progetti di legge non prevedono nuove deleghe di competenze legislative. L'attuale articolo 4 capoverso 2 LBNS, che contiene una tale delega, è modificato nella terminologia con il presente messaggio.

125

RS 442.132.2

125 / 128

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Elenco delle abbreviazioni ACS

Associazione dei comuni svizzeri

AVS

Assicurazione per la vecchiaia e i superstiti

BN

Biblioteca nazionale svizzera

CDF

Controllo federale delle finanze

CDPE

Conferenza svizzera dei direttori cantonali della pubblica educazione

CERN

Organizzazione europea per la ricerca nucleare

CFMS

Commissione federale dei monumenti storici

Cost.

Costituzione federale del 18 aprile 1999 (RS 101)

CSEC

Commissione della scienza, dell'educazione e della cultura

CSEC-N

Commissione della scienza, dell'educazione e della cultura del Consiglio nazionale

CSEC-S

Commissione della scienza, dell'educazione e della cultura del Consiglio degli Stati

DFAE

Dipartimento federale degli affari esteri

DFI

Dipartimento federale dell'interno

DSC

Direzione dello sviluppo e della cooperazione

DSMA

Direttiva 2010/13/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 10 marzo 2010, relativa al coordinamento di determinate disposizioni legislative, regolamentari e amministrative degli Stati membri concernenti la fornitura di servizi di media audiovisivi (GU L 95 del 15.4.2010, pag. 1; modificata da ultimo dalla direttiva (UE) 2018/1808, GU L 303 del 28.11.2018, pag. 69)

FF

Foglio federale

FN

Fonoteca nazionale svizzera

G+M

Gioventù e Musica

ICOM

Consiglio internazionale dei musei

IGV

Comunità d'interessi per la cultura popolare in Svizzera e nel Principato del Liechtenstein

IPG

Indennità per perdita di guadagno

ISOS

Inventario federale degli insediamenti svizzeri da proteggere d'importanza nazionale

LBNS

Legge del 18 dicembre 1992 sulla Biblioteca nazionale (RS 432.21)

LCin

Legge del 14 dicembre 2001 sul cinema (RS 443.1)

126 / 128

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LIFD

Legge federale del 14 dicembre 1990 sull'imposta federale diretta (RS 642.11)

LLing

Legge del 5 ottobre 2007 sulle lingue (RS 441.1)

LMC

Legge del 12 giugno 2009 sui musei e le collezioni (RS 432.30)

LPCu

Legge dell'11 dicembre 2009 sulla promozione della cultura (RS 442.1)

LPN

Legge federale del 1° luglio 1966 sulla protezione della natura e del paesaggio (RS 451)

LSSE

Legge del 21 marzo 2014 sulle scuole svizzere all'estero (RS 418.0)

LSu

Legge federale del 5 ottobre 1990 sui sussidi (RS 616.1)

LTBC

Legge del 20 giugno 2003 sul trasferimento dei beni culturali (RS 444.1)

MNS

Museo nazionale svizzero

MONDIACULT Conferenza mondiale dell'UNESCO sulle politiche culturali 2022 2022 OCIPP

Ordinanza del 22 novembre 2023 sulla Commissione indipendente per il patrimonio culturale storicamente problematico (RS 444.21)

OGD

Open Government Data

OILC

Ordinanza del 5 dicembre 2008 sulla gestione immobiliare e la logistica della Confederazione (RS 172.010.21)

OISOS

Ordinanza del 13 novembre 2019 riguardante l'inventario federale degli insediamenti svizzeri da proteggere (RS 451.12)

ONU

Organizzazione delle Nazioni Unite

RS

Raccolta sistematica del diritto federale

SAB

Gruppo svizzero per le regioni di montagna

SRG SSR

Società svizzera di radiotelevisione

UCS

Unione delle città svizzere

UDC

Unione democratica di centro

UE

Unione europea

UFAS

Ufficio federale delle assicurazioni sociali

UFC

Ufficio federale della cultura

UFC

Ufficio federale della cultura

UFCL

Ufficio federale delle costruzioni e della logistica

UNESCO

Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura

127 / 128

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usam

Unione svizzera delle arti e dei mestieri

UST

Ufficio federale di statistica

WEF

Forum economico mondiale

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